#eccellenza vinicola
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Torchio d’Oro 2024: Aperte le Adesioni per la 31ª Edizione del Concorso Enologico del Monferrato. Casale Monferrato
Il celebre concorso enologico celebra i migliori vini del Monferrato, con scadenza delle adesioni fissata al 4 novembre e la premiazione finale entro il 31 dicembre 2024.
Il celebre concorso enologico celebra i migliori vini del Monferrato, con scadenza delle adesioni fissata al 4 novembre e la premiazione finale entro il 31 dicembre 2024. Si sono ufficialmente aperte le adesioni per la 31ª edizione del Concorso Enologico Torchio d’Oro 2024, una delle manifestazioni più prestigiose dedicate alla viticoltura del Monferrato. Organizzato dal Comune di Casale…
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cloudwine9 · 2 months ago
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Visite immersive, eventi e uno shop online di eccellenza, Montina avvicina i propri ospiti alla cultura del Franciacorta.
Montina, azienda vinicola di Franciacorta, continua a innovare nella comunicazione del vino, offrendo percorsi e visite mirate per avvicinare i consumatori alla cultura del Franciacorta. Grazie alla collaborazione con Villa Baiana e l’e-commerce, Montina unisce tradizione e modernità, offrendo ai suoi ospiti un’esperienza che spazia dalle degustazioni in cantina all’acquisto personalizzato…
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cinquecolonnemagazine · 7 months ago
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Distretti rurali regionali: il distretto del Chianti
I distretti rurali sono aree geografiche caratterizzate da un'economia agricola integrata e diversificata. Questi distretti favoriscono lo sviluppo locale attraverso la promozione di imprese agricole, artigianali e di servizi legati al territorio. Essi mirano a creare sinergie tra agricoltura, ambiente, cultura e turismo, sfruttando le risorse naturali e culturali della regione. I distretti rurali spesso promuovono pratiche sostenibili e valorizzano la produzione locale, contribuendo così alla sicurezza alimentare e alla coesione sociale nelle comunità rurali. Questi sono motori vitali per l'economia rurale, promuovendo la crescita e il benessere nelle aree meno sviluppate. Uno dei distretti rurali più rinomati del nostro Paese è quello del Chianti, prodotto icona del Made in Italy. Chianti: eccellenza enologica toscana Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay Il Chianti è un vino rosso iconico della Toscana, noto per il suo carattere vibrante e complesso. Prodotta principalmente con uve Sangiovese, questa prelibatezza enologica incanta i palati con note fruttate e speziate. Le colline ondulate del Chianti, tra Firenze e Siena, sono il territorio perfetto per la sua coltivazione, offrendo un equilibrio unico di clima e suoli. Celebrato per secoli, il Chianti rappresenta l'arte e la passione della tradizione vinicola toscana, continuando a deliziare gli intenditori di vino in tutto il mondo con il suo gusto distintivo e avvolgente. Le uve Sangiovese Le uve Sangiovese sono il cuore e l'anima non solo del Chianti ma anche di molti altri dei grandi vini rossi della Toscana come il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano. Queste pregiate uve hanno caratteristiche uniche nel loro genere: - Aromi e sapori: le uve Sangiovese producono vini con un'ampia gamma di aromi e sapori, che possono includere note di frutti rossi come ciliegie e fragole, accenti floreali e sottili sfumature speziate e terrose. - Acidità: questa varietà è nota per la sua acidità vivace, che conferisce ai vini una freschezza e una vivacità distintive. L'acidità ben bilanciata aiuta a dare struttura e longevità ai vini. - Struttura tannica: i vini prodotti con uve Sangiovese tendono ad avere una buona struttura tannica, sebbene non siano solitamente così potenti come alcuni altri vini rossi. I tannini contribuiscono alla sensazione in bocca e alla capacità di invecchiamento dei vini. - Versatilità: le uve Sangiovese possono essere vinificate in una varietà di stili, che vanno dai vini freschi e fruttati a quelli più complessi e strutturati. Questa versatilità consente ai produttori di creare una vasta gamma di vini che riflettono le diverse caratteristiche del territorio e lo stile di vinificazione. Un nome più sapori Il Chianti è suddiviso in diverse categorie, ognuna con le proprie specifiche normative e caratteristiche: - Chianti Classico: è il cuore tradizionale della regione del Chianti, caratterizzato dal simbolo del Gallo Nero sulle etichette. Deve essere prodotto nella zona del Chianti Classico, che comprende parti delle province di Firenze e Siena. - Chianti: è la categoria più ampia e può provenire da una vasta area che circonda quella del Chianti Classico. - Chianti Superiore: la designazione è riservata ai vini che provengono da un'area specifica all'interno della regione del Chianti e che hanno un tasso alcolico leggermente più elevato rispetto al Chianti tradizionale. - Chianti Rufina: è un sottotipo di Chianti che proviene da una zona specifica nella provincia di Firenze, nota come Rufina. - Chianti Colli Senesi: un altro sottotipo di Chianti provieniente dalla zona dei Colli Senesi, nella provincia di Siena. In copertina foto di Dieter Ludwig Scharnagl da Pixabay Read the full article
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cantinasocial · 1 year ago
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Berlucchi '61 Nature: La Versatile Eccellenza della Franciacorta
Nel panorama dei vini spumanti italiani, brilla con eleganza il Berlucchi ’61 Nature, un simbolo di raffinatezza e adattabilità culinaria. Questo pregiato spumante, creato dall’azienda vinicola Berlucchi, è un connubio tra tradizione e innovazione, regalando un’esperienza sensoriale unica in grado di adattarsi a molteplici contesti gastronomici. Un Viaggio nella Storia e le Caratteristiche…
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personal-reporter · 1 year ago
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La storia di Fontanafredda: un'eccellenza enologica italiana
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La storia di Fontanafredda è una delle più affascinanti nel mondo dell'enologia italiana. Fondata nel lontano 1858, questa azienda vinicola situata nelle Langhe, nel cuore del Piemonte, è diventata un simbolo di eccellenza e tradizione nel settore vitivinicolo. In questo articolo, esploreremo la storia di Fontanafredda, la sua evoluzione nel corso degli anni e il suo ruolo di rilievo nella produzione di vini di qualità. La storia di Fontanafredda inizia con la figura di Emanuele Guerrieri, conte di Mirafiore, un personaggio carismatico e lungimirante. Nel 1858, il conte decise di acquistare diverse tenute nella zona delle Langhe, includendo anche la tenuta di Fontanafredda. Il suo obiettivo era di creare un'azienda agricola moderna e innovativa, specializzata nella produzione di vini di alta qualità. Il conte di Mirafiore si avvalse dell'aiuto di viticoltori esperti e di enologi rinomati per sviluppare la produzione vinicola di Fontanafredda. L'azienda si specializzò nella coltivazione di uve autoctone piemontesi, come il Nebbiolo, il Barbera e il Dolcetto, che sono diventate le varietà di uva di punta per i loro vini distintivi. Durante il corso del Novecento, Fontanafredda continuò a crescere e a consolidarsi come una delle aziende vinicole più importanti d'Italia. Nel 1932, l'azienda diventò la prima nel Piemonte a commercializzare il proprio vino imbottigliato con il proprio marchio, rompendo così con la tradizione di vendere il vino sfuso. Questo segnò un passo importante verso la valorizzazione e la promozione dei vini di qualità. Tuttavia, la storia di Fontanafredda subì un periodo di interruzione a causa delle vicissitudini storiche. Durante la seconda guerra mondiale, l'azienda fu requisita e utilizzata come base militare. Successivamente, nel dopoguerra, l'azienda fu coinvolta in una serie di trasformazioni di proprietà e gestione, che portarono a un periodo di declino. La rinascita di Fontanafredda avvenne nel 1997, quando l'azienda fu acquisita da un importante gruppo di imprenditori italiani. Questo segnò l'inizio di una nuova era di sviluppo e innovazione per l'azienda. Furono effettuati significativi investimenti nella modernizzazione delle strutture di produzione e nella valorizzazione dei vigneti. Inoltre, si mise un forte accento sulla sostenibilità ambientale e sull'adozione di pratiche agricole ecocompatibili. Oggi, Fontanafredda è uno dei principali produttori di vini in Italia, con una vasta gamma di etichette che rappresentano le eccellenze delle Langhe. L'azienda possiede oltre 120 ettari di vigneti, coltivati seguendo metodi tradizionali e rispettosi dell'ambiente. La produzione di Fontanafredda spazia dalle etichette classiche, come il Barolo e il Barbaresco, a vini più accessibili, come il Gavi e il Barbera. La storia di Fontanafredda è stata fortemente influenzata dalla sua posizione nelle Langhe, una regione famosa per la produzione di alcuni dei migliori vini italiani. La combinazione del terroir unico, delle condizioni climatiche favorevoli e delle competenze enologiche ha contribuito alla reputazione di eccellenza di Fontanafredda nel settore vinicolo. In conclusione, la storia di Fontanafredda è un esempio di dedizione, passione e ricerca della qualità nel mondo dell'enologia italiana. Attraverso i secoli, l'azienda è riuscita a superare sfide e cambiamenti, mantenendo l'impegno per la produzione di vini di prestigio. Oggi, Fontanafredda rappresenta una delle eccellenze italiane nel settore vinicolo e continua a portare avanti la tradizione e l'innovazione per creare vini di alta qualità e di grande riconoscimento. Fonti: - Sito ufficiale di Fontanafredda - https://www.fontanafredda.it/ - Slow Food - Fontanafredda: una storia di vini, tradizioni e territorio - https://www.slowfood.it/fontanafredda/ - Wine Spectator - Fontanafredda: Noble Red - https://www.winespectator.com/articles/fontanafredda-noble-red-47446 Read the full article
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rocknread · 2 years ago
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Mirabella Franciacorta - Intervista ad Alessandro Schiavi
Mirabella Franciacorta – Intervista ad Alessandro Schiavi
Mirabella Franciacorta, eccellenza italiana nella produzione del vino, ci permette di conoscere meglio l’azienda. Grazie alle parole di Alessandro Schiavi, figlio del fondatore Teresio Schiavi ed enologo della casa vinicola, andiamo alla scoperta di una cantina che ha saputo distinguersi in un panorama raffinato ma difficile come quello dei Franciacorta. Alessandro Schiavi di Mirabella…
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tarditardi · 4 years ago
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Il 16/9 a Verona va in scena Romeo&Juliet Wedding #nonsmettiamodisognare
Paola Guerra di Fenix Live vi invita alla Biblioteca Capitolare di Verona per l'incontro dal titolo "Romeo&Juliet Wedding #nonsmettiamodisognare", un progetto contraddistinto dall'imprenditoria e dalla solidarietà "al femminile", dalla volontà di riqualificazione del territorio veneto e dalla promozione di città e luoghi di arte e di cultura che diventano sedi ideali per il giorno più bello della vita, il matrimonio. Proprio a Verona, città dell'amore, il prossimo 16 settembre troveranno spazio alcune eccellenze del Made In Italy.
Durante la presentazione saranno lette alcune delle lettere scritte a Giulietta da ogni parte del mondo, testimonianza dell'energia femminile tra leggenda e letteratura. La famosa influencer Francesca Faustini di Millions of Butterflies, veronese e fashion blogger internazionale, indosserà poi in esclusiva un abito di Tiana Atelier ed un gioiello di Baisesmamain.
La giornalista Farian Sabahi leggerà la sua lettera inviata a Papa Francesco per combattere la violenza contro le donne, che racconta la storia di Ginevra, una donna madre di 4 figli, vittima di soprusi da parte del marito, che trova il coraggio di denunciare, spezzando così la spirale in cui è imprigionata. La lettera termina con un appello ai sacerdoti perché non assolvano gli uomini violenti- http://www.fariansabahi.com/lettera-papa-francesco/
Per la giornata del 16/9 e per il progetto Romeo&Juliet wedding sono state volutamente e fortemente scelte aziende con a capo una donna o che hanno un team prettamente al femminile, come:
DAPHNE' Sanremo di Barbara Borsotto-Cosmesi, profumi, alta moda sostenibile, profumazione d'ambiente-metterà a disposizione mascherine personalizzate a tema "Romeo&Juliet Wedding"
Albina Durante S_o_m_m_e_l_i_e_r_ _F_i_s_a_r_ _3_° _L_i_v_e_l_l_o_ _e_ _2_L_e_v_e_l_ _W_s_e_t_ _s_i_ _è _s_p_e_c_i_a_l_i_z_z_a_t_a_ _n_e_l_ _t_u_r_i_s_m_o_ _e_n_o_g_a_s_t_r_o_n_o_m_i_c_o_ _d_i_ _"A_m_a_T_e_r_r_a_ _T_o_u_r_s_" _Ama Terra Tours è una Wine Destination Management Company e Tour Operator con L'obiettivo di fare innamorare il turista per far si che diventi lui stesso ambasciatore del territorio.
Giulia Bolla Destination wedding planner wedding planner 56 anni sposata, madre di tre figli. Diplomata in lingue straniere, organizza gli eventi dell'azienda vinicola di famiglia e collabora con agenzie congressuali. Dopo un percorso di specializzazione nella organizzazione di matrimoni apre l'agenzia Giulia Bolla Wedding & Events
Serenella Mascherin Destination wedding planner friulana di origine e veronese di adozione, ha iniziato a lavorare nell'ambito degli eventi quando a Bologna aprì il suo prima negozio: dopo una meravigliosa esperienza di local manager presso un Relais della Valpolicella, sta collaborando con diversi professinisti del destination wedding.
Barbara Bortolotti "Sweet Dreams" Catering Dopo una consolidata esperienza in aziende di diversi settori, nell'ultimo decennio ha lavorato molto per trasformare la sua carriera lavorativa in ciò che ama fare, sviluppare le sue passioni e tutto quello che la rappresenta. Un obbiettivo ambizioso ma che, quando lo si raggiunge, la fa sentire centrata con sé stessa. C'è una matrice fondamentale con cui ha sempre agito nella vita: "Tratta gli altri come vorresti essere trattato tu". Oggi realizza un sogno più grande, nella ristorazione di eccellenza a domicilio, dando vita a SWEET DREAMS CATERING & ORGANIZZAZIONE EVENTI, il cui obiettivo è offrire emozioni e attenzione ai dettagli
Raffaella Faccioli Designer candele "Romeo e Giulietta" è interior designer e la creatrice delle candele profumate Romeo e Giulietta. Nel 2003 si trasferisce a Parigi per amore. La sua smisurata passione per i colori e i profumi la spingono a reinterpretare la storia di Romeo e Giulietta e di racchiuderla in una candela. Non una semplice candela ma vero e proprio un inno all'Amore, quello universale, quello che non ha genere, razza, religione. Perché l'amore basta a sé stesso
Claudia Sartori Designer di "Tiana Atelier" È un ' imprenditrice che ha creduto, crede e crederà sempre nel rincorrere i propri sogni. Il suo non è un lavoro, ma un esaudire desideri di altre donne. Gli abiti nascono a volte dalle emozioni che la futura sposa le trasmette, da sensazioni, da notti insonni a pensare a nuovi modelli, a nuovi tessuti. Il mio lavoro è di pura creatività in evoluzione e completamente hand made.
Cecilia Benetti Designer di gioielli di "Baisesmamain" un giorno ha deciso di rivoluzionare la sua vita, seguendo i suoi sogni ed ascoltando le sue passioni. Creò così il suo brand: "Baisesmamain" Una linea di iconici accessori di lusso, interamente realizzati a mano dall'eccellenza italiana su ordinazione. Pezzi unici in cui lo stile retrò si fonde nel design. Baisesmamain... è dove my heart becomes art…!
Monica Cordioli Florist-"Oltre il Giardino"-Sin da piccola la sua voglia di esprimermi era forte ed ha intrapreso un'arte fantastica con cui poter esprimere i suoi sentimenti, le sue emozioni ... la danza, energia vitale, creatività ed espressione completa della persona con il movimento del corpo. La danza per lei impegno, sudore, coraggio, sensibilità, bellezza, affrontare i dolori che ci dà, amare la vita. Oggi la sente ancora forte come passione e la voglia di esprimersi, per questo ha scelto un mestiere che possa liberare tutta la sua creatività con degli strumenti che sono un dono della natura, i fiori.
Elisa Carta Creatrice e produttrice del "Liquore delle Sirene" la creatrice dei magici Liquori, ha ereditato una grande passione da Carlina, la nonna materna, da cui ha appreso le tecniche di lavorazione delle botaniche per trasformarle in deliziosi infusi. Dalla nonna ha imparato la gratitudine per i prodotti meravigliosi della Terra e la conoscenza delle piante stesse. Elisa lavora in maniera artigianale le sue piante con grande amore, pazienza e passione ispirandosi al Lago di Garda, ai suoi colori e ai suoi profumi. Nei suoi prodotti lascia parlare la Natura senza nessun compromesso di artificio.
Livia Salviati Fotografa E' una fotografa che vive e lavora a Verona, ma sempre in giro per tutta Europa, alla ricerca di coppie che amino il suo stile e le permettano di fotografare i loro momenti più importanti. Il suo stile fotografico è romantico e raffinato, ama creare un rapporto con le persone che fotografa perchè nelle sue fotografie devono sapersi riconoscere. Cerca quell'amore che permette di vivere la vita in modo appassionato
Daniela Mengarelli di "Event and Flower design" - Fiori giganti
Francesca Faustini di "Millions of Butterflies" - fashion blogger
ILAIRE- Italian cosmeceutical essence- brand creato dalla Dottoressa Ilaria Prandelli, nato dall'unione di farmaceutica e cosmesi creato esclusivamente per la linea viso. Il suo claim "Una donna per le donne" Valentina di Halo Wedding - Filmaker
Alessandra Garavaldi di "Mugga Design" – Graphic Alessandra, emiliana nata sotto il segno del cancro in un caldo venerdì di Luglio, con una passione sfrenata per tutto ciò che mi sa emozionare e sempre alla ricerca della bellezza in ogni cosa. Si occupa di Stationery Design, proponendo grafica personalizzata ai futuri sposi e a chi organizza eventi. Debora Vena - Pastry chef Claudia e Giulia Benazzoli - Cantina Benazzoli
I giornalisti riceveranno il prestigioso volume Dear Juliet, raccolta delle lettere più belle indirizzate a Giulietta, edito da Chronicle Books, USA.
Saranno presenti: Oltre ad alcuni rappresentanti delle istituzioni: Paola Guerra di Fenix, organizzatrice dell'incontro e promotrice del connubio tra l'Associazione No Profit Juliet e Nonpossoparlare di Rosella Scalone Rosella Scalone di Nonpossoparlare Giovanna Tamassia Presidente del Juliet Club Cooperativa Agorà-Simona Binello Dirigente della Cooperativa Agorà e Alessandra Grasso, Responsabile Comunicazione Agorà
Introduce l'evento Francesca Lovatelli Caetani L'ingresso ai due incontri seguirà la normativa anti Covid 19 Per questo saranno previsti due turni di ingressi con numero limitato di persone-max 40 ogni turno-il primo alle 16,30 e il secondo alle 17,30.
Ringraziamo di cuore chi ha contribuito e chi contribuirà allo sviluppo di questo progetto: tutti i partner sopra menzionati, chi non ha potuto contribuire per ovvi motivi, ma in particolar modo Serenella Mascherin e Giulia Bolla per il prezioso sostegno umano, operativo e di condivisione di intenti.
Alle ore 21,00 , seguirà, alla Dogana d'acqua Corte dogana 6 37121 Verona, "Amori sdoganati"- Racconto interpretato da Margherita Sciarretta. Danza di Debora Scandolara. Liberamente tratto dal racconto di Carver "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore", evento dedicato all'amore e alle lettere inviate alla Posta di Giulietta-ingresso libero, necessario registrarsi, posti limitati.
PRESS OFFICE FRANCESCA LOVATELLI CAETANI [email protected]
Paola Guerra di Fenix Live, per esaudire le richieste di tutte le future coppie che decidono di sposarsi a Verona e coronare il loro sogno d'amore sotto il segno dell'eroina shakespeariana, si avvale della collaborazione del Juliet Club di Giovanna Tamassia, che cura dal 1972 la Posta di Giulietta, fenomeno epistolare e sentimentale di portata planetaria.
E l'amore inteso come amicizia e solidarietà al femminile ha spinto Paola Guerra di Fenix Live a coinvolgere Rosella Scalone, ideatrice con SPX Lab, di #nonpossoparlare, nuova applicazione digitale contro la violenza domestica, strumento di aiuto silenzioso, intelligente, sicuro per tutte le donne che sono impossibilitate a denunciare al telefono i maltrattamenti che subiscono vivendo con soggetti pericolosi e abusanti.
L'amore dichiarato, pensato, vissuto, sognato nelle lettere scritte a Giulietta si collega idealmente ai messaggi di aiuto di #nonpossoparlare, in un interscambio dialettico di messaggi di amore e messaggi di aiuto.
Lettere d'amore scritte a mano, scelte nella filigrana o nel colore dell'inchiostro, con una grafia lenta e pensata in ogni sua rotondità, contrapposte a messaggi fugaci, tratteggiati di nascosto nella fretta della paura: la comunicazione abbraccia le diverse circostanze verso un'evoluzione ugualmente intima e vitale. Il multiculturalismo del fenomeno sociale delle lettere a Giulietta si rispecchia nel progetto #nonpossoparlare dedicato a donne di ogni nazionalità e cultura.
Parte del ricavato dall'indotto proveniente dai matrimoni "Romeo&Juliet Wedding" andrà a sostegno del progetto #NONPOSSOPARLARE.
"Negli ultimi mesi ho avuto modo di viaggiare parecchio, per lavoro e formazione. Ho avuto modo di incontrare e conoscere molte donne con diverse personalità e vissuti particolarmente impegnativi. Nonostante ciò, ho notato che tutte indossano sempre un filo di rossetto rosso, un sorriso smagliante ed una forza interiore che difficilmente viene scalfita dalla opprimente quotidianità", dice Paola Guerra di Fenix Live  "e quando ti capita di incontrarle, il senso di solidarietà femminile che si innesca ti permette di instaurare un patto speciale, etico ed emotivo che non ha eguali, come accade tra sorelle. Il rapporto che si instaura è basato sulla complicità femminile che cerca soprattutto di generare un cambiamento per raggiungere obiettivi concreti, perché pur con mille difficoltà e non senza fatica molte di noi hanno riconosciuto la propria forza e si sono affermate grazie al coraggio e al talento. Dedico questo evento a tutte le Donne che ho incontrato fino ad ora, così come alla storica eroina del progetto "Juliet Club". Insieme si è più forti ed è solo creando significative alleanze che si progredisce".
Fenix Live (www.fenixlive.it), team di professionisti con esperienza pluriennale, è specializzato nell'organizzazione di matrimoni, per poter esaudire tutti i desideri delle coppie che intendono dirsi di sì a Verona all'insegna della storia d'amore di Romeo e Giulietta. Le wedding planners di Fenix Live comunicano principalmente in lingua inglese e tedesca, con la possibilità di interfacciarsi anche in lingua francese, spagnola e russa e, per poter rispondere al meglio a tutte le esigenze delle coppie estere, c'è la possibilità di richiedere referenti della lingua desiderata. Ma la mission di Fenix Live è molto di più, significa formazione e volontariato, con la possibilità di far svolgere un periodo di stage riconosciuto dall'università o dall'istituzione scolastica del settore eventi/turismo, fino alla volontà di introdurre nel progetto volontarie o donne disoccupate, dando loro la possibilità di far proprio un mestiere, una professione. Significa anche Artigianato Femminile, risorsa per il territorio, che aiuta ad incrementare l'occupazione abbinata alla creatività ed alla cultura. Significa no profit, per il coinvolgimento di Associazioni che sostengono la donna o che producono tramite il lavoro e l'ingegno delle loro "artigiane"oggetti o articoli personalizzati con funzione di cadeaux de mariage.
PAOLA GUERRA Dopo un'esperienza come arredatrice d'interni, parallelamente all'apertura del primo floral store, frequenta L'Ecole des Fleurs e si diploma nel 2007 come flower designer. A partire da questo momento si dedica alla progettazione di scenografie floreali per eventi e show room in genere e nel 2010 inizia una stretta collaborazione con una nota azienda di banqueting di Verona, durante la quale amplia la conoscenza nell'organizzazione di qualsiasi tipo di evento.  Nel 2018 consegue un ulteriore diploma di home stager e interior designer presso "NAD – Nuova Accademia del Design". La creatività e l'innovazione diventano il suo "modus operandi" che applica quotidianamente alle richieste del cliente. Nel 2019 un master presso IET in "Conference & Destination event manager" da ulteriore valenza al suo bagaglio formativo. Nel 2019 inizia anche la collaborazione con il "Club di Giulietta" per il quale segue organizzazione e la promozione del "Destination Wedding" in Verona volto anche ad uno sviluppo filantropico femminile.
#NONPOSSOPARLARE è il nuovo chatbot gratuito ideato in collaborazione con Dotvocal, i due centri antiviolenza Pandora di Genova, Insieme Senza Violenza di Imperia, la Cooperativa Agorà e specialisti di settore. Lo strumento digitale, sviluppato da questa straordinaria sinergia tra tecnologi e operatori del settore privato sociale, permette di ovviare all'isolamento che l'emergenza coronavirus impone, consentendo alle donne di poter chiedere e ricevere aiuto, senza la chiamata telefonica. Negli ultimi anni ci si è abituati ad interfacciarsi con "assistenti virtuali" su molti siti che spiegano, ad esempio, come interagire con un'azienda per l'acquisto di un prodotto o capire come funziona un servizio, chiamati chatbot. #NONPOSSOPARLARE è un chatbot speciale, utilizzabile con smartphone, tablet o computer, che risponde alle domande delle donne accedendo a un sito specializzato, simulando una conversazione con un assistente di un centro. "Dopo aver sentito alcune settimane fa l'allarme lanciato dall'OMS e dall'ONU sul rischio di violenze derivanti dall'isolamento a cui sono costrette le donne durante questa emergenza, mi sono chiesta se fossimo in grado di elaborare una soluzione digitale specifica", dice Rosella Scalone. "Mi sembrava inaccettabile non poter fare qualcosa. Ho pensato a una chatbot che potesse essere l'uovo di colombo: veloce, accessibile e discreta. Così, ho iniziato a parlarne internamente e con alcuni specialisti del settore. Nel giro di pochi giorni siamo riusciti a sviluppare un software che ha convinto anche loro! In questo periodo di emergenza, il regime di convivenza forzata scoraggia le donne a telefonare e a denunciare le violenze, quando oltre l'80 per cento dei femminicidi nel 2019 sono avvenuti entro le mura domestiche. Dal 2 marzo al 5 aprile sono state registrate 2867 richieste di aiuto con un aumento del 75% dovuto proprio al lockdown". #nonpossoparlare consente di rispondere efficacemente a un numero illimitato di persone contemporaneamente, fornisce agli utenti supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, non lasciando traccia sullo smartphone o il computer e restituisce importanti statistiche sul numero e comportamento delle donne che la utilizzano, nel pieno rispetto della privacy.  #nonpossoparlare non è uno strumento per denunciare ma di aiuto, semplice e che risponde in modo naturale opportunamente addestrato da un team di esperti". La fase pilota del progetto #NONPOSSOPARLARE è stata sviluppata da: SPX Lab (Rosella Scalone, Massimiliano Margarone) con il contributo professionale di: DotVocal (Paolo Carossino, Enrico Reboscio) per la parte tecnologica e di Mignanego Società Cooperativa Sociale Onlus - Centro Pandora (Paola Campi, Benedetta Carrosio), Agorà soc. coop. sociale (Simona Binello, Alessandra Grasso), Cooperativa Jobel – Insieme Senza Violenza di Imperia (Martina Gandolfo), Roberta Rota, Pedagogista Clinico, Laura Amoretti, Consigliera di Parità della Regione Liguria, Costanza Pireri, Assessore ai Servizi Sociali di Sanremo e Responsabile Centro Provinciale Antiviolenza Imperia.
Il Club di Giulietta è associazione culturale senza scopo di lucro, è presieduto da Giovanna Tamassia coadiuvata da un team di appassionati volontari che si dedicano con competenza e professionalità alle attività del Club. Negli anni, grazie alla collaborazione di associati, enti e istituzioni, Juliet Club ha curato l'organizzazione di numerosi eventi legati al mito di Romeo e Giulietta e, su incarico del Comune di Verona, Assessorato alla Cultura, gestisce la Posta di Giulietta, portando il fenomeno ai grandi numeri odierni con crescente entusiasmo e interesse anche da parte dei maggiori media internazionali. Oltre all'attività di raccolta e risposta delle lettere a Giulietta, il Club di Giulietta organizza il concorso "Cara Giulietta" che ogni anno premia le lettere più belle, il "Compleanno di Giulietta", una festa cittadina per celebrare la nascita di Giulietta Capuleti e il premio letterario internazionale "Scrivere per Amore" dedicato alla narrativa d'amore. E' inoltre promotore di altre numerose iniziative culturali. Da molti anni il Club di Giulietta si occupa delle lettere indirizzate a Giulietta, Verona. Questo fenomeno unico e suggestivo fa di Verona la città dell'amore: da ogni parte del mondo arrivano migliaia di messaggi indirizzati all'eroina shakespeariana e il nostro di team di volontarie risponde ad ognuna e ad ognuno nel nome di Giulietta.  La storia delle lettere a Giulietta risale al 1930, quando il custode della Tomba di Giulietta, Ettore Solimani, iniziò a raccogliere le prime missive che i turisti lasciavano in cerca di consiglio e, commosso dal fenomeno, ebbe l'idea di rispondere diventando così il primo "Segretario di Giulietta". Nel nostro tempo così tecnologico, dominato da messaggi simultanei che non hanno tempo né spazio (messaggi vocali, emails, whatsapp, post istantanei), le lettere scritte a mano continuano ad essere un mezzo privilegiato per esprimere i propri sentimenti. Ci sono ancora migliaia di persone in ogni continente che prendono carta e penna per scrivere a Giulietta: forse per contattare una persona reale usiamo il telefono o il computer, ma per raggiungere un personaggio mitico preferiamo carta e inchiostro. Grazie alle Segretarie di Giulietta ogni lettera viene letta, tradotta e risposta e poi conservata nell'archivio Club di Giulietta che contiene migliaia di storie d'amore.
I NUMERI DEL JULIET CLUB
Più di 200.000 lettere  negli archivi, 100 segretarie veronesi e  internazionali accolte ogni anno nella sede del Juliet Club e milioni di contatti in tutto il mondo testimoniano che la storia di Giulietta e Romeo non smette di incantare e ispira in tutto il mondo il desiderio e la ricerca dell'amore. Le lettere arrivano da ogni angolo del pianeta e sono scritte in tutte le lingue, arrivano per posta, email, molte vengono depositate personalmente nella cassetta alla Casa di Giulietta. Molti scrivono dagli Stati Uniti, Sud America, Oriente, ma anche da ogni parte d'Europa. Negli ultimi anni si è notato un forte incremento da Brasile, Russia, Giappone, anche per la nuova voglia e possibilità di viaggiare. Le lettere seguono quindi il moto del cuore ma anche ii trend turistici così come rispondono spesso al richiamo mediatico suscitato da servizi televisivi e giornalistici che negli ultimi anni hanno documentato in vari paesi l'attività del Club di Giulietta nella bella città di Verona. Con l'emergenza sanitaria di questi mesi l'attività in presenza ha subito un momentaneo arresto: molte volontarie aiutano a distanza, in attesa di tornare nella città di Romeo e Giulietta e vivere l'esperienza nella sede del Club di Giulietta. Durante il lockdown sono aumentate le email e molti hanno raccontato i problemi legati alla separazione, le difficoltà di vivere un amore a distanza, fino alle problematiche dovute invece alla convivenza forzata  in situazioni di disagio. Il Club di Giulietta continua la sua attività: la scrittura diventa strumento di riflessione e condivisione e Giulietta un ponte tra i più diversi  pensieri, culture e sentimenti.
Press Office Francesca Lovatelli Caetani [email protected]
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uvaggioenotecaonline · 5 years ago
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#vino #wine #montecarlolucca #montecarlodoc #vinorosso #redwine #syrah #fattorialatorre #uvaggioenotecaonline FATTORIA LA TORRE Azienda dalle radici antiche, posta sulle magnifiche colline di Montecarlo (LU, Fattoria La Torre è una delle migliori realtà della provincia. La limitata estensione della superficie vinicola permette la massima cura delle vigne ed una accurata vinificazione garantisce un costante miglioramento dei prodotti, portandoli a livelli di eccellenza assoluta. Vai su www.uvaggio.it dove troverai i vini di Fattoria La Torre, anche in cassa mista! https://www.instagram.com/p/B5kBg2TCKcK/?igshid=1k19wtefppzyc
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freedomtripitaly · 4 years ago
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Una volta arrivati a Venezia potrebbe valere davvero la pena valutare la scoperta di tre delle isole più importanti della sua area urbana, sia a livello artistico che a livello storico. Le isole di Murano, Burano e Torcello sono estremamente interessanti per comprendere appieno l’atmosfera, la storia e persino le origini di una delle città più belle del mondo. La visita può essere pianificata in totale autonomia oppure prenotando una piacevole gita in barca accompagnati da una guida. Scopriamo adesso cosa vedere a Murano, Burano e Torcello. Cosa vedere a Murano L’isola veneziana di Murano è senza dubbio uno dei luoghi più famosi, a livello internazionale, della laguna di Venezia. Lo scenografico canale dei Marini collega tra loro i sette isolotti che costituiscono in realtà Murano e il suo emozionante intrico di calli, palazzi e chiese, le cui antiche pietre catturano la luce perlacea della laguna. L’antica Amuriana, il cui nome indicava un tempo una delle porte d’accesso alla città romana di Altino, abbandonata all’epoca delle invasioni barbariche, per oltre sette secoli vive all’ombra di Venezia, godendo però dalla fine del Duecento di una discreta autonomia, che le consentiva persino di battere moneta. Il destino di Murano si lega indissolubilmente all’arte della lavorazione del vetro nel 1295, quando per motivi di sicurezza Venezia decide di trasferire sull’isola le sue vetrerie. Murano diventa così il centro esclusivo di produzione del vetro della Serenissima, nonché luogo di villeggiatura per le nobili famiglie veneziane. Dei 18 luoghi di culto presenti a Murano prima dell’arrivo delle truppe napoleoniche, oggi ne rimangono soltanto tre: il Duomo dei Santi Maria e Donato, la chiesa di San Pietro Martire e quella di Santa Maria degli Angeli. Le chiese di Murano e il Museo del vetro Il Duomo di Murano è facilmente riconoscibile per la sua abside a pianta esagonale, d’ispirazione ravennate. La sua fondazione risale probabilmente al VII secolo d.C. e, oltre a ospitare le spoglie di San Donato, merita una visita per gli stupendi mosaici in stile bizantino che ricoprono il pavimento della chiesa (1140) e quello raffigurante la Madonna Orante. Sempre d’ispirazione bizantina risulta la chiesa di Santa Maria degli Angeli, il cui interno è introdotto da un cancello ornato da un bassorilievo raffigurante l’Annunciazione realizzato dallo scultore lombardo Antonio Rizzo (1430-1499) in marmo d’Istria. L’interno, visitabile solo su appuntamento, conserva il soffitto abbellito da quaranta tondi dipinti attribuiti al cinquecentesco pittore ravennate Nicolò Rondinelli, alcune tele ottocentesche del veneziano Fracesco Zugno, la Madonna in Gloria e Santi di Palma il Giovane, una tela seicentesca di Antonio Molinari, gli intrecci in marmo di Carrara che adornano l’altare maggiore risalente alla fine del Seicento e infine l’Annunciazione (1537) che adorna la pala d’altare realizzata dal Pordenone. La terza e ultima chiesa di Murano scampata alle razzie napoleoniche di inizio Ottocento è la chiesa di San Pietro Martire, risalente alla metà del Quattrocento. Ricostruita in seguito a un incendio nel 1511 in mattoni a vista, presenta all’esterno un bel portale sovrastato da un rosone rinascimentale e, sul fianco sinistro, un portico in stile gotico appartenente al chiostro della chiesa di Santa Chiara, non più esistente e che oggi ospita uno spazio per eventi e una fornace che permette di assistere alla lavorazione del vetro. L’interno conserva il Battesimo di Cristo attribuito al Tintoretto, la pala d’altare di Giovanni Bellini raffigurante la Vergine con Bambino, Angeli Musicanti e Santi (1488), detta “del Barbarigo” in quanto vi è rappresentato il doge Barbarigo, e proveniente dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli insieme alla tela con San Girolamo nel Deserto opera di Paolo Veronese, così come la tela raffigurante Sant’Agata in carcere, situata nella navata opposta. Si segnala infine la pregevole cappella dei Ballarin, costruita nel 1506 per volere di Giorgio Ballarin con una copia della gigantesca (2 m. x 3) pala d’altare raffigurante il Martirio dei Padri Domenicani oggi esposto alla National Gallery di Londra. Restano infine da vistare il faro di Murano, realizzato in marmo d’Istria nel 1912, il Museo del Vetro, ospitato nel gotico palazzo Giustinian, antica sede municipale prima che fosse spostata definitivamente nelle sale del palazzo Da Mula, vero capolavoro duecentesco e perfetta commistione di gotico e veneto-bizantino. Il percorso museale, al quale già dal 1862 gli è stata affiancata una scuola di formazione, illustra non solo l’evoluzione dell’arte vetraia ma anche la storia della comunità muranese. Alcune fabbriche del vetro tuttora attive, infine, permettono anche la possibilità di organizzare un tour guidato e assistere a una dimostrazione di soffiatura del vetro. Cosa vedere a Burano Le origini dell’isola di Burano sono molto simili a quella di Murano, che deve il nome a un’altra porta dell’antica città di Altino: Boreana, cioè bora, il potente vento di nord-est. Anche l’isola di Torcello è stata fondata nello stesso modo e ha sempre preso nome da una delle porte di Altino. Fino all’anno Mille, sull’isola di Burano c’erano solo palafitte e casoni fatte di canne e fango. L’attività artigianale del merletto, per la quale l’isola divenne famosa in tutta Europa, fu introdotta da Venezia sempre tra il XII e il XIII secolo. Una leggenda narra che il merletto di Burano nasca in realtà dalla schiuma del mare colpita dalla coda di una sirena incontrata da un mercante buranese in Oriente tanto era l’entusiasmo per la morbidezza di questo tessuto finemente ricamato. La fortuna e lo sviluppo dell’isola non conobbe mai battute di arresto, grazie anche al fatto di essere particolarmente ventosa, come suggerito dal nome. Ciò permise essenzialmente a Burano di tenere lontana la malaria. I Tre Ponti di Burano e il Museo del Merletto Ancora oggi il centro storico di Burano è suddiviso nei suoi cinque rioni di epoca medievale: San Martino Destro e Sinistro, San Mauro, Giudecca e Terranova. Cuore dell’isola è piazza Baldassarre Galuppi, costruita interrando uno dei canali che ancora l’attraversano. Qui si affacciano la seicentesca chiesa di San Martino, con il suo campanile pendente, e l’adiacente oratorio di Santa Barbara, mentre sulla piazza si notano un cinquecentesco pozzo in pietra d’Istria e la statura dedicata al compositore buranese Baldassarre Galuppi (1796-1785), realizzata dal celebre scultore, suo concittadino, Remigio Barbaro (1911-2005). All’interno della chiesa, assolutamente da non perdere è senza dubbio la Crocifissione di Giambattista Tiepolo, insieme ad alcune tele cinquecentesche di Giovanni Mansueti. Da notare, prima di uscire, la pregevole porticina del tabernacolo e il sarcofago in marmo dello scultore Remigio Barbaro. Allontanandosi dalla piazza si incontra poi la chiesa di Santa Maria delle Grazie, o delle Cappuccine, sconsacrata nel 1810 e utilizzata poi come squero (antica rimessa per le barche), laboratorio per la costruzione dei carri di carnevale e, ancora oggi, sede di mostre d’arte ed eventi. Un’altra eccellenza artigianale per la quale è nota Burano sono infatti le maschere di cartapesta per il carnevale. Il punto più suggestivo di Burano è certamente quello dei Tre Ponti, il punto nel quale si incrociano i canali che collegano i rioni di Burano e tre delle vie più importanti del borgo: via San Mauro, via San Martino Sinistro e via Giudecca. Lungo queste calli si sente forte il richiamo della laguna e la luce si spande sulle facciate delle case colorate, sulle pietre della romantica Pescarìa Vecia e della casa di Remigio Barbaro, o ancora all’interno dei due meravigliosi chiostri, trecentesco uno e quattrocentesco l’altro, del monastero di San Francesco del Deserto, fondato nel 1230 su di un minuscolo isolotto di fronte a Burano, e ancora oggi abitato dai frati. Resta infine da vedere il museo del Merletto, le cui sale illustrano molto bene l’evoluzione di questa arte artigianale attraverso l’esposizione di oltre cento esemplari realizzati dalla storica scuola dei Merletti di Burano, dove ancora oggi dal 1872 si tramanda la sapiente arte di ricamare la schiuma del mare. Cosa vedere a Torcello Il toponimo, proveniente da un’altra porta della città romana di Altino, forse derivava dal latino torculum (torchio) o torricellum (piccola torre). A differenza di Burano, la vita su Torcello ha sempre dovuto affrontare calamità naturali ed epidemie, rendendo così altalenante il suo sviluppo. Nell’XI secolo Torcello è la fiorente testa di ponte dei commerci di Venezia, nonché l’isola più ricca e fiorente di tutta la laguna, grazie anche a una vivace produzione vinicola. Fino al XV secolo è inoltre un importante centro di lavorazione della lana, ma successivamente comincia per l’isola un lento ma inesorabile declino, che però ne permette anche la sua cristallizzazione architettonica. Oggi Torcello conta meno di una ventina di abitanti e conserva, oltre a un fascino rurale senza tempo che non ha eguali nell’intera laguna, alcuni tra gli edifici religiosi più significativi di tutta l’area urbana di Venezia, raccontando con la loro presenza le origini della città stessa. Le chiese di Torcello e il Museo L’isola di Torcello si raggiunge in circa 5 minuti di traghetto da Burano. L’abitato è costituito da una manciata di case disposte lungo entrambe le sponde un rio, all’estremità settentrionale dell’isola. Tutto è circondato da file ordinate di vigneti e lunghe barene che delimitano la terra dalle acque della laguna. Con una breve e piacevole passeggiata è possibile raggiungere il cuore dell’abitato, superando il suggestivo ponte del Diavolo che attraversa il rio. Si tratta in realtà di una semplice passerella in muratura senza sponde laterali che permette di raggiungere un secondo ponte e infine la piazza di Torcello, ancora oggi in terra battuta. Qui si incontra il curioso trono di Attila, un antico seggio di epoca bizantina o longobarda, che forse apparteneva al vescovo di Torcello in quanto storicamente Attila non raggiunse mai la laguna veneta, ma si fermò ad Aquileia. Sulla piazza si affacciano alcuni tra i più pregevoli monumenti dell’area metropolitana di Venezia. La chiesa di Santa Fosca (XI-XII secolo) ha una pianta a croce greca ed è introdotta da un bel porticato con colonne di marmo, mentre il quattrocentesco e gotico palazzo del Consiglio con l’adiacente palazzo dell’Archivio ospitano oggi il museo di Torcello. Il percorso museale espone numerosi reperti di età romana, bizantina e medievale, documentando così la lunga storia dell’isola. Da segnalare nella sezione archeologica un vaso attico del 400 a.C. e una testa maschile velata in argilla del II secolo a.C. La sezione medievale e moderna ospita invece alcune opere della scuola del Veronese e sculture lignee policrome cinquecentesche realizzate da maestranze locali. La basilica veneto-bizantina di Santa Maria Assunta, invece, si trova un poco discosta dalla piazza principale, risale al VII secolo d.C. e il suo campanile imponente svetta solitario sul paesaggio lunare circostante. Questa antichissima chiesa, un tempo dotata anche di battistero dedicato a San Giovanni, conserva tutti gli elementi di un tempio paleocristiano. Preceduto da un colonnato dell’XI secolo, l’interno è impreziosito da un notevole mosaico in stile bizantino con il Giudizio Universale posto sulla controfacciata. Con una piacevole escursione attraversando orti e campi si raggiunge infine la casa museo del pittore, scultore e mosaicista bellunese Lucio Andrich (1927-2003): una semplice casa di pescatori affacciata sulla palude della Rosa e il circostante paesaggio lagunare, che l’artista rese protagonista delle sue opere. @Shutterstock https://ift.tt/2YIFF6K Tour per scoprire Murano, Burano e Torcello Una volta arrivati a Venezia potrebbe valere davvero la pena valutare la scoperta di tre delle isole più importanti della sua area urbana, sia a livello artistico che a livello storico. Le isole di Murano, Burano e Torcello sono estremamente interessanti per comprendere appieno l’atmosfera, la storia e persino le origini di una delle città più belle del mondo. La visita può essere pianificata in totale autonomia oppure prenotando una piacevole gita in barca accompagnati da una guida. Scopriamo adesso cosa vedere a Murano, Burano e Torcello. Cosa vedere a Murano L’isola veneziana di Murano è senza dubbio uno dei luoghi più famosi, a livello internazionale, della laguna di Venezia. Lo scenografico canale dei Marini collega tra loro i sette isolotti che costituiscono in realtà Murano e il suo emozionante intrico di calli, palazzi e chiese, le cui antiche pietre catturano la luce perlacea della laguna. L’antica Amuriana, il cui nome indicava un tempo una delle porte d’accesso alla città romana di Altino, abbandonata all’epoca delle invasioni barbariche, per oltre sette secoli vive all’ombra di Venezia, godendo però dalla fine del Duecento di una discreta autonomia, che le consentiva persino di battere moneta. Il destino di Murano si lega indissolubilmente all’arte della lavorazione del vetro nel 1295, quando per motivi di sicurezza Venezia decide di trasferire sull’isola le sue vetrerie. Murano diventa così il centro esclusivo di produzione del vetro della Serenissima, nonché luogo di villeggiatura per le nobili famiglie veneziane. Dei 18 luoghi di culto presenti a Murano prima dell’arrivo delle truppe napoleoniche, oggi ne rimangono soltanto tre: il Duomo dei Santi Maria e Donato, la chiesa di San Pietro Martire e quella di Santa Maria degli Angeli. Le chiese di Murano e il Museo del vetro Il Duomo di Murano è facilmente riconoscibile per la sua abside a pianta esagonale, d’ispirazione ravennate. La sua fondazione risale probabilmente al VII secolo d.C. e, oltre a ospitare le spoglie di San Donato, merita una visita per gli stupendi mosaici in stile bizantino che ricoprono il pavimento della chiesa (1140) e quello raffigurante la Madonna Orante. Sempre d’ispirazione bizantina risulta la chiesa di Santa Maria degli Angeli, il cui interno è introdotto da un cancello ornato da un bassorilievo raffigurante l’Annunciazione realizzato dallo scultore lombardo Antonio Rizzo (1430-1499) in marmo d’Istria. L’interno, visitabile solo su appuntamento, conserva il soffitto abbellito da quaranta tondi dipinti attribuiti al cinquecentesco pittore ravennate Nicolò Rondinelli, alcune tele ottocentesche del veneziano Fracesco Zugno, la Madonna in Gloria e Santi di Palma il Giovane, una tela seicentesca di Antonio Molinari, gli intrecci in marmo di Carrara che adornano l’altare maggiore risalente alla fine del Seicento e infine l’Annunciazione (1537) che adorna la pala d’altare realizzata dal Pordenone. La terza e ultima chiesa di Murano scampata alle razzie napoleoniche di inizio Ottocento è la chiesa di San Pietro Martire, risalente alla metà del Quattrocento. Ricostruita in seguito a un incendio nel 1511 in mattoni a vista, presenta all’esterno un bel portale sovrastato da un rosone rinascimentale e, sul fianco sinistro, un portico in stile gotico appartenente al chiostro della chiesa di Santa Chiara, non più esistente e che oggi ospita uno spazio per eventi e una fornace che permette di assistere alla lavorazione del vetro. L’interno conserva il Battesimo di Cristo attribuito al Tintoretto, la pala d’altare di Giovanni Bellini raffigurante la Vergine con Bambino, Angeli Musicanti e Santi (1488), detta “del Barbarigo” in quanto vi è rappresentato il doge Barbarigo, e proveniente dalla chiesa di Santa Maria degli Angeli insieme alla tela con San Girolamo nel Deserto opera di Paolo Veronese, così come la tela raffigurante Sant’Agata in carcere, situata nella navata opposta. Si segnala infine la pregevole cappella dei Ballarin, costruita nel 1506 per volere di Giorgio Ballarin con una copia della gigantesca (2 m. x 3) pala d’altare raffigurante il Martirio dei Padri Domenicani oggi esposto alla National Gallery di Londra. Restano infine da vistare il faro di Murano, realizzato in marmo d’Istria nel 1912, il Museo del Vetro, ospitato nel gotico palazzo Giustinian, antica sede municipale prima che fosse spostata definitivamente nelle sale del palazzo Da Mula, vero capolavoro duecentesco e perfetta commistione di gotico e veneto-bizantino. Il percorso museale, al quale già dal 1862 gli è stata affiancata una scuola di formazione, illustra non solo l’evoluzione dell’arte vetraia ma anche la storia della comunità muranese. Alcune fabbriche del vetro tuttora attive, infine, permettono anche la possibilità di organizzare un tour guidato e assistere a una dimostrazione di soffiatura del vetro. Cosa vedere a Burano Le origini dell’isola di Burano sono molto simili a quella di Murano, che deve il nome a un’altra porta dell’antica città di Altino: Boreana, cioè bora, il potente vento di nord-est. Anche l’isola di Torcello è stata fondata nello stesso modo e ha sempre preso nome da una delle porte di Altino. Fino all’anno Mille, sull’isola di Burano c’erano solo palafitte e casoni fatte di canne e fango. L’attività artigianale del merletto, per la quale l’isola divenne famosa in tutta Europa, fu introdotta da Venezia sempre tra il XII e il XIII secolo. Una leggenda narra che il merletto di Burano nasca in realtà dalla schiuma del mare colpita dalla coda di una sirena incontrata da un mercante buranese in Oriente tanto era l’entusiasmo per la morbidezza di questo tessuto finemente ricamato. La fortuna e lo sviluppo dell’isola non conobbe mai battute di arresto, grazie anche al fatto di essere particolarmente ventosa, come suggerito dal nome. Ciò permise essenzialmente a Burano di tenere lontana la malaria. I Tre Ponti di Burano e il Museo del Merletto Ancora oggi il centro storico di Burano è suddiviso nei suoi cinque rioni di epoca medievale: San Martino Destro e Sinistro, San Mauro, Giudecca e Terranova. Cuore dell’isola è piazza Baldassarre Galuppi, costruita interrando uno dei canali che ancora l’attraversano. Qui si affacciano la seicentesca chiesa di San Martino, con il suo campanile pendente, e l’adiacente oratorio di Santa Barbara, mentre sulla piazza si notano un cinquecentesco pozzo in pietra d’Istria e la statura dedicata al compositore buranese Baldassarre Galuppi (1796-1785), realizzata dal celebre scultore, suo concittadino, Remigio Barbaro (1911-2005). All’interno della chiesa, assolutamente da non perdere è senza dubbio la Crocifissione di Giambattista Tiepolo, insieme ad alcune tele cinquecentesche di Giovanni Mansueti. Da notare, prima di uscire, la pregevole porticina del tabernacolo e il sarcofago in marmo dello scultore Remigio Barbaro. Allontanandosi dalla piazza si incontra poi la chiesa di Santa Maria delle Grazie, o delle Cappuccine, sconsacrata nel 1810 e utilizzata poi come squero (antica rimessa per le barche), laboratorio per la costruzione dei carri di carnevale e, ancora oggi, sede di mostre d’arte ed eventi. Un’altra eccellenza artigianale per la quale è nota Burano sono infatti le maschere di cartapesta per il carnevale. Il punto più suggestivo di Burano è certamente quello dei Tre Ponti, il punto nel quale si incrociano i canali che collegano i rioni di Burano e tre delle vie più importanti del borgo: via San Mauro, via San Martino Sinistro e via Giudecca. Lungo queste calli si sente forte il richiamo della laguna e la luce si spande sulle facciate delle case colorate, sulle pietre della romantica Pescarìa Vecia e della casa di Remigio Barbaro, o ancora all’interno dei due meravigliosi chiostri, trecentesco uno e quattrocentesco l’altro, del monastero di San Francesco del Deserto, fondato nel 1230 su di un minuscolo isolotto di fronte a Burano, e ancora oggi abitato dai frati. Resta infine da vedere il museo del Merletto, le cui sale illustrano molto bene l’evoluzione di questa arte artigianale attraverso l’esposizione di oltre cento esemplari realizzati dalla storica scuola dei Merletti di Burano, dove ancora oggi dal 1872 si tramanda la sapiente arte di ricamare la schiuma del mare. Cosa vedere a Torcello Il toponimo, proveniente da un’altra porta della città romana di Altino, forse derivava dal latino torculum (torchio) o torricellum (piccola torre). A differenza di Burano, la vita su Torcello ha sempre dovuto affrontare calamità naturali ed epidemie, rendendo così altalenante il suo sviluppo. Nell’XI secolo Torcello è la fiorente testa di ponte dei commerci di Venezia, nonché l’isola più ricca e fiorente di tutta la laguna, grazie anche a una vivace produzione vinicola. Fino al XV secolo è inoltre un importante centro di lavorazione della lana, ma successivamente comincia per l’isola un lento ma inesorabile declino, che però ne permette anche la sua cristallizzazione architettonica. Oggi Torcello conta meno di una ventina di abitanti e conserva, oltre a un fascino rurale senza tempo che non ha eguali nell’intera laguna, alcuni tra gli edifici religiosi più significativi di tutta l’area urbana di Venezia, raccontando con la loro presenza le origini della città stessa. Le chiese di Torcello e il Museo L’isola di Torcello si raggiunge in circa 5 minuti di traghetto da Burano. L’abitato è costituito da una manciata di case disposte lungo entrambe le sponde un rio, all’estremità settentrionale dell’isola. Tutto è circondato da file ordinate di vigneti e lunghe barene che delimitano la terra dalle acque della laguna. Con una breve e piacevole passeggiata è possibile raggiungere il cuore dell’abitato, superando il suggestivo ponte del Diavolo che attraversa il rio. Si tratta in realtà di una semplice passerella in muratura senza sponde laterali che permette di raggiungere un secondo ponte e infine la piazza di Torcello, ancora oggi in terra battuta. Qui si incontra il curioso trono di Attila, un antico seggio di epoca bizantina o longobarda, che forse apparteneva al vescovo di Torcello in quanto storicamente Attila non raggiunse mai la laguna veneta, ma si fermò ad Aquileia. Sulla piazza si affacciano alcuni tra i più pregevoli monumenti dell’area metropolitana di Venezia. La chiesa di Santa Fosca (XI-XII secolo) ha una pianta a croce greca ed è introdotta da un bel porticato con colonne di marmo, mentre il quattrocentesco e gotico palazzo del Consiglio con l’adiacente palazzo dell’Archivio ospitano oggi il museo di Torcello. Il percorso museale espone numerosi reperti di età romana, bizantina e medievale, documentando così la lunga storia dell’isola. Da segnalare nella sezione archeologica un vaso attico del 400 a.C. e una testa maschile velata in argilla del II secolo a.C. La sezione medievale e moderna ospita invece alcune opere della scuola del Veronese e sculture lignee policrome cinquecentesche realizzate da maestranze locali. La basilica veneto-bizantina di Santa Maria Assunta, invece, si trova un poco discosta dalla piazza principale, risale al VII secolo d.C. e il suo campanile imponente svetta solitario sul paesaggio lunare circostante. Questa antichissima chiesa, un tempo dotata anche di battistero dedicato a San Giovanni, conserva tutti gli elementi di un tempio paleocristiano. Preceduto da un colonnato dell’XI secolo, l’interno è impreziosito da un notevole mosaico in stile bizantino con il Giudizio Universale posto sulla controfacciata. Con una piacevole escursione attraversando orti e campi si raggiunge infine la casa museo del pittore, scultore e mosaicista bellunese Lucio Andrich (1927-2003): una semplice casa di pescatori affacciata sulla palude della Rosa e il circostante paesaggio lagunare, che l’artista rese protagonista delle sue opere. @Shutterstock Murano, Burano e Torcello sono le tre isole principali di Venezia e sono ricche di attrazioni da scoprire, soprattutto antiche chiese e musei.
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pier-carlo-universe · 29 days ago
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Il Filari di Timorasso 2022 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri Raggiunge i Tre Bicchieri
Un prestigioso riconoscimento per il Timorasso 2022 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, simbolo di eccellenza nei vini del Piemonte.
Un prestigioso riconoscimento per il Timorasso 2022 dell’Azienda Agricola Luigi Boveri, simbolo di eccellenza nei vini del Piemonte. L’articolo pubblicato su CorriereAl celebra il successo dell’Azienda Agricola Luigi Boveri e del suo vino Filari di Timorasso 2022, premiato con il prestigioso riconoscimento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Questo premio, tra i più ambiti nel mondo enologico,…
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sounds-right · 6 years ago
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Food Week 2019 al Just Cavalli - Milano
Milano Food Week 2019 conquisterà, anche quest'anno, la città con eventi esclusivi di ogni tipo e sapore. La settimana più gustosa che ci sia, il cosiddetto Fuori Salone del Food & Wine torna con la sua decima edizione nella Capitale del food contemporaneo e Just Cavalli, il locale più elegante della città, all'ombra della Torre Branca, in viale Camoens, nello splendido giardino estivo, propone una settimana dedicata alle eccellenze. All'ora dell'aperitivo i brand del food & wine daranno appuntamento a tutti gli appassionati per sette imperdibili appuntamenti in un vero e proprio percorso enogastronomico tra le regioni italiane, con le loro eccellenze e specialità, come è nello stile di Just Cavalli che, nel suo ristorante esclusivo, propone piatti simbolo del Made in Italy con tocchi internazionali, tutto diretto e guidato dallo chef Fabio Francone.
Il calendario prevede, come protagonista, il 5 Maggio e il 6 Maggio, Emilia Romagna con protagonisti alcuni brand dell'eccellenza della Regione, come Polenghi, con i suoi prodotti a base di limone, Illica Vini, F&P Wine Group, Il Poggiarello, con le sue etichette, Società Agricola Graffignana, con le caciotte e le marmellate alle cipolle. Il 5 Maggio sarà presente anche Salsanatura, laboratorio artigiano piacentino sbarcato anche in USA, una salsa che aggiunge fantasia alle vostre creazioni in cucina. Il laboratorio artigiano piacentino "Salsa Natura" sbarca in America. I giovani titolari, nel giro di pochi anni, sono riusciti a conquistare la fiducia dei clienti, grazie soprattutto alla massima attenzione sulla qualità delle materie prime nella produzione delle salse: maionese, salsa ai funghi, boscaiola piccante, rucola e grana, salsa rosa con gamberi, salsa al radicchio, salsa tonnata. Non a caso sono stati scelti da Eataly Piacenza e collocati tra migliaia di prodotti di eccellenza della gastronomia italiana. Da qui alle sedi Eataly di tutta Italia, a Monaco e dal 2019 a Parigi. Un laboratorio dove si lavora con costanza, umiltà e serietà e che ora arriva negli States grazie anche ai contatti tramite la Camera di Commercio di Houston il cui presidente è il piacentino Brando Ballerini che da tanti anni vive nella città americana.Il 6, poi, TOMITALY, 100% Italian quality, olio e aceto balsamico. il 7 Maggio la serata sarà dedicata al Piemonte, con Pastificio Bolognese, di Alda e Giuseppe Muzzarelli, che hanno portato a Torino la pasta fresca emiliana nell'immediato dopoguerra. Achille, a quel tempo, era un bambino, ma, affiancando i suoi genitori, ha trasformato quel laboratorio in un punto di riferimento per chef e gourmet, all'interno del quale Cristina e Laura continuano la tradizione di famiglia. Durante la serata non mancherà lo showcooking di Andrea Larossa, 1 Stella Michelin, 2 Forchette sulla guida del Gambero Rosso, 1 Cappello sulla guida l'Espresso e 1 "Faccino Radioso" su Il Golosario. Tradizione, innovazione tecnica, accostamenti sperimentali e presentazioni fantasiose sono le sue caratteristiche, che condivide con la compagna Patrizia, esperta sommellier e responsabile di sala instancabile e attenta.
L'8 Maggio in occasione della serata dedicata al Triveneto, Enrico Cecotto, giovane artista del Veneto Orientale, sua terra natia, sarà lieto di stuzzicarvi con un'esposizione delle sue opere, omaggiando il pubblico realizzando un'opera dal vivo dove verrà sollecitato il palato con il "POP RELAZIONALE", una tecnica all'avanguardia che prevede un utilizzo innovativo e fuori dagli schemi di materiali e strumenti. Energica e d'impatto, l'arte multisensoriale di Cecotto vi accompagnerà durante l'aperitivo con colori freschi e frizzanti che ottimamente si abbineranno al vostro drink preferito.
Il 9 protagonista sarà la Lombardia, con i prosciutti firmati da Marco Colombo, del Salumificio Colombo di Crosio della Valle (Varese), che proporrà i suoi salumi e altri prodotti tipici nostrani. "Ho gusti semplicissimi, mi accontento solo del meglio", è la filosofia di questa azienda, fondata nel 1922 da Salvo Colombo. Da un secolo produce salumi di qualità che hanno portato l'azienda ad essere un punto di riferimento, mantenendo un solido carattere familiare e un forte legame con le tradizioni lombarde della lavorazione delle carni. La collaborazione con noti produttori dei territori locali li ha portati a creare diversi prodotti innovativi come il salame alla birra, la coppa con la birra, il salame con Gorgonzola e la Mortadella di fegato con Grappa d'Angera. Dalle idee innovative è nata anche una nuova linea di prodotti denominati Rustici di Nonno Salvo, salami aromatizzati in 15 gusti diversi, che coniugano innovazione e tradizione. Marco Colombo è Presidente agroalimentare di Aime (Associazione Imprenditori Europei) e grande imprenditore, con un'azienda storica, che produce salumi sin dal 1922. Oltre ai salumi saranno presenti i grissini Valbuzzi, nella linea de i Rustici ai cereali, ma anche al Grano Saraceno e Farro e alla Segale e Carbone e il gelato creato appositamente per Just Cavalli da Olivia Gelato, che porterà un carretto gelati?? con tendalino contenente 5 carapine e farà coppette gelato al momento da offrire ai clienti. Olivia Gelato è Gelato naturale come il sorriso! Nicoletta e Davide hanno mantenuto negli ultimi 10 anni come unica filosofia quella di offrire ai propri clienti prodotti genuini e naturali, accuratamente selezionati. Nessun utilizzo di conservanti, aromi artificiali, additivi chimici ed olio di palma! Solo ingredienti naturali, latte fresco di alta qualità e materie prime nel rispetto della salute dell'uomo e del pianeta, per offrire i sapori di una volta… quelli veri. Il risultato è un gelato sano e naturale che possa far riscoprire la naturalezza di un colore, il piacere di un profumo, di consistenze e gusti che pensavamo di aver dimenticato. Valtrebbia proporrà i suoi meravigliosi asparagi che saranno i protagonisti di un risotto preparato al momento durante lo show cooking.
Il 10 Maggio serata dedicata alla Toscana, con i vini Tenuta degli Dei, di Roberto e Tommaso Cavalli, con le etichette "Le Redini". Tenuta Degli Dei è, in un unico nome, il segno dell'eccellenza: la famiglia Cavalli interpreta l'amore per la propria terrain un progetto che celebra una grande passione. Il legame che unisce Tommaso Cavalli alla sua terra, affonda le radici in una passione autentica, consolidata da più di trent'anni di lavoro dedicati, insieme al padre Roberto, a un progetto che si chiama Tenuta degli Dei, proprietà di famiglia fin dai primi anni Settanta. Una realtà che trova precise coordinate geografiche a San Leolino presso Panzano in Chianti. La natura del territorio fa sì che l'allevamento dei cavalli da trotto trovi qui il contesto ideale per la crescita armoniosa dei puledri. Qui sono impiantate anche le vigne, nella valle della Conca d'Oro, zona ad alta vocazione vinicola grazie all'ottima esposizione solare e alla composizione del suolo. L'Azienda rappresenta ciò che da sempre spinge la famiglia toscana a dedicarsi alla terra, al vino e ai cavalli, simboli universali della tipicità toscana. Tommaso Cavalli ha da sempre come primo obiettivo la coltivazione di qualità, l'unica strada che porta alla produzione di eccellenza. Da molti anni, porta avanti insieme al padre Roberto il progetto Società Agricola degli Dei, lavorando ogni giorno con lo spirito di chi sa osare.Idee innovative e metodi sostenibili, condotti con passione e impegno continuo: così Cavalli produce il suo vino, che raccoglie aromi e fragranze del suo territorio, la sua luce, il suo umore. Lo stesso impegno che dedica all'allevamento dei cavalli, attività originaria dell'Azienda.Tommaso Cavalli è mosso da uno spirito moderno nel pieno rispetto dei valori della tradizione toscana e della loro essenza più autentica.La spiccata sensibilità per tutto ciò che è buono e genuino, unito a una costante ricerca del bello ereditata anche dal padre Roberto, lo portano a seguire le proprie passioni per progettare e condurre numerosi progetti nel campo del food & beverage. La Tenuta degli Dei è vicina alla antica Pieve di San Leolino presso Panzano in Chianti, uno dei borghi più belli della campagna toscana, facilmente raggiungibile sia da Firenze che da Siena. Non mancheranno il Gelato Geloso al gusto di cantucci Mattei e Vin Santo Marchese Antinori, tre eccellenze del territorio italiano, Gelato Geloso, gelato su stecco di qualità superiore, ricco, cremoso, diverso da qualsiasi altro, 15 gusti diversi tra creme e frutti. Gelato Geloso ha conquistato il mercato italiano e presenterà, in occasione della FoodWeek al Just Cavalli, una sua creazione al gusto di Cantucci Mattei, una tradizione del "biscotto tradizionale di Prato" iniziata nel 1858, quando Antonio Mattei aprì il suo Biscottificio con rivendita e inizio' a sfornare un biscotto secco alle mandorle. Da più di un secolo e mezzo non è domenica davvero nelle case di Prato senza i cantucci nel Sacchetto Blu e tutti i prodotti sono inseriti profondamente nella tradizione gastronomica italiana, perché la fama dei prodotti Mattei è diffusa anche oltre i confini cittadini e regionali. Tra i fan i Presidenti Carlo Azeglio Ciampi e Bill Clinton. Vin Santo Marchese Antinori è pieno, mieloso e ben sostenuto da una gradevole acidità. Le uve, provenienti esclusivamente dai vigneti delle tenute Antinori situate nel Chianti Classico, sono state attentamente selezionate e raccolte in cassette, poi disposte manualmente su appositestuoie dell'appassitoio di Tenuta Tignanello e qui lasciate ad appassire fino alla fine del mese di dicembre; al termine del processo di disidratazione naturale, i grappoli sono sofficemente pressati per mantenere inalterate tutte le proprietà organolettiche e aromatiche. Il mosto ottenuto viene introdotto nei tipici caratelli, prodotti con diverse essenze di legno e con una capacità variabile fra i 50 ed i 200 litri, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica lunga e lenta, poi interrotta. Il vino resta nei caratelli per circa 3 anni e poi viene assemblato per essere infine imbottigliato.
11 Maggio 101 notte, all'insegna del food libanese In occasione della Food Week al Just Cavalli verranno proposti prodotti tipici, grazie alla collaborazione di un famoso chef Libanese, tra cocktail a base di succo di datteri e altre specialità del 'Paese dei cedri', ma non mancherà la danza del ventre e allestimento a tema e una speciale sorpresa per il pubblico presente, al quale verrà presentata una degustazione di Hookah Shisa con vari aromi del deserto, in una atmosfera da 1000 e una notte indimenticabile e tutta da vivere nel locale più elegante di Milano.Tra le prelibatezze, TABBOULE, insalata con prezzemolo e pomodori, menta e lime, HUMMUS, KEBEH, polpette fritte di carne con spezie, carni HALAL alla griglia, MTABBAL, crema di melanzane con salsa di sesamo, yogurt e lime, tutte da autentiche ricette libanesi, con piatti della tradizione che rispettano le ricette originali.
12 Maggio, poi, la protagonista della serata sarà la regione Sicilia, con lo chef Berengario Stagno D'Alcontres, con i prodotti della sua terra, che proporrà una rivisitazione di alcune antiche ricette della sua famiglia.
Just Cavalli Milano Torre Branca, Via Luigi Camoens, 20121 Milano M https://justcavallimilano.com 02311817
Diffuso da ltc per Francesca Lovatelli Caetani (ufficio stampa Just Cavalli): [email protected]
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djs-party-edm-italia · 6 years ago
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Just Cavalli - Milano: 23/01 Wine Tasting Tenuta degli Dei, 25/1 From Capri with Love e il 5/2...  Chinese New Year Eve! 
23/01 Wine Tasting Tenuta degli Dei @ Just Cavalli - Milano
Mercoledì 23 Gennaio Tenuta degli Dei, Azienda Agricola proporrà, al Just Cavalli di Viale Camoens/Torre Branca, Wine Tasting, dalle 19,30. Tenuta Degli Dei è, in un unico nome, il segno dell'eccellenza: la famiglia Cavalli interpreta l'amore per la propria terrain un progetto che celebra una grande passione. Il legame che unisce Tommaso Cavalli alla sua terra, affonda le radici in una passione autentica, consolidata da più di trent'anni di lavoro dedicati, insieme al padre Roberto, a un progetto che si chiama Tenuta degli Dei, proprietà di famiglia fin dai primi anni Settanta. Una realtà che trova precise coordinate geografiche a San Leolino presso Panzano in Chianti. La natura del territorio fa sì che l'allevamento dei cavalli da trotto trovi qui il contesto ideale per la crescita armoniosa dei puledri. Qui sono impiantate anche le vigne, nella valle della Conca d'Oro, zona ad alta vocazione vinicola grazie all'ottima esposizione solare e alla composizione del suolo. L'Azienda rappresenta ciò che da sempre spinge la famiglia toscana a dedicarsi alla terra, al vino e ai cavalli, simboli universali della tipicità toscana. Tommaso Cavalli ha da sempre come primo obiettivo la coltivazione di qualità, l'unica strada che porta alla produzione di eccellenza. Da molti anni, porta avanti insieme al padre Roberto il progetto Società Agricola degli Dei, lavorando ogni giorno con lo spirito di chi sa osare. Idee innovative e metodi sostenibili, condotti con passione e impegno continuo: così Cavalli produce il suo vino, che raccoglie aromi e fragranze del suo territorio, la sua luce, il suo umore. Lo stesso impegno che dedica all'allevamento dei cavalli, attività originaria dell'Azienda.Tommaso Cavalli è mosso da uno spirito moderno nel pieno rispetto dei valori della tradizione toscana e della loro essenza più autentica.La spiccata sensibilità per tutto ciò che è buono e genuino, unito a una costante ricerca del bello ereditata anche dal padre Roberto, lo portano a seguire le proprie passioni per progettare e condurre numerosi progetti nel campo del food & beverage. La Tenuta degli Dei è vicina alla antica Pieve di San Leolino presso Panzano in Chianti, uno dei borghi più belli della campagna toscana, facilmente raggiungibile sia da Firenze che da Siena.
25/1 From Capri with Love @ Just Cavalli - Milano
Venerdì 25 gennaio, un altro evento speciale al Just Cavalli, dal titolo "From Capri with Love", dinner show durante il quale si canterà e ballerà, tutto organizzato dal famosissimo locale Anema e Core di Capri con la mitica famiglia Lembo ricordando le notti mondane Capresi del vero regno della vita notturna della famosa isola. Special Dinner Show and singing con Gianluigi Lembo, eletto personaggio dell'anno 2018 da Capri Press. Il giovane chansonnier caprese, figlio d'arte, cresciuto a pane e taverna, ricalca le orme del padre Guidoe mette in luce tutte le sue capacità artistiche e manageriali, portando in tournè l'anima di Capri con l'Anema e Core band. Anche nel 2018, è stato il protagonista delle notti capresi, anfitrione di tanti vip che nell'estate trascorsa, più che mai, hanno affollato l'antro canoro della movida isolana, meta del gotha dei vacanzieri internazionali. A scatenarsi sulle note di Gianluigi e Guido sul palco dell'Anema e Core band tantissimi personaggi dello showbiz: da Jennifer Lopez, Michelle Rodriguez, Leo Di Caprio, Camila Morrone a Matthew McConaughey tra i divi di Hollywood, per passare alle star dello sport NBA da LeBron James a Magic Johnson, fino ai campioni del calcio italiani da Francesco Totti, Hernan Crespo, Ciro Ferrara, Fabio Cannavaro a Dries Mertens, solo per nominarne alcuni. Non sono mancati all'appello della Taverna dei vip gli storici habitué, come Fiona Swarovski, Diego Della Valle, Luca Montezemolo, Lapo Elkan, Caterina Balivo, diventati nel corso di circa 25 anni, amici affezionati della famiglia Lembo. Ma l'estate caprese per Gianluigi è continuata con la sua tournée in Italia e all'estero, partita al Theodorvs di Brindisi e passata per la sede capitolina del Raspoutine, per poi volare nella Manhattan del deserto da Luigia a Dubai ,tra le eccellenze del made in Italy, e ritornare a Dicembre a Napoli da Rosolino, sul romantico lungomare di Santa Lucia. Gianluigi Lembo e l'Anema e Core band hanno animato le ultime notti dell'anno per i divi e producer di Capri Hollywood, insieme ai tanti vacanzieri che hanno scelto di brindare al 2019 allo scadere della mezzanotte di San Silvestro, proprio nella taverna più in d'Italia.  Quest'anno il simbolico riconoscimento di Capri Press, l'agenzia di stampa e comunicazione isolana da oltre trent'anni, è andato al talentuoso Gianluigi Lembo, personaggio dell'anno 2018 per aver incarnato, da artista e manager, alla soglia dei 40 anni, la filosofia che ha fatto nascere l'Anema e Core, la taverna in cui regnano la tradizione, il divertimento, l'amicizia e la buona musica.
5/2  Chinese New Year Eve @ Just Cavalli - Milano
Martedì 5 Febbraio Chinese New Year Eve, il Capodanno Cinese, celebrato da milioni di persone in tutto il mondo. Il 2019 sarà l'anno del maiale, dodicesimo segno dello zodiaco cinese, che simboleggia stabilità, generosità, altruismo. Il Just Cavalli sarà allestito a tema, tra dragoni e riti ancestrali.
Diffuso da ltc - lorenzo tiezzi comunicazione x press office Just Cavalli - Milano: Francesca Lovatelli Caetani [email protected]
JUST CAVALLI VIA LUIGI CAMOENS C/O TORRE BRANCA MILANO 02/311817
www.justcavallimilano.com
Cos'è Just Cavalli - Milano?
E' l'esclusiva ed elegante cornice degli eventi piu' glamour e delle cene di qualità il Just Cavalli Restaurant & Club, location firmata dal noto stilista Roberto Cavalli e punto di riferimento per la città e per gli eventi internazionali. Armonie di vetro e metallo, giardino fiabesco, esclusivo dehor estivo e atmosfere glamour tutto l'anno, è il ritrovo per eccellenza del mondo della moda, dello sport e dello spettacolo. Mantiene l'impronta tipica del famoso stilista, a partire dai cuscini animalier, ma in un sapiente mix con gli arredi black e le pareti cristallo. E' situato alla base della Torre Branca, progettata da Gio' Ponti e il grande giardino a ridosso del Parco Sempione si trasforma, durante l'estate, in una grande ed elegante discoteca all'aperto. Ideale per un aperitivo, la cena e la serata in discoteca, propone una cucina di qualità, diretta da Fabio Francone, un couturier del gusto-chiamarlo chef sarebbe riduttivo-che ricama, piatto dopo piatto, un menu a la carte ricco di specialità internazionali e ricette figlie della piu' alta tradizione italiana con tocchi originali e piatti per tutti. Nella lounge, invece, va in scena la fantasia, con l'esclusiva selezione di piatti eclettici e cocktail ad alto tasso creativo. Il ristorante, che dà il via ad un'esperienza culinaria innovativa, con servizio molto attento e carta vini con ampia selezione di etichette di qualità, ha una struttura semicircolare in acciaio e soffitto in cristallo e pavimenti in teak, all'interno i colori sono il nero, con cuscini animalier diventati un segno distintivo dello stile Cavalli. Arredi e mise en place sono altamente glamour e sofisticati, il ristorante ha un audio ad alta tecnologia e un sistema di illuminazione con fibra ottica e mini proiettori, tra zone lounge e chill out sotto il dehor. Di sera il tocco glamour è ancora piu' spiccato, tra divani, cuscini, torce, candele e candelabri. La mise en place è fatta con prodotti unici, Roberto Cavalli Home, gia' da tempo applicato nella decorazione delle sue case, delle barche, dei negozi e dei suoi Club nel mondo. Le fonti di ispirazione sono il viaggio, il sogno, la bellezza, la fantasia, il mix tra moda e design e glamour e sensualità, tra stampe iconiche e patterns delle collezioni della Maison, dall'animalier, ia damaschi, alle sovrapposizioni di colori e textures, con grande attenzione per materiali, tessuti, lavorazioni. " Quando creo un abito, voglio che faccia risaltare in ogni momento la femminilità di una donna, così per quanto riguarda la casa, cerco di individuare il carattere delle persone a cui mi rivolgo, pensando di diffondere con i colori, il calore e la gioia di vivere che si dà innanzitutto a se stessi"-ha dichiarato Roberto Cavalli-"la mia collezione Home nasce proprio dal desiderio personale di condividere con chi mi ama l'ottimismo della mia moda, della mia creatività, della mia filosofia e del mio stile anche nel mondo della decorazione della casa….non c'è alcuna differenza tra il pensare una collezione moda o una linea per la casa.Il mio lifestyle è sempre un incontro di passioni" Durante la bella stagione lo spazio esterno è coperto da tettoie tensostrutture, con due piste all'aperto, tre bar, tre aree privè. Le serate iniziano tutto l'anno alle 19.30 con l'aperitivo, i cocktail e i buffet. Dopo mezzanotte, si aprono le danze e non è difficile incontrare personaggi del mondo dello spettacolo, della tv e dello sport. La musica è selezionata dai dj italiani e internazionali durante serate e feste e la filosofia del locale è quella di proporre feste uniche.Il Just Cavalli è la soluzione sofisticata per ogni vostra serata.
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thewinersclub · 8 years ago
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Vi raccontiamo la gloriosa storia del Breganze Torcolato, eccellenza vinicola italiana http://buff.ly/2joTLU5 @breganzedoc @stradatorcolato
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delinquenzanews · 5 years ago
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Manzano (UD): “Know wine”,sabato 7 marzo la scoperta dei vini speciali del territorio - Al via le prenotazioni
Manzano (UD): “Know wine”,sabato 7 marzo la scoperta dei vini speciali del territorio – Al via le prenotazioni
Un assaggio speciale, alla scoperta di vini diversi dalle “solite etichette” e di assoluta eccellenza. È di Slow Food Friuli l’idea di proporre “Know Wine”, iniziativa che si terrà sabato 7 marzo, dalle 17 alle 21, al Ristorante Elliot di Manzano: le prenotazioni sono aperte. Know Wine va a braccetto – non solo nelle assonanze del nome – con Slow Wine, l’originale selezione vinicola, racchiusa…
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cento40battute · 5 years ago
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Relais Ruffino: eccellenza vinicola nel cuore della natura
Ruffino, storica azienda vitivinicola toscana, inaugura il suo primo Relais nella Tenuta di Poggio Casciano in Toscana, per un’esperienza di degustazione immersi nella storia e nella bellezza
Ruffino: oltre 140 anni di storia
Ruffino, storica azienda e bandiera vitivinicola della Toscana, ha inaugurato il suo primo Relais.
Relais Ruffino si trova all’interno della tenuta di Poggio Casciano, a Bagno di Ripoli, in una maestosa villa rinascimentale del XIV secolo
A fare da cornice alla bellezza, un immenso e incantevole giardino all’italiana. Ma soprattutto i vigneti e le cantine Ruffino, in cui si producono alcuni dei vini più iconici dell’azienda: Modus Toscana IGT e Alauda Toscana IGT.
Con il suo primo Relais, Ruffino vuole offrire ai suoi ospiti un’esperienza unica e autentica della Dolce Vita italiana, di cui è fedele ambasciatore nel mondo.
Relais Ruffino, solo per amanti del vino
Relais Ruffino è un luogo unico che unisce al bien vivre la possibilità di tuffarsi nella storia, nella natura e, ovviamente, nella tradizione vinicola.
Una volta arrivati in questo luogo magico, gli ospiti potranno soggiornare in sette stanze immerse nei profumi dei vigneti del Chianti, a meno di 10 km da Firenze. Sette camere matrimoniali che si affacciano sul parco della tenuta.
Le camere sono state ristrutturate secondo lo stile country, perfettamente adatto all’identità del luogo, richiamando il fascino e l’eleganza dell’epoca rinascimentale. Rinascimento sì, ma senza rinunciare ai comfort dell’era moderna, come free wifi e aria condizionata.
Gli ospiti di Relais Ruffino saranno letteralmente circondati dalla natura e, tra vigneti e aria pulita, potranno concedersi un tuffo in acqua, nella meravigliosa piscina a sfioro aperta nel periodo estivo. Oppure usufruire del campo di bocce e della sala biliardo.
Ma la permanenza in Relais Ruffino non può essere completa senza trascorrere un’intera giornata immersi nel mondo del vino. 
Passeggiando tra le vigne immersi nel fascino e nelle pace dei paesaggi toscani o visitando, con l’aiuto di una guida, le antiche cantine Ruffino, si potranno scoprire tutti i segreti di produzione di una delle più storiche aziende vinicole del territorio. Dulcis in fundo, spazio alla degustazione, con i vini simbolo della Toscana.
L’eccellenza vinicola sarà accompagnata dagli autentici sapori toscani preparati dalle cuoche della Locanda Ruffino, adiacente al Relais di Poggio Casciano.
Locanda Ruffino è aperta da lunedì a venerdì a pranzo dalle 12.00 alle 14.00 e dal giovedì al lunedì a cena a partire dalle 19.30
Un tuffo nel passato
Charles Baudelaire diceva: “Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere”
E Ruffino, eccellenza vinicola conosciuta in tutto il mondo, lo sa bene.
Ruffino è stata fondata nel 1877 a Pontassieve, vicino Firenze.
Grandi classici come Chianti Classico Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro, Chianti Ruffino e Brunello di Montalcino, Greppone Mazzi, sono da sempre il cuore della sua produzione.
Oltre agli evergreen, Ruffino non si ferma e si apre a nuove sfide creando imponenti Supertuscan, fra cui il pluripremiato Modus, e acquisendo, nel 2018, due tenute in Veneto per la produzione di Prosecco.
A fine 2011 Ruffino è stata acquisita da Constellation Brands, la più importante azienda vinicola americana, ed è pronta per scrivere un nuovo capitolo della sua illustre storia.
I vini Ruffino sono oggi simbolo di italianità e buon gusto, per questo sono apprezzati non solo in Toscana, ma in quasi 90 paesi di tutto il mondo.
In alto i calici! L’esperienza nel gusto vi aspetta.
Alessandra Borgonovo
Per info e prenotazioni: 055 0981910 o [email protected]
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Relais Ruffino. Only for wine lovers Relais Ruffino: eccellenza vinicola nel cuore della natura Ruffino, storica azienda vitivinicola toscana, inaugura il suo primo Relais nella Tenuta di Poggio Casciano in Toscana, per un’esperienza di degustazione immersi nella storia e nella bellezza…
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guaripetemagazine · 6 years ago
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Aglianico a Roma 2019
Aglianico a Roma 2019
Domenica 3 Febbraio 2019, dalle ore 11 alle 19, ritorna a Roma, stavolta all’interno del prestigioso Centro Congressi Cavour, a due minuti dalla Stazione Termini, la manifestazione “Aglianico a Roma” dove, attraverso banchi di assaggio e seminari tematici, operatori e appassionati di tutto il mondo potranno scoprire e degustare questa importante eccellenza vinicola prodotta nel sud Italia dove…
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