#consumatori consapevoli
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pier-carlo-universe · 22 days ago
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La Rinascita della Cultura Slow: Un Trend Globale che Riscopre il Valore del Tempo. Recensione di Alessandria today
Dalla cucina alla moda, passando per i viaggi e il design, la filosofia “slow” si sta imponendo come un movimento culturale globale che valorizza la qualità, la sostenibilità e il benessere.
Dalla cucina alla moda, passando per i viaggi e il design, la filosofia “slow” si sta imponendo come un movimento culturale globale che valorizza la qualità, la sostenibilità e il benessere. Un mondo che rallenta per vivere meglio In un’epoca dominata dalla velocità, dall’immediatezza e dal consumo rapido, il movimento Slow sta emergendo come una risposta culturale globale alle pressioni del…
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passaggioalboscoedizioni · 8 months ago
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Francesco Colafemmina
SALVIAMO I CLASSICI
La cultura greca e romana, luce per l’uomo in un’epoca oscura
Nonostante la tendenza a deformare o dimenticare l’eredità del mondo greco e romano, i Classici continuano a vivere ogni volta che vengono letti, ispirano le nostre vite ed elevano le nostre anime. Non più funzionale alla formazione di ubbidienti consumatori e di schiavi delle nuove tecnologie, la cultura classica è trascurata o data in pasto ai deliri della cancel culture.
Per questo, occorre recuperare la lunga tradizione del primato dei Classici, riscoprire i loro valori e continuare a tramandarli, senza smarrire le nostre radici. Perché nella poesia e nella storia, come nella filosofia greca e romana, scopriamo gli antidoti alle nuove tirannidi del presente e gli strumenti autentici per formare uomini e cittadini consapevoli.
Questo saggio – che accompagna il lettore nell’universo dei Classici – offre anche una accurata traduzione dell’A Demonico di Isocrate, scrigno dei valori educativi degli antichi. Soltanto salvando il seme del passato – infatti – possiamo assicurare un futuro solido ai nostri figli, in un’epoca che vive solo al presente. La luce dei riferimenti perenni continua ad illuminare l’umanità in ogni epoca buia, attraverso la saggezza, la virtù e l’anelito di bellezza che riscatta le nostre anime dalla provvisorietà della materia.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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firewalker · 2 years ago
Note
Ho riflettuto sul Nutriscore e ne ho concluso che non mi sembra la cura alla disinformazione popolare. Sono d'accordo su quanto letto riguardo olio evo ed eccellenze alimentari italiane, tuttavia non riesco a farmi piacere un modello semplicistico, perché l'ignorante di turno intuirà che non può sbafarsi di olio evo, ma sarà convinto che scolarsi litri di Coca zero faccia bene perché è verde, che un intero pacchetto di gallette di riso vada bene, che un cibo processato vada bene perché povero di sale e grassi e quindi verde, e aberrazioni di questo tipo. Mi sembra concettualmente simile a Yuka, con prodotti che finiranno per adeguarsi agli algoritmi dei punteggi cambiando qualche grammatura di macro qua e là. Non è meglio l'altra batteria visiva (inutile), ma Nutriscore ha davvero dato benefici? Per quel che so, gli studi di efficacia che hanno valutato il riscontro sulla popolazione, sono stati condotti su commissione e tendo a non fidarmi. In ultimo, avendo un passato di dca, etichette simili sono piuttosto triggeranti e fuorvianti, alimentano visioni distorte del rapporto col cibo. Penso sia meglio investire in educazione alimentare fin dalle scuole.
Il NS non è certo la panacea di tutti i mali!
Hai ragione, è un'etichetta molto semplice da visualizzare e può portare fraintendimenti o condotte che non dovrebbero essere sottovalutate, ma non è certo solo su questo che ci si basa.
Voglio dire: sull'etichetta continueranno a essere presenti anche tutte le indicazioni che ci sono ora, e magari anche di più in futuro (mi aspetto ad esempio che compaia la possibilità di disturbi intestinali per uso abbondante di bevande con dolcificanti, o se faranno come con le sigarette addirittura indicazioni sul rischio di obesità anche sulle bibite 0 kcal). Il NS sarà una delle indicazioni in etichetta, certo, molto evidente e rassicurante/minacciosa (a seconda dei casi), ma se una persona se ne frega o semplicemente non ha le competenze per fregarsene, se c'è il NS è una indicazione in più che può aiutarlo nella maggioranza dei casi.
Immagina di fare la spesa per un mese solo e unicamente basandoti sul NS. Vai al supermercato quante volte... quattro? Otto? Diciamo che ci vai due volte a settimana, quindi otto volte nel mese. Per otto volte valuti quello che devi mangiare solo e unicamente su questa etichetta. Viene fuori una spesa decente?
No, non viene fuori una spesa decente. Ma viene fuori una spesa che almeno limita i danni. Gallette e coca zero sono alimenti al più mediocri, ma che comunque sono migliori di cracker salati e bibite zuccherate. Il fatto che l'olio venga etichettato come rosso implica che ne devi comprare e consumare poco, ed è una buona cosa. È ovvio che sia del tutto insufficiente e che bisogna puntare sull'educazione nutrizionale, perché il NutriScore non mi garantisce che io prenda abbastanza proteine, o vitamine, o calcio, da quello che compro.
Risulta però una spesa migliore se lo si segue rispetto a quanto risulti se non lo si segue. E questo non lo dico io, addirittura c'è stata una pubblicazione scientifica che valutava le valutazioni del NS nelle pubblicazioni scientifiche, e ha promosso questo strumento, sottolineando comunque che
The Nutri-Score is not a substitute for general public health recommendations
come giustamente fai notare tu.
È uno strumento, che spero diventi importante anche qui in Italia, che può tornare utile a molti per valutare a colpo d'occhio quello che stiamo acquistando e rende un minimo più consapevoli i consumatori. Non può e non deve essere l'unica cosa su cui basarsi e di certo l'educazione alimentare deve essere la materia principale su cui investire, in aggiunta a queste cose il NS può trovare il suo spazio di utilità.
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ufficiobrevettimarchi1 · 21 days ago
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The Importance of Product Registration: Benefits and Best Practices
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In un ambiente pieno di mercati, la registrazione di un prodotto dovrebbe essere notata. La registrazione di un prodotto offre garanzie, aggiornamenti ed altri vantaggi che possono far risparmiare tempo, denaro ed evitare stress. Sapere quanto sia fondamentale la registrazione di un prodotto può influenzare l'utilizzo di strumenti, attrezzature e automobili. La registrazione di un prodotto ha diversi vantaggi, ed ecco alcune pratiche suggerite per migliorare la vostra esperienza di possesso.
Assicurarsi la protezione legale
Una delle migliori ragioni per registrare un prodotto riguarda proteggere l'ambito della tutela. Quando si registra, ci si assicura che l'acquisto possa essere riparato, sostituito o rimborsato in base ai termini della garanzia. Questo è particolarmente importante per gli oggetti costosi come la tecnologia e le macchine, che possono costare molto per essere riparati. La mancata registrazione può spesso rendere nulle le richieste di garanzia, lasciandovi con costi aggiuntivi che non avevate inizialmente previsto. Registrare i prodotti di solito fa sentire meglio perché si è consapevoli di avere un piano di riserva se qualcosa dovesse andare storto. Alcune aziende offrono ulteriori opzioni di garanzia solo agli utenti registrati, il che può proteggere ulteriormente l'utente.
Accesso ad aggiornamenti e richiami importanti
Receiving significant changes and recall notices is another essential part of registering a product . Users who have registered with a company often receive information about security alerts, software changes, and product improvements. Imagine buying a gadget that later develops a security issue. If you are registered, you can see the essential recall messages. When you know about something, you can move quickly to protect yourself and ensure that your product is working at its best. Additionally, software changes can improve features and fix bugs, so registering your product is an active way to keep it safe.
Miglioramento dell'assistenza e del coinvolgimento dei clienti
Better customer service usually requires product registration , which is given priority over phone calls, live chat, and email support by many companies. Troubleshooting issues or learning about product features can benefit from this level of involvement. Registered users can also receive model-specific information about the product. This involvement builds trust in the brand and community, connecting customers to the brand. Additionally, changes to the software can improve functionality and fix bugs, so registering your product is an active way to keep it secure.
Resi e cambi semplificati
La notifica all'azienda di un prodotto problematico semplifica la restituzione o il cambio. Molti negozi richiedono la conferma dell'acquisto ed i prodotti etichettati possono fornire tale prova. Questo può aiutare a risolvere i problemi più velocemente. Diversi marchi semplificano la procedura di restituzione per gli utenti registrati. I resi sono accessibili senza i soliti problemi. Questa semplicità d'uso fa risparmiare tempo e rende l'acquisto più divertente, sostenendo il concetto che unirsi è vantaggioso.
Costruire la fedeltà al marchio e la fiducia dei consumatori
Finally, product registration builds customer loyalty and trust. Registering a product demonstrates trust in the brand and its products. Companies want to invest more in their customers because they know they have loyal and valuable customers. Brand email subscribers receive exclusive offers, loyalty programs, and early access to new products. The sense of belonging can help customers feel emotionally connected to the company, turning them from infrequent shoppers to repeat customers. Customers who feel supported by a company are more likely to recommend it, creating a cycle of trust and promotion.
Conclusions
In concreto, registrare i propri acquisti è fondamentale per una migliore esperienza d'acquisto. I vantaggi includono la sicurezza della garanzia ed aggiornamenti significativi. Sapere quanto sia vitale registrare ed adottare le migliori pratiche potrebbe migliorare le vostre abitudini di acquisto. Il mercato offre molti articoli di consumo e la posta in gioco è enorme. Investire nella registrazione del prodotto può garantire il vostro investimento e far sentire la vostra opinione. Ricordate che la registrazione è la chiave per un possesso più sicuro e piacevole quando si acquista qualcosa di nuovo. Scegliete l'Ufficio Brevetti Marchi per la registrazione dei vostri prodotti.
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enkeynetwork · 23 days ago
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danielamazon · 1 month ago
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Daniel Amazon discute l'impatto delle recensioni sul successo del prodotto
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Le recensioni online fungono da raccomandazione digitale tramite passaparola. La ricerca mostra che circa il 93% dei consumatori legge le recensioni online prima di effettuare un acquisto. Questa statistica sottolinea il potere delle recensioni nel processo decisionale. Per le aziende, comprendere questa dinamica è fondamentale per sfruttare il potenziale del feedback dei clienti.
Costruire la fiducia attraverso un feedback autentico
Uno dei motivi principali per cui le recensioni hanno così tanto peso è la loro capacità di creare fiducia. I consumatori sono più propensi ad acquistare un prodotto che ha ricevuto feedback positivi da clienti precedenti. Daniel Amazon Recensioni sottolinea che le recensioni autentiche possono aumentare la credibilità di un marchio.Quando i potenziali acquirenti vedono un prodotto con numerose recensioni positive, ciò alimenta un senso di fiducia che influenza la loro decisione di acquisto.
Al contrario, le recensioni negative possono scoraggiare i clienti. Una singola recensione negativa può avere un impatto significativo sulle vendite, soprattutto se evidenzia un difetto critico nel prodotto. Daniel Amazon consiglia ai marchi di gestire attivamente la propria reputazione online incoraggiando i clienti soddisfatti a lasciare recensioni positive, il che può diluire l'impatto del feedback negativo.
Le recensioni come strumento di marketing chiave
Daniel Amazon recensioni sottolinea inoltre che le recensioni non sono solo uno strumento secondario, ma uno strumento di marketing essenziale. Integrare le recensioni dei clienti nelle pagine dei prodotti può aumentare i tassi di conversione. I potenziali acquirenti sono spesso alla ricerca di una convalida e mostrare in modo evidente le recensioni positive può fungere da rassicurazione necessaria.
Inoltre, le recensioni possono migliorare l'ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO). Quando i potenziali clienti cercano prodotti online, le recensioni contribuiscono al contenuto del tuo sito Web, aiutandolo a ottenere un posizionamento più alto nei risultati di ricerca. Questo è un vantaggio significativo nel competitivo mercato online. Utilizzando la parola chiave "Daniel Amazon Recensioni" in modo strategico nei tuoi contenuti, le aziende possono ottimizzare ulteriormente la loro visibilità e attrarre più traffico sui loro siti.
Il ruolo delle piattaforme di revisione
Le diverse piattaforme hanno impatti diversi sulle recensioni dei prodotti. Ad esempio, Amazon è nota per il suo sistema di recensioni completo, in cui i clienti possono lasciare feedback dettagliati. L'algoritmo di questa piattaforma favorisce i prodotti con valutazioni più elevate, influenzando ulteriormente la visibilità. Daniel Amazon sottolinea l'importanza di essere consapevoli di dove è elencato il tuo prodotto e del tipo di recensioni che riceve.
Le aziende dovrebbero incoraggiare i clienti a lasciare recensioni su piattaforme affidabili. Più è credibile il sito di recensioni, maggiore è il suo peso. Inoltre, rispondere alle recensioni, sia positive che negative, può migliorare le relazioni con i clienti e dimostrare un impegno per la qualità e il servizio.
L'impatto dei contenuti generati dagli utenti
Nel mercato odierno, i contenuti generati dagli utenti (UGC) sono inestimabili. Le recensioni sono una forma di UGC e possono migliorare significativamente l'immagine di un marchio. Daniel Amazon nota che quando i consumatori condividono le loro esperienze, creano una comunità attorno a un prodotto. Questo senso di appartenenza può generare più vendite, poiché i potenziali acquirenti si vedono come parte di una narrazione più ampia.
I marchi possono sfruttare l'UGC mostrando le recensioni dei clienti nei loro materiali di marketing, come post sui social media e pubblicità. Questo approccio non solo rafforza il valore del feedback dei clienti, ma incoraggia anche più persone a condividere le proprie esperienze, creando un ciclo di coinvolgimento.
Conclusione
In conclusione, l'impatto delle recensioni sul successo del prodotto non può essere sopravvalutato. Come sottolinea Daniel Amazon, le recensioni positive creano fiducia, migliorano gli sforzi di marketing e migliorano la SEO. Le aziende devono cercare e gestire attivamente il feedback dei clienti, assicurandosi di incoraggiare le recensioni positive e affrontando quelle negative in modo costruttivo. Abbracciando il potere delle recensioni, i marchi possono migliorare significativamente il successo del loro prodotto nel competitivo panorama dell'e-commerce.
In un mondo in cui i consumatori fanno molto affidamento sul feedback online, comprendere e sfruttare l'impatto delle recensioni è essenziale per qualsiasi marchio che voglia prosperare. Dando priorità al feedback autentico e incoraggiando i clienti a condividere le proprie esperienze, le aziende possono costruire una solida reputazione e promuovere una fedeltà duratura dei clienti.
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vorticimagazine · 3 months ago
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Il neuro–marketing: la pubblicità vista dalla Scienza
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Vortici.it ogni tanto si pone delle domande curiose che spesso si affacciano in maniera del tutto casuale, leggendo notizie o avendo avuto delle semplici conversazioni.La domanda, questa volta è la seguente: esiste un livello di attenzione inconsapevole di fronte a uno spot, che può essere addirittura misurato? ed ancora è meglio far riflettere o basta attirare l’attenzione? Questi sono gli interrogativi che si pongono gli esperti del settore marketing, tentando di dare delle risposte ovviamente.
Gli studi sull’economia comportamentale e le neuroscienze, in particolare il neuro-marketing, hanno dimostrato che buona parte dell’attivazione del nostro cervello, stimolato da prodotti, brand o pubblicità, avviene fuori dal perimetro della consapevolezza.
Gli stimoli, possono portare a una risposta emotiva che viene poi razionalizzata a posteriori. Ciò significa ammettere, l’esistenza di un processo di apprendimento inconsapevole e la possibilità di memorizzare senza controllo e senza una specifica azione riflessiva.Ed ecco un'altra domanda: in che modo dunque la pubblicità lascia il segno? In realtà, l’idea che la pubblicità potesse lasciare il segno in maniera inconsapevole ha un’origine molto antica. Occorre, infatti, risalire ai primordi degli studi di psicologia della pubblicità per ritrovare questa convinzione anche in Walter Schott, colui che scrisse il primo libro di psicologia della pubblicità (The Pyschology of Advertising in Theory and Practice, 1903). Schott sosteneva che la pubblicità può colpire le persone senza che ne fossero consapevoli. Questa sua convinzione fu accantonata per circa sessant’anni fino all’arrivo degli studi sulla pubblicità televisiva di Krugman e Hartley, del 1970, in cui apparve evidente il valore emozionale della pubblicità prima che del suo significato razionale. Fu proprio Krugman nel 1971 che, in linea con quanto già anticipato da Walter Schott, ad ammettere la possibilità di un’attenzione a bassa intensità affermando che la televisione è un mezzo di comunicazione in cui la pubblicità ha un effetto importante, grazie a questa sua forma di basso coinvolgimento, rispetto alla carta stampata studiata da Schott.
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Neuro-marketing: gli studi sulla tv e la carta stampata Krugman in realtà può essere considerato uno dei pionieri del neuro-marketing, giacché volle dimostrare l’esistenza di un diverso livello di relazione tra la pubblicità televisiva e quella stampata, usando un primordiale laboratorio di neuro-marketing: il Neuropsychological Laboratory del Medical College di New York. Nella sua sperimentazione Krugman si servì, infatti, dell’analisi elettroencefalografica e della misurazione del movimento oculare (eye tracking) per studiare la diversa reazione dei consumatori alla pubblicità televisiva rispetto a quella sulla carta stampata. Siamo nel lontano 1967. La ricerca riuscì a dimostrare come i due media (TV e Stampa) richiedono un diverso livello di attivazione e di fruizione e che è possibile in entrambi rilevare processi di memorizzazione e di apprendimento. Secondo Krugman, quello televisivo è più semplice, meno impegnativo e avviene con un basso livello di coinvolgimento rispetto a quanto avviene con la carta stampata.
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L’influenza degli spot sugli spettatoriKrugman e Hartley nel 1970 evidenziarono con diverse sperimentazioni come la pubblicità possa influenzare le persone secondo due principali livelli di attenzione cioè attraverso l’attivazione di un’elevata attenzione o attraverso un livello più basso della medesima. Entrambi i processi hanno una loro funzione. Tuttavia, riconoscere di appartenere a una forma di persuasione fondata su una bassa attenzione, significa ipotizzare un sistema di elaborazione delle informazioni in grado di considerare i processi inconsapevoli come meccanismi capaci di spiegare il funzionamento della persuasione. Un aspetto che per molti anni è stato negato, se non addirittura perseguitato. Basti pensare al dibattito sul subliminale stimolato da James Vicary nel 1957. In quel caso, i risultati a favore dei processi subliminali furono forzati dalla sperimentazione, ma animarono un profondo dibattito non solo in seno alla comunità di esperti ma anche nel grande pubblico. Da allora lo spauracchio della pubblicità subliminale è rimasto vivo nell’immaginario collettivo.
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I vantaggi sulle strategie di marketing Le neuroscienze ed il neuro-marketing hanno dimostrato che buona parte delle stimolazioni arrivano al cervello attivandolo senza consapevolezza e che è possibile apprendere inconsapevolmente. Da qui nasce l’intuitive marketing, ovvero un modo nuovo di fare marketing valorizzando le conoscenze del cervello e la possibilità di persuadere anche con un basso livello di attenzione. Ciò non significa che il modello classico razionalistico fondato sull’esigenza di attirare l’attenzione, creare interesse e spiegare il valore di un prodotto o servizio non funzioni. Significa riconoscere che, accanto al modello classico, c’è la possibilità di pianificare azioni di marketing valorizzando anche i processi inconsapevoli e i meccanismi di apprendimento a bassa attenzione.
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Cosa dicono gli esperimentiA conferma della forza dell’apprendimento inconsapevole, riportiamo un lavoro svolto qualche anno fa da uno dei più noti esperti europei di neuro-marketing Thomas Ramsoy (2014), in cui si è dimostrato come la comunicazione possa modificare la visione dei prodotti, guidando l’attenzione visiva su di essi nei negozi e in maniera inconsapevole. L’esperimento ha coinvolto tre gruppi. I tre gruppi prima di entrare in negozio furono sottoposti alla visione di una serie di pubblicità. Un gruppo vide diverse pubblicità, ma, non quella relativa a un particolare prodotto target(in questo caso un colore per le pareti); un secondo gruppo vide diverse pubblicità tra cui quella relativa al prodotto target che fu pubblicizzato con uno spot da 15 secondi; un terzo gruppo vide la stessa serie di pubblicità compresa, quella relativa al target, ma della durata di 30 secondi. Dopo questa prima fase, i gruppi furono invitati ad accedere in negozio e a scegliere uno dei prodotti riguardanti la categoria target, ovvero un colore per pareti.
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L’esposizione agli spot e l’effetto sulle decisioni d’acquisto Il gruppo che fu sottoposto alla pubblicità del prodotto target ha scelto con una percentuale più elevata il prodotto promosso dalla pubblicità da 30 secondi, inoltre la quantità di visione inconsapevole, rilevata con l’eye tracker, è risultata nettamente superiore nei due gruppi sperimentali (15 e 30 sec.) rispetto al gruppo di controllo. Eppure, nessuno dei soggetti dei due gruppi sperimentali ha dichiarato di essere stato guidato dalla visione pubblicitaria. Anzi, alcuni di essi dichiararono di non avere mai visto la pubblicità del prodotto target benché gli output forniti dall’eye tracker dimostrarono una netta influenza sul loro comportamento di esplorazione in negozio. Un’ulteriore prova che l’effetto della mera esposizione funziona e che agendo spesso in maniera inconsapevole non si può studiare questo tipo di processi se non integrando con le tradizionali metodologie di ricerca di mercato con quelle in grado di misurare l’inconsapevolezza, come può fare il neuro-marketing. Ciò segnala quanto siano importanti gli stimoli di comunicazione e marketing nel guidare, in maniera più o meno consapevole, i comportamenti dei consumatori.La pubblicità è davvero l'anima del commercio ma dipende anche da noi la scelta di un determinato prodotto, basta lasciarsi guidare maggiormente dalla consapevolezza! Leggi qui la rubrica Scienze di Vortici Magazine...Approfondimento delle fonti: cos'è il neuro–marketing?Immagine di copertina e altre immagini: Pixabay Read the full article
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veggiechannel · 3 months ago
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Negli ultimi anni, l’attenzione dei consumatori verso l’origine e la qualità dei prodotti alimentari è cresciuta notevolmente. L’etichetta biologica non è più sufficiente per chi cerca cibo autentico e salutare. Salvia Materviva, azienda storica specializzata in alimenti di qualità, ha fatto un passo ulteriore andando "oltre il bio", puntando su trasparenza, tracciabilità e semplicità. Scopriamo insieme come questa filosofia innovativa può guidarci verso acquisti più consapevoli insieme a Remo Cecconi, responsabile qualità di Salvia. Usa il codice sconto VEGGIE15: https://www.salviafood.it/
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pinkmoode · 3 months ago
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Pinkmood Clothes: elevare la moda con stile vibrante e comfort
Nel mondo in continua evoluzione della moda, Pinkmood Clothes sta facendo una dichiarazione audace. Noto per le sue tonalità vivaci e i design eleganti, Pinkmood è diventato un marchio di riferimento per coloro che vogliono esprimere se stessi attraverso il proprio guardaroba. Che tu stia cercando abbigliamento casual, eleganti abiti da ufficio o audaci streetwear, Pinkmood Clothes offre qualcosa per ogni occasione, rendendolo uno dei preferiti tra gli appassionati di moda.
L'essenza di Pinkmood: audace e bello Al centro della filosofia di Pinkmood c'è la celebrazione del colore. Le tonalità rosa distintive del marchio spaziano da tenui colori pastello a elettrizzanti rosa shocking, incarnando femminilità, potenza e giocosità. Ogni capo è progettato con tagli moderni e dettagli alla moda, assicurandoti di distinguerti ovunque tu vada.
Il comfort incontra lo stile Uno dei motivi per cui Pinkmood Clothes si distingue nel competitivo mondo della moda è il suo impegno per il comfort senza compromettere lo stile. Dai tessuti accoglienti alle vestibilità lusinghiere, il marchio comprende l'importanza di sentirsi bene in ciò che si indossa. Che tu ti stia vestendo per una giornata di lavoro impegnativa o per un brunch informale con gli amici, gli abiti di Pinkmood offrono la versatilità e la facilità di cui ogni guardaroba ha bisogno.
La moda sostenibile al centro Man mano che i consumatori diventano più consapevoli della sostenibilità, Pinkmood Clothes ha anche adottato misure per pratiche ecologiche. Il marchio incorpora materiali sostenibili e processi di produzione etici, assicurando che gli amanti della moda possano sentirsi bene con i propri acquisti. Adottando queste pratiche responsabili, Pinkmood si rivolge all'acquirente moderno che apprezza sia lo stile che la sostenibilità.
Taglie inclusive e design versatili Una delle caratteristiche distintive di Pinkmood Clothes è la sua dedizione all'inclusività. Offrendo un'ampia gamma di taglie, il marchio garantisce che tutti possano godere delle sue creazioni alla moda. Inoltre, i design soddisfano vari tipi di corpo, con pezzi versatili che possono essere indossati in modo elegante o casual a seconda dell'occasione. Che tu stia cercando un abito elegante per una serata fuori o un set loungewear casual, Pinkmood ha quello che fa per te.
Esaltare la moda di tutti i giorni Pinkmood Clothes ha padroneggiato l'arte di elevare la moda di tutti i giorni. Con i loro set mix-and-match, stampe audaci e accessori accattivanti, puoi creare senza sforzo outfit che rispecchino la tua personalità. Il marchio incoraggia la creatività, invitando gli amanti della moda a sperimentare look diversi ed esprimersi pienamente.
per maggiori informazioni:-
pinkmood vestiti
mood abbigliamento
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cinquecolonnemagazine · 6 months ago
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Saldi estivi 2024: chi ne approfitterà?
Si aprono i saldi estivi 2024: per sei settimane consecutive, i negozi di tutta Italia (ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano) espongono cartelloni rossi con sconti allettanti per invogliare gli acquisti. Un'occasione attesa da molti per rinnovare il guardaroba, approfittare di prezzi vantaggiosi e concedersi qualche sfizio a costo ridotto. Saldi estivi 2024: le stime di Confcommercio Secondo le stime di Confcommercio, circa un italiano su due (55%) ha intenzione di approfittare dei saldi estivi per fare acquisti, con una spesa media di 202 euro a famiglia. Un dato positivo che conferma la voglia di shopping degli italiani, seppur con una certa cautela dovuta all'incerto scenario economico e all'aumento del costo della vita. Abbigliamento, calzature e accessori saranno i protagonisti indiscussi di queste settimane di sconti, con capi griffati e capi basic che si contendono l'attenzione dei consumatori. Ma non solo: i saldi saranno l'occasione anche per rinnovare la casa, approfittando di sconti su complementi d'arredo, elettrodomestici e articoli per la cucina. Consigli per gli acquisti Per fare acquisti consapevoli e non farsi prendere dalla fretta, è consigliabile seguire alcuni consigli: - Stilare una lista degli acquisti da fare, dando priorità ai capi davvero necessari e a quelli che si desidera da tempo. - Fissare un budget di spesa da non superare per evitare di ritrovarsi con conti salati. - Confrontare i prezzi in diversi negozi prima di acquistare un prodotto. - Diffidare delle svendite troppo aggressive e prestare attenzione alla qualità dei capi. - Non acquistare d'impulso ma riflettere bene sull'utilità e sulla reale necessità di un capo prima di acquistarlo. - Approfittare dei sconti su articoli di marca che raramente vengono messi in saldo. Una grande occasione I saldi estivi rappresentano un'occasione per risparmiare e concedersi qualche sfizio, ma è importante fare acquisti con criterio e consapevolezza, evitando di farsi prendere dalla frenesia dello shopping e dalle pubblicità ingannevoli. Con un po' di attenzione e di buonsenso, i saldi possono essere un'occasione davvero vantaggiosa per rinnovare il proprio guardaroba e la casa senza spendere troppo. Foto di gonghuimin468 da Pixabay Read the full article
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lifeitalych1 · 7 months ago
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LifeItaly, nasce dall’idea di proporre prodotti alimentari tipici  della cucina italiana in Svizzera da ‘consumatori consapevoli’ in quanto il loro motto infatti è: "siamo quello che mangiamo".
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pier-carlo-universe · 23 days ago
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Tecnologia Consapevole: Rallentare per vivere meglio
Un nuovo approccio all’uso della tecnologia per migliorare la qualità della vita e ritrovare l’equilibrio.
Un nuovo approccio all’uso della tecnologia per migliorare la qualità della vita e ritrovare l’equilibrio. Che cos’è la tecnologia consapevole? In un mondo dominato dalla connessione costante e dall’iperstimolazione digitale, la tecnologia consapevole si propone come un’alternativa per gestire meglio il nostro rapporto con i dispositivi tecnologici. Non si tratta di rinunciare al progresso, ma…
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Catania: controlli a tappeto in Pescheria, 5000 € di multe e 120 kg di pesce sequestrato
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Catania: controlli a tappeto in Pescheria, 5000 € di multe e 120 kg di pesce sequestrato. Continua incessante l’azione di prevenzione e contrasto all’illegalità diffusa secondo le direttive impartite dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania e, in particolare, l’attenzione questa volta è stata rivolta nei confronti dell’abusivismo commerciale, e dunque il decoro urbano della località dove hanno sede gli stalli dei commercianti, e di tutelare la salute dei consumatori attraverso il contrasto della vendita di alimenti nocivi e privi di tracciabilità. In tale contesto, i Carabinieri della Compagnia di Catania Piazza Dante e della Polizia Locale, con il supporto specialistico del NAS di Catania, dell’Asp locale e delle pattuglie della C.I.O. del XII Reggimento Carabinieri Sicilia, hanno svolto una importante operazione contro gli illeciti in ambito alimentare che ha visto l’impiego, nel celebre e storico mercato noto come “A Piscaria”, di una task force composta da oltre venti operatori. Come noto, la Piazza è frequentata da sempre non solo dagli operatori del settore, ma anche da migliaia di clienti abituali e turisti, che vedono la “pescheria” come uno dei luoghi simbolo del folklore catanese. Eppure, non tutti coloro che lavorano in questa piazza hanno i requisiti per poterla occupare e, proprio molti di quest’ultimi, alla vista dei Carabinieri, si sono dati letteralmente alla fuga sfruttando la confusione generale per evitare i controlli. I Carabinieri, consapevoli che ciò sarebbe potuto accadere, avevano già predisposto una cinturazione con molteplici aliquote dislocate in più punti della Piazza proprio per poter bloccare gli eventuali fuggitivi ed eseguire un controllo che fosse il più capillare possibile. Grazie a questa preventiva pianificazione operativa, la “task force” ha, quindi, contestato significativi illeciti attinenti l’ambito sanitario (mancanza di tracciabilità del pesce in vendita, carenze igienico-sanitarie nelle modalità di conservazione degli alimenti) nonché quelli relativi all’area strettamente amministrativo-commerciale (mancanza di licenza per la vendita ambulante, occupazione abusiva di suolo pubblico). Per i trasgressori sono scattate severe sanzioni. A fronte di oltre 20 banchi controllati, il totale delle sanzioni comminate supera i 5000 euro, ed i prodotti ittici sequestrati ai fini della successiva distruzione poiché privo di tracciabilità, superano i 120 kg, tra cui numerose cassette contenenti gamberi, gamberoni, polpi, orate, merluzzi e granceole, rinvenuti in gran parte sui piccoli banchi esposti in Piazza Alonzo di Benedetto, appartenuti ai soggetti datisi alla fuga. I generati, non tracciati, rappresentano un potenziale pericolo per la salute dei consumatori, non avendo garanzie sulla filiera inerente alla pesca e alla conservazione dell’alimento in questione A due dei commercianti subito bloccati, è stato possibile contestare anche la violazione di occupazione di suolo pubblico oltre alle gravi mancanze dei requisiti sanitari e amministrative.    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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notiziariofinanziario · 8 months ago
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Dieci milioni di multa ad Amazon
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Dieci milioni di multa ad Amazon per aver limitato la libertà dei consumatori. Questa è la sanzione comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in solido, a due società del gruppo Amazon, le aziende lussemburghesi Amazon Services Europe S.à r.l. e Amazon EU S.à r.l. L’Antitrust, si legge in una nota, grazie all’attività istruttoria ha accertato che "Amazon attua una pratica commerciale scorretta" consistente nella pre-selezione dell’acquisto periodico per un’ampia selezione di prodotti offerti sul suo sito.  “In particolare, nella pagina web dove sono descritte le caratteristiche dell’articolo selezionato, viene pre-impostata l’opzione “acquisto periodico” anziché “acquisto singolo”, sia per prodotti venduti da Amazon sia per prodotti venduti da terzi sul marketplace. In questo modo, viene limitata in modo considerevole la libertà di scelta dei consumatori" La pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente, secondo l'AGCM, induce a comprare periodicamente un prodotto - anche senza effettivo bisogno - "limitando così la facoltà di scelta”. Secondo l’Antitrust, inoltre, questa condotta è stata ritenuta “in contrasto con il canone di diligenza professionale" in quanto un operatore dell’importanza di Amazon sarebbe tenuto a sviluppare e realizzare le interfacce online, relative ai processi di acquisto, "in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli”. Questa decisione dell'AGCM, che aveva già comminato una multa da 1 miliardo ad Amazon nel 2021, lascerebbe comunque intendere che c’è già stata una interlocuzione tra le parti prima della decisione. Infatti, in avvio di istruttoria era stata contestata anche "la pre-selezione della consegna veloce a pagamento". Rispetto a questa condotta, conclude la nota, l’Autorità"ha accolto gli impegni proposti da Amazon" che in futuro predefinirà soltanto l’opzione di consegna gratuita. Inoltre le due società "erogheranno un ristoro a favore dei consumatori" che durante il 2023 si sono rivolti al Servizio Clienti per lamentarsi di questa condotta, ossia "un Buono Regalo spendibile su Amazon.it del valore di € 10,00 a tutti i consumatori non iscritti a Prime che nel corso del 2023 abbiano effettuato acquisti su Amazon.it usufruendo della consegna “Premium” e abbiano richiesto assistenza al Servizio Clienti Amazon per la selezione involontaria della modalità di consegna “Premium” Entro sessanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento, fatti salvi i maggiori termini, potrà essere presentato ricorso al TAR del Lazio,e un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni dalla data di notificazione. Read the full article
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enkeynetwork · 7 months ago
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vampiriquejuliette · 9 months ago
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Riflessioni sul fast fashion dell'ultima settimana
Il fast fashion è un termine usato per descrivere quel fenomeno nell’industria della moda caratterizzato da capi a basso costo, prodotti in tempi velocissimi, per rimanere al passo con le nuove tendenze. Trovare prezzi così miseri per indumenti all’ultima moda può sembrare il sogno se non consideriamo i danni indiretti che ne comporta.
Intanto si tratta di un terribile danno ambientale: per una maglietta di cotone si utilizzano in media 2.700 litri d’acqua, dalla piantagione di cotone fino all’arrivo al consumatore, rendendo insostenibile l’impronta idrica dell’industria. Inoltre, le fabbriche riversano le acque inquinate da questi processi nelle risorse idriche naturali. Non lo vediamo perché non succede a casa nostra, si tratta di aree dove le normative lavorative e ambientali sono carenti (Cina, India, Turchia). Anche materiali come poliestere e nylon, sicuramente più usati, richiedono grandi quantità di energia e acqua e generano pure gas serra. Si tratta almeno del 10% di emissioni di carbonio, tanto quanto l’intera UE.
Le condizioni dei lavoratori sono disastrose: fabbriche fatiscenti senza misure di sicurezza, oltre le accuse di lavoro minorile e traffico di esseri umani. I prezzi sono così bassi a causa dei salari miseri, per ogni euro che risparmi pagano loro: in Bangladesh lo stipendio medio è di 96 dollari mensili e per vivere una vita decente, secondo il comitato salariale del governo, dovrebbero guadagnarne almeno il triplo. Consideriamo inoltre la gran quantità di donne che ci lavorano e gli abusi che subiscono giornalmente nelle fabbriche: l’80% dei lavoratori sono donne con un’età compresa tra i 18-24 anni.
Le conseguenze sulla moda non sono da ignorare: siamo portati a comprare e buttare spesso per colpa della nascita dei micro-trend. Se prima una moda durava per diversi anni, ad oggi una moda può sopravvivere al massimo un mese e ciò lo dobbiamo a una società con ritmi vertiginosi, sempre bisognosa di novità. Il consumatore medio ha bisogno di sentirsi parte della società e, spinto dalla pubblicità, compra ciò che va di moda. Se la moda è così fugace, come si può rimanere al passo? Si rientra nel ciclo descritto prima acquistando il nuovo e buttando il “vecchio”, che sarebbe spesso un capo in perfette condizioni. Il fast fashion guadagna da questi ritmi perché il consumatore sarà portato ad acquistare di continuo. La continua produzione inoltre non garantisce capi di buona qualità; quindi, saranno più propensi a rovinarsi in tempi brevi. Trovo anche che la mancanza di mode ben affermate ai nostri tempi rischia di non dare ai giovani la possibilità di trovare un proprio gusto poiché sono costantemente bombardati da novità e non riescono a “digerire” ciò che consumano prima. Per non parlare dei design che le grandi catene rubano agli artisti per venderli a prezzi miseri, svalutando il loro lavoro. Si stanno perdendo i valori della moda: la qualità (per la quantità) e la creatività.
In quanto consumatori abbiamo una responsabilità e nel nostro piccolo possiamo migliorare le cose. I recenti buoni che girano nelle nostre chat sono una distrazione dalle conseguenze spiegate prima e non dobbiamo lasciarci abbindolare da soldi promessi (facendo parte di uno schema Ponzi d’altronde). Non mento, pure a me capita, seppur raramente, di comprare fast fashion per immediato bisogno di vestirmi o perché mi regalano buoni. Il fast fashion, come ho detto prima, è fatto apposta per essere comprato a poco prezzo e in poco tempo, quindi, è normale che chiunque prima o poi ci compri. Vedo però tante persone malate di consumismo negli ultimi giorni che sono disposte a contattare chiunque pur di ricevere un misero punto. Magari insultano pure chi critica questo sistema perché trovano insopportabile pensare che attivismo non è solo condividere storie, ma compiere attivamente scelte consapevoli. Non voglio attaccare, forse esiste qualcuno che ha davvero bisogno di 150 euro di vestiti al momento ma vorrei offrirvi un momento per pensarci meglio. Riflettete sul vostro effettivo bisogno di acquistare nuovi vestiti: avete bisogno di 150 euro di buono? Davvero non potete valutare altre opzioni più etiche prima? Se il bisogno non è immediato ma si tratta di acquisti di piacere, non potete portare più pazienza? Nelle nostre città sono presenti mercatini rionali e negozi dell’usato, ad oggi possiamo trovare persino applicazioni create per vendere e comprare usato e sono realtà più convenienti ed etiche per le attività locali e l’ambiente. Se avete il tempo usatelo per cercare in questi contesti e verrete ripagati con pezzi unici e spesso di alta qualità. Vi invito inoltre a non buttare ciò che non usate più, piuttosto rivendete o modificatelo a vostro piacimento (lunga vita al diy). Se lo stato e le aziende non sono pronti a cambiare, cambiamo noi.
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