#appagamento
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mostro-rotto · 5 months ago
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Quand'ero giovane, avevo la libertà, ma non la vedevo; avevo il tempo, ma non lo sapevo; e avevo l'amore, ma non lo provavo. Ci sono voluti molti anni per capire il significato di tutti e tre, e ora, al tramonto della mia vita, questa comprensione s'è mutata in appagamento. Amore, libertà e tempo, allora così disponibili, sono il nutrimento che mi permette di andare avanti. Specialmente l'amore, mia cara: per te, per i nostri figli, per i nostri fratelli e sorelle, e per il vasto e magnifico mondo che ci ha dato la vita e che continua a sorprenderci. Con affetto infinito, mia Sofia, tuo per sempre, Ezio.
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petalidiagapanto · 4 months ago
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«In amore non si vede un punto d'arrivo né un appagamento, ma solo un continuo proseguire»
(Max Frisch, Silenzio)
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divulgatoriseriali · 6 months ago
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Violenza di genere intra-familiare: comprendere le radici e le dinamiche
Il tema della violenza di genere intra-familiare è oggi molto sentito e dibattuto. Colpisce tanto le donne, ma anche gli uomini. Si tratta di una questione delicata perché, oltre a smuoverci emotivamente, richiama l’attenzione sulla responsabilità sociale di noi tutti, che costituiamo quel contesto culturale e quell’ordine sociale che talvolta accetta la violenza anziché condannarla. Continue…
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manubzzz · 9 months ago
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Non saprò mai se è stata la mente, il cuore oppure il mio corpo a spingermi verso di te...
So solo che in te hanno trovato appagamento la mente,per la nostra complicità, il corpo per come sai appagare i miei desideri ed il cuore, per quanto lo hai colmato d'amore
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raccontidialiantis · 1 month ago
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Ma come hai fatto? (La mia prima volta)
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Sono una donna che nella vita non ha mai avuto troppe incertezze. Cresciuta ed educata secondo sani princìpi. La serietà, la coerenza, il non lasciarsi andare, l'impegno e l'evitare frivolezze sono sempre stati gli elementi base del mio carattere. Distacco, sobrietà e contegno. L'amore io lo immaginavo in fondo come un rapido passatempo, probabilmente addirittura quasi una seccatura, uno spreco di tempo ed energie che potrebbero essere utilizzati meglio, un ostacolo alla produzione lavorativa e alla realizzazione di sé. E invece sei arrivato tu. All'improvviso. Ti ho conosciuto durante uno stage settimanale in Francia per motivi di lavoro. Lavoriamo in aziende italiane concorrenti dello stesso settore.
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Hai sconvolto tutte le mie priorità. Dopo un evidente tuo corteggiamento iniziale in albergo la sera stessa del primo giorno, mi sono detta: “in fondo è un bell'uomo. Ma sì, proviamo anche questa. Non è che di sera ci sia molto da fare, qui. Rapidamente, però.” Invece siamo saliti in camera, hai iniziato subito a spogliarmi. Io lo volevo e quindi già sentivo dentro un rimescolamento incontrollabile. Poi hai preso a baciarmi il collo, la bocca, i seni e pian piano sei sceso a valle: con la lingua hai aperto le mie grandi labbra e hai iniziato a mordicchiarmi, a leccarmi a lungo. Ma come si permette? E quanto mi piace! Non ce l'ho fatta più e sono venuta una prima volta!
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Per me, ventiquattrenne di provincia tutta casa, studio e lavoro, era la prima volta! Hai puntato il tuo cazzo e inesorabile hai iniziato a entrare in me. Ero terrorizzata ma eccitatissima. Era un'esperienza che volevo fare, pensando di sbrigarla come una qualsiasi pratica standard. Stupida! Ho raggiunto di nuovo e in breve l'orgasmo. Tu, incurante delle mie richieste di rallentamento, sapendo di stare sverginandomi, continuavi come una bestia a possedermi. Ed era una sensazione meravigliosa: finalmente desiderata, presa con forza e resa un semplice oggetto di piacere. Ero diventata una donna, ero finalmente soltanto la femmina usata per far sfogare il maschio.
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E infine mi sei venuto dentro: dentro questa femmina oggetto di piacere che era stata ormai sverginata, sfondata e resa dolorante. Ma appagata e felice. Non ho voluto farti uscire io! Ti ho messo le gambe incrociate sulla schiena mentre venivi. Speravo solo di non essere rimasta incinta. Tutti gli anni di studio, la posizione sociale, il prestigio, la rispettabilità: ogni cosa a puttane! O meglio, tutto nella figa della puttana che stavo diventando rapidamente per te. E poi tutto in una notte! Ero curiosissima: ormai volevo sperimentare qualsiasi cosa sapesse di sesso, con te. Dopo un po’ di pausa, ho voluto prendere il tuo benedetto e adorato cazzo in bocca: oddio che senso di totale sottomissione e nello stesso tempo di appagamento!
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Ti ho fatto venire la seconda volta, malgrado la mia totale inesperienza: mi ero limitata infatti a prenderlo e tenerlo fermo nella mia bocca, succhiando e tirando sino a sentirti gemere e sborrare in me. Ti ho assaporato e ingoiato senza fare un fiato. L'uomo è un meraviglioso prodigio della natura. Quando ti sei calmato, sei tornato gentile e mi hai spiegato come deve essere sbocchinato per bene un uomo. Ridendo, ti ho promesso che avrei studiato e la sera seguente avresti potuto darmi quante ripetizioni volessi. Passata la giornata lavorativa, cena rapida insieme e poi di corsa su in camera. Ero pronta a mettermi in ginocchio, invece mi hai spogliata, gettata sul letto e girata. Ero un po’ spaventata, ma curiosa.
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E comunque mi fidavo di te. Mi hai leccata a lungo tra le natiche e insalivato per bene l'ano. Poi vi hai spalmato un ulteriore lubrificante e hai puntato il tuo grosso glande sul mio buchino: piccolissimo al confronto! Ero terrorizzata. Ma resistetti: sei entrato piano in me. Ho serrato i denti, cercando di rilassare l'ano. Come hai sentito il mio corpo ammorbidirsi tutto, hai iniziato a incularmi e io ad accoglierti sempre più. Ti ho sentito mentre mi sussurravi: “ora sborro” e sono venuta con te. Se possibile, è stato ancora più bello della prima volta. Inutile dire che abbiamo scopato tutta la settimana. Ora ci teniamo comunque in contatto , anche se siamo entrambi sposati.
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Ma essendo nello stesso giro professionale, quando ci ritroviamo insieme a un corso in comune, regolarmente godiamo di noi. E per nostra intima, dolcissima “tradizione”, oramai inizio sempre prendendotelo a lungo in bocca, facendoti sborrare copiosamente nella mia gola, gustando il tuo nettare e chiedendoti il voto alla fine. Ma tu vuoi sempre farmi un… supplemento di interrogazione! Per me tu sarai sempre la prima, bellissima volta. Ma come hai fatto a conquistarmi così?
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RDA
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crazy-so-na-sega · 5 months ago
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La base di ogni volere è bisogno, mancanza, ossia dolore, a cui l'uomo è vincolato dall'origine, per natura. Venendogli invece a mancare oggetti del desiderio, quando questo è tolto via da un troppo facile appagamento, tremendo vuoto e noia l'opprimono: cioè la sua natura e il suo essere medesimo gli diventano intollerabile peso. La sua vita oscilla quindi come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che sono in realtà i suoi veri elementi costitutivi.
-Arthur Schopenhauer, "Il mondo come volontà e rappresentazione"
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 3 months ago
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Mi lascio bagnare da questo sconvolgente appagamento che mi travolge come un fiume in piena sfociando in una pioggia di piacere che mi lascia esausta a gemere... A godermi fino all'ultimo tremito del mio corpo... E tu che mi stai a guardare intanto pensi... Che non ci sia piacere più bello, di accompagnarmi ed osservarmi... Mentre il mio orgasmo esplode.
~ Virginia ~
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amoilnero · 8 months ago
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"Il sesso senza amore è una forma di violenza sul nostro corpo.
Il corpo non è fatto per unirsi sessualmente a qualcuno da cui si separerà senza amore. Possiede l'innocenza della nostra parte animale e naturale.
Quando facciamo sesso con qualcuno il nostro corpo sviluppa ormoni e sostanze neuro-chimiche che producono l'attaccamento verso l'altra persona.
I due corpi di riconoscono e si legano come un cane al proprio padrone.
Questo attaccamento, se esprime l'intenzione dell'Anima di vivere con l'altra persona e sceglierla come compagna, suggella con un legame terreno e carnale il sentimento spirituale dell'amore. È l'incarnazione di una connessione energetica d'amore, ecco perché si chiama "fare l'amore".
Se questa connessione non c'è, e non c'è in noi un amore profondo che ci porti a voler vivere con quella persona, a stare con lei, è come se il corpo venisse illuso.
Come un animale si affeziona anche al cattivo padrone che poi lo abbandonerà, così il corpo nella sua innocente naturalità, non sa che la nostra mente è in conflitto con il cuore, non capisce che vogliamo solo un appagamento mentale senza sentimento: il nostro corpo si lascerà usare fidandosi del suo padrone e nel rapporto sessuale creerà un attaccamento con il corpo dell'altro; proverà affetto, crederà di essere lì per restare in quella calda e affettuosa vicinanza.
Quando poi, visto che non c'era amore, smetteremo di vedere l'altra persona, il corpo non capirà.
Soffrirà.
Sentirà il distacco e l'abbandono senza saperne il perché.
Anche se, arroccati nella nostra mente scollegata, penseremo di esserci divertiti, nelle nostre viscere proveremo lutto e tristezza.
Queste emozioni, se non riconosciute, diventeranno energia bloccata e produrranno tossine. Non subito, ma nel tempo contribuiranno all'indebolimento del sistema immunitario o di qualche organo.
Ci verrà forse un'influenza o un piccolo acciacco e non sapremo il perché.
"Non commettere atti impuri" significa non obbligare il corpo a fare cose in contrasto con il cuore. Non è un dettame morale ma un principio per la cura della nostra integrità e salute fisico-energetica."
(Alessandro Baccaglini)
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libero-de-mente · 1 month ago
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È Natale, sei felice? Io non so mentire.
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Il Natale, con la sua aura di gioia e condivisione, può amplificare dei sensi malinconici o sofferenti.
Proprio nel momento dell'anno dove si sentono riecheggiare parole come bontà, famiglia, serenità e gioia ecco che la parte brutta di molte vite esce allo scoperto.
Il senso di solitudine. Può essere proprio, per ciò che ci è venuto a mancare nella vita. Ma può appartenere a chi, soprattutto a Natale, deve rendere la vita un inferno al suo prossimo. Anche quello legato dallo stesso sangue.
Io non sono di sicuro nella posizione di definirmi felice e sereno a Natale. Non mi sforzo di fingerlo sui social, che sarebbe una mossa contro chi gode nel vedermi sofferente.
Quelle persone che trovano appagamento nella sofferenza altrui sono solo miseria umana.
Non siate soli. Per farlo non si deve per forza trovare qualcuno che ci ascolti, no, bisogna trovare qualcuno con cui condividere. Ascoltando prima di farsi ascoltare. Bisogna dare per ricevere, diversamente si resterà soli.
Buon Natale da chi sorride ma non sa mentire.
Ma tutto questo non mi fermerà nell'intento di fare gli auguri di Buon Natale.
Buon Natale a tutti coloro che oggi hanno finto di stare bene.
A chi si è dimenticato di sorridere, a chi si sente solo e inquieto.
Buon Natale a chi davvero è sereno, a chi mancano certi momenti, che ogni anno si allontanano sempre di più.
Buon Natale per chi, in questo periodo dell'anno, vede luminarie accese ma sente un freddo interiore.
Buon Natale a chi era felice da bambino, forse per questo non smette di essere infantile ancora oggi.
Buon Natale a chi è solo, incompreso e triste; perché a volte questo è il modo di reagire a presenze tossiche e da mancanze che rendono grave il cuore.
Buon Natale a chi sarà coccolato dai propri affetti, a chi la magia del Natale la vive davvero. Spesso ci si riesce da adulti dopo aver affrontato l'inferno.
Buon Natale a chi il Natale non lo sente più, forse perché stanco di essere deluso.
Buon Natale a chi "Natale" vuol dire impegno, solidarietà e condivisione; con persone estremamente bisognose.
Buon Natale a chi lavora, a chi non fa mancare un servizio per il bene della collettività; siete preziosi e meritate di essere abbracciati forte.
Buon Natale a chi ha perso il treno giusto e la vita non gli ha concesso una seconda possibilità.
Buon Natale, che sia un vero Natale in voi stessi. Addobbate l'albero della vostra vita. Appendete le decorazioni più belle. Quelle che vi fanno sorridere, quelle che sanno confortarvi e quelle che pensano spesso a voi. Anche se a distanza anche con un semplice messaggio.
E ricordatevi che anche il vostro albero di Natale necessità di potatura, di quei rami secchi che vi creano ansia, che spengono i sorrisi sui vostri volti, quelli narcisisti che vogliono condizionarvi la vita a loro piacimento. Tagliateli quei rami, non concedetegli più nessuna decorazione.
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elperegrinodedios · 10 months ago
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E dopo aver scalato gli alti monti, costeggiando il fiume Douro, arrivo al livello più pianeggiante, il livello mare, ma è quello dell'Oceano Atlantico. Quando poi ci arrivi, assisti a un vero spettacolo e anche quando è calmo intuisci la sua potenza!
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Non è il mare di Galilea, il lago Tiberiade, dove il Signore predicava la salvezza e la buona novella a tutte le genti, ma è di sicuro un bel susseguirsi di emozioni. Tanti panorami diversi con i villaggi di pescatori che trasudano ospitabilità ed umiltà e dove forse potrò fermarmi per la notte e senza invadenza provare a dare buona testimonianza.
E Gesù disse loro: "Seguitemi ed io vi farò pescatori di uomini". (Mt. 4:9)
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Senso di libertà, di appagamento e gratitudine.
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📷 Passo momenti di felicità spontanea semplice, pura, non quella che si deve decidere perchè prigionieri del mondo.
lan ✍️
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ideeperscrittori · 1 year ago
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Stavo per fumare e mi sono detto: «Magari dopo, vediamo che succede». Sono passate 24 ore. Io, fumatore accanito, 24 ore senza fumare. Le sigarette erano in una stanza. E c'ero io, davanti alla porta, che immaginavo un futuro da patito di paddle. È bastata una piccola fragilità, è bastata l'idea di Daniele Capezzone inspiegabilmente interpellato sui fatti del mondo, e ho aperto la porta. Ho fumato. Appagamento psicofisico immediato. Ma anche un senso di sconfitta difficile da descrivere.
[L'Ideota]
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kseenefrega · 1 year ago
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"Non c'è appagamento che non sia reso più dolce dal protrarsi del desiderio."
Jacqueline Carey, libro II dardo e la rosa.
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gonfiatalavena · 4 months ago
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"Una relazione malata, conosciuta anche come "relazione tossica", è quel tipo di rapporto che ti prosciuga fisicamente ed emozionalmente invece di essere fonte di pace e appagamento. Le relazioni tossiche non solo ti demoralizzano, ma hanno anche un impatto negativo sulla tua spiritualità, sulla tua mentalità e sulla tua personalità. Il campanello d'allarme di una relazione di questo tipo è l'aumento del livello di sofferenza da stress: mancanza di sonno, riduzione dell'appetito, elusione, scontrosità, smemoratezza, e rabbia sono tutti sintomi di stress causati da una relazione tossica.
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ilciambellano · 3 months ago
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Dall’analisi di oltre 450.000 risposte al Gallup Healthways Well-Being Index, un sondaggio quotidiano condotto su 1000 americani, emerge una risposta sorprendentemente netta al quesito più frequente della ricerca sul benessere: il denaro dà la felicità?9 La conclusione è che essere poveri rende infelici e che essere ricchi forse aumenta la soddisfazione per la qualità della propria vita, ma non migliora (in media) il benessere esperito. La grave indigenza amplifica gli effetti esperiti di altre disgrazie della vita; in particolare, la malattia fa molto più male agli indigenti che a chi dispone di maggior benessere economico. Il mal di testa incrementa la percentuale di quelli che riferiscono di provare tristezza e ansia, portandola dal 19 al 38 per cento nei soggetti appartenenti ai due terzi superiori della distribuzione del reddito. Le corrispondenti percentuali per il decimo della popolazione appartenente alle fasce di reddito più basso sono 38 e 70 per cento, un livello più alto nelle condizioni di base e un aumento molto più grande. Si osservano notevoli differenze tra i molto poveri e il resto della popolazione quando si vanno ad analizzare gli effetti del divorzio e della solitudine. Inoltre, gli effetti benefici del weekend sul benessere esperito sono assai inferiori tra i molto poveri che nella maggior parte delle altre persone. Il livello di appagamento oltre il quale il benessere esperito non aumenta più risulta essere un reddito familiare di circa 75.000 dollari nelle aree ad alto costo della vita (era inferiore in aree con un costo della vita più basso). L’aumento medio di benessere esperito associato a un reddito superiore a quello era assolutamente nullo. È curioso, perché un reddito maggiore permette indubbiamente di procurarsi molte cose che danno piacere, come vacanze in posti interessanti e biglietti per l’opera, nonché un migliore ambiente in cui vivere. Perché questi piaceri aggiuntivi non vengono riportati nei rapporti sull’esperienza emozionale? Un’interpretazione plausibile è che un reddito maggiore sia associato a una ridotta capacità di godersi i piccoli piaceri della vita. Alcune prove fanno pensare che questa ipotesi sia corretta: stimolare gli studenti con l’idea della ricchezza riduce il piacere che il loro volto esprime quando mangiano una tavoletta di cioccolato!
Daniel Kahneman - Pensieri lenti e veloci
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susieporta · 6 months ago
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La felicità giunge attraverso uno sforzo?
Vi siete mai sforzati di essere felici?
È impossibile, non è vero? Vi sforzate di essere felici e non c'è felicità: non è così?
La gioia non giunge attraverso la soppressione, attraverso il controllo o l'indulgenza. Si può indulgere; ma alla fine vi è amarezza. Si può sopprimere o controllare; ma nascosto c'è sempre il conflitto. Perciò la felicità non giunge attraverso uno sforzo, né la gioia attraverso il controllo e la soppressione; eppure, tutta la nostra vita è una serie di soppressioni, una serie di controlli, una serie di indulgenze piene di rimorso. Vi è pure un accavallarsi continuo, una lotta ininterrotta con le nostre passioni, la nostra avidità e la nostra stupidità. Così non lottiamo forse, non combattiamo, non compiamo sforzi, nella speranza di trovare la felicità, di trovare qualche cosa che ci dia un senso di pace, un senso di amore? Eppure, l'amore o la comprensione vengono forse attraverso il conflitto?
A mio avviso è assai importante comprendere che cosa intendiamo per lotta, conflitto o sforzo. Lo sforzo non significa forse una lotta per mutare ciò che è in ciò che non è, o in ciò che dovrebbe essere o dovrebbe accadere? Vale a dire: lottiamo continuamente per evitare di affrontare ciò che è oppure cerchiamo di sfuggirgli, o di trasformare o modificare ciò che è.
Chi è veramente felice? Chi comprende ciò che è, chi dà a ciò che è il suo vero significato. Questo è appagamento vero; non si occupa di possedere, poco o molto, ma della comprensione, nel suo pieno significato, di ciò che è; il che può accadere soltanto quando si riconosce ciò che è, quando se ne è consapevoli, non quando si tenta di modificarlo, di alterarlo. Vediamo così che lo sforzo è un conflitto o una lotta per trasformare ciò che è in qualche cosa che si desidera sia.
Parlo soltanto del conflitto psicologico, non della lotta con un problema fisico, come la tecnica, o una qualche scoperta o trasformazione che sia puramente di carattere tecnico. Parlo unicamente di quel conflitto che è psicologico e che va sempre al di là di quello tecnico. Si può costruire, con grandissima cura, una società meravigliosa, impiegando la conoscenza infinita che la scienza ci ha dato. Ma finché la lotta e il conflitto psicologico non verranno compresi e le risonanze e le correnti psicologiche non saranno state superate, la struttura della società, per quanto meravigliosamente costruita, è destinata a crollare, come è accaduto infinite volte.
Lo sforzo è una distrazione da ciò che è.
Nel momento in cui accetto ciò che è non vi è conflitto.
Jiddu Krishnamurti
Lo sforzo
An alter ego by Eva Eller
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princessofmistake · 7 months ago
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Per Tokai , già solo pranzare o cenare con queste signore, bere e conversare con loro, era un sincero e genuino piacere. Il sesso era soltanto un modo di prolungarlo: un appagamento supplementare, diciamo così. Non era quello il suo obiettivo ultimo. A lui interessava soprattutto il rapporto confidenziale e intelligente con donne seducenti. Il resto veniva dopo. Motivo per cui queste ne rimanevano facilmente affascinate e apprezzavano senza ripensamenti il tempo passato con lui. Col risultato che lo accoglievano con gioia nella loro intimità.
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