#coraggio e resilienza
Explore tagged Tumblr posts
Text
I Gatti dal Cuore d'Ambra di Nilanjana Roy. Recensione di Alessandria today
Il cuore dell’India è un mistero felino
Il cuore dell’India è un mistero felino Un romanzo avvincente tra leggenda e realtà Nel romanzo I Gatti dal Cuore d’Ambra di Nilanjana Roy, il lettore viene trasportato nel cuore della vecchia Delhi, un mondo tanto affascinante quanto intricato, popolato da Selvatici, un clan di gatti straordinari. Tra i protagonisti troviamo Miu-Miu, la saggia siamese; Katar, il carismatico leader; Hulo, il…
#Alessandria today#amore per i gatti#Beraal#coraggio e resilienza#cuori d&039;ambra#Delhi#esplorazione di temi universali#felini leggendari#Google News#Hulo#I Gatti dal Cuore d&039;Ambra#italianewsmedia.com#Katar#leggenda felina#LETTERATURA CONTEMPORANEA#letteratura mondiale#Libri 2024#libri sui gatti#mancino#Mara#misteri di Delhi#mitologia felina#Miu-Miu#narrativa d&039;autore.#Narrativa fantastica#narrativa filosofica#narrativa immaginifica#narrativa indiana#narrativa per gli amanti degli animali.#narrativa spirituale
0 notes
Text
#tumblr#frasi forza#coraggio#resilienza#frasi tumblr#verità#forza e coraggio#forza#frasi#frasi pensieri
446 notes
·
View notes
Text
Piangi, urla, sfogati. Ma senza farti vedere da nessuno. Non dare soddisfazione a nessuno.
#pensieri#frasi di vita#frasi italiane#tumbrl#tumbrl italia#frasi e citazioni#frasi vere#orgoglio#dignity#dignità#frasi amore#thinking#frasi vita#vita#coraggio#resilienza
17 notes
·
View notes
Text
~ Siamo il sole e la luna e siamo esattamente indispensabili l’uno all’altro per tutte le albe e per tutti i tramonti da vedere insieme. Non c’è alba senza luna e non c’è tramonto senza sole. Per questo siamo giusti assieme.~ 💎
#con te#connessioni#emozioni#passione#insieme#momenti speciali#scrittori#life#artists on tumblr#da un libro ancora da scrivere#caffè macchiato con cannuccia#io e te#metafora#nuovi legami#brillare#battaglie#ti va di insegnarmi quello che non conosco#coraggio#crescere#conoscere#legami#frasi significative#dedicato a te#sentimenti#attimi#promemoria#dentro i tuoi occhi#intensità#le differenze uniscono#resilienza
0 notes
Text
Molto prima che Patrick Swayze diventasse un nome noto a livello mondiale, incontrò Lisa Niemi nello studio di danza di sua madre a Houston, in Texas, nel 1970. All’epoca, Patrick aveva 18 anni e Lisa solo 14, una giovane ballerina piena di talento e grazia che catturò immediatamente la sua attenzione. Nonostante la loro giovane età, tra di loro si creò una connessione che andava oltre l'età, fondata sull'amore per la danza, la creatività e l'ambizione.
Lisa era un’allieva della scuola di danza gestita dalla madre di Patrick, Patsy Swayze, una coreografa rinomata nella comunità artistica locale. Ben presto, la loro amicizia si trasformò in qualcosa di più profondo, e nel 1972 nacque una relazione romantica. Patrick rimase affascinato dallo spirito indipendente e dalla dedizione di Lisa, mentre lei trovava in lui una dolcezza e un calore che la facevano sentire compresa e amata. Nel 1975, quando Patrick aveva 22 anni e Lisa 19, decisero di sposarsi, iniziando un cammino che li avrebbe messi alla prova e fortificati in modi che non avrebbero mai immaginato.
Il loro matrimonio fu una cerimonia intima e modesta a Houston, alla presenza di pochi amici intimi e familiari, rispecchiando il loro stile di vita semplice e radicato. Pochi mesi dopo, si trasferirono a New York, spinti dal sogno di affermarsi nel mondo della danza e della recitazione. La New York degli anni ’70 era piena di possibilità artistiche, ma anche dura: la coppia dovette affrontare diverse difficoltà economiche, svolgendo lavori saltuari per mantenersi. Patrick si allenava con impegno nel balletto, mentre Lisa proseguiva la propria carriera di ballerina, e insieme costruirono una vita fondata sulla passione comune.
Nel 1979, si trasferirono a Los Angeles, dove Patrick iniziò a dedicarsi a tempo pieno alla recitazione. Dopo alcuni ruoli minori, ottenne parti in I ragazzi della 56ª strada (1983) e Alba rossa (1984), che iniziarono a farlo notare a Hollywood. Ma fu il ruolo di Johnny Castle in Dirty Dancing (1987) a trasformarlo in una star internazionale. Il successo travolgente del film rese Patrick un’icona, e il suo personaggio divenne un simbolo di romanticismo e forza per milioni di fan.
Lisa, da sempre riservata, si trovò improvvisamente sotto i riflettori accanto al marito e dovette imparare a gestire le pressioni della fama. Nonostante l’intensità del nuovo status di celebrità di Swayze, la coppia rimase unita, sostenendosi nei rispettivi sogni e mantenendo un senso di normalità nelle loro vite.
Negli anni, la loro relazione affrontò varie difficoltà, tra cui la battaglia di Patrick contro l’alcolismo, uno degli ostacoli più impegnativi del loro matrimonio. Lisa gli rimase sempre accanto, offrendogli un sostegno incrollabile e incoraggiandolo a cercare aiuto quando necessario. Patrick nutriva un profondo rispetto e amore per Lisa, e lavorò su se stesso per preservare il legame che avevano costruito negli anni. La loro relazione ne uscì più forte, riuscendo a superare le avversità.
Con il progredire della sua carriera, Patrick continuò a interpretare ruoli diversi, come quello di Sam Wheat in Ghost (1990), che consolidò ulteriormente il suo status di attore di spicco. Lisa fu sempre il suo supporto più grande, spronandolo e offrendogli un rifugio sicuro dalle pressioni di Hollywood. Ma la loro vita cambiò radicalmente all’inizio del 2008, quando a Patrick fu diagnosticato un cancro al pancreas, una notizia devastante per entrambi.
Ancora una volta, Lisa divenne il suo pilastro, restando al suo fianco mentre lui affrontava la malattia con coraggio e determinazione. Nonostante la malattia, Patrick continuò a lavorare, recitando nella serie televisiva The Beast nel 2009, dimostrando la sua resilienza e il suo amore per il mestiere. Lisa fu la sua caregiver, la sua confidente e il suo sostegno incrollabile durante quel periodo, dimostrando una dedizione rara.
Patrick lottò contro il cancro per 20 mesi, durante i quali lui e Lisa condivisero alcuni dei momenti più intimi e significativi della loro vita, riflettendo sul loro percorso insieme e apprezzando il tempo rimasto. Il 14 settembre 2009, Patrick morì all’età di 57 anni, lasciando un’eredità di interpretazioni indimenticabili e una storia d’amore che ha ispirato milioni di persone.
Lisa, pur devastata dal dolore, portò avanti il suo ricordo con grazia e forza, raccontando la loro storia al mondo nel suo libro Worth Fighting For, pubblicato nel 2012. Con le sue parole, ha reso omaggio all’uomo che aveva amato per la maggior parte della sua vita, offrendo uno sguardo sulla profondità del loro legame e su quell’amore che ha definito entrambi.
24 notes
·
View notes
Text
L'essere umano medio vive in uno stato di sonno.
Mangia, beve, dorme, si diverte, intreccia relazioni, compra smartphone, va in vacanza, fa figli, mosso da una meccanicità del tutto inconsapevole.
Non sa per quale motivo fa queste cose, o almeno pensa di comprenderne le ragioni, quando in realtà spesso le sue scelte sono guidate da convinzioni che gli sono state trasmesse da altri.
Poi un bel giorno gli arriva una bella randellata in testa - cioè una separazione, un debito incontrollabile, un vaffanculo ben assestato da qualcuno a cui tiene, un tradimento - e la sua esistenza crolla completamente.
Va in depressione o in panico e si domanda, cadendo dalle nuvole, come abbia potuto costruire centinaia di castelli in aria senza rendersene conto.
Il passo successivo dell'uomo-bovino, cioè appena risvegliato dalla botta in testa, è quello di cercare di riparare la sua vita attraverso soluzioni facili, veloci, e soprattutto che riguardano il mondo esterno.
Si arrabatta per riparare una relazione, oppure ne intreccia subito un'altra; cerca di ricostruire un progetto, di instaurare un rapporto sano, di risollevarsi interiormente, ma, inevitabilmente, non ci riesce.
O, se ci riesce, ricade, dopo aver insistito un altro po', negli stessi copioni relazionali, negli stessi meccanismi autolesionistici, negli stessi autosabotaggi.
Ecco allora che, forse, dopo svariate mazzate in testa, ripetute e sempre più dolenti, se ha una capacità di resilienza sufficiente a farlo accedere ad un cambiamento significativo, e se la sua nevrosi non è particolarmente cronicizzata, realizza che non può farcela da solo.
Comincia dunque per lui quello che in gestalt viene chiamato "pre contatto".
Egli si guarda intorno per vedere se può trovare un percorso, e un professionista, capace di seguirlo e di aiutarlo a comprendere che cosa può fare per aggiustare la sua vita.
È cosciente che i meccanismi del suo orologio interno non funzionano come egli vorrebbe, ma comprende anche che da solo, per quanti sforzi faccia, riesce a compiere un passo avanti e dieci indietro.
Realizza che solo un altro-specchio può tirarlo fuori dalla meccanicità nella quale è immerso fino alle caviglie, e aiutarlo a svegliarsi da quel sonno che lo ha portato a costruirsi una vita le cui fondamenta sono fragili come zucchero filato.
La prima lezione che dovrà capire, la più dolorosa, è che i problemi che ci sono nella sua vita non nascono fuori da lui, ma dal suo interno.
Il primo cambio di rotta sarà per lui quello di accettare di non poter più dare la colpa al fato, al destino, alla sfortuna, e soprattutto agli altri, per quello che gli succede.
Dovrà prendersi la responsabilità dei suoi stati d'animo, del funzionamento sballato e condizionante dei propri ingranaggi interni, sia mentali che corporei, al fine di cominciare a trasmutare ciò che gli accade.
Questa non è un' assunzione di colpa, ma uno spostamento di focus il quale rompe la trappola autodistruttiva della colpevolizzazione e dell'autocolpevolizzazione, per mettergli in mano un potere che abbisogna di tutto il suo coraggio per essere gestito.
È la fine dell'illusione della libertà, e l'alba del risveglio.
Come dice Jung: "Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.
©Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
17 notes
·
View notes
Text
Ernest Hemingway una volta scrisse: “La lezione più difficile che ho dovuto imparare da adulto è il bisogno incessante di andare avanti, non importa quanto mi senta distrutto dentro.”
Questa verità è al tempo stesso cruda e universale. La vita non si ferma quando i nostri cuori sono pesanti, le nostre menti fratturate, o il nostro spirito sembra disfarsi. Continua a muoversi—inesorabile, incessante—pretendendo che ci muoviamo con lei. Non c’è tempo per fermarsi, nessuna pausa per guarire, nessun momento di quiete in cui ricomporci con delicatezza. Il mondo non aspetta, nemmeno quando ne avremmo disperatamente bisogno.
Ciò che lo rende ancora più difficile è che nessuno ci prepara davvero. Da bambini cresciamo con una costante dose di finali felici, racconti di riscatto e trionfi dove tutto torna sempre al proprio posto. Ma l’età adulta spazza via quelle narrazioni confortanti. Rivela invece una dura verità: la sopravvivenza non è quasi mai affascinante o ispirante. È indossare una maschera di forza quando dentro si sta crollando. È presentarsi quando tutto quello che vuoi è fuggire. È scegliere di andare avanti, passo dopo passo, quando il cuore implora riposo.
Eppure, resistiamo. Questo è il miracolo dell’essere umani: perseveriamo. Da qualche parte, nel profondo del nostro dolore, troviamo riserve di forza che non sapevamo di avere. Impariamo a fare spazio per noi stessi, a essere il conforto di cui abbiamo bisogno, a sussurrare parole di speranza quando nessun altro lo fa. Con il tempo ci rendiamo conto che la resilienza non è forte né grandiosa; è una sfida silenziosa, un rifiuto di lasciarci schiacciare completamente dal peso della vita.
Sì, è un caos. Sì, è estenuante. E sì, ci sono giorni in cui sembra quasi impossibile fare un altro passo. Ma anche in quei momenti, andiamo avanti. Ogni piccolo passo è la prova della nostra resilienza, un promemoria che, anche nei momenti più bui, stiamo ancora combattendo, rifiutandoci di arrenderci. Quella lotta—quel coraggio—è il tranquillo miracolo della sopravvivenza.
Qual è la lezione più difficile che hai dovuto imparare da adulto e come ha plasmato la persona che sei oggi?
9 notes
·
View notes
Text
Nel silenzio sommesso delle nostre anime, dimora un costante timore, quel velato pudore di essere d'ostacolo al prossimo, di rivelare troppo delle profondità celate nel cuore. Esitiamo, noi, custodi di fragili speranze e sogni spezzati, timorosi che la nostra presenza possa turbare la quiete altrui. Come equilibristi su un filo sottile, misuriamo ogni parola, ogni gesto, per non infrangere l'armonia delicata che ci circonda. È un tratto distintivo di noi, esseri incantevoli ma segnati dalle tempeste del passato, portare sulle spalle il peso di cicatrici invisibili. Come antiche rovine intrise di storia, custodiamo storie di amori e perdite, di gioie fugaci e dolori sussurrati al vento notturno. Ogni emozione vissuta si è impressa nel profondo, scolpendo l'anima con solchi di memoria e saggezza. Eppure, in questa nostra ritrosia, vi è una bellezza rara, un fascino che risplende come la luna tra le nubi cangianti. Siamo creature di profonda sensibilità, cuori ardenti nascosti dietro veli di discrezione. Desideri mai confessati e passioni sopite animano il fuoco interiore che ci mantiene vivi, alimentando pensieri e sogni che danzano al crepitio delle emozioni. Se solo avessimo l'ardire di abbattere le barriere erette a protezione dell'animo, di lasciar fluire liberamente l'essenza unica che ci contraddistingue, forse scopriremmo che il mondo attende il nostro canto segreto. Poiché nell'intimo di ogni esitazione risiede la potenza di un cuore che ha conosciuto l'amore profondo e la sofferenza più intensa, e che anela ancora a toccare le corde vibranti dell'esistenza. Ogni battito è un richiamo all'autenticità, un invito a vivere senza timore di mostrarsi per ciò che si è realmente. Così procediamo, viandanti tra sogno e realtà, portando con noi la luce indomita della speranza. E nel dolce conflitto tra il desiderio di emergere e la paura di esporsi, troviamo la nostra vera essenza, quella di anime belle, forse ferite, ma infinitamente capaci di emozionare e di amare con profondità sconfinata. È nel coraggio di abbracciare le nostre vulnerabilità che risiede la forza più grande, quella che ci permette di tessere legami autentici e duraturi. Perché è nella condivisione delle nostre profondità che la vita acquista significato, e le cicatrici del passato si trasformano in segni di rinascita e resilienza. Siamo il riflesso di esperienze vissute intensamente, e ogni istante diviene prezioso quando abbracciamo senza riserve la nostra vera natura. In questo viaggio, impariamo che non vi è bellezza più grande che essere fedeli a se stessi, permettendo alla propria luce interiore di brillare nel mondo. E così, anche se la costante paura di disturbare e di esporsi troppo ci accompagna, scopriamo che attraverso l'apertura del cuore possiamo trovare connessione e comprensione. E in questa scoperta, l'anima si eleva, libera dai timori, pronta a vivere appieno la sinfonia delle emozioni che rendono unica la nostra esistenza.
Empito
9 notes
·
View notes
Text
"Bussa un sogno": una poesia che invita a non smettere di guardare il cielo di Cinzia Rota. Recensione di Alessandria today
Un inno alla forza interiore e alla speranza che resiste, nonostante tutto.
Un inno alla forza interiore e alla speranza che resiste, nonostante tutto. “Bussa un sogno”, poesia della scrittrice Cinzia Rota, è una lirica che celebra il potere dei sogni e la capacità dell’animo umano di trovare forza anche nei momenti più difficili. Attraverso versi semplici ma profondi, l’autrice ci invita a riflettere sull’importanza di non abbandonare mai i propri desideri, anche…
#Alessandria today#Autrici italiane#bellezza del cielo#Bussa un sogno#Cinzia Rota#Emozioni poetiche#Emozioni Umane#Forza e coraggio#Forza Interiore#Google News#introspezione#introspezione e speranza#Introspezione poetica#italianewsmedia.com#leggerezza poetica#lettura consigliata#lettura poetica#lirica moderna#messaggio di speranza#metafore ispiratrici#metafore poetiche#nuove stelle#Pier Carlo Lava#poesia breve#poesia contemporanea#poesia d’autore#poesia e resilienza.#poesia emotiva#poesia italiana#poesia motivazionale
0 notes
Text
#frasi forza#amarsi#tumblr#coraggio#resilienza#frasi tumblr#forza e coraggio#lasciare andare#lasciare il segno#lasciarsi#lascia andare#amore tumblr#saggezza#frasi sagge#parole sagge#saggio#verità#frasi famose#frasi belle#frasi#frasi e citazioni#frasi pensieri#frasi vere#meriti#tu vali#ikigai#armonia#scegliere#scegli#puoi scegliere
232 notes
·
View notes
Text
I draghi non sono creature mitiche, ma esseri antichi che un tempo vagavano per la Terra sia in forma fisica che energetica. Queste entità potenti e maestose sono intrecciate nel tessuto di innumerevoli culture e mitologie, riflettendo il loro profondo significato spirituale. I draghi esistevano in un'epoca in cui il velo tra il regno fisico e quello spirituale era più sottile, consentendo loro di manifestarsi più pienamente nel nostro mondo. Man mano che la coscienza dell’umanità cambiava e l’energia della Terra diventava più densa, i draghi si ritiravano in dimensioni più elevate, sebbene la loro presenza e influenza rimangano accessibili a coloro che sono in sintonia con la loro essenza spirituale.
I draghi possiedono immense proprietà spirituali, spesso simboleggiano forza, saggezza e trasformazione. Sono esseri elementali, che incarnano le forze primordiali della natura. In quanto guardiani dell'antica saggezza, i draghi custodiscono i segreti dell'universo e i misteri della creazione. In molte tradizioni spirituali, i draghi sono visti come protettori della conoscenza sacra e porte verso stati di coscienza più elevati. Rappresentano il potere di trascendere i limiti, innescare la trasformazione personale e sfruttare l'energia latente dentro di sé per la crescita spirituale.
Per coloro che risuonano con i draghi come animali totem, questa connessione riflette qualità come leadership, coraggio e una profonda conoscenza interiore. Un totem del drago suggerisce che l’individuo ha una forte energia trasformativa e un’innata capacità di affrontare le sfide della vita con resilienza e forza. Coloro che possiedono l'energia del drago spesso possiedono un'anima antica, che porta dentro di sé un profondo senso di scopo e autorità spirituale. Come totem, i draghi offrono una guida per abbracciare il proprio vero potere, proteggere il proprio percorso spirituale e raggiungere l'equilibrio tra il mondo fisico e quello spirituale.
I draghi fungono anche da potenti spiriti guardiani, spesso proteggendo non solo individui ma interi lignaggi o spazi sacri. Custodiscono i tesori, sia materiali che spirituali, assicurando che la conoscenza sacra rimanga nascosta finché non si è pronti a riceverla. I draghi sono i guardiani della saggezza, degli antichi misteri e del progetto divino della creazione. Assumono questo ruolo a causa della loro connessione con le forze elementali che sostengono la vita e della loro comprensione dell'ordine cosmico. Come guardiani, aiutano coloro che sono sotto la loro protezione ad affrontare le sfide spirituali, offrendo forza e intuizione durante i periodi di trasformazione e crescita.
Quando i draghi si propongono come spiriti guida o totem, spesso comunicano attraverso potenti simbolismi, come sogni ricorrenti, visioni di creature serpentine o sincronicità che coinvolgono fuoco o acqua. Coloro che sperimentano la presenza dell’energia del drago possono sentire un’intensa ondata di forza interiore o una chiamata ad abbracciare la trasformazione. I draghi vogliono che l’umanità si risvegli al suo vero potenziale, esortandoci a sfruttare il nostro potere interiore e a vivere in allineamento con le verità universali. La loro intenzione è guidarci verso la maestria spirituale, proteggendo la sacra fiamma della saggezza dentro ognuno di noi. Su una scala più ampia, i draghi svolgono un ruolo vitale nell’universo come protettori dell’equilibrio cosmico, mantenendo l’armonia tra creazione e distruzione e ricordandoci della nostra interconnessione con le forze della Natura e del Divino.
Condiviso da Milton Foster art by Razor Picz ***************************** Dragons are not mythical creatures, but ancient beings that once roamed the Earth in both physical and energetic form. These powerful and majestic entities are woven into the fabric of countless cultures and mythologies, reflecting their profound spiritual significance. Dragons existed at a time when the veil between the physical and spiritual realms was thinner, allowing them to manifest more fully in our world. As humanity's consciousness changed and the Earth's energy became denser, dragons retreated into higher dimensions, though their presence and influence remain accessible to those in tune with their spiritual essence.
Dragons possess immense spiritual properties, often symbolizing strength, wisdom, and transformation. They are elemental beings, embodying the primal forces of nature. As guardians of ancient wisdom, dragons guard the secrets of the universe and the mysteries of creation. In many spiritual traditions, dragons are seen as protectors of sacred knowledge and gateways to higher states of consciousness. They represent the power to transcend limitations, ignite personal transformation, and harness the latent energy within for spiritual growth.
For those who resonate with dragons as totems, this connection reflects qualities such as leadership, courage, and deep inner knowing. A dragon totem suggests that the individual has strong transformative energy and an innate ability to meet life’s challenges with resilience and strength. Those who possess dragon energy often possess an old soul, carrying within them a deep sense of purpose and spiritual authority. As totems, dragons offer guidance in embracing one’s true power, protecting one’s spiritual path, and achieving balance between the physical and spiritual worlds.
Dragons also serve as powerful guardian spirits, often protecting not just individuals but entire lineages or sacred spaces. They guard treasures, both material and spiritual, ensuring that sacred knowledge remains hidden until one is ready to receive it. Dragons are guardians of wisdom, ancient mysteries, and the divine design of creation. They take on this role because of their connection to the elemental forces that sustain life and their understanding of the cosmic order. As guardians, they help those under their care navigate spiritual challenges, offering strength and insight during times of transformation and growth.
When dragons act as spirit guides or totems, they often communicate through powerful symbolism, such as recurring dreams, visions of serpentine creatures, or synchronicities involving fire or water. Those who experience the presence of dragon energy may feel an intense surge of inner strength or a call to embrace transformation. Dragons want humanity to awaken to its true potential, urging us to harness our inner power and live in alignment with universal truths. Their intention is to guide us toward spiritual mastery, protecting the sacred flame of wisdom within each of us. On a larger scale, dragons play a vital role in the universe as protectors of cosmic balance, maintaining harmony between creation and destruction and reminding us of our interconnectedness with the forces of Nature and the Divine.
Shared by Milton Foster art by Razor Picz
8 notes
·
View notes
Text
Mio Caro Settembre,
IO SONO PRONTA!
Anche quest’anno Ti ho atteso trepidante per poter porre fine ad un’altra lunga estenuante Estate, la quale mi ha sfinita con il Suo caldo incessante e per lunghi tratti perfino insopportabile. Un’altra Estate trascorsa in città, fra alti e bassi, in particolar modo quest’ultimi che hanno messo a dura prova la Mia Resilienza, di cui però sono fiera e raggiante di farti sapere che non hanno avuto la meglio. Ebbene sì, alla fine ho vinto Io! Questo perché li ho sfidati a muso duro, rimanendo in piedi, nonostante tutto, nonostante tutti! Ora dentro di Me continuo a coltivare la voglia di rinnovamento di cui Tu, come detto, sei Grande Maestro e anche quest’anno Mi auguro che riuscirai a darmi una mano, insieme all’Universo tutto che non smette di inviarmi segnali incoraggianti. Sappi che per questa ragione mi sento parecchio fortunata, se non addirittura miracolata. Questo perché nel bel mezzo della tempesta senza fine, posso comunque continuare a contare sul prezioso appiglio che mi tende il Cielo con i Suoi illustri abitanti come la Mia Amata Luna e il Re Sole, insieme a Mamma Natura. Mi sento fortemente connessa ad Essi come non mai. Ciò fa sì che tramite questa connessione pazzesca, riesca poi a trarre la giusta forza ed energia per continuare a combattere.
Sento ancora più voglia dentro di Me infatti di darmi fiducia, di donarmi più Amore, prendendomi ancora più cura del Mio corpo, della Mia Anima. Sento più nitida la voglia di migliorarmi, rischiando il Mio coraggio ed i Miei limiti. In sostanza sono più o meno questi i Miei obiettivi, i Miei buoni propositi, gli stessi di una Vita, che mi auguro con tutto il cuore di riuscire a raggiungere ancora, per sentirmi fiera e in pace con Me Stessa. L’importante è che continuo a non tirarmi indietro, evitando così di farmi bloccare dalla paura costantemente in agguato, mettendocela tutta, senza alcun risparmio, facendo come sempre fede alla Mia gentilezza e al Mio coraggio. All’arrembaggio!
@elenascrive
#settembre#bentornato#benvenuto#diario#io#me stessa#ricominciare#rinascita#nuovo inizio#buoni propositi#pensieri#riflessioni#stati d'animo#sensazioni#vita#vivere#mie parole#parole mie
11 notes
·
View notes
Text
Ho sempre portato con me il peso del mio passato. È come se ogni esperienza, ogni ricordo, ogni scelta fosse impressa in me, modellando chi sono e come vedo il mondo intorno a me. E non importa quanto ci provo, non riesco mai a sfuggire completamente a questo fardello. C'erano momenti in cui questo peso sembrava insopportabile. I risentimenti, le ferite, i ricordi dolorosi si accumulavano, formando un peso che portavo con difficoltà. Era come se fossi intrappolato in un ciclo infinito di rimorso e angoscia, incapace di liberarmi dalle catene del passato. Tuttavia, col tempo, ho imparato che il passato non può essere cambiato, ma il modo in cui lo affrontiamo sì. Ho scoperto che, pur portando con me le cicatrici, posso trasformare le mie esperienze in apprendimento, in forza per andare avanti. Ho imparato a perdonare, non solo gli altri, ma me stesso. Mi sono reso conto che serbare rancore non faceva altro che alimentare il peso che stavo portando, rendendolo ancora più difficile da sopportare. Così, a poco a poco, ho cominciato ad allentare le catene del risentimento, permettendomi di respirare più liberamente. Oggi mi guardo indietro e vedo che tutto ciò che ho vissuto, non importa quanto sia stato difficile, mi ha portato qui. Ogni sfida superata, ogni ostacolo affrontato, ha contribuito al mio percorso di crescita e conoscenza di me stesso. Non nego di sentire ancora il peso del mio passato, perché fa parte di quello che sono. Ma ora, invece di affogarci dentro, lo uso per ricordarmi quanto sono forte. Ho ritrovato nel mio passato non solo dolore, ma anche resilienza e determinazione. Accettare il passato non significa dimenticarlo, ma piuttosto integrarlo nella mia storia, onorando ogni capitolo, anche quelli più difficili. Perché questi capitoli sono ciò che mi ha reso quello che sono, e sono ciò che mi spinge verso il futuro. Quindi, anche se a volte mi sento ancora sopraffatto, so che porto avanti il mio passato con dignità e coraggio. Ed è con questo stesso coraggio che affronto l'ignoto, sapendo che, qualunque cosa accada, sarò pronto ad affrontare qualsiasi sfida che la vita mi porrà.
8 notes
·
View notes
Text
Non il volere, ma la consapevolezza è potere!
Non puoi, senza introspezione e convinzione.
Potere, solo purificando la presa di coscienza.
Si processano le informazioni dell'anima a volte poco inclini alla coscienza, affidandosi alla conoscenza.
Il Maestro della transizione alza l'asticella vibratoria, infondendo all'essenza stimoli di pulizia e di riordino. Ti "obbliga" a portare a termine i cicli oramai esauriti, alimentando uno stato d'animo meno cupo e malinconico, ma non certo leggero e spensierato.
Diviene complice appassionato della fase di Transizione, aiutandoti a compiere il passo definitivo, quel passo che deve essere naturalezza. La "sottomissione acquisita" indurrà alla "sperimentazione entusiasta", allargando gli orizzonti di azione e di espressione della disciplina interiore.
Il fallimento verrà invitato ad abbandonare il campo. La rinnovata connessione con l'Essenza, ti infonderà quella dose di coraggio e di radicamento tale per cui ogni nuova sfida verrà vissuta con serenità, maturità e con tanta curiosità di esplorazione dei nuovi orizzonti di crescita.
Non sarai più abbandonata a te stessa, perchè ora hai una guida che rivaluterà il sentimento di rivincita e di rivalsa, come vessillo di rinascita e di riconnessione profonda con il Tutto.
Ci vorrà resilienza, coraggio ed entusiasmo per percorrere questo destino, perché l'obiettivo è ambizioso.
Ma è la nostra strada...
E NOI saremo i fieri protagonisti! 👑
- M.Vèga
10 notes
·
View notes
Text
Tre di Spade.
"La proiezione sull'Altro: la trappola del Riconoscimento".
Il compito del mese di Maggio è accompagnarci alla frattura con la nostra profonda "Ferita del Riconoscimento".
Essere stati "ignorati" o "svalutati", "boicottati" o "abusati" all'interno del percorso di crescita, tra le mura di casa, nei luoghi più intimi ed emozionali, nelle relazioni primarie, può generare schemi di profonda disfunzione e colpa.
Il dolore non passa solo.
Si deposita nelle memorie cellulari e si riattiva ad ogni simbolo o associazione con l'Evento traumatico, sia esso breve ed estemporaneo o reiterato nel tempo.
Il tempo non sistema le cose. Le complica.
E' per questo che non basta affidarsi alla parte Divina per compiere quel passaggio così strettamente Umano.
Siamo tutti chiamati ora a rivedere amorevolmente i nostri automatismi di manifestazione della sofferenza.
Tutta la rabbia, la violenza, il malessere che si stanno scatenando all'interno dei Sistemi di Relazione, sono frutto di un passaggio delicato della "Coscienza", sempre meno "presidiata" e sempre più libera di esprimere il proprio vissuto.
I terremoti Energetici di questi ultimi anni hanno assediato le fondamenta di tutti gli edifici, anche quelli apparentemente solidi, rendendone evidenti le infiltrazioni di umidità e il marciume del basamento, producendo irreparabili crolli, riducendo in macerie interi caseggiati.
E molti, invece di ristrutturare alla base la loro casa distrutta, ci hanno "messo la pezza", restando però nella costante sensazione che, un'ulteriore potente scossa, potrebbe davvero essere la definitiva per loro.
L'Evoluzione è un processo legato all'Umiltà.
L'Umano si rende strumento di se stesso.
E accoglie con coraggio e resilienza la Verità, che di volta in volta si palesa di fronte a sé.
Si affida al Viaggio. Sa che il percorso sarà accidentato, sa che dovrà distruggere una ad una ogni illusione, ogni contraddizione, ogni trigger interiore.
Ma non si abbatte, non si demotiva, non si appoggia pesantemente sulle schiene degli altri.
E' la sua Casa a necessitare di restauro. E' il suo Giardino interiore che va bonificato a fondo. Sono i suoi "Mostri" da sconfiggere.
Ed è l'unico che può affrontare il suo percorso trasformativo. Nessun altro lo potrà fare al suo posto.
E se ad un certo punto del Viaggio, si è scelto di percorrere la scorciatoia, si mollano gli ormeggi e si decreta "ho già fatto troppo, è tutto inutile, io sono fatto così, sono gli altri che non mi capiscono e non mi accettano per quello che sono", sarà naturale incappare nella solita "risoluzione infantilizzata".
Dove la Struttura immatura necessita costantemente di attenzione, di riconoscimento e premi di partecipazione.
Nessuno ci darà il premio o "la pacchetta sulla spalla" quando avremo compiuto i nostri faticosi passi.
Saremo noi ad omaggiarci con Gratitudine e tanta Gioia. A festeggiare con un sorriso l'ennesimo tassello d'Amore che abbiamo aggiunto al nostro "edificio emotivo".
E mattone dopo mattone, fatica dopo fatica, piano piano vedremo la nostra Nuova Casa Interiore prendere forma.
Sentiremo il Cuore pulsare nuovamente di Vita, irradiare quella sua sconfinata potenza e trasparente purezza in ogni istante ed in ogni respiro del nostro procedere.
Non soffermiamoci nella solita "zona di sconforto", di immobilismo e di "vittimismo".
C'è tanto da smaltire.
Ora più che mai.
Bisogna trovare il coraggio di osservare il "Passato devitalizzato" che torna. Ci dobbiamo stare.
Nessuna fuga, nessuna scorciatoia, nessun premio.
Si resta. Si affronta. Si elabora. E poi si espelle via!
Se lo tratteniamo finirà per intasare il Sistema e ci porterà ad una lenta agonia di "morte" per soffocamento o asfissia.
Lasciamo che i dolori del Passato si trattengano solo il tempo necessario per preparare l'espulsione finale.
Non identifichiamoci con le nostre Ferite. Non partiamo a razzo con gli automatismi che proiettano questi informi cumuli di tossine in transito.
Restiamo concentrati, consapevoli, presenti e partecipativi.
E smettiamola di giocare alla Ferita del Riconoscimento con gli altri! Di voler a tutti i costi attirare l'attenzione del "genitore" di turno. Di agganciare dinamiche infantilizzate di confronto, di invidia, di competizione, di pietismo o, peggio ancora, di vendetta.
Siamo adulti.
Curiamo il nostro Giardino. E smettiamola di ficcare il naso nel Giardino altrui.
Restiamo Radicati a noi stessi, presenti e orientati.
Si tratta di Noi. Della nostra Vita. Delle nostre Emozioni e Disfunzioni. Della nostra Responsabilità su noi stessi. Delle nostre scelte di Guarigione.
L'Altro non c'entra. Mai.
Ricordiamocelo sempre.
E proseguiamo con tanta Fede, Impegno e Dedizione nel nostro straordinario Cammino Evolutivo.
Mirtilla Esmeralda
7 notes
·
View notes
Text
DALLA PAGINA FB DI VINCENZO ESPOSITO
Non hai perso l’amore della tua vita.,
"L'anima gemella!".
Hai solo perso un narcisista che stava prosciugando la tua vita. Non una "fiamma gemella" o l'anima affine: un predatore con il camuffamento giusto. Aprire gli occhi su questo è la chiave per ritrovare davvero te stessa/o.
Lui (o lei) era un attore impeccabile, con una maschera pronta per ogni occasione. Ti sembrava di conoscerlo davvero? Ah, ma quella era solo una recita. Quello che hai visto alla fine, quello che ti ha lasciato svuotata e confusa, quello è il suo vero volto.
La sua "gentilezza"? Una strategia. Il suo "fascino"? Solo un modo per trattenerti. Ogni promessa sussurrata, ogni risata condivisa era lì per un unico scopo: catturarti nella sua ragnatela. E tu, anima genuina, ci sei cascata, come molti prima di te.
Ma sotto la facciata, cosa faceva realmente? Si nutriva delle tue emozioni, della tua energia, della tua empatia, come un parassita che si attacca e risucchia fino all'ultimo pezzetto di autostima. Ti sentivi forse "amata"? No. Sei stata oggetto di una manipolazione calcolata. La tua gentilezza e i tuoi pensieri più puri sono stati sfruttati, non condivisi.
Quello che hai vissuto non è stato amore; è stato un dramma teatrale tossico, con lui nel ruolo del protagonista. Ogni tua battaglia per farti ascoltare e comprendere era solo una scena di una trama senza lieto fine. Le sue manipolazioni sottili, il ricatto emotivo, il silenzio punitivo, le continue critiche... non erano gesti d’affetto. Erano strumenti di controllo, manovre per tenerti sottomessa.
E poi, l’infedeltà, le bugie, il costante bisogno di triangolarti con altri per farti sentire INADEGUATA... Non erano “piccoli errori”, ma il suo vero modo di relazionarsi. La tua vulnerabilità era la sua linfa vitale, e ogni volta che ti umiliava o sminuiva la tua sofferenza, lo faceva intenzionalmente per farti dubitare di te stessa.
Quindi, no, non hai perso una "persona speciale". Ti sei liberata di un abisso tossico, di una zavorra emotiva che, se fosse rimasta, avrebbe continuato a risucchiarti fino a lasciarti senza forza. Uscire da questa trappola ha richiesto coraggio e una resilienza incredibile, e devi ricordarlo a te stessa ogni giorno.
I narcisisti non amano nessuno, nemmeno loro stessi, per quanto ci tengano a far credere il contrario. Se avessero una vera stima di sé, non sentirebbero il bisogno di ridurre l’altro a niente per sentirsi importanti. Non sono che vuoti a perdere, riflessi di qualcosa che non c'è.
Ora, tocca a te riscoprirti, ritrovare la forza per abbracciare relazioni sane, fatte di amore vero, di rispetto, e di autenticità. Meriti di essere vista, ascoltata e capita, di essere apprezzata e rispettata. Meriti un AMORE che ti arricchisca, non uno che ti consumi.
MERITI L'AMORE PER TE STESSO, e questo deve venire necessariamente da Te.
Dedicato a te, Uomo.
Dedicato a te, Donna
4 notes
·
View notes