Tumgik
#corvi sans
tsukidk · 3 months
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Hey !
I’m introducing my new Sans…
Corvi !
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He’s part of the Bads :3
He has severe anxiety, schyzophrenia and sadism
Insanity levels: (50%= run , 100%= you can’t run anymore)
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Asks open !
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the-golden-comet · 3 months
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✨Writing Share Tag✨
Thank you for the tag, @illarian-rambling ! Time to share more from my most recent chapter of YWIMC 💖✨
(Click on the wonderful comic sans for better resolution 💫✨)
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Tagging (no pressure): @autism-purgatory , @wyked-ao3 , @fortunatetragedy , @gioiaalbanoart , @thatuselesshuman , @theaistired , @tabswrites , @theverumproject , @sunglasses-in-the-bentley , @fantasy-things-and-such , @cybercelestian , @corinneglass , @corvys-clover , @madi-konrad , @finickyfelix , @houseplantblank , @glasshouses-and-stones , @froggy-pposto , @ath3alin , @paeliae-occasionally , + open tag ✨
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malaise-ut · 6 years
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vent art i know my anatomy sucks on these, but please bear with me
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corvisansoxo · 7 years
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<<Just posting this again since I had a few problems>> Just even more edge and more Cross. It was supposed to be a redraw but it went too far ahdosjfg
\(゜ロ\)BACK TO THE ART BLOCK DUMP(/ロ゜)/
Cross Sans/X-tale belongs to @jakei95 / @xtaleunderverse (SENPAI LMAO //slapped) Undertale belongs to Toby Fox
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corallorosso · 3 years
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Proteste in Russia per la guerra in Ucraina Foto STRINGER, NATALIA KOLESNIKOVA, DMITRI LOVETSKY La pittrice 78enne Elena Osipova conosce bene le conseguenze di una guerra. L'artista è nata dopo l'assedio di Leningrado durato 900 giorni e la sua famiglia e quella dei suoi amici hanno portato tutta la vita con le ferite lasciate dall'invasione nazista. Ieri è stata nuovamente arrestata dalla polizia russa a San Pietroburgo per aver portato con sé due manifesti a favore della pace e della distruzione degli arsenali nucleari in tutto il pianeta. E insieme a lei sono state arrestate altre 285 persone Elena Osipova è stata arrestata mercoledì notte da almeno sette poliziotti antisommossa che indossavano elmetti e giubbotti protettivi. Questa non è stata la prima protesta dell'attivista contro la guerra. Il 27 febbraio era già sola sulla famosa Nevski Avenue con tre manifesti fatti da lei stessa. In uno, un busto di Putin scortato da due corvi è apparso su una lapide dove ha detto in versi che "la mummia della guerra porta la Russia alla distruzione e alla follia". In un altro disegnò una madre che distribuiva fucili a giovani bendati in un cimitero; e lei stessa teneva in mano un altro cartone con un semplice messaggio: “Soldato! Butta la pistola e sarai un vero eroe per il Paese!” El Pais
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edi-po · 3 years
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Forse non tutti sanno che.
Quando vi commuovete sulla sorte del povero Nicola II trucidato dall’orda bolscevica, pensate a questi dettagli. Ci ha lasciato cinquanta volumi di diari che coprono il periodo 1882-1917, e che Igor Zimin si è andato a spulciare tutti (meschino). Se ne ricava che l’unica cosa che gli interessava era la caccia. In una sola giornata, registra, ha ucciso personalmente 1400 fagiani, in un’altra 41 bisonti; il suo guardacaccia personale, Vladimir Ditz, riporta che dal 1884 al 1909 la famiglia reale ha abbattuto 638.830 animali. Quando era a san Pietroburgo non aveva né fagiani né bisonti, e andava a caccia di ciò che poteva trovare. Dalla lettura dei diari si ricava che in quel periodo ha ucciso 20.547 corvi, 3.786 cani e 6.176 gatti. C’è una certa giustizia poetica in un cacciatore che incontra il proprio destino venendo infine fucilato.
Approfondimenti: Festeggiamenti da zar: così Nicola II sperperò le ricchezze del paese. Nicola II, il sovrano più incapace della Russia pre-rivoluzionaria.
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mrinalkantimajumder · 4 years
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POMPEO GIROLAMO BATONI
On this day of 25th January, Pompeo Girolamo Batoni (25 January 1708 – 4 February 1787) was born in Lucca, Italy.
He was a painter who displayed a solid technical knowledge in his portrait work and in his numerous allegorical and mythological pictures. The foreign visitors travelling Italy and reaching Rome during their "Grand Tour" made the artist specialize in portraits. Batoni won international fame largely thanks to his customers of noble origin, kings and queens of Poland, Portugal, and Prussia, the Holy Roman Emperors Joseph II and Leopold II, Popes Benedict XIV, Clement XIII, Pius VI, Elector Karl Theodor of Bavaria, and many more.
Batoni's style took inspiration from French Rococo, Bolognese classicism, and the work of artists such as Nicolas Poussin, Claude Lorrain, and Raphael. As such Pompeo Batoni is considered a precursor of Neoclassicism.
Pompeo Batoni apprenticed with Agostino Masucci, Sebastiano Conca and/or Francesco Imperiali. 
Batoni owed his first independent commission to a sudden storm, when Forte Gabrielli di Gubbio, count of Baccaresca took cover under the portico of the Palazzo dei Conservatori on the Capitoline Hill. Here the count met Batoni, who was drawing the ancient bas-reliefs and the paintings of the staircase of the palace.  Gabrielli was so awed by his talent that he offered him to paint a new altarpiece for the chapel of his family in San Gregorio Magno al Celio, the Madonna on a Throne with Child and four Saints and Blesseds of the Gabrielli family
His notable followers include Vincenzo Camuccini, Angelo Banchero , Benigno Bossi , Paolo Girolamo Brusco , Antonio Cavallucci , Marco Cavicchia, Adamo Chiusole, Antonio Concioli , Domenico Conti Bazzani , Domenico Corvi , Felice Giani , Gregorio Giusti, Gaspare Landi , Nicola Antonio Monti , Giuseppe Pirovani , Pasquale Ciaramponi,  Carlo Giuseppe Ratti,  Henry Benbridge  Maria Cosway  Ivan Martos , Johann Gottlieb Puhlmann, and Johannes Wiedewelt .
The painter Benjamin West, while visiting Rome would complain that Italian artists "talked of nothing, looked at nothing but the works of Pompeo Batoni".
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goalhofer · 3 years
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2021 IIHF World Championship Switzerland Roster
Wingers
#8 Vincent Praplan (S.C. Bern/Sierre)
#10 Andres Ambühl (E.V. Davos/Davos) A
#15 Grégory Hofmann (E.V. Zug/Biel)
#28 Timo Meier (San Jose Sharks/Herisau)
#59 Dario Simion (E.V. Zug/Locarno)
#60 Tristan Scherwey (S.C. Bern/Wünnewil-Flamatt)
#83 Joël Vermin (Genève-Servette C.D.H./Frauenkappelen)
#85 Sven Andrighetto (Z.S.C. Löwen/Sumiswald)
#96 Noah Rod (Genève-Servette C.D.H./La Chaux-De-Fonds)
Centers
#13 Nico Hischier (New Jersey Devils/Brig) A
#23 Philipp Kurashev (Chicago Blackhawks/Davos)
#61 Fabrice Herzog (E.V. Davos/Frauenfeld)
#71 Enzo Corvi (E.V. Davos/Chur)
#88 Christoph Bertschy (Lausanne C.D.H./Le Mouret)
Defensemen
#2 Santeri Alatalo (E.V. Zug/Zug)
#16 Raphael Diaz (E.V. Zug/Baar) C
#24 Tobias Geisser (E.V. Zug/Stans)
#25 Mirco Müller (Leksands Idrottsförening/Winterthur)
#55 Romain Loeffel (H.C. Lugano/Fribourg)
#65 Ramon Untersander (S.C. Bern/Alt St. Johann)
#86 Janis Moser (E.E.V. Biel-Bienne/Zuchwil)
#89 Fabian Heldner (Lausanne C.D.H./Visp)
#97 Jonas Siegenthaler (New Jersey Devils/Zürich)
Goalies
#20 Reto Berra (C.D.H. Fribourg-Gottéron/Bülach)
#50 Melvin Nyffeler (S.C. Rapperswil-Jona/Volketswil)
#63 Leonardo Genoni (E.V. Zug/Semione)
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biobioadicto · 4 years
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Los bloques de edificios y casas de la Villa San Pedro, son otro de esos aportes urbanos que hay que agradecer a la CORVI; nos falta reconocerlo más. Los primeros proyectos se comenzaron a ejecutar en 1964; viven hasta hoy y se complementaron con edificación de espacios que acogieron servicios y educación. 📷 (en Villa San Pedro, San Pedro De La Paz) https://www.instagram.com/p/CMF-AQehPzg/?igshid=130v21ya00ctk
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tsukidk · 3 months
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If Corvi had an handbag, what would he take inside ?
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Yeah, just things to secure himself-
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paoloxl · 4 years
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Aprile 1945: cresce la febbre per lo scontro finale, l’insurrezione è alle porte. I piani prevedono che si inizi con lo sciopero generale, seguito da azioni effettuate da tutte le brigate SAP cittadine con il concorso di alcune formazioni partigiane di montagna, in particolare la Severino, la Balilla la Pio e la Buranello. Domenica 8 aprile nel saloncino di un oratorio di Sampierdarena si riunisce la Conferenza dei Comitati di Agitazione, rappresentanti di tutte le categorie dei lavoratori. La relazione è tenuta da Carlo Venegoni, militante operaio di lunga esperienza che aveva partecipato all’occupazione delle fabbriche nel 1920. La proposta è di uno sciopero generale per l’adeguamento dei salari. Obbiettivi sindacali e obbiettivi insurrezionali sono strettamente intrecciati: un futuro migliore e legato alla cacciata dei nazisti e dei fascisti. il 16 aprile parte una forte agitazione nei
23 aprile 1945: insurrezione a Sestri Ponente
depositi di Sampierdarena dei tranvieri e dei ferrovieri.
Lo sciopero si estende tre giorni dopo all’Oarn e ad altre imprese dell’area portuale: sembra l’avvio del piano sostenuto dal PCI che vuole la classe operaia protagonista del processo insurrezionale. Tuttavia qualcosa si inceppa, bruscamente, prima all’ Ansaldo Meccanico dove lo sciopero è un insuccesso. In un secondo momento proprio nelle fabbriche di Sestri, dove lo sciopero proprio non parte. Alla proposta di agitazione sindacale si oppongono innanzitutto i comunisti di Sestri: lo sciopero, dicono, non serve, anzi serve solo a mettere sull’avviso il nemico, togliendo all’insurrezione la forza della sorpresa. Il dissenso appare così profondo che la sera stessa del 19 Aprile viene convocata sulle alture di Sestri una riunione generale di tutti i responsabili di partito, dai Comitati di Agitazione e delle SAP. A dirigere la riunione c’è Annibale Ghibellini, giovane avvocato passato nel corso del 1944 dagli azionisti ai comunisti e comandante del settore occidentale delle SAP. Ghibellini sostiene la linea del partito: aprire le agitazioni di fabbrica fino al momento dello sciopero generale insurrezionale che con molta probabilità sarà proclamato tra il 25 e il 27 aprile, comunque prima del 30 aprile.
 
Il richiamo di Ghibellini non convince, specie i responsabili SAP. Gli indizi – sostengono i responsabili partigiani – confermano che i tedeschi si stanno sganciando e che la situazione è matura per iniziare l’insurrezione. E’ pericoloso invece imbarcarsi in scioperi dai quali, tra l’altro, non ci si può attendere realisticamente vantaggi economici. Dunque niente scioperi, piuttosto attacco deciso, ovunque possibile, a tutte le posizioni tedesche, tralasciando gli accantonamenti fortificati, così da disarticolare i collegamenti nemici. Per Ghibellini la posizione dei sestresi è avventuristica e la riunione prosegue il giorno dopo per concludersi con un compromesso, solo il 21 notte. Sono accantonate le proposte di attaccare immediatamente i presidi nemici, ma le tre brigate SAP possono incominciare fin dal giorno dopo a concentrarsi sulle alture. Secondo le previsioni il concentramento dovrebbe richiedere non meno di quarantotto ore, ma dopo tre giorni di discussione l’impazienza è tale che già dalla sera del 22 i circa duecentocinquanta sappisti occupano le posizioni e la mattina del 23 già scalpitano per entrare in azione.
Per di più una pattuglia della Longhi in piazza dei Micone, nel pieno centro di Sestri, scoprono alcuni tedeschi che cercano di impossessarsi di due automobili. Catturati, i militari confessano che stanno tagliando la corda e che altri stanno facendo lo stesso. E’ la conferma a lungo attesa.
La sera del 23 aprile le SAP sestresi entrano in azione, la Sordi nella zona di Levante, la Longhi in centro la Alpron a ponente. Alle 23 una squadra di sei uomini della Sordi comandata da Francesco Panizzi occupa la stazione ferroviaria di Sestri, dopo aver eliminato due tedeschi di guardia. Contemporaneamente al Cantiere Navale gli uomini della Longhi catturano una cinquantina di militi repubblichini, successivamente liberati, ad eccezione degli ufficiali che si impegnano – come poi faranno – a convincere i tedeschi a consegnare gli schemi di minamento degli impianti principali del Cantiere. Prima di mezzanotte anche i presidi tedeschi e repubblichini del Fossati, delle Fonderie, della Piaggio, della San Giorgio e del Bagnara si arrendono ai partigiani. La stazione di Borzoli è occupata dopo mezzanotte dagli uomini della Sordi che attaccano anche la postazione della Rocca dei Corvi sulle alture degradanti verso Fegino.
Nella notte del 23 aprile a Sestri è già festa di vittoria, soprattutto per chi, intuendo la situazione propizia, aveva deciso, solo poche ore prima, di rompere gli indugi.
 
La mattina del 24 aprile tutta Genova insorge.
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gregor-samsung · 4 years
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“ Sciulzo abitava presso certe rovine che Rinaldo intravide nella sera. Così vide la prima volta il Foro Romano, un gran cratere nella notte, silenzioso e deserto, neppure frequentato dai malviventi, di cui il padre diceva: «Quante memorie!», regno dei corvi e dei gufi. Nella sera indistinta, percorrendo le strade là attorno, si poteva temere di mettere il piede in fallo, e di precipitarvi. Così, la prima impressione di Rinaldo sulla vita civile, fu di qualcosa sciupata e rotta, che suo padre però animava parlando di imperatori, di cesari, di grandezze e di tesori perduti. E il giorno seguente, alla luce del sole, gli abitanti della città parevano superstiti rassegnati e neppur tristi di una catastrofe. Essi celebravano il XX Settembre, e portavano in giro bandiere e vessilli di diversi colori. Pareva gente che, per economia, si facesse le sue insegne di stoffa, i suoi palchi di legno, dopo che i suoi antenati s'erano serviti del marmo, del bronzo, della pietra. Ma in verità tutto appariva finito, e ognuno pareva fare un gran chiasso per stordirsi, come se, gridando, qualcuno potesse rispondere. Il Vaticano stava da una parte, tutto ricordo e memoria, come un signore che nella vecchiaia si sia ritirato in campagna. Quello che dava più vita alla città erano le osterie, e qui la gente si rifugiava dalla pietrificazione del tempo, in una specie di tappa, in una vita provvisoria che doveva preludere a un'esistenza definitiva, ma non si capiva bene quale. Filippo Diacono era entusiasta di tutte queste cose che al figlio davano l'idea di una catastrofe appena conchiusa. Per Filippo, il passato era come un presente della memoria, forse più bello perché divenuto ricordo, ed egli era felice di potere intingere la mano nella fonte sgorgata nel carcere dove fu rinchiuso San Pietro. Per lui ogni cosa era già avvenuta, un impero e un Dio sulla terra non sono cose di tutti i giorni, e trovava assurdo che una folla di persone andasse in giro sventolando bandiere quando tutto era già accaduto. Ma gli faceva piacere che molta gente sorridesse al suo ragazzo e lo interpellasse. Lo interrogavano le ostesse dal loro banco, repubblicani con le cravatte svolazzanti, e uno di questi, grosso e generoso, issò sulle spalle Rinaldo, a Porta Pia, perché il ragazzo vedesse una persona calva che parlava da un palco drappeggiato di rosso ornato di bandiere. Poi, alla fine della cerimonia, si portò il ragazzo in un'osteria, volle che padre e figlio bevessero con lui, e battezzò Rinaldo col nome di repubblicano. Repubblicano volle dire per Rinaldo qualcosa di libero, di massiccio, con la cravatta svolazzante, una gran confidenza e cordialità, un volersi bene nella città di pietra tarlata. “
Corrado Alvaro, L'età breve, Mondadori (collana Oscar, n° 482), 1973; pp. 31-32.
[ 1ª edizione: Bompiani, 1946 ]
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cryptic-official · 5 years
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Cryptic, Chapter 1: Identification Required (Page 6)
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Notes:
I was really busy this past week so I sorta did this chibi-minimalist type style
Sunny isn’t ACTUALLY angry at Neil, she’s just extremely annoyed, and “Anger” in terms of the way her colors change also includes annoyance.
I know you’re all probably wondering what exactly Neil did. Trust me, it’s stupid. Very very stupid. And dangerous of course, but we’ll get back to that later!
The new character is Corvis, Sunny’s familiar. Sunny has no idea is they’re a demon, a fae, an eldritch abomination, or all three.
Corvis is basically Sunny’s demon butler/faerie maid/eldritch abomination secretary. They’re not based on anyone I know.
When Sunny turns pink, it either means she’s embarrassed, being affectionate, aroused, or crushing on someone/falling in love. 
Sunny is a hopeless romantic, and has a major crush on Corvis, however her feelings appear to be unrequited.
Neil’s giraffe neck was NOT on purpose, but I honestly think it’s funny as hell
They moved the conversation from the dining room to the living room because shit started to get serious
Neil messes with drugs a lot, generally acid and/or alcohol.
The fonts I used were Lucida Sans Typewriter Regular (Sunny), Rockwell (Neil), and Monotype Corsiva (Corvis)
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ladyklein · 5 years
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14 giugno 2019
Alle 14 ho preso il pullman per Nuoro, dormo dai genitori della mia collega Francesca. Non ho fatto molti piani, se non l'idea di andare a casa di Grazia (Deledda), salutare le pietre di Costantino (Nivola) in piazza Satta, andare al Manca Spazio e vedere qualcosa di Maria (Lai). Sono partita col nuovo vestito blu e bianco, quello lungo comprato alla festha manna di Porto Torres, i sandaletti rossi regalati da mamma lo scorso anno, macchina fotografica e poco più. La Luna piena è vicina, probabilmente mi verrà il ciclo proprio durante questo breve viaggio. Sassari si allontana, nelle gallerie di Chighizzu mi metto due fazzoletti negli slip (le ovaie ai fanno sentire, approfitto del buio e del vestito lungo), passano i monti e le valli, dormo. Mi addormento per una buona mezz'ora, e poi la pianura. Lunghe distese di campi verdi, gialli, sugherete, pirastri, , colline, la mesa, i graniti.. I nuraghi, le pietre. Tutto parla, tutto tace. Mentre il cielo ambiguo sa di deserto, e il mio umore di pioggia. L'arrivo a Nuoro sa di casa, solo l'anno scorso sono andata due volte. Viale Sardegna coi corvi, le vie con i fiori e le foglie sui lati. Non sembra esser cambiato nulla qui. Sono a metà strada quando la mamma di Francesca mi viene a prendere con la macchina. Saliamo, in casa, metto il giubbottino, il pigiama, e scendo. Piove. Tuona. Sì: anche questa volta faccio piovere. E sono felice di poter camminare sotto la pioggia, ma ora diluvia, la mamma mi da un ombrello. Grazia aspettami. Arrivo sotto casa di Grazia (Deledda) e smette di piovere. Suono, entro. Pago. Vago. Continuo a commuovermi, vedo cosa poteva vivere, il suo giardino, le piante, il suo letto, la sua scrivania, il suo orinale, il pozzo, sa batza, l'inchiostro, lo specchio, le scale... Dalla finestra dell'ultimo piano le sculture di Nivola con piazza Satta. Nuoro è la culla dei poeti si sa, e la Sardegna è la culla della magia. Esco, mi siedo vicina alle statue, raggiungo il Manca Spazio e.. La Poesia Visiva, Maria Lai, e tanti altri artisti di cui ora non ricordo il nome. Parlo con Federica, la ragazza che aiuta la curatrice dello spazio. Le parlo di come l'arte sia la mia vita, come sia tornata alla scrittura, al fare arte grazie al ritorno alla natura, mi dice di mandare una mia mail a Chiara presentando qualche lavoro. Incrocio le dita e saluto questo mondo a me caro, fatto di libri cuciti, parole di flussi di coscienza diventate quadri. Tele scarabocchiate in nome dell'effimero. E mi dirigo verso il Duomo. Rimango fuori ad ammirare Ortobene e Corrasi: i monti. Sento il richiamo, ho bisogno di andare al museo etnografico che non so dove sia. Quasi mi perdo ma poi... Trovo l'inaugurazione di una mostra quasi penosa, c'è Sgarbi che presenta, affossando l'effimero dell'arte contemporanea, mentre ciò che presenta (nei miei gusti) è pura decorazione. Aspetto che venga inaugurata e come una ladra mi muovo negli spazi delle maschere. Mamuthones, Merdules, Boes, Issohadores, Filonzana, Thurpos, Bundu, Erittos... Gli strumenti musicali.. Continuo, vago, mentre sento fremere le lacrime agli occhi. Telai, tappeti, arazzi, bisacce, i costumi, gli attrezzi da contadino.. Dal pastore. Il pane. Il pane è l'alimento sacro alla nostra terra, la prima alchimia. I pani nunziali, i pani.. Piango. Trovo ciò che non conoscevo, ciò che non sapevo: i pani del mio luogo. Campanedda (Santa Maria a Torres). I pani nunziali, i pani rituali. Ho trovato ciò che non sapevo stessi cercando. I pani di Santa Rita per i malati, i pani di San Marco... I pani di tutta la Sardegna, l'alchimia, la vita. Ora c'è troppa gente. Torno domani. Lasciatemi trovare ciò che sono, chi sono. La Sardegna non è mai stata così bella, ai miei occhi.
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True love will find you in the end...
C'è sempre un accordo aperto
Che ci invita al viaggio-
Cosí parte la musica degli Alburni che
-duri, quasi -- il san michele
Sono indifferenti alle europee
Alle sdruciole scommesse
E alle pale eoliche selvagge
Che si accordano invece benissimo
alla striscia bianca tratteggiata
Che separa corsie e uomini
nello spazio nel tempo e nelle dipendenze :
Sarà l'anno settemilaottantadue
Ché tanto sono numeri...
Qui di fianco a me ho Daniel johnston italiano
E forse non ha il pallino della musica:
Straparla, sbava, suda, trema e sorride
ma con grazia
Occupa lo spazio con amore e dolore
La sua enorme polo nera mi inghiotte
In una visione di pace e di sudore
Nella macchia di sudore fondo nero
Ci vedo il volto di un povero cristo. Stop.
Gli occhi cercano la costa, a ovest
L'autostrada fa il rumore vento
Il tirreno pare sbattersi a fatica
contro i viadotti in cerca di grazie
E tutti: da Coleridge a Melville a Conrad a Fajardo a Chatwin sembrano seduti come corvi sopra un filo della luce dentro la mia testa torbida di antistaminici di birra di ieri
di antipiretici e di canzoni: una:
True love will find you in the end...
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gozyuku · 6 years
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-çinceden epik bir deyim: "yi ri san qiu (bir gün, üç sonbahar)". birisinden kısa bir süre ayrı kalıp, uzun süredir ayrıymış gibi hissetmek demekmiş
-latinceden düşündüren, dolu dolu bir deyiş: "timeo hominem unius libri". anlamı "tek kitabı olan insandan kork" demekmiş. (aziz thomas aquinas, 13. yüzyılda söylemiş).
-latinceden felsefi bir deyiş; "festina lente (yavaşça acele et)". genelde "yavaş ama çevik, cesur ol, ne yavaş ne hızlı, hız insanı kendisinden uzaklaştırır" anlamlarına geliyor.
-mezar taşlarında görülen latince bir deyiş; "non fui, fui, non sum, non curo (yoktum, varım, olmayacağım, umrumda değil). kısaltılıp yazılır; "nffnsnc" (roma mezarları).
-latinceden bir deyim; "corvus oculum corvi non eruit (bir karga başka bir karganın gözünü oymaz)". yakın olmasa bile aynı görüşteki insanların birbirini satmaması, eleştiri karşısında dayanışma demekmiş.
-fransızcadan bir ifade, deyim; "etre à l'ouest". dikkatimiz dağınık, yorgunken ne yaptığımızı, söylediğimizi bilmemek demekmiş. kelime çevirisi; "batıda olmak".
-japoncadan bir deyiş: "ıchi-go ıchi-e". çevirisinin ucu açık ama "yalnızca bir defaya mahsus, bir fırsat, ömür boyu tek şans" demekmiş.
-genelde kısaltılıp kullanılan latince bir deyiş: "pro captu lectoris, habent sua fata libelli". yani "bir kitabın kaderi, okuyucusunun kapasitesine bağlıdır".
-eski güneş saatlerinin kadranında şöyle bir şey yazarmış: "omnes vulnerant ultima necat". her saat yaralar sonuncusu öldürür demek (latince)
-latincenin en anlamlı kısa deyişlerinden biri: "docendo discimus". öğretirken öğreniriz demek (seneca'nın ahlak mektupları'ndan geçiyormuş).
-latinceden bazen harfleri eksik yazılan bir deyiş: "abyssus abyssum ınvocat", uçurum uçurumu çağırır demekmiş (hata hatayı). abyssus:uçurum.
-latinceden hatta ovidius'tan bir deyiş: "omnia mutantur, nihil interit". anlamı da "her şey değişir, ama hiçbir şey yok olmaz".
-bir diğer latince deyiş: "omnia mutantur nos et mutamur in illis". bu da "her şey değişir ve biz onlarla birlikte değişiriz" demekmiş (ovidius).
-çinceden bir deyim; "jìng hua shu yuè". gerçekçi olmayan ya da dokunulamayan bir varlığın suya, göle yansıması demekmiş. mesela ay, ağaçların tepeleri.
-latince bir deyim; "barba tenus sapientes". çevirisi "sakalı kadar bilge"ymiş. göründüğü kadar akıllı olmayan, bilgeliği sadece görünüşünde demek. (erasmus, adagia'dan)
-çincede eskiden ilanı aşk yerine geçen bir deyiş; "zhi zi zhi shou, yu zi xie lao". el ele tutuşup beraber yaşlanalım ya da birlikte büyüyelim demekmiş.
-japonca'nın minimalist deyimi "neko no hitai", kedinin alnı kadar demekmiş. küçük, dar bir yeri tarif ederken kullanılıyor.
-japonca'da "nanakorobi yaoki" diye bir deyim varmış. yedi kez düş, sekiz kez kalk demek. biz ise "asla pes etme" diyoruz
-latince deyişleri seviyoruz: "cacoethes scribendi". doyumsuzca,durmadan yazma dürtüsü demekmiş. ilk 1753'te kullanılıp yunancaya da geçmiş.
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