Tumgik
#cuori ribelli
io-sono-la-tua-favola · 10 months
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Siamo storie in mano alla vita
Siamo cuori ribelli e imperfetti che ogni giorno raccolgono il meglio dal proprio sorriso.
Siamo storie che vogliono trasformarsi in favola
Vogliamo Osare...amare
Ridere
E meravigliarci.
Ma prima il caffè ... Buongiorno ☀️😘☕☕🌹
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Ai selvaggi, ai bizzarri, ai meravigliosi.
A coloro che cavalcano le onde del mare e perdono di vista la riva.
A chi si libera delle regole, dell etichetta, delle catene e parte alla ricerca della verità del proprio cuore.
A tutti i pezzi del puzzle scombinati, che non vengono invitati a partecipare al gioco della società, che restano indietro per imparare il proprio modo di volare, che nella sacra solitudine abbelliscono i cieli con le ali piene di libertà e la grazia del loro destino nato dall'anima incendiata.
Per i rari esseri ultraterreni che percorrono la strada meno affollata, che affrontano l' avventura con scopo e passione.
Ai ribelli, agli originali, alla solitudine che alimenta il loro spirito.
A chi non si conforma, nè torna indietro e non si fa da parte.
Per quelli che non sono nati per adattarsi ma per camminare gloriosamente altrove.
Per la tribù dei disturbatori che pensano fuori dagli schemi e sognano sui bordi dell'infinito.
A coloro che danzano anche se non conoscono i passi, che cantano anche se sono stonati e fuori sintonia.
Ai risvegliati il cui scopo è alimentare la propria anima e non morire di fame, il cui mantra è il battito del tamburo del proprio cuore e le infinite possibilità che scintillano all'orizzonte.
A quelli che hanno il coraggio di essere aperti, d'amare e vivere.
Ai maghi, ai mistici, agli incompresi.
Ai saggi che si muovono tra l'ombra e la luce.
A coloro che ululano alla Luna piena e danzano nudi nei ruscelli.
A coloro che seguono la bussola dei loro cuori e credono nella stella polare del loro spirito.
Per chi ha il coraggio di cadere, di rompersi e frantumarsi.
Ai cacciatori di tempeste, a voi anime antiche che camminate su questa Terra.
Allo spirito selvaggio...
Queste parole sono per te...
~ ara
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🔥 NOVITÀ IN LIBRERIA 💣
Emanuele Tesauro
IN VIAGGIO SENZA GANDALF
I nostri anni ‘90, tra sogni, palchi e barricate
Musica, viaggi, amicizia, ideali e cameratismo: “In viaggio senza Gandalf” racconta la nascita degli Hobbit, gruppo tra i più importanti e seguiti del rock nazionalista.
Con una lenta e intima distillazione memoriale, Emanuele Tesauro ripercorre le tappe di una storia recente che ancora non è stata metabolizzata: gli anni Novanta di Tangentopoli e del crollo dei partiti di massa, della fine del comunismo e dell’Europa di Maastricht, del Panfilo Britannia e della svendita della sovranità nazionale, della guerra del Golfo e di quella nei Balcani.
Anni di processi globali galoppanti e rivolgimenti epocali, ma anche di vite autentiche, di scelte militanti e di sottoculture vitali: dalla ribadita “continuità ideale” al grande fermento della scena musicale, dal fenomeno skin alla repressione del sistema e dalla volontà di restare “fuori dal gregge” all’elaborazione di uno stile che fosse capace di proiettare i princìpi della Tradizione nell’epoca dei primi telefoni cellulari.
Rocambolesche trasferte e aneddoti incredibili, concerti sgangherati e politica di strada, passioni brucianti e grasse risate: tra il fumo dei lacrimogeni e il sapore della birra, dove i miti perenni incontrano le chitarre elettriche, si collocano le prime peripezie di questi menestrelli “non conformi” che – con pochi soldi nelle tasche e tanti sogni in fondo ai cuori – continuano a far cantare i ribelli di tutta Europa.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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desertsquiet · 1 year
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“American” Italian singer/songwriter songs from my chilhood that make me go slightly insane every time I listen to them in retrospect - a collection
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rebelandoutlawrock · 1 year
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Rock, uno stile di vita, un senso di ribellione al potere corrotto, alle religioni parallele, al finto buonismo e all'ipocrisia di un mondo "puttana" con i suoi seguaci in maschera. Addidàti, ma di nascosto sempre invidiati. Noi siamo ribelli ma mai schiavi del padrone. Noi scomodi, ma liberi.
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Mai servi se non di Dio, mai schiavi ma padroni, delle nostre menti, delle nostre idee, dei nostri sogni, delle nostre anime, dei nostri cuori. E se non sta bene a voi, udite: noi ce ne freghiamo!!
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Rock è amore, rock è energia pura, rock è salute mentale, rock è il vero elisir della felicità, è stato di benesseŕe. Il rock è sorgente e fonte di vita.
#Rockhistorylan - Io e la mia vita tutta rock. 🎶
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GOOD MORNING!
BUONGIORNO!
Guarda "CLAUDIO BAGLIONI - UN NUOVO GIORNO O UN GIORNO NUOVO" su YouTube!
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Bentornato a questo sole
Nelle camere di tutto il mondo
Quando allaga letti e cuori
Che si girano per un secondo
Uno specchio che si invecchia
Mentre raschiano i sogni e il mento
A ricominciar le strade
E li coglie di fianco il vento
E spalle strette vanno
Nelle vie echi di luce come di candela
Camicie silenziose nel mattino
Che si spacca in due come una mela
Ombre di donne pigre
S'aggiustano le calze e baciano rossetti
Si affrettano alla vita inseguite
Da un mare di capelli e di tetti
E tutti amore
A dare indietro ieri
Per un altro cuore
E un mucchio di pensieri
E tutti in fila
Verso il vento del duemila
E noi
Al centro di un frammento della vita
Della vita
Al centro della vita
Sotto questo cielo muto
Una scena ferma che riprende
E si affaccia alle finestre
Mentre tirano sospiri e tende
E la gente si alza insieme
Come quando c'è un gol allo stadio
E si accendono rumori
E notizie fresche della radio
Quando gli uomini
Correndo stringono le giacche ed i polmoni
Ognuno ha la sua storia in macchine
Di latta che si inseguono a milioni
E le ragazze dei tram
Che scrivono messaggi dentro le bottiglie
E in fondo ad un diario e sognano
Appese ai desideri e alle maniglie
E tutti quanti
A risalir dal fondo
E andare avanti
Come se iniziasse il mondo
E tutti accanto
E ognuno un po' da solo
A dire quando
Si potrà partire in volo
E i ragazzi
In giacche colorate ai gusti misti
Ribelli e un po' svogliati vanno in classe
Come si entra dai dentisti
Gli innamorati pazzi
Che vivono il più bello degli amori
Gli occhi traboccanti cantano
Più forte dei motori
E tutti adesso
Incontro a un sogno
Che non è lo stesso
Ma ne abbiamo già bisogno
E tutti
Ci guardiamo intorno
E ci chiediamo se
Se questo è un nuovo giorno
O un giorno nuovo
Un giorno nuovo
Nuovo, un giorno nuovo!
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alessandro55 · 16 days
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100 Anni di Tattoos
David McComb
24 ORE Cultura, Milano 2015, 288 pagine, 300 illustrazioni, Cartonato olandese, ISBN 9788866422703
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
La storia illustrata del tatuaggio, dalla Prima guerra mondiale ai giorni d’oggi. Dalle inedite fotografie storiche ai tatuaggi realizzati dai più affermati artisti contemporanei. La pubblicazione più completa disponibile in lingua italiana
Di origini antichissime, a lungo diffuso solo sulle braccia di galeotti e marinai, di bikers e punk, il tatuaggio è oggi parte di una cultura trasversale che non conosce crisi. Simboli tribali, ideogrammi giapponesi, cuori sacri, e un profluvio di fiori, farfalle, pugnali e scritte di ogni forma e dimensione, dai piedi alla fronte, dal nero pieno ai colori più accesi. Infinite sono le potenzialità di una forma d’arte che appassiona ugualmente giovani e adulti, studenti ribelli e frivole it-girl, e tutto il mondo della moda, della musica e del cinema. Un accurato taglio storico, una grafica accattivante e inedite fotografie d’epoca illustrano le più straordinarie manifestazioni dell’arte del tattoo, rivelandone la sviluppo durante la Grande Guerra, la diffusione tra gli ambienti underground, la rinascita degli anni Settanta, fino al recente esponenziale boom. La storia completa della body art, tra aghi e inchiostri.
David McComb, editor del magazine alternativo “Bizarre”, si è occupato di numerosi volumi dedicati alla body art.
04/09/24
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storieditramonti · 22 days
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Naturalmente sono in ritardo, giusto di un paio di mesi... Ok, let'see if I remember... Letti fra Giugno e Agosto, l'ordine non è esatto.
"Nella stanza dell'imperatore", di Sonia Aggio: ambientazione storica, fra Costantinopoli e l'Anatolia... bel libro, in cui l'aspetto storico non prende il sopravvento su quello romanzesco e fantastico ma è di grande supporto.
Sempre storico è anche il secondo, e sempre ambientato a Istanbul... "Parle-leur de batailles, de rois et d'éléphants", di Mathias Enard , in cui lo scrittore fantastica su una possibile commessa a Michelangelo Buonarroti proveniente dalla Sublime Porta. Letto in francese. Carino.
"Il canto del Profeta" di Michael Lynch , ambientato in un futuro distopico in cui un governo dittatoriale si afferma e comincia a dare la caccia a chiunque si opponga, provocando l'inizio di forme di resistenza... Bel romanzo: cupo, con sviluppi tristi, tiene agganciati dalla prima pagina all'ultima.
"Lucy davanti al mare", di Elisabeth Strout: non mi piace il tipo di scrittura, molto colloquiale, lineare, che la scrittrice, o la traduttrice, ha deciso di abbracciare. La storia "non storia", legata al venir fuori della minaccia Covid a metà del 2020 negli USA, è soprattutto una storia legata all'affrontare la terza età con tutte le sue implicazioni di salute traballante, figli che si allontanano, precedenti partners che come fantasmi emergono saltuariamente dal passato, sfera sentimentale e sessuale da adattare a una realtà diversa... Il romanzo scava nell'intimo della protagonista, nelle sue riflessioni e nei tentativi di destreggiarsi nella bolla creata a causa del Covid. Non male, ma in genere preferisco altro.
"Il canto dei cuori ribelli", di Thirty Umrigar, un bel romanzo ambientato in un'India rurale ancora profondamente spaccata dalla contrapposizione fra hindu e mussulmani. Storia d'amore inter-religioso che finisce male.
"Fuoco", di Shida Bazyar. Il caso ha voluto che lo leggessi prima e mentre ero in viaggio in Germania, e in un certo senso mi ha aperto gli occhi e la mente su un sistema sociale che all'apparenza sembra perfettamente funzionante. Non è sempre così facile, e il razzismo strisciante è una piaga che può roderti l'anima. Difficile scrivere della trama, perché tutto resta in bilico fra una possibile realtà e il desiderio della voce narrante di trovare una via d'uscita.
"La ricreazione è finita", di Dario Ferrari. A me è piaciuto un sacco, l'ho passato, credo lo regalerò in versione cartacea perché merita. Il libro passa da un registro buffo, umoristico, a uno più serio nella seconda parte, con scioltezza, senza risultare forzata, anzi dando concretezza al testo, con una credibile ricostruzione degli anni di piombo come potevano essere vissuti all'interno di una cittadina toscana. Mi ha fatto pensare a mio fratello in quel di Arezzo in quegli anni, e alle perquisizioni in casa: ecco, queste storie hanno quel genere di credibilità. Bello, bravo Ferrari, e mi stupisco che nel 2023 non sia rientrato nella sfera magica dello Strega.
"Il filo della tua storia", di Nikki Erlich. Ah beh, a parte la contrapposizione fra "filicorti" e "fililunghi", dimenticando che esistono un mare di lunghezze medie in mezzo a quelle estreme, e a parte che la cosa più semplice, se davvero capitasse di trovarsi davanti a una realtà fantastica come quella narrata, sarebbe di fottersene e non aprire la scatola, tanto quello che deve accadere accade lo stesso, il romanzo è sicuramente godibile e induce alla riflessione.
"Il silenzio", di Don De Lillo, un racconto praticamente, è brevissimo. Del tipo, "che succede se tutta questa tecnologia su cui ormai facciamo affidamento all'improvviso smettesse di funzionare?" Bella domanda, a cui De Lillo risponde con i vaneggiamenti di una serie di personaggi a cui è difficile dare molto credito. Non indimenticabile, di De Lillo ho letto sicuramente di meglio.
Finiamo con "The Midnight Library", di Matt Haigh, letto in inglese. Una trentacinquenne sfigata tenta il suicidio, ma si ritrova davanti alla possibilità di scoprire che tutte le svolte immaginate e lasciate fuggire nel corso della sua vita non avrebbero portato a nulla di buono, e che comunque ogni scelta, anche la più piccola, può avere un significato che va oltre a quanto è possibile immaginare. Molto bello, o almeno, a me è piaciuto tanto.
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alemicheli76 · 4 months
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"Il canto dei cuori ribelli" di Thrity Umrigar , Pienogiorno editore. A cura di Alessandra Micheli
Non è semplice parlare di un libro del genere. Tanti sono i temi toccasti e tanta è la rabbia che questa vicende ci procura. E’ come un ricordo lontano stampato quasi a fuoco dentro di noi, una tara antica che, nonostante il tempo trascorso, ci portiamo dietro come una cicatrice. Non è solo India, Africa o qualsiasi posto sperduto, lontano dalle nostre belle città sfavillanti. Non importa la…
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siamonessuno · 7 months
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Documentario girato tra Africa e Italia che racconta il viaggio della speranza intrapreso da bambini con gravi malattie cardiache che hanno la sfortuna di nascere nella parte sbagliata del mondo ma hanno la fortuna di incontrare un gruppo di medici e volontari italiani appassionati e determinati a salvare loro la vita. Il doc mostrerà tutte le tappe del viaggio di questi ‘cuori ribelli’: dalle prime visite in Costa d'Avorio alle operazioni in Italia. Il programma è in onda su La7.
Prodotto da MR Moody
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ombradikyrr · 8 months
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🔮 Benvenuti nel regno di Kyrr 🔮
🌌 Salve, avventurieri coraggiosi e sfortunati! 🌌
Nel regno di Kyrr, dove il destino è intrecciato come fili invisibili, quattro anime sfortunate hanno deciso di sfuggire al loro destino preordinato. Da reietti del destino a fuggitivi speranzosi, questi quattro individui si sono uniti per sfidare le leggi del fato e forgiare il proprio cammino.
🏹 I Nostri Eroi:
Dorlas, il monaco vampiro
Eos, la seguace di Mhriri
Thelonius, il Principe di Arcadia
Therael, l'artefice dei monti gelati
🌟 Il Loro Destino Intrecciato:
In un mondo dove ogni scelta sembra già scritta, questi quattro cuori ribelli hanno deciso di sfidare il destino e inseguire il proprio destino. Mentre scappano da figure oscure e anime del passato, il loro cammino li porterà attraverso città infestate da misteri antichi, foreste incantate e deserti senza fine.
🎲 Siete pronti a unirvi a loro in questa epica Fuga dal Fato?
Preparatevi per un'avventura dove ogni decisione può cambiare il corso del destino e dove il fato è solo un'ombra che si può evitare. Il Mondo Sconosciuto di Kyrr attende coloro che osano sfuggire alle catene del destino!
🔮 Welcome to the realm of Kyrr! 🔮
🌌 Greetings, brave and unfortunate adventurers! 🌌
In the kingdom of Kyrr, where destiny is woven like invisible threads, four unlucky souls have decided to escape their preordained fate. From outcasts of destiny to hopeful fugitives, these four individuals have joined forces to defy the laws of fate and forge their own path.
🏹 Our Heroes:
Dorlas, the vampire monk
Eos, the follower of Mhriri
Thelonius, the Prince of Arcadia
Therael, the artificier of the frozen mountains
🌟 Their Intertwined Destiny:
In a world where every choice seems already written, these four rebellious hearts have chosen to defy destiny and pursue their own fate. As they flee from dark figures and ghosts of the past, their journey will take them through cities haunted by ancient mysteries, enchanted forests, and endless deserts.
🎲 Are you ready to join them in this epic Escape from Fate?
Prepare for an adventure where every decision can change the course of destiny, and where fate is but a shadow that can be avoided. The Unknown World of Kyrr awaits those who dare to break free from the chains of destiny!
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extra000 · 9 months
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Strada di città (1)
Graffiti sui muri, lo fanno un luogo per ragazzi, la luce della luna accarezza la vecchia vernice. Teschi, scrittacce, corna, uno è seduto a cavalcioni a fumarsi una sigaretta. Fa freddo, oltre al fumo dalla bocca esce anche il vapore.
Maledizioni da tutte le parti, spiriti imprendibili escono dalle oscenità dell'ambiente, aiutano lo sporco lavoro.
La strada è abbandonata a se stessa da tanto tempo, spazzatura agli angoli della strada, sporcizia ovunque. Ma dalle crepe escono graziosi fiori oltre che erbacce.
Pantaloni larghi, tatuaggi, sigaretta in bocca arriva un ragazzo, porta con sé una bottiglia di birra si salutano e parlano. Gesticolano, si toccano il giubbotto di pelle nero. Ne accendono un'altra. Vengono tutti e due dalla periferia, preferiscono il tabacco alla marijuana. Sono vestiti di nero con disegnini grotteschi sulle t-shirt, uno di loro ha i dreadlocks colorati alle punte.
È un ambiente morto a se stesso, un luogo di cenere e per questo si trova una luce, una luce fievole di rinascita.
Letame, spazzatura e fiori tanti fiori in ogni angolo nascono proprio dal degrado, dalle parolacce, dagli sputi, dall'ingenuità della droga.
Un riff di chitarra elettrica accompagna la scena, due note lente dondolano i muri bruciati dal degrado. Anarchiche e pacifiste se non fosse per le borchie che portano come tiara.
Manifesti di ribellione, anarchici, violenti e rabbiosi. Un'aura minacciosa contro il governo si alza e circonda il quartiere, indurisce i visi, allarga le mascelle strappa i vestiti e quando è stanca bestemmia. Un posto infuriato dalla miseria, dall'abbandono. Dio è morto.
Vecchie industrie, ferrovie d'acciaio arrugginito, luoghi abbandonati, crescono in questa scena i bambini, piccoli fiori che già sono abbronzati di grigio, giocano con le macerie, con i rifiuti: gli allargano i vestiti gli rasano i lati del cranio.
Il cielo è sempre nuvoloso, una luce grigia illumina l'ambiente, carica di elettricità e magia. Le scrittacce illuminano i cuori infranti dalla miseria, gli danno conforto, quelle strade si può chiamarle casa.
L'odio si sviluppa e si evolve, capelli neri come la notte, corrompe e aiuta a sopravvivere, la pelle è bianca, dà speranza e rincuora, dice: aggrappati a me ti do la possibilità di maledire, di metterti sullo stesso piano, di non sottometterti.
Bestie maledette sono i ragazzi, si divertono a trasgredire, i bassi gli martellano i timpani, fumano e se ne fregano, sporchi come carbone, aprono un rifugio nei loro occhi a cavalcioni l'uno di fronte all'altro seduti sulle panchine sfasciate.
Gli zaini portati a una spalla sola, le scarpe da ginnastica rotte e sporche. Vestono di nero. Alcuni si suicidano, altri si tagliano fino all'osso, tutti sono ubriachi la sera, ma hanno una vena poetica, portano una luce incredibilmente bella nei loro occhi, i loro vestiti splendono nell'oscurità della comune ordinarietà.
Rabbiosi, sono demoni e pirati rifiutati dalla società, nelle loro strade sporche sono divinità, i fiori sbocciati di quei tunnel bui e senza anima. Una manifestazione di odio, rabbia e colori sgargianti su un nero oscuro difficile a descriversi.
Senza famiglia, o meglio abbandonata, trovano conforto in se stessi, gli piace stare assieme, condividere la sigaretta.
Dita gialle di sigaretta, pelle grigia, capelli spinati, arruffati, rasati. Li vedi camminare tra i rifiuti, occhi duri, anime ribelli. Induriti dalla povertà.
In cosa credono? In nulla, nessun Dio, nessun maestro, punk disperati si nascondono il volto con i capelli. Fanno della tristezza la loro forza, il loro nichilismo li fa strafottenti.
Una birra su una panchina questo li fa felici, anarchici credono nell'inferno in terra.
Erbacce ai lati di un graffito, mozziconi, cocci di bottiglia, dal degrado nasce una forza chiara. Una luce di speranza dalla morte del vecchio arriva il nuovo.
"No future" gridano i muri come un uomo che abbia accelerato troppo contro un muro, la fine è giunta e con sé tutto il suo squallore. Non ci si riesce a fermare ma nel botto c'è anche la novità.
Si deve arrivare al fondo di questa rabbia per portare questa strada di città alla sua morte totale.
E da lì rinascere come una fenice dalle sue ceneri. Odore di cenere, odore di cenere. Odore di cenere ovunque, tutto deve avviluppare questa rabbia. Deve ridurre tutto in cenere.
I due si alzano, sputano, buttano le cicche e le bottiglie a terra e se ne vanno. Non fanno che aumentare la magia di questo luogo, il fermento spirituale inebriante.
Una scrittaccia dice "rispettiamo solo il degrado", non c'è luce, non c'è luce, non c'è luce e proprio per questo ce n'è tanta.
Solo in questi luoghi è possibile respirare la morte del vecchio, la vita non è che un gioco per bambini, un giocattolo vecchio e arretrato fatto di linee moderne che niente hanno a che fare con la vera luce, la vera vita.
Dalle crepe della strada nascono i fiori in tutto il loro splendore, proprio dalla morte nascono, e anche se li schiacci o li tagli, ricrescono, aprendosi un varco nel cemento e nell'asfalto.
Dal letame nascono i fiori, dalle crepe e dall'incuria nasce il verde della speranza, una nuova vita che distrugge il vecchio morente.
Nascono i giovani che cercano la droga, una dimensione senza vincoli di spazio e tempo, ancora acerba, ancora per ingenui ma sempre la ricerca verso qualcosa che non è nell'ordine delle cose, straordinaria, fatta di libertà per la mente e lo spirito.
Non si può schiacciare il fiore che cresce, borgo corrotto non riuscirai a seppellire il sacro degrado. La morte di Dio va vissuta a fondo per trovare la vera luce.
Cantate il degrado punk, emo, goth, cantate il vostro dolore e deridete il passato, il cosidetto classico che ormai morente, vive solo nei cuori più arretrati.
Bevete in un sorso la vostra vita, rabbiosi e ribelli rifiuti di una società corrotta e falsa, fatevi sporcizia e fate crescere il fiore dentro di voi, esso non vi abbandonerà mai, sarà buono e vi guiderà per la vostra strada.
Cospargetevi di cenere e tutto diventerà più chiaro dalla mente allo spirito.
Il degrado porta un mazzo di fiori alla tua porta, accettali e falli crescere tra i rifiuti. Perché il fiore affonda nel letame.
Intanto arriva un altro ragazzo, capelli nerissimi, bianco di carnagione, borchie sulle braccia, scrive qualcosa sul muro: "sali sul cesso e inizia a pensare".
Si mette a cavalcioni su un cesso gettato tra la spazzatura e ingoia una pasticca, d'un tratto dopo alcuni minuti inizia il trip.
I muri cadono come se fossero stati bombardati e si apre davanti a lui una distesa infinita, guarda su nel cielo e vede una struttura spaziale dalla forma circolare ma irregolare.
È una nave spaziale pronta a esplorare nuovi pianeti e galassie, è enorme, è grande quasi quanto una città ed è densamente popolata, dentro ci sono milioni di persone.
Il ragazzo è come ipnotizzato da questa struttura. Finalmente dopo a lungo attendere l'umanità è pronta per lasciare in massa il pianeta terra ed esplorare nuovi orizzonti, alla ricerca delle risposte più importanti dell'uomo.
Il ragazzo è come estasiato da questa visione e cerca di raggiungere la struttura, "anch'io voglio andare dall'altra parte!" Così la nave lo accoglie e lo prende con sé.
La partenza fu in un attimo, la nave scomparve dalla sua immagine e aprì immediatamente le porte, e davanti all'umanità apparve l'impossibile.
Ogni forma è totalmente sovvertita, ogni linea è spezzata e al tempo stesso unita insieme, le forme geometriche sono cambiate e non è possibile descriverle o disegnarle.
Ogni fiore è diverso dall'altro, sono fiori ma al tempo stesso sono alberi, sono entrambi sia minuscole pianticelle sia quercie giganti.
Ad ogni passo che si fa ogni regola fisica cambia, d'un tratto anche gli uomini mutano d'aspetto e diventano quello che desideravano ardentemente essere, e anche di più, una sorpresa continua, sempre più belli e giovani, ad alcuni per esempio escono mille gambe e con queste gambe salgono su nel viola del cielo e vedono i mille oceani e in ogni oceano posano le loro gambe.
Le mille braccia le usano per modificare e personalizzare ogni cosa che esiste, e gli occhi vedono addirittura le cose che non esistono.
Sono tutti uniti insieme in una coscienza sola e passeggiano restando fermi.
Passeggiano perché lo vogliono e restano fermi perché non c'è il bisogno di vivere. Non c'è il bisogno di vivere si dice tra sé e sé il ragazzo, non c'è il bisogno di vivere.
Si risveglia vomitando e ripetendo non c'è bisogno di vivere, non c'è bisogno di vivere.
Beve un po' di birra, si accende una sigaretta e riflette su quanto vissuto, poi si alza e scrive sul muro:
"in ogni oceano poso le mie gambe,
in ogni terra poso le mie braccia
la testa non è poggiata da nessuna parte
perché non c'è il bisogno di vivere"
Si beve una birra, sputa a terra e si accende un'altra sigaretta mentre se ne va a casa con un forte mal di testa.
"Volevo tutto e l'ho avuto anche solo per un istante!" Pensa il ragazzo.
"Avevo tutto: le mie gambe erano negli abissi dell'oceano e anche più giù per toccare terra, con le braccia potevo fare qualsiasi cosa e con la mente non vivevo ed ero libero da qualsiasi vincolo della vita".
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🔥 NOVITÀ EDITORIALE 🦌
Passaggio al Bosco Edizioni nel decennale del sacrificio del samurai d’Occidente
Dominique Venner
PAGINE RIBELLI
Volume primo
Prefazione di Alain de Benoist
Il significato della morte volontaria di Dominique Venner, avvenuta il 21 maggio 2013, è stato immenso per tutti i “cuori avventurosi” d’Europa. Quel rito sacrificale, però, non ha preannunciato un dato importante: il “samurai d’Occidente” ha affidato ai posteri un gran numero di appunti scritti a mano, che riuniscono una mole impressionante di testi, di idee, di spunti e di analisi. Sono – appunto – le sue “Pagine ribelli”.
Scritti nell’arco di quarant’anni, rappresentano l’ultimo tassello della sua opera, senza dubbio il più personale: l’infanzia sotto l’occupazione, l’Algeria, l’impegno nella Jeune Nation e la fondazione di Europe-Action, il gusto per l’avventura e il senso dell’eroismo, la passione per la storia e la ricerca delle radici, il fascino delle armi e l’amore per la caccia. Una miniera d’oro biografica e filosofica che solleva il velo su un personaggio straordinario, attore e osservatore del suo tempo. Questo primo volume raccoglie la prima parte dei quaderni scritti tra il 1982 e il 1990.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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marcocardelli · 2 years
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"Stay awhile! 'Tis sweet,. . . The rare occasion, when our hearts can speak Our selves unseen, unseeing!" ~ Edmond Rostand "Resta un po'! È dolce... La rara occasione in cui i nostri cuori possono parlare di noi stessi senza essere visti, senza vederli!" ~ Edmond Rostand💎 . . 💎 . . #amorefrasi #amore #pensieriprofondi #frasiamore #pensieri #love #emozioniuniche #pensierodelgiorno #ultimiribelli #unacitazionealgiorno #frasimotivazionali #photooftheday #risvegliospirituale #phrasesoftheday #spirituality #nameste #tumblrfrasi #picoftheday #conformismo #ribelli #bonsoir #goodevening #buenastardes #resilienza #resistenza #buonaserata #frases #postoftheday #marcocardelli (presso Ascoli, Marche, Italy) https://www.instagram.com/p/CkQ8RUQKpLE/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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pier-tuveri01 · 2 years
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A coloro che cavalcano le onde del mare e perdono di vista la riva.
A chi si libera delle regole, dell'etichetta, delle catene e parte alla ricerca della verità del proprio cuore.
A tutti i pezzi del puzzle scombinati, che non vengono invitati a partecipare al gioco della società, che restano indietro per imparare il proprio modo di volare, che nella sacra solitudine abbelliscono i cieli con le ali piene di libertà e la grazia del loro destino nato dall'anima incendiata.
Per i rari esseri ultraterreni che percorrono la strada meno affollata, che affrontano l'avventura con scopo e passione.
Ai ribelli, agli originali, alla solitudine che alimenta il loro spirito.
A chi non si conforma, nè torna indietro e non si fa da parte.
Per quelli che non sono nati per adattarsi ma per camminare gloriosamente altrove.
Per la tribù dei disturbatori che pensano fuori dagli schemi e sognano sui bordi dell'infinito.
A coloro che danzano anche se non conoscono i passi, che cantano anche se sono stonati e fuori sintonia.
Ai risvegliati il cui scopo è alimentare la propria anima e non morire di fame, il cui mantra è il battito del tamburo del proprio cuore e le infinite possibilità che scintillano all'orizzonte.
A quelli che hanno il coraggio di essere aperti, d'amare e vivere.
Ai maghi, ai mistici, agli incompresi.
Ai saggi che si muovono tra l'ombra e la luce.
A coloro che ululano alla Luna Piena e danzano nudi nei ruscelli.
A coloro che seguono la bussola dei loro cuori e credono nella stella polare del loro spirito.
Per chi ha il coraggio di cadere, di rompersi e frantumarsi.
Ai cacciatori di tempeste , a voi anime antiche che camminate su questa Terra.
Allo spirito selvaggio, queste parole sono per te.
Ara
La filosofia di Kant riassumeva: “Pensare da sé, ricercare da sé, reggersi con le proprie gambe”, una concezione della vita che mi ricorda il buon Marco Aurelio: all’interno la serenità e, dall’esterno nessun bisogno di aiuto, nessuna necessità di una pace fornita da altri! Bisogna essere retti, non sorretti. Dall’altro lato però avverto un bisogno insopprimibile di realtà diverse da me a cui relazionare strettamente la mia interiorità.
Luminosissimo pomeriggio ......in Armonia!
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Bentornato a questo sole
Nelle camere di tutto il mondo
Quando allaga letti e cuori
Che si girano per un secondo
Uno specchio che si invecchia
Mentre raschiano i sogni e il mento
A ricominciar le strade
E li coglie di fianco il vento
E spalle strette vanno
Nelle vie echi di luce come di candela
Camicie silenziose nel mattino
Che si spacca in due come una mela
Ombre di donne pigre
S'aggiustano le calze e baciano rossetti
Si affrettano alla vita inseguite
Da un mare di capelli e di tetti
E tutti amore
A dare indietro ieri
Per un altro cuore
E un mucchio di pensieri
E tutti in fila
Verso il vento del duemila
E noi
Al centro di un frammento della vita
Della vita
Al centro della vita
Sotto questo cielo muto
Una scena ferma che riprende
E si affaccia alle finestre
Mentre tirano sospiri e tende
E la gente si alza insieme
Come quando c'è un gol allo stadio
E si accendono rumori
E notizie fresche della radio
Quando gli uomini
Correndo stringono le giacche ed i polmoni
Ognuno ha la sua storia in macchine
Di latta che si inseguono a milioni
E le ragazze dei tram
Che scrivono messaggi dentro le bottiglie
E in fondo ad un diario e sognano
Appese ai desideri e alle maniglie
E tutti quanti
A risalir dal fondo
E andare avanti
Come se iniziasse il mondo
E tutti accanto
E ognuno un po' da solo
A dire quando
Si potrà partire in volo
E i ragazzi
In giacche colorate ai gusti misti
Ribelli e un po' svogliati vanno in classe
Come si entra dai dentisti
Gli innamorati pazzi
Che vivono il più bello degli amori
Gli occhi traboccanti cantano
Più forte dei motori
E tutti adesso
Incontro a un sogno
Che non è lo stesso
Ma ne abbiamo già bisogno
E tutti
Ci guardiamo intorno
E ci chiediamo se
Se questo è un nuovo giorno
O un giorno nuovo
Un giorno nuovo
Nuovo, un giorno nuovo!
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