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Chiusura di Via Machiavelli per Lavori di Sostituzione Gruppo Frigo - Alessandria, Lunedì 4 Novembre 2024
Modifiche alla viabilità e divieti di transito e sosta per interventi tecnici presso i civici 15 e 17 di Via Niccolò Machiavelli.
Modifiche alla viabilità e divieti di transito e sosta per interventi tecnici presso i civici 15 e 17 di Via Niccolò Machiavelli. Per consentire lavori di sostituzione del gruppo frigo presso i civici 15 e 17, la città di Alessandria ha annunciato modifiche alla viabilità in Via Niccolò Machiavelli, valide per la giornata di lunedì 4 novembre 2024. Gli interventi, che si svolgeranno tra le ore…
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Tutte le location di "Amici Miei Atto I": 2° tempo
Primo tempo Inizio Secondo Tempo Per i fiorentini DOC il film "Amici Miei" rappresenta un tassellino di cuore, non solo perché è girato a Firenze, ma anche perché vi si ritrova quello spirito, e quella malinconia, che il fiorentinaccio sente propria. Devo mettere subito in evidenza che il lavoro di trovare queste location non è tutto mio, ma per talune mi sono rifatto ad un blog che per quanto riguarda il cinema è davvero portentoso. Si tratta de il davinotti, un sito web che vi consiglio di andare a guardare e sfogliare. Chi è appassionato di cinema non può non leggerlo. In questo articolo sfrutto molto del loro lavoro e unisco a questo immagini e tecnologia. Attraverso Maps si possono raggiungere le varie location e vederle per come si presentano oggi e confrontarle per come erano allora. Ovviamente cliccate sul link in colore rosso. Proseguiamo... Eravamo arrivati all'ufficio del Prof. Fanfani dove il Melandri si lascia mollare tutto il blocco familiare.
Location 17 e 18: La prima location subito dopo è dove Melandri va a prendere a scuola i figli del Sassaroli e la seconda è un'altra tragica passeggiata con Birillo. Nel primo caso ci troviamo in via del Curtatone e la scuola è Villa Favart (Grazie a Gianni Degl'Innocenti Balsicci). Il treno Birillo invece strattona il Melandri ancora in Piazza Gulielmo Oberdan che ritroviamo come sede delle riprese per la seconda volta nel film. Se il blog il davinotti vuol aggiungere le due location si senta libero di farlo.
Location 19 e 20: Dopo un pranzo disastroso a casa del Melandri, fatto di sottocoppe di peltro, sformati sformati e bambine sottopeso i cinque amici, su diagnosi del Sassaroli, si dirigono a Santa Maria Novella dove a suon di schiaffoni ritrovano l'allegria. Una scena mitica che ogni buon fiorentino ha sognato di poter emulare almeno una volta nella vita. Nella scena successiva c'è di nuovo la Clinica del Sassaroli a Pescia, che è sempre la villa alla fine del viale Agusto Righi. Villa che adesso ospita splendidi appartamenti. Ovvio che il Sassaroli rimandi in corsia l'operando dato che ha un caso molto più urgente. Il caso urgente? Una zingarata no?!
Location 21: Partiti per la zingarata dalla Clinica del Sassaroli si ritrovano a Calcata Vecchia in provincia di Viterbo dove con esilarante ferocia abbattono il paesino per colpa dell'Ente Regione che vuol far passare proprio da li la nuova Autostrada delle Ginestre con annesso svincolo per la tangenziale Est. La scena si svolge in piazza Umberto I nel centro del paese. Esilarante il parroco che suonando le campane raccoglie i fedeli per parlare dell'imminente disastro. Lo si potrebbe definire un poco "farfallino", ma con il "politic corect" si è ridotto molto l'uso del linguaggio libero.
Location 22: Finito di distruggere Calcata Vecchia vuoi non ti venga appetito? I cinque si ritrovano allo "zoo" a vedere le donne come fossero animali, per poi decidere di andare a mangiare "dal Ramaiolo"; come sappiamo il Mascetti, pieno d'orgoglio, digiunerà. Il luogo dove è stata girata questa scena è stato trovato da Zender, l'Archivista del blog il davinotti. Zender si è recato addirittura sul posto per fare delle foto e per confermare la location. Si tratta di Sant'Ellero, nel comune di Pelago. Certo oggi il posto è cambiato, e non poco, ma sotto c'è ancora una fabbrica che Zender, oggi, attribuisce alla cartiera Carlo Brandigi. Chi sa se c'è ancora la "cicognona" con la coda di cavallo.
Location 23: In una nuova retrospettiva il Mascetti si dimostra geloso della Titti, convinto che abbia un altro uomo. In questa scena la Titti percorre via Monalda, provenendo da piazza degli Strozzi, e dallo sporto subito dopo il civico 4 sbuca il Mascetti che la pedina. La Titti raggiunge la sua meta che è l’albergo Porta Rossa, in Via Porta Rossa 19, subito in fondo a via Monalda. Si accorgerà il Mascetti che non è becco d'un uomo, ma di una donna, ed anche meglio della Titti.
Location 24 e 25: Il film fa una retrospettiva anche su come il Mascetti ha trovato il suo famoso scantinato. Si torna quindi nella zona dell'Isolotto in viale delle Magnolie all'angolo con viale dei Pini. Nella scena successiva, il Mascetti, schifato da quel groviglio di tette, culi e cosce, si è deciso a lasciare la Titti e a dedicarsi alla famiglia. Nella realtà, la notte stessa, si alza e se ne esce per trovare un telefono e chiamare la Titti. Lo si vede arrivare con la sua scoppiettante Oldsmobile da via Romana per fermarsi in Piazza San Felice al civico 4. Qui c'è (c'era) la famosa farmacia Pitti dove si svolge la scenetta del "tubetto di compresse di cefalo" (di cefalo, non contro la cefalea). Questa antica farmacia è purtroppo andata perduta recentemente come racconto in questo articolo, scritto quando ancora si cecava di salvarla.
Location 26: La casa dove il Mascetti si reca dopo la telefonata è quella della Titti, dove la ragazza vive con il vecchio genitore, il Colonnello Ambrosio, armato di doppietta. Anche per questa location va ringraziato il blog il davinotti, in particolare Sammo che ha scoperto che in realtà la casa della Titti è a Roma. Si tratta di Via Fulcieri Paulucci de Calboli. Il colonnello lo ritroveremo allo scantinato del Mascetti a comunicare alla povera moglie le malefatte del marito.
Location 27: La passeggiata "seria" con la Titti. Il Mascetti dopo ciò che è successo, la fucilata, il Colonnello che parla alla moglie e Alice che tenta di asfissiare tutta la famiglia con il gas, decide che deve interrompere la relazione con la minorenne Titti. Si fa prestare un vestito di Lucianino dal Perozzi e con un piglio degno di un funerale va alla scuola della Titti e con lei passeggia spiegandogli perché la relazione deve finire. La scuola della Titti è il Museo archeologico di via della Colonna, a Firenze, e il Mascetti è in attesa al numero 35 sempre di via della Colonna.
Location 28 e 29: Da qui parte la passeggiata che vede il "parlante" Mascetti e la muta e biascicante Titti in più scorci fiorentini. Read the full article
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UN MARE, UN RAGAZZO AL LARGO, LE LACRIME DEL TEATRO, UNA DONNA CHE HA APPENA PARTORITO Ecco tutte le date di aprile. Si comincia da Mesagne e poi per quattro giorni a Milano. Per la maggior parte Caravaggio. In questi giorni faccio fatica a non pensare che tempo è questo per il mondo. Cosa accadrà. Mi chiedo cosa può fare l'arte, cosa le parole. Abbiamo una responsabilità come artisti? L'ultima immagine che vedete in questo post è l'Adorazione dei pastori di Caravaggio. La dipinge verso la fine della sua vita. Mi torna prepotentemente questo dipinto ogni volta che ci penso. Francesco ha scritto nel copione: - non è un’adorazione, è dolore puro: Maria ha appena partorito, è sfinita. È buttata a terra, si appoggia alla mangiatoia di un bue e di un asinello impassibili, lontani. Ha appena le forze di tenere il bambino in braccio. Ha un abito rosso carminio. Giuseppe non sta accanto a Maria, è in mezzo ai pastori, la guarda impotente. Sono tutti impotenti di fronte alla stanchezza di questa povera donna sola, in fuga per salvare il suo bambino: una profuga, una delle infinite profughe che lotta contro persecuzioni, povertà e violenza. Davvero il mondo è tanto disumano? Salvarli dalla brutalità di un tiranno che ha deciso una strage di innocenti, trovarle un riparo durante la fuga, procurarle qualcosa da mangiare è fuori dalle possibilità di questi uomini poveri e senza speranza. È fuori dalle loro possibilità. Non possono. Le aureole si stanno spegnendo. Viene da piangere. - Non so se abbiamo una responsabilità come artisti di fronte a questo momento del mondo. Se non ci viene chiesto in fondo di andare solo in scena meglio che possiamo. Ma guardo, a volte, accetto, sorrido, ringrazio, dentro e fuori, mi commuovo, cerco di essere più accogliente possibile di fronte alla sempre più numerose persone che in teatro, in questo periodo, piangono. Piangono. E vengono a salutare, ringraziare, con le lacrime agli occhi a fine spettacolo. Come se le lacrime oggi fossero un po' più in superfice. Almeno così mi sembra per la mia memoria breve. E qualcosa mi dice che lo spettacolo è solo un pretesto che muove qualcosa che è più profondo. E voglio dirmi che in quelle lacrime non c'è solo paura, no. C'è anche misericordia. Che ancora vive. Aprile 24 mar 2 apr | 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢. 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 | 𝗠𝗲𝘀𝗮𝗴𝗻𝗲, Teatro Comunale, ore 21.00 dal 4 al 6 apr, ore 20.30 | 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢. 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 | 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼, Teatro Oscar dom 7 apr, ore16 | 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢. 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 | 𝗠𝗶𝗹𝗮𝗻𝗼, Teatro Oscar mar 9 apr, ore 10 | 𝗭𝗔𝗡𝗡𝗔 𝗕𝗜𝗔𝗡𝗖𝗔 | 𝗣𝗼𝗻𝘁𝗲𝗯𝗯𝗮 (𝗨𝗗), Teatro Italia mer 10 apr, ore 10 | 𝗭𝗔𝗡𝗡𝗔 𝗕𝗜𝗔𝗡𝗖𝗔 | 𝗟𝗮𝘁𝗶𝘀𝗮𝗻𝗮 (𝗨𝗗), Teatro Odeon gio 11 apr, ore 9 e 11 | 𝗭𝗔𝗡𝗡𝗔 𝗕𝗜𝗔𝗡𝗖𝗔 | 𝗦𝗮𝗻 𝗩𝗶𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗧𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 (𝗣𝗡), Auditorium Centro Civico gio 11 apr, ore 21 | 𝗖𝗔𝗠𝗠𝗘𝗟𝗟𝗜 𝗔 𝗕𝗔𝗥𝗕𝗜𝗔𝗡𝗔 | 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗼𝗿𝘀𝗼 (𝗩𝗜), Teatro del Centro Giovanile ven 12 apr, ore 21 | 𝗖𝗔𝗠𝗠𝗘𝗟𝗟𝗜 𝗔 𝗕𝗔𝗥𝗕𝗜𝗔𝗡𝗔 | 𝗖𝗿𝗲𝘃𝗮𝗹𝗰𝗼𝗿𝗲 (𝗕𝗢), Cinema Teatro Parrocchiale Verdi dom 14 apr, ore 21 | 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢. 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 | 𝗚𝗶𝗼𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲 (𝗕𝗔), Teatro Rossini - 𝘍𝘦𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢𝘭 "𝘊𝘩𝘪 ��̀ 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘦��𝘢” lun15, ore 10 | 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢. 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 | 𝗚𝗶𝗼𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲 (𝗕𝗔), Teatro Rossini - 𝘍𝘦𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢𝘭 "𝘊𝘩𝘪 𝘦̀ 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘢” mar 16 apr, ore 21 | 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢. 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 | 𝗔𝗰𝗾𝘂𝗮𝘃𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗙𝗼𝗻𝘁𝗶 (𝗕𝗔), Teatro Luciani - 𝘍𝘦𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢𝘭 "𝘊𝘩𝘪 𝘦̀ 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘢” mer 17 apr, ore 10 | 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢. 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 |𝗔𝗰𝗾𝘂𝗮𝘃𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗙𝗼𝗻𝘁𝗶 (𝗕𝗔), Teatro Luciani - 𝘍𝘦𝘴𝘵𝘪𝘷𝘢𝘭 "𝘊𝘩𝘪 𝘦̀ 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘢” sab 20 apr, ore 21 | 𝗡𝗢𝗡 𝗔𝗕𝗕𝗜𝗔𝗧𝗘 𝗣𝗔𝗨𝗥𝗔 | 𝗖𝗮𝗹𝗱𝗲𝗿𝗮𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗥𝗲𝗻𝗼 (𝗕𝗢), Teatro Spazio Reno – 𝘌𝘤𝘰𝘧𝘦𝘴𝘵𝘢 2024
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I VICINI SCOMODI
Nell'estate del 1938, in fondo al viale più conosciuto di Riccione c’era una villa in mattoni rossi che dava sulla spiaggia. Il proprietario era Nissan Matatia, ebreo originario di Corfù. Era riuscito ad acquistare l'edificio grazie ai guadagni delle sue attività, tra le quali una pellicceria con sede a Forlì, all'attuale civico 3 di Piazza Saffi. A Forlì era nata anche sua figlia Camelia, che quell’estate aveva 17 anni e come tutta la famiglia fu investita delle leggi razziali: espulsione da scuola, chiusura dell’attività del padre, trasferimento, arresto e il 6 dicembre ’43 la deportazione ad Auschwitz. Anche la casa in mattoni rossi non si salvò, tra minacce e pressioni del fascio locale, Nissim fu costretto a svenderla per pochi spicci. Il motivo? La villa ottocentesca a fianco, nota come Villa Margherita, era stata acquistata da Rachele Guidi, moglie di Mussolini, per farne la residenza estiva di famiglia, e per il Duce non era accettabile avere dei vicini di casa di razza ebraica. Così, Nissim e i Matatia furono costretti ad andarsene. Morirono tutti nelle camere a gas di Auschwitz. Si salvò soltanto Nino, fratello di Camelia, perché le SS apprezzavano il suono della sua fisarmonica mentre accompagnava i deportati alla morte. Dopo la guerra, Villa Margherita divenne proprietà dello Stato, fu sede di un ristorante e si pensò anche di demolirla per lasciare spazio a un parco, ma non se ne fece nulla. Negli anni ’90, il sindaco Daniele Imola, di centrosinistra, la rese sede di mostre ed esposizioni ma le cambio il nome: tra lo sconcerto e le proteste, Villa Margherita diventò Villa Mussolini. Per l’inaugurazione fu invitato Romano, figlio del Duce, e la parlamentare Alessandra Mussolini telefonò entusiasta per congratularsi. Così, ancora oggi, abbiamo da una parte un edificio storico al quale è stato cancellato il nome per sostituirlo con quello di un dittatore, e dall’altra la parole di Camelia Matatia, uccisa dalle leggi razziali volute dal suo vicino di casa. Una lettera, inviata al fidanzato, fu gettata dal camion diretto al lager e solo per caso, raccolta da un passante, giunse al destinatario. Chissà se l’ex sindaco di Riccione l’ha mai letta.
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Invisible°Show + Inascolto + Young 'n Town Festival
Sabato 3 giugno dalle 17:00 ZÖCH - Rare Music Fest
MAPS —-> Clicca qui
> 17:00 Apertura Portone > 17:30 FAKHRADDIN GAFAROF (Azerbaijan) & DAVIDE MARZAGALLI (Italia) > 18:45 ARRINGTON DE DIONYSO (Stati Uniti) & CHRISTIAN MUELA (Italia) > 20:15 NABY ECO CAMARA (Guinea) & PAPIS FALL (Senegal) > 21:15 DJ SET by SMIYYA & MLTNHARP [Servizio bar e ristorazione durante tutta la serata]
Dall’inizio dei tempi i narratori e i poeti osservano gli animali per capire come siano fatti gli esseri umani. Il Bestiario di Zoologia Fantastica risalente al XII secolo riporta una grande varietà di creature affascinanti fra le quali spicca lo Zöch, “uccello a tre teste che costruisce il nido a rovescio e vola all’indietro, perché non gli importa del posto dove va, ma di quello da cui proviene”. Lo Zöch è un essere curioso, si nutre delle tradizioni del mondo e restituisce a chi lo evoca storie e suoni di tribalismo contemporaneo.
17:30 FAKHRADDIN GAFAROF (Azerbaijan) & DAVIDE MARZAGALLI (Italia)
Strumenti tradizionali mediorientali: tar, sai, out, nel, balaban, percussioni, sax e voce. Un paesaggio sonoro dove gli echi di culture lontane giungono al nostro cuore e, attraverso l’arte dell’improvvisazione, si trasformano in una nuova realtà.
18:45 ARRINGTON DE DIONYSO (Stati Uniti) & CHRISTIAN MUELA (Italia)
Clarinetto, scacciapensieri, voce, didgeridoo. Per la prima volta insieme, due sciamani del suono si incontrano per un viaggio sonoro di improvvisazione tribale sperimentale.
20:15 NABY ECO CAMARA (Guinea) & PAPIS FALL (Senegal)
Balafon, percussioni, voci. Musica africana tradizionale e moderna, che unisce le melodie e le suggestioni di due paesi, la Guinea ed il Senegal, dell'Africa Occidentale.
21:15 DJ SET by SMIYYA & MLTNHARP
Membri del collettivo Onosecond che si propone come contenitore di subculture musicali, creato per incanalare, diffondere e amplificare energie inespresse.
N.B. Informazioni utili:
Il programma è confermato anche in caso di pioggia.
Sarà disponibile servizio bar e ristorazione, cascina style.
Ingresso con offerta consigliata di 10€, la vostra offerta servirà per coprire le spese e per pagare i musicisti.
Per questo evento non è necessaria la prenotazione ma se vuoi dirci che vieni o vuoi chiederci informazioni scrivici, rispondendo a questa email.
Vi consigliamo vivamente di parcheggiare nelle aree indicate nella mappa, prima di arrivare all’ingresso, civico 6, perché la strada è molto stretta e si rischia di rimanere incastrati. Grazie
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Customer Profile Board and Synopsis
My customer is a traveling fashion exhibition. The exhibition will feature in Natural History Museums as a ‘Landforms and Landscapes’ inspired collection. Many museums include London Natural History Museum, The American Museum of Natural History (New York), The Muséum National D'histoire Naturelle (Paris National Museum of Natural History), The Museo Civico di Storia Naturale di Milano (Milan Natural History Museum), Oxford University Museum of Natural History, National Museum of Nature and Science (Tokyo), Beijing Museum of Natural History, and the National Museum of Natural History (Washington, D.C).
The exhibition will contain the ‘Landforms and Landscapes’ inspired collection, as well as visuals of the inspiration and images of landforms. It will also be interactive as samples of fabric and textures will be placed around the gallery for exhibitors to touch. The gallery will be a free access unless the museum that the exhibition is based in is already free, and it will also be accessible to anyone and all ages, giving anyone the chance to experience.
List of Museums:
• The American Museum of Natural History (New York)
• London Natural History Museum
• National Museum of Natural History (Washington, D.C)
• Beijing Museum of Natural History
• National Museum of Nature and Science (Tokyo)
• Oxford University Museum of Natural History
• The Museo Civico di Storia Naturale di Milano (Milan Natural History Museum)
• The Muséum National D'histoire Naturelle (Paris National Museum of Natural History)
116 museums in the UK that contain Natural History, with 17 museums devoted to the entire topic of natural history. Roughly 200 museums across the U.S. not including the bug museums in New York and D.C. List of natural history museums in the United States - Wikipedia. List of natural history museums - Wikipedia
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Trieste: La Mostra "Alfabeto Schmidl. 100 Anni di Museo Teatrale" visitabile a Palazzo Gopcevich fino al 4 Maggio 2025. Nella Sala Selva di Palazzo Gopcevich, sede del Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl" (via Rossini 4), la mostra "Alfabeto Schmidl. 100 anni di Museo Teatrale" è visitabile da oggi (venerdì 20 dicembre) a domenica 4 maggio 2025, a ingresso libero, in orario 10-17 da martedì a domenica.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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Bologna: Erica Calardo e Bottega. Lacrime di Pietra al Museo civico del Risorgimento
Dal 28 settembre al 17 novembre 2024 il Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna è lieto di accogliere la mostra collettiva di pittura Lacrime di Pietra, promossa da Associazione Culturale Felsina Pittrice nell’ambito della rassegna di eventi culturali Certosa di Bologna. Calendario estivo, in corso al Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna fino al 2 novembre 2024,…
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Incontri di gruppo per persone affette da demenze, a Como tutti i giovedì ore 15-17, a partire dal 26 settembre, presso il Centro civico di Camerlata, via Varesina/A
Incontri di gruppo per persone affette da demenze, a Como tutti i giovedì ore 15-17, a partire dal 26 settembre, presso il Centro civico di Camerlata, via Varesina/A
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LA MIA BARI OPERA LETTERARIA.
LIBRI/COMUNICATI LA MIA BARI Opera letteraria Presentazione presso il MUSEO CIVICO DI BARI, Strada Sagges, 13 – Bari martedì 2 luglio 2024 ore 17:30 Con la collaborazione dell’ing.Roberto De Petro, giornalista. Illustrerà l’opera il prof.Nicola Cutino e dialogherà con l’editore Saluti di benvenuto del dott.Francesco Carofiglio, Presidente del Museo Civico di Bari. Nicola Mascellaro già…
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Restrizioni di Viabilità per Gennaio 2025: Lavori e Eventi ad Alessandria
Lavori di Potatura Lungo Tanaro San Martino – 7 e 8 Gennaio.Dalle ore 08:30 alle 17:00 del 7 e 8 gennaio 2025, verranno effettuati lavori di potatura su esemplari di altofusto lungo Tanaro San Martino, nel tratto compreso tra spalto Borgoglio e il civico 55. Durante queste giornate, sarà istituito il divieto di fermata con rimozione forzata su entrambi i lati della strada, con restringimento di…
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Per chi abita in… Via Taddea
Via Taddea è sita nel quartiere di San Giovanni e va dal Canto al Bisogno, dove incrocia con via Guelfa, a via Panicale. In via Taddea si immettono via Rosina, via Sant'Orsola e via della Stufa. In origine la via si chiamava via Baccanelli, forse per qualche riferimento al culto di Bacco e quindi del vino, in seguito assunse il nome di via al Bisogno, ed infatti il Canto su via Guelfa ha mantenuto questo nome. Probabilmente la dicitura "al bisogno" stava ad indicare un'area piuttosto povera, dove l'unica cosa che abbondava era il bisogno stesso. La via prese poi il nome di via Sant'Orsola a causa della costruzione del monastero omonimo fondato nel 1309 e realizzato come piccolo monastero femminile, struttura distaccata della chiesa di San Lorenzo. Il monastero nel 1320 fu ampliato e poco prima del 1400 fu concesso alle monache benedettine ed in seguito alle francescane. L'allora via Sant'Orsola cedette questo nome ad una sua traversa e l'incrocio generato prese, appunto, il nome di Canto di Sant'Orsola.
Nel 1810 il monastero fu sconsacrato e vi fu realizzata la manifattura tabacchi. durante la Seconda Guerra Mondiale fu trasformato in centro di ricovero per gli sfollati dei bombardamenti. I seguito fu approvato un progetto per la sua trasformazione in caserma della Guardia di Finanza, progetto mai cominciato e mai portato a termine. Oggi, dopo anni, decenni, di abbandono è ancora "ingabbiato" da una struttura di cemento, con le finestre accecate e l'aspetto triste e lugubre di un mastodontico obbrobrio che nessuna amministrazione ha voluto riqualificare, nonostante un progetto in essere. Una ferita sanguinante all'occhio umano nel cuore di Firenze. Forse, si spera, adesso verrà riqualificato, si parla del 2025, ma siamo alla fine del 2024 e non sembra si proceda alacremente. Ricordiamo che nel 2011/2012 si è ipotizzato che nella chiesa del monastero riposi Lisa Gherardini del Giocondo, probabile modella della Gioconda dipinta da Leonardo da Vinci. Il nome attuale della via deriva dal fatto che, all'angolo con via Guelfa, c'era il palazzo della famiglia Taddei. Il capostipite conosciuto di questa famiglia patrizia fu Filippo di Taddeo, Gonfaloniere di Compagnia. La famiglia si occupava del mercato della lana e di banche, da sempre sostenitori dei Medici. Taddeo Taddei fu l'esponente più importante della famiglia, tanto da avere contatti con svariati personaggi illustri come Raffaello, Pietro Bembo e Michelangelo. Fu, all'epoca, gradito ospite del palazzo proprio Raffaello Sanzio. Oggi il palazzo, al civico 19 di via Guelfa, è noto come Palazzo Tolomei Biffi.
Lungo la via è presente un tabernacolo la cui effige è stata realizzata da Antonio Sogliani. Questo tabernacolo si porta dietro una vicenda piuttosto curiosa. In origine era posizionato sulle mura di Palazzo Taddei ma in una data indefinita del 1800 fu spostato, dall'allora proprietario del palazzo, sull'altro lato della strada. Il motivo era di tipo religioso, il proprietario era ebreo ed evidentemente non sopportava l'effigie cristiana.
Non fu questa però la cosa curiosa. Lo spostamento determinò un errore toponomastico. Per individuare palazzo Taddei si segui le indicazioni di Vasari che però si basavano sull'originale posizione del tabernacolo. Fu quindi individuato palazzo Taddei come l'edificio presente sull'angolo nord tra via Taddea e via Guelfa, mentre invece era sull'angolo sud. Questo provoca, tutt'oggi, un altro errore. Infatti la targa commemorativa del soggiorno di Raffaello presso il palazzo Taddei è stata posizionata sull'edificio sbagliato, al civico 17 di via de' Ginori dove il celebre pittore e architetto non ha mai vissuto.
Altra targa che ricorda un celebre personaggio è quella presente al civico 21. Posizionata a memoria del luogo di nascita di Carlo Lorenzini, più conosciuto con il nome di Carlo Collodi, padre della fiaba più conosciuta al mondo: Pinocchio.
Ben altro motivo, ben più triste, ha la targa presente al civico 2. Questa ricorda l'uccisione, nel 1921 da parte di un commando fascista, del giornalista e sindacalista Spartaco Lavagnini; un personaggio celebre del socialismo fiorentino, dirigente del Sindacato Ferrovieri Italiani, e redattore del periodico socialista La Difesa. Fu ucciso proprio al n° 2 di via Taddei dove aveva la sede il sindacato ferrovieri. Oltre una targa a memoria di Spartaco Lavaglini a lui è stato dedicato un viale di Firenze che va dalla Fortezza da Basso sino a Piazza della Libertà.
La strada subisce un restringimento notevole prima di arrivare in via Guelfa, a cominciare dal palazzetto dei Serragli che si aggetta sulla strada con un avancorpo sulla cui sua sommità c'è una caratteristica loggetta. Questo palazzo, che ospita l'Hotel Botticelli, presenta una chiara dimostrazione del detto: "necessità fa virtù". Infatti alla necessità di rafforzare l'integrità strutturale del palazzo si è posto rimedio "abbellendo" lo stemma (probabilmente della famiglia Serragli) con la virtù di un tirante. Ultima curiosità, in via Taddea nel 1800 era presente la sede delle "Diligenze Toscane" di proprietà del famoso piacentino Luigi Orcesi. Da qui le diligenze partivano alla volta di Milano, Bologna, Roma, Napoli, Livorno e Pisa. Partendo da via Taddea con direzione Pisa, a bordo di una diligenza a cinque cavalli, si poteva giungere "comodamente" la destinazione dopo "solo" 9 ore di viaggio.
Jacopo Cioni Gran Cerusico Read the full article
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da oggi: christian holstad @ museo civico luigi varoli, palazzo sforza. a cotignola (ravenna)
Christian Holstad Salve A cura di Gioele Melandri Museo Civico Luigi Varoli, Palazzo Sforza Corso Sforza 21, Cotignola (Ravenna) 10 marzo – 30 giugno 2024 Opening: 9 marzo, ore 17 Sabato 9 marzo 2024 alle ore 17 presso la sede di Palazzo Sforza, il Museo Civico Luigi Varoli di Cotignola (RA) inaugura Salve, mostra dell’artista statunitense Christian Holstad (Anaheim, California, 1972), nata…
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Verrà inaugurata mercoledì 21 febbraio alle ore 17.00 presso il Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato di Guarcino (FR) -Via San Michele Arcangelo - l’esposizione “Continenti dell’altrove, Le Città di Calvino tra invenzione rappresentazione”, a cura di Francesca Tuscano. Organizzata in occasione del centenario dalla nascita del grande scrittore, la mostra “Continenti dell’altrove” è dedicata al celebre romanzo Le Città invisibili, tra i testi letterari del secolo scorso maggiormente rappresentati e che in questa collettiva prende forma attraverso il linguaggio delle arti visive. Motivi ispiratori delle opere sono difatti le 55 città descritte da Calvino, ognuna delle quali è al centro di un’interpretazione al tempo stesso personale, perché data dalla specificità della ricerca dei singoli artisti, e contestuale, in quanto va ad estendersi e a comprendere i concetti stessi dell’abitare e del vivere collettivo. Già esposta a ottobre presso la Biblioteca Raffaello di Roma e a novembre nella sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di “Tor Vergata”, la mostra è stata promossa in collaborazione col Museo Civico d’Arte di Olevano Romano e con diverse gallerie, associazioni e spazi d’arte. In concomitanza con l’apertura dell’esposizione presso il MAC di Guarcino - visitabile fino a venerdì 22 marzo 2024 - sarà nuovamente allestita presso l’Aula Consiliare “Helga Rensing” del Comune di Olevano Romano - Via del Municipio, 1 - la sezione della mostra dedicata alle “città inventate” e più in generale a una rilettura del contesto urbano presso l’Aula Consiliare “Helga Rensing” di Olevano Romano, visibile da lunedì 26 febbraio fino a domenica 17 marzo 2024. La realizzazione del progetto ha visto la collaborazione di diverse istituzioni museali, di associazioni e spazi indipendenti attivi nella sperimentazione e nella promozione delle arti visive e del loro rapporto con la letteratura. Tra i musei e le altre realtà partecipanti, oltre al Museo Civico d’Arte di Olevano Romano, capofila del progetto, e al Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato di Guarcino, l’Associazione AMO, la galleria Il Torcoliere, I Diagonali, Aliud Edizioni, le gallerie Alea Contemporary Art e Storie Contemporanee, la Stamperia del Tevere, lo spazio indipendente Off1c1na, la stamperia d’arte La Linea e l’associazione Ars&Tèchne. Partecipano all’esposizione delle “città inventate” (Aula Consiliare “Helga Rensing” del Comune di Olevano Romano): Bruno Aller, Paolo Assenza, Eclario Barone, Gianluigi Bellucci, Aldo Bertolini, Marina Bindella, Ettore Consolazione, A.Pio Del Brocco, Adriano Di Giacomo, Mimmo Di Laora, Franco Durelli, Marisa Facchinetti, Giancarla Frare, Leonardo Galliano, Carlo Lorenzetti, Loredana Manciati, Giovanna Martinelli, Gianluca Murasecchi, Giulia Napoleone, Enzo Lionello Natilli, Franco Nuti, Giovanni Reffo, Mario Ricci, Pasquale Santoro, Guido Strazza, Mara Van Wees. Partecipano all’esposizione delle “Città invisibili di Calvino” (Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato di Guarcino): Bruno Aller, Rita Allescia, Arianna Angelini, Giulia Apice, Paolo Assenza, Laura Barberini, Maryam Bakhtiari, Eclario Barone, Claudia Bellocchi, Gianluigi Bellucci, Aldo Bertolini, Paolo Bielli, Francesco Calia, Virginia Carbonelli, Claudia Catalano, Malgorzata Chomicz, Valerio Coccia, Michele De Luca, A.Pio Del Brocco, Felice Del Brocco, Mimmo Di Laora, Franco Durelli, Marisa Facchinetti, Alessandro Fornaci, Francesca Gabrielli, Leonardo Galliano, Salvatore Giunta, Lucia Graser, Federica Luzzi, Loredana Manciati, Frank Martinangeli, Giovanna Martinelli, Donato Marrocco, Fausto Maxia, Elena Molena, Gianluca Murasecchi, Giulia Napoleone, Massimo Napoli, Veronica Neri, Anastasia Norenko, Isabella Nurigiani, Franco Nuti, Andrea Pacini, Vincenzo Paonessa, Lucia Sapienza, Giovanni Reffo, Marta Renzi, Rosella Restante, Anna Romanello, Azadeh Shirmast, Alessandra Silenzi, Virginia Sobrino, Massimo Spadari, Nicola Spezzano, Lello Torchia, Rosana Tuscenca, Raha Vismeh.
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Mostra di dipinti di Amintore Fanfani a 25 anni dalla morte
A 25 anni dalla morte Sansepolcro (Arezzo) ospita una mostra di dipinti di Amintore Fanfani, che nell’Aretino, a Pieve Santo Stefano era nato. ‘Amintore Fanfani, pittore. Uno stile ancora attuale’ è il titolo dell’esposizione ospitata dal 16 febbraio al 17 marzo al Museo civico. L’iniziativa è il primo degli eventi promossi per il 25/o dalla sua morte dal Comitato per le celebrazioni promosso…
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Sovrappasso o sottopasso, purché si faccia subito, dopo tanti impegni e promesse: interrogazione del POLO CIVICO PER MEDA.
Il Sindaco Santambrogio e la sua Maggioranza non hanno più scuse. Si promette il sottopasso di Via Seveso-Cadorna da circa quindici anni. È inserito, da tempo, nel PGT comunale e ne è stato approvato il cronoprogramma a maggioranza nel Consiglio Comunale di Meda del 17/12/2020, con realizzazione programmata entro agosto 2023. Il Sindaco diffuse un primo rendering fittizio e poi uno preparato da…
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