#coinquilini di merda
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che fatica dover spiegare alle persone come si vive insieme agli altri
(breve storia: ieri i miei coinquilini, quelli della doppia di fianco alla mia camera, hanno ben pensato di accendere le casse a mezzanotte e di lasciarle accese almeno fino alle 2)
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Non esco da tantissimo, non ho foto di questo mese del mondo là fuori. Dopo i problemi di salute assurdi che avuto, la mia città e tutto ciò che conoscevo alluvionato, la (non) storia di P., senza possibilità di realizzare assolutamente le implicazioni della fine di due anni di relazione perché c’era la scadenza per un progetto di gruppo da presentare entro il 30, ecco che proprio mentre c’era la presentazione il mio gatto veniva messo a dormire per sempre perché in venti anni di salute splendida in due giorni è stata male e peggiorata in modo irrimediabile. Non ho mai visto i miei genitori stare così male. Tra tre giorni scendo a casa qualche giorno e non ho idea di cosa mi ritrovo. Della sessione e gli ultimi esami che mi mancano non so nemmeno come parlargliene perché non riesco letteralmente a fare nulla, figuriamoci a studiare. E se provo a parlare di tutto questo a qualcuno nessuno sa dire niente se non un “dai che ce la fai, sei forte”. Ma che discorso è, io ne ho abbastanza di essere forte, è tutto troppo da poter gestire in un mese, ho bisogno di qualcuno che invece mi dica “va bene se non ce la fai, ti prego fermati, prenditi cura di te” ma no, l’esatto opposto, non mi è concesso vacillare in nessun ambito, perché evidentemente se lascio i piatti da mettere a posto fuori dalla credenza mi becco lo sfogo dei coinquilini. E l’unico con cui riesco a parlarne e che mi fa stare bene è S., e questo mi fa solo sentire più di merda. Io non ci arrivo alla fine di tutto questo, non sento di farcela.
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Simpatico avere dei coinquilini però io ho avuto una fine di giornata di merda e vorrei solo cenare in silenzio senza dover parlare con nessuno e ci sono addirittura ospiti. Non me ne frega un cazzo io ceno all'una di notte piuttosto che fare conversazione
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Le mie coinquiline sono chiassose, ingombranti, ma solo quando sono in due.
Ogni tanto leggo le storie di coinquilini e coinquiline di merda™ - alcune raccapriccianti - e mi rendo conto che queste due ragazzine che abitano con me sono oro a confronto.
Ma poi ricordo anche che io ho un disturbo ossessivo compulsivo.
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Chi ha la possibilità di stare bene in casa propria non si rende nemmeno conto di quanto sia fortunato. Ancora mi ritrovo a vivere nei condomini di Pisa, case vecchie e malandate ma che te le fanno pagare come fossero delle ville. Qui non si può trovare la felicità. È proprio scritto. Se abiti in queste case vuol dire che la tua qualità di vita è pessima. Svegliarsi per i rumori in continuazione, non riuscire a studiare e bestemmiare di continuo sono cose normali. E non è bastato lasciare la casa con i vecchi coinquilini per stare meglio, l'unica cosa che è cambiata è che non devo fare la fila al bagno appena alzata con la vescica che sta scoppiando. Mi alzavo e scoprivo di avere tre persone avanti a me prima di potermi sedere sul cesso. Che vita di merda!! Le diverse abitudini e stili di vita possono creare tensioni e disagio, e le difficoltà di convivenza possono influire notevolmente sul benessere emotivo e mentale. Quante crisi di nervi...
Non devo nemmeno sortire di casa per uscire dalla mia "comfort zone"... Scrivo questo post mentre sono sul gabinetto a studiare, al momento è l'unico posticino in cui, grazie al rumore bianco del deumidificatore, posso leggermente isolarmi, tanto per far capire il disagio... Nelle altre stanze neanche il rumore bianco riesce a coprire i forti rumori provenienti dal piano di sopra.
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01.02.2023
Stamattina mi sono svegliata e mi è venuta l’iiluminazione che, forse -e dico, forse- prima di scrivere la lettera per il mio ex, dovrei vomitare tutto ciò che mi sta assillando in questo periodo. Bene, sicuramente così, di botto, non ci riuscirò mai, perchè -come già sappiamo- l’unica emozione che prevarica tutte in me è la rabbia. Proviamo, invece, ad analizzare la situazione, permettendoci di prenderci per il culo alla grande.
Come va in questo periodo?
Beh, dire che va una merda è dire poco. La paura di me stessa è tornata più forte di sempre. Il ritorno del mio ex nell’angolo più remoto della mia mente, ha finito per invaderla tutta. I miei istinti ossessivi si sono concentrati sulla sua vita, forse perchè il legame di vittima\carnefice non si è ancora spezzato o forse perchè la sua figura per me è legata all’autolesionismo.
Parliamo dell’autolesionismo.
Per fortuna la tecnica di razzionalizzazione che ho perfezionato in questi anni, mi sta salvando. È capitato molto spesso di trovarmi in momenti di depersonalizzazione cosciente, trans in cui mi guardo allo specchio e penso ‘forse sarebbe più facile se mi avesse ucciso’. ‘Forse se mi uccido, tutte queste urla finiranno’. A volte, succede che i miei coinquilini mi diano il compito di tagliare le verdure o i tuberi; ovviamente la mia testa mi suggerisce che il coltellazzo -ottimo per tagliare la mia smisurata arroganza- sia giusto per tagliare il tutto. Penso a come possa essere fresca la sua lama sulla mia pelle. Forse dovrei farlo presente alla mia psicologa, ma il mio cervello ha il difetto di farmi pensare a queste cose, come se fossero effimere, di poco conto. Anche perchè i miei genitori mi hanno insegnato questo in quel periodo x, in cui l’autolesionismo era una pratica più piacevole rispetto alla respirazione.
Parliamo, invece, del legame vittima\carnefice.
Bene. Ecco il tabù. IL tabù. Essendo il mio uno spirito protratto verso l’indipendenza sociale e affettiva, dire che la mia sfera intima dipende dal trauma che mi ha creato quello stronzo, è troppo difficile da affrontare e da ammettere. L’unica cosa che riesco a dire è che tutto questo malessere è solo tristezza e compassione che provo nei confronti della me bambina. Forse non sarei stata uno spicco di dolcezza, ma determinate cose proprie della sfera intima non le odierei così tanto. Forse le manipolazioni attuate per farmi alienare dalla mia individualità non le ho mai confutate e razionalizzate. Forse il mio spirito auto-sabotativo deriva proprio da questa mancanza. Non lo so. Fatto sta che, in questo periodo, sento una spinta innata e nauseante che mi avvicina a lui. Che vuole che lui venga da me, anche se la cosa mi manda nel panico più assoluto. Mi fa ricredere del fatto che io sia sana. Sta avendo la capacità di mandare in tilt il mio borderline, non lo so.
Scivendo tutte queste cose, siamo arrivate a delle nuove conclusioni?
No. Non mi soddisfo mai. Questo è il grande problema. Non mi sento abbastanza per me stessa. Penso di meritare solo i dolori più grandi.
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Storie di vita buttata - CAP 9 "Coinquiline di merda e dove trovarle"
Storie di vita buttata – CAP 9 “Coinquiline di merda e dove trovarle”
Dovete sapere che questo format nasce dall’idea di un amico. Dovete anche sapere che tutte le storie che ho fin qui scritto non mi sono mai piaciute un granché, perché a confronto con le sue le trovo alquanto banali. Sta notte, però, sarà diverso! Sarà diverso, perché sto scrivendo e pubblicando questo racconto nell’esatto momento in cui lo sto scrivendo, questo perché nell’esatto momento in…
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Mi chiedo come fanno le persone a vivere da sole quando evidentemente non ne sono capaci?
Vivono letteralmente nell immondizia,accumulano piatti sporchi su cui nascono nuove civiltà,non puliscono MAI la casa in cui vivono e sopravvivono di snack e passano la vita davanti a un pc e un telefono.
Ma perché?
Uno chiede molto?
Una stanza senza immondizia sui mobili magari, cibo in frigo consumato prima delle scadenze, un lavandino e una cucina puliti, un turno settimanale di pulizie e magari buttare l’immondizia eh
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Io che sono una persona semplice e umile dopo lo schifo lasciato dal coinquilino (con tipa), lascio messaggi umili e semplici sul muro della cucina.
#vendetta#il mio corpo reclama vendetta#nemesi#messaggi#coinquilini di merda#cdm#me#frasi#civiltà#entra l'assetto da guerra
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Sapevatelo.
Io capisco che è giusto e salutare manifestare le proprie emozioni, dimostrare il proprio affetto per determinate persone e tutte ste cose carine di cui siete grandi fan
…ma se lo fate in camera vostra, con la porta chiusa, e un po’ più in silenzio, (così che io possa fare a meno di vedervi avvinghiati come due koala e sentire lo schiocco dei vostri baci) vale comunque.
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mi ritengo generalmente una persona pacata e molto tranquilla, ma vi giuro che non ho mai visto certe robe (nemmeno su quelle pagine facebook sui coinquilini di merda). non ho mai provato così tanto schifo misto a odio nei confronti di una sola persona. vi risparmio la foto della busta dell'umido piena di moscerini sul mobile della cucina.
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Peggio dei coinquilini di merda c’è solo chi si lamenta h24 dei coinquilini di merda.
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No ma davvero sarebbe divertente vedere che blog ci sia dietro questa faccina grigia. Ma “caro” anonimo tu parli così perché probabilmente non hai mai avuto esperienze con coinquilini pezzenti ed idioti e quindi dall’esterno è facile giudicare e darle della scema. Sarei proprio curiosa di vedere cosa avresti fatto tu al suo posto e probabilmente saresti scappato da quella casa. Ed invece no, lei è rimasta, fa la sua vita, gli esami etc in un clima veramente merdoso. E non è scontato. Anche io ho avuto esperienze pessime, avevo un coinquilino di merda che mi rubava sempre il cibo e più di litigarci, incazzarsi e discutere che cazzo puoi fare??? Beh, la soluzione sarebbe ucciderlo però sai com’è, non è molto legale. Prima di parlare affronta certe situazioni perché è facile giudicare quando non sai manco di cosa tu stia parlando.
Capito? A sta gente i ceffoni e le testate al muro servono, però dopo la denuncia me la becco io e fottermi la vita per delle deficienti mi pare un po’ esagerato. L’ho detto, l’altra ha smesso di utilizzare le mie cose e comprarle quando sono arrivata a metterle le mani addosso la sera che ho voluto parlare con loro due, lei è schizzata di testa e ha iniziato a offendere a destra e a manca e a dire che mio padre è uno stupratore. Non si può arrivare alle mani, eppure l’altra solo così ha capito, solo nel momento in cui ha visto che le stavo per prendere i capelli e sbatterle la testa e il mio ragazzo mi ha fermata ha smesso di prendere le mie cose.
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Che serata di merda, la mia compagna di stanza, ieri sera è entrata in contatto con un positivo. Fortunatamente ora è negativa quindi ho fatto in tempo a spostare tutte le mie cose nella “camera degli ospiti” (camera dove i miei coinquilini scopano). Ho cambiato tutte le lenzuola ovviamente.
Però quanto cavolo è stretta?? La mia claustrofobia inizia a farsi sentire… non c’è nemmeno una finestra. A dire il vero non c’è nemmeno una porta quindi addio privacy
aiuto
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Ma anche no
Buongiorno biscotti alle noci,
Dopo molte peripezie sono riuscita a tornare a casa mia a Zurigo.
Insieme al freddo gelido dell’inverno svizzero tedesco il mio dolce appartamento si è riempito nuovamente di gente... E non sempre di gente simpatica (come saprete dal mio scorso post)
Ora si aggiunge un altro problema: io con troppa gente in giro per la cucina non riesco a cucinare tranquilla, e questa cosa mi scazza molto
Solitamente eravamo tutti nelle proprie stanze a farsi i cazzi loro, quindi io potevo cucinare in santa pace senza avere qualcuno che mi infilasse il naso nella pentola. Ora invece è tutto il contrario.
Ho sempre Luca che bene o male infila il suo fottuto naso impiccione nelle mie pentole e nelle mie padelle. Per un’amante del cibo non è una buona cosa, anzi per un’ingegnere alimentare trovarsi qualcuno che osa criticare i modi in cui preparare il proprio cibo non va bene... Soprattutto se quella persona ha studiato botanica.
Sorvoliamo il fatto che probabilmente questo post è nato dovuto a una generale scazzatura dovuta a un gratin di verdure davvero orribile. Perchè va bene mangiare poco, ma se quel poco si tramuta anche nel mangiare poco e di merda mi fa non poco girare le palle.
Già, dimenticavo. Con l’arrivo di Luca si sono anche inventate le cene tra coinquilini... perchè il signorino si sente solo probabilmente e quindi cerca QUALSIASI modo per fare delle cose insieme.
Esempio: Aveva il compito di buttare via il cartone, se n’è dimenticato, e allora come risposta alla cosa ha proposto che la prossima volta ci sediamo tutti insieme in balcone a preparare il cartone da buttare.
Ha 28 anni, non riesce a fare questa semplice cosa da solo?
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