#appagamento
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mostro-rotto · 4 months ago
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Quand'ero giovane, avevo la libertà, ma non la vedevo; avevo il tempo, ma non lo sapevo; e avevo l'amore, ma non lo provavo. Ci sono voluti molti anni per capire il significato di tutti e tre, e ora, al tramonto della mia vita, questa comprensione s'è mutata in appagamento. Amore, libertà e tempo, allora così disponibili, sono il nutrimento che mi permette di andare avanti. Specialmente l'amore, mia cara: per te, per i nostri figli, per i nostri fratelli e sorelle, e per il vasto e magnifico mondo che ci ha dato la vita e che continua a sorprenderci. Con affetto infinito, mia Sofia, tuo per sempre, Ezio.
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petalidiagapanto · 3 months ago
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«In amore non si vede un punto d'arrivo né un appagamento, ma solo un continuo proseguire»
(Max Frisch, Silenzio)
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divulgatoriseriali · 5 months ago
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Violenza di genere intra-familiare: comprendere le radici e le dinamiche
Il tema della violenza di genere intra-familiare è oggi molto sentito e dibattuto. Colpisce tanto le donne, ma anche gli uomini. Si tratta di una questione delicata perché, oltre a smuoverci emotivamente, richiama l’attenzione sulla responsabilità sociale di noi tutti, che costituiamo quel contesto culturale e quell’ordine sociale che talvolta accetta la violenza anziché condannarla. Continue…
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manuelasenzalae · 8 months ago
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Non saprò mai se è stata la mente, il cuore oppure il mio corpo a spingermi verso di te...
So solo che in te hanno trovato appagamento la mente,per la nostra complicità, il corpo per come sai appagare i miei desideri ed il cuore, per quanto lo hai colmato d'amore
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crazy-so-na-sega · 3 months ago
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La base di ogni volere è bisogno, mancanza, ossia dolore, a cui l'uomo è vincolato dall'origine, per natura. Venendogli invece a mancare oggetti del desiderio, quando questo è tolto via da un troppo facile appagamento, tremendo vuoto e noia l'opprimono: cioè la sua natura e il suo essere medesimo gli diventano intollerabile peso. La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi.
-Arthur Schopenhauer, "Il mondo come volontà e rappresentazione"
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 2 months ago
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Mi lascio bagnare da questo sconvolgente appagamento che mi travolge come un fiume in piena sfociando in una pioggia di piacere che mi lascia esausta a gemere... A godermi fino all'ultimo tremito del mio corpo... E tu che mi stai a guardare intanto pensi... Che non ci sia piacere più bello, di accompagnarmi ed osservarmi... Mentre il mio orgasmo esplode.
~ Virginia ~
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amoilnero · 6 months ago
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"Il sesso senza amore è una forma di violenza sul nostro corpo.
Il corpo non è fatto per unirsi sessualmente a qualcuno da cui si separerà senza amore. Possiede l'innocenza della nostra parte animale e naturale.
Quando facciamo sesso con qualcuno il nostro corpo sviluppa ormoni e sostanze neuro-chimiche che producono l'attaccamento verso l'altra persona.
I due corpi di riconoscono e si legano come un cane al proprio padrone.
Questo attaccamento, se esprime l'intenzione dell'Anima di vivere con l'altra persona e sceglierla come compagna, suggella con un legame terreno e carnale il sentimento spirituale dell'amore. È l'incarnazione di una connessione energetica d'amore, ecco perché si chiama "fare l'amore".
Se questa connessione non c'è, e non c'è in noi un amore profondo che ci porti a voler vivere con quella persona, a stare con lei, è come se il corpo venisse illuso.
Come un animale si affeziona anche al cattivo padrone che poi lo abbandonerà, così il corpo nella sua innocente naturalità, non sa che la nostra mente è in conflitto con il cuore, non capisce che vogliamo solo un appagamento mentale senza sentimento: il nostro corpo si lascerà usare fidandosi del suo padrone e nel rapporto sessuale creerà un attaccamento con il corpo dell'altro; proverà affetto, crederà di essere lì per restare in quella calda e affettuosa vicinanza.
Quando poi, visto che non c'era amore, smetteremo di vedere l'altra persona, il corpo non capirà.
Soffrirà.
Sentirà il distacco e l'abbandono senza saperne il perché.
Anche se, arroccati nella nostra mente scollegata, penseremo di esserci divertiti, nelle nostre viscere proveremo lutto e tristezza.
Queste emozioni, se non riconosciute, diventeranno energia bloccata e produrranno tossine. Non subito, ma nel tempo contribuiranno all'indebolimento del sistema immunitario o di qualche organo.
Ci verrà forse un'influenza o un piccolo acciacco e non sapremo il perché.
"Non commettere atti impuri" significa non obbligare il corpo a fare cose in contrasto con il cuore. Non è un dettame morale ma un principio per la cura della nostra integrità e salute fisico-energetica."
(Alessandro Baccaglini)
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elperegrinodedios · 8 months ago
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E dopo aver scalato gli alti monti, costeggiando il fiume Douro, arrivo al livello più pianeggiante, il livello mare, ma è quello dell'Oceano Atlantico. Quando poi ci arrivi, assisti a un vero spettacolo e anche quando è calmo intuisci la sua potenza!
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Non è il mare di Galilea, il lago Tiberiade, dove il Signore predicava la salvezza e la buona novella a tutte le genti, ma è di sicuro un bel susseguirsi di emozioni. Tanti panorami diversi con i villaggi di pescatori che trasudano ospitabilità ed umiltà e dove forse potrò fermarmi per la notte e senza invadenza provare a dare buona testimonianza.
E Gesù disse loro: "Seguitemi ed io vi farò pescatori di uomini". (Mt. 4:9)
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Senso di libertà, di appagamento e gratitudine.
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📷 Passo momenti di felicità spontanea semplice, pura, non quella che si deve decidere perchè prigionieri del mondo.
lan ✍️
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ideeperscrittori · 11 months ago
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Stavo per fumare e mi sono detto: «Magari dopo, vediamo che succede». Sono passate 24 ore. Io, fumatore accanito, 24 ore senza fumare. Le sigarette erano in una stanza. E c'ero io, davanti alla porta, che immaginavo un futuro da patito di paddle. È bastata una piccola fragilità, è bastata l'idea di Daniele Capezzone inspiegabilmente interpellato sui fatti del mondo, e ho aperto la porta. Ho fumato. Appagamento psicofisico immediato. Ma anche un senso di sconfitta difficile da descrivere.
[L'Ideota]
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kseenefrega · 10 months ago
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"Non c'è appagamento che non sia reso più dolce dal protrarsi del desiderio."
Jacqueline Carey, libro II dardo e la rosa.
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gonfiatalavena · 3 months ago
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"Una relazione malata, conosciuta anche come "relazione tossica", è quel tipo di rapporto che ti prosciuga fisicamente ed emozionalmente invece di essere fonte di pace e appagamento. Le relazioni tossiche non solo ti demoralizzano, ma hanno anche un impatto negativo sulla tua spiritualità, sulla tua mentalità e sulla tua personalità. Il campanello d'allarme di una relazione di questo tipo è l'aumento del livello di sofferenza da stress: mancanza di sonno, riduzione dell'appetito, elusione, scontrosità, smemoratezza, e rabbia sono tutti sintomi di stress causati da una relazione tossica.
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ilciambellano · 1 month ago
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Dall’analisi di oltre 450.000 risposte al Gallup Healthways Well-Being Index, un sondaggio quotidiano condotto su 1000 americani, emerge una risposta sorprendentemente netta al quesito più frequente della ricerca sul benessere: il denaro dà la felicità?9 La conclusione è che essere poveri rende infelici e che essere ricchi forse aumenta la soddisfazione per la qualità della propria vita, ma non migliora (in media) il benessere esperito. La grave indigenza amplifica gli effetti esperiti di altre disgrazie della vita; in particolare, la malattia fa molto più male agli indigenti che a chi dispone di maggior benessere economico. Il mal di testa incrementa la percentuale di quelli che riferiscono di provare tristezza e ansia, portandola dal 19 al 38 per cento nei soggetti appartenenti ai due terzi superiori della distribuzione del reddito. Le corrispondenti percentuali per il decimo della popolazione appartenente alle fasce di reddito più basso sono 38 e 70 per cento, un livello più alto nelle condizioni di base e un aumento molto più grande. Si osservano notevoli differenze tra i molto poveri e il resto della popolazione quando si vanno ad analizzare gli effetti del divorzio e della solitudine. Inoltre, gli effetti benefici del weekend sul benessere esperito sono assai inferiori tra i molto poveri che nella maggior parte delle altre persone. Il livello di appagamento oltre il quale il benessere esperito non aumenta più risulta essere un reddito familiare di circa 75.000 dollari nelle aree ad alto costo della vita (era inferiore in aree con un costo della vita più basso). L’aumento medio di benessere esperito associato a un reddito superiore a quello era assolutamente nullo. È curioso, perché un reddito maggiore permette indubbiamente di procurarsi molte cose che danno piacere, come vacanze in posti interessanti e biglietti per l’opera, nonché un migliore ambiente in cui vivere. Perché questi piaceri aggiuntivi non vengono riportati nei rapporti sull’esperienza emozionale? Un’interpretazione plausibile è che un reddito maggiore sia associato a una ridotta capacità di godersi i piccoli piaceri della vita. Alcune prove fanno pensare che questa ipotesi sia corretta: stimolare gli studenti con l’idea della ricchezza riduce il piacere che il loro volto esprime quando mangiano una tavoletta di cioccolato!
Daniel Kahneman - Pensieri lenti e veloci
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libero-de-mente · 10 months ago
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Conoscere l'amore
“Che cos'è l'amor
Chiedilo al vento
Che sferza il suo lamento sulla ghiaia
Del viale del tramonto […]”
Mi sono domandato spesso cos’è l’amore, in realtà me lo sto chiedendo ancora e credo che me lo domanderò finché vivrò. Ho avuto molte risposte dalla vita fino a oggi. Alcune evasive, altre discutibili, però molte sono state chiare e ben definite. Ora. Escludendo l’amore nelle sue molteplici forme che variano da quelle per dei figli, a quello per i genitori, alla passione, alla idolatria o alla devozione mi sono sempre chiesto cos’è l’amore tra persone che si seducono. Quello che attrae due persone donandosi reciproca felicità mentale, fisica e appagamento sessuale.
Credo che non ci sia una definizione indiscutibile per definire l’amore, a meno che non ci addentriamo nell’aspetto scientifico.
<In questo caso il nostro cervello produce chimicamente dopamina e noradrenalina. Il cuore batte più forte, il benessere interiore aumenta e la felicità anche>. Se avete letto questa definizione con la voce di Alberto Angela o Barbara Gallavotti, a seconda di chi vi garba, sappiate che siete delle belle persone.
Ma se dovessimo dare una spiegazione non razionale, beh, qui si potrebbe scrivere tantissimo.
E allora proviamo a immaginare dove si trova e com’è fatto l’amore che fa palpitare il cuore, in cosa si cela il sentimento che fa vibrare le anime.
L’amore può ambientarsi in una stazione dei treni, in un incontro rubato ai mille impegni della quotidianità, un incontro veloce dove il tempo è tiranno. Lo vedi negli occhi che si cercano tra la folla, le dita delle mani che finalmente si intrecciano per la prima volta e quell’ansito affannato di chi sospira profondamente per l’emozione.
L’amore può avere i tratti somatici di un viso, ovvio direte, ma potrebbe essere quello di una persona incrociata tanto tempo fa per le strade del proprio quartiere più e più volte. Fino ad ammirare quella persona e immaginare di poterle parlare, sorriderle e finanche baciarla. Pensare di poter far parte della sua vita. Senza averne mai avuto il coraggio. Ancora oggi il ricordo rimane. Perché se l’amore ha un volto, si tratta proprio di quel viso tanto sospirato.
L’amore può trovarsi in viaggio su una strada. Fatta di chilometri, non importa quanti, percorsi per arrivare da quella persona. Poco interessa se non tutte le strade sono percorribili a velocità sostenuta, se siano sconnesse o interrotte. Non si guardano i chilometri percorsi sul contachilometri ma l’orologio, quello sì, per calcolare quanto tempo si stia perdendo. Invece di trascorrerlo tra le braccia desiderate.
L’amore può essere pungente come il freddo di una mattina di gennaio, una di quelle con la brina sui prati. Mentre il vapore che esce dalle bocche sembra prendere forme romantiche, dando vita a fisionomie dolci che accarezzano le anime di chi si sta incontrando. Tutto questo dopo aver preso il coraggio di incontrarsi.
L’amore può avere una voce melodiosa. Quella di un soprano per esempio. Una voce di un’estensione magnifica che viene accompagnata da due occhi profondi, un sorriso da incorniciare, un cuore generoso. Un’anima eccelsa. Tutte coreografie degne della meravigliosa opera, creata da Madre natura, che si para dinnanzi ai nostri occhi. Estasi ed emozioni profonde.
L’amore può risiedere in una mente. Nelle confidenze, nelle parole e nei concetti creati dalla materia cerebrale di una persona. Un labirinto, come i vicoli di un centro storico, dov’è facile perdersi e dove non si proverà mai a cercare una via d’uscita. Perché ci si sta bene tra quei pensieri, dove in quelle riflessioni e nell’immaginazione si trova riparo. Un intelletto nei confronti del quale non si percepisce il tempo, perché esso rimane sospeso.
L’amore può trovarsi in svariati posti diversi tra loro. Luoghi che possono spaziare dalle biblioteche a delle colline, da una spiaggia marina a un museo, da un caffè del centro cittadino a uno sperduto castello medievale. Perché in quei luoghi ci arriva grazie a dei cuori generosi e pulsanti che lo ospitano trasportandolo.
Per ultimo, ma non meno importante, per me l’amore più potente risiede negli occhi di chi ha sofferto per amore e ti chiedono di non infierire, li noti nella moltitudine tra tanti occhi. Sono occhi che “gridano” nonostante il silenzio della luce spenta in essi. E se si riuscisse a riaccendere quella luce, chiunque resterebbe abbagliato. Ma l’amore sta anche in quel sorriso appena accennato, perché teme di illudersi di nuovo e che in pochi sanno percepire. Oppure nella voce di chi ti fa capire che vorrebbe volare in alto per non stare più sul fondo, ma con quella tremenda paura di cadere di nuovo.
“Ahi, permette signorina
Sono il re della cantina
Vampiro nella vigna
Sottrattor nella cucina […]”
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Immagine: Diana spezza l’arco di Cupido (perché a un certo punto anche basta, con quella mira quel nanerottolo ha rotto gli zebedei)  - dipinto di Pompeo Girolamo Batoni (1761)
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susieporta · 5 months ago
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La felicità giunge attraverso uno sforzo?
Vi siete mai sforzati di essere felici?
È impossibile, non è vero? Vi sforzate di essere felici e non c'è felicità: non è così?
La gioia non giunge attraverso la soppressione, attraverso il controllo o l'indulgenza. Si può indulgere; ma alla fine vi è amarezza. Si può sopprimere o controllare; ma nascosto c'è sempre il conflitto. Perciò la felicità non giunge attraverso uno sforzo, né la gioia attraverso il controllo e la soppressione; eppure, tutta la nostra vita è una serie di soppressioni, una serie di controlli, una serie di indulgenze piene di rimorso. Vi è pure un accavallarsi continuo, una lotta ininterrotta con le nostre passioni, la nostra avidità e la nostra stupidità. Così non lottiamo forse, non combattiamo, non compiamo sforzi, nella speranza di trovare la felicità, di trovare qualche cosa che ci dia un senso di pace, un senso di amore? Eppure, l'amore o la comprensione vengono forse attraverso il conflitto?
A mio avviso è assai importante comprendere che cosa intendiamo per lotta, conflitto o sforzo. Lo sforzo non significa forse una lotta per mutare ciò che è in ciò che non è, o in ciò che dovrebbe essere o dovrebbe accadere? Vale a dire: lottiamo continuamente per evitare di affrontare ciò che è oppure cerchiamo di sfuggirgli, o di trasformare o modificare ciò che è.
Chi è veramente felice? Chi comprende ciò che è, chi dà a ciò che è il suo vero significato. Questo è appagamento vero; non si occupa di possedere, poco o molto, ma della comprensione, nel suo pieno significato, di ciò che è; il che può accadere soltanto quando si riconosce ciò che è, quando se ne è consapevoli, non quando si tenta di modificarlo, di alterarlo. Vediamo così che lo sforzo è un conflitto o una lotta per trasformare ciò che è in qualche cosa che si desidera sia.
Parlo soltanto del conflitto psicologico, non della lotta con un problema fisico, come la tecnica, o una qualche scoperta o trasformazione che sia puramente di carattere tecnico. Parlo unicamente di quel conflitto che è psicologico e che va sempre al di là di quello tecnico. Si può costruire, con grandissima cura, una società meravigliosa, impiegando la conoscenza infinita che la scienza ci ha dato. Ma finché la lotta e il conflitto psicologico non verranno compresi e le risonanze e le correnti psicologiche non saranno state superate, la struttura della società, per quanto meravigliosamente costruita, è destinata a crollare, come è accaduto infinite volte.
Lo sforzo è una distrazione da ciò che è.
Nel momento in cui accetto ciò che è non vi è conflitto.
Jiddu Krishnamurti
Lo sforzo
An alter ego by Eva Eller
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conilsolenegliocchi · 1 year ago
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~ Regalami una poesia ~
Vorrei che tu facessi di me
versi di una poesia,
usando come foglio
solo la pelle mia.
Ma, ti prego, mentre lo fai
bacia me anziché le rime.
Bada al nostro ritmo
anziché alle terzine.
Fa che abbia senso,
usa parole ardite
che diano brivido e tormento.
Fammi sospirare
di gratitudine
e appagamento.
Una poesia che così bella
forse non l'hai scritta mai,
e che io conserverò
assieme al segreto
di quando, pazza, ti amai.
@conilsolenegliocchi 🐞
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luposolitario00 · 8 months ago
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I Greci hanno tre parole per indicare l'amore.
La prima è philia, un tipo di amore che implica una simpatia e nasce tra due persone che stanno bene insieme.
La seconda è agape, l'amore incondizionato di un genitore per un figlio, o tra chi si sente parte della stessa famiglia.
La terza, eros, non ha bisogno di spiegazioni, attrazione, scintilla, il desiderio di un corpo che cerca appagamento in un altro corpo.
La maggior parte di noi sperimenta almeno uno di questi amori nel corso della vita. Ma è raro poterli vivere tutti e tre insieme, intrecciati come i fili di un'unica trama dorata.
Il commediografo Aristofane doveva pensare a qualcosa del genere quando, molti anni dopo i fatti che sto per raccontarvi, si inventò una storia per spiegare l'origine dell'amore nella sua complessità a tre facce.
Secondo lui, i primi esseri umani erano attaccati per la schiena, con due volti, quattro braccia e quattro gambe, e due bocche che chiacchieravano senza sosta mentre rotolavano a mo' di ruote sulla superficie terrestre. Finché un giorno Zeus, nel timore che queste creature prendessero il potere, le tagliò a metà con i suoi fulmini, trasformandole negli uomini così come li conosciamo oggi: esseri che camminano su due gambe e parlano con una bocca sola. Da allora, ognuno di noi va in cerca della propria metà: fu così che, a detta del commediografo, nacque l'amore.
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