#efficacia vaccino
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Da scienziato che, ad Oxford, ha lavorato sul vaccino poi prodotto e distribuito da AstraZeneca, ecco cosa ne penso. Thread: 1) Secondo alcune stime questo vaccino ha salvato, solo nel primo anno di utilizzo, sei milioni di vite - più di qualunque altro vaccino nello stesso periodo. 2) come qualunque altro farmaco, il vaccino AZ ha effetti collaterali, alcuni gravi. Quelli gravi sono, in frequenza, molto rari e paragonabili a quelli di qualunque altro farmaco. Altrimenti non sarebbe stato utilizzato. 3) hanno fatto scalpore, dato il periodo storico e la particolare attenzione dei media, quelle famose trombosi associate a piastrinopenia. Queste sono simili, per natura, a quelle causate da un altro farmaco approvato, l'eparina. 4) La discussione è tornata alla ribalta perché AZ ha ammesso, per la prima volta in tribunale, che il vaccino può causare questi effetti collaterali rari e gravi. Nota: l'ha ammesso per la prima volta IN TRIBUNALE, ma se ne parla liberamente da anni. Non-notizia. 5) Non mi stupisco che
se ne parli di nuovo, ma questa è una non-notizia dato che della presenza di questi effetti collaterali, come per qualsiasi altro farmaco, si sa da anni, e sia l'azienda che gli enti regolatori ne hanno sempre parlato apertamente. 6) Il fatto che si sappia di questi effetti collaterali rarissimi in realtà è segnale che il famoso "sistema" funziona: - gli enti regolatori se ne sono accorti in farmacovigilanza - l'azienda e la comunità scientifica ne ha preso atto senza problemi 7) Dato che i vaccini a mRNA sono veramente eccezionali in termini di sicurezza (non avendo MAI effetti collaterali potenzialmente letali) ha avuto senso, aumentata la disponibilità di dosi e una volta ridotta la circolazione virale, concentrarsi solo su quelli. 8) Il vaccino AZ ha rappresentato uno strumento di primo soccorso durante le fasi iniziali di pandemia, dati i suoi ottimi profili di sicurezza e la sua efficacia particolarmente contro malattia grave. Ha salvato molte, ma molte, ma molte vite. 9) Quello che mi preoccupa è questo: Il grosso problema di PR è capitato proprio all'unico vaccino che veniva venduto a prezzo di costo. Alla prossima pandemia l'azienda che si rende disponibile a regalarci un vaccino a tali condizioni ce la scordiamo. 10) Chi odia la mia categoria, generalmente ritrae gli scienziati come dei manipolatori di masse, insabbiatori di effetti collaterali. I rari effetti collaterali del vaccino AZ sono stati segnalati proprio dagli scienziati, non da PippoSport69. 11) Ho scritto di più su questo vaccino, e su pandemie future, nel mio libro "Malattia Y". Libro sfortunato con i tempi, uscito 1 mese dopo l'invasione dell'Ucraina. Peccato, è un buon libro e a quanto pare ancora oggi c'è un gran bisogno di chiarezza. 12) Questo thread mi sembrava necessario, ma ora preferisco guardare in avanti. Di recente ho finalmente ottenuto un importante investimento da Oxford per individuare nuovi farmaci contro malattie oncologiche ed altro (vedi pin sul profilo) Non vedo l'ora di ripartire! Saluti:) Giacomo Gorini
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Per chi ha fatto il vaccino anti COVID-19 e sta cercando qualche soluzione per disintossicarsi, segnalo due terapie che sono mirate ad abbassare i livelli di proteina Spike nel corpo (può formare coaguli di sangue anche a distanza di due anni).
Fonte: Dr. Carlo Tonarelli:
UNA CURA CONSIGLIATA PER ANTIDOTARE il Vaccino COVID Moderna o Pfeizer. Gli ultimi studi confermano efficacia Nattokinasi per eliminare la proteina Spike - Leggi ultimo articolo Abbiamo aggiunto , su indicazione del Dr. Citro la Bromelina alla formula delle capsule anti-Spike! Oggi 19 Ottobre incontro con il Dr. Massimo Citro che ha ribadito i problemi del long Covid a seguito dell ‘ incontro di Sabato 16 Settembre con una quarantina di colleghi col prof.Di Fede responsabile dell’istituto IMBIO di Milano , ematologo e ricercatore , Mentre di Fede il mese scorso ha illustrato un più moderno approccio diagnostico alla malattia parlando di nuove scoperte nell’interpretazione dell’Emocromo( esame del sangue di base ) e del dosaggio delle Citochine salivari che permettono di comprendere le disfunzioni e lo stato immunitario del paziente e predire l’infiammazione cronica silente e i processi di invecchiamento sia fisico che mentale. E Il prof. Di Fede ha sottolineato l’importanza del Glutatione e della Vit. D , e della NAC , il Dr. Citro ha aggiunto l’importanza degli enzimi come la Bromelina e la Lipasi per degradare la proteina Spike . Questo fa sì che la formulazione più adatta per cercare di eliminare la proteina Spike sia proprio : Nattokinasi, VitD e Glutatione e NAC con aggiunta di Bromelina e Lipasi. Ho aggiunto , per conoscenza, la cura proposta dal cardiologo americano dr. Mac Colluough. Ritengo entrambe valide sulla base della letteratura scientifica , l’unica perplessità è l’utilizzo della Curcuma che in certi soggetti è epatotossica. Più di mille riviste scientifiche documentano gli effetti avversi e i disturbi causati della proteina SPIKE contenuta nei sieri a RNA per Covid 19 o i problemi legati al long-Covid . Come effetti avversi le pubblicazioni documentano quanto è avvenuto nella prima fase :trombosi,trombocitopenie, miocardiopatie e occlusioni dei vasi della retina. Oggi vengono segnalati danni al sistema nervoso centrale di vario tipo con perdita del gusto e dell’olfatto, stanchezza debilitante, amenorrea, perdita della memoria ,riattivazione di forme tumorali silenti e aumento di malori improvvisi. -> Le sostanze che in letteratura, secondo i diversi autori , che sembrano avere caratteristiche per poter “ripulire“ il nostro sangue dalla proteina sono: la Nattokinasi, Il Glutatione, la Vit. D e la N Acetilcisteina o NAC, la Bromelina 100 mg. Nessuna azienda farmaceutica ha prodotto un integratore che contenga queste quattro sostanze. Si può provvedere a questa carenza con una preparazione galenica disponibile in confezioni da 60 capsule.Una cura di due mesi , una capsula al mattino 1/2 ora prima della colazione, ha Il costo che si aggira sui 60 euro. La farmacia Goso di Vallecrosia prepara anche la formulazione ideata dal dr. Mac Cullough 180 cps di Bromelina 165 mg Curcuma. 165 mg nattokinasi 67 mg prezzo € 130 prendendo 3 cps al giorno si riesce a coprire i due mesi di terapia.
-> LINK DELLA FARMACIA DOVE CI SONO ENTRAMBE LE FORMULAZIONI.
Il lavoro del Dr. Mac Collough Clinical Rationale for SARS-CoV-2 Base Spike Protein Detoxification in Post COVID-19 and Vaccine Injury Syndromes SARS-CoV-2 Spike Protein as a Therapeutic Target The majority of the global population has contracted COVID-19 and/or taken one of the many COVID-19 vaccines. As a result, the injurious SARS-CoV-2 spike protein has been an antigenic exposure to most in the world. Provided the infection was treated early and limited to the nasopharynx without invasive disease, the infection was self-limited without sequelae. Mucosal immunity with IgA, T-cells, B-cells, and natural killer cells handles the coronavirus and defends the body against systemic illness.1 However, in the setting of invasive disease with COVID-19 pneumonia, viremia, cytokine storm, thrombosis, and end-organ injury, there is evidence of widespread residual replicating SARS-CoV-2 spike protein in tissues for months, and the S1 segment within CD16 monocytes for more than one year.2
Covid, le proteine spike accelerano la formazione di coaguli https://www.seguonews.it/covid-le-proteine-spike... L'analisi di immunofluorescenza ha mostrato che la proteina Spike presente sulla superficie cellulare dopo le dosi di vaccino, o aver contratto SARS-CoV, viene degradata quando la nattochinasi è aggiunta al mezzo di coltura. Pertanto, i risultati di questo studio suggeriscono che la nattochinasi presenta un potenziale per l’inibizione dell’infezione da SARS-CoV-2 attraverso la degradazione della proteina S. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9458005/
Fonte Dr. Giuseppe Cusumano: terapia C.R.A.Pu
#vaccino#covid#eventi avversi#effetti collaterali#sanità#salute#proteina spike#coaguli#malori improvvisi#terapie#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#verità#responsabilità#cure#dottori#nattokinasi
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SCOPERTO IL PRIMO VACCINO CONTRO LA DENGUE
Un vaccino ad ampia protezione contro la Dengue è stato approvato per la prima volta in Italia.
La Dengue è una malattia infettiva che viene trasmessa dalla puntura della zanzara del genere Aedes (la zanzara tigre) che nella forma acuta emorragica può provocare la morte; inserita dall’OMS tra le 10 minacce alla salute globale, è endemica in oltre 125 Paesi. Il nuovo vaccino tetravalente TAK-003 nominato Qdenga è il risultato di oltre 70 anni di ricerca e di sperimentazione ed ha un approccio innovativo perché strutturato sulla base del sierotipo 2 del virus Dengue, sfrutta la tecnologia ricombinante per garantire l’immunizzazione contro tutti e quattro i sierotipi del virus, coprendo l’intero spettro dell’infezione. Il vaccino ha raggiunto l’obiettivo di efficacia complessiva pari all’80,2% a 12 mesi dalla seconda dose e un’efficacia nel prevenire l’ospedalizzazione del 90,4% a 18 mesi dalla seconda dose. La somministrazione avviene per via sottocutanea in due dosi a distanza di tre mesi l’una dell’altra, sufficienti per raggiungere l’immunizzazione. Gli studi effettuati a lungo termine non hanno identificato rischi importanti per la sicurezza e la tollerabilità.
Ogni anno, in tutto il mondo, vengono riportati circa 390 milioni di casi di infezione da Dengue, con un’incidenza aumenta di 30 volte negli ultimi 50 anni. Circa la metà della popolazione mondiale vive in aree in cui la Dengue è endemica, tuttavia nei Paesi dell’emisfero nord del mondo, in particolare in Europa, costituisce un pericolo, come malattia di importazione, conseguenza degli spostamenti di merci e persone.
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Fonte: Agenzia Italiana del Farmaco; Istituto Superiore di Sanità; foto di Jimmy Chan
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Oh possente latore di konoscenza, ho una domanda.
Il mio percorso di indagine medica è lungi dall'essere vicino a una conclusione, l'equipe medica ha ritrattato la diagnosi di sclerosi multipla e si accingono a inoltrare i dati a una clinica che studia le malattie rare. Nel frattempo, per aiutarmi, vogliono sottopormi a una terapia immunosoppressiva (visto che in fase acuta aveva portato benefici).
Quello che mi chiedo, da persona ignorante, è se vaccinarmi contro influenza e covid abbia una qualche efficacia, se non proprio se abbia senso o meno.
Probabilmente la risposta è ovvia ma ultimamente il ragionamento logico non riesco ad applicarlo a me stesso.
Non così ovvia, purtroppo.
Ribadendo un concetto che giustamente sfugge a chi crede che il sistema immunitario siano solo i ciccio-poliziotti bianchi di 'Siamo Fatti Così - Esplorando il corpo umano'
(In realtà è più una roba tipo questa di Cell at Work!)
Non è che se prendi farmaci immunosoppressori automaticamente ti becchi ogni canchero che c'è in giro.
D'altro canto, però, non è detto che l'equipe che ti ha in carico salti di gioia a pensare che il tuo organismo entri in contatto con una sostanza immunostimolante specifica (il vaccino) proprio quando sta cercando di indurti farmacologicamente una condizione contraria cioè tenere a bada il tuo sistema immunitario che per cazzi suoi ha deciso che il suo peggiore nemico era la guaina mielinica dei tuoi nervi.
O magari, proprio al contrario, l'equipe ti cazzia perché ti devi vaccinare il prima possibile.
Dipende... e, ovviamente, dipende dalla loro preziosa valutazione in scienza, coscienza e diligenza.
Un abbraccio ed esigo aggiornamenti dettagliati su telegram :)
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Il vaccino antinfluenzale spray sta acquisendo popolarità in Italia come soluzione innovativa nella prevenzione dell'influenza. Roberto Burioni, virologo del San Raffaele di Milano, evidenzia che questa modalità di somministrazione potrebbe trasformare il panorama della vaccinazione antinfluenzale. Sebbene l'idea di un vaccino in forma spray possa sembrare insolita, non è una novità; Burioni ricorda il vaccino orale contro la poliomielite di Sabin, che ha dimostrato la sua efficacia. Il vaccino spray, conosciuto come Fluenz, viene somministrato direttamente nelle narici ed è un vaccino vivo attenuato, approvato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per bambini e adolescenti dai 2 ai 18 anni. Burioni sottolinea che la praticità e la percezione di sicurezza di questo metodo potrebbero ridurre le resistenze psicologiche e aumentare l'adesione alla vaccinazione. Inoltre, lo spray potrebbe garantire un'immunità più robusta rispetto ai vaccini tradizionali iniettabili, risultando particolarmente adatto ai bambini e aumentando la tranquillità dei genitori. Tuttavia, uno degli ostacoli principali resta il costo: ogni dose di vaccino spray può costare fino a cinque volte di più rispetto ai vaccini tradizionali, limitando la sua diffusione a livello nazionale. Nonostante ciò, Burioni afferma che il vaccino spray rappresenta una grande opportunità per aumentare la copertura vaccinale e convincere anche i più scettici. La ricerca è attivamente in corso su potenziali applicazioni dello spray anche per i vaccini anti-Covid di nuova generazione, con primi esperimenti su animali che indicano un'efficacia potenzialmente maggiore. In un contesto sanitario sempre più focalizzato sulla prevenzione, il vaccino spray emerge come una soluzione promettente per migliorare la salute pubblica e spingere più italiani a considerare la vaccinazione come un passo fondamentale per la propria salute. In conclusione, sebbene ci siano ancora delle sfide da affrontare, il vaccino antinfluenzale spray potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel modo in cui la vaccinazione viene percepita e accettata, specialmente nei più giovani.
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Come si può aumentare l'assorbimento? L’importanza dei vaccini nella salute globale I vaccini sono strumenti vitali per la salute pubblica. La loro efficacia è dimostrata da numerose ricerche e studi che evidenziano come abbiano salvato milioni di vite nel corso degli anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il solo vaccino contro il morbillo ha evitato milioni di decessi tra il 2000 e il 2018. Allo stesso modo, il vaccino contro il papillomavirus umano ha contribuito a ridurre del 51% le lesioni cervicali precancerose in giovani ragazze. Le sfide nell’aderire alle vaccinazioni Purtroppo, esistono ancora diverse sfide che limitano l’accesso ai vaccini in molte parti del
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I cerotti vaccinali sono davvero il futuro?
Immagina di poterti vaccinare contro l'influenza semplicemente applicando un cerotto sulla pelle. Non più aghi, dolore o paura, solo un gesto semplice e rapido per proteggerti dalle malattie. Questa potrebbe essere la realtà non troppo lontana grazie ai progressi della ricerca sui cerotti vaccinali della Micron Biomedical Inc. La tecnologia alla base di questi cerotti innovativi utilizza minuscoli micro-aghi che penetrano lo strato superiore della pelle, rilasciando il vaccino in modo indolore e sicuro. I microneedle sono così piccoli che la maggior parte delle persone non ne avverte nemmeno la puntura. Vantaggi dei cerotti vaccinali - Indolori e non invasivi: Eliminano la paura degli aghi, rendendo la vaccinazione un'esperienza più piacevole per tutti, soprattutto per i bambini. - Facili da somministrare: Non richiedono personale medico qualificato, permettendo l'auto-somministrazione o la somministrazione da parte di operatori sanitari non specializzati. - Maggiore accessibilità: Possono essere distribuiti e somministrati in contesti con risorse sanitarie limitate, favorendo l'accesso ai vaccini in zone remote e in via di sviluppo. - Stabilità e conservazione: I cerotti vaccinali sono più stabili rispetto ai vaccini tradizionali e non richiedono refrigerazione, facilitando il trasporto e lo stoccaggio. - Somministrazione di vaccini multipli: I cerotti possono essere progettati per somministrare più vaccini contemporaneamente, riducendo il numero di applicazioni necessarie. Ricerca e sviluppo in corso Diverse aziende farmaceutiche e università stanno conducendo ricerche sui cerotti vaccinali per diverse malattie, tra cui: - Morbillo e rosolia: Un recente studio ha dimostrato che un cerotto vaccinale contro morbillo e rosolia ha avuto un successo simile al vaccino iniettabile tradizionale. - Influenza: Sono in corso studi per sviluppare cerotti vaccinali contro l'influenza stagionale. - COVID-19: Diverse aziende stanno sviluppando cerotti vaccinali contro COVID-19, alcuni dei quali sono già in fase di sperimentazione clinica. - HIV: La ricerca è in fase iniziale, ma i cerotti vaccinali potrebbero offrire un nuovo approccio promettente alla prevenzione dell'HIV. Sfide e ostacoli Nonostante i progressi promettenti, rimangono alcune sfide da affrontare prima che i cerotti vaccinali diventino una realtà diffusa: - Sviluppo di microneedle efficaci: I microneedle devono essere abbastanza piccoli da penetrare la pelle senza causare dolore, ma abbastanza grandi da rilasciare una quantità sufficiente di vaccino. - Stabilità del vaccino: Il vaccino deve rimanere stabile all'interno del cerotto e mantenere la sua efficacia durante il periodo di conservazione e stoccaggio. - Costi di produzione: potrebbero essere inizialmente più costosi dei vaccini tradizionali, limitandone l'adozione in alcune aree. Cerotti vaccinali: sono il futuro? I cerotti vaccinali rappresentano una potenziale rivoluzione nel mondo delle vaccinazioni, offrendo un metodo indolore, non invasivo e accessibile per proteggere le persone dalle malattie. Nonostante le sfide da affrontare, la ricerca e lo sviluppo in corso fanno ben sperare per un futuro in cui saranno ampiamente disponibili e utilizzati per migliorare la salute globale. Foto di PublicDomainPictures da Pixabay Read the full article
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E' grazie all'iniziativa di The Health Justice Initiative che alcuni contratti tra il Dipartimento Nazionale della Sanità del SudAfrica ed alcuni produttori di intrugli anti-COVID sono stati resi pubblici.
Dai documenti pubblicati fino ad oggi, emerge che le Aziende che hanno prodotto gli intrugli dichiarano di NON CONOSCERE L'EFFICACIA, gli EVENTI AVVERSI e gli EFFETTI COLLATERALI A LUNGO TERMINE degli stessi intrugli e che, al contempo, dichiarano di essere stati preparati CONTRO il COVID19 (SARS COV2)
Prima di passare a fornirvi i link a dove reperire i vari documenti, mi preme fare 3 considerazioni:
- come si fa a dichiarare che un prodotto è un "vaccino" contro un qualcosa (SARS COV2 in questo caso) se dichiari di non avere informazioni sulla sua efficacia contro quel virus che dici di combattere?
- come fai a dichiarare che questi intrugli sono "vaccini" se la definizione di "vaccino" è stata modificata dal CDC americano solo DOPO che voi avete dichiarato (vedi i contratti in allegato) che i vostri vaccini non immunizzano?
- quando hanno dichiarato di non sapere se i loro intrugli erano efficaci e/o dannosi mentivano probabilmente perché per loro stesse successive ammissioni, hanno dichiarato di SAPERE CHE NON ERANO EFFICACI?
E' quindi lecito pensare che tutta questa segretezza intorno a questi contratti non era dovuta al nascondere il costo in denaro (comunque esorbitante) di queste operazioni ma per nascondere il fatto che si è trattato di una vera e propria frode, probabilmente la più grande frode dell'intera storia umana?
I docuenti di cui fornisco qui i link, saranno pubblicati in inglese (lingua originale) e tradotti in italiano (da traduttori automatici) qui: t.me/luperco_telegr…
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(sentenza dell'Alta Corte con la quale si dispone la pubblicazione dei contratti)
healthjusticeinitiative.org.za/2023/08/17/jud…
(comunicato stampa di Health Justice Initiative a seguito della sentenza di obbligo di publicazione dei contratti)
healthjusticeinitiative.org.za/2023/07/18/the…
(documentazione varia relativa al procedimento processuale che ha portato alla sentenza di obbligo di pubblicazione)
healthjusticeinitiative.org.za/2023/07/18/fac…
(informativa della Health Justice Initiative sul procedimento)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(contratto di fornitura tra il Governo del SudAfrica e COVAX Facility – Gavi Alliance)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(contratto di acquisto anticipato tra il Governo del SudAfrica e Janssen Pharmaceutica)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(contratto di acquisto anticipato per le dosi aggiuntive tra il Governo del SudAfrica e Janssen Pharmaceutica)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(scheda tecnica dell'intruglio Janssen Pharmaceutica)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(contratto di produzione e fornitura tra il Governo del SudAfrica e Pfizer)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(modifica del contratto di produzione e fornitura tra il Governo del SudAfrica e Pfizer)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(term sheet vincolante - patti e condizioni - tra il Governo del SudAfrica e Pfizer)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(contratto di acquisto tra il Governo del SudAfrica e Serum Institute of India Oxford Astrazeneca)
healthjusticeinitiative.org.za/wp-content/upl…
(scheda tecnica di Serum Institute of India Oxford Astrazeneca)
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Vaccino per fuoco Sant'Antonio, confermata efficacia in Cina
Nuovi dati dimostrano l’efficacia al 100% del vaccino GSK nella prevenzione dell’herpes zoster negli adulti dai 50 anni in su in Cina. Infatti, nessun caso di fuoco di Sant’Antonio (herpes zoster) è stato segnalato tra i partecipanti che hanno ricevuto il vaccino ricombinante Zoster o RZV nello studio clinico. Annunciati dall’azienda, si tratta dei risultati del primo studio sull’efficacia…
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tg24.sky.it Covid, Bassetti: 'Le pandemie durano in genere due anni' Sky TG24 2 - 3 minutes Quando finirà la pandemia di coronavirus Sars-CoV-2? Secondo l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti ci vorrà "un altro autunno-inverno" prima di uscirne. In un'intervista ai microfoni di Rai Radio 2, ripresa da Open, Bassetti ha spiegato che generalmente le pandemie durano un paio di anni. (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE) Bassetti: "Dobbiamo avere un altro po’ di pazienza" approfondimento Covid in Italia e nel mondo: le ultime notizie del 16 settembre "Chi fa il medico non deve fare previsioni, tuttavia le pandemie in genere durano due anni. Alcuni paesi, tipo l’Inghilterra, ne stanno già uscendo. Credo che dobbiamo avere un altro po’ di pazienza per il prossimo autunno-inverno senza ovviamente sentire mai più la parola lockdown. Una parola che deve essere dimenticata", ha aggiunto l'infettivologo. La speranza è che si possa tornare "a quella che era la vita prima del Covid-19 dalla prossima primavera, senza però dimenticare alcuni insegnamenti che devono diventare nostri compagni di viaggio per il futuro", ha poi sottolineato Bassetti. Cosa accadrà in autunno? Nel corso del suo intervento, l'infettivologo, facendo una previsione di come potrebbe evolvere la pandemia di Covid-19 nelle prossime settimane, ha poi dichiarato: "Avremo dei casi che arriveranno all’ospedalizzazione ma credo che alla fine sarà un autunno che affronteremo molto meglio rispetto a quello passato, perché a differenza di un anno fa ora abbiamo i vaccini che già in estate hanno dato prova della loro efficacia". Guardando ai numeri dei Paesi che hanno iniziato prima dell'Italia la campagna di vaccinazione, ha osservato come in Inghilterra, nonostante i "30-40.000 casi al giorno", la situazione legata alle ospedalizzazioni "rimanga tranquilla grazie ai vaccini", per poi invitare chi non si è ancora vaccinato a farlo. Copia https://www.instagram.com/p/Cmr0K7qNqjW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Rapporto Public Health Scotland
Rapporto Public Health Scotland
https://www.eventiavversinews.it/lultimo-rapporto-solo-leggermente-falsificato-da-public-health-scotland-conferma-il-disastro-vaccinale-ecco-perche-non-pubblicheranno-piu-i-dati/?fbclid=IwAR0XRMTp1hgvcpW5Uj9w0ffvNw-2UqUZo_fGDH3YBwn1ZWHqWnQ0FfhhPMU
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L’efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno. I risultati, pubblicati sulla rivista Plos One, hanno dimostrato che condurre test clinici di fase III su ampi gruppi durante il picco di un’epidemia (come è successo per AstraZeneca) porta a una significativa sottovalutazione dell’efficacia del vaccino, anche in assenza di fattori di confusione. «La nostra ricerca sfida la comprensione tradizionale di come valutiamo l’efficacia dei vaccini», commenta Antonio Scala, ricercatore del Cnr e autore principale dello studio. I risultati dei test clinici su un vaccino variano a seconda delle fasi dell’epidemia La corsa allo sviluppo dei vaccini durante la pandemia è stata straordinaria, comportando un’accelerazione senza precedenti dei test clinici. Tuttavia, il nuovo studio intitolato «Misurare l’efficacia di un vaccino durante un’epidemia» getta luce su un fattore cruciale che è passato largamente inosservato: come variano i risultati dei test clinici quando vengono condotti in diverse fasi dell’epidemia. I ricercatori hanno da tempo compreso che l’efficacia di un vaccino può variare in base a molteplici fattori, tra cui le caratteristiche della popolazione e l’emergere di nuove varianti del virus. Tuttavia, le scoperte rivoluzionarie di questo studio rivelano una dimensione critica che è stata precedentemente trascurata. Lo studio mette in luce che il momento in cui vengono effettuati questi test clinici è di importanza fondamentale. Stime inaccurate portano a errori di valutazioni per il raggiungimento dell’immunità di gregge «Abbiamo scoperto che quando i trial clinici coincidono con il picco dell’epidemia, l’efficacia misurata di un vaccino può sottostimare significativamente la sua reale efficacia», afferma Scala. «Questo effetto diventa ancor più evidente all’aumentare della proporzione di individui infetti nella popolazione e con l’aggravarsi della gravità dell’epidemia. Una stima inaccurata dell’efficacia del vaccino – aggiunge – porta ad una valutazione errata del numero di individui da vaccinare per raggiungere l’immunità di gregge”. Questa ricerca innovativa ha profonde implicazioni per la nostra comprensione delle prestazioni dei vaccini in scenari reali. Mettendo in luce l’impatto del momento dell’epidemia sulle misurazioni dell’efficacia, la ricerca sottolinea l’importanza di considerare il contesto più ampio nell’interpretazione dei risultati dei test clinici. Il fattore è tempo è determinante per le strategie di vaccinazione Le scoperte del team suggeriscono che la comunità deve esercitare cautela nell’interpretare i dati sull’efficacia dei vaccini generati durante il picco di un’epidemia. Riconoscere questo fattore legato al tempo è fondamentale per i decisori politici, gli operatori sanitari e il pubblico mentre prendono decisioni informate sulle strategie di vaccinazione. Il nuovo studio rappresenta un contributo fondamentale alla nostra comprensione delle prestazioni dei vaccini di fronte a sfide senza precedenti per la salute pubblica. Questa ricerca non solo migliora la nostra comprensione della dinamica dei vaccini durante le pandemie, ma guida anche gli sforzi futuri di vaccinazione per il Covid-19 e oltre. Fonte
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Vaccino anti-COVID-19 e HIV
Vaccino anti-COVID-19 e HIV
A inizio anno lo Stato italiano ha dato il via alla campagna vaccinale anti COVID-19. Precedenza è stata data a quelle categorie più fragili, a seconda di età anagrafica, patologie croniche e rischio lavorativo. In maniera lungimirante le persone che convivono con HIV sono state considerate in questo gruppo, e non a caso. (more…)
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Gli americani più anziani dovrebbero ricevere un booster Covid questa primavera, dicono i consulenti del CDC Americani Anziani Raccomandati per il Booster Covid Gli americani di età pari o superiore a 65 anni dovrebbero ricevere una dose aggiuntiva dell’ultimo vaccino Covid questa primavera, hanno affermato i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC). Dati Efficacia Vaccini e Ruolo del Booster I ricercatori federali hanno presentato dati preliminari sull’efficacia […] More
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Consenso disinformato al regime sanitario
Consenso disinformato al regime sanitario
Nonostante i divieti e i coprifuochi Babbo Natale è arrivato lo stesso sulla slitta trainata dai babbei di governo ( le renne sono animali utili) portando con sé nemmeno 10 mila dosi del vaccino Pzifer, praticamente un nulla, sufficienti per 4000 persone ( le dosi di vaccino sono due) ma quanto basta per scatenare i media in una cerimonia simbolica e solenne del nuovo regime sanitario, insomma in…
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