#durissimo
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Il Dubbio di Oggi mercoledì, 23 ottobre 2024
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robertosolbiati · 2 years ago
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#libroletto #sra #curioso #annapolitkovskaja #memorial #igort #durissimo ma #daleggere #consigliato (presso Libreria "il gabbiano" Trezzo sull'Adda) https://www.instagram.com/p/Cpxz9aQrGAn/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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dominousworld · 2 years ago
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IL PORTAVOCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI CINESE WANG WENBIN DURISSIMO CONTRO GLI STATI UNITI
IL PORTAVOCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI CINESE WANG WENBIN DURISSIMO CONTRO GLI STATI UNITI
a cura di Rainaldo Graziani Il rappresentante di un piccolo Paese di un miliardo e mezzo di persone e con una forza economica forse maggiore della Polonia ha voluto rilasciare un commento: “Ciò che è veramente preoccupante è l’impatto devastante degli Stati Uniti sulla pace e sulla stabilità nel mondo. Gli Stati Uniti sono il più grande produttore di guerra. Gli Stati Uniti non sono stati in…
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acribistica · 1 month ago
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Una giornata che finalmente si riaggiustava dopo un mese di sofferenze inaudite è stata rovinata da notizie che non ho chiesto di ricevere, o comunque non nei loro particolari infimi e più turpi. Solo la laurea con tutti i relativi riconoscimenti – tappa obbligata, altrimenti mi sarei fatta fuori – lo salva dall’essere il peggior anno della mia vita ex aequo col 2016 facendolo slittare in seconda posizione. E di certo non a causa dei comuni avvenimenti che chiunque comunemente esperirebbe in questo secolo nel mondo occidentale. Ormai è anche sciocco ragionare secondo gli anni solari, in realtà, per quanto è innegabile che danno almeno l’illusione di un’interruzione cronologica delle nefandezze. Credevo che essendomi lasciata alle spalle un ambiente familiare di violenza quotidiana durata 28 anni la chiave di volta stesse appesa alla serratura. Invece i provvedimenti del tutto straordinari che è stato necessario prendere per mettere un punto a quella fase hanno assestato un colpo durissimo e imprevisto alla mia quotidianità. In primis ne ha risentito la salute e di solito la salute non mi fa sconti. Poi sono intervenute tante di quelle altre variabili che anche solo sapere di non poter comunicare perché susciterebbero incredulità, scherno, stigmatizzazione e totale emarginazione mi uccide. Gli psicologi che circolano dalle mie zone, ho scoperto, sono tutti grossomodo pagliacci. In ogni caso non potrei permettermi una psicoterapia in pianta stabile. Non c’è una conclusione a queste mie considerazioni. È anche disgustosamente eufemistico dirmi estenuata da tutto, malattie al primo posto indiscusso, sempre e comunque. Non so in cosa sperare e se augurarmi niente. Sto campando solo per l’università, non potendo neanche fruirne come vorrei (e come sarebbe stato ovvio), e per i recenti successi. Sto campando per il prof C presidente di commissione che reincontrandomi in corridoio mi ha riproclamato scherzosamente e informalmente, dato che durante la proclamazione gli avevo negato per dimenticanza la stretta di mano. Sto campando per i complimenti del prof S, per la predilezione gentile accordata dalla prof C e per la disponibilità al dialogo che oggi ha dimostrato il prof D nonostante non lo reputi chissà quanto capace nella didattica. Sto campando per gli svariati momenti memorabili con relatore che purtroppo è tutto meno che la persona integra che ero certa che fosse, e anche questo rappresenta uno dei dolori recenti, di difficilissima assimilazione. Francamente non immaginerei nessuno, al mio posto, se non altre persone molto malate e soprattutto cronicamente, senza cure e senza prospettive di cure, arrabattarsi nell’esistenza in modo migliore, ammesso che si possa assegnare un giudizio di valore che in fondo non può esserci, perché semplicemente si riduce tutto al non rimanerci sotto, a non crepare. Mi sorprendo e mi risulta immensamente straniante pensare a quanta resistenza psichica io abbia dimostrato nel corso di questi lunghissimi dieci anni di puro dolore. Sono diventata altro da me infinite volte e mamma mia, che banalizzazione estrema e ridicola metterla in questi termini a fronte di ciò che realmente è ed è stato.
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scritti-di-aliantis · 10 days ago
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(Foto: therealbeardedagent)
Sei veramente brava, reciti da Oscar. Ti muovi come una danzatrice che abbia esperienza ventennale: come un'attrice consumata. Performance serali private che nemmeno Meryl Streep. Mi incanti. Sei un caleidoscopio pieno di coloratissime promesse di passione a breve. Odori di trasgressione. E il mio sesso si fa durissimo.
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Diventi un'affabulatrice e un'ipnotica contastorie. Nasce da sé un fatto intimo a due: di amore e sesso spudorato. Le tue sono proposte oscene esplicite a esclusivo beneficio del mio sguardo. Sai come farmi immaginare la felicità. Tra le tue gambe. Nella tua bocca. Sul tuo corpo. Nella tua mente.
Aliantis
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(Foto: parisobsession)
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loaflovesdoodling · 10 months ago
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@staff
I want you to know you're making the lives of every single artist on this platform miserable. We made you. Your utter betrayal of us WILL result in the death of this website. You are still in time. Do NOT make that deal. Please.
(taggo anche @lostaff. È una pessima situazione in cui ritrovarsi, non solo per i paesi su cui ha influenza il Tumblr Staff inglese, bensì in ambito GLOBALE. Non nutrite l'IA del nostro durissimo lavoro.)
for those who live in other countries and have their own Tumblr staff @, it would be immensely appreciated if you could tag them aswell through the reblogs. Thank you.
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raccontidialiantis · 11 days ago
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Ti controllo: sei mio!
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Sono la tua droga. Non puoi fare a meno di me e della mia bocca. Ogni volta che provi ad alzare la voce o a essere sgarbato, a mancarmi di rispetto, mi basta tirare fuori la lingua e passarmela sul labbro superiore: è il segnale convenuto che ben conosci. Ti faccio capire così che se non la smetti immediatamente non avrai più il privilegio dei miei lavoretti da sogno. Capolavori d’orgasmo fatti con una bocca bellissima e turgida dalla espertissima puttana che sono diventata. Anche grazie a te.
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Allora tu, rassegnato ma comunque felicissimo della mia dominazione totale sulla tua psiche, mi fai segno che hai capito e ti predisponi a leccarmela; cerchi di ritrovare la mia approvazione, sapendo già che arriverà di sicuro. Ci amiamo troppo. Le nostre menti sono intrecciate. Ti sottometti completamente a me, come fossi il mio schiavo preferito. Mi fai spogliare, ti inginocchi e mi lecchi a lungo la fica e il buco del culo, fino a portarmi all’orgasmo più totale. Io per parte mia quando mi lecchi e succhi così vengo in maniera vergognosa: mi apro sempre di più, per far arrivare la tua lingua ovunque.
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E ti regalo il preziosissimo miele di donna che bevi avidamente. Ti inondo di nettare, ma tu non smetti: insisti di più con la lingua e la bocca. Mi fai letteralmente raggiungere il paradiso. Il nostro è un legame molto particolare. Più che scopare, ci piace succhiarci reciprocamente e bere il frutto dei nostri amplessi. Infatti, la prima volta che abbiamo fatto l’amore tra noi è stato con un bellissimo sessantanove. Solo dopo ti ho concesso di scoparmi e incularmi. E ti godo comunque mi prendi.
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Probabilmente la nostra prima volta ci ha dato un imprinting molto particolare, che ormai informa totalmente la nostra unione e la caratterizza. Per noi fare l’amore significa soprattutto leccarci con golosità e ingoiare i nostri rispettivi nettari. A sera non vedo l’ora di succhiartelo e svuotarti completamente. Ti lascio sfinito ma assolutamente felice. E tu a tua volta mi lecchi e giochi sapientemente di lingua, fino a farmi sentire la donna più desiderata e allo stesso tempo la vera, assoluta padrona della tua urgenza di leccare la mia fregna; solo la mia, non quella di un'altra donna. Non ti devi permettere neppure di pensare a un'altra passera.
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Però la cosa più singolare e bella per me è che io faccio l’amore col cazzo, più che con l’uomo che lo porta. Mi piace succhiarlo: da morire. Non vedo l’ora di tornare a casa, la sera. Da quando ho capito che è la cosa che più adoro, negli uomini da tempo non guardo più gli occhi, la mascella squadrata o il culo, bensì il pacco. E sogno di pomparli. Tutti. Io si: io posso farlo e tu devi soffrire in silenzio di gelosia. Amo molto anche vedere la sborra schizzare, mi mette una sana allegria, perché so che l’uomo sta avendo l’orgasmo grazie al mio lavoro sapiente. Però è un peccato sprecarla, perché più di tutto mi piace ingoiarla.
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Fosse possibile, da te ne berrei a litri, perché ti amo; perciò mi stacco difficilmente dal tuo inguine. Anche se so che dopo sborrato avresti bisogno di sfilarti almeno per un minuto o due, altrimenti il cazzo ti duole. E quindi, egoista sadica, non ti mollo: sono una troia infoiata e assetata, quando te lo succhio, sebbene ti senta chiaramente soffrire. Purtroppo quando ho il cazzo in bocca è una cosa più forte di me, quindi continuo a succhiare e a tirare fortissimo, come se volessi farti uscire l’anima dal membro. Per te è una vera tortura, ma ti piace comunque.
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E siccome mi ami e mi vuoi soddisfatta, stringendo i denti resisti, con il tuo uccello diventato semirigido dopo la prima sborrata ben piantato nella mia bocca avida; le mia labbra e la mia gola si danno da fare per farlo ridiventare durissimo. Ti tengo stretto a me, con le mani che afferrano il tuo culo mentre premo il tuo bacino contro il mio viso. Non puoi scappare, dalla mia dolce prigionia. Per re-indurirti al più presto ti infilo un vibratore nel culo. Funziona. Paziente quindi, tu ti concentri e dopo un po’ riesci a tornare durissimo. Continuo a bere, bere e ancora bere dal tuo cazzo. Solo la stanchezza della mandibola, la lingua che si gonfia e il sonno ce la fanno a farmi smettere.
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Prima di crollare sfinito dovresti vedere le occhiaie che ti faccio venire! Comunque sia, puoi finalmente riposare un po’ anche tu: esci dalla mia gola e mi passi il cazzo sul viso, sulle tette. Questo è il segno del tuo amore per me, la tua carezza oscena e intima per la tua troia preferita. Poi vai a prenderti un bicchiere di latte in frigo, con tanti biscotti. Perché ho scoperto che addolciscono il sapore della tua sborra e la notte potrei avere di nuovo sete. Quanta pazienza hai, con me!
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Di domenica, dopo il pranzo, se ci gira bene a volte mettiamo in scena il nostro rituale più adorato. Mi tolgo le mutandine, mi accomodo e mi preparo per te: me la bagno con un vino liquoroso dolce e so che mentre mi guardi hai già l’acquolina in bocca. Ti sottometti di buon grado e mi fai sentire profondamente tua padrona; divento l’ape regina, nell’alveare della tua mente. Sono l’ostessa nella locanda del nostro segreto e continuo, intimo peccato. Proibito ma irresistibile per entrambi.
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RDA
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lamargi · 2 months ago
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Fu mia sorella a dire ad Emanuele che quel giorno facevo il compleanno. “Ecco, fu il mio commento, tua madre non si fa mai i fatti suoi, e così ora che compio oggi 60 anni non è più un segreto!”
Lei gli aveva detto di assicurarsi che lo festeggiassi….e di portarmi fuori.
E, sessant’anni o meno, non chiedevo di meglio.
Quando mi vide Emanuele non cercò nemmeno di nascondere quanto colpo avessi fatto su di lui. Trucco, scollatura, la gonna corta, sapevo di essere sexy.
Erano passati alcuni giorni da quella sera in cui avevamo fumato insieme. Non riuscivo a non pensare a zia Margherita e alle sue gambe e alle sue labbra sulle mie e alla sua lingua che accarezzava la mia bocca….mi chiedevo cosa fosse stato sogno provocato dal fumo e e cosa realtà …ma la realtà era che mi segano freneticamente ogni notte ormai.
Mia madre mi telefonò per dirmi che era il compleanno di zia e che per ricambiare la sua gentilezza doveva portarla fuori a festeggiare, visto che era sempre da sola.
Quando glielo dissi, zia mi parve contenta.
Ma non ero preparato quando la vidi, pronta per uscire. Era fantastica. I capelli, il rossetto, le tette strizzate, e poi praticamente in minigonna e le gambe in calze scure velatissime. Ai piedi tacchi altissimi che la facevano alta quanto me….
Ero molto orgogliosa di uscire per festeggiare il compleanno con mio nipote. Ed ero anche molto compiaciuta di come mi aveva fissato quando mi aveva vista pronta per uscire.
Entrai nel ristorante, mettendogli il braccio sotto il suo. Sguardi di uomini e donne che mi seguivano, ammirati gli uni, invidiose le altre. Ma quello che mi interessava era mio nipote, seduto lì accanto a me al tavolino così stretto che era impossibile che le ginocchia non si sfiorassero. E quando lui cercò di ritrarsi, fui io stessa a mettergli una mano sulla coscia e riportarla a contatto della mia.
Al ritorno, nel taxi, continuai a tenere le gambe a contatto con le sue. Le mani si sfiorarono, poi le dita si intrecciarono. Gli carezzai dolcemente la nuca ringraziandolo per la serata. “Una serata così bella erano anni che non la vivevo, tesoro!”
Fui agitato tutto il tempo. Zia era ancora più allegra del solito. Si mise a braccetto con me quando entrammo nel locale, e durante la cena diverse volte sentii le sue ginocchia contro le mie. Anche in taxi, tornando a casa, stava seduta vicinissima a me e a un certo punto non so come ci tenevamo per mano e lei mi accarezzava dietro la testa….Arrivati a casa, la principale mia preoccupazione era diventata nascondere l’erezione che era aumentata tutta la sera…..
Entrati a casa, gli dissi che l’unica cosa che mi mancava era ballare un po’ con lui. Lo mandai a mettere della musica mentre versavo per entrambi ancora del vino.
Cominciammo a ballare avvinghiati. Con i tacchi alti, potevo guardarlo dritto negli occhi. Gli misi le mani sul culo e senza più remore lo attirai a me. “zia…” mormorò.
Con una mano gli afferrai e strinsi la patta. Era durissimo, come sapevo che lo avrei trovato. “zia…” esclamò di nuovo, stavolta allarmato. Ma la mia lingua era già nella sua bocca..e non poté dire altro.
Ballando non sapevo che fare, ma lei mi strinse fortissimo. Poi sentii la sua mano che mi stringeva il cazzo attraverso i pantaloni. Mai avevo provato una cosa del genere…provai a dire qualcosa, ma sentii la sua lingua che entrava con forza nella mia bocca….e da lì fu la nebbia nel cervello…..
Tenendolo per mano lo portai nella mia camera. Lo spogliai, nudo. Spinto sul letto, accarezzai il suo corpo e poi cominciai a baciargli e leccargli il pene. Emanuele si lasciava fare. Usavo la punta della lingua per stuzzicargli il glande, mentre con le unghie accarezzavo il pene. Gli accarezzai i testicoli e poi spinsi la carezza più giù, tra le sue natiche, finché non venne come una fontana.
Mi ritrovai nudo sul suo letto con lei che mi guardava. Si impossessò del mio cazzo e se lo mise in bocca. Succhiava, leccava, mordicchiava e io non avevo mai provato niente di simile. Sentivo la sua mano che stringeva le palle, poi …..e dita, su…alla base del cazzo, poi ….dentro….uno due dita….urlai…..
Ansimante, mi lasciai guardare mentre mi spogliavo. Non avevo alcuna vergogna a mostrargli il mio corpo da sessantenne, ora che vedevo il suo pene tornare rapidamente eretto. “Vuoi che tenga le calze?” gli chiesi mentre mi sdraiavo accanto a lui.
Fece sì con il capo e cominciò a baciarmi il seno. Mi rovesciai sulla schiena ed Emanuele venne sopra di me. Volevo sentire il suo cazzo dentro di me. Ma prima c’era un’altra cosa che non provavo da tempo….
“Vieni tra le mie cosce, amore, e leccamela….” gli dissi, sollevando le gambe sulle sue spalle e attirando il suo viso in mezzo alle gambe “fammi urlare di piacere…” gli dissi. Sapevo che il mio splendido nipote, a differenza degli altri amanti di una notte, non mi avrebbe deluso.
(3/fine)
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licisca-73 · 4 months ago
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Erano giorni che si parlava del nostro tanto atteso primo incontro dopo la pausa estiva, tante idee su cosa fare, nessun divieto come sempre. Stamattina, però, avevo "le farfalle nello stomaco"e un' irrequietezza insolita: mentre la Dirigente elencava le attività previste per l'avvio del nuovo anno scolastico, io non riuscivo a stare ferma sulla sedia dicendomi che avevo fatto bene a non uscire senza slip perché, in caso contrario, avrei lasciato una sostanziosa pozza sul sedile. Poco ascoltavo i vari interventi e proposte presa già dagli interventi e dalle proposte, rigorosamente osceni, che da lì a poco ci saremmo scambiati col mio amato D e intanto contavo i minuti che mancavano all' arrivo del taxi... Scattata l' ora x, mi sono precipitata in macchina e ho raggiunto in breve l'albergo. Una stanza più piccola delle solite ma, come sempre, molto carina. Ho iniziato a curiosare un po' in giro e, entrata in bagno, mi ha subito colpita una grande doccia. I miei pensieri sul suo utilizzo sono stati interrotti da alcuni colpi leggeri alla porta: era finalmente lì a pochi centimetri da me. Aperta la porta, non ci siamo concessi spazio alcuno ai convenevoli: baci lunghissimi, mani dappertutto e tanto cazzo hanno aperto le danze. Mentre mi soffoca pesantemente penso a quanto mi era mancata la sensazione provata in questo momento: dovete sapere che col suo grosso cazzo in bocca divento ingorda, più spinge e più mi aggrappo al suo culo per riceverlo fino ai coglioni. Lui gode e inizia a sospirare, musica per le mie orecchie, io emetto gorgoglii, sbavo come una cagna e mi infracidisco. Se ne accorge presto il mio Porco: infilato il cazzo in fica, questa troia che ho in mezzo alle gambe inizia a rumoreggiare mentre lui, soddisfatto, affonda colpi sempre più forti. Mi sfonda la fica ammirando la mia abbronzatura e la mia schiena perfettamente inarcata, schiena sulla quale vuole aggiungere segni più evidenti di quelli lasciati dal sole. Mi bacia mentre mi sfonda, mi stringe le mani, mi afferra dai capelli e mi ficca le dita in bocca: sono nuovamente la sua Troia e posso comportarmi come tale. La sua Troia deve anche essere piena, non l'è consentito di avere buchi vuoti, quindi mi riempie con il grande plug rosa. Sono irrefrenabile e inizio a provocarlo con inequivocabili richieste. "Voglio ancora cazzo in bocca" gli dico e vengo subito accontentata: mi siedo sul letto e lui inizia a trapanare la mia bocca . Conati rumorosi e tanta saliva lo eccitano e lo incitano: devo essere "meravigliosamente irriconoscibile" in viso e quindi si prodiga per rendermi un clown, restituendomi la saliva e aggiungendo la sua con sputi. Il cazzo è durissimo e vuole possedere ogni buco: dopo essersi sfamato con i miei umori, torna a martellare la fica. Incalzo e gli chiedo di fistarmi. La sua mano dentro mi riempie, godo e urlo mentre lui la spinge sempre di più, mentre nei suoi occhi le fiamme divampano. Sorrido soddisfatta: il mio Porco è con me. Andiamo avanti per un po' fino a quando, tutta piena, inizio a spompinarlo per bene e, in mancanza di respiro, l' aria decide di uscire dal culo che espelle il Toy rosa come se fosse una nocciolina: sono consapevole di essermi meritata una bella punizione che si unisce a quella ottenuta quest' estate. Gancio anale, collare e in posizione: sconto così la pena che, dato il piacere che provo ogni volta che lui mi segna, non è poi così dura...Dodici colpi di paddle colorano il mio culo: la pelle brucia e brucia ancor di più quando il suo cazzo si aggiunge al gancio: sono in estasi, nelle sue mani, incastrati perfettamente. Continua ad incularmi a lungo, quasi fino alla fine del tempo a nostra disposizione...Io torno col pensiero alla doccia e gli chiedo quindi di continuare a.godere lì. Seduta, ingoio il suo cazzo, vomito saliva e lo guardo in segno di sfida...Lui accoglie ogni silenziosa richiesta, non ha bisogno di chiedere nulla, sa bene come farmi godere.
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iimsc · 1 month ago
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Proprio quando sei prolissa mi fai diventare il pene duro. Durissimo.
Quanti anni ho?
poco importa quanti ne hai, tanto, per sintetizzare, sono stati tutti inutili
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primepaginequotidiani · 3 months ago
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PRIMA PAGINA La Verita di Oggi domenica, 06 ottobre 2024
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tiaspettoaltrove · 10 months ago
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Mostrate i vostri corpi solo a chi lo merita.
Li vedo, i vostri blog. Non pensiate di no. Non tutti, logicamente, ma ci sono cose che mi colpiscono, come ovvio che sia. Le vedo le vostre foto, con quei corpi pazzeschi. Con quella femminilità straripante, con quell’erotismo di cui non vi rendete conto nemmeno voi. Vedo, vedo. Se sono nella giornata giusta mi diventa anche durissimo il pene, ma non è di me che voglio parlare, sarebbe solo un inutile esercizio di stile. Volevo solo che lo sapeste, però, che vi rendeste conto. Che foste consapevoli pienamente (in parte già lo siete) di questo gioco segreto e silenzioso a cui tutti quanti giochiamo. Voi avete la fortuna di avere a che fare con una persona lucida, corretta, rispettosa. Ciò che voglio dirvi è solo che non sono tutti così, e questo andrebbe preso in considerazione. Se poi vi sta bene lo stesso, tanto di guadagnato per tutti. Ma rifletteteci. Sì, a volte con le vostre foto me lo fate diventate duro, ve lo dovevo riconoscere. Ora andiamo avanti. Molti uomini non capiscono perché lo fate. Superficialmente vi considerano ragazze facili, tagliano il discorso così, e credono di aver ragione. Io, che vi conosco davvero, so che la verità è oltre. Certo, molte di voi sono effettivamente facili, è un dato di fatto, e voi stesse lo sapete. Ma non vale assolutamente per tutte. Tante di voi cercano solamente il conforto dell’autostima, dell’altrui apprezzamento. Vogliono sentirsi femmine, donne, ed è giusto così. Non può esserci niente di male nell’essere se stesse, nel mostrarsi per la propria natura. Va accettato. Anche io, a modo mio, un tempo lo facevo. Mostravo, sbagliando, la mia sessualità. Ma lo facevo perché avevo grosse carenze a livello di autostima e consapevolezza. Mi rifugiavo nell’eccitazione sessuale, credendo erroneamente che potesse risolvere tutti i miei problemi. La verità è che invece lasciava grandi vuoti. Ricordo picchi pazzeschi di emozione, certo, ma poi non rimaneva nulla. Zero. Ci si sfruttava, usava, si era parti in causa di un processo di necessità impellenti ma non profonde. Ho fatto bagnare tante ragazze, semplicemente utilizzando le parole. Alcune, quando ero adolescente, per la prima volta. C’è chi potrebbe dire che ho questo dono, ma la verità è che cerco solo di ascoltare ed esprimere me stesso. Non credo nemmeno si possa definire un dono, ritengo che i veri doni siano altri. Sono però sempre stato bravo a donare piacere alle ragazze, in questo senso. Virtualmente, sempre rimanendo distante, come ho scritto nel primo testo. Non l’ho fatto solo per loro, ma anche per me. Non tanto per le erezioni, che non mi sono mai mancate, quanto per la soddisfazione, per il piacere di aver fatto un regalo. Per essere ringraziato. Rifarei tutto? No. Non potrei lasciare, nuovamente, che il mio meraviglioso membro vinca sul mio eccezionale cervello. Il consiglio che posso darvi, ragazze, è di mostrarvi solo a chi sapete che può meritarlo. Non tutti meritano di vedere i vostri corpi. Anzi, meritano in pochissimi. Ve lo assicuro.
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ilpianistasultetto · 11 months ago
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Si intensificano i blocchi stradali degli agricoltori con i loro trattori. Le cose sono due: o vengono denunciati gli agricoltori che attuano il blocco o la polizia che presidia i blocchi per abuso d'ufficio. Dico questo perche'qualche mese fa questo governo ha fatto una legge ad hoc per evitare i blocchi stradali, per evitare disagi a migliaia di automobilisti che avevano urgenza di spostarsi o andare al lavoro. Addirittura si era tirato in ballo il mancato intervento dei mezzi di soccorso, vigili del fuoco o ambulanze che trasportavano malati gravi in ospedale. Con queste motivazioni il governo ha venduto la legge ai cittadini italiani. Pugno, duro, anzi, durissimo. Adesso non succede niente di tutto questo? Naturalmente la politica tutta, dx e sx, fanno finta di niente perche' per loro contano solo i voti e non vogliono inimicarsi nessuno (poi si meravigliano che la gente non va piu' a votare). Naturalmente, capisco e quasi sempre approvo certe forme di lotta quando nessuno presta attenzione a certe grida di dolore ma odio profondamente i due pesi e due misure perche' il prezzo lo paga sempre chi e'piu' povero, il piu' debole, chi non ha la politica alle spalle che li aiuta in cambio di voti. I ragazzi che bloccano le strade vanno davanti al giudice e gli agricoltori no? I ragazzi che imbrattano le fontane vanno davanti al giudice e chi scarica il letame sulle strade, no? PAESE DI MERDA.
@ilpianistasultetto
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tizianacerralovetrainer · 4 months ago
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27 luglio 1656
Come un nuovo Socrate Spinoza, “l'uomo più empio del secolo”, riceve solenne scomunica (cḥerem). Il verdetto, durissimo, lo esclude per sempre dalla sua comunità, imponendo a ogni suo membro di interrompere qualunque rapporto con il condannato, a pena del medesimo trattamento.
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abr · 1 year ago
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La maggioranza degli argentini(...) ha votato (...) contro il peronismo, contro un’inflazione al 140%, la povertà al 48% e l’indigenza infantile al 68%. (...) Stupisce il numero dei votanti: ha superato il 76%, segno che finalmente la gente ha capito l’importanza di partecipare al voto per definire non solo il futuro della propria nazione, ma anche direttamente il proprio. I sondaggi dei giorni scorsi già davano Milei in leggero vantaggio su Massa ma il voto ha accentuato il distacco. Si tratta di un vero e proprio trionfo per il cosiddetto “Loco”, ma è anche una vittoria per Patricia Bullrich che, arrivata terza, ha scelto di allearsi con Milei ed il suo contributo alla fine ha fatto la differenza.(...) Nonostante il perokirchnerismo sia in netta minoranza alla Camera e al Senato nel Congreso de la Nación (...), sicuramente l’opposizione userà le organizzazioni sindacali per minare la stabilità dell’esecutivo, come già accaduto per il primo governo della neonata democrazia argentina, quello del radicale Raúl Ricardo Alfonsín, che a causa degli scioperi delle organizzazioni sindacali peroniste fu costretto a rinunciare, dimettendosi in anticipo. Dobbiamo tenere in considerazione che (...) sia i sindacati che le varie organizzazioni e centri sociali non avranno più le mani sulle casse dello Stato e quindi non potranno più gestire interi settori a proprio vantaggio, come quello dei sussidi sui quali specie i centri sociali godevano di percentuali sostanziose. Ecco perché (...) ricorreranno a proteste di massa su ogni decisione governativa, cercando di provocare il maggior caos possibile. Il cammino della nostra cara Argentina ha segnato il primo importante passo con un cambio di potere integrale dovuto alla partecipazione della gente al voto. Ora inizia il tragitto che, ci auguriamo, riuscirà – dopo tanti decenni costellati da poteri falsamente popolari che l’hanno portata al baratro di crisi infinite – ad intraprendere un cammino durissimo e difficile. (...)
via https://www.ilsussidiario.net/news/elezioni-argentina-2023-milei-presidente-subito-due-sfide-patto-con-bullrich-e-sindacati-in-piazza/2620864/
Sulla percentuale dai votanti: la gente ha percepito che C'ERA FINALMENTE UNO SERIO, VERO, non un quacquaracquà interessato esclusivamente al potere. Ed è andata a votare, per affermarlo o per fermarlo, tanto gli faceva paura (un impiegato statale è un parassita sinistro ma rimane un umano, col diritto di votare per i suoi interessi).
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mestruazioni · 11 months ago
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Rich ti limono durissimo. Ghali ti limono durissimo
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