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#ritorno a vivere
ilmondodishioren · 1 year
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Mi sento rinata.
Con l’arrivo dell’autunno, nel mondo della natura, si indica quel periodo che preannuncia il riposo, il letargo legato all’inverno, ma per me indica la rinascita. Sì, perché durante il periodo estivo sono così sofferente e fiacca che è come se entrassi in letargo, salvo per il fatto che col caldo non riesco a dormire 😂😂😂, ma sono dettagli. Smetto di scrivere, di dedicarmi al blog, di leggere….…
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latrasparenzadelpesce · 3 months
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mostro-rotto · 1 year
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Che accadrebbe se, un giorno o una notte, un demone strisciasse furtivo nella più solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: «Questa vita, come tu ora la vivi e l'hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione - e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere! Friedrich Nietzsche
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blogitalianissimo · 3 months
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Francamente, non capisco come abbiamo fatto a incattivirci così tanto.
Abbiamo (avuto?) la crisi economica e ok, il covid e ok, mi sta bene tutto, è stato un periodo merdoso e la gente si è spaventata e ok, ma come cazzo abbiamo fatto a ritornare ad essere così cazzo f@scisti tutti?
Non mi sembra che in Italia, Austria, Francia si viva così male da giustificare un tale ritorno al nazionalismo estremo...
Aveva storicamente più "senso" il fascismo "originale" rispetto al neo-fascismo di oggi...
Perché la sinistra non esiste più, perché il PD è il Biden nostrano, ovvero fa le stesse cose della destra ma attacca la bandierina arcobaleno per strizzare gli occhi ai giovani
Perché il PD non parla al popolo, mentre la Meloni, per quanto faccia comunque schifo, lo fa. Perché il PD è elitario, "se votate noi siete intelligenti, se votate loro siete delle capre ignoranti", questo atteggiamento di base è una merda e spinge l'italiano medio, che non è necessariamente fascista, a votare l'estrema destra. Ed è tutto sbagliato, la sinistra dovrebbe essere DEL popolo, e non degli studenti fuori sede di Catanzaro e basta.
Perché sì, giusto proporre politiche per le minoranze, ma se non fai assolutamente una merda per la maggioranza della popolazione, le persone non ti votano, e prima o poi smetteranno di farlo pure le persone della comunità LGBT che sì ovviamente hanno bisogno dei loro diritti, ma hanno bisogno anche di vivere in modo dignitoso come il resto della popolazione, e il PD non ha un programma politico per il resto della popolazione, è solo un "votate noi perché gli altri sono cattivi".
Per il resto d'Europa non mi esprimo, ma qua il problema è chiaro, la sinistra non esiste, e la destra ci sguazza.
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tulipanico · 27 days
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Mi ha toccato la guancia come faceva sempre nonno, stingendo la pelle tra le due nocche. Ho sentito salire le lacrime agli occhi, percorrere i dotti lacrimali insieme alla malinconia, le ho tenute lì; sono scese poco più tardi, in macchina, mentre percorrevo la strada buissima del ritorno. La morte è una cosa strana, si esite e, appena un attimo dopo, non si esiste più. Eppure si continua a vivere intensamente, ogni giorno, in cose piccole: nel volo delle prime rondini, nei tulipani appena sbocciati, persino nel gesto affettuoso di qualcun altro. Rivivi persino nello sforzo tutto mio di immaginarti nei giorni dei miei successi, che li hai sempre visti come tuoi. Avresti tappezzato la parete del salotto con le mie fotografie, e mi avresti stretto la guancia felice, appellandomi con quel nomignolo che ti piaceva tanto. Mi sarei lamentata del dolore, come al solito, eppure ora, mentre passo i polpastrelli in quel punto esatto, mi spiace non provarne affatto.
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ninfettin · 1 month
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siamo giunti al limite, io sicuramente e credo anche tu
non posso pretendere che tu possa capire davvero i miei disagi e allo stesso tempo io non riesco a essere all'altezza delle tue e delle mie aspettative. l'unico modo per uscirne bene sarebbe che io diventassi adulta e mi comportassi come tale. il che prevederebbe, in pratica, vivere con te, senza aggrapparmi a questa casa e ai miei genitori.
ma è una cosa che non posso fare.
hai ragione quando dici che la vita mi prenderà a schiaffi, hai davvero ragione e mi aspetto quel momento in cui non ci sarà più un punto di ritorno (forse l'ho già superato).
stiamo accumulando litigi e incomprensioni e indifferenze e malumori. è diventato tutto difficile e macchinoso. credo sia il sintomo che non possa più andare avanti. entrambi meritiamo più serenità e naturalezza. tu di certo
Rimani e rimarrai la persona più importante della mia vita. non cambia nulla di quello che provo ma è ovvio che non posso darti ciò che vuoi
lasciamo andare questa cosa
scusa per questi mesi buttati
ho scritto e cancellato sto messaggio. poi gli ho solo scritto come stai. mi sento morire
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angelap3 · 2 months
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I sognatori.
I mezzi pazzi.
Gli ubriachi.
I persi.
I poeti.
I musici.
Disegnatori.
Artisti.
I soli.
Quelli che han fatto pace con il buio
della notte. E dei pensieri.
Quelli che si tengono per loro le sconfitte
senza mai elemosinar perdono.
Quelli buffi. Goffi.
Che ogni tanto piangono e lo dicono.
Un poco sociopatici e per questo
affascinanti.
Quelli che han scoperto
di cosa è fatta la paura
e anche un po’ l’amore
e da quel giorno vivono meglio.
E da quel giorno hanno paura di far male.
Quelli che in una mattina qualunque
dopo aver bevuto un buon caffè
hanno deciso di sparire
di vivere
di incontrare la bellezza
di andare.
Perché così succede.
Quelli che han lasciato
il corrimano già da un pezzo
e non ricordano la strada dell’andata
figuriamoci quella del ritorno.
Padroni e schiavi della verità.
Loro.
Che certamente vi sorrideranno
dopo un: ciao come stai?
Loro, baciateli con cura.
Loro, abbracciateli più forte.
(Andrew Faber)
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falcemartello · 10 months
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Ora immaginate, per puro spirito accademico, se ieri sera un gruppo di (butto a caso) casapound avesse assaltato la sede di #nonunadimeno   
Sono certa che tutti i giornali e le tv griderebbero stamattina al ritorno del fascismo, invocherebbero la chiusura d’ufficio del Movimento responsabile dell’attacco e via così.
Invece oggi non vola una mosca. #nonunadimeno    ieri sera ha assaltato la sede di Pro Vita Famiglia e nessuno grida alla violenza, nessuno invoca la libertà di espressione o di scelta. va tutto bene così.
E allora dove sta la cosiddetta democrazia, che protegge e rispetta le opinioni diverse in un contesto civile?
Semplice: non c’è.
A partire dagli idranti del 2021, per arrivare a ciò che sta facendo Israele a Gaza, sta pericolosamente passando l’idea che “chi è nel giusto può fare ciò che vuole” senza preoccuparsi delle conseguenze, che non ci saranno perché “il sistema” lo considera giusto e dunque al di sopra del giudizio.
Ed è una deriva pericolosa signori, perché abbiamo già visto nella storia cosa succede se si concede (volontariamente o meno) tutto il potere a (((Qualcuno))) che può agire in modo sostanzialmente impunito.
Lo stanno facendo (Gaza, ieri sera, obbligo si superGP sono degli esempi), lo hanno già fatto, lo faranno.
È tempo a mio avviso di rendersi chiaramente conto di vivere in una situazione di libertà condizionata.
Esattamente come negli anni Trenta in cui se sei d’accordo col sistema tutto bene, se vai contro ti meriti violenza e costrizioni (e multe, condanne penali).
Come si combatte uno pseudo-regime simile?
Esattamente come negli anni Trenta-Quaranta: con la coscienza di essere “Contro” questa narrazione, con la voglia di aprire gli occhi anche agli altri, ma nella consapevolezza che fare questo ci pone in pericolo, perché il sistema farà di tutto per fermarci. Coalizziamoci, facciamo propaganda quasi “clandestina”, ma cerchiamo di ricordare che purtroppo la soluzione non sarà pacifica.
Il Male si vince estirpandolo alla radice, non cercando di convincerlo a “cambiare”.
Scusate il mucho texto, ma le scene di ieri sera sono state un campanello di allarme troppo lampante per continuare a tacere.
Serena Balli
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ambrenoir · 2 months
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Sbrigatevi
a vivere,
sbrigatevi
ad amare,
perché nessuno sa quanto tempo sia rimasto nella clessidra.
Siamo convinti di avere ancora tempo,
ma non è così.
Un giorno
ci rendiamo conto di aver superato il punto di
non ritorno,
ma è troppo tardi.
Dobbiamo imparare a vivere nel presente.
Guardando troppo al passato,
ci maceriamo
in rimorsi
e rimpianti.
Sperando troppo nel futuro,
ci culliamo
nelle illusioni.
L'unica vita
che vale veramente la pena vivere è quella del momento presente.
.
Guillaume Musso
dal web
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libero-de-mente · 7 months
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Un sabato sera dai minuti contati questo.
Raggiunta casa di mia madre, entro in silenzio e come immaginavo lei è già a letto. Le chiudo la porta della camera per non disturbarla, mentre sistemo la spesa che le ho fatto, controllo nel frigorifero le confezioni di alimenti scadute. Le rimuovo buttando il contenuto negli organici.
Lei puntigliosa su queste cose, ora non le riesce più di controllarle.
Un rapido riassetto alla casa, ma non le metto a posto tutto. So quanto ci tenga a dimostrare di saperci ancora fare con le pulizie, diciamo che pulisco dove c'è da spostare o alzare qualcosa di pesante.
Mi giunge la telefonata di figlio 2 "Papà ci sono le pizze da infornare, sai che dopo devo uscire".
Mi avvio a casa, dopo aver avuto cura di sistemare le medicine dentro il porta pillole settimanale, in modo che mia madre non sbagli.
La frase di mio figlio "...sai che dopo devo uscire" era incompleta.
La verità è che lo dovrò accompagnare io. In auto raccogliendo tre suoi amici.
Le pizze sono uscite molto buone questa sera, forse la pioggia che insiste me le farebbe gustare meglio se Gabriele non uscisse. Se ancora per un sabato sera fosse il mio scricciolo a casa. Ma non sarebbe giusto per lui.
Appuntamento sotto lo stadio cittadino, poi seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te, porta a una pensilina dove c'è un altro amico per voi tre. Anzi quattro, maledetta rima.
Li ascolto parlare, mi fanno sorridere e anche ridere. Non hanno nulla che non vada bene. Sono ventenni con la voglia di vivere e divertirsi. Lo ero anche io. Forse non sentendomi mai amico al pari degli altri.
Tipo strano "il Rino", sempre assorto e spesso assente.
Li lascio alla pensilina concordata dove il quinto amico li aspetta, e si fanno i nomi di altri che arriveranno più tardi. Forse.
Li saluto, Gabriele inaspettatamente mi saluta baciandomi. "Non ti preoccupare pa' sarò bravo e starò attento, come vuoi tu".
Non ho nulla da obiettare, riparto. Alla prima rotatoria inverto il senso di marcia, un'ultima occhiata a qui sorrisi, a quella complicità di amici che legano le proprie vite in un patto di sangue, di quelli indissolubili che se ben curate, come relazioni, potrebbero durare davvero a lungo.
Nel mio ritorno solitario penso alle mie amicizie perse, al fatto che mi sento solo ed estraneo anche in mezzo ad altre persone.
Ho sempre pensato che la mia vita non avesse un senso, ma un senso l'ho trovato. Sono i sorrisi dei miei figli, la gioia dei loro successi, gli occhi innamorati di chi sceglieranno come persone con cui condividere la vita.
Questo non me lo voglio perdere. Mi madre e mio padre queste cose non le hanno mai viste. Mai. Io le voglio assaporare.
E mentre alla radio passa il brano "I love my life" di Robbie Williams, le sue parole:
I love my life
I am wonderful
I am magical
I am me
I love my life
Mi squarciano il cuore, e la pioggia è come se battesse direttamente sui miei occhi, e non sul parabrezza.
Sono solo, ovvero mi sento solo, ma dovrò aspettare. Aspetterò i successi e le gioie dei miei figli, prima di mollare.
Piove, vedo centinaia di ragazzi che si avviano alla discoteca.
Poco dopo incontro le ragazze sfruttate per dare del sesso a pagamento sui bordi delle strade.
Vorrei fermarmi, dare loro una coperta che le ripari, qualcosa di caldo da bere e la possibilità di dire loro: vai, sei libera. Puoi fare altro nella tua vita, perché hai forza di volontà da vendere.
Solo durante questi pensieri mi accorgo che in radio passa Sweet Disposition un pezzo che trovo meraviglioso dei The Temper Trap
A moment, a love
A dream, aloud
A kiss, a cry
Our rights, our wrongs
A moment, a love
A dream, aloud
A moment, a love
A dream, aloud
Stay there
'Cause I'll be coming over
And while our blood's still young
It's so young, it runs
Won't stop 'til it's over
Won't stop to surrender
Avere la forza, di superare, di aspettare chi è un passo indietro.
Mi sento maledettamente solo, anche se non lo sono. Sto male.
Ma in questo sabato sera i miei figli, chi in un modo e chi nell'altro, si divertiranno. Questo conta. Ne basta uno anomalo in famiglia. E quello sono io.
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curiositasmundi · 5 months
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[...]
Oggi il più grande alleato di Israele è Hamas e tutti coloro che rispondono con la violenza alla violenza. Perché offrono a Netanyahu ed i suoi sodali scuse per compiere ogni scempio in nome della legittima difesa e del diritto di esistere che negano agli altri. Prima la provocazione, poi la reazione violenta, poi una risposta ancora più cruenta. A Gaza come ovunque, da decenni. Una spirale di violenza che con Netanyahu ed i suoi sodali sta però superando il limite trascinando Israele verso l’autodistruzione. Questo perché la situazione sta sfuggendo di mano e la vita sta diventando impossibile anche per gli stessi israeliani costretti a vivere in un bunker anche mentale divorati dalla paura mentre fuori non c’è affatto il paradiso. La guerra ha causato una pesante crisi economica, si perdono posti di lavoro mentre il costo della vita è alle stelle. Intere aree del paese come quelle del nord della Galilea o attorno a Gaza, sono evacuate da mesi ed interi comparti sono crollati. Con ingenti risorse pubbliche sprecate in armamenti sempre più sofisticati invece che per i servizi ai cittadini, l’intero paese sta diventando un insediamento accerchiato da nemici. Ma l’odio si ritorce contro chi lo prova. La società israeliana è frantumata. Mentre la stampa internazionale indossa la museruola imposta dalla lobby pro Israele, a casa sua Netanyahu è considerato il neofascista che è. La dolorosa vicenda degli ostaggi di Hamas ha fatto saltare ogni ipocrisia, a Netanyahu e al suo governo non frega nulla nemmeno dei parenti israeliani degli ostaggi che da mesi protestano chiedendo un accordo. L’obiettivo di occupare i rimasugli di Palestina viene prima di tutto. Loro stessi e i loro deliri estremisti vengono prima di tutto. In Israele vi sono poi storicamente personalità e movimenti progressisti che nulla hanno a che fare con questa deriva neofascista. Ci sono ad esempio giovani obiettori di coscienza israeliani in galera di cui nessuno parla, ci sono gruppi di pacifisti ebrei sovente presi a legnate dai coloni, ci sono personalità e perfino rabbini che sono per la convivenza pacifica e pro Palestina. La società israeliana è profondamente lacerata ed è da una di queste crepe che può generarsi l’implosione. Da anni in Israele i governi durano come le arance e prima della guerra gli israeliani hanno riempito le piazze per mesi in nome di una democrazia liberale messa a rischio del delirio di onnipotenza di Netanyahu che voleva sottomettere la Giustizia alla politica. Pur di non mollare, Netanyahu ha messo insieme un governo con l’estrema destra e fin dal primo giorno butta benzina sul fuoco per tenere unita la società israeliana in nome del sempiterno nemico comune. Ma vi sono anche altre fratture. Gli invasati religiosi col doppio passaporto ululano alla Terra Promessa ma poi sono i primi a fare le valige e tornarsene a Brooklyn quando volano i missili, ma ad andarsene sono anche molti cittadini moderati esasperati da una terra anche per loro diventata maledetta. Un conto è la propaganda, un conto la realtà. Emblematiche le pubblicità sui media israeliani per convincere ebrei in giro per il mondo a trasferirsi negli orrendi condomini vista mare. In Israele vi sono poi schiere di invasati religiosi mantenuti dai contribuenti e perfino esenti dalla leva e questo mentre gli altri devono tirare la cinghia e continuamente mollare tutto per arruolarsi. E vi sono minoranze come quella araba, in sostanza palestinesi sottomessi che abbassano la testa in pubblico e la alzano in privato. Paura ma anche ipocrisia perché in Israele hanno servizi e un tenore di vita almeno fino ad oggi migliore rispetto a quello dell’altra parte del muro. Perfino l’esercito ha mugugnato contro i politici negli ultimi mesi e gli psicologi sono sommersi di soldati traumatizzati di ritorno da Gaza. Netanyahu ed i suoi sodali sono detestati da gran parte degli israeliani, eppure per egoismo continuano a schiacciare l’acceleratore ed ignorare ogni malcontento. È questo il vero fascismo ed è questo che potrebbe portare Israele allo schianto.
[...]
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clo-rofilla · 1 month
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Da quanto tempo siete una coppia aperta? Com'è vivere questo tipo di relazione? Non da gelosia o altro?
Allora. Mi sono arrivate un po' di domande di questo tipo e ho esitato a rispondere (in tutta onestà, esito ancora); non per senso del pudore (spoiler: non ne ho - facevo la doccia mentre i miei fratelli la cacca e il bidet e viceversa: nelle famiglie numerose si viene su un po' spartani), bensì perché sono convinta che ogni coppia sia un mondo a sé, e quello che funziona per noi due sicuramente non va bene per altri e viceversa (ad esempio noi non siamo poliamorosi e mi sento di dire che mai lo saremo per come io e lui concepiamo l'amore). Quindi lungi da me dare esempi o consigli perché l'unica strada possibile in questo campo è quella che si fa empiricamente con il/la proprio/a partner, fatta di passi avanti, indietro, ancora avanti, ecc. (dubbi, scoperte, certezze..) finché non si apprende cosa fa bene a noi stessi e all'equilibrio di coppia in generale (e aprire la coppia, per esperienza, insegna tanto, tantissimo, non solo dell'altro ma anche e soprattutto di noi stessi!).
Ora, per rispondere genericamente alla tua domanda. Siamo una coppia aperta quando ci va e finché ci va, senza una data di partenza e senza una data di scadenza, a volte ci "apriamo" al mondo, a volte ci piace tornare al nucleo della relazione e dedicarci interamente a noi. Non c'è un calendario, leggiamo i nostri periodi emotivi. Non è un'esigenza né mia né di Matteo, è un apporto ulteriore che ci può arricchire e divertire ed eccitare quando siamo nel mood e nel periodo adatto. Negli anni abbiamo sperimentato un po' di esperienze insieme, e da un po' abbiamo provato a fare un passo ulteriore. Magari ora ci va e poi tra qualche tempo non ci andrà più! Nulla è definitivo, tutto è in fieri e soprattutto ha sempre come fine ultimo l'eccitazione della coppia. Mi spiego: in qualsiasi esperienza da sola o insieme c'è un ritorno di fiamma nella coppia, perché l'esperienza vissuta (e condivisa in un secondo momento con l'altra persona) va ad alimentare amore e sessualità endogeni alla coppia. Ovvero: nessuno dei due va a "scopare in giro" per farsi gli affari suoi o appagare le proprie pulsioni (siamo appagatissimi e affiatati già insieme di base! E anzi, se così non fosse secondo me non avrebbe senso aprire la coppia, perché servono davvero delle basi solide e una fiducia immensa). Io e Matteo siamo molto bravi nella comunicazione (ci abbiamo lavorato tanto fin dall'inizio), è onesta e aperta e trasparente sotto ogni fronte, quindi nulla è scolpito su pietra e di qualsiasi cosa si parla e ci si confronta (e ci si eccita, soprattutto, pure! Se no a che serve?).
Siamo gelosi? Sì certo! Ma se ti dicessi che la gelosia è un costrutto sociale che ci è stato inculcato dalla società (soprattutto occidentale) e che lavorare sui propri limiti ti apre i chakra mentali e ti porta a raggiungere un livello ulteriore mi crederesti? È così. Nota bene: non ho detto che è facile, non è per niente facile!!!! Ma ci si lavora (se si ha voglia ovviamente) rigorosamente insieme, ci si viene incontro, ci si dà spazio tempo amore ascolto e comprensione. La gelosia non si può sradicare del tutto, però può cambiare forma e affievolirsi e portare a consapevolezze nuove e superiori. Si tratta di trovare quella zona di conforto dove "ci si sta comodi", e dove il tornaconto generale dell'esperienza è comunque molto più vantaggioso e positivo di quel sentimento isolato: la gelosia infatti può innescare anche sentimenti ed emozioni positive, essere enormemente eccitante e aiutare a non dare mai le qualità del proprio partner per scontate, o vederle con nuovi occhi e attenzione. A me piace essere un po' gelosa di Matteo, e viceversa (e ci eccita da pazzi). Se e quando non dovesse essere gestibile ci si parla e si tara il tiro! Nel mentre, ci si diverte.
Voilà ! 🧘🏻‍♀️🌱✨
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thebutterfly0 · 8 months
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Sono tornata nella mia seconda casa se così vogliamo chiamarla. Ho passato un bellissimo week end a casa, sono stata proprio bene, in compagnia di persone che mi apprezzano per quella che sono. Poi torno qua e mi sembra di vivere due vite completamente diverse. Rispetto allo scorso week end sono ritornata a sentirmi apatica, senza forze e senza voglia di fare nulla. Mi trascino al lavoro e non vedo l'ora che venga il weekend solo per dormire. Progetti non ne abbiamo e quindi dormo. Almeno sotto le coperte non soffro. Questa volta il ritorno è stato più pesante del solito, lasciando da parte il distacco dai miei genitori ma proprio il fatto di essere tornata a vivere per quei due giorni. È proprio di questo che ho bisogno.
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gcorvetti · 1 month
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E' finita.
Lo so sono stato poco presente in questo periodo perché mi sono concentrato a risolvere il problema inter coppia che si è venuto a creare da, diciamo, almeno un anno. Ma Domenica la doccia fredda è arrivata comunque. "Non voglio stare più con te". Già, l'ha detta. Non sto a scrivere motivazioni e tentativi potrei essere ancora qua per capodanno, ma nella sua bontà e visto che la casa è la sua, non mi sta sbattendo fuori di casa, oggi completo la sistemazione della stanza degli ospiti, aka ex ufficio twitter, c'è un divano che ho faticato 77 camicie per portarlo sopra e rimontarlo in quello spazio così stretto, ma va bè è già stato utile una volta a quanto pare abbiamo un destino incrociato.
Un paio di settimane fa ho parlato con mio cugino lo psicologo, mi aveva rassicurato, è il suo lavoro, ma ora ho scritto ad uno locale che mi è stato fornito dalla dottoressa e che non è a pagamento, attendo risposta. Spock aveva già intuito tutto quello che stava accadendo dai miei racconti, giustamente lui ha un punto di vista esterno, mi aveva già fatto un audio di diversi minuti dove mi diceva che per lui, o per come la vedeva lui, il rapporto è finito, l'amico vero si vede anche in questo.
Come sto? Dopo 25 anni di tribolazione, rinuncie, dedizione a lei alla famiglia al nostro cercare di vivere la vita ecc ecc, mi sento malissimo. Oggi ho bigiato il lavoro, è successo la settimana scorsa che per lo stress accumulato a casa e a lavoro mi è venuto un attacco di panico e ho iniziato a piange a fare cose sconnesse, sti poveri cristi che non mi conoscono non sapevano che pesci prendere, allora gli ho spiegato la situazione. Ad oggi non mi va di andare al lavoro, spesso in questa settimana ho finito il turno anzi tempo, fondamentalmente mi basta lo stress di questa situazione, andrei a lavoro per stare sereno non per aggiungere altro stress, mi serve un'altra tipologia di lavoro, innanzitutto meno ore 12/13 ( all'impiedi ) non riesco a farle più, quindi se mi mettono parttime mi fanno un favore, però guadagnerei di meno. Stando ad oggi Maarja, adesso posso scrivere il suo nome dopo anni che l'ho sempre mensionata come "lei", Maarja, visto anche il mio ruolo nella sua vita, mi concede un pò di tempo per riprendermi. Qua mi viene in mente una frase che mi ha ripetuto spesso in questi mesi dopo il mio ritorno dalla Trinacria "Io ti voglio aiutare", la capisco. Mi ha ripetuto anche un concetto che mi disse quando stavo a Londra, che io qua ho sempre un posto e che lei mi vorrà bene sempre qualsiasi cosa succeda, mi rincuora anche perché in questo esatto momento della mia vita oltre a Spock non ho amici con cui mi relaziono giornalmente, e Maarja è l'altra amica, quindi totale 2, i colleghi di lavoro non sono amici sono colleghi, appunto.
Per concludere vi riporto una battuta che mi ha fatto mentre parlavamo della mia carriera musicale, a lei piacerebbe molto che ritornassi sul palco, le piace quello che mi sta venendo adesso, anche se io lo trovo a tratti melodrammatico, mi ha detto "Vedi ora che stai male stai scrivendo bella musica", non è il mio modus operandi fare il chitarrista con problemi per creare, preferisco di gran lunga un equilibrio e una stabilità che mi aiutano a pensare, aspetti che in questo momento non ho. Finisco con il barlume di speranza, un pò lo stesso che mi ha riportato qua dalla Trinacria, che se le cose cambiano è possibile che lei, Maarja, ci ripensi e magari chissà, ma so che è un'illusione e lei me l'ha confermato con l'espressione del viso, la conosco non sa mentire. Spock mi dice che non mi posso rimproverare nulla ho fatto il mio dovere fino in fondo e che ora mi meriterei di vivere la mia vita serenamente, suonare, viaggiare, conoscere persone nuove ecc ecc, ma questo potrei anche farlo benissimo stando con lei.
Dal baratro in cui sono caduto è tutto ci sentiamo prossimamente.
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verdemoun · 2 months
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Ok, ma finora non hai parlato di Molly nella tua AU. 🧡💙
Mi immagino come "cosa?! Una donna deve lavorare per vivere!?".
Poi spero che impari che la violenza di genere economica è una cosa brutta e capisca quanto sia bella l'emancipazione femminile e trovi uno scopo nel mondo moderno.
Come pensi che sarebbe stata la relazione con Annabelle e il resto della gang? E come avrebbe affrontato il ritorno di Dutch?
Grazie mille!! mi dispiace, non parlo italiano but will try to respond with google's help!
the gang did not find molly! she was actually picked up by a lovely older couple who happened upon her stumbling around the woods where her body was burned/'laid to rest' and took her in
as a result she has to learn to separate herself from the gang and 19th century society a lot faster and very much thrives on it
before she has to address getting a job she accidentally becomes a very well paid 200k+ followers influencer on social media
her main social media account 'itsmollydamnit' is her talking about modern era things as modern era things people assume it's an elaborate roleplay but she is little mermaid style going on live to talk about the marvels of modern era like microwave popcorn and pastel self defense weapons
she loves female empowerment the number of essays and philosophy texts on the role of women in modern era, rights of women, feminism, protest, she reads puts dutch's 'education' to shame.
the gang didn't realise she had timewarped until months later (sean found her on social media) and while she was glad to hear from the 1899 gang she doesn't need that connection because they'd always treated her like an outsider anyway. she has modern friends and modern interests and she's thriving in a world that encourages and expects her to 'dont need no man'
she also discovers she's bi as is the right of passage for any woman who dates dutch van der linde and ends up very happily married to a woman from modern era. her wife doesn't actually know about timewarp and just thinks molly is incredibly intelligent but also adorably naive about some things in modern era
molly does keep in contact with annabelle and bessie because sometimes it is important to have a woman who understands the jarring shift from 19th century to 21st century and will semi-regularly catch up with them for brunch
she is too busy being an internet celebrity to see the gang often but still catches up with them whenever she can
for dutch's safety they never invite him to an outing molly is going to. molly is bold and empowered and has made it clear if she ever sees dutch van der linde again it is on sight. she will try to kill him.
molly also getting some counselling and realizing while she was her late teens/early 20s when she met dutch and she was very much a vulnerable young woman taken advantage of by an older wise talking megalomaniac with pretty words
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idettaglihere · 9 months
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siccome non posso parlarne con i diretti interessati, scriverò qui; di conseguenza seguirà uno sfogo puramente personale ed inutile
domani sera sarei dovuta andare a ballare con i miei colleghi ma tre settimane fa è saltato tutto per via dell'organizzazione pessima ma a quanto pare poi loro si sono riorganizzati in qualche modo togliendomi dal gruppo e parlando sottovoce se vicino a me. lo sento che mi considerano una sfigata, perché l'unica mia richiesta era quella di un passaggio per l'andata e il ritorno di modo da non mettere io la macchina e quando mi sono tirata fuori vedendo che non avrei avuto alcun passaggio, da lì sento che mi vedono come una scema. ma vabbè, questo è il minore dei problemi. S. sapendo che era tutto saltato mi ha invitato alla festa che fanno lui e la sua compagnia (che io conosco e con i quali vado molto d'accordo) ed io ero felicissima e di fatti ho accettato subito. ad oggi mi sento una scema, anzi, un peso grande, enorme. loro sono una compagnia unita e per quanto ci abbia fatto delle uscite insieme io che c'entro con loro a capodanno? è una cosa più "intima" e credo che S. mi abbia invitato per pena e che loro abbiano accettato che ci fossi anche io un po' per rassegnazione. per non parlare del fatto che S. mi darà i passaggi sempre per la questione macchina e mi sento una tale sfigata che vorrei solo sparire. sto passando un periodo di estrema difficoltà proprio per via di mia madre e del trauma che mi ha provocato da piccola e andarle contro mi sta portando ad avere delle crisi abbastanza forti di ansia o episodi depressivi pesanti, quindi per vivere più serenamente la serata ho deciso di dargliela vinta e non guidare la sera di capodanno. ma anche se lo spiegassi a loro, cosa gli importerebbe? rimango la 25enne sfigata che ancora non sa decidere per sè.
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