#dialogo con i lavoratori
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pier-carlo-universe · 20 days ago
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Novi Ligure: Commissione sui diritti dei dipendenti comunali disertata dai rappresentanti – Comunicato congiunto Lega e Forza Italia
Preoccupazione per il mancato confronto sul benessere lavorativo: la Commissione Bilancio rinviata in attesa dei membri del Comitato di Garanzia Nella serata di ieri, presso il Municipio di Novi Ligure, si è svolta una riunione della Commissione Bilancio convocata dal Presidente Oscar Poletto (Forza Italia), su richiesta congiunta dei gruppi consiliari di Lega e Forza Italia, per esaminare…
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arreton · 2 years ago
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Lo sfogo pulsionale (attraverso la parola) non si chiama altro che reazioni sentimentali: empatia  odio, fastidio, pietà... Nessun senso critico è mosso da queste reazioni, dal sentimento. Il sentimento vale nel momento in cui lo si prova, poi perde di rilevanza lasciando il posto allo scherno altrui o ad una commiserazione superficiale, alla totale indifferenza. Le campagne di sensibilizzazione sono inutili proprio perché puntano sul sentimento, su una sensibilità che non è allenata anzi, una sensibilità che non è affatto presente. Sono i residui di una sorta di moralismo becero, di una sorta di politicamente corretto: faccio questa campagna perché è 'giusto' così. Ma sappiamo che la giustizia ha i confini labili ed una rilevanza misera persino in tribunale. I discorsi mossi da indignazione, lì pure dove è giustificata, non servono a nient'altro se non allo sfogo della propria frustrazione, che è mia (anche se uguale alla tua). L'indignazione valeva un tempo, quando si realizzava in proteste e scontri, in azioni reazionarie. Solo lì il sentimento assumeva una certa rilevanza (ed infatti non èstato sufficiente poiché come ogni emozione si è puntato al suo spegnimento). Nel dialogo, nel 'tentare di convincere la gente' si perde il centro del problema che potrebbe essere un problema collettivo, confinandolo in un malessere individuale. Così, allora, il lavoratore sfruttato resta solo un lavoratore sfruttato, pure se sono tutti i lavoratori ad essere sfruttati. Così, allora, si spiega perché tutti sanno e nessuno fa niente: perché in realtà non sanno altro al di fuori della propria esperienza e dunque pensano di essere un caso isolato, pure se parlano tra loro. In sintesi: lo sfogo vale solo davanti ad una tazza di caffè, non cambi la situazione piagnucolando su quanto sia ingiusta la tua condizione. Cambi la situazione rendendola un problema collettivo (e non di massa), con incontri in cui il caffè serve solo come inframezzo tra lo studio, i dibattiti, l'organizzazione di progetti. È questo lo spirito militante auspicabile.
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ergnculturedigitali25 · 7 days ago
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Gruppo 9 - Non solo contenuti rimossi ma anche emozioni
Il dialogo che segue è frutto della discussione avvenuta nel nostro gruppo, composto da Mattia, Vincenzo, Giulio, Luca e Roberto. Abbiamo letto e analizzato il testo “La moderazione di contenuti è strutturalmente terribile” e da lì abbiamo scelto i temi che ci hanno colpito di più: le condizioni spesso invisibili e traumatiche dei moderatori, le incoerenze culturali nella censura digitale, i paradossi delle piattaforme come Twitch. La conversazione che ne è nata raccoglie punti di vista differenti e personali, mettendo in luce le complessità, le contraddizioni e gli effetti spesso ignorati della moderazione dei contenuti online.
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Mattia: Avete letto il testo sulla moderazione dei contenuti!? È agghiacciante. Gente che guarda stupri, violenze e suicidi tutti i giorni. E poi ci si chiede perché sviluppano traumi.
Giulio: Sì, è praticamente una tortura legalizzata. E il paradosso è che la maggior parte dei moderatori nemmeno lavora per le piattaforme poiché come detto nel testo sono in outsourcing, sottopagati e non considerati come vittime del proprio lavoro.
Vincenzo: Tipo i moderatori in Kenya per Facebook, pagati 1,5 dollari l’ora. Poi appena hanno provato a sindacalizzarsi, Meta ha cambiato fornitore e ha trovato qualcuno ancora più economico.
Luca: E non solo. Molti di loro nemmeno parlano la lingua o capiscono il contesto culturale dei contenuti che moderano. È lì che nasce una delle peggiori fallacie del sistema.
Roberto: Parli di quando le regole sono pensate solo in inglese e applicate al mondo intero?
Luca: Esatto. Prendiamo Twitch che banna la parola “nigga” anche se usata tra afroamericani in un contesto informale, ma non interviene quando in una live italiana vengono pronunciate bestemmie. Questo perché le regole sono pensate da e per un pubblico americano, dove la bestemmia nemmeno esiste come categoria offensiva. Come dice il testo è una forma di colonialismo digitale: la cultura dominante impone i suoi codici morali al resto del mondo, ignorando sensibilità locali, lingue e contesti culturali completamente diversi.
Mattia: È la stessa cosa con le immagini, infatti, se una streamer sta in bikini nella sua stanza viene segnalata per nudità. Ma se c’è una piscina gonfiabile dietro, allora è percepito dalla piattaforma come un abbigliamento consono per fare il bagno e non parte lo strike. Le regole sembrano scritte per tutelare l'apparenza, non la sostanza.
Giulio: Sì, e l’esempio dell’allattamento è clamoroso. Alcune donne sono state bannate per allattare davvero, perché si è visto il capezzolo, ma poi ce ne sono altre che lo simulano in modo sessualizzato per guadagnarci e nessuno interviene.
Vincenzo: Questo succede anche nei videogiochi. Su League of Legends, se ti insultano e rispondi, vieni segnalato tu. Il sistema punisce chi viene provocato perché reagisce. La moderazione automatica non capisce il contesto.
Roberto: E qui torniamo al problema di base: l’IA non capisce le sfumature. Le piattaforme dicono che vogliono tutelare gli utenti, ma in realtà proteggono sé stesse. L’algoritmo serve solo a risparmiare sui moderatori umani.
Luca: Ma poi quelli che restano vengono usati solo per i casi peggiori. L’IA filtra lo spam, e ai moderatori tocca il peggio: pornografia infantile, suicidi in diretta, tortura. È ovvio che sviluppino disturbi.
Mattia: Sì poi testo dice chiaramente che un terzo soffre di depressione, e molti vivono incubi, paranoie e burnout. E i pochi supporti psicologici messi a disposizione non bastano o non sono affidabili.
Giulio: C’è anche la questione degli NDA. Non possono parlare del loro lavoro. Se denunci lo stress o quello che vedi, rischi il licenziamento. È un lavoro tossico sotto ogni punto di vista.
Vincenzo: E le aziende lo sanno. Per questo appaltano tutto in paesi dove i diritti dei lavoratori sono più deboli. Così, se qualcosa va storto, possono dire: “Non era nostro dipendente”.
Roberto: Questa catena di esternalizzazioni serve solo a nascondere le responsabilità. Ma sono loro a stabilire le regole, loro a decidere quanto tempo ha un moderatore per guardare un video, quanto può prendersi una pausa.
Luca: Il sistema dei KPI è disumano. Se ti fermi troppo dopo aver visto un contenuto traumatico, quel tempo viene considerato “non produttivo”. Ma non siamo macchine.
Mattia: E a proposito di macchine, anche l’intelligenza artificiale amplifica gli errori, una regola sbagliata viene applicata su scala globale in pochi secondi…
Giulio: Tipo quando bloccano foto d’arte o immagini mediche, mentre contenuti davvero pericolosi, ma ben camuffati, sfuggono ai radar e restano sulle piattaforme.
Vincenzo: O come i Community Notes su Twitter. Buona idea, ma anche lì il problema resta: chi decide cosa è vero o falso? E che succede se la community stessa ha pregiudizi?
Roberto: Non esiste una soluzione perfetta, ma almeno serve riconoscere che le regole attuali sono incoerenti, culturalmente sbilanciate e spesso più ipocrite che efficaci.
Luca: Il fatto è che chi modera i contenuti è invisibile, sfruttato, traumatizzato… e chi scrive le regole non ne paga mai le conseguenze.
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Mattia: E poi, non so voi, ma io personalmente non ho mai visto contenuti che trattano la condizione dei moderatori. Noi utenti non ne sappiamo niente e pensiamo che il web sia “spontaneo”, ma dietro c’è una macchina che filtra tutto, e per giunta male.
Giulio: Forse il primo passo è proprio parlarne. Come stiamo facendo adesso.
Riflessione finale di gruppo:
Ma soprattutto… come si può davvero continuare a moderare contenuti così estremi giorno dopo giorno senza perdere il contatto con la realtà? Se sei costantemente esposto a violenza, odio, abusi e perversioni, prima o poi il tuo cervello inizia a normalizzarli. Ti dissoci, ti distacchi emotivamente.
Quel distacco può sembrare una difesa, ma rischia di diventare una lente deformante: se tutto ciò che vedi è mostruoso, come puoi ancora distinguere il “limite”? Come puoi essere obiettivo?
Alla lunga, chi modera può non riuscire più a capire cosa è davvero offensivo, pericoloso o accettabile. E così, paradossalmente, il sistema finisce per logorare proprio le persone da cui dipende il confine tra ciò che resta online e ciò che viene rimosso.
Una macchina malata, che brucia chi la tiene in funzione.
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Alcune delle immagini presenti nel post sono state generate con l'IA.
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siciliatv · 16 days ago
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Un nuovo sciopero di 8 ore scuoterà oggi, 9 aprile 2025, l’aeroporto internazionale Falcone-Borsellino di Palermo, con ripercussioni che potrebbero toccare anche i tanti agrigentini pendolari. A proclamare l’astensione dal lavoro, dalle 10:30 alle 18:30, sono stati i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Ugl Trasporto Aereo, che rappresentano i dipendenti della Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano. La protesta segue un primo sciopero di 4 ore, tenutosi il 28 febbraio scorso, e nasce da una vertenza che si trascina da mesi senza soluzioni. I sindacati puntano il dito contro la Gesap, accusandola di aver chiuso le porte al dialogo e di aver ignorato ogni tentativo di costruire un rapporto costruttivo. “L’azienda continua a delegittimare il tavolo sindacale, lasciando i lavoratori senza risposte su questioni cruciali”, si legge in una nota firmata dai rappresentanti Fabio Lo Monaco (Filt Cgil), Concetta Arduino (Fit Cisl), Katia Di Cristina (UilTrasporti) e Domenico De Cosimo (Ugl). Tra le critiche mosse, spiccano la mancata applicazione di un piano di riqualificazione del personale e l’assenza di una strategia chiara per migliorare l’efficienza dello scalo, temi su cui la Gesap avrebbe promesso interventi mai realizzati. “È un momento delicato, lo sappiamo, ma l’irresponsabilità della Gesap ci lascia senza alternative”, spiegano i sindacati, che hanno lanciato un appello al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, affinché convochi un tavolo urgente con tutte le parti coinvolte. Read the full article
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curiositasmundi · 17 days ago
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Mesi di tentativi di dialogo, delle associazioni della canapa industriale appoggiate dalle associazioni agricole nazionali, conferenze stampa organizzate alla Camera dei deputati, parlamentari dell’opposizione e della maggioranza che si sono esposti per far valere le ragioni del comparto industriale della canapa, uno studio economico commissionato proprio per mostrare le enormi potenzialità del settore: non è servito a nulla, il governo ha portato avanti la scelta scellerata di azzerare la cannabis light, con un impatto economico di 2 miliardi di euro e oltre 20mila lavoratori, in nome di una crociata ideologica fortemente voluta dal ministro Matteo Salvini e dal sottosegretario Mantovano.
Mentre l’agroalimentare italiano soffre ed è fortemente preoccupato in vista dei dazi, mentre le stime della crescita del Pil vengono tagliate e mentre cresce la disoccupazione giovanile, il governo italiano ha approvato il decreto Sicurezza, che paragona le infiorescenze di canapa industriale con THC sotto i limiti di legge italiani ed europei ad uno stupefacente, bloccando di fatto tutto il settore della cannabis light, e creando enormi problemi alla canapa industriale più in generale con le filiere della cosmetica, della bioedilizia, dell’alimentare e del tessile.
Un capolavoro al contrario che in nome dell’ideologia, fa piazza pulita di aziende agricole e commercianti, che per mesi hanno provato a dialogare con un governo che non vuole sentire ragioni.
Il ddl Sicurezza, trasformato in decreto, è stato approvato, ed entrerà in vigore il giorno successivo dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Oggi la Gazzetta ufficiale sarà pubblicata verso le 18, quindi, se il provvedimento fosse pubblicato, domani entrerebbe in vigore. Se così non fosse, comunque la pubblicazione è imminente.
LA LEGGE PREVEDE UNA TEMPISTICA PER LO SMALTIMENTO?
DECRETO SICUREZZA, LE PRIME REAZIONI: LA POSIZIONE DI CANAPA SATIVA ITALIA
IERI AGRICOLTORI, OGGI CRIMINALI: IL PUNTO DI IMPRENDITORI CANAPA ITALIA
LE PRIME REAZIONI DEI CANAPICOLTORI
COLDIRETTI
CONFAGRICOLTURA
CIA
IL COMMENTO DEGLI AVVOCATI BULLERI E ZAINA
COSA SUCCEDE AL CBD?
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forzaitaliatoscana · 5 months ago
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Tenerini: Crescita dell'occupazione con il Centrodestra
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La deputata toscana di Forza Italia Chiara Tenerini: "Crescita dell'occupazione con il Centrodestra. Questi risultati dimostrano che la politica del Governo sta dando i suoi frutti" Nel contesto della recente pubblicazione dei dati Istat, l'Onorevole Chiara Tenerini di Forza Italia ha sottolineato l'importante incremento dell'occupazione in Italia sotto la guida del Governo di Centrodestra. Dati Positivi per il Mercato del Lavoro Secondo il comunicato stampa rilasciato il 2 dicembre 2023, i dati Istat evidenziano una crescita significativa con 363 mila nuovi occupati. Questo porta il totale dei lavoratori italiani a oltre 24 milioni, dei quali ben 16 milioni sono impiegati con contratti a tempo indeterminato. "Questi risultati dimostrano che la politica del Governo di Centrodestra sta dando i suoi frutti," ha affermato Tenerini. Miglioramenti nel Tasso di Disoccupazione Il tasso di disoccupazione ha visto una diminuzione notevole, passando dal 6,2% all'inizio dell'anno al 5,8% attuale. Questo miglioramento è stato attribuito a vari fattori, tra cui l'aumento dell'occupazione tra uomini, dipendenti permanenti e lavoratori con più di 50 anni. Sindacati e Dialogo con il Governo Nonostante il clima positivo, l'Onorevole Tenerini ha espresso perplessità riguardo alla decisione di alcuni di scioperare, sottolineando che "non ci sono motivazioni valide per scioperare." Ha evidenziato che la maggior parte dei sindacati, precisamente 18 su 20, mostra una volontà di dialogo e collaborazione con il Governo, come dimostrato dall'impegno di organizzazioni come la Cisl e l'Ugl. Verso una Crescita Sostenibile e Inclusiva L'Onorevole Chiara Tenerini ha concluso il suo comunicato ribadendo che questi dati sono un segnale incoraggiante per l'Italia, che sta percorrendo la strada verso una crescita sostenibile e inclusiva. "Continueremo a lavorare per garantire opportunità di lavoro a tutti i cittadini," ha promesso, sottolineando l'impegno del suo partito e del governo a consolidare questa fase di ripresa economica. Forza Italia resta focalizzata su questi traguardi, promuovendo politiche che favoriscano l'occupazione e il benessere economico della regione, in linea con gli obiettivi nazionali. La crescita dell'occupazione non è solo un numero, ma un miglioramento tangibile della qualità della vita dei cittadini italiani. Edoardo Fabbri Nitti Coordinamento regionale Forza Italia Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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oltrearcobaleno · 9 months ago
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Nasce una Nuova Realtà: L’Associazione Culturale “Oltre l’Arcobaleno”
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L’associazione culturale “Oltre l’Arcobaleno” è nata dalla convinzione che il lavoro non sia solo un mezzo di sussistenza, ma anche un pilastro fondamentale per la realizzazione della persona. Questo concetto è particolarmente significativo all’interno della Cooperativa Sociale Arcobaleno, dove il lavoro è visto come un valore essenziale, capace di dare dignità e senso di appartenenza. È con questa filosofia che Marco Ponzo, Vicepresidente della cooperativa, ha spiegato le motivazioni alla base della nascita dell’associazione: “Abbiamo sempre creduto che il lavoro rappresentasse uno dei valori principali e una delle condizioni essenziali per la realizzazione della persona. Nel caso specifico della Cooperativa, questo concetto assume un valore di inestimabile importanza ed è la consapevolezza di questo che ci ha spinti ad andare oltre e allargare gli orizzonti verso nuove iniziative che consentissero un coinvolgimento dei soci lavoratori della Cooperativa anche fuori dall’ambito lavorativo.”
La missione dell’associazione culturale “Oltre l’Arcobaleno” è quella di creare momenti di aggregazione al di fuori dell’ambiente di lavoro, organizzando una varietà di attività che spaziano dalle gite alle visite guidate, dagli eventi sportivi a quelli ludici e culturali. L’associazione si rivolge in particolare ai soci della Cooperativa Sociale Arcobaleno Mondovì Onlus, ma le sue iniziative sono aperte anche a tutti coloro che desiderano partecipare e contribuire alla vita della comunità.
Uno degli aspetti più importanti di questa nuova associazione culturale è il suo impegno nel promuovere l’uguaglianza e il rispetto dei diritti inviolabili della persona. “Oltre l’Arcobaleno” opera senza fini di lucro e si impegna a non discriminare in base a nazionalità, orientamenti politici o religiosi. Le attività dell’associazione sono ispirate a principi di pari opportunità tra uomini e donne, riconoscendo l’importanza di un ambiente inclusivo e rispettoso delle diversità.
La durata dell’associazione culturale è illimitata, il che riflette l’ambizione di creare una comunità sostenibile e duratura. Tra le principali attività che l’associazione intende promuovere vi è l’organizzazione di manifestazioni, congressi, conferenze e altri eventi pubblici, tutti volti a favorire il dialogo e l’interazione tra i membri della comunità. Inoltre, “Oltre l’Arcobaleno” si propone di sostenere iniziative in collaborazione con altri enti, istituzioni, comuni, province e regioni, al fine di rafforzare la rete di solidarietà e collaborazione a livello locale e oltre.
Un altro obiettivo fondamentale dell’associazione culturale “Oltre l’Arcobaleno” è quello di promuovere lo sviluppo culturale e civile, oltre a favorire una sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani. Questo si traduce in un impegno costante a creare spazi e occasioni per la crescita personale e collettiva, attraverso l’incontro, il confronto e la condivisione di esperienze.
La nascita dell’associazione culturale “Oltre l’Arcobaleno” rappresenta un passo significativo nel percorso di crescita e sviluppo della Cooperativa Sociale Arcobaleno Mondovì Onlus. Questa nuova realtà offre una piattaforma per rafforzare il senso di comunità e per ampliare le opportunità di partecipazione e coinvolgimento dei soci, ma anche di tutti coloro che condividono i valori di uguaglianza, solidarietà e rispetto dei diritti umani.
In conclusione, l’associazione culturale “Oltre l’Arcobaleno” si presenta come una nuova entità che, partendo dalle solide radici della Cooperativa Sociale Arcobaleno Mondovì Onlus, si propone di andare oltre, promuovendo iniziative che rafforzano lo spirito di cooperazione e la coesione sociale. Con un approccio inclusivo e aperto, l’associazione si pone l’obiettivo di contribuire in modo significativo alla crescita culturale e sociale del territorio, creando nuove opportunità di incontro, dialogo e collaborazione.
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cinquecolonnemagazine · 11 months ago
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Tassisti italiani in sciopero: le ragioni dietro la protesta
Le auto bianche si fermano per 48 ore il 5 e 6 giugno 2024. Lo sciopero nazionale, proclamato dalle 57 sigle di tassisti tra associazioni e sindacati, è l'ennesimo atto di una protesta che dura da mesi. Ma quali sono le ragioni che spingono i tassisti a scendere in piazza? Concorrenza sleale e futuro incerto: i motivi dietro lo sciopero dei tassisti italiani Al centro delle rivendicazioni c'è la concorrenza delle piattaforme digitali come Uber e Free Now, accusate di operare con metodi non regolamentati e di sottrarre clienti ai taxi tradizionali. I tassisti lamentano anche la mancanza di chiarezza normativa da parte del governo, in particolare per quanto riguarda i decreti attuativi del Dpcm del 2019 sulla riorganizzazione del settore. Mancanza di sicurezza e tutele Tra le altre problematiche sollevate dai tassisti, ci sono la sicurezza sul lavoro, con aggressioni e rapine in aumento, e la mancanza di tutele adeguate. Inoltre, la categoria denuncia la carenza di soste dedicate ai taxi e l'aumento dei costi, come quello del carburante, che pesa sul bilancio delle famiglie. I tassisti chiedono al governo un tavolo di confronto permanente per discutere le loro richieste e trovare soluzioni concrete ai problemi del settore. Tra le proposte avanzate, c'è la regolamentazione delle piattaforme digitali, l'aumento delle tutele per i lavoratori e un piano per contrastare l'abusivismo. Il futuro del servizio taxi Lo sciopero rappresenta un momento di forte tensione all'interno del settore del trasporto pubblico non di linea. È necessario un dialogo costruttivo tra le parti per trovare soluzioni che tutelino il lavoro dei tassisti, garantiscano un servizio efficiente ai cittadini e favoriscano la concorrenza leale. Il futuro del servizio taxi in Italia dipenderà dalla capacità di affrontare queste sfide in modo serio e responsabile. Oltre alle motivazioni sopracitate, è importante sottolineare che lo sciopero coincide con le elezioni europee e amministrative del 8 e 9 giugno. I tassisti hanno scelto questa data per dare ancora più risalto alle loro richieste e per sollecitare l'attenzione della politica sui problemi del settore. Lo sciopero avrà sicuramente un impatto sul servizio taxi nelle città italiane. I cittadini potrebbero subire disagi, soprattutto durante le ore di punta. È consigliabile informarsi preventivamente sulle modalità di trasporto alternative disponibili. Foto di Johannes Krasser da Pixabay Read the full article
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lollyhabits · 11 months ago
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AI CONSERVATORI CHE NON AMANO IL DIALOGO.
Non si tratta di credere che la gestione del corpo di una donna spetti all'interessata (me): questa è la realtà, che esiste al di là di ciò che altri vogliono far credere. Come donna, ma in primo luogo Persona (non meno di altri) non è mio compito subordinarmi alla volontà di chiunque (uomo o donna che sia): il mio mestiere è essere felice, nei modi che fanno felice me e non altri: e non la famiglia di origine, e non lo Stato e non una religione. Che piaccia o no crederlo, ogni donna è diversa: ci sono donne che sentono di poter essere madri, e altre no, ed entrambe devono essere rispettate nelle loro scelte, sostenute, aiutate, amate. Ognuna di loro contribuisce a suo modo alla società, perché una donna che non vuole figli, non è un oggetto inanimato: fa semplicemente altro. Chi crede che la famiglia sia completa solo con i figli, che faccia figli: le donne che non hanno figli, lavorando, contribuiscono a sostenere con i contributi versati le scuole pubbliche, e tutti gli altri servizi pubblici di chi ha figli. Ci sono donne che scelgono di stare a casa e crescere figli: quel costo sociale lo pagano le donne lavoratrici, non solo gli uomini lavoratori.
Come donna, ma in primo luogo Persona, io non posso dire ad un'altra donna o uomo come gestire il loro corpo: non lo potrei dire nemmeno se madre di quell'uomo e di quella donna - e figurarsi se estranea alla sua vita, del tutto. Questo è l'unico approccio possibile per rendere concreta la parola Amore, sinonimo di Rispetto; amore non in senso fisico, ma etico: cioè quello stadio di maturazione intellettuale che va oltre la spicciola morale.
Chiedo, gentilmente, ai conservatori che non hanno un utero, di rivedere le convinzioni generaliste sulle donne, e di guardare la prima donna che capiterà a tiro: guardarla, ascoltarla, comprenderla, perché da come i conservatori senza utero interagiscono, è chiaro che non conoscono nemmeno come vive e si sente una donna con un corpo che è all'opposto di quello maschile. E' necessario un approccio diverso: pacifico, che non si limiti ad avere solo pregiudizi, come gli adepti Pro-Vita.
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grilloparlante-posts · 1 year ago
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Chiusura della Conferenza "Potenziamento dei Lavoratori Giovanili per una Migliore Integrazione di Migranti e Rifugiati"
La conferenza "Potenziamento dei Lavoratori Giovanili per una Migliore Integrazione di Migranti e Rifugiati" si è conclusa con grande successo, offrendo un'importante piattaforma di dialogo e collaborazione per affrontare le sfide legate alla migrazione.
Durante la conferenza, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di condividere le loro esperienze, best practices e idee innovative per favorire un'efficace integrazione dei migranti e dei rifugiati nelle nostre comunità. Attraverso sessioni plenarie, workshop interattivi e tavole rotonde, abbiamo esaminato approfonditamente le questioni chiave e identificato soluzioni pratiche e sostenibili.
Un elemento centrale della conferenza è stata la presentazione dei risultati e degli output del progetto, compresi l'analisi dei bisogni, lo sviluppo del curriculum, i materiali formativi e il kit di sopravvivenza. Questi strumenti saranno preziosi per i giovani operatori e le organizzazioni impegnate nell'assistenza e nell'integrazione dei migranti e dei rifugiati.
Inoltre, la conferenza ha promosso la creazione di reti e partnership tra gli attori chiave nel settore giovanile e dei migranti, con l'obiettivo di consolidare gli sforzi e promuovere una collaborazione continua per affrontare le sfide emergenti.
Vorremmo ringraziare tutti i partecipanti, relatori, moderatori e organizzatori per il loro contributo e impegno nell'arricchire la discussione e rendere la conferenza un successo. Siamo fiduciosi che i frutti di questa collaborazione continueranno a produrre risultati positivi nel campo dell'integrazione dei migranti e dei rifugiati.
Guardando al futuro, ci auguriamo che le idee e le iniziative emerse durante la conferenza possano ispirare azioni concrete e soluzioni innovative per promuovere una società più inclusiva e solidale.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa conferenza e ci hanno accompagnato in questo viaggio verso un futuro migliore per tutti.
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salentopergiovani · 1 year ago
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Conferenza "Empowering Youth Workers for a Better Integration of Migrants and Refugees"
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La migrazione rappresenta una delle sfide sociali, economiche e politiche più urgenti dei nostri tempi. La mancanza di informazioni adeguate contribuisce ad esacerbare le sfide sia per i migranti che per le comunità ospitanti. Per affrontare questa sfida, il progetto "Empowering Youth Workers for a Better Integration of Migrants and Refugees" si propone di fornire strumenti e soluzioni innovative attraverso la formazione dei giovani lavoratori nel settore giovanile.
La conferenza, prevista per il 10 marzo 2024, rappresenterà un'occasione fondamentale per condividere i risultati e gli output del progetto. Durante l'evento, saranno presentati:
Analisi dei bisogni: uno studio approfondito sui bisogni formativi dei giovani lavoratori per raggiungere in modo efficace i giovani migranti e rifugiati.
Sviluppo del curriculum: la creazione di un curriculum basato sui bisogni identificati, fornendo strumenti e metodi per i giovani lavoratori.
Materiali formativi: materiali flessibili e modulari progettati per migliorare le conoscenze e le competenze dei giovani lavoratori nel supportare migranti e rifugiati.
Manuale per formatori: una risorsa per i formatori che fornisce orientamenti sulla conduzione di sessioni di formazione per giovani lavoratori e volontari.
Kit di sopravvivenza: informazioni chiave per migranti e rifugiati sui loro diritti, doveri e informazioni pratiche nei paesi partner.
Guida per le ONG: una guida per rafforzare la capacità delle ONG che lavorano con i rifugiati, supportando politiche di integrazione efficaci.
L'obiettivo della conferenza è quello di creare uno spazio di dialogo e collaborazione tra le parti interessate, al fine di promuovere pratiche di integrazione più efficaci e sostenibili. Attraverso il coordinamento e l'innovazione, possiamo costruire comunità inclusive e promuovere la coesione sociale.
Unisciti a noi il 10 marzo per una giornata di dibattiti, scambi di idee e collaborazione. Insieme, possiamo fare la differenza nella vita dei migranti e dei rifugiati e nelle nostre comunità.
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maddalenafragnito · 1 year ago
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PIÙ POLVERE IN CASA, MENO POLVERE NEL CERVELLO
4 Aprile 2024, ore 17:00 - 18:30
I corsi 150 ore delle donne di Affori
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Giovedì 4 aprile alle ore 17.00 presso l’aula U6-10 (edificio Agorà ex U6, piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano) si terrà l’evento “Più polvere in casa, meno polvere nel cervello. I corsi 150 ore delle donne di Affori”.
Le 150 ore sono il luogo più bizzarro e più interessante che la sinistra abbia creato in questi ultimi anni, senza volerlo (mi riferisco alla bizzarria, si intende). Si può entrare in un’aula, come è capitato a me, e trovare venti donne, casalinghe, che discutono vivacemente del piano regolatore e di quei deserti sovraffollati che sono le città, e, viceversa, scoprire nell’aula accanto un gruppo di operai chimici che, confusi in un fumo da osteria, parlano dell’amore. (Lea Melandri, 1977)
Nel 1974 prende avvio una delle conquiste più originali dei lavoratori, i Corsi 150 Ore, che introduce la possibilità per gli operai di tornare a formarsi, durante le ore lavorative, attraverso percorsi di studio pagati dall’azienda. Nel giro di pochi mesi, le donne casalinghe, madri e mogli degli stessi operai, conquistano lo stesso diritto. 
A partire dalla sua esperienza, Lea Melandri, in dialogo con Maddalena Fragnito, racconta la storia del modulo delle 150 ore, cominciato nel 1976 ad Affori (Milano) con un gruppo di donne. Una storia documentata nel celebre film di Adriana Monti, “Scuola senza fine”, che sarà proiettato durante l’incontro.
Infine Giuliana Peyronel, responsabile della Bibliomediateca “Laura Lepetit Maltini” della Casa delle Donne di Milano, porterà una testimonianza relativa ai corsi 150 ore.
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Lagalla “Confronto con i sindacati è sempre necessario”
23 Febbraio 2024 PALERMO (ITALPRESS) – “La presenza sindacale è un elemento irrinunciabile del confronto tra pubblica amministrazione e parti sociali: in questa fase dobbiamo tenere presente che alla base di ogni trattativa con i lavoratori contenuti e previsioni del piano di riequilibrio impongono al dialogo alcuni binari prefissati. Il confronto è necessario e il rapporto periodico va sempre…
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siciliatv · 4 months ago
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Questa mattina, lunedì 23 dicembre, a poche ore dal Natale, i lavoratori precari e gli Asu del Comune di Favara hanno ufficialmente firmato i contratti a tempo indeterminato. Si tratta di un risultato storico che giunge dopo 35 anni di attese, ritardi e promesse non mantenute, segnando una svolta importante per il futuro lavorativo di centinaia di famiglie. Il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, ha espresso grande soddisfazione per il traguardo raggiunto. "Finalmente – ha dichiarato –. Un risultato ottenuto grazie alla determinazione e all’impegno della nostra amministrazione. Abbiamo lavorato per riallineare i bilanci comunali e attivato un dialogo costante con le forze politiche, sia a livello regionale che nazionale, per superare gli ostacoli burocratici e normativi". Alla cerimonia di firma dei contratti, avvenuta nella sala consiliare del Comune, erano presenti i precari storici, il sindaco, la giunta comunale, il presidente del consiglio comunale e il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Calogero Pisano. "Abbiamo fatto di tutto per arrivare a questo risultato, mettendo in campo tutte le risorse necessarie", ha aggiunto il primo cittadino. Palumbo ha sottolineato come questo fosse un obiettivo centrale del suo mandato: "Per noi era un obiettivo di legislatura". Il sindaco ha inoltre annunciato i prossimi passi per migliorare i servizi comunali. "Dal 1° gennaio 2025 – ha concluso – inizieremo le integrazioni orarie per garantire maggiore efficienza, soprattutto in settori strategici come la Polizia Municipale. Oggi possiamo augurare a queste famiglie un Natale davvero sereno e pieno di speranza". Read the full article
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agrpress-blog · 1 year ago
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Roma ha assistito alla presenza di 15 mila persone in piazza Santi Apostoli, un'affluenza imponente che ha testimoniato la determinazione della Cisl nel richiedere miglioramenti sostanziali alla manovra in corso e la costruzione di un nuovo Patto Sociale. Secondo quanto espresso dagli organizzatori, l'obiettivo principale della manifestazione è stato quello di rivendicare modifiche alle misure della manovra attuale, con particolare attenzione alla stretta sulle pensioni. Luigi Sbarra, leader della Cisl, ha espresso chiaramente le richieste del sindacato: "Chiediamo la modifica di misure e provvedimenti che consideriamo sbagliati nella manovra come la stretta sulle pensioni". La Cisl, in sintonia con la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, ha reso tangibile il proprio sostegno portando al braccio e sulle bandiere un nastro rosso, simbolo di ferma opposizione alla violenza di genere. Delegazioni provenienti da tutte le regioni del Paese e rappresentanti di diverse categorie produttive si sono alternati nel prendere la parola sul palco, mostrando la vastità e l'unità delle richieste. Sbarra ha ribadito il motivo principale della mobilitazione: rappresentare milioni di lavoratori, pensionati, giovani, famiglie, migranti, precari e disoccupati, affrontando le sfide di stagioni difficili caratterizzate da cadute dei redditi e condizioni sociali ardue. Ha sottolineato l'urgenza di migliorare la manovra di bilancio e negoziare un nuovo patto sociale per la crescita, lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale. Il dialogo e il confronto sono stati indicati come strade essenziali per favorire la crescita del paese. Sbarra ha sottolineato il ripristino dei tavoli di confronto con il governo, un metodo che la Cisl ha tenacemente sostenuto. Pur rispettando le scelte di mobilitazione di altri sindacati, Sbarra ha ritenuto sproporzionati gli scioperi, sottolineando i potenziali danni alle tasche dei lavoratori e ai rapporti industriali in un momento già critico. Tuttavia, ha enfatizzato la necessità di coltivare obiettivi comuni senza accettare lezioni da nessuno, ribadendo il contributo della Cisl nel supportare fasce deboli e sostenere politiche di welfare e famiglia. Le critiche più dure sono state rivolte alle misure sulla pensione, invitando il governo a ritornare sui propri passi riguardo alle regole pensionistiche e ad affrontare con determinazione le questioni cruciali come la sanità, l'occupazione, e il welfare. La manifestazione è stata vista come un'appassionata richiesta di cambiamento, con proposte concrete e una chiara determinazione nel costruire un futuro migliore per il paese. La voce della Cisl è stata forte e chiara: il paese necessita di un cambiamento significativo, e la sua forza e impegno sono stati messi al servizio dell'Italia per garantire una crescita partecipata, giusta e sostenibile.
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forzaitaliatoscana · 6 months ago
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Tenerini critica Landini: parole inutili, tensioni sociali
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La deputata toscana di Forza Italia Chiara Tenerini: "Le parole di Landini alimentano tensioni inutili" La deputata toscana di Forza Italia Chiara Tenerini ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle dichiarazioni di Maurizio Landini, segretario della CGIL, che alimentano inutili tensioni sociali in un momento in cui il paese vede segni di recupero economico. "Le recenti dichiarazioni di Maurizio Landini rappresentano un grave errore di valutazione e un tentativo strumentale di fomentare tensioni sociali nel nostro Paese," ha affermato Tenerini. In un periodo dove l'economia italiana sembra finalmente mostrare segni di miglioramento con l'occupazione in crescita e la disoccupazione in calo, l'Onorevole Tenerini trova inappropriato e controproducente qualsiasi appello alla rivolta sociale. Tenerini sottolinea che "I cittadini italiani meritano un dialogo costruttivo e responsabile, non provocazioni che mirano solo a strumentalizzare le difficoltà per fini politici personali." Questa affermazione riflette la posizione di Forza Italia, che pone l'accento sulla necessità di un approccio collaborativo e positivo, al contrario di quanto percepito come un'escalation di tensioni per fini personali o politici. La politica di Forza Italia, come spiegato dall'On. Tenerini, è orientata verso la riduzione delle tasse e l'aumento dei salari, con un'enfasi particolare sul sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione. "Il Centrodestra è impegnato a ridurre le tasse e a favorire incrementi salariali, con 19 miliardi su 30 della Legge di Bilancio destinati a sostenere le fasce più vulnerabili della popolazione," ha ricordato Tenerini. Questo approccio mira a migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso misure economiche concrete, contrariamente a ciò che descrive come la strategia di Landini, che non serve i veri interessi dei lavoratori. La dichiarazione di Tenerini mette in luce la critica verso lo sciopero generale indetto da CGIL e UIL, definendolo "incomprensibile e controproducente." "È fondamentale continuare a lavorare insieme alle forze responsabili per costruire un futuro migliore per tutti," ha aggiunto, evidenziando l'importanza della collaborazione tra governo e forze sociali per il benessere collettivo. Concludendo, Tenerini lancia un appello diretto a Landini: "Spero che Landini possa riflettere sul pericolo delle sue parole e sul loro impatto negativo sulla coesione sociale. L'Italia ha bisogno di unità e collaborazione per affrontare le sfide del presente e del futuro." Questo richiamo all'unità e alla riflessione riflette l'intento di Forza Italia di promuovere un dialogo aperto e costruttivo, mirando a un'Italia più unita e prospera. Edoardo Fabbri Nitti Coordinamento regionale Forza Italia Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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