#cibi confezionati
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Noi siamo ciò che mangiamo. E’ proprio così: l’energia dei cibi ci trasforma. Le nostre emozioni sono influenzate dal nostro cibo anche per quanto riguarda i colori e i sapori.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il sapore e il colore degli alimenti sono una forma di energia, con funzione di nutrimento. Il sapore nutre la forma corporea.
La Medicina Tradizionale Cinese è realmente psicosomatica: considera l’essere umano nella sua globalità, come unità di corpo, mente e spirito.
Ed ecco che ai vari organi, corrisponde una valenza fisica, energetica, psichica.
Al Fegato (movimento energetico Legno) è associata la grinta, che può diventare rabbia Al Cuore (movimento energetico Fuoco) è associata la gioia (non a caso, spesso ridiamo di cuore). Alla Milza-Pancreas (movimento energetico Terra) il pensiero logico, che può sfociare, se in squilibrio, in eccessiva preoccupazione, ossessione, ansia Ai Polmoni (movimento energetico Metallo) è legata l’introspezione, che, se in squilibrio, può diventare eccessiva tristezza, depressione Ai Reni (movimento energetico Acqua) è associata l’energia vitale, la spinta esistenziale. Se questa energia è debole, perdiamo forza e subentra la paura A questi 5 organi sono associati i 5 sapori e i 5 colori:
FEGATO = acido (astringente, indurente), verde CUORE = amaro (disseccante, evacuante), rosso MILZA = dolce (equilibrante, armonizzante), giallo POLMONI = piccante (attivante), bianco (non a caso, in Cina, il bianco è il colore del lutto) RENI = salato (ammorbidente), nero. Ogni sapore nutre la forma e disperde l’energia dell’organo correlato
Se assunto in quantità moderata, ciascuno di questi sapori nutre la forma dell’organo relativo al Movimento Energetico cui è correlato. Se assunto in quantità eccessiva o ad un grado troppo intenso (chiamato dai cinesi SAPORE TOSSICO), rovina la forma dell’organo corrispondente e dell’organo dominato.
Ad esempio, l’acido del limone nutre la forma del Fegato, il troppo acido (dell’aceto, ad es.) distrugge la forma del Fegato e della Milza. SAPORE ACIDO (Legno): nutre fegato, cistifellea, vista, occhi, unghie, muscoli ecc. Un eccesso (Es. aceto) nuoce al fegato.
SAPORE AMARO (Fuoco) nutre cuore, intestino tenue, incarnato del viso, sangue ecc. Un eccesso nuoce al cuore.
SAPORE DOLCE (Terra) stimola milza, stomaco, bocca, gusto ecc. Un eccesso nuoce al milza (che gestisce l’energia del Sistema Linfatico). Un dolce equilibrato come quello dei cereali (masticati!!!) nutre la Terra. Un eccesso di dolce come ad es. zucchero, stevia, miele… nuoce alla Terra. Un desiderio eccessivo di dolce e, in particolare, il DOLCE TOSSICO DELLO ZUCCHERO E DEI DOLCI corrispondono ad una situazione di alterato funzionamento della Milza.
SAPORE PICCANTE (Metallo) stimola polmoni, intestino crasso, pelle, peli, odorato ecc. Un eccesso (Es. curry, peperoncino) nuoce ai Polmoni.
SAPORE SALATO (Acqua) stimola reni, vescica, ossa, denti, udito ecc. Un eccesso nuoce ai Reni. Es. eccesso di sale
“Quando si mangia troppo salato, la rete dell’animazione si paralizza e si formano coaguli e il colorito si altera; quando si mangia troppo amaro, la pelle si avvizzisce e i peli si spezzano; quando si mangia troppo acre, si hanno contratture muscolari e disseccamento delle unghie; quando si mangia troppo acido, le carni diventano collose e le labbra si arricciano; quando si mangia troppo dolce, si hanno dolori alle ossa e caduta di capelli”. I desideri alimentari sono spesso il modo in cui l’organismo cerca di far fronte a squilibri di cui soffre. E’ stato osservato che la preferenza di certi sapori è legata al fatto che la persona soffre di deficit specifici dell’organo a cui il sapore è correlato, secondo la legge dei Cinque Movimenti.
E’ un modo con cui la natura aiuta l’uomo a curarsi da solo.
Il problema nasce dalla nostra attuale diseducazione del gusto, dovuta al fatto che sempre di più i cibi, prodotti e confezionati dalla grande industria, condizionano e pervertono la valutazione di un sapore. SILVIA PETRUZZELLI ************************ We are what we eat. That's right: the energy of food transforms us. Our emotions are also influenced by our food in terms of colors and flavors.
According to Traditional Chinese Medicine, the flavor and color of food are a form of energy, with a nourishing function. Flavor nourishes the bodily form.
Traditional Chinese Medicine is truly psychosomatic: it considers the human being as a whole, as a unity of body, mind and spirit.
And here the various organs correspond to a physical, energetic and psychic value.
The Liver (Wood energy movement) is associated with grit, which can become anger Joy is associated with the Heart (Fire energy movement) (not surprisingly, we often laugh heartily). At the Spleen-Pancreas (Earth energy movement) logical thinking, which can lead, if in imbalance, to excessive concern, obsession, anxiety Introspection is linked to the Lungs (Metal energy movement), which, if in imbalance, can become excessive sadness, depression The kidneys (water energy movement) are associated with vital energy, the existential drive. If this energy is weak, we lose strength and fear takes over The 5 flavors and 5 colors are associated with these 5 organs:
LIVER = acid (astringent, hardener), green HEART = bitter (desiccant, evacuative), red SPLEEN = sweet (balancing, harmonizing), yellow LUNGS = spicy (activating), white (not surprisingly, in China, white is the color of mourning) KIDNEYS = salty (softener), black. Each flavor nourishes the form and disperses the energy of the related organ
When taken in moderate quantities, each of these flavors nourishes the shape of the organ related to the Energy Movement to which it is related. When taken in excessive quantities or to a too intense degree (called by the Chinese TOXIC TASTE), it spoils the shape of the corresponding organ and the dominated organ.
For example, lemon acid nourishes the Liver form, too much acid (from vinegar, for example) destroys the Liver and Spleen form. ACID FLAVOR (Wood): Nourishes liver, gallbladder, eyesight, eyes, nails, muscles etc. An excess (e.g. vinegar) harms the liver.
BITTER FLAVOR (Fire) nourishes the heart, small intestine, facial complexion, blood, etc. An excess harms the heart.
SWEET TASTE (Earth) stimulates spleen, stomach, mouth, taste etc. An excess harms the spleen (which manages the energy of the lymphatic system). A balanced dessert like that of cereals (chewed!!!) feeds the Earth. An excess of sweet, e.g. sugar, stevia, honey… harms the Earth. An excessive desire for sweets and, in particular, the TOXIC SWEET OF SUGAR AND SWEETS correspond to a situation of altered functioning of the Spleen.
SPICY FLAVOR (Metal) Stimulates lungs, large intestine, skin, hair, smell, etc. An excess (e.g. curry, hot pepper) harms the lungs.
SALTY FLAVOR (Water) Stimulates kidneys, bladder, bones, teeth, hearing, etc. An excess harms the kidneys. Ex. excess of salt
“When you eat too much salt, the animation network is paralyzed and clots form and the color changes; when bitter is eaten too much, the skin shrivels and the hair breaks; when you eat too much acrid, you have muscle contractures and dry nails; when you eat too much acid, the flesh becomes sticky and the lips curl up; when you eat too much sweet, you get pain in the bones and hair loss.” Food cravings are often the body's way of trying to cope with imbalances it suffers from. It has been observed that the preference for certain flavors is linked to the fact that the person suffers from specific deficits in the organ to which the flavor is related, according to the law of the Five Movements.
It is a way in which nature helps man to heal himself.
The problem arises from our current miseducation of taste, due to the fact that more and more foods, produced and packaged by big industry, condition and pervert the evaluation of a flavour. SILVIA PETRUZZELLI
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I casi di allergie alimentari sono aumentati di circa il 34% nel corso dell’ultimo decennio. E questo aumento è stato tre volte maggiore nei bambini di età inferiore ai 3 anni. Secondo i dati elaborati, questo aumento delle allergie alimentari nei bambini è dovuto al maggior consumo di cibo spazzatura e alimenti ultraprocessati. Il junk food, infatti, ha un basso valore nutrizionale in quanto, tipicamente, si tratta di cibi ricchi di grassi o zuccheri (fra cui figurano snack confezionati sia dolci che salati, merendine, pizze e patatine surgelate, hamburger, wurstel, hot dog, dolci elaborati, pane e focacce confezionati, carni lavorate, cibi surgelati preconfezionati e bibite analcoliche).
Dall'articolo "Il cibo spazzatura aumenta le allergie alimentari nei bambini?" di Manuela Chimera
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PERCHÉ I PROBIOTICI SONO IMPORTANTI
I probiotici sono batteri “buoni” in grado di insediarsi nell’intestino aderendo alle cellule epiteliali e contrastando così l’adesione di alcuni germi patogeni. Dalla loro presenza nell’intestino deriverebbe una migliore qualità della flora batterica intestinale e una possibile influenza positiva sul sistema immunitario.
L’assunzione di probiotici dovrebbe essere una buona norma per il mantenimento di un equilibrio dell’ecosistema intestinale. Esistono diverse ricerche a sostegno del fatto che alcuni disturbi digestivi siano attribuibili allo squilibrio dei batteri benefici che si trovano nell’intestino, come conseguenza di un’infezione o dell’assunzione di farmaci antibatterici.
Gli antibiotici prescritti per combattere i batteri responsabili di infezioni non risparmiano le specie batteriche benefiche causando un forte squilibrio della flora intestinale. È questo il momento in cui diviene importantissimo introdurre probiotici per ristabilire il corretto equilibrio. È inoltre importante prolungare il trattamento con probiotici per almeno una settimana dopo il termine della terapia antibiotica per consentire il corretto ripristino della composizione della microflora intestinale.
ULTRA PROBIOTIC, regolando e modulando la flora batterica intestinale, è in grado di supportare nei disturbi dovuti ad alterazioni della flora stessa (dismicrobismo intestinale).
La flora batterica intestinale si può alterare per le seguenti cause:
Dieta poco equilibrata
Assunzione di additivi chimici – conservanti, coloranti, metalli pesanti, edulcoranti, glutammati ecc. presenti soprattutto nei cibi pre-confezionati
Terapie antibiotiche, chemioterapiche o farmacologiche in genere
Micosi intestinali
Parassitosi intestinali
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ALIMENTARSI BENE SIGNIFICA FARE IL PIENO DI GLUCOSIO VITALIZZATO
✔️Vitalità, ✔️vibrazione, ✔️alta gradazione Amstrong sulla scala Simoneton, ✔️carica elettrica, ✔️potere radiante, sono concetti fondamentali da prendere in considerazione.
“La funzione della nutrizione è di creare nell’organismo dell’elettricità sotto forma di molecole ionizzate e cariche di potenziale elettrico”, questo diceva il prof Jacques Loeb (1859-1924) padre della fisiologia moderna.
In tema di alimentazione è più importante la qualità che la quantità.
Alimentarsi bene significa fare il pieno di glucosio vitalizzato, quello che sta nei frutti, nei germogli, negli ortaggi freschi e nelle noci (ovvero nella autentica famiglia degli alimenti umani).
Questo tipo di cibi dovrebbe rappresentare almeno il 70-80% della nostra razione alimentare giornaliera.
Una volta raffinati, lavorati, congelati, cotti, confezionati, gli alimenti mantengono le calorie, ma sono dei pessimi fornitori di energia in quanto la tensione elettrica che mantiene in piedi tutto l’edificio molecolare del corpo è a terra come succede in una pila scarica.
Gli alimenti devitalizzati danno CALORIE VUOTE e, per essere digeriti, fanno razzia di enzimi e di vitamine per cui con una mano ti danno poco e con l’altra ti rubano tanto, lasciandoti in brache di tela, in precarie condizioni di deficit.
Fonte: https://t.me/valdovaccaro
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Molti cibi potrebbero contenere della microplastica
Frutta sciroppata, salmone, piatti pronti, cibi per l'infanzia, alimenti biologici: nulla sfugge agli ftalati, sostanze chimiche usate per plastificare e rendere i materiali resistenti e pieghevoli, alcuni degli elementi plastici più inquinanti e pericolosi per la salute umana. Non solo gli unici, ma sono di certo tra i più diffusi. La presenza di ftalati è ormai capillare: presenti in quasi tutti gli alimenti analizzati, spesso a livelli elevati. Non c'è un tipo di alimento o di imballaggio che ne contenga o non ne contenga, ma c'è una differenza nella quantità, segno evidente che si possa intervenire per migliorare la salubrità dei prodotti. I prodotti analizzati Il test si è concentrato su 85 alimenti confezionati, con l'analisi di due o tre campioni ciascuno: pasti pronti, frutta e verdura, latte e altri prodotti caseari, alimenti per l'infanzia, fast food, carne e frutti di mare, alimenti confezionati in lattine, sacchetti, fogli di alluminio o altri materiali. In questi sono stati cercati bisfenoli e ftalati, e alcune sostanze chimiche utilizzate per sostituirli. E se i livelli di bisfenoli, trovati nel 79% dei campioni, erano molto di quelli riscontrati nel 2009, nell'ultima analisi fatta, gli ftalati sono presenti in 84 alimenti su 85 (si salva solo il seltz Polar al lampone e lime) con livelli molto più alti dei bisfenoli, e senza che tipo di cibo o di imballaggio incida in modo particolare. Si tratta di prodotti di largo consumo, di marchi molto comuni, alcuni dei quali presenti anche di qua dall'Oceano, come Coca Cola, Pepsi, Lipton, Del Monte, Yoplait, Gatorade, Burger King, McDonald's. Molti di questi hanno preferito non replicare alla richiesta di un commento da parte di Consumers Reports mentre atri, come Del Monte, Gerber e McDonald's hanno sottolineato di rispettare le normative vigenti, alcuni aggiungendo che chiedono ai fornitori certificazioni in merito. In ogni caso nessuno degli alimenti analizzati supera le soglie fissate in Europa e negli Usa, ma come spesso accade, i limiti previsti non mettono a riparo da possibili conseguenze per una sovraesposizione e spesso non vengono aggiornati tempestivamente su studi recenti, motivo per cui determinare un livello accettabile è molto difficile, e la comunità scientifica si trova spesso a contestare il limiti di sicurezza segnalando i rischi per la salute, le interferenze conio sistema endocrino, le possibili conseguenze su diabete, obesità, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro, difetti congeniti, nascite premature, disturbi dello sviluppo neurologico e infertilità. Gli ftalati In particolare per gli ftalati, è difficile determinarne la provenienza: non sono soltanto gli imballaggi a essere incriminati, ma residui di elementi chimici possono derivare dalla plastica dei tubi, dei nastri trasportatori, delle attrezzature e dei guanti usati nella lavorazione degli alimenti e nella distribuzione, persino l'acqua e il terreno possono esserne contaminati. Motivo per cui sono interessati da questa allerta diversi anelli della filiera del cibo: dalla produzione alla trasformazione, dal trasporto alla vendita. Un'immane catena di potenziali contaminazioni che ancora non sembra venire presa sul serio dalle amministrazioni: negli Usa, per esempio, queste sostanze chimiche sono stata fortemente limitate negli Usa in alcuni prodotti, come i giocattoli per bambini, ma non nei cibi, anche se la Food and Drug Administration abbia vietato di usare alcuni ftalati nei materiali che entrano in contatto con gli alimenti. Mentre la lotta contro gli ftalati è ancora agli esordi - anche in Italia se ne vieta l'uso solo nei giocattoli per l'infanzia - si spinge per lo sviluppo di alternative più sicure e sostenibili, quelle sviluppate dal settore cosiddetto della chimica verde, di cui non mancano esempi anche in Italia, sviluppando materiali plastici a partire dagli scarti vinicoli, o imballi udibili realizzati con la cellulosa batterica oppure come nel provocatorio gelato ottenuto dalla plastica di scarto utilizzando enzimi e batteri. Ma è certo che una parte rilevante l'avrà anche la limitazione in Europa della plastica monouso, come quella delle insalate in busta, che segue il divieto in Italia, nel 2022. Read the full article
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Il cibo spazzatura aumenta le allergie alimentari nei bambini
I cosiddetti ‘cibi spazzatura’, ossia i cibi ultra-processati a basso valore nutrizionale e a elevato contenuto di grassi o zuccheri tipici delle preparazioni industriali, come merendine, bibite analcoliche zuccherate, dolci, pane e focacce confezionati di serie e pietanze surgelate preconfezionate, facilitano la comparsa di allergie alimentari nei bambini. Lo indica la ricerca italiana condotta…
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Come migliorare la propria alimentazione in modo semplice
L'alimentazione è uno dei fattori più importanti per la nostra salute e il nostro benessere. Una dieta sana ed equilibrata può aiutarci a prevenire malattie croniche, come malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro. Può anche aiutarci a perdere peso, aumentare l'energia e migliorare il nostro umore. Tuttavia, seguire una dieta sana può essere difficile, soprattutto se siamo abituati a mangiare cibi malsani. Ecco alcuni consigli per migliorare la propria alimentazione in modo semplice: 1. Inizia con piccole modifiche Non cercare di cambiare tutto in una volta sola. Inizia con piccole modifiche, come aggiungere più frutta e verdura alle tue porzioni o sostituire le bevande zuccherate con acqua. 2. Leggi le etichette nutrizionali Quando acquisti cibi confezionati, prenditi il tempo di leggere le etichette nutrizionali. Cerca prodotti con un basso contenuto di grassi saturi, grassi trans, sodio e zuccheri aggiunti. 3. Cucina più spesso a casa Cuocere a casa ti dà il controllo su ciò che metti nei tuoi piatti. Quando cucini a casa, puoi scegliere ingredienti freschi e sani e aggiungere sapore con spezie e erbe. 4. Riduci le porzioni In Occidente, tendiamo a mangiare porzioni troppo grandi. Ridurre le porzioni può aiutarti a perdere peso e a migliorare la tua salute. 5. Fai colazione ogni giorno La colazione è il pasto più importante della giornata. Ti dà l'energia di cui hai bisogno per iniziare la giornata. 6. Fai spuntini salutari Se hai fame tra i pasti, scegli spuntini salutari, come frutta, verdura, yogurt o noci. 7. Mangia regolarmente Pranza e cena regolarmente per evitare di arrivare troppo affamato ai pasti. 8. Bevi molta acqua L'acqua è essenziale per la nostra salute. Bevi almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. 9. Limita l'alcol L'alcol può avere effetti negativi sulla salute. Limitare il consumo di alcol a un massimo di due drink al giorno per gli uomini e un drink al giorno per le donne. 10. Trova un compagno Seguire una dieta sana può essere più facile se hai un compagno che ti supporta. Trova un amico o un familiare che sia disposto a seguire una dieta sana con te. Con un po' di impegno, puoi iniziare a mangiare in modo più sano e migliorare la tua salute e il tuo benessere. Read the full article
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Viviamo in mono-locali.
Mangiamo cibi confezionati in mono-porzioni.
Adoperiamo oggetti mono-uso.
Comunichiamo in mono-loghi.
Siamo la mono-tona società della mono-dimensione.
Dove l’amore è leggenda, la solitudine è un business, e la tecnologia ci mantiene un contatto virtuale con tutti, lasciando però insoddisfatto il bisogno principale: quello di un contatto reale con pochi.
Nicole, Ossimorσ Tσssicσ.
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Nuova e vecchia
Palazzi dalle forme orribili. Monumenti che paiono scarabocchi. Quadri che non hanno il benché minimo senso. Vestiti confezionati in maniera oscena. Attori che non sanno recitare. Film girati con i piedi. Brutte canzoni cantate male. Cibi con azzardati accostamenti di sapori. E mi fermo qui perché lo spazio a disposizione, si sa, è risicato. Vogliono convincerci che quanto sopra sia la Nuova Bellezza. Invece è la solita, Vecchia Merda.
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Magnum
Sono passati un paio di giorni dalle interviste delle atlete Basta e Corradini, dove denunciano gli abusi subiti durante la loro vita da ginnaste.
Leggere quelle interviste, quelle frasi, ha aperto una parte del mio cervello che non ricordavo esistesse. O forse semplicemente ho deciso di evitare di ricordarmene.
Per 11 anni della mia vita sono stata un'atleta, anche se ripudio quella parola. Non mi riconosco come tale. Ho pochi ricordi di quegli 11 anni. Ho sprazzi di situazioni e discorsi nella memoria, ma in generale non ricordo molto. Ho capito solo adesso, con la terapia, che spesso il non ricordarsi è un modo in cui la mente cerca di proteggersi dai traumi.
Per 11 anni sono stata una nuotatrice agonistica. Dai tre ai quindici anni la mia vita si è svolta in una piscina. Dai 6, uscivo da scuola e andavo ad allenamento, mi svegliavo nei weekend alla mattina e andavo in piscina a gareggiare. Tranne il giovedì, tutti i giorni bene o male ero immersa in un' acqua piena di cloro.
Agli inizi amavo nuotare, gli allenamenti passavano in un attimo, avevo un'allenatrice che era un amore, e ci faceva sentire dei piccoli squaletti felici.
Poi con il passare del tempo le cose sono cambiate, a sei anni ho iniziato a gareggiare e ricordo che odiavo tantissimo gareggiare. Quando gareggiavo all'aperto pregavo continuamente che venissero fulmini e saette e che si annullasse tutto.
Odiavo che tutta la mia vita da bambina girasse intorno a delle date sul calendario, a degli obiettivi che bisognava raggiungere assolutamente. E se non lo si faceva allora eri solo una fallita.
Pure nel nostro caso, venivamo controllati a vista su cosa mangiavamo e cosa facevamo. Sia durante i campi d'allenamento che a casa. I nostri allenatori erano delle persone che andavano oltre ai nostri genitori come autorità, una loro parola per noi valeva come legge.
C'era una fila infinita di cibi che non si potevano mangiare, eliminati completamente dalla nostra alimentazione. I gelati confezionati, i dolci, i panini, le patatine, i fritti, la pasta solo in bianco, mezzo cucchiaino d'olio al massimo per condirla. La carne sì, ma occhio, la bistecca non al sangue, pollame spesso, troppo spesso.
Non potevamo avere ematomi o graffi, mille cazziatoni se succedeva.
Una volta a 7 anni chiesi al mio allenatore, se in vacanza potessi mangiare la crosta del grana (ne andavo matta) e lui mi urlo che dovevo essere rincoglionita per fare una domanda del genere.
Non ricordo le pesate sistematiche, ma ricordo che dopo le giornate d'allenamento volevo svuotare il frigo dalla fame che avevo, praticamente ci pesavano al grammo ciò che mangiavamo ed era vietato chiedere il bis. Mia madre, non capendo, mi minacciava di mettere le catene al frigo se non mi fossi data una calmata.
A 11 anni ebbi la fortuna di poter andare in Sud America a trovare i miei zii, durante il periodo di pausa estivo, anche se una pausa vera non c'era praticamente mai. Il mio allenatore mi prese da parte e mi organizzo l'allenamento pure in quel periodo di vacanza, non tenendo conto delle condizioni ambientali dove sarei stata. Avete mai provato a nuotare a 4000 m? Beh, è come nuotare nel miele, per cercare di stare ai ritmi scritti dal mio allenatore misi cosi sotto sforzo i muscoli per respirare che per giorni feci fatica a respirare normalmente dal dolore alle costole.
Un'altra volta, al ritorno da un campo dall'allenamento, un mio compagno di squadra comprò di nascosto un Magnum Classic durante una pausa ad un Autogrill. Il mio allenatore lo scoprì all'uscita dallo shop. Radunò tutta la squadra a semicerchio davanti al mio compagno e a lui, e poi dopo aver fatto un discorso (non ricordo precisamente le parole) su quanto fossero nocivi cibi come quelli, lo gettò via in un modo estremamente plateale.
Smisi di nuotare nell'estate dei miei 15 anni. Mi cacciarono dalla squadra dicendo che non ero prestante, che non stavo portando risultati alla squadra, le parole esatte furono "sei ferma al palo da più di un anno". Quando feci notare nell'ultime gare avvenute una settimana prima, avevo migliorato tutti i miei record personali, il mio allenatore mi disse che quei record non servivano a nulla.
La realtà era che a 15 anni uno inizia a farsi una personalità, a voler decidere un po' che cazzo fare della propria vita.
Io stavo diventando un'adolescente difficile da controllare secondo loro, quando in realtà semplicemente stavo diventando grande. Mi ero resa conto che tutto quei discorsi sull'alimentazione, sulle prestazioni, sugli obiettivi mi stavano stretti, ma li seguivo solo perchè serviva alla squadra. Mi sono trovata spesso negli ultimi anni nel nuoto a piangere di nascosto in bagno nelle pause dagli allenamenti perchè stavo male, ma la squadra veniva prima del mio benessere.
Io in realtà volevo semplicemente mangiarmi un gelato ogni tanto con gli amici di scuola, senza sentirmi nel cervello il mio allenatore che mi urlava che stavo buttando tutto nel cesso.
Vorrei dire che quando mi cacciarono (perchè quella fu la parola usata) mi sentì libera. Ma non fu cos��.
Passai i successivi mesi a sentirmi persa, depressa e sola. Tutta la mia vita era in piscina, non conoscevo nulla oltre alla squadra di nuoto. Quindi mi rifugiai nel cibo. Tutto quello vietato negli anni.
Da quell'estate sono passati 10 anni, la mia relazione con il cibo è un migliorata notevolmente, anche se tutt'ora mi chiedo se alcuni cibi non mi piacciono veramente o mi hanno convinto che non dovevo farmeli piacere. Capita che non senta la fame per giorni, a furia di ignorarla durante gli allenamenti. Ma ho imparato a mangiare regolarmente, e mi tolgo gli sfizi, senza sentire più il mio allenatore insultarmi.
Io in piscina non ci ho fatto più un allenamento, anche andarci con gli amici mi crea sentimenti contrastanti. Entro in acqua solo per una decina di minuti, faccio un paio di bracciate e poi mi appoggio al bordo o esco velocemente.
Per quanto l'acqua sia il mio ambiente, in piscina non mi sento più a casa.
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In che modo una sigillatrice sottovuoto sarebbe un vantaggio per te?
I sigillanti per alimenti sottovuoto sono strumenti che ogni proprietario di casa moderno deve avere nella propria cucina. Sono offerti in design portatili a batteria o in unità di bell'aspetto che si collegano e si siedono sul bancone della cucina. In poche parole, eliminano l'aria (ossigeno) dai sacchetti di plastica degli alimenti e li sigillano. Facile da usare, basta dividere il cibo nei sacchetti che hanno caratterizzato il dispositivo, inserire il collo del sacchetto nella sigillatrice, premere il coperchio vicino per premere un interruttore e assicurarlo per correre. L'aria viene eliminata dall'aspirapolvere e quando si ottiene la pressione appropriata si attiva la termosigillatrice per sigillare il sacco.Questi sacchetti di cibo possono quindi essere conservati nel congelatore per un massimo di 3 anni prima di essere utilizzati. Le confezionatrici sottovuoto sono apparecchi di alta qualità leggeri, aerodinamici, facili da riporre o che occupano uno spazio limitato sul bancone. Si risparmia un bel po 'di tempo e anche denaro quando il cibo può essere acquistato in grandi quantità, e anche separato in porzioni preparate e conservato in enormi quantità che non si deteriorano.Il proprietario di casa moderno può risparmiare denaro con i sigillanti sottovuoto per alimenti facendo acquisti molto meno tipici e acquistando cibo a costi economici. Acquistando molto meno, i vantaggi economici iniziano a moltiplicarsi in vari altri luoghi, come risparmiare denaro sui prezzi delle auto. Stai guidando meno, acquistando molto meno carburante, provocando un deterioramento molto minore dell'auto e mantenendo il dato chilometrico sull'automobile più basso.La famiglia tipica butta via mensilmente il 25% del cibo acquisito, per non preparare adeguatamente gli avanzi e / o i cibi freschi. Conservando gli avanzi in sacchetti sigillati con sigillatrici sottovuoto si riduce lo spreco di cibo a n. Gli alimenti ghiacciati confezionati in sacchetti sigillanti privi di ossigeno rimarranno lontani dalle bruciature da congelamento e non perdono il loro gusto o valore nutritivo.Gli accessori della sigillatrice per aspirapolvere includono contenitori per sigillare frutta e verdura per mantenerli freschi molto più a lungo senza schiacciare i componenti. I contenitori possono inoltre essere utilizzati per marinare i pasti aprendo i pori della carne per consentire alla marinata di permeare molto più in profondità nella carne per un sapore molto migliore. I contenitori possono anche essere utilizzati per conservare alimenti completamente asciutti come tè, farina, cereali, pasta, patatine, cracker e riso.I sigillanti per il risparmio alimentare della casa sono ideali per le famiglie che espandono la propria frutta e verdura. Non si limitano a consumare questi cibi sani di qualità solo durante il periodo di crescita, ma possono confezionarli con sigillanti per il risparmio di cibo e conservarli nel congelatore a buon mercato per deliziarli tutto l'anno. Che piacere per i membri della famiglia avere pomodori e pannocchie coltivati in giardino a dicembre!L'idea della sigillatura sottovuoto per alimenti è stata utilizzata per molti anni nel confezionamento di prodotti commerciali per mantenere l'alta qualità del prodotto alimentare e ora viene offerta a tutte le casalinghe diligenti. Questi stessi strumenti possono essere utilizzati per la conservazione di prodotti non alimentari. Proteggere gli oggetti per mantenerli asciutti per i viaggi in campeggio o in barca è un enorme e anche. Quando garantire la quantità di spazio che i prodotti occupano è un vantaggio incluso per l'imballaggio, poiché tutta l'aria viene eliminata dai sacchetti.
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Certi gesti acquistano facilmente il sapore dell'infanzia, come il concedersi una merendina a colazione assieme al latte tiepido; se poi aggiungi anche il gesto dell'inzuppo della merendina nel latte tiepido si ritorna facilmente ai dieci anni quando pensavi al cibo ma lo vedevi solo come qualcosa di gustoso che volevi mangiare e ti sentivi appagato e soddisfatto quando mangiavi i cibi spazzatura, confezionati, senza badare alle calorie, grassi, zuccheri, quantità. Pure se ti chiedevi perché le persone ti criticavano e ti dicevano quello che dovevi mangiare, come e quanto e soprattutto perché non eri come le altre bambine. C'è una sorta di sensazione di libertà, almeno nel momento in cui mangi questi ricordi, ma appena si affievolisce il sapore la realtà ripiomba immediatamente nella sua possente pesantezza e ti devi ricordare che certe cose sono solo delle concessioni occasionali e che devi ricordare sempre e costantemente che sono solo delle concessioni occasionali, niente di più: non sono il giusto, non sono il piacere o almeno sono un piacere sbagliato.
È come se tutto debba essere sempre pesato e misurato e pare che stia sempre sul filo dell'eccedenza mentre io ne sono avida e non mi basta, ne vorrei ancora e ancora e ancora e quell'averne di più, poi, non sarebbe nemmeno soddisfacente, ma solo angosciante e abbruttente perché hai ecceduto e non va bene, non si fa e ora devi rimediare, devi pagare, devi sudarti e scontarti quella colpa. E allora perché hai bisogno di eccedere? Perché sembra tutto misero e striminzito? Perché la quantità giusta non è sufficiente? Perché l'appagamento non è mai del tutto appagante?
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PER L’AMICO TAMBLERO COSTRUTTORE DI DIGHE
Ho faticato a trovare informazioni precise sulle vaccinazioni richieste per un soggiorno lavorativo in Tagikistan ma visto che tu sei a posto con quelle classiche, dal mio portale risulta che è consigliata:
La vaccinazione per l’Epatite A poiché la malattia è endemica e a trasmissione oro-fecale (bevande e alimenti)
La vaccinazione antitifica per gli stessi motivi
Potenzialmente anche la vaccinazione antirabbica, poiché molti animali selvatici ne sono portatori ed è un tipo di virus che è mortale al 100%.
Dal momento che so che al momento sei in un paese straniero dove non hai un medico e fai fatica a trovarne uno, considera il Tagikistan e in particolare la zona di Rogun nei pressi del fiume Vakhsh una landa montagnosa impervia e attualmente piuttosto fredda, quindi per rispondere alla tua richiesta su cosa mettere nel kit di pronto soccorso direi
Paracetamolo (Panadol) e Ibuprofene in compresse (Ibuprom): come antidolorofico e come antinfiammatorio leggero.
Ketoprofene in compresse (Ketonal): un antinfiammatorio forte.
Scopolamina in compresse (Buscopan): antispastico
Ranitidina (Gastranin): un antiacido.
Loperamide in compresse (Imodium): un potente antidiarroico (attenzione alle infezioni retrostanti alla dissenteria)
Da bravo geologo credo che il kit di medicazione tu l’abbia già e ricorda sempre di tenere con te il tuo Leatherman, la tua Maglite e di indossare sempre guanti e elmetto di protezione. E di mangiare e bere il più possibile cibi e bevande confezionati. E di farti giudicare sempre dal coraggio del tuo cuore.
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Tuttofood 2023
La prossima settimana a Milano torna Tuttofood, la fiera a cadenza biennale che registra a ogni edizione numeri da record, dall’8 all’11 maggio il mondo dell’agroalimentare arriva fra i padiglioni del quartiere Fieramilano di Rho, con soluzioni sempre più innovative e sostenibili. Sarà un grande contenitore che coinvolgerà la ristorazione e il fuori casa in generale, la grande distribuzione organizzata, i negozi gourmet e la spesa sui canali digitali. Novità di questa edizione 2023 sarà il Green Trail, alla scoperta di prodotti green, a base vegetale, a chilometro zero e anche salutistici e senza zucchero, senza glutine e senza lattosio. Il tema dell'innovazione sostenibile sarà spiegato in incontri sugli stili di vita, le abitudini di acquisto dei consumatori e le tendenze di consumo, i nuovi modelli commerciali, il packaging sostenibile, gli imballaggi e i regolamenti Ue, il risparmio energetico e lo sviluppo di energie rinnovabili. Si affronterà anche il le riduzione degli sprechi con eventi per la prima volta in collaborazione con la Fao, oltre a TuttoGood, sul recupero degli alimenti avanzati in collaborazione con diverse Ong che tra le banche alimentari e la preparazione di pasti aiutano le persone che non hanno da mangiare. Tutti questi temi arriveranno nella Retail Plaza, un’agorà ideata in collaborazione conBusiness International e sviluppata con Retail Institute Italy, dove le grandi insegne sulle tendenze del futuro. Per valorizzare l'impegno delle filiere italiane è stato istituito il Better Future Award con tre premi, uno per l'innovazione dei prodotti, un altro per l'etica e la sostenibilità e il terzo per il confezionamento. Le proposte internazionali si affiancheranno alle tante eccellenze italiane, dalla Mozzarella di Bufala Campana all'Aceto Balsamico di Modena, dal Parmigiano Reggiano ai formaggi Gorgonzola, Montasio, Pecorino Romano e Toscano, come il Prosciutto e la Finocchiona, fino alla Pasta di Gragnano. Fra i settori della distribuzione ci saranno il Grocery (cibi confezionati come pasta, conserve, biscotti e dintorni), bevande, acqua minerale, bibite gasate, vini, birre), il Seafood (prodotti ittici), il Frozen (surgelati), il Meat (carni) e il Dairy (latticini). Nel mondo culinario l'Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto proporrà la Taste Arena in un'esplorazione dei sapori guidata dagli chef Gianfranco Pascucci di Pascucci al Porticciolo (Fiumicino), Giancarlo Perbellini di Casa Perbellini (Verona), Marco Sacco de Il Piccolo Lago (Verbania) e Andrea Scarpati, patron di Sapori Restaurant (Leicester, UK). Federcarni sarà nella finale del Campionato Giovani Macellai, mentre nella Evolution Plaza ci sarà un focus sulle tecnologie digitali, food delivery e app. Arriveranno circa 2500 marchi provenienti da 45 Paesi che incontreranno migliaia di operatori e più di 700 compratori di 54 diverse nazioni in Europa, con la Spagna, i Paesi Bassi, il Belgio, la Germania in pole position, e il Nord America e Paesi del Golfo e ad esporre per la prima volta ci saranno Ecuador, Isole Faroe, Nuova Zelanda, Romania, Sri Lanka, Svezia, Taiwan e Ungheria. Read the full article
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Salute e alimentazione, perché evitare cibi confezionati
Salute e alimentazione, perché evitare cibi confezionati . . . . #salute #benessere #lifestyle #bisfenolo #bisfenoloa #lifesyle #stiledivita #cibofresco #mondodonne #nutrizione #curadisé
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Si parla di obesità, ma anche delle crescente incidenza di alcune malattie. Ecco perché evitare cibi confezionati nella plastica e in lattina il più possibile.
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Cosa mangiare per rimanere in forma senza soffrire la fame
Nuovo post pubblicato su http://www.wdonna.it/cosa-mangiare/90917?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=90917
Cosa mangiare per rimanere in forma senza soffrire la fame
Cibi che fanno male
GRASSI SATURI. Presenti soprattutto nei latticini, nella carne e nei dolci, un consumo eccessivo può aumentare i livelli di colesterolo nel sangue e il rischio di problemi cardiaci. Le arterie danneggiate affaticano non solo il cuore, ma mettono anche a dura prova la pelle, che può invecchiare prematuramente. ZUCCHERO. Una dieta ricca di zuccheri raffinati, come quelli usati per torte e biscotti, al posto di quelli contenuti in frutta e verdura, può portare a diabete, obesità e pressione alta. Fra i segnali da osservare sulla pelle, attenzione a capillari, macchie e gonfiori. ALCOL. Ripensa all’aspetto della tua pelle l’ultima volta che hai bevuto troppo: spenta, secca, irritata e a macchie, tutti sintomi tipici di un corpo disidratato e pieno di tossine dannose. Un eccessivo quantitativo di alcol interferisce sulla funzionalità di fegato e reni, riducendo la loro capacità di eliminare le scorie dal corpo e, di conseguenza, influendo sulla luminosità della pelle. Caffeina. Questo noto stimolante può farti sentire stanca e irritabile. Può anche farti venire le borse sotto gli occhi e un incarnato pallido e smorto. La caffeina, inoltre, priva il corpo di calcio, causa comune di cattiva digestione. SODIO. Ti sembra di avere la pelle secca e tesa? Forse consumi troppo sodio, che può comprimere e stringere i tessuti. Il sodio è essenziale per aiutare a mantenere l’equilibrio dei fluidi corporei, ma se assunto in eccesso può favorire pressione alta, problemi cardiaci e ritenzione idrica. Pensaci due volte prima di abusarne. ALIMENTI CONSERVATI. Gli alimenti conservati vengono spesso preparati con coloranti e additivi, tra cui sale, zucchero e grassi, e contengono scarse quantità di fibre e nutrienti. Non recano di conseguenza nessun beneficio ne al tuo organismo ne alla tua pelle. In conclusione, è bene pensare sia al nostro organismo, sia alla nostra pelle, aiutandoci con una dieta equilibrata, a base di frutta e verdura di stagione. Bere almeno due litri di acqua al giorno, per depurare l’organismo e per ultimo ma non meno importante fare attività fisica.
Cibi che fanno bene perchè ricchi di acqua
I cibi che contengono acqua sono un toccasana per la nostra salute e non solo d’estate.
Tutti sappiamo che bisognerebbe bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, ma per un motivo o per un altro non sempre ce ne ricordiamo.
Ecco dunque una serie di cibi che potrebbero venire in nostro soccorso.
In tutti gli alimenti, esclusi l’olio e la frutta secca, è possibile trovare percentuali di acqua.
Tra i più ricchi di acqua troviamo: fragole, cocomero, pomodori (200 g equivalgono a circa un bicchiere e mezzo di acqua), pesche e finocchio (300 g di finocchio equivalgono a circa un bicchiere e 3/4 di acqua).
Secondo gli esperti il segreto è combinare bene gli ingredienti, ecco qualche consiglio: due uova sono equivalenti a circa 150 ml di acqua, una bella minestra di verdure e 200 g di acqua apportano più di 500 ml di acqua.
In questa particolare statistica rientrano anche i cetrioli, i ravanelli, la cicoria da campo cruda, la lattuga, l’indivia belga, la zucca gialla e il radicchio rosso.
Non solo frutta e verdura estiva, ma anche durante l’autunno e l’inverno possiamo trovare i giusti alleati per la nostra salute.
E’ fondamentale quindi impostare i propri pasti e menù facendo attenzione ai giusti cibi per aver un corretto apporto di liquidi.
Nell’ultimo periodo, proprio per ricordare l’importanza dell’acqua si è diffuso anche il consumo di acque detox e centrifugati di ogni tipo!
Saltare la colazione è sbagliato
Uno studio ha rivelato che il 19% dei giovani italiani non fa colazione. Le motivazioni sono molteplici, le più diffuse sono: mancanza di tempo, guadagnare qualche minuto in più di sonno, poca fame al mattino, dieta. Saltare la colazione è un comportamento assolutamente sbagliato, ma sono in tanti a sottovalutarne l’importanza.
Non fare colazione, tenendo conto degli orari in cui vengono solitamente consumati i pasti in Italia, significa stare a digiuno per 16-18 ore. Cosa significa questo? Che manca il carburante per affrontare al meglio l’intera mattinata! Si rischia quindi di andare incontro a momenti ipoglicemici, mancanza di energie e concentrazione.
Non solo, se siete tra coloro che pensano che saltare la colazione possa aiutare a dimagrire, sappiate che è esattamente il contrario: non fare il primo pasto della giornata vi farà arrivare all’ora di pranzo molto più affamati, dal momento che neanche lo spuntino di metà giornata può sostituire la colazione.
Ma non è finita qui. Secondo una ricerca condotta in Tasmania dal Menzies Research Institute e pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition, saltare la colazione avrebbe anche un collegamento con la salute del cuore e il diabete.
Chi ha saltato il primo pasto sia da bambino sia da adulto, spiegano gli studiosi, corre rischi maggiori rispetto a chi ha sempre fatto una colazione abbondante. I primi mostrerebbero livelli di insulina più alti, maggiore circonferenza della vita, innalzamento del colesterolo cattivo e del colesterolo totale nel sangue: tutti fattori che aumentano il rischio di infarti e di diabete.
Carboidrati a cena
Chi è attento alla linea o sta lottando contro i chili di troppo si tiene ben lontano dal consumare un bel piatto di pasta a cena. Esagerazione o giusta abitudine? I carboidrati devono davvero essere evitati a cena o possiamo fare qualche eccezione?
Chi è particolarmente devoto ai carboidrati, difficilmente riuscirà a rinunciare a quelli notturni. Terribile passo falso e c’è la possibilità di salvarsi in corner?
Piuttosto che concentrarsi unicamente sulla cena, bisognerebbe innanzitutto capire quanti carboidrati si consumano durante la giornata. Se non si eccede con zuccheri e farinacei a colazione, a pranzo e a merenda, infatti, niente ci vieta di consumarne una razione moderata anche a cena, a patto, però, che si mettano in pratica alcuni accorgimenti.
L’obbiettivo è quello di ridurre i picchi glicemici (determinati dall’insieme dei carichi glicemici degli alimenti contenenti carboidrati), impedire l’accumulo di grasso, accelerare il metabolismo e aumentare il colesterolo buono a discapito di quello cattivo. Questi accorgimenti, ovviamente, valgono per qualsiasi pasto della giornata.
In pratica, quindi, cosa dobbiamo fare? In che modo possiamo rendere meno “pericolosi” i carboidrati notturni?
Preferite i carboidrati più ricchi di fibre, in quanto rallentano l’assorbimento di glucosio a livello intestinale, mantenendo così la glicemia costante per lunghi periodi.
Abbinateli a una piccola dose di grassi, meglio se di origine vegetale. La giusta quantità di grassi, infatti, rallenta la digestione degli alimenti e il loro assorbimento.
Consumate i carboidrati insieme alle proteine, come pesce, legumi e soia, perché riducono l’indice glicemico.
Attenzione alla cottura: meglio pasta e riso al dente. La cottura prolungata, infatti, accelera la digestione.
La pasta fa ingrassare?
Negli ultimi anni la pasta è stata demonizzata, accusata di essere il motivo principale dei chili di troppo. La sua eliminazione dall’alimentazione quotidiana è stata quindi ritenuta fondamentale per perdere peso. Ma ora la pasta ha ottenuto la sua rivincita. Un recente studio tutto italiano ha infatti dimostrato l’esatto contrario: la pasta può favorire la diminuzione dell’indice di massa corporea. Non nemica della linea, dunque, ma persino amica.
La ricerca, condotta dal Dipartimento di Epidemiologia dell’Irccs Neuromed di Pozzilli e pubblicata su Nutrition and Diabetes, ha preso in esame 23.000 persone reclutate in due grandi studi epidemiologici: Moli-sani e Inhes (Italian Nutrition & Health Survey), eseguiti da diversi anni dallo stesso Dipartimento. I risultati ottenuti hanno messo in evidenza che, contrariamente all’opinione dominante, la pasta non è associata ai chili di troppo, né a quelli localizzati a livello addominali, né a un peso eccessivo generale.
“Analizzando i dati antropometrici dei partecipanti e le loro abitudini alimentari – spiega George Pounis, primo autore del lavoro – si è visto che il consumo di pasta, contrariamente a quanto molti pensano, non è associato ad un aumento del peso corporeo, ma piuttosto è il contrario.” I dati mostrano che consumare un piatto di pasta “in base alle esigenze individuali, contribuisce a un indice di massa corporea sano, a una circonferenza della vita ridotta e a un migliore rapporto vita-fianchi.”
Alla luce di questa ricerca, quindi, non appare corretto eliminare la pasta dall’alimentazione al fine di dimagrire. La dieta mediterranea, di cui la pasta è componente imprescindibile, risulta ancora una volta come uno dei regimi alimentari più sani.
“Stiamo parlando di una componente fondamentale della tradizione mediterranea e italiana, e non vi è alcun motivo di farne a meno”, sottolinea Licia Iacoviello, capo del Laboratorio di Epidemiologia nutrizionale molecolare dell’Istituto.
Alimentazione per depurare l'organismo
Dopo le vacanze si cerca sempre di smaltire la sensazione di pesantezza rimasta cercando un regime alimentare più sano e naturale. Come procedere?
E’ consigliato preparare piatti nutrienti e allo stesso tempo semplici. Sì a piatti ricchi di verdure e cereali e una porzione di proteine.
Durante le giornate caratterizzate da un clima ancora mite è meglio lasciare spazio a insalate e cous cous condite con verdure saporite o pesce azzurro.
Un trucco per ridurre la sensazione di fame è mangiare un frutto o bere due bei bicchieri d’acqua prima di sedersi a tavola. Le stagioni autunnali e invernali sono ideali per servire zuppe e passati di verdura, conford food per eccellenza.
Fra i segreti per depurarsi senza stress è consigliato imparare ad assaggiare evitando di abbuffarsi in modo da ridurre le quantità senza rinunciare al piacere del cibo.
Cercare di ridurre intingoli e condimenti in eccesso è un ottimo punto di partenza.
Fra i metodi di cottura è sicuramente da prediligere la cottura al vapore e le verdure crude possono trasformarsi in gustosi snack “spezza fame”. Durante la preparazione di sughi o soffritti potete insaporire le verdure utilizzando birra chiara o vino bianco, ma anche le erbe aromatiche sono un perfetto alleato.
Un consiglio? Spezzettatele direttamente in padella con le mani in modo da non perdere gli aromi.
Fare il pieno di energia è semplice, iniziare la giornata con una bella porzione di frutta fresca, spremuta o frullato aiuta ad aumentare anche le difese immunitarie.
Per rendere i vostri frullati o macedonia ancor più energetici non dimenticate la frutta secca come noci e mandorle.
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