#collane di poesia
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Cose che ho imparato durante la triennale non correlate al corso di studi:
Disegnare la linea dell'eyeliner più sottile, fare i puntini intorno agli occhi e mettene il giusto nella parte interna dell'occhio
Cucinare il tofu in mille modi + uno
Rilegare quadernetti
Lavorare all'uncinetto
Cucinare le girelle alla cannella vegane
(Forse) ricamare
Come trattare meglio i miei capelli
Fare yoga (un po')
Fare la ganache al cioccolato
Cosa vuol dire "dissonante" (ci devo ancora lavorare)
L'importanza del sostenere tutte le grandi donne che sono le mie amiche
Non si è mai piccoli abbastanza da voler stare coi propri genitori né mai grandi abbastanza da potere e prendere cura
Le persone ricche hanno sempre qualcosa da nascondere
Le poesie di majakowski
Le poesie di ritsos
Le poesie di hikmet
Qualche poesia di éluard
"la destra opprime la sinistra libera" per stringere le viti e non solo
Va bene se ti piace la musica brutta se per te significa qualcosa
Fare le collane con le perline a forma di fiori
Il jazz è molto bello
Vedere the office è sempre più bello ad ogni rewatch
Va bene volersi bene anche se non ci si scrive e anche se non ci si piace tanto
I pupazzetti di sylvanian families vivono nel mondo dei sogni di tutt*
Fare tutto ma proprio tutto da sola: intestare le bollette, fare le pulizie, il bucato, buttare la spazzatura, fare mille traslochi, chiamare l'idraulico
I film dello studio ghibli sono molto belli
La biblioteca è sempre una dimensione a sé
Il miglio è molto buono
Il blu è un colore sempre più bello
Esistono una serie di cose molto belle da poter fare gratis
Anche se non mi sentono forse a loro posso piacere
Usare i social a modo mio, aprirmi un po'
I cristalli vanno attivati
Gli incensi non costano tanto e sono molto buoni
(continua forse)
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Nel porto azzurro dei tuoi occhi ci sono piogge di luci melodiose, soli frastornati e vele che dipingono la rotta per l'infinito. Nel porto azzurro dei tuoi occhi c'è una finestra aperta sul mare e gli uccelli volano in lontananza alla ricerca di isole che non sono ancora nate. Nel porto azzurro dei tuoi occhi la neve cade a luglio e le barche, cariche di turchese, inondano il mare senza affondare. Nel porto azzurro dei tuoi occhi corro come un bambino sugli scogli respirando il profumo del mare e torno come un uccello esausto. Nel porto azzurro dei tuoi occhi sogno il mare e i mari, pesco milioni di lune e collane di perle e gigli. Nel porto azzurro dei tuoi occhi le pietre sussurrano di notte: chi ha nascosto mille poesie nel taccuino chiuso dei tuoi occhi? Se fossi un marinaio se qualcuno mi desse una barca, ammainerei le mie vele ogni notte nel porto azzurro dei tuoi occhi.
Nizar Qabbani, Poesia Marina, da Dipingere con le parole, 1966
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Gianni Sassi
A cura di: Fondazione Mudima Collana Fluid XXX a cura di: Gino Di Maggio, Achille Bonito Oliva, Daniele Lombardi. Testi di: Sergio Albergoni, Gino Di Maggio, Nanni Balestrini, Monica Palla, Arrigo Lora Totino, Alberto Capatti, Jean-Jacques Lebel, Aldo Colonetti, Marco Maria Sigiani, Roberto Masotti.
Fondazione Mudima, Milano 2015, 324 pagine, 17x14,5cm, ISBN 978-88 86072- 94-6
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Non ci crede nessuno a che Gianni Sassi fosse soltanto “uno di noi”. Difficile pensarlo, vista la mole di lavoro che è riuscito a metter su in circa trent’anni di attività imprenditoriale e culturale. Una quantità impressionante di idee, spunti e riflessioni, soprattutto di fatti ed eventi artistici così prestigiosi che al solo pensarci oggi ti viene ancora il mal di testa. Facile insomma descriverlo come un non umano. In realtà è una frase usata da chi ci ha lavorato assieme, utile per sentirsi ancora vicino a un personaggio amato e discusso come lui. Ma cosa ha fatto di così importante? La Gola: eterogenea rivista di cultura del cibo che ha praticamente dato il via al movimento Slow Food, quello che Carlo Petrini fonda a Bra, in Piemonte, a metà degli anni Ottanta circa. Milano Poesia: con ospiti internazionali come Gregory Corso, Walter Marchetti e outsider come Victor Cavallo, Il Treno Di John Cage: splendida avventura sonora nel corso della quale l’autore di “4’33”” interagiva coi suoni d’ambiente delle carrozze, aiutato da ospiti prestigiosi: Daniel Charles, Walter Marchetti, Stratos e Hidalgo tra gli altri, che si muovevano da Bologna a Porretta Terme, o da Rimini a Ravenna. La rivista Alfabeta con Nanni Balestrini del Gruppo 63, dove trovavano posto menti raffinate come quelle di Maria Corti e Umberto Eco. La Cramps Records: Area (il ruolo di Sassi è centrale nella formazione della band di Stratos & soci), Claudio Rocchi, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Skiantos. L’ormai storica etichetta ai tempi vantava pure delle “strane sorelle”, nate per far uscire apposite collane di “ricerca” come DIVerso, Multhipla Records e nova musicha col socio Gianni-Emilio Simonetti: cito i dischi di Walter Marchetti, John Cage, Demetrio Stratos, Juan Hidalgo, Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza. Non vanno dimenticate le campagne pubblicitarie per la sua agenzia pubblicitaria Al.Sa: celebre quella con un giovane Franco Battiato col viso truccato di calce bianca che guarda dritto all’obiettivo mentre sta seduto su una “comoda poltrona Busnelli”. Sassi muore di una brutta malattia, fumava troppo, nel 1993.
04/05/24
#Gianni Sassi#La Gola#Alfabeta#Il Treno di John Cage#Cramps Records#Fondazione Mudima#fashionbooksmilano
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i black saba per laggente leggente / differx. 2020
#élite#Balestrini#comprensibili#comprensibilità#editoria di poesia#famo la poesia che se capiscce#grande distribuzione#grande grandezza#grandi collane#grandi editori#grandità grandissima#illeggibilità#laggente leggente#leggibilità#lobby#mainstream#poesia#poesia che si capisce
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Per la casa Editrice Einaudi una nuova collana di libri “Unici”:
“Un vero e proprio spazio di libertà”
"Sentivamo il bisogno di uno spazio in più, di un vero e proprio spazio di libertà. E di scommessa, di rischio. Uno spazio per autori che pubblicano il loro primo romanzo, magari dopo aver pubblicato qualche saggio o racconto o poesia”. Dalia Oggero, editor della narrativa italiana di Einaudi, intervistata da ilLibraio.it presenta la nuova collana, “Unici”: “Il nuovo che ci interessa non è il nuovo a tutti i costi, è il nuovo di chi ha trovato una via, la sua via, per tradurre un sentimento che si è fatto formale…”
Continueremo a fare esordienti nelle altre collane, Supercoralli, Coralli e Arcipelago, ma negli Unici avremo la possibilità di pubblicare dei libri che non sempre avrebbero potuto trovare la loro collocazione naturale nelle altre collane. Si tratta di romanzi che abbiamo amato molto, prima di tutto, e che desideriamo raggiungano un pubblico vasto. Romanzi che ci hanno folgorato per la loro natura molto particolare, personalissima: unica, appunto”, spiega a ilLibraio.it Dalia Oggero, editor della narrativa italiana di Einaudi e curatrice della nuova collana di via Biancamano: “Gli Unici sono davvero, nella nostra testa, uno spazio per ciò che prima non aveva forma. E non una forma per ciò che prima non aveva spazio: perché lo spazio, quando ne valeva la pena, lo creavamo anche prima. Ma adesso che quello spazio c’è, le idee e le possibilità si moltiplicano”.
Ma di cosa parliamo quando parliamo di libri “unici”? Per Oggero si tratta di testi “unici per ragioni diverse: strutturali, stilistiche, tematiche. Hanno come tutti dei fratelli, naturalmente, ma sono unici ognuno a modo suo, come si capirà quando vi racconterò i primi titoli. Elias Canetti, nei suoi Appunti, scriveva: ‘Poiché esiste una quantità infinita di nuovo, non esistono storie nuove’. Nel nome del nuovo, si sa, sono stati compiuti i peggiori misfatti: il nuovo che ci interessa non è il nuovo a tutti i costi, è il nuovo di chi ha trovato una via, la sua via, per tradurre un sentimento che si è fatto formale. Dietro ai testi che pubblicheremo c’è sempre, ma proprio sempre, la vita. La forma, che in questi libri è sostanza, nasce dentro l’esperienza e per questo è centralissima”.
Faremo tre titoli all’anno. Le collane, va da sé, sono fatte di punti che disegnano una linea; la cosa migliore, quindi, è raccontare un po’ più nel dettaglio i singoli titoli del primo anno. Filippo Maria Battaglia (giornalista di Sky TG24, che ha già firmato saggi e inchieste pubblicati da Bollati Boringhieri, tra cui Stai zitta e va’ in cucina. Breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo e Ho molti amici gay. La crociata omofoba della politica italiana, ndr) inaugura la collana con Nonostante tutte, un romanzo di cui paradossalmente non ha scritto neanche una frase. Il suo è stato un gigantesco lavoro di lettore: ha scandagliato migliaia di memorie di donne del Novecento e ha lasciato parlare le loro voci, accostandole l’una all’altra perché raccontassero tutte insieme un’unica storia: la storia di Nina. Ne vien fuori un libro sulle donne diverso da tutti gli altri: unico, appunto. Perché al posto di parlare dell’oggi resta avvinghiato alle radici, al Novecento, e fa parlare i documenti senza aggiungere un commento. Accosta delle voci vere e lascia fare a loro”.
Ad aprile, anticipa Oggero, uscirà il debutto di Francesca Valente, vincitrice del Premio Calvino 2021 con Altro nulla da segnalare, “che ha fatto un viaggio in qualche modo affine, a partire da un materiale vivo, di carta e di carne: le sue storie di pazienti, psichiatri, infermieri di un grande ospedale italiano all’indomani della Legge 180, nascono infatti dai rapportini scritti a mano a fine turno e dai ricordi di chi quell’esperienza l’ha vissuta in prima persona”.
La terza voce dell’anno, “a ottobre, è quella di Marco Annicchiarico, con I CuraCari, un romanzo sul legame tra un figlio caregiver e la madre anziana, che perde un pezzo di memoria ogni giorno, un libro in cui la dimensione del tragico riesce miracolosamente a dialogare con quella ironica, vitale, potenziando la forza di una storia in cui molti riconosceranno la loro”.
Quanto al 2023, “ci saranno Samuele Cornalba, che ha vent’anni e talento da vendere, Girolamo Grammatico e il suo lavoro tra i senza dimora di Roma, Alessandra Mureddu e il gioco d’azzardo, Marta Cai, con un romanzo che sembra fatto di niente eppure è fatto di tutto…”.
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Uno degli aspetti che più amo dei libri, e dell'editoria, è il suo legame con il tempo e con le età. Ad esempio quando avevo diciassette anni, negli anni novanta, potevi andare in libreria e trovare libri come questo. I libri coi testi delle canzoni, le diverse collane dedicate dagli editori alla musica, la loro importanza non era meramente legata alla conoscenza/appropriazione dei testi di cantautori preferiti, nell'era pre-Rete. La loro importanza era iniziare a trasmettere che la musica, e i cantautori, erano Poesia, Cultura, Letteratura. In tal senso la Newton Compton ha lasciato il segno, ricordo (e possiedo) ad esempio il bellissimo libro dedicato a Bob Dylan.
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Ricordo quando, non ancora ventenne, iniziai a frequentare e finire i miei soldi alla libreria Einaudi della mia città. Una libreria piccolissima: quando, oltre a me e ai 2 anziani proprietari, c'erano altre persone, diventava difficile sbirciare i titoli senza dover dire continuamente: "mi scusi, passo un attimo..." o senza rischiare di scontrarsi mentre la testa volava altrove. Quello che ricordo con più affetto era l'odore di quella libreria. Non il classico e inflazionato odore di libri che potrebbe avere un usato, ma un odore di qualche essenza diffusa nell'aria dai proprietari. Un odore di cui i libri si impregnavano, che ti portavi a casa. Le collane che più mi attiravano erano la collana Arcipelago e i Supercoralli. I saggi grigi "metallizzati" mi sembravano troppo freddi e fuori dalla mia portata. Davanti alla collana di poesia sostavo con un misto di ammirazione e "timore" reverenziale. E i vostri Einaudi preferiti quali sono? I vecchi PBE o magari i Coralli? La bella collana Letture, che ha dato colore al catalogo e riportato in libreria titoli finiti nel dimenticatoio? Ditemi le vostre preferenze nei commenti! . . . www.seunanottedinvernounlibro.it #libro #libri #libriconsigliati #librirari #libriusati #einaudi #einaudieditore #book #books #bookstagram #seunanottedinvernounlibro #libreriaeinaudi #odoredeilibri #lettura #leggere #saggi #saggistica #poesia #poetry #poesie https://www.instagram.com/p/CFXcH9ynjms/?igshid=1snvazmu4reql
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Fiorisce il cielo di graffi dorati poi di gigantesche attinie rosse, di verdi scintillanti orifiamme, fontane gialle riversano acqua che evapora nel buio della sera. Quando lo spettacolo finisce, restano nuovi effetti speciali: bianche collane di astri nella notte. Assolo di poesia ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ The sky is golden with scratches then of gigantic red actinias, of green shining gold flames, yellow fountains pour water that evaporates in the dark of the evening. When the show ends, new special effects remain: white necklaces of stars in the night. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ #andreamichienzi #nikonitalia #nikoneurope #nikond3400 #nikonphotography #d3400 #18_55 #18_55mm #nightscape #nighttimephotography #notte #fotonotturne #fireworks💥 #assolodipoesia #colournight #colourful #nighttoshine #capodanno2019 #calabria_cartoline_ #calabriagoodvibe #calabria_photogroup #calabria_illife #calabriadaamare #yallerscalabria #super_calabria_channel #italia_cartoline #italia_photogroup #vitadafotografo (presso Acconia) https://www.instagram.com/p/BsRCYL0B6xM/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=b1ruyrivwbal
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Stelle filanti dolci Il Carnevale è oramai finito E cosa resta di questa pazza festa? Le stelle filanti. Ma.... «Perché si chiamano stelle filanti? Non sono mica stelline del cielo? Ma sono strisce a colori sgargianti, fatte di carta che pare di velo. Sembran piuttosto festoni gettati da casa a casa, da pianta a pianta; collane, dondoli colorati, dove il vento ci balla e ci canta.. Poi, le notti di luna piena un raggio d'oro ci fa l'altalena.» Poesia di Mario Lodi 🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉🎉 #chiacchieredicarnevale #frappe #stellefilanti #carnevale #carnevale2022 #dolci #dolciitaliani #dolcichepassione #cucinaitaliana #food #foodgasm #foodpic #homemade #instafood #sharefood #dolcifattiincasa #foodporn #foodlover #foodloftit #foodlovers #dessert #foodpic #igers_frosinone #recipe #misya (presso Ceccano, Italy) https://www.instagram.com/p/CapAVZ6AWJz/?utm_medium=tumblr
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Radà: poesia floreale L’estro di Daniela Ravaioli, anima creativa del brand radà, sfocia in un raffinato ritratto dai fiori dorati, perfetti per impreziosire ed ingentilire la nuova stagione. Ornamenti floreali di varie dimensioni si susseguono delicatamente su sottili filigrane per originare singolari catene che si trasformano in collane, bracciali, orecchini ed anelli dalle architetture ora semplici e lineari https://www.fashionluxury.info/it/
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Venustas
Grazia e Bellezza a Pompei
a cura di Massimo Osanna e Grete Stefani
arte’m, Napoli 2020, 168 pagine, ill.a colori, 15 x 24 cm., ISBN:978-88-569-0752-0
euro 15,00
email if you want to buy :[email protected]
Mostra Parco Archeologico di Pompei, Palestra Grance 30 luglio 2020 - 309 gennaio 2021
… anelli, collane, bracciali, orecchini e gemme che i pompeiani portarono con sé nel tentativo disperato di sfuggire alla tragica eruzione del vesuvio del 79 d.c., e statue delle muse polymnia, la musa della poesia sacra ed erato, la musa della poesia amorosa costituiscono il cuore di venustas, mostra pensata come un approfondimento di un percorso di ricerca avviato lo scorso anno con vanity, un confronto tra i gioielli del mondo greco e quelli di pompei. venustas – termine con il quale si indicava la bellezza, la grazia, l’eleganza, il decoro ma anche la gioia – ci ricorda la “bellezza della mente” e l’importanza di avere uno spirito saldo, che faccia da sostegno alla bellezza perché “solo lo spirito rimane intatto fino alla morte” [ovidio].
23/09/22
orders to: [email protected]
ordini a: [email protected]
twitter: @fashionbooksmi
instagram: fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr: fashionbooksmilano, designbooksmilano
#Venustas#Pompei#Grazia e Bellezza#anelli#collane#orecchini#gemme#art exhibition catalogue#Parco Archeologico Pompei 20/21#archeologia#fashionbooksmilano
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gli editori generalisti (di poesia)
Gli editori generalisti sono dei distributori. Sulla poesia, prodotto a vendite bassissime, da anni ormai i costi di stampa e trasporto hanno superato i ricavi.Le collane di poesia dunque sono giocattoli, e ogni editore ha i suoi bambini da divertire, e un animatore, sovrintendente.
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Che rapporto avete con i tascabili? Li comprate, li leggete, li preferite ai tomoni o al contrario preferite edizioni più pregiate e, in qualche caso, più complete? Ci sono editori che del mini-formato hanno fatto uno stile, come Sellerio o Scheiwiller, e altri che nei tascabili non hanno semplicemente ripubblicato vecchi titoli, ma trovato spazio per le novità, come Adelphi, Mondadori o Minimum Fax. Altri ancora hanno dato vita a collane di tascabili dalle copertine inconfondibili, come Theoria o gli Oscar Poesia, sempre Mondadori. Sul sito ne trovate molti, e spesso sono l'unica occasione - in questo momento - di leggere libri fuori catalogo o quasi introvabili. . . . Date un'occhiata (disponibile sia la spedizione con piego di libri ordinario che raccomandato. Se avete difficoltà col metodo di pagamento - Paypal - scrivetemi via messaggio privato): www.seunanottedinvernounlibro.it #libro #libri #libreriaonline #libreria #book #books #bookstagram #seunanottedinvernounlibro #instabook #instabooks #bookshop #bookpride #letteratura #narrativa #saggistica #racconti #sellerio #einaudi #einaudieditore #adelphi #mondadori #poesia #romanzo #joycecaroloates #carloemiliogadda #pierpaolopasolini #margaretatwood #allenginsberg #minimumfax https://www.instagram.com/p/B1eULi1IVG-/?igshid=mqbltbrw97aq
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Opale. Montatura in filo di ottone Le proprietà dell’Opale apportano gioia e senso di felicità, aumentano la gioia di vivere, stimolano la creatività artistica, la fantasia e l’immaginazione e promuovono la sensibilità e l’amore per la poesia e la musica Rendono ricettivi e liberano da blocchi emozionali che impediscono la piena espressione della creatività, pietra utile alle persone che non riescono ad esprimere la propria creatività o a quelle che mancano di fantasia e sono prigioniere della loro stessa rigidità mentale Favoriscono la percezione e la comunicazione sottile, donano chiarezza interiore L’Opale rafforza la volontà di vivere e aiuta a superare le preoccupazioni e la depressione #fattoamano #handmade#madeinitaly #collanefatteamano #collane #wirejewelry#ciondolo #mahela58 #genova#wrapping #lalunanelpozzo#artigianato #tecnicawire #mahela58 #followme #instalike #instafashion #cristalli #cristallo https://www.instagram.com/p/B4u-IRvo07v/?igshid=1g8ttypf23v68
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Incontro “EMOZIONI A BRIGLIE SCIOLTE collana di poesie” con Anna Busiello
#ILMONITO
Il 7 di novembre 2019 ore 17.00 nella villa Comunale di Napoli nella Casina Pompeiana si terrà la presentazione della seconda antologia dei perliani “EMOZIONI A BRIGLIE SCIOLTE collana di poesie”.
Salotto Poetico Culturale Gocce Di Perla Nasce da un’idea della poetessa Anna Busiello (in arte Anna Perla) nel 2011 come salotto virtuale con il nome di Eleganza e stile di vita. Si è poi consolidato e concretizzato in incontri reali, il 16 novembre 2012 in uno dei più rinomati lo storico caffè Gambrinus di Napoli, nella splendida Villa Marechiaro, in eleganti e panora-miche sale di Posillipo, come il Lucrezio caffè e presso il ristorante “Antichi sapori” in via Santa Brigida. Con passione la presidente ha organizzato periodicamente incontri culturali, le cosiddette “periodiche perliane”, un po’ come si programmavano a Napoli tra la fine dell’’800 e i primi del ‘900. Attorno al-la figura della presidente e dei relatori, la prof.ssa Gigliola di Luccio, la prof.ssa Maria Adele Gubitosi, il dottor Igor Issorf, ruotano un folto numero di poeti, scrittori e artisti … Il salotto poetico culturale Gocce Di Perla è presente su facebook con una sua pagina, seguita e apprezzata per la professionalità e l’eleganza di uno stile di vita innovativo, e l’amore per la poesia. Le due collane a Briglie Sciolte e Sogno sono curate da Anna Busiello presidente del salotto perliano.
Anna Busiello
L'articolo Incontro “EMOZIONI A BRIGLIE SCIOLTE collana di poesie” con Anna Busiello di Redazione
source http://www.ilmonito.it/incontro-emozioni-a-briglie-sciolte-collana-di-poesie-con-anna-busiello/
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Vent’anni di Foglio Letterario
Sembra ieri che abbiamo cominciato questa avventura di pubblicare una rivista letteraria e qualche anno dopo siamo passati a editare libri. Sembra ieri ma sono trascorsi vent’anni, così lunghi e intensi da volare via in un batter d’occhio, ché se ti guardi indietro pare tutto un interminabile istante. Eravamo quattro amici al bar, direbbe la canzone, se ne sono aggiunti altri, moltissimi sono cambiati, ma l’anima underground del Foglio Letterario resta quella del maggio 1999, del mitico numero uno di una rivista stampata in parrocchia in uno spartano formato A4. Ne abbiamo fatte di cose in vent’anni: concorsi letterari, pubblicazione di giovani autori, partecipazione a fiere, eventi, presentazioni, senza mai cambiare pelle. Abbiamo cominciato contando solo sulle nostre forze e siamo ancora qui a lottare contro l’editoria a pagamento, contro le facce di bronzo che si fanno grandi con i soldi degli altri, contro il dilettantismo allo stato brado e l’improvvisazione. In questi ultimi tempi abbiamo rivitalizzato la rivista (nostra anima) grazie a Vincenzo Trama, che la dirige con passione, alternando il nuovo con il vintage, ripubblicando perle del passato, numeri storici, supplementi, dando spazio a nuove firme con alcuni contributi selezionati. Trovate tutto su www.ilfoglioletterario.it. Ne vale la pena, credete. Letteratura e approfondimenti a costo zero, senza un inserto pubblicitario, tutto per passione, senza secondi fini. Vent’anni e dieci partecipazioni al Premio Strega, non è un vanto ma è cosa da ricordare: sette autori del Foglio (Virani, Saba, Volpe, Guerri, Altamura, Izzo, Ciccone) e tre mie presentazioni con libri editi da altri editori (Calcio e acciaio, Miracolo a Piombino, Sogni e altiforni). Viste le nostre dimensioni, partecipare significa dire che abbiamo gareggiato alla pari con gli altri, più ricchi e potenti, piccolo Davide che sfida Golia. Abbiamo scoperto e lanciato molti autori nell’olimpo della grande editoria - spesso grande per capitali disponibili, non per spirito di ricerca -, che resta il nostro scopo principale. Basti citare Lorenza Ghinelli, autrice di successo Rizzoli, da me scoperta con Il divoratore e Sacha Naspini, ancora in catalogo con L’ingrato e I sassi, approdato a E/O con Le case del malcontento. Wilson Saba, apprezzato autore Bompiani, è stato il nostro primo giovane di valore: finì undicesimo al Premio Strega con Sole e baleno, nel 2003, subito dopo è entrato in Bompiani e da un po’ di anni fa parte degli Amici della domenica. Farei un torto a tutti i bravi componenti della scuderia del Foglio se citassi altri, perché ogni nostro libro è stato scritto da un autore che ha qualcosa da dire ed è stato pubblicato dopo accurata selezione. Il successo è qualcosa di molto aleatorio, non sempre concorda con la qualità, visto che ottimi scrittori vengono pubblicati da piccoli editori. Possiamo dire con vanto di aver fatto vent’anni di editoria onesta, aggiungendo che non è la stessa cosa di onesta editoria, perché ci siamo impegnati a non scendere mai a compromessi, a non chiedere contributi agli autori, a non scegliere strade facili per ottenere lo scopo perseguito. Il Foglio Letterario pubblica due collane di Cinema - quella storica è diretta da Giovanni Modica - uniche sul mercato editoriale italiano, cercando di valorizzare fenomeni culturali popolari (horror, western, noir …), registi e attori italiani da non dimenticare (Deodato, Fulci, Mattei, Argento, Jacopetti, Di Leo, Gloria Guida, Franco & Ciccio …). Non solo, si occupa di saggistica alternativa in campo musicale (black metal, rock, dark …), traduce scrittori cubani, pubblica narrativa per ragazzi (Antonino Genovese dirige la collana omonima ed è autore di punta) e persino poesia (curata e selezionata da Fabio Strinati). Tutto questo senza aver mai tentato di trasformare un’editoria di pura passione in un mestiere, ché la casa editrice è espressione di compositi amori culturali presenti tra collaboratori e redattori. Forse è per questo che quando partecipiamo a una fiera del libro ci rendiamo conto che in vent’anni abbiamo perso tanti compagni d’avventura. Forse è per questo che noi siamo rimasti e altri hanno abbandonato. Forse è per questo che non abbiamo mai pensato di modificare il nostro spirito underground, che ci ha sempre animati. A proposito di fiere del libro, ne facciamo ancora alcune, solo piccole e medie, più vicine alla nostra realtà, dopo aver sperimentato persino il Salone del Libro di Torino, che lasciamo ai colleghi bisognosi di pubblicizzare la loro vanità. In compenso facciamo da sempre la Fiera del Libro di Pisa - che consideriamo la nostra fiera, visto che siamo nati insieme - e quella di Imperia, senza dimenticare che Antonino Genovese si è inventato una bella realtà a Gioiosa Marea, in provincia di Messina. Patrizio Avella è un collaboratore che fa parte della nostra famiglia da circa cinque anni, viene dalla Francia ma è di origini italiane, si occupa di marketing, scrive thriller ed è esperto di cucina. Grazie al suo camper e alla sua disponibilità ci spostiamo in giro per l’Italia e siamo presenti a eventi che prima non riuscivamo a fare. Inoltre abbiamo ampliato l’attenzione alla nostra realtà locale, curando libri su storia, tradizioni, personaggi, cultura maremmana in generale e piombinese in particolare. Piccolo è non solo bello ma fondamentale; non dimenticare le nostre radici, come diceva il buon vecchio Proust, è non solo basilare ma vitale. Non so se resisteremo altri vent’anni, ma non dubitate che - come i personaggi dei nostri western preferiti - venderemo cara la pelle.
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