#crocevia
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PRIMA PAGINA Osservatore Romano di Oggi giovedì, 17 ottobre 2024
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Libano, crocevia dei nuovi venti di guerra israeliani
Libano, crocevia dei nuovi venti di guerra israeliani
a cura della Redazione 1 Settembre 2024 Mentre prosegue senza tregua il massacro del popolo palestinese, Israele intensifica le azioni militari oltreconfine mirando ad estendere il conflitto a Libano e Iran. Libano, venti di guerra israeliani Negli ultimi mesi, Israele ha intensificato i suoi attacchi contro Hezbollah nel Libano meridionale, sollevando preoccupazioni circa un possibile…
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PRINCE OF PERSIA THE LOST CROWN IL PICCOLO VAHRMA IL CROCIAVIA DEI TEMPI 🎮 PS5 UHD 60f
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[Il crocevia dei sensi][Armando Zoff]
Il Crocevia dei Sensi di Armando Zoff è uno spregiudicato diario che, come un'avvincente pellicola a tinte forti, permette al lettore di sprofondarsi in realtà ad alta densità materica.
Il Crocevia dei Sensi è uno spregiudicato diario che, come un’avvincente pellicola a tinte forti, permette al lettore di sprofondarsi in realtà ad alta densità materica. L’azzardo verso la vita, l’espressione ardita della sessualità e un profondo istinto di sovversione alla morale dei tempi si fondono in pagine spiazzanti che rapiscono e suggeriscono profonde riflessioni. Le vicende dell’autore e…
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#2023#Alto Voltaggio#Armando Zoff#fiction#gay#Il crocevia dei sensi#Italia#LGBT#LGBTQ#libri gay#Narrativa#narrativa italiana
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della vita politica italiana, con particolare riferimento agli ultimi due inquilini del Quirinale.
Si tratta di parole il cui tenore letterale non è equivocabile, tanto è chiaro.
Parole pesanti come macigni perché Juncker è stato presidente della Commissione dal 2014 al 2019 e presidente dell’Eurogruppo dal 2005 al 2013.
Due crocevia fondamentali per la gestione della crisi finanziaria del 2009 e della crisi del debito del 2011-2012, che hanno messo in serio pericolo la tenuta dell’unione monetaria e della stessa #UE.
Juncker ricorda che “Vi sono personalità italiane che mi hanno profondamente marcato – risponde –.
Prima di tutto, Carlo Azeglio #Ciampi, uomo saggio e ponderato, ma anche Giorgio #Napolitano.
In questi anni di dibattiti feroci, gli italiani hanno dimostrato finezza nello scegliere i loro presidenti che si sono sempre differenziati dalla maggioranza delle personalità politiche italiane per la loro serietà e per la loro capacità a riflettere oltre la loro persona. Non amavano la combinazione, ma l’armonia”. In francese, il termine combinazione si riferisce al bizantinismo della politica italiana, agli accordi sottobanco, all’opportunismo fine a sé stesso.
“Con Giorgio #Napolitano e poi con Sergio #Mattarella, che appartiene alla schiera dei presidenti che ho appena citato, ho spesso negoziato, non dico in segreto ma senza troppa pubblicità, quando avevo dei problemi con i primi ministri italiani.
O meglio, quando i primi ministri italiani avevano dei problemi con il presidente della commissione europea.
Amavo i miei scambi con Giorgio Napolitano. Ascoltando le sue descrizioni della vita dall’interno del governo italiano sono diventato uno specialista di cose che non dovevo sapere…”.
Si tratta di parole pronunciate non da uno di passaggio, ma da chi ha cominciato a frequentare i corridoi e le stanze dei bottoni di #Bruxelles circa 40 anni fa, i cui ricordi potrebbero riempire più di un libro.
Ma sentirsi dire che, quando i primi ministri italiani avevano problemi con la Commissione, lui “negoziava” (in segreto, o meglio, senza troppa pubblicità) con Napolitano e Mattarella è come fare entrare un elefante in una cristalleria.
A quale tipo di problemi si riferisce?
Forse a qualche tentativo di resistenza del governo Berlusconi e del suo ministro Giulio Tremonti, rispetto a soluzioni di politica economica che hanno zavorrato il nostro Paese per 10 anni?
Oppure all’indecente pressione esercitata.
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“L’uomo nasce come seme: può diventare un fiore oppure no. Dipende tutto da te, da cosa fai di te stesso; crescere o no dipende da te. È una tua scelta e questa scelta va affrontata ogni momento; in ogni istante ti trovi a un crocevia.” Osho art by_lietuciennica ******************** “Man is born as a seed; he can become a flower or not. It all depends on you, on what you make of yourself; to grow or not to grow is up to you. It is your choice and this choice has to be faced every moment; every moment you are at a crossroads.” Osho art by_lietuciennica
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Sei andato via, insieme a quel palpito di vita in cui mi riconoscevo.
E cercare tracce nel bosco della memoria, nel crocevia della speranza. Il tempo come una ragnatela ti porta via ed improvvisamente svanisci.
Diventi nebbia, sole derubato, caduta.
E i cocci che costellano la mia strada sono i momenti che non abbiamo avuto, la trama che non si è sciolta, il desiderio non appagato. Posso solo tratteggiare spiragli di emozione e costruire il tuo volto come un cieco può scolpire creta. Posso sentire nell’aria un odore e pensare sia quello delle tue mani, mani calde o fredde, non lo saprò mai. Voli via, ti portano via cieli e voci distanti, immagini frastagliate come me, resta un silenzio che è preludio di morte, morte da vivi, quando rinunci a guardare la luce per paura che ti scalfiscano le ombre che vogliono cadere, quando non salti per paura che il volo sia troppo in alto, quando confondi una rosa in un prato di sterpaglie dimenticate eppure la Rosa rimane lì e continua a sbocciare.
T. Andena 2021
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TAORMINA - PASSEGGIANDO
Nessun poeta può scrivere una poesia su Taormina perché Taormina è già poesia nel suo essere cielo e mare nella luce che la veste nella sua infinita primavera nei mille colori che l’accendono nel suo solare abbraccio perché qui nessun cuore può essere straniero o triste o vestirsi di malinconia o non credere nei sogni mentre parla con il mare dai suoi balconi fioriti da quel gradino del paradiso che è la sua piazza luminosa. Nessuno a Taormina può negare la bellezza o ignorare la felicità o non amare la vita. Perché Taormina è la luce del giorno è i versi di una tragedia nel teatro sospeso sul mare è il fascino dei palazzi medievali arrossati dal sole al tramonto Taormina è il sorriso delle sue bellissime donne è le lingue del mondo che qui trovano casa. Taormina è i suoi vicoli il verde ed i fiori che la vestono è il profumo dei suoi ristoranti l’ironia, la gioia delle scalinate il suo essere nobile e casta sensuale e provocante, sorella e amante ricca e generosa silenzio e musica. Taormina è abbracciare il nord è il lungo sereno viale che vive da levante a ponente è il suo volto rivolto a sud è il centro di tre mari lo specchio di sette cieli il tempo che si ferma la vita che scivola felice su i suoi antichi palazzi. Taormina è il crocevia di ogni poesia d’amore è le stelle d’agosto con cui le sue luci si confondono felici è il sospiro di amanti e poeti è la luna che la veste d’argento le nubi che la sfiorano la serenità che la culla il vento che l’accarezza. Taormina è il bello racchiuso nella sua profumata, antica multicolore, immensa, elegante anima mediterranea
TAORMINA - WALKING: No poet can write a poem about Taormina, because Taormina is already poetry, in its being sky and sea, in the light that dresses it, in its infinite spring, in the thousand colors that light it up in its sunny embrace because here no heart can be foreign or sad, or dress in melancholy, or not believe in dreams, while it speaks with the sea, from its flowered balconies, from that step of paradise, which is its luminous square. No one in Taormina can deny beauty, or ignore happiness, or not love life. Because Taormina is the light of day, it is the verses of a tragedy, in the theater suspended over the sea, it is the charm of the medieval buildings, reddened by the setting sun, Taormina is the smile of its beautiful women it is the languages of the world, which find a home here. Taormina is its alleys, the greenery and flowers that dress it, it is the scent of its restaurants, the irony, the joy of the stairways, its being noble and chaste, sensual and provocative, sister and lover, rich and generous silence and music. Taormina is embracing the north, it is the long serene avenue, which runs from east to west, it is its face facing south, it is the center of three seas the mirror of seven heavens, time that stops, life that slides happily, on its ancient buildings. Taormina is the crossroads of every love poem and the stars of August with which its lights happily merge is the sigh of lovers and poets it is the moon that dresses her in silver, the clouds that touch her, the serenity that cradles her, the wind that caresses her. Taormina is the beauty contained in its fragrant, ancient, multicoloured, immense, elegant Mediterranean soul
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31 dicembre, perché sia un anno nuovo, non solo il nuovo anno
Sono loro a dover temere l'ora x, non noi.
PROGRAMMA IN DEFINIZIONE, EVENTO FACEBOOK: https://fb.me/e/4FICkBye7
1. L'ora x è quella dei licenziamenti definitivi, quando Gkn verrà trasformata in una pura operazione immobiliare. E' il completamento della delocalizzazione.
2. L'ora x ad oggi arriva il primo gennaio 2024. Sono così cinici da licenziare il primo gennaio. Questo ci obbliga all'ennesimo miracolo: un atto di lotta, veglia, analisi, raduno di fronte ai cancelli della fabbrica il 31 dicembre. Per affermare che: siamo tutti Gkn e che l'ora più buia e più fredda va passata insieme.
Il contesto è proibitivo: stupiamoli. Continuiamo a scrivere la storia
3. Faremo di tutto per respingere i licenziamenti, ma comunque il 31 dicembre sarà un crocevia fondamentale. Perché - licenziamenti o no - il nostro tempo sta scadendo. O la lotta per Gkn diventa una lotta per la fabbrica socialmente integrata, per la reindustrializzazione dal basso, o presto o tardi la speculazione finirà per avere il sopravvento.
4. Un territorio esondato e alluvionato non può permettersi di non sapere cosa sarà di 80mila metri quadri. Contro la cementificazione e il cambiamento climatico, per una fabbrica che sia polo delle rinnovabili e della mobilità leggera.
5. Da anni gli operai sono gli unici a tenere la discussione sulla progettualità industriale. Probabilmente perchè da anni le diverse proprietà hanno avuto ben chiaro che lì vogliono distruggere una storia industriale, sindacale, territoriale. Abbiamo un progetto industriale, ma senza intervento pubblico questo progetto rischia di rimanere sulla carta. Chiediamo che Regione e Comune intervengano sullo stabilimento.
6. Il Governo ha dato soldi pubblici a un'azienda in liquidazione, senza fare ritirare la liquidazione e senza nemmeno dire una parola sui licenziamenti. Il Governo ha chiarito da che parte sta.
7. Portate tutto, voce, gazebi, robe da bere e mangiare da distribuire, chiedete alle vostre realtà organizzate di concentrare la propria presenza il 31, aiutateci con il servizio di volontariato, diffondete la voce. Che l'ora x ci faccia trovare insieme come una barricata festosa, come "geniali dilettanti in selvaggia parata".
Form volontari. https://forms.gle/Ubp54M8FYYXAtjTc7
8. 13 dicembre, h 19, presso presidio ex Gkn, riunione operativa delle realtà solidali, gruppo di supporto verso i successivi giorni di lotta e verso il 31 dicembre.
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Quando si ha soltanto l'amore
Per tracciare il cammino
E forzare il destino
Ad ogni crocevia
Quando si ha soltanto l'amore
Per parlare ai cannoni
E nient'altro che una canzone
Per convincere un tamburo
Allora senza avere nient'altro
Che la forza d'amare
Avremo nelle mani,
Amici, il mondo intero.
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PRIMA PAGINA Osservatore Romano di Oggi domenica, 29 settembre 2024
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Benedetta sei tu donna
perchè stai cambiando pelle
come un serpente lasci andare il vecchio
ti abbandoni al cambiamento
attraversi il crocevia
consenti all'ombra di trasformarti
per rinascere più luminosa il giorno dopo.
Non sei la sola che vive questo momento
in tanti stiamo morendo al vecchio
noi ci annulliamo
noi ci annientiamo
per rinascere più coloranti e autentici.
Lasciati strisciare sul percorso della vita
striscia e senti l'intima connessione con Madre Terra
guarisci con la polvere della tua scia.
Ci stiamo risvegliando attraverso il suono
del sonaglio della nostra coda.
~ Monica Glusman
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Accanto alle grandi correnti di questo mondo, ci sono ancora uomini radicati nelle 'terre ferme'. Sono generalmente uomini sconosciuti che si tengono lontani da tutti i crocevia della fama e della cultura moderna.
Julius Evola - Rivolta contro il mondo moderno
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Ci siamo, la base di tutte le guerre: l'Iran. Ricordiamo che per l'amministrazione Bush-Cheney già la guerra in Iraq era solo un preludio del conflitto con gli iraniani. L'Iran è un crocevia essenziale della nuova via della seta cinese, guarda il caso ha lo stesso ruolo dell'Ucraina in Europa. Bloccati questi due grandi Hub la Cina resta tagliata fuori da Europa e Medio Oriente.
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“L’uomo nasce come seme: può diventare un fiore oppure no. Dipende tutto da te, da cosa fai di te stesso; crescere o no dipende da te. È una tua scelta e questa scelta va affrontata ogni momento; in ogni istante ti trovi a un crocevia.” Osho AI art collector ********************* “Man is born as a seed; he can become a flower or not. It all depends on you, on what you make of yourself; to grow or not to grow is up to you. It is your choice and this choice has to be faced every moment; every moment you are at a crossroads.” Osho AI art collector
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– Avanzi col capo voltato sempre all’indietro? – oppure: – Ciò che vedi è sempre alle tue spalle? – o meglio: – Il tuo viaggio si svolge solo nel passato?
Tutto perché Marco Polo potesse spiegare o essere immaginato spiegare o riuscire finalmente a spiegare a se stesso che quello che lui cercava era sempre qualcosa davanti a sé, e anche se si trattava del passato era un passato che cambiava man mano egli avanzava nel suo viaggio, perché il passato del viaggiatore cambia a seconda dell’itinerario compiuto, non diciamo il passato prossimo cui ogni giorno che passa aggiunge un giorno, ma il passato più remoto. Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova in suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Marco entra in una città; vede qualcuno in una piazza vivere una vita o un istante che potevano essere suoi; al posto di quell’uomo ora avrebbe potuto esserci lui se si fosse fermato nel tempo tanto tempo prima, oppure se tanto tempo prima a un crocevia invece di prendere una strada avesse preso quella opposta e dopo un lungo giro fosse venuto a trovarsi al posto di quell’uomo in quella piazza. Ormai, da quel suo passato vero o ipotetico, lui è escluso; non può fermarsi; deve proseguire fino a un’altra città dove sa che forse era stato un suo possibile futuro e ora è il presente di qualcun altro. I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi.
– Viaggi per rivivere il tuo passato? – era a questo punto la domanda del Kan, che poteva anche essere formulata così: – Viaggi per ritrovare il tuo futuro?
E la risposta di Marco: – L’altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà.
Le città invisibili, Italo Calvino, 1972.
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