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“Il Gioco della Manipolazione” di Attilio Giampaoli: un thriller psicologico che esplora il lato oscuro del potere. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nei meandri della manipolazione, del controllo e della resistenza. Attilio Giampaoli costruisce un racconto avvincente e inquietante che lascia il lettore a riflettere sulle fragilità umane e sui pericoli del potere invisibile.
Un viaggio nei meandri della manipolazione, del controllo e della resistenza. Attilio Giampaoli costruisce un racconto avvincente e inquietante che lascia il lettore a riflettere sulle fragilità umane e sui pericoli del potere invisibile. La trama: una scoperta inquietante Francesca, giornalista ormai disillusa dal sistema, si imbatte in un misterioso manoscritto intitolato “Se fossi il…
#Alessandria today#Attilio Giampaoli#disinformazione e controllo#Google News#Il Gioco della Manipolazione#italianewsmedia.com#Letture consigliate#Manipolazione psicologica#Narrativa avvincente#narrativa con protagonista femminile#narrativa contemporanea#narrativa di qualità#narrativa emozionante#narrativa investigativa#narrativa investigativa italiana#narrativa italiana#narrativa moderna#narrativa noir#narrativa per riflettere#narrativa riflessiva#narrativa su potere invisibile#narrativa su scelte morali#narrativa su società e controllo#narrativa su temi globali.#narrativa su temi sociali#narrativa sulla resistenza#narrativa sull’informazione#Pier Carlo Lava#Potere e corruzione#romanzi di manipolazione
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Pubblica il New York Post :
«Nel corso dell’anno, verso la metà del mandato, in una lettera aperta firmata da altri 11 gruppi di sinistra, la Leadership Conference on Civil and Human Rights finanziata da Soros ha invitato i CEO di Big Tech a intraprendere un’azione “immediata” per diffondere il cosiddetto “voto disinformazione” per “aiutare a prevenire l’indebolimento” della democrazia. I firmatari avevano ricevuto un totale di 30,3 milioni di dollari da Soros in soli quattro anni. Come ha rivelato la pubblicazione ungherese Remix, delle 11 organizzazioni di verifica dei fatti approvate da Facebook per l’Europa centrale e orientale, otto sono state finanziate da Soros. Come nel caso degli Stati Uniti, questi gruppi di controllo dei fatti sono ampiamente critici nei confronti della destra politica. Un progetto del Poynter Institute in particolare, l’International Fact-Checking Network (IFCN), è stato lanciato nel 2015 con un finanziamento iniziale proveniente dal National Endowment for Democracy (sostenuto dal Dipartimento di Stato USA), Omidyar Network, Google, Facebook, la Bill & Melinda Gates Foundation e la Open Society Foundations di George Soros.
Il “controllo dei fatti” è un elemento importante nella macchina di censura online della sinistra, che offre alle società di social media un pretesto politicamente neutrale per censurare i punti di vista conservatori.
si sapeva, si sa, ma meglio fissarlo per sempre.
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🇮🇪🍀DICHIARAZIONE DELL'EUROPARLAMENTARE IRLANDESE CLAIRE DALY:
Per lunghi anni abbiamo avvertito di quanto fosse pericoloso per le nostre società che l'UE assumesse un controllo sull'opinione pubblica.
La disinformazione esiste ed è un problema.
Ma l'UE è l'ultima istanza a dover decidere cosa sia vero o falso.
La cultura politica qui è talmente intollerante che tutto ciò che contraddice la versione ufficiale viene considerato disinformazione.
E ora la maschera è caduta.
L'UE sostiene il terrorismo israeliano.
L'opinione pubblica è indignata,per cui si tenta di controllare la narrativa dei fatti.
La solidarietà ai palestinesi è bandita dalle strade.
Gli organi di stampa iterano menzogne.I social sono l'ultimo spazio rimasto.Il risultato è prevedibile: i palestinesi vengono soggiogati e azzittiti se cercano di raccontare il crimine che stanno subendo.
Nel frattempo,le prime pagine dei media sono intrise di propaganda di guerra pagata dal Ministero degli Esteri israeliano. "
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Sergio Mattarella è andato in visita in Moldavia da Maia Sandu e ci ha tenuto a farci sapere testualmente:
"La campagna di disinformazione Russa è insistente in tutta Europa e va affrontata in sede Ue e in sede Nato. Sostegno a Kiev finché sarà necessario".
Ovviamente nulla dice sulla disinformazione che ci sta spingendo spalle al muro e isolando nella nostra bolla di menzogne, impedendo a quasi la totalità della gente di capire realmente cosa stia succedendo nel mondo. Arrivati a questo punto credo che per Mattarella la corretta informazione sia quella dei Russi che smontano le lavatrici per ottenere i chip per produrre armi. Parola di Ursula Von der Leyen.
O che la Russia combatteva con le pale della prima guerra mondiale perché aveva finito ogni armamento. Ora invece ce lo viene a dire direttamente Crosetto che la Russia produce tre volte tanto gli armamenti che riesce a produrre l'intera Nato. Oppure che la Russia sarebbe fallita in tre giorni grazie alle sanzioni. Memorabili sono le massime di Draghi, Enrico Letta e i vari Carlo Alberto Carnevale Maffe, professore universitario e Bocconiano doc ovviamente ripresi a reti unificate da quella che Mattarella considera corretta informazione.
Oppure che a far saltare i gasdotti Nord Stream sia stato Putin e tacciare di complottismo chiunque sosteneva il contrario. Compreso il premio Pulitzer Seymour Hersh perseguitato dai pagliacci Puente e Mentana con il loro apparato di "verità assoluta". Salvo poi scoprire che Hersh aveva detto solamente la verità. Oppure che la Russia sarebbe stata condannata all'isolamento internazionale o che la controffensiva ucraina sarebbe arrivata a Mosca. Il risultato è stato centinaia di migliaia di morti, l'esercito Russo che ha continuato ad avanzare e la Russia che coopera con tutto il mondo tranne con il suprematista e razzista occidente.
Caro presidente Mattarella, secondo lei è corretta informazione quella che ci racconta di persone morte a causa della "calca" facendo la fila per un pacco di farina mentre israele gli sparava a vista ammazzandone a centinaia? È corretta informazione quella che quando israele aveva dato il via ai bombardamenti sugli ospedali Palestinesi ci raccontava che erano missili di Hamas fuori controllo? È informazione corretta quella che in oltre otto mesi di genocidio non ha mostrato uno, dico uno, degli oltre 18 mila bambini sterminati da Netanyahu?
No, non è corretta informazione! Come non è corretta informazione far passare la Signora Maia Sandu, alla quale lei ha stretto la mano e mostrato sostegno, dipingerla come democratica. Perché Sandu non è altro se non
la nuova ducetta dell'est, visto che reprime le opposizioni, i manifestanti e discrimina tutti coloro che non nutrono odio nei confronti dei Russi. Ma siccome serve agli Usa in ottica anti Russa per fare tutto ciò che è stato fatto con l'Ucraina, allora è democratica anche lei. Caro presidente, prima di guardare in casa di altri, volga uno sguardo realista verso il suo paese. Magari si accorgerà che non è tutto oro quel che luccica. E magari si accorgerà anche che la Costituzione Italiana è stata trasformata in carta straccia...
T.me/GiuseppeSalamo…
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Il nazismo europeo, nuova veste del Dominato tardoimperiale romano, fa un passo avanti.
Il Digital Services Act, provvedimento UE entrato in vigore a novembre del 2022 diventerà vincolante dall’1 gennaio 2024.
Prevede il controllo sistematico dei contenuti degli utenti da parte delle grandi piattaforme con “più di 45 milioni di utenti attivi” in UE (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft, Twitter, TikTok e simili) e impone a queste un controllo poliziesco sui contenuti.
Le sanzioni economiche che possono affibbiare a chi non interviene contro i “contenuti illegali e la disinformazione online”, sono gravi: il 6% delle vendite annuali in caso di infrazioni ripetute. Di fatto l’Ue impone il blocco su articoli on line, post e commenti social.
Una mannaia senza precedenti. Ad esempio oggi sarebbe considerata disinformazione, censurata e cancellata, la notizia vera che USA e alleati europei bombardavano l’Iraq nel 2003 anche senza prove che Saddam Hussein avesse armi di distruzione di massa.
Anche criticare il governo italiano per la gestione psicotica della pandemia, violando anche la Carta Costituzionale e le norme UE contro le discriminazioni, verrebbe considerata disinformazione, censurata e cancellata. E chi più ne ha ne metta.
Orwell scansate proprio...
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U.S.A.
R.Kennedy Jr. sul Primo Emendamento che protegge la libertà di parola.
“Secondo me, questo squalifica [Harris] dall’essere presidente degli Stati Uniti se non crede nella libertà di parola, e il vicepresidente Harris ha ripetutamente affermato che il Primo Emendamento è un privilegio, non un diritto, che il governo ha un potere obbligo di censurare quella che lei chiama disinformazione, affermando che il Primo Emendamento non si applica ad essa.
Il Primo Emendamento protegge tutti i discorsi, compresi e bugie. L'emendamento è stato approvato non per tutelare la comodità, ma per tutelare parole che nessuno vuole sentire.
E quando il governo si assume il diritto di decidere cosa è vero e cosa non lo è, allora si ha un sistema totalitario e questo è inevitabile.
Lo abbiamo visto durante il Covid, quando il governo era il principale e più grande diffusore di disinformazione utilizzando dati errati. Ha poi utilizzato il controllo delle informazioni dei media per manipolare il pubblico."
Ahia...👀
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Polizia segreta istituita dal governo zarista nel 1881, fu la Ochrana a commissionare i “Protocolli dei Savi di Sion”, un presunto piano per la conquista del pianeta che sarebbe stato elaborato al primo Congresso sionista di Basilea del 1897, in realtà fabbricato rielaborando vari materiali (da Sergej Aleksandrovič Nilus, autore di vari testi di devozione ortodossa) .
(...) Pubblicati per la prima volta nel 1903, furono dichiarati fasulli da un tribunale svizzero trent’anni dopo. Ma tuttora sono molto diffusi e presi sul serio a livello ufficiale in vari paesi islamici (...). E girano anche in vari ambienti (anti) occidentali (...). Da noi sono stati conosciuti soprattutto a partire da una edizione del 1937, con una singolare introduzione di Julius Evola, secondo cui sarebbero stati falsi nella forma ma veri nella sostanza (...).
119 anni dopo, (d)all’Ochrana (...) (alla) Cheka, Gpu, Nkvd, Kgb, Fsb. (C)ome ad esempio è stato il tedesco ad aver dato al mondo la parola blitz, lo spagnolo golpe, l’inglese intelligence, il portoghese per mediazione boera commando o l’italiano fascismo, dal russo abbiamo preso la parola disinformatija (...).
La storia che l’Aids lo avevano fabbricato gli americani fu passata dal Kgb al giornale indiano filo-sovietico Patriot, che lo pubblicò la prima volta nel 1983. Ma venne sostanzialmente ignorata fino a quando, nell’ottobre del 1985, non fu rilanciata dalla Literaturnaya Gazeta, e poi potenziata da una relazione di Jacob Segal, un biofisico informatore della Stasi tedesco orientale. Non c’erano ancora internet e i social, ma bastarono giornali popolari inglesi (...) per diffonderla ai quattro venti. Nel 1987 (...) l’Urss ammise formalmente che era una balla, ma ormai nel Terzo Mondo aveva fatto ulteriore strada (...).
L’Urss nel 1992 cessò di esistere, e (...) nel 1996 venne istituita la Fsb. L’anno dopo esce “Osnovy geopolitiki: geopoliticheskoe budushchee Rossii”: “Fondamenti di geopolitica - Il futuro della Russia”. Adottato come libro di testo dall’Accademia militare russa, lo firma Aleksandr Dugin, un intellettuale misticheggiante e studioso del citato Julius Evola (...).
In qualche modo, la “quarta teoria politica” da Dugin teorizzata per “andare oltre le teorie politiche classiche della modernità�� (...). “La quarta teoria politica è antiliberale, anticomunista e antifascista allo stesso tempo” (in realtà è solo ferocemente antiliberale e nazional-socialista, cioè sintesi statalista nazimao, ndr), e allo spirito dei Protocolli si richiama chiaramente (diluendo) l’antisemitismo in un più ampio antioccidentalismo. (...)
Oltre all’ideologia, però, in questo libro in particolare Dugin propone una strategia, che aggiorna il repertorio zarista e sovietico all’epoca della rete. (L'uso di) strumenti asimmetrici: disinformazione, sovversione, guerra politica. Un concetto tipicamente da Ventesimo secolo come quello di competizione asimmetrica, (...) è messo assieme alle idee del generale Valery Gerasimov su come condurre la guerra nel XXI secolo. Risultato: “Una pratica non lineare di competere con l’Occidente solo nelle aree in cui la Russia si trova in vantaggio”. E la prima di esse era quella dell’informazione, per via del sistema autoritario che mette la Russia relativamente al riparo dalle contromosse dell’altra parte.
Però da qui (il rischio di ) una escalation fuori controllo, su cui poi il Cremlino avrebbe avuto gravissimi problemi a tornare indietro (causando la dipendenza dalla Cina, ndr). E qua stiamo.
via https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/03/19/news/l-antica-tradizione-russa-di-manipolare-le-informazioni-e-diffonderle-3823233/
Maurizio Stefanini datato e pur abbondantemente depurato dal tifo da stadio demogradigo (le curvesud so' opposte ma tutte uguali), cmq. utile per evidenziare gli evidenti, rozzi FLAWS concettuali del fronte che in occidente si dichiari anti occidentale, gettando il bambino assieme all'acqua sporca ("bei pirla", cit. Feltri).
[Per inciso, rassicuriamo Stefanini: la Russa ANELA a trovare una way out dal dispendioso e totalizzante casino alla Saddam Hussein in cui s'è cacciata, ma come tutto il resto, non dipende più dalla Russia, potenza oramai solo (macro-)regionale. Dipende dagli Usa: sarà sufficiente attendere la cacciata di Biden a fine anno e ci siamo.]
Testimonianza concreta di come un SANO COMPLOTTISMO, quello anti autoritario anti derive culturali anti degrado, debba porre dubbi e metter sotto al microscopio TUTTI i tentativi di manipolazione collettiva collettivista. La stella polare: sospettare quando si sente puzza di autoritarismo statalista, di ogni specie: sia Deep State Dem. che satrapia orientale.
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🗓️ 3 Luglio - Buon compleanno Julian Assange! Lunga vita alla lotta per la trasparenza, il pluralismo, la libertà di stampa e di opinione.
👉 Mentre l'editore e giornalista australiano marcisce nel carcere di Belmarsh, rischiando l'estradizione e 170 anni di galera, un sistema di controllo sempre più autoritario e militaresco stringe le maglie dell'informazione, mentendo, manomettendo e influenzando il dibattito su ogni tema rilevante.
"Questo nuovo modo di concepire l'arte della guerra, conseguenza ineluttabile degli avanzamenti delle neuroscienze cognitive e nello psico-marketing [...] ha come campo di battaglia la mente e come scopo il suo dominio. L'umano che diventa automa, che diventa il telecomandabile candidato manciuriano di Va' e uccidi. Sono le guerre cognitive, o mentali"
👉 Il cartello dei presunti professionisti dell'informazione, dei fact-checkers e dei giganti del web rappresenta una reale forza di occupazione ostile, capace di nascondere le trame del potere, di gestire consenso/dissenso e di ingegnerizzare la società affinché docilmente si lasci governare. Anzi, affinché applauda mentre si vede spogliare diritti e libertà.
Non possiamo permetterlo!
Sosteniamo la causa di Julian, il giornalismo indipendente e tutti gli attivisti che sempre cercano di sensibilizzare una popolazione spesso condizionata.
⚠️ Occhi aperti sul prossimo Digital Services Act, nuovo regolamento UE in tema di "contenuti, pubblicità e disinformazione", e su tutti i tentativi di repressione e stigmatizzazione del dissenso come bufala e come disinformazione.
https://t.me/canalemiracolomilano
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Guerra ibrida ed attivazione Articolo 5 Nato
La guerra ibrida di Mosca può spingere la Nato a valutare la clausola di difesa comune. Per il capo dei servizi segreti tedeschi, Bruno Kahl, una escalation dei sabotaggi potrebbe porre la questione dell’attivazione dell’articolo 5. L’aumento delle forze armate russe significa che per il Cremlino un confronto militare diventa una opzione possibile. Rischio ingerenza nelle prossime elezioni in Germania. La guerra ibrida della Russia aumenta il rischio che la Nato possa dover valutare se far scattare la clausola di mutua difesa, l’articolo 5 del Trattato. Lo ha dichiarato il capo dei servizi segreti tedeschi, Bruno Kahl, durante un evento organizzato dal think tank di relazioni internazionali Dgap, a Berlino. Scontro diretto «Il crescente aumento delle forze armate russe significa che un confronto militare diretto con la Nato diventa una opzione possibile per il Cremlino», ha aggiunto il 27 novembre Kahl, secondo il quale Mosca vuole dimostrare che l’Alleanza atlantica non farà scattare la clausola di difesa comune e non resterà unita. Funzionari russi di alto rango, ha spiegato, dubitano della tenuta della Nato e questo aumenta il rischio di scontro. Già in passato, il capo dell’intelligence tedesca aveva dichiarato davanti al Comitato di controllo del Bundestag che la Russia potrebbe sferrare un attacco contro i Paesi Nato entro la fine del decennio. Kahl ha aggiunto che Mosca sta danneggiando in modo massiccio i sistemi satellitari occidentali e che più in generale sta compiendo atti di sabotaggio di varia natura. Il capo dei servizi ha affermato che c’è da aspettarsi una escalation, al punto che potrebbe porsi la questione dell’attivazione dell’articolo 5. Kahl sottolinea che il Cremlino vede la Germania come un avversario, mettendo già i due Paesi in una situazione di confronto diretto. Il pacco incendiario Dhl A luglio, un pacco incendiario è esploso in un container della Dhl, nell’aeroporto di Lipsia. Secondo i servizi segreti occidentali, si sarebbe trattato di un test di agenti russi, che progettavano di piazzare bombe simili sui voli per gli Stati Uniti. Lunedì 25, un aereo da trasporto Dhl, decollato proprio da Lipsia si è schiantato, le indagini si stanno indirizzando verso l’incidente tecnico, ma i primi sospetti si sono subito rivolti alla Russia. Segno del forte timore di un possibile cambio di passo nella guerra ibrida che il Cremlino conduce da tempo, con disinformazione, attacchi hacker e ingerenze nelle campagne elettorali, per destabilizzare e favorire l’ascesa dei partiti più benevoli nei confronti di Mosca e più critici verso la Nato e il sostegno all’Ucraina. In Germania, con sfumature diverse, su queste posizioni si muovono il movimento di ultradestra, alternative für Deutschland, e i populisti rosso-bruni dell’Alleazna Sahra Wagenknecht. Scenario da Guerra Fredda La Germania va al voto a febbraio. In un’intervista all’emittente pubblica Ard, lo stesso Kahl ha ricordato che «influenzare il dibattito pubblico nel periodo che precede le elezioni è una disciplina in cui i russi sono molto bravi». L’obiettivo è «rafforzare coloro che si innamorano della propaganda di Putin». Secondo Kahl, «dovremmo prepararci per tempi come quelli che conosciamo dalla Guerra Fredda, quando le minacce possono diventare reali». Il 25 novembre, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha dichiarato che a gennaio una missione Nato con sede a Wiesbaden assumerà il coordinamento degli aiuti militari occidentali a Kiev, una mossa attesa da mesi. Il 20 novembre, la Germania ha consegnato nuove forniture militari all’Ucraina, che ormai sono seconde solo a quelle Usa. Nel 2024, Berlino ha stanziato 8 miliardi in aiuti militari, che l’anno prossimo saranno però dimezzati. Nei giorni scorsi, il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di colpire i Paesi che armano l’Ucraina. Read the full article
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Siamo italiani…l’opinione di Rita Faletti Rita Faletti – Ottobre 8, 2024 – 18:01 commenti: 139 © Riproduzione riservata Con moto tentacolare e diffusione capillare, la campagna di disinformazione russa procede, non con gli effetti deflagranti di una bomba, ma senza dubbio con risultati più performanti del drone-caccia che va fuori controllo e i russi si abbattono da soli, né quelli raggiunti…
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Le zone d’ombra favoriscono la disinformazione.
Prendo spunto dalla vicenda della pugile algerina per affrontare il tema più ampio delle fake news e della disinformazione. Molta responsabilità cade in primis sugli organi di governo e poi su quelli di controllo e su tutte quelle istituzioni che hanno il potere e il dovere di lavorare con le informazioni che poi vengono fornite ai Media. Spesso in queste istituzioni non si fa chiarezza e si lasciano , consapevolmente o inconsapevolmente, zone d’ombra che sono il terreno di coltura sul quale prosperano le fabbriche di fake news e di seguito gli utenti dei social e i politici populisti. La politica in particolare è la prima beneficiaria di queste situazioni, ma è anche la prima a creare zone d’ombra che permettono la manipolazione delle informazioni. La politica ha dato l’esempio che ormai molte istituzioni e organi di potere seguono. La comunicazione e la informazione è sempre da interpretare, sempre ambigua, sempre manipolabile e mai chiara. Questo fa il gioco di chi la emette ma anche il gioco di chi vuole manipolarala per disinformare. Le vittime sono ovviamente i cittadini, che non hanno alcun mezzo per verificare la fondatezza dell’informazione.
Come ha proposto l’astrofisico e divulgatore scientifico statunitense Neil deGrasse Tyson nel suo ultimo libro “ Prospettive cosmiche”, le affermazioni , da qualunque fonte provengano, dovrebbero essere sempre verificabili da tutti , altrimenti diventano delle opinioni.
Al momento questo non accade quasi mai, quindi poi non lamentiamoci che le fonti d’informazione più usate, come i social, diffondano fake news.
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Rapporto Amnesty: "Tecnologia usata per alimentare odio e discriminazione"
(Adnkronos) - "In molte parti del mondo soggetti politici stanno aumentando i loro attacchi contro le donne, le persone Lgbtqia+ e le comunità marginalizzate, da sempre capri espiatori per ottenere consenso politico o successo elettorale. Tecnologie vecchie e nuove sono sempre più utilizzate come armi per aiutare forze politiche repressive a diffondere disinformazione, aizzare una comunità contro l’altra e attaccare le minoranze". E' quanto emerge dal rapporto 2023-2024 di Amnesty International che contiene un’analisi della situazione dei diritti umani in 155 stati. Il Rapporto 2023-2024 di Amnesty International nota l’uso in espansione delle tecnologie esistenti per rafforzare politiche discriminatorie. Secondo il rapporto "alcuni Stati – tra i quali Argentina, Brasile, India e Regno Unito – stanno facendo sempre più ricorso alle tecnologie di riconoscimento facciale per controllare le proteste di piazza così come gli eventi sportivi e per discriminare le comunità marginalizzate, soprattutto le persone migranti e rifugiate. Costretto da un’azione giudiziaria di Amnesty International, nel 2023 il dipartimento di Polizia di New York ha reso noto come aveva usato la tecnologia per sorvegliare le proteste del movimento Black Lives Matter". I dati del Rapporto Amnesty "Il nefasto uso del riconoscimento facciale non è mai stato così opprimente come in Cisgiordania, dove è stato impiegato dalle forze israeliane per rafforzare le limitazioni alla libertà di movimento e contribuire a mantenere in piedi il sistema dell’apartheid - emerge dal rapporto - In Serbia, l’introduzione di un sistema semiautomatico di previdenza sociale ha causato la fine dell’assistenza per migliaia di persone che ne avevano un bisogno vitale, soprattutto le comunità rom e le persone con disabilità, a dimostrazione di come un’automazione priva di controlli possa esacerbare le disuguaglianze". "Con milioni di persone in fuga dai conflitti in tutto il mondo, il rapporto rileva come le tecnologie siano state utilizzate per disumanizzare la gestione del fenomeno migratorio e il controllo delle frontiere, anche attraverso l'uso di strumenti elettronici alternativi alla detenzione, l'automazione delle tecnologie di esternalizzazione delle frontiere, software di raccolta dati e sistemi biometrici e algoritmici utilizzati per prendere decisioni - continua - La proliferazione di queste tecnologie perpetua e rafforza la discriminazione, il razzismo e la sorveglianza sproporzionata e illegale ai danni delle persone razzializzate". "Continua a mancare una regolamentazione sugli spyware, nonostante nel tempo siano state raccolte prove sulle violazioni dei diritti umani causate da tali prodotti ai danni di attivisti in esilio, giornalisti e difensori dei diritti umani. Spyware Pegasus Nel 2023 Amnesty International ha scoperto l’uso dello spyware Pegasus contro giornalisti e attivisti della società civile in stati quali Armenia, Repubblica Dominicana, India e Serbia. Spyware prodotti e regolamentati all’interno dell’Unione europea sono stati liberamente venduti in giro per il mondo - osserva Amnesty International - Nell’ultimo anno la rapida crescita dell’intelligenza artificiale generativa ha trasformato il livello di minaccia posto dalla gamma di tecnologie già esistenti: dagli spyware all’automazione statale fino alla gestione dei social media via algoritmi". "Di fronte a questi rapaci passi avanti, i tentativi di regolamentazione sono rimasti ampiamente al palo. Un piccolo segnale di azione da parte dei politici europei è stata l’adozione, nel febbraio 2024, del Digital Service Act che, sebbene incompleto e imperfetto, ha avuto il merito di sviluppare un dibattito quanto mai necessario sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale", continua. “C’è un vasto abisso tra i rischi posti dall’avanzamento senza controlli delle tecnologie e dove dovremmo invece essere in termini di regole e protezioni. È questo il futuro che ci aspetta e sarà solo peggio se non verrà posto un freno alla rampante proliferazione di tecnologie prive di controlli”, ha commentato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International. Le piattaforme social, le considerazioni del Rapporto Amnesty L’organizzazione per i diritti umani "prevede che questi problemi aumenteranno in un anno elettorale così importante come il 2024, dato che il modello di business basato sulla sorveglianza domina le principali piattaforme social come Facebook, Instagram, TikTok e YouTube, agendo dunque come un catalizzatore di violazioni dei diritti umani nel contesto elettorale". “Le piattaforme social amplificano e diffondono odio, discriminazione e disinformazione grazie ad algoritmi ottimizzati per massimizzare l’ingaggio prima di ogni altra cosa. Creano un ciclo di feedback pericoloso, soprattutto in tempi di maggiore sensibilità politica. Questi strumenti possono generare immagini, audio e video sintetici nel giro di pochi secondi e colpire pubblici specifici in grandi numeri ma le leggi elettorali ancora non sono ancora adeguate a queste minacce. Finora abbiamo ascoltato troppe chiacchiere e visto poche azioni”, ha stigmatizzato Callamard. Nel 2023 Amnesty International ha denunciato l’uso di spyware contro noti giornalisti indiani. Battaglia politica Le piattaforme social sono sempre più campi di battaglia politica. “Da tempo, i politici usano narrazioni manipolatorie come 'noi contro loro' per ottenere voti e aggirare legittime domande circa i timori per la sicurezza e l’economia. Tecnologie prive di regole, come il riconoscimento facciale, usate per rafforzare la discriminazione. A ciò si deve aggiungere il modello di business basato sulla sorveglianza che alimenta questo fuoco d’odio consentendo a coloro che hanno cattive intenzioni di perseguitare, disumanizzare e amplificare pericolose narrative per consolidare il loro potere od ottenere consenso elettorale. Siamo di fronte a un’agghiacciante prospettiva di cosa ci aspetta se gli sviluppi della tecnologia sorpasseranno rapacemente le richieste di assunzione di responsabilità”, ha continuato Callamard. ---internazionale/[email protected] (Web Info) Read the full article
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Estratto intervista in cui Musk distrugge James Clayton
Clayton: da quando c'è lei molti dicono ci sia più disinformazione su twitter...
Musk: cosa intende per disinformazione?
C: avete licenziato i moderatori...
M: sì, censurare le opinioni altrui in questo paese è un reato...
C: ma adesso la disinformazione chi la ferma?
M: mi faccia un esempio...
C: ecco adesso non ricordo è un po' che non guardo Twitter...
M: un esempio uno solo...
C: va bene andiamo avanti...ci sono organizzazioni che hanno interesse a dire cose false...
M: come la BBC? la BBC ha ammesso di aver detto cose false sul Covid
C: ...questa non è un'intervista sulla BBC...
M: no, il fatto è che lei non si aspettava che io le facessi questa domanda...
[via Twitter @boni-castellane]
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Tutta la fragilità della costruzione è che bastano 5 minuti di verità per creare crepe cui non sanno reagire. Ecco il bisogno disperato di controllo e censura.
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Rimanere aggiornato: notizie attuali ed eventi recenti
Nel frenetico mondo contemporaneo, restare al passo con le notizie e gli avvenimenti più recenti è diventato sempre più cruciale. Che i tuoi interessi siano rivolti alla politica, alla tecnologia, all’intrattenimento o agli affari globali, rimanere aggiornato sugli eventi in corso può migliorare la tua comprensione del mondo e fornirti la capacità di fare scelte ben informate.
Importanza di rimanere informati:
Consapevolezza: rimanere ben informati sugli affari attuali garantisce di essere consapevoli degli sviluppi che si verificano nelle immediate vicinanze, che comprendono questioni sia locali che globali. Questa consapevolezza facilita una comprensione più profonda delle difficoltà, delle prospettive e delle tendenze che interessano la tua comunità e il mondo in generale. Potete trovare PAVIA facilmente.
Processo decisionale informato: sia che ti trovi nel processo di esprimere giudizi personali, finanziari o politici, essere dotato di accesso alle informazioni contemporanee è indispensabile. Le scelte basate su prospettive ben informate sono in genere più ponderate e tendono a produrre risultati più favorevoli. Puoi saperloTRADIZIONI PAVESI.
Impegno: la democrazia prospera quando i suoi cittadini sono esperti e attivamente coinvolti nella sfera politica. Mantenendo il controllo sugli eventi politici e sui cambiamenti nelle politiche, puoi partecipare in modo significativo a plasmare il destino della tua comunità e del tuo paese.PAVIA NEWS è disponibile on-line.
Global Insight: In un mondo caratterizzato da una maggiore connettività, gli eventi che accadono in un angolo del globo possono esercitare un’influenza sostanziale ovunque. Mantenere la consapevolezza degli affari internazionali fornisce un panorama più ampio e favorisce la comprensione del contesto globale all’interno del quale si svolgono le questioni. Le persone spesso scelgonoGITE FUORI PORTA PAVIA.
Fonti per le ultime notizie ed eventi:
Media convenzionali: giornali, televisione e radio continuano a fungere da preziosi canali per la diffusione delle notizie. Molti stimati organi di informazione hanno abbracciato le piattaforme digitali, garantendo la copertura in tempo reale degli eventi.
Portali di notizie online: una moltitudine di siti Web sono dedicati ai reportage di notizie in uno spettro di domini. Importanti testate giornalistiche come BBC, CNN, The New York Times e The Guardian hanno rafforzato la loro presenza online con solide piattaforme.
Social media: piattaforme come Twitter, Facebook e LinkedIn si sono evolute in fonti di aggiornamenti di notizie contemporanee. Resta tuttavia fondamentale corroborare le informazioni provenienti da più fonti poiché la disinformazione può proliferare rapidamente attraverso i canali dei social media.
Applicazioni di notizie: varie agenzie di stampa hanno sviluppato applicazioni mobili che forniscono agli utenti feed di notizie su misura. Queste app possono emettere notifiche push per informare gli utenti delle ultime notizie.
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Rimanere informati sulle ultime notizie e avvenimenti costituisce un aspetto fondamentale dell’essere un cittadino impegnato e illuminato. Sia che la tua preferenza si appoggi ai media convenzionali, ai punti vendita online o a una combinazione di entrambi, esistono numerose strade per accedere a informazioni aggiornate. Sebbene persistono sfide come il sovraccarico di informazioni e i pregiudizi, un approccio astuto alla digestione delle notizie può consentirti di massimizzare l’utilità dei tuoi sforzi per rimanere informato. È importante tenere presente che la conoscenza è uno strumento potente e che mantenere un atteggiamento informato conferisce la capacità di navigare in modo efficace in un mondo in continua evoluzione.
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L’informazione è potere, ma la controinformazione è consenso parte 4
C’è vita fuori dallo stato, ma non si deve dire, non si può dire perchè si deve abbracciare il nuovo sistema sponsorizzato dai salvatori. Si deve anche votare! Si deve votare perchè ci vuole il consenso al sistema e ci sono persone che devono spingere gli altri al voto perchè tengono al loro giardinetto e se lo vogliono continuare ad avere devono svolgere bene il loro compito. Si infiltrano nei social e dappertutto, e con un linguaggio spesso aulico, si dichinarono sinceri, ammettono le loro appartenenze politiche o le loro collaborazioni, c’è chi addirittura ammette di essere un massone, perchè così, la massa penserà: “Almeno lui è sincero, lo dice, è più onesto di molti altri, tra il marcio e la muffa…” e così molte persone finiscono con l’essere ingannate.
Non si deve prendere consapevolezza del fatto che lo stato non è altro che un meccanismo di oppressione e tirannia, un vero e proprio apparato coercitivo. Questi sistemi alternativi che esistono da tempo immemore insegnano che i popoli non hanno bisogno dello stato per vivere e fanno paura. Ma non si deve sapere. Se si prova a fare questi discorsi si viene stroncati sul nascere, si viene tacciati di pessimismo perchè chi sta dall’altra parte o non ha argomenti oppure preferisce, come detto prima la pappa pronta. Perchè svegliarsi sul serio e capire certi meccanismi e metterli in pratica quando hai il ciarlatano di turno che ti vende i BRICS, le CBDC o il QFS giocando sul fatto che i suoi adepti non sanno cosa rappresentino davvero queste cose? (Se qualcuno ha piacere, può leggere l’articolo dedicato al QFS qui sul blog intitolato “La disinformazione attorno al presunto sgancio dal dollaro e il Quantum Financial System – la nuova arma di controllo globale). E non si deve sapere che il 15 aprile del 2023 è stata coniata la Single Global Currency, la moneta unica universale, che si legherà in futuro proprio al QFS (Ne abbiamo parlato in diversi articoli del blog, ivi compreso quello sui BRICS). Riproponiamo il link ad una trasmissione americana postata su YouTube dove se ne parla, attivate i sottotitoli e scoprirete che la maggioranza della popolazione mondiale non è a conoscenza di tutto ciò, ossia un passo decisivo nell’implementazione dell’Agenda Mondialista (non globalista).
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Cosa prevede il Digital Service Act dell'Ue e cosa rischiano le Big Tech che non si adeguano
articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/08/25/news/digital_service_act_cosa_prevede_legge_big_tech-412132215/ La legge entrerà in vigore il 25 agosto. Coinvolgerà tutte le società tecnologiche con più di 45 milioni di utenti: disinformazione, controllo dei contenuti, moderazione e discorsi d’odio, ecco cosa prevede la norma voluta da Bruxelles Da venerdì 25 agosto inizia…
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