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Sono in quella fase della mia vita di persona che va a correre in cui non faccio più tanto caso alla mia velocità ma alla mia frequenza cardiaca. Da un paio di settimane sto facendo degli allenamenti per riuscire a correre in zona 2, ovvero con una frequenza cardiaca molto bassa, e mi sembra di vedere già dei risultati. In realtà potrebbero essere dovuti anche ad un altro paio di fattori (la scorsa volta faceva più caldo, e io ero meno idratata) però pian piano la mia frequenza è più bassa e quando invece faccio delle ripetute mi sembra di andare più veloce
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Penso che il vero scatto che ti permette di essere veramente critico nei confronti della letteratura scientifica arrivi soltanto dopo che sei stato dentro un progetto di ricerca e ti rendi conto che ci sono 300.000 modi di guardare ai dati e ciascuno sceglie quello che gli fa più comodo (tutti, poi alcuni esagerano)
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È da qualche settimana che stiamo guardando delle case in trentino. Mi fa molto ridere che ieri ne ho trovata una che ci piace molto e il mio telefono (ovviamente ho inavvertitamente premuto da qualche parte) ha scritto all'agenzia con un messaggio automatico che dice che sono interessata e vorrei visitarla
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Ah ma la cosa di cui sono più fiera è che ha detto che l'analisi che ho fatto con relativo grafico sono bellissimi (è vero). Ho plottato le intensità di attivazione nelle coordinate X Y Z, sostanzialmente ho visualizzato i pattern di attivazione in ogni slice del cervello (sarebbe bellissimo farlo per tutto il cervello in termini di coordinate xy mio dio... Se solo non avessi mille altre cose da fare)
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Post riunione laboratorio 20/03
Vorrei tenere traccia di questa sensazione per ricordarmi ogni volta che forse non ho tutta questa ragione di temere queste riunioni. Ma forse è anche giusto temerle lo stesso. Una cosa che mi piace tanto fare da quando faccio questo tirocinio sono le domande. Mi sento libera di fare domande. Sento che sono incoraggiata a chiedere ciò che non capisco e io per la prima volta, forse, mi sento libera di dire non ho capito. Abbiamo fatto tre ore di riunione in cui ho imparato un nuovo metodo, ora sono spaventatissima dalla pratica, perché al corso non ci hanno insegnato davvero come funzionano le funzioni del toolbox che fa questa analisi. Però mi sento anche libera di dire che ci ho provato e non ci sono riuscita. Alla fine siamo usciti insieme alla prof, che ultimamente è molto carina pur essendo molto esigente. Ci ha detto: però siete veramente bravissimi, avete fatto un miracolo considerando che nei vostri studi precedenti queste cose non le avete mai fatte (anche l'altro ragazzo ha studiato filosofia). Mi è sembrato bello e mi ha fatto pensare: mi fido, e spero che allora questo mi porti da qualche parte. Ma chi lo sa
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Quando sono a Rovereto il mio rapporto con il cibo e la fame è completamente diverso. Mi sembra di mangiare meglio, di saziarmi meglio senza aver bisogno di mangiare nervosamente. Se ci penso in parte potrebbe essere dovuto al lavoro che faccio quando sono a Roma e agli orari sregolati che ho quando lavoro. Però penso che se anche non lavorassi non riuscirei comunque ad avere un equilibrio del genere, in città, c'è come un nervosismo intrinseco che è impossibile evitare
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Oggi giorno di riunione del tirocinio, dunque giorno contemporaneamente pieno di ansia (fino alle 18) e di rilassamento (dopo le 18). E si ricomincia
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Alcuni mesi fa mi sono resa conto per la prima volta di aver avuto tantissime volte nella mia infanzia e di avere tutt'ora comportamenti di stimming. C'è in particolare una cosa che faccio da quando ero piccolissima e che faccio tutt'ora (a volte infatti con i miei genitori ne rido) che non avevo mai interpretato in questo modo prima di conoscere l'esistenza di questo termine. Insomma non so come spiegare ma è una cosa che ha davvero da sempre caratterizzato la mia vita, di cui mi sono quasi vergognata a volte, che a me serve per "stare bene" a livello sensoriale ed emotivo e che è normale ed ha persino un nome
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La spesa essenziale di una persona-porridge: fiocchi d'avena e fragole
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Secondo me il più sincero apprezzamento nei confronti di un libro è quello che riesce a non essere "egosintonico". Non so se è il termine appropriato. Ma credo sia molto facile apprezzare un libro perché dice qualcosa proprio a noi e alla nostra vita. E forse quella che non sia così ogni volta che apprezziamo qualcosa è solo un'illusione, ma in alcuni casi quel proprio a me diventa secondario e quasi sparisce, e penso sia davvero questa la capacità della letteratura di farsi universale, non condensare la vita di tutti nella vita di un singolo immaginario, ma aprire la vita di un singolo immaginario alla vita di tutti, non replicare ed essere ridondante e per questo riconoscibile, ma essere riconoscibile attraverso qualcosa che nessuno aveva ma tutti stavamo cercando. Beh, comunque mi è venuta in mente questa cosa leggendo Fabrizia Ramondino. In questa descrizione del carattere della madre di questa famiglia c'è qualcosa che non ritrae niente della vita che ho vissuto, eppure dice qualcosa di bellissimo (e che mi ricorda tanto la voce di Natalia Ginzburg):


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Questa settimana è stata abbastanza pesante a livello sia fisico che (soprattutto) psicologico. Sono entrata in una fase di procrastinazione per quanto riguarda ciò che devo fare per il tirocinio che ovviamente termina sostanzialmente un giorno prima della riunione, quando devo mettermi a fare tutto il lavoro che non ho avuto la forza mentale di fare in 7 giorni
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Pagina 1, neanche riga 10, di althenopis di Fabrizia ramondino e già sono sicura che mi innamorerò tantissimo di questo libro
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Se c'è una cosa che proprio non mi piace, purtroppo, è il pesce al forno. Da sempre. Il pesce al forno è una cosa che davvero mangio contro voglia. Cosa ho pensato di cucinare al rientro dal lavoro per me sola solissima? Il pesce al forno
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In questi giorni mi ritrovo a fare i conti con il fatto che a volte bisogna fare un passo indietro e rinunciare al bene che si prova verso una persona quando questa sta cercando in tutti i modi (evidentemente) di farti sprofondare con lei. Anche quando questa persona è un tuo genitore. In questi giorni faccio veramente tanta fatica, e invece di provare rabbia, dopo tanto tempo, provo solo una grande tristezza.
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Non so veramente esprimere a parole quanto questo tirocinio sia a tratti meraviglioso entusiasmante emozionante e a tratti orribile e simile ad un incubo. Nel campo delle neuroscienze in particolare mi sembra che si brancoli nel buio e questa cosa mi manda fuori di testa. Più modi di fare la stessa cosa che danno risultati diversi .. no io veramente non lo so
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Buongiorno, ho inviato la domanda di laurea. Ora vorrei semplicemente risvegliarmi a metà luglio già laureata
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