#cristianesimo e paganesimo
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Candelora: tra tradizione, fede e cambiamento delle stagioni. Recensione di Alessandria today
Un’antica celebrazione religiosa che segna il passaggio dall’inverno alla luce della primavera.
Un’antica celebrazione religiosa che segna il passaggio dall’inverno alla luce della primavera. La Candelora, celebrata il 2 febbraio, è una festività profondamente radicata nella tradizione cristiana, ma con origini che si intrecciano con riti pagani legati alla natura e alla luce. La ricorrenza prende il nome dalle candele benedette, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, e celebra…
#2 febbraio#Alessandria today#antiche tradizioni#benedizione delle candele#cambiamento stagionale#candele benedette#Candelora#clima e inverno#credenze popolari#cristianesimo e paganesimo#Cultura Popolare#falò rituali#festa cristiana#festa della luce#feste religiose#festività europee#folklore italiano#Google News#Groundhog Day#illuminazione spirituale#Imbolc#inverno e primavera#italianewsmedia.com#Lupercali#Papa Gelasio I#Pier Carlo Lava#Presentazione di Gesù al Tempio#Primavera#proverbi popolari#purificazione
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In EU stiamo vivendo un declino da vecchiaia spossata, barbarie indotta e cancel culture. Dopo sedici secoli di cristianesimo, oggi siamo testimoni di un’inversione normativa e filosofica, l'ingresso in un’era che non sarà atea o nichilista come molti credono, ma pagana.
La cristianità ha esaurito qui il suo tempo, lasciando spazio a nuove religioni, ad un politeismo che venera gli alberi, la terra, le balene, la "scienza" per quel che viene spacciata essere. La transizione è brutale, difficile da accettare.
L'autrice, che si definisce liberal conservatrice - forse lo è ma nella versione europea francese - ce ne dà un'analisi accurata.
Solo, non riesce a vedere alternative. Dice, sopravvivere da semplici testimoni, da agenti segreto di Dio in incognito. Entrare in clandestinità, chiudersi a studiare in convento, nella speranza di poter trasferire la Conoscenza a tempi migliori. In Eu questo è quel che resta e i preti ci stanno.
La europide rifiuta di analizzare la causa: il neo-paganesimo non cala da Marte, si afferma sullo spossato invecchiare dei portatori del precedente paradigma culturale. Agevolato dai sensi di colpa per i barbari importati cercando badanti e chi pagherà le pensioni. L'incultura pagana vagamente demoniaca si fa largo nel nulla, senza veri avversari, sulle ali del popolazzarismo laico e protestante.
L'autrice infatti è intimamente convinta che cristianesimo sia immobilismo, nostalgia di tempi in cui era proibito il divorzio e non c'era educazione superiore per le femmine (confondendosi con l'Islam afghano).
Al contrario, sedici secoli di progresso scientifico economico e sociale per tutta l'Umanità, sono guarda caso avvenuti perché il Cristianesimo, non in altri contesti culturali. Ed è finito guarda caso una volta rimosso. I galli so' così, credono di averci svegliati loro dal sonno coi loro Lumi, ma Galileo era un prete e la Cornaro si laureava in fisica a Padova senza di loro.
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"pagano"
Abitante del pagus romano, ossia del borgo o del villaggio, accostabile al termine "borghese", il quale probabilmente rimase inizialmente più fedele ai culti pre-cristiani continuando a festeggiare le sue paganalie in barba alla crescente diffusione del cristianesimo.
Si immagina l'indaffarato campagnolo, per millenni rimasto fedele al suo pantheon di numi, continuare a seguire le feste del suo calendario pagano, le sue ferie augusti invece dell'assunzione di Maria, le feste di Cibele invece della Pasqua.
Il significato spregiativo si forma quando il cristiano, allo stesso modo dell'attuale uomo di scienza, guarda al bifolco (bufulcus, guardiano di buoi) e lo disprezza per il suo attaccamento superstizioso alle vecchie tradizioni.
Idea che vi sia sempre un culto migliore e più aggiornato del precedente e in nome del quale esercitare una forma di bullismo sul culto morente (schema che si ripete: nuovo culto verso vecchio culto, cristianesimo trionfante su paganesimo, età dei lumi trionfante su medioevo, ecc., da sviluppare).
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Insieme agli scavi di San Clemente, le Case romane del Celio rappresentano uno dei luoghi più affascinanti della Roma sotterranea per la presenza di decorazioni originali e per le vicende che nei secoli hanno inciso profondi cambiamenti alla struttura
La straordinarietà dello stato di conservazione degli ambienti affrescati e l’altissimo valore artistico e di interesse religioso fanno delle Case romane del Celio una tappa fondamentale nella conoscenza della Roma antica.
Note anche come la "casa dei martiri Giovanni e Paolo", racchiudono oltre quattro secoli di storia e testimoniano il passaggio e la convivenza tra paganesimo e cristianesimo.
I vasti ambienti interni, in origine botteghe e magazzini di un edifico popolare a più piani (insula), furono infatti trasformati nel corso del III sec. d.C. in un’elegante domus. Qui è possibile ammirare alcuni tra gli affreschi più belli di età tardo-antica.
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Considerazioni sull’origine della Wicca

Secondo i wiccan l’origine della Wicca si perde nella notte dei tempi, anche se la Wicca viene considerata dagli storici delle religioni una nuova religione. Secondo i wiccan durante il neolitico la popolazione dell’Europa e del bacino del Mediterraneo viveva in una società pacifica e ugualitaria le cui principali divinità erano il dio della caccia e la dea della fertilità. Era una società matriarcale nella quale la dea che trasmetteva la vita era il principale elemento del culto perciò in quel periodo storico è stata prodotta una grande quantità di statuette sotto forma di donne obese spesso in gravidanza. Tali statuette sono le rappresentazioni della Grande Dea. Quella società pacifica fu distrutta dagli invasori indoeuropei. Essi erano una razza guerriera che attraversava le steppe in groppa ai propri cavalli e che distrusse l’antica civiltà europea. La sua civiltà fu sostituita da una società belligerante molto gerarchizzata di tipo nettamente patriarcale. Tale società ha continuato ad esistere fino ai nostri giorni. Ma a detta dei wiccan gli invasori indoeuropei erano minoritari e se dominavano i paesi che conquistarono tuttavia non li convertirono dal punto di vista strettamente religioso. Di conseguenza nelle campagne e fra il popolo delle regioni asservite continuarono ad esistere le credenze pre-indoeuropee sotto forma di culti della fertilità e delle divinità femminili. A un certo momento il cristianesimo dopo aver superato il periodo delle persecuzioni divenne la religione dominante dell’impero romano. Quando assunse il potere nel mondo antico il cristianesimo condusse una durissima lotta contro il paganesimo sia nella forma classica che in quella matriarcale. Il cristianesimo era basato sul concetto di trascendenza vero e proprio fulcro della visione del mondo e di Dio del cristianesimo stesso. Pertanto esso si trovava agli antipodi rispetto all’antica religione pagana sia nella sua forma classica che in quella matriarcale la quale metteva l’accento ed enfatizzava i culti naturalistici. Il processo di cristianizzazione dell’Europa durò secoli. Il re e i nobili si convertirono per primi, i templi pagani furono trasformati in luoghi di culto della chiesa romana ma gli abitanti delle campagne rimasero fedeli al proprio credo che venne solo rivestito da una patina cristiana. La caccia alle streghe che i wiccan chiamano "burning time" costituisce l’ultima fase della lotta del cristianesimo contro l’antica religione. Ebbe luogo dalla fine del XV secolo a metà del XVIII secolo. Tale caccia alle streghe interessò tutta la cristianità a cominciare dal 1484 quando con una bolla molto famosa Papa Innocenzo VIII dichiarò la stregoneria una eresia. La caccia alle streghe fu teorizzata nel 1486 da un’opera intitolata "Malleus Maleficarum”. A detta dei wiccan interrogatori effettuati nel corso dei processi alle streghe rivelano l’esistenza di un culto segreto della fertilità. Tale culto era fondato su riunioni chiamati Sabbat che erano presiedute da un dio cornuto ( il diavolo) e da una bella contadina ( la regina del Sabbat). Durante tali riunioni segrete le streghe erano solite danzare. Si praticavano anche gli erosgamie come confessato da varie streghe che dichiararono di avere effettuato moltissimi accoppiamenti impudichi. Le streghe e gli stregoni si dedicavano anche alla magia e realizzavano dei filtri. Lanciavano anche incantesimi e sortilegi servendosi di figurine di cera che rappresentavano colui che bisognava stregare. Infine le streghe conoscevano l’arte di guarire. Le divinazioni delle streghe fu un autentico olocausto che causò moltissime vittime in tutta Europa e anche in nord America. La caccia alle streghe colpì prevalentemente le donne. A detta dei wiccan decimati e terrorizzati i sostenitori dell’antica religione si ripiegarono totalmente su sé stessi. In apparenza furono buoni cristiani ma continuarono a praticare il loro culto della clandestinità delle proprie case. Essi trasmisero le credenze dell’antica religione ai figli di generazione in generazione costituendo in tal modo dinastie di streghe e stregoni. Ma col tempo la situazione riguardante la caccia alle streghe cambiò notevolmente. Poiché la repressione della stregoneria era diminuita e poi scomparsa (ma le leggi contro di essa furono abolite solo molto tardi ovvero nel 1951 in Gran Bretagna nel 1969 in Australia), progressivamente i coven riapparvero in Europa alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo. Così in Inghilterra sarebbero esistite vari coven ereditari. Il celebre mago inglese Alster Crowley sarebbe stato iniziato nella sua prima giovinezza in uno di questi coven ereditari. negli anni 30 Cecil Williamson che sosteneva di essere stato iniziato a sei anni da una strega che aveva aiutato intraprese la ricerca di tutte le streghe che potevano ancora esistere nelle isole britanniche. Dopo la seconda guerra mondiale Williamson aprì in Inghilterra un museo della magia e della stregoneria. Un'altra strega Sybil Lekk divenne nota negli anni 60. Ella sosteneva di poter vantare una figliazione ereditaria visto che sarebbe stata iniziata da sua nonna. Inoltre ella affermava di avere ricevuto un insegnamento da Aleister Crowley a metà degli anni 30 quando aveva solo 8 anni e di aver fatto parte di un coven ereditario che funzionava senza soluzione di continuità da 700 anni. Ma l’autentica nascita della Wicca non fu opera di queste personalità in realtà piuttosto marginali. Tale rinascita si deve invece a un sol uomo Gerard Gardner che all’indomani della seconda guerra mondiale divenne l’uomo più importante nella nascita della Wicca. Egli era nato in Inghilterra il 13 giugno 1884 in una famiglia piuttosto agiata. Anziché proseguire gli studi universitari affascinato dall’oriente preferì lavorare a Chillum nel Borneo a Sumatra Singapore come impiegato nelle piantagioni di the e caucciù e successivamente come funzionario. Si appassionò alle credenze dei popoli con i quali era in contatto ed effettuò alcune ricerche archeologiche e tecnologiche. All’età di 52 anni rassegnò le dimissioni si ritirò nell’Inghilterra meridionale. Divenne membro del consiglio della società delle arti popolari e scrisse numerosi articoli sul folclore dell’ Inghilterra e dell’isola di Man Gardner era anche appassionato di occultismo. Nel 1940 Gardner si fece iniziare alla Teosofia. Stando a quanto dichiara in seno a quest’ultima fu contattato da alcuni membri di un coven di stregoni che utilizzava la società come bacino di reclutamento e che lo stimavano. Dobbiamo dire che appellandosi a questa iniziazione così come a una tradizione familiare Gardner riuscì a essere il fondatore della Wicca. Gardner ha sostenuto fino alla sua morte sopraggiunta nel 1964 che non aveva inventato la Wicca ma era stato iniziato in un piccolo gruppo che proseguiva una tradizione risalente al Medio Evo e che trasmetteva segretamente di madre in figlia. In ogni caso nessuno può negare che Gardner è da considerare a tutti gli effetti il fondatore della Wicca. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
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Spiritus Romae: spiritualità ed escatologia nell’ideale romano
di Giuseppe Barbera “Giuliano l’Apostata, che fu iniziato ai veri, non concepiva perché il paganesimo integro ed esuberante della iniziatura romana dovesse sostituirsi con una eresia antimagica che preparava alla morte e non alla vita e che si chiamava cristianesimo appunto per un simbolo di morte” (Giuliano Kremmerz, La Porta Ermetica, cap. VII) Spiritus Romae: spiritualità ed escatologia…

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Buon pomeriggio Miei Cari,
Il 4 agosto di dott. Cionci, del quale recensii il libro "Il Codice Ratzinger", ha pubblicato un video che mi ha lasciato basita ... in un delirio di lettura deviata della Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi 2024 (che ha per altro invaso il web e YouTube), ha consapevolmente offeso le Donne, la Grande Madre e la Madonna ....
Non potevo non rispondere.
Un sorriso
Debora
#deboramenozzi #AndreaCionci #grandemadre #paganesimo #cristianesimo #olimpiadiparigi2024 #cerimonia2024 #cicciona #dicolamia
#deboramenozzi#religione#bologna#youtube#cicciona#andrea cionci#olimpiadi 2024#bodyshamers#great mother#wiccan
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Theresa Goell

Theresa Goell è stata l’archeologa che ha infranto barriere culturali e di genere per svolgere il suo importante lavoro che ha consegnato al mondo un periodo storico precedentemente oscuro e incompreso.
Pioniera in un campo ad appannaggio maschile, è stata anche tra le prime persone della storia a utilizzare nuove tecniche geofisiche negli scavi.
Divorziata, ebrea in un ambiente tutto musulmano e con gravi problemi di udito, è stata la prima donna occidentale a penetrare in territori isolati e mal collegati, con poco sostegno da parte della comunità archeologica, in un momento in cui viaggiare con migliaia di chili di attrezzature e forniture era una vera impresa.
L’impegno della sua vita è stato lo scavo di Nemrud Daği, nelle remote regioni montuose dei territori curdi della Turchia sud-orientale, che ha consentito di rivelare il ruolo chiave nella storia dell’Anatolia.
Nata a New York il 17 luglio 1901, figlia di ebrei della classe media emigrati dalla Russia, aveva studiato alla Syracuse University e poi al Radcliffe College, dove si era laureata in filosofia ed etica sociale.
Era ancora una studentessa universitaria quando sposò Cyrus Levinthal ed ebbe suo figlio Jay. In quel periodo iniziò a perdere l’udito a causa dell’otosclerosi.
Nel 1926, si era trasferita col marito in Inghilterra, dove aveva studiato storia dell’arte, architettura e archeologia all’Università di Cambridge.
Avrebbe potuto avere una vita agiata come moglie di un avvocato e cognata di un eminente rabbino di Brooklyn, ma lasciò il marito e il figlio per l’avventura che ne ha segnato l’esistenza.
Negli anni Trenta era stata spesso in Medio oriente, prima a Gerusalemme grazie all’American Schools of Oriental Research per cui aveva realizzato disegni di ceramiche, restaurato terrecotte e lavorato come assistente di architettura. L’anno successivo aveva partecipato alla spedizione a Gerasa, per ricostruire i reperti dello scavo.
In Palestina aveva lavorato anche come architetta e contribuito a progettare oltre 200 edifici tra Tel Aviv, Haifa e Gerusalemme.
Dopo gli studi alla New York University School of Fine and Applied Arts, aveva realizzato progetti architettonici di interni per grandi magazzini e società di ingegneria navale.
Studiava arte preistorica ed europea alla Columbia University quando, nel 1938 il suo studio sul monte Nimrud, ha portato al lavoro più importante della sua vita, lo scavo di Nemrud Daği.
Da quel momento trovare la tomba di Antioco è stato lo scopo della sua vita. Su una montagna alta 7.000 piedi a tre giorni di cammino dall’ufficio postale più vicino, c’erano i resti del grande personaggio che aveva governato il regno di Commagene e controllato le rotte commerciali attraverso il fiume Eufrate nel secolo prima della nascita di Cristo.
Le ci vollero sei anni per ottenere il permesso di scavare, raccogliere fondi, trovare studiosi che collaborassero con lei e attrezzare un accampamento in cima alla montagna per 50 persone.
Ci ha lavorato, in più riprese, per vent’anni, a stretto contatto con gli abitanti curdi per i quali divenne madre, infermiera, benefattrice. Portava vestiti e medicine da New York per curare i lavoratori e le loro famiglie, ha insegnato alle donne l’igiene e il controllo delle nascite. Era considerata la regina della montagna.
Nel 1960 ha relazionato le sue ricerche al Congresso per gli Orientalisti di Mosca e l’anno successivo, un’analisi del suo lavoro fu pubblicata sul National Geographic.
Eletta corrispondente dell’Istituto archeologico tedesco di Berlino, aveva tenuto importanti conferenze all’Università di Londra.
Dal 1963 ha condotto due anni di sondaggi geofisici del sito, riuscendo a far luce su riti e religioni influenzati dalle culture babilonesi, ellenistiche e anatoliche. Gli scavi hanno documentato l’influenza dei culti misterici della “salvezza” durante questo periodo di transizione tra paganesimo e cristianesimo.
Ha diretto altri scavi in Medio Oriente come quelli di Samosata e di Tarso.
Nel 1965 ha girato un film sul suo lavoro per la National Geographical Society.
È stata a Nemrud Daği per l’ultima volta nel 1973, nel cinquantesimo anniversario della fondazione della Repubblica Turca, il Ministero della Cultura ne aveva riconosciuto il grande contributo alla cultura e all’arte anatolica.
Nonostante una paralisi dovuta a un tumore alla colonna vertebrale, aveva preparato un rapporto sugli scavi a Samosata per la National Geographical Society e pianificato nuove spedizioni in Turchia, dove era tornata nel 1978.
Non è riuscita a trovare la tomba di Antioco, ma il sito è diventato patrimonio dell’UNESCO e uno dei più visitati al mondo.
È morta a New York il 18 dicembre 1985, dopo una lunga malattia.
I suoi documenti sono stati donati all’Università di Harvard e sono ospitati nella Schlesinger Library and Semitic Museum.
Dal ritrovamento di scatole piene di foto, lettere, audiocassette e film relativi alla sua insolita carriera e alle lotte personali, la nipote Martha Goell Lubell, ha tratto un film documentario dal titolo Queen of the Mountain, uscito nel 2006.
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Il ritorno del paganesimo della carne. Anche nella Chiesa
Prima dell’avvento di Nostro Signore, il dio che regnava sulla terra era il dio della carne. Il paganesimo era tutt’uno con il sesso: la stessa forma di schiavitù con cui oggi il Nemico ci tiene in catene. Fu la comparsa del cristianesimo a rendere possibile la liberazione. Cristo e la sua Chiesa furono gli unici in grado di recidere le catene della schiavitù della carne. Continue reading Il…

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#Apostasia#Bergoglio#bergoglionate#bergoglionismos#bergogliosi#cattivi maestri#falsi profeti#Fiducia Supplicans#fumo di satana#idiozie clericali#omoeresia#papa Francesco#prassi#prassismo#sedicenti cattolici#spirito del concilio#Víctor Manuel Fernández
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Trovato il tempio voluto dall'imperatore Costantino a Spello
Scoperte a Spello le rovine di un tempio romano del IV secolo d. C. che testimonia la transizione dal paganesimo al cristianesimo: fu costruito per volontà dell’imperatore Costantino e dedicato al culto imperiale della Gens Flavia. Tre delle sue mura sono state ritrovate sotto un parcheggio grazie agli scavi condotti in estate dallo storico Douglas Boin, della Saint Louis University, che ha…
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Venerdì 15 dicembre alle ore 18.00 sarà inaugurata a Roma, presso le Case Romane del Celio, uno dei luoghi più affascinanti della Roma sotterranea (Via Clivo di Scauro adiacente piazza Santi Giovanni e Paolo), a cura di Romina Guidelli e Tanja Mattucci, la mostra “MATER MATERIA” di Carola Masini e Patrizia Molinari. Ideata e organizzata da CoopCulture, l’esposizione vuole essere motivo di un confronto concettuale tra due artiste, dedite entrambe all'uso della materia come strumento comunicativo. Dalle sculture/installazioni in vetro lucente della Molinari alla calda terracotta usata dalla Masini per le sue opere, la MATERIA è assoluta protagonista dell'evento, elemento creativo vivo e pulsante: MATER. Le opere, attentamente selezionate o create appositamente per il sito, si integrano armoniosamente nell'ambiente, tratto distintivo di ispirazione per entrambe le artiste. “La scelta di portare il progetto espositivo MATERIA MATER nella Case Romane del Celio risponde profondamente alla nostra continua e accurata ricerca di occasioni sempre nuove da proporre ai visitatori, affinché possano fruire di luoghi della cultura, così intimamente legati alla storia e al patrimonio archeologico della Roma antica, anche in momenti di incontro tra arte classica e arte contemporanea” dichiara Letizia Casuccio, direttrice generale di CoopCulture, una delle più grandi cooperative italiane operanti nei servizi per i beni culturali e nella valorizzazione integrata dei territori. “Le potenti opere delle Maestre si offrono al contempo come delicatissime ma profonde impronte contemporanee che attraversano la maestosa architettura delle Case Romane del Celio - spiega la curatrice Romina Guidelli - Accolte nelle antiche mura del Museo, testimoni di una straordinaria Roma velata, amplificano le percezioni della memoria e il senso del tatto diviene impulso evocato come invito alla creazione, all'evoluzione, al rispetto e alla conservazione della Storia e delle Arti nel Tempo”. Carola Masini, che vive e lavora a Pomezia, è titolare di cattedra di Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico di Pomezia. Si è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Roma nella sezione di scultura. La sua ricerca è incentrata soprattutto sulla scultura, sulla pittura e sulle arti visuali in genere privilegiando l’uso di materiali poveri e di recupero. Patrizia Molinari vive e lavora a Roma. E’ nata a Senigallia nel 1948 Laureata in Lettere all’Università di Bologna, ha conseguito il Corso di specializzazione in Storia dell’Arte all’Università di Urbino, è Professore Emerito di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti dal 1976, Membro del Comitato d’onore della Fondazione Dià Cultura e Membro della Commissione Nazionale A.O.N.I. Le Case, o Domus, Romane del Celio, sottostanti la basilica dei Santi Giovanni e Paolo, tra il Colosseo e il Circo Massimo, sono state aperte al pubblico nel 2002. Note anche come la “casa dei martiri Giovanni e Paolo”, racchiudono oltre quattro secoli di storia e testimoniano il passaggio e la convivenza tra paganesimo e cristianesimo. I vasti ambienti interni, in origine botteghe e magazzini di un edifico popolare a più piani (insula), furono infatti trasformati nel corso del III sec. d.C. in un’elegante domus. Qui è possibile ammirare alcuni tra gli affreschi più belli di età tardo-antica. Le Case sono di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. La mostra, dal giorno successivo all'inaugurazione (ingresso gratuito), è visitabile fino al 15 gennaio 2024 con biglietto di ingresso (Intero € 8.00 | Ridotto € 6.00, nei giorni: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 16.00) La biglietteria chiude un’ora prima. Chiusura: martedì e giovedì non festivi.
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La Storia della Chiesa - Dal Paganesimo al Cristianesimo
La Chiesa: una multinazionale tra fede e politica con Laura Fezia Episodio 5 - Dal Paganesimo al Cristianesimo Le festività pagane erano celebrazioni religiose o culturali che hanno avevano loro origini nelle antiche religioni politeiste, che veneravano più dèi e dee, e praticate prima dell'avvento del cristianesimo. Le festività pagane spesso erano legate al ciclo delle stagioni e all'agricoltura, e si celebravano con riti e cerimonie per ringraziare gli dèi per il raccolto e per propiziarsi la fertilità. Con l'avvento del cristianesimo, molte delle festività pagane furono cristianizzate, trasformate in celebrazioni cristiane per sradicarne le antiche credenze e promuovere la nuova religione. Il cristianesimo ha brutalmente cannibalizzato il mondo pagano, per sostituirsi ad esso. I Dormienti di Efeso insieme a Laura Fezia viaggiano attraverso la storia della Chiesa analizzando eventi chiave e dinamiche perse tra le pieghe della storia.
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San Patrizio, Festa del Quadrifoglio, un altro personaggio che troviamo
Simbolo Il Trifoglio, pianta sacra ai Druidi, simbolo dell'equinozio di primavera, in grado di rivelare gli spiriti malvagi, ancora oggi il trifoglio avverte quando una tempesta è in arrivo (l'acetosella piega le foglie verso il bass)per i Druidi il suo simbolismo era legato al sacro numero tre, rappresentazione della "Triplice Dea" ovvero la Madre nelle sue tre manifestazioni.
Molte le leggende tra medioevo, Paganesimo e Cristianesimo ...
Parliamo sempre dell' Origine del Tutto,
Abbiamo tutti dalla stessa Origine.
Giorno di colore Verde per Eccellenza.
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La Wicca in Francia

La Wicca è apparsa tardivamente in Francia. Uno dei gruppi più importanti è chiamato Wicca internationale. Tale coven si esprimeva sulla rivista trimestrale"L’Etoile" i cui articoli attaccavano la Chiesa cattolica trattavano dell’utilizzo di piante medicinali ed inoltre facevano risalire la stregoneria al mitico continente di Atlantide. In tale coven venivano festeggiati otto sabbat all’anno e in tali feste ciascuno portava chi voleva. C’erano anche gli “offici"praticati due volte la settimana il mercoledì e la domenica. Quei giorni erano riservati alla stregoneria propriamente detta di regola solo le coppie o le donne sole erano accettate nei coven. Affinché un uomo fosse accettato doveva dimostrare di avere una reale e salda motivazione. L’iniziazione in tre fasi abituali nei coven gardneriani era stata divisa in sette gradi. Non sembra che l’ultimo grado sia mai stato amministrato mentre il sesto grado dava la possibilità di fondare il proprio coven. Bisognava dare prova del proprio sapere nonché subire una flagellazione rituale. C’era anche un giuramento seguito da ciò che si chiamava il"battesimo maggiore “ o "passaggio di poteri”. Si trattava di un rito sessuale tra gli iniziati al sesto grado e gli officianti. Nello stesso periodo esisteva un altro gruppo wiccan in Francia nella regione di Parigi. Si chiamava Cercle de la Licorne il suo animatore aveva adottato lo pseudonimo di Yull Rega. All’inizio degli anni 90 in Francia apparve una struttura wiccan chiamata Circle Du Dragon. Tale struttura Wicca pubblicava una rivista di buon livello chiamata "Moira”. Si trattava di una rivista di paganesimo magia e scienze tradizionali. Tale struttura wiccan rappresentava in Francia la Pagan Federation e non nascondeva i propri legami con la confraternita di Isis. Anche se questo circolo abbandonò le sue attività dopo appena qualche anno tuttavia fu l’unico tentativo di una certa portata per introdurre sul suolo francese una corrente wiccan esattamente in linea con il modello anglosassone contemporaneo. In pratica tale circolo moltiplicò le traduzioni di testi provenienti dagli Stati Uniti e organizzò vari stage di sciamanesimo tutto ciò inserito in un clima culturale molto New Age. Tale circolo fu sostituito dai “Children of d’Heart"struttura di diretta origine britannica poiché era stata fondata a metà degli anni 90 da una donna inglese espatriata allo scopo di riunire i wiccan anglosassoni residenti in Francia. Tale gruppo tuttora attivo pubblica un bollettino ed è collegato alla Pagan Federation inglese. Esiste poi un'altra associazione in Francia che si può collegare all’universo wiccan. Stiamo parlando del Circle Beltane. Tale circolo è una creazione autoctona che non è contaminata e condizionata dal clima socio religioso new age. Tale circolo ha come animatrice Marie Des Bois la quale è autrice di molte opere di notevole valore per altro realizzate con cura ed estetica. Tale autrice sviluppa una visione della stregoneria fedele alle proprie origini europee e ha i concetti elaborati dal fondatore della Wicca. Nelle proprie opere la Des Bois afferma che la lotta contro la stregoneria in Europa deve essere considerata solamente il tentativo forsennato ed ossessivo di eliminare il paganesimo celso-nordico. A detta di tale autrice la Chiesa decise di utilizzare tali metodi violenti poiché non era riuscita in altri modi a soffocare l’energia del paganesimo né a venirne a capo con metodi e strumenti pacifici. Riteniamo a questo punto opportuno citare direttamente le parole della De Bois: ”La stregoneria è il nome che il Cristianesimo ha dato per inversione all’antico paganesimo per accostarlo al nuovo satanismo generato dalla Chiesa. Quello che la Chiesa chiama "strega” non è altro che la “signora” la figlia della natura bella sensuale emanazione della vita e detentrice di poteri che diffonde e trasmette per il benessere della comunità e per la pienezza. Il termine strega è stato creato per qualificare l’appartenente all’antica "religione del patto con la natura”. In realtà il più grande onore che si possa fare a una figlia dei boschi è di trattarla da strega. Che ciò sia detto con una lingua bifida e malintenzionata o pronunciata con considerazione significa riconoscere la sua vera natura. Chiamare strega una figlia dei boschi è per lei il complimento più apprezzato. Riteniamo opportuno a questo punto commentare le significative parole della Marie Des Bois. Ella in perfetta linea con le idee della Wicca afferma a chiare lettere che la stregoneria al tempo della caccia alle streghe è solo il nome che le gerarchie ecclesiastiche avevano dato all’antico paganesimo alfine assimilarlo al nuovo concetto di satanismo elaborato dalla religione cristiana. Dobbiamo mettere in evidenza che la De Bois attribuisce alla parola strega un significato assolutamente positivo che si oppone nettamente alla connotazione negativa che attribuita a tale parola dai cristiani e dalla gerarchia ecclesiastica. Siamo in presenza di un vero e proprio ribaltamento del concetto di strega e per tale autrice è il personaggio da lodare e da ammirare. Vogliamo porre l’accento su due dei modi con cui la De Bois ha definito la strega ovvero "la figlia della natura" e “detentrice di poteri che trasmette per il benessere”. A dire della Des Bois la strega è la più nobile espressione dello spirito vitale e del potere della natura. Inoltre ella detiene dei poteri magici che non utilizza per danneggiare gli altri esseri umani o per fare il male come sostiene la religione cristiana. Al contrario la strega utilizza i suoi notevoli poteri per promuovere il benessere della comunità. Siamo perfettamente in linea con l’immagine della strega sostenuta dai wiccan secondo i quali la strega è la figlia prediletta della natura nonché della Dea. Parlando dal punto di vista sociologico siamo difronte a una vera e propria rivoluzione copernicana della figura e del ruolo della strega. In effetti nella percezione sociale della realtà e nell’immaginario collettivo si è verificata almeno nel mondo occidentale tale rivoluzione copernicana per quanto riguarda il concetto di strega. A riprova di ciò è sufficiente ricordare che anche in molti film e in molte serie televisive le streghe hanno assunto una connotazione chiaramente positiva. Basti pensare al clamoroso esempio dei telefilm della serie Streghe nei quali le streghe protagoniste sono delle vere e proprie eroine che combattono quasi ogni giorno una durissima battaglia con le forze del male. Concludiamo il nostro discorso di stampo sociologico mettendo in evidenza che oggi un certo numero di streghe si autodefinisce tale con orgoglio rivendicando con fermezza il fatto non solo di non far niente di male con i propri poteri magici ma anche di svolgere un ruolo positivo all’interno della comunità di appartenenza e stigmatizzato ma al contrario viene sempre più considerato in linea con la desiderabilità sociale In estrema sintesi possiamo dire che l’utilizzo dei poteri magici nell’immaginario collettivo non è più collegato con il male ma al contrario viene sempre più considerato in linea con la desiderabilità sociale, a tale riguardo basta tenere presente il modo in cui sono considerati i poteri magici in alcuni film quali quelli di Henry Potter. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
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“ Influente nell'aristocrazia, erede della dinastia intellettuale che faceva capo alla scuola del Museo, Ipazia era soprattutto maestra del «modo di vita ellenico» (hellenikè diagogè), sostanzialmente politico, cui l'aristocrazia pagana s'ispirava: lo conferma Suida, ancora qui da identificarsi in Esichio, secondo cui era «fluente e dialettica (dialektikè) nel parlare, accorta e politica (politikè) nell'agire, così che tutta la città davvero la venerava e le rendeva omaggio». «Dalla cultura ellenica (paidèia) le derivava», come ci informa Socrate Scolastico, «un autocontrollo e una franchezza nel parlare (parrhesìa)» per cui «si rivolgeva faccia a faccia ai potenti e non aveva paura di apparire alle riunioni degli uomini: per la sua straordinaria saggezza, tutti costoro le erano deferenti e la guardavano, se mai, con timore reverenziale». Ipazia era la portavoce dell'aristocrazia cittadina presso i rappresentanti del governo centrale romano e in particolare presso Oreste d'Egitto. «I capi politici venuti ad amministrare la città», riferisce Suida, «si recavano per primi ad ascoltarla, come seguitava ad avvenire anche in Atene. Poiché, se anche il paganesimo vi era finito, comunque il nome della filosofia pareva ancora grande e degno di venerazione a quanti avevano le più importanti cariche cittadine». La filosofa influenzava direttamente e fortemente la politica interna della sua città: «Tu hai sempre avuto potere. Possa tu averlo a lungo, e possa tu di questo potere fare buon uso», si legge in una lettera di raccomandazione che le indirizzò l'allievo Sinesio. Ma proprio da questo potere locale e clientelare prende le mosse la trasformazione delle classi dirigenti, avviata nelle sedi provinciali dal legittimarsi politico della Chiesa. La polis tardoantica e bizantina vedrà d'ora in poi il vescovo, non più il filosofo, farsi consigliere e «garante civico» del rappresentante statale. «Il vescovo cristiano doveva avere il monopolio della parrhesìa!», ha scritto Peter Brown, proponendo, appunto sul caso di Ipazia, un sillogismo storico fin troppo immediato: se nella fase di trapasso dal paganesimo al cristianesimo il ruolo del filosofo e del vescovo vengono a sovrapporsi, che cosa fa il vescovo, se non eliminare il filosofo? «Phthonos personificato si levò in armi contro di lei», denuncia Socrate. La gelosa malevolenza, lo phthonos dei cristiani per i pagani secondo tutte le fonti, e secondo un luogo comune della letteratura antica, è causa della fine violenta non solo di Ipazia ma insieme dell'antico modo di vita della polis, cui Suida accenna nel suo sfumato riferimento ad Atene. “
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Brano tratto da Ipazia, l’intellettuale, saggio di Silvia Ronchey raccolto in:
AA. VV., Roma al femminile, a cura di Augusto Fraschetti, Laterza (collana Storia e Società), 1994¹; pp. 215-16.
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Ciao, un anno fa mi sono interessata alla magia Wicca o comunque adiacente al pagano new age. Nelle mie ricerche ho visto molte persone che criticano questa magia perché vanno a toccare entità malevole per sbaglio, oppure perché magia riservata solo a chi ha antenati che praticavano. Personalmente, la mia famiglia è originaria della Basilicata e credono molto nella magia anche in relazione alla tradizione cattolica.. ma non so se ho antenati che praticavano. In conclusione: vorrei praticare per avere una sorta di connessione sia con la mia gente che con il trascendente..ma non solo non so davvero dove iniziare (ci sono molte informazioni su incantesimi e rituali ma sono di origine inglese), non vorrei invischiarmi in tradizioni in cui non sono benvenuta e/o con entità pericolose. Grazie per il tuo tempo 💕💕
Ciao! Ooke allora...un sacco di cose 😅 una per volta, intanto ti do qualche definizione "grezza" giusto per inquadrare le varie direzioni di questo mondo infinito (magari le sai già ed è solo una ripetizione):
Wicca è una religione "moderna"(si è diffusa tra gli anni 20-50, dipende a chi chiedi 😅) complessa che comprende credenze, regole e rituali ben specifici, con una propria storia che origina da tradizioni celtiche/medievali diffuse in Europa.
New age è una corrente di pensiero nata intorno agli anni 60, che fonde conoscenze diverse tra psicologia e spiritualità, provenienti da culture diverse (molto pesante l'influenza delle tradizioni dell' India) mirando a creare una specie di denominatore comune tra più pratiche (il che ha ovviamente pro e contro)
Paganesimo, è un termine ombrello sotto cui ricadono moltissime tradizioni, sia politeiste che atee...che si sviluppano le une indipendentemente dalle altre (es. Paganismo nordico, greco
Quindi... ad esempio si può essere pagani senza essere Wicca e senza toccare concetti new age.
La cosa di cui mi sembra mi stia parlando tu è la stregoneria italiana o più modernamente definita "stregheria". Ovvero tutto quell'insieme di pratiche che esistevano in Italia prima dell'arrivo del cristianesimo (derivanti dai culti importati dai Greci es. Artemide...Diana) e che sono sopravvissute solo perché si sono impastate con la tradizione cattolica...(perché sennò dopo l'adozione del cattolicesimo come religione dominante, avrebbero tipo perseguitato/bruciato i praticanti 😅).
Dopo questo bellissimo excursus storico... passiamo a te che pratichi. Non ti serve una linea di sangue per praticare (e te lo sta dicendo una che discende da una famiglia di praticanti). La pratica comprende un gran lavoro di introspezione consapevolezza e conoscenza di sé, delle proprie sintonie con il resto delle cose che ci circonda e delle proprie ombre. Quindi coltiva questa introspezione fin da subito, ancora prima di qualsiasi ricerca esterna su qualcosa, ricerca cosa pensi/vuoi TU. (e non aver mai paura di metterti in dubbio, distruggere le tue credenze e ricostruirle da capo)
La prima cosa che ti consiglio caldamente di fare, è interrogarti su cos'è la magia per te e cosa vuoi dalla tua pratica. Non c'è una risposta giusta o sbagliata e soprattutto, quella che ti darai all'inizio del tuo percorso non sarà la stessa che avrai tra qualche mese/anno.
Se ti perdi nelle teorie...riparti dalla storia, e prosegui. Quindi nel tuo caso, se vuoi partire da qualcosa per collegarti alla tua tradizione...fai un'intervista in famiglia 🤔 ricerca le leggende locali e da dove derivano.
La ricerca teorica viene sempre prima della pratica, questa è l'unica cosa che ti farà praticare in sicurezza.
La pratica della magia, a differenza della religione, non ha regole o divieti dogmatici ma, ha cose che è saggio fare e cose che non è saggio fare. Tuttavia, sei tu la padrona delle tue scelte...e anche delle loro conseguenze, sempre.
Bonus point: ogni tradizione ha entità potenzialmente pericolose (né buone, né cattive...questo è un dualismo che perderai molto presto, temo😅). Il modo in cui ti interfacci a qualsiasi entità, in base alle cose che conosci su essa, determinano il modo in cui questa interagirà con te. Impara a conoscere e conoscerti per imporre i tuoi limiti e sii pronta a rispettare quelli delle esistenze con cui potresti venire in contatto (...ma questa è già roba più avanzata)
Ok hmm spero di aver detto qualcosa di utile 😅
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