#chimica e biotecnologie
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Open Day IIS Ciampini Boccardo: scopri l’offerta formativa del futuro
Due giornate di orientamento per studenti e famiglie a Novi Ligure. L’Istituto di Istruzione Superiore Ciampini Boccardo di Novi Ligure apre le porte al pubblico in occasione degli Open Day. Due date imperdibili: venerdì 13 dicembre 2024, dalle 17:00 alle 20:00, e sabato 11 gennaio 2025, dalle 14:30 alle 18:00, presso il plesso di Via Verdi, 44. Un’opportunità per studenti e famiglie di conoscere…
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aphfroghat · 2 months ago
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About two of my moots have high school aus so like.
Idk how anything works in the rest of the world so if I were to make one I'd base it off the italian school system. Fuck you all
Iceland is doing liceo musicale. Fucking real that guy is gonna live off of his god forsaken piano. That or liceo classico because he hates himself that much
Norway is so doing liceo scientifico without any doubt
I have never thought of what Denmark would do as a job but like I feel like he just goes as firefighter. Which doesn't require any specific high school (i dont thjnk any jobs really do anyway ....) BUT i also think he could be a good paramedic for which liceo scientifico would be cool imo. Spoiler he changed school at the second year and he does the mechanic field in an istituto tecnico.
Hong Kong does istituto tecnico in amministration, finance and marketing. That or liceo delle scienze umane
Explanation for non-italians
Italian high schools are divided in three categories: Liceo, which aims at preparing students for university; Istituto tecnico, which includes practical work but still leads to a university qualification; and istituto professionale, which is istituto tecnico without the university part.
These schools are also subdivided in indirizzi, aka the field that includes certain courses you kinda gotta do to work (which doesn't really determine what you're going to do for the rest of your life bc you can still change in university -- hence why I said it doesn't really matter what school you do)
Liceo types are,
- liceo classico, which is dedicated to humanities. There you do stuff like latin, ancient greek and philosophy. shit i could never do willingly ngl
- liceo scientifico, which is dedicated to scientific studies. It shares stuff like latin and philosophy with liceo classico but it's more oriented towards mathematics, biology, earth/computer science and allat
- liceo linguistico (pain)(trust i go there), which focuses more on foreign languages. Usually there they teach English, Spanish, French and German. Usually you dont do all four, you can choose two between French, German and Spanish while ofc English is mandatory. This one does literature in language which is really cool.
- liceo delle scienze umane, where students are taught stuff like sociology, pedagogy, psychology and social research, really cool stuff indeed
- liceo artistico, which focuses on art (duh), both theoric and practical
- liceo musicale e coreutico, which is, you will never guess, a music school thingy (IDFK IVE NEVER HEARD OF IT BEFORE SOMEHOW AND I LIVE HERE.) Coreutico is more about dance though
Istituti tecnici have two macrodivisions, which are tecnico economico (economy) and tecnico tecnologico (technology)
Tecnico economico includes:
- amministrazione, finanza e marketing (amministration, finance and marketing), which specialises in economy, law, accounting and stuff like that
- sistemi informativi aziendali (IT), which do IT and information systems
- turistico (tourism)(my second option fr), which i was told is like liceo linguistico just with economy and all that stuff instead of literature and shit
,, while tecnico tecnologico does:
- meccanica (mechanics)
- trasporti e logistica (transport and logistics)
- elettronica (electronics)
- grafica e comunicazioni (graphics and communications)
- chimica, materiali e biotecnologie (chemistry, materials and biotechnology)
- sistema moda ("fashion system")
- agraria (agriculture)(l'agrario.......)
- costruzioni (constructions)
Istituto professionale does all labour stuff, like agriculture, technical stuff, handicrafts and gastronomy. Doing this school you can start working as soon as school is over
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scienza-magia · 23 days ago
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Doping genetico con la tecnica del Crispr-Cas9
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Prime informazioni dei primi cinque cavalli geneticamente modificati nati in Argentina. Sono puledri che, grazie alle modifiche apportate al loro dna, hanno un potenza muscolare e una forza incredibili. Gli scienziati argentini della società di biotecnologie Kheiron Sa hanno annunciato la nascita dei primi cinque cavalli geneticamente modificati, avvenuta nella prima metà di dicembre. A farlo sapere è stato Forbes Brazil, che ha definito l'evento "un traguardo senza precedenti nella biotecnologia per l'impatto che può avere sull'agricoltura, la medicina veterinaria e altri settori del miglioramento genetico". Questi animali sono stati ottenuti grazie alla tecnica di manipolazione del dna chiamata Crispr-Cas9, nota per la sua capacità di apportare modifiche genetiche precise. Il progetto argentino dei cavalli geneticamente modificati La tecnica di editing genetico Crispr-Cas9, che è valsa il Nobel per la Chimica nel 2020 a Jennifer Doudna ed Emmanuel Charpentier, consente di intervenire direttamente sul dna per correggere mutazioni genetiche o andare a migliorarne determinate caratteristiche. Nel caso dei cavalli argentini, gli scienziati hanno modificato il gene Mstn, responsabile della regolazione della crescita muscolare, per ottenere animali con maggiore potenza muscolare e velocità. Questa sequenza genetica si basa su quella di una cavalla pluripremiata, Polo Pureza, inserita nella Hall of Fame dell’Associazione argentina degli allevatori di cavalli polo. Sebbene il progetto sia stato approvato dai principali organismi regolatori argentini, come la Direzione nazionale della bioeconomia e la Commissione consultiva nazionale per le biotecnologie agricole (Conabia), non mancano le preoccupazioni etiche, soprattutto in merito al possibile “doping genetico”. Tuttavia, Kheiron Sa assicura che il lavoro rispetta gli standard etici e regolatori, garantendo che gli animali non siano oggetto di controversie. Oltre agli usi in campo animale, questa tecnica di editing genetico ha applicazioni potenzialmente rivoluzionarie in medicina, come la cura di malattie genetiche (ad esempio, anemia falciforme e distrofia muscolare di Duchenne) e in agricoltura, con lo sviluppo di piante più resistenti a malattie, parassiti o condizioni ambientali avverse. Grazie a Crisp-Cas9 è infatti possibile sviluppare grano capace di resistere alla siccità e riso più resistente ai patogeni, migliorando così la sicurezza alimentare globale. Inoltre, l’editing genetico può essere impiegato per manipolare il dna delle zanzare, rendendole incapaci di trasmettere malattie come la malaria. Read the full article
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umbriasud · 2 years ago
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"Un mondo a colori", mostra al Museo Archeologico di Perugia
Fino a venerdì 30 giugno sarà possibile visitare al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (p.zza Giordano Bruno, 10, Perugia) la mostra “Il mondo a colori, uno sguardo su arte, pigmenti e minerali”, progettata da Sabrina Nazzareni, del Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia e Aldo Romani, del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Ateneo perugino e…
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notiziariofinanziario · 2 years ago
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Sofinnova ha annunciato la nomina di Mary McCarthy come nuovo Partner del ramo di biotecnologia
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Mary McCarthy entrerà a far parte del crescente team di Sofinnova. Mary McCarthy metterà a frutto la sua vasta esperienza e il suo network per aiutare a identificare le più promettenti aziende early-stage che sviluppano soluzioni sostenibili basate sulle biotecnologie nei settori dell'agricoltura, dell'alimentazione, della chimica e dei materiali. La Sofinnova Industrial Biotech Strategy ha effettuato finora 24 investimenti e sta investendo attivamente con il suo terzo fondo da 175 milioni di euro. Prima di entrare a far parte di Sofinnova Partners, Mary è stata Partner di Brightlands Venture Partners (BVP), dove è stata Fund Manager del BVP Renewable Chemistry Fund e ha fatto parte di vari consigli di amministrazione. Con oltre 24 anni di esperienza nella chimica e nei materiali, Mary ha ricoperto diversi ruoli nel settore: è stata AD di una start-up che sviluppava materiali per l'economia circolare e ha lavorato per 15 anni presso SABIC, dove ha ricoperto vari ruoli in Ricerca e Sviluppo, Risorse Umane, Change Management e Corporate Venturing. Michael Krel, Partner di Sofinnova Partners, ha dichiarato: "Mary, grazie alla sua vasta esperienza nel mondo dei venture, delle start-up e delle aziende, è una preziosa risorsa che si unisce al team. Questo è un altro passo avanti nella crescita della nostra strategia di biotecnologie industriali e consolida il nostro impegno nell'individuare e sostenere le aziende early-stage che hanno il potenziale per sviluppare innovazioni con un forte impatto a favore dell'ambiente." Joško Bobanović, Partner di Sofinnova Partners, ha detto: "Mary si unisce al nostro team in un momento entusiasmante di crescita ed evoluzione dell'ecosistema biotecnologico industriale. Con il suo curriculum di investimenti di successo, Mary rafforzerà la nostra capacità di soddisfare la crescente domanda di soluzioni innovative e sostenibili per l'ambiente." Mary McCarthy, Partner di Sofinnova Partners, ha detto: "Sono molto lieta di entrare a far parte di Sofinnova Partners. Il team di Industrial Biotech è un riconosciuto pioniere del settore, con un notevole patrimonio di conoscenze. Non vedo l'ora di contribuire alla missione del team e di trovare soluzioni deeptech con un forte impatto a favore dell'ambiente che possano davvero cambiare il mondo in meglio". Antoine Papiernik, Presidente e Managing Partner di Sofinnova Partners, ha dichiarato: "La nomina di Mary rafforza la posizione di leadership di Sofinnova nel settore delle biotecnologie industriali e avvalora il lavoro che questo team ha svolto per oltre un decennio nel forgiare una solida piattaforma attraverso investimenti nella sostenibilità. Il biotech industriale è un pilastro cruciale per il futuro della nostra azienda e l'ampio network di Mary, la sua capacità di riconoscere le tecnologie dirompenti e il suo genuino impegno per rendere l'economia globale più sostenibile contribuiranno senza dubbio ad accelerare questa traiettoria." Mary ha conseguito un dottorato di ricerca in chimica presso l'University College di Dublino, in Irlanda, e ha svolto borse di studio post-dottorato presso l'Università di Amsterdam, nei Paesi Bassi, e il Max Planck Institute für Kohlenforschung, in Germania. Informazioni su Sofinnova PartnersSofinnova Partners è una società leader europea di venture capital specializzata nel settore delle scienze della vita, con sedi a Parigi, Londra e Milano. La società riunisce un team di professionisti da tutto il mondo con comprovata competenza medica, scientifica e nello sviluppo del business. Sofinnova Partners è un company builder con capacità e competenze di investimento in tutte le fasi di sviluppo delle aziende biotech da quelle precoci a quelle piu' avanzate. La società collabora attivamente con imprenditori e investitori leader nello sviluppo di innovazioni e di trasformazione che hanno il potenziale di influire positivamente sul futuro collettivo. Fondata nel 1972, Sofinnova Partners è una società di capitale di rischio profondamente radicata in Europa, con 50 anni di esperienza, che sostiene più di 500 compagnie e crea leader di mercato in tutto il mondo. Oggi, Sofinnova Partners ha più di 2,5 miliardi di Euro in gestione. Per ulteriori informazioni, visitare il sito sofinnovapartners.com Read the full article
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moderata-crisi · 5 years ago
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Progetti per i prossimi 3 anni?
uhm, ho tante idee e tutto dipenderà anche da dove vivrò perché non è per niente scontato che io rimanga qui in questa casa. potrei doverla lasciare e in quel caso me ne andrei via, almeno in teoria. 
comunque: se rimango qui, cercare lavoro con la mia laurea (o se riesco a farmi un giro di ripetizioni anche sarei felice) e intanto iscrivermi a matematica, per prendere un’altra laurea in qualcosa che - ho scoperto - davvero voglio studiare e fare nella vita. l’alternativa a questo è fare la magistrale di ingegneria chimica, cosa su cui sto facendo tirocinio e scrivendo la tesi anche se faccio biotecnologie. se invece non rimango qui, direi che l’idea è quella di andare all’estero e studiare matematica lì. dove ancora non lo so, vorrei andare nel nord europa.
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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I Dipartimenti della Federico II ammessi al finanziamento 2023 - 2027
Farmacia, Scienze Chimiche, Scienze mediche traslazionali, Agraria, Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura, Architettura, Ingegneria Industriale, Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione, Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale, Studi Umanistici, Scienze Economiche e Statistiche, Scienze Sociali. Sono i 12 Dipartimenti di Eccellenza 2023 - 2027 della Federico II, tra i 180 migliori d'Italia selezionati dal MUR per la qualità della ricerca. 7 sono primi con il massimo punteggio. Circa 1500 i ricercatori che ci lavorano. I dipartimenti d'eccellenza della Federico II È stato infatti pubblicato dall'ANVUR - Agenzia Nazionale per la Valutazione della Ricerca l'elenco dei 180 migliori universitari d’Italia in termini di produttività scientifica, e ammessi al finanziamento riservato ai "Dipartimenti di Eccellenza". I progetti dei Dipartimenti ammessi al finanziamento sono stati valuti per coerenza interna al progetto e coerenza del progetto con il panorama di riferimento e fattibilità anche in relazione al contributo del progetto alla conoscenza. L'Ateneo federiciano, in linea con l'ottimo risultato ottenuto nella valutazione della produttività scientifica svolta dall'ANVUR ha ulteriormente e notevolmente migliorato la sua posizione nel panorama nazionale in un contesto fortemente competitivo. Le parole del rettore Matteo Lorito ‘L'Università Federico II è passata da 5 nella prima edizione a 12 progetti finanziati per il quinquennio 2023-2027 - sottolinea Matteo Lorito, rettore della Federico II -. Si tratta di un risultato di particolare valenza e che ci rende tutti orgogliosi per il livello di qualità raggiunto e diffuso tra le strutture del nostro Ateneo. Infatti, circa la metà del nostro personale impegnato nelle attività di ricerca afferisce ad un Dipartimento di Eccellenza. Le mie congratulazioni vanno non solo a coloro che hanno contribuito alla realizzazione dei progetti vincenti ma a tutto l'Ateneo, visto che questo risultato ci pone per questa competizione ai vertici del sistema universitario nazionale’. Da cinque a dodici Nella passata selezione, infatti, sono stati 5 i Dipartimenti federiciani d’Eccellenza finanziati dei 12 della Federico II ammessi a concorrere, presenti nell’elenco dei 350 Dipartimenti migliori d’Italia. Nel 2022 tra i 350 ce n’erano 15 di federiciani, quindi oltre la metà delle 26 strutture dipartimentali che costituiscono l'Ateneo, e ben 12 sono risultati d’Eccellenza. Tra i 12 ammessi sono rappresentate tutte le Scuole della Federico II. Come numero assoluto Dipartimenti di Eccellenza la Federico II segue Milano-Statale che ne ha 13, è a pari merito con Sapienza e precede Alma Mater e Padova che ne hanno 11. Dipartimenti Universitari di Eccellenza è un'iniziativa governativa (Legge n. 232/2016 - Legge di Bilancio 2017) volta a consolidare e potenziare, nell'ambito delle 14 aree CUN, i migliori 180 Dipartimenti delle Università Statali che spiccano per la qualità della ricerca. A cosa serve il finanziamento? A fronte di un progetto di potenziamento e sviluppo, i Dipartimenti di Eccellenza ricevono un finanziamento quinquennale con cui reclutare personale docente e tecnico amministrativo, acquistare attrezzature, intervenire sulle infrastrutture, riconoscere incentivi alle persone. Per l'Università Federico II i 5 Dipartimenti di Eccellenza 2017 - 2022 sono stati Farmacia, Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche, Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione, Scienze Economiche e Statistiche. Read the full article
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scienza-magia · 5 months ago
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reAGIAMO a Bologna con le Università
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A Bologna il 27 settembre torna la Notte dei Ricercatori. Tanti gli appuntamenti a Bologna, coinvolti anche campus della Romagna e l'Università di Ferrara. Il 27 settembre torna la Notte Europea dei Ricercatori, organizzata dal Consorzio Society con Università di Bologna, Cnr, Cineca, Inaf, Infn, Ingv e Università di Ferrara. A Bologna la manifestazione si terrà in zona universitaria tra Piazza Scaravilli e Palazzo Poggi, e nel Quartiere Navile, presso l'Area territoriale di Ricerca - CNR e il nuovo Distretto universitario con l’obiettivo di sviluppare l’evento in più punti della città. Il motto di quest’anno è “reAGIAMO” Il motto di quest’anno è “reAGIAMO” per innescare nei giovani che parteciperanno all’iniziativa una sorta di reazione a catena che aiuti a riflettere e a comprendere la complessità del mondo attuale. Coinvolti anche i campus della Romagna e l'università di Ferrara Saranno coinvolti nell’evento anche i campus della Romagna - Cesena, Forlì e Predappio, Rimini, Ravenna e Faenza, con un evento realizzato anche presso il Cnr-Issmc - e l’Università di Ferrara, per offrire a cittadine e cittadini, a ragazze e ragazzi, a persone di tutte le età e provenienza di entrare in contatto con ricercatrici e ricercatori di diversi ambiti e partecipare attivamente alla nascita di nuove idee, tra esperimenti, presentazioni, dimostrazioni, giochi, esposizioni e laboratori. “In un mondo che sta affrontando eventi imprevedibili e drammatici, la ricerca offre risposte concrete e soluzioni innovative per guardare al futuro con fiducia – si legge in una nota diffusa dagli organizzatori  - . Ma per fare in modo che queste soluzioni si realizzino, è fondamentale appassionare le nuove generazioni alla complessità del mondo circostante”. Gli appuntamenti in programma a Bologna A Bologna, in attesa dell'inaugurazione della Notte, l'appuntamento è al Distretto Universitario del Navile (Via Piero Gobetti, 85), dalle 16 alle 17.30, dove, dopo i saluti della prof.ssa Maria Letizia Guerra, Delegata per l'Impegno pubblico, si svolgerà un'attività dal titolo “Aspettando la Notte Europea dei Ricercatori. Re-azioni Chimiche, industriali e farmaceutiche: è al Navile che si trasforma”, con le ricercatrici e i ricercatori dei Dipartimenti di Chimica "Giacomo Ciamician", Chimica Industriale "Toso Montanari", Farmacia e Biotecnologie dell'Università di Bologna. La Notte prenderà ufficialmente il via alle 17 presso l'Area territoriale di Ricerca CNR (Via Gobetti, 101), dove il taglio del nastro sarà realizzato dal Presidente dell'AtdR CNR Vittorio Morandi, coordinatore del progetto Society reAGIAMO e dai rappresentanti/referenti dei partner (CINECA, INAF, INFN, INGV, UNIBO), alla presenza dell'assessore all’Urbanistica, Raffaele Laudani in rappresentanza del Comune di Bologna e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. A Palazzo Poggi e Piazza Scaravilli, invece, la Notte sarà inaugurata alle 18.30 dal rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, accompagnato dalla appena laureata ad honorem dell’Alma Mater Emmanuelle Charpentier che richiamerà l'importanza del valore pubblico della conoscenza. Saranno inoltre presenti: Vittorio Morandi, Presidente dell’Area territoriale di Ricerca di Bologna – Cnr in qualità anche di coordinatore del progetto e i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali. Read the full article
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volevoimparareavolare · 7 years ago
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Frequento un istituto tecnico con indirizzo chimica e biotecnologie, è il mio primo anno. Ma ho paura, ho davvero paura di non farcela in questa scuola, di non esserne all'altezza. Ho paura anche di deludere i miei genitori. Ho paura di ripetere l'anno ma sopratutto di realizzare ancora fallimenti. Studio, passo tre/quattro ore al giorno studiando ma ottengo voti bassissimmi e ho gia alcune materie sotto. Non riuscirei mai ad accettare una bocciatura sapendo che dietro c'è stato impegno.
Ciao tesoro!i sono rispecchiata molto nel tuo messaggio. Io frequento il liceo scientifico scienze applicate e studio 5h al giorno. Questo implica no vita sociale, no hobby, no passioni, no gioie.Informatica l'ho pure sotto con 5,5 di media arrrStudio davvero tanto ma non sono portata per quelle stramaledette materie scientifiche tra cui matematica fisica e chimica.Non le capisco. E mi sento ogni giorno che passa più sbagliata perché sbaglio sempre tutto. I sento sempre non abbastanza. Mi sento come se mi basta un ultima mossa per precipitare, cadere al suolo, schiantarmi e distruggermi in mille pezzi. E sono così spaventata. Così triste. Che non saprei descrivertelo. Tesoro, anche io mi sento esattamente come te, ma sono arrivata in terza, non avrò una pagella con tutti 10 ma non sono mai stata rimandata o bocciata. Vedrai che è solo la sia a giocarti brutti scherzi e passerai senza problemi in seconda. È normale in prima andare male (dai quanti 2 prendevo io in fisica 😅)Tutti si sistemerà !
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ictadmin · 5 years ago
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Obblighi di legge per il personale HACCP
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Qual è l’obbligo di formazione per tutto il personale addetto alla preparazione e somministrazione degli alimenti per ottenere la certificazione HACCP?
L’obbligo della formazione professionale per tutto il personale addetto alla preparazione e somministrazione degli alimenti (compresi i responsabili HACCP), è stato notevolmente ribadito dal Reg. 852/04 e dalle diverse disposizioni regionali italiane.
Queste normative hanno prescritto il coinvolgimento diretto del personale, attraverso una periodica e comprovata educazione sanitaria.
In particolare, l’imprenditore alimentare deve garantire che i propri dipendenti abbiano ricevuto idonea formazione circa:
l’igiene alimentare, con particolare riguardo alle misure di prevenzione dei pericoli igienico-sanitari connessi alla manipolazione alimentare; l’applicazione delle misure di autocontrollo correlate allo specifico settore produttivo ed alle mansioni svolte dal lavoratore stesso.
L’obiettivo è quello che, ciascun incaricato conosca e comprenda i vari rischi insiti in tutta la filiera alimentare e come tali pericoli possono essere prevenuti o minimizzati, tramite una corretta prassi igienica.
Chi deve frequentare il corso di formazione HACCP?
Chiunque manipola alimenti, anche per successiva vendita (cuochi, aiuto cuochi, pizzaioli, catering, camerieri, pasticceri, gelatieri, gelatai, pescivendoli, pastai, macellai, lattiero caseari, macellatori, sezionatori, dolciumi sfusi, alimentaristi, baristi, sia che manipolino alimenti, sia che somministrino solo bevande od alimenti confezionati, mungitori, trasportatori che durante le fasi del trasporto possono entrare in contatto con alimenti non confezionati, panificatori, ecc.)
Chi è esonerato dal fare il corso di formazione HACCP?
Tutti coloro che sono in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
Laurea in Medicina e Chirurgia; Laurea in Veterinaria; Laurea in Scienze Biologiche; Laurea in Scienze e Tecnologia Alimentare; Laurea in Assistente sanitario; Laurea in Tecnica della Prevenzione; Laurea in Infermieristica; Laurea in Dietista; Laurea in Farmacia; Laurea in Sicurezza Igienico-Sanitaria degli Alimenti; Laurea in Chimica o Chimica Industriale; Laurea in Biotecnologie; Diploma di Tecnico dei Servizi di Ristorazione, rilasciato da un Istituto Professionale Alberghiero.
E inoltre chi già, prima dell’emanazione, avesse frequentato con esito positivo un corso abilitante alla somministrazione o alla vendita di cibi e bevande.
Quanto dura e come si svolge il corso di formazione HACCP?
Il corso di formazione haccp dura 4 ore (Regione Lombardia), comprensive di adeguata istruzione (in merito ad igiene della persona, malattie trasmissibili dagli alimenti e sanificazione) e test finale di controllo.
Chi è soggetto solo ad obbligo informativo?
Per chi non manipola alimenti (es. cantinieri addetti all’imbottigliamento, lavapiatti, venditori frutta/verdura, venditori alimenti confezionati non deperibili, mugnai, personale degli asili e scuole materne che non manipola alimenti), le misure informative – formative sono assolte con la presa visione delle “Norme di comportamento per una corretta preparazione/manipolazione sicura degli alimenti”.
La presa visione è dimostrata dall’apposizione sul documento di data, timbro dell’impresa e firma di ciascuno degli addetti dell’impresa alimentare (titolare, dipendenti, collaboratori ecc.) entro 30 giorni dall’inizio dell’attività o del rapporto di lavoro.
Il personale saltuariamente impiegato in sagre, fiere, manifestazioni è soggetto all’obbligo di formazione?
Rimane esente dal possesso del libretto di idoneità sanitaria il “personale saltuariamente impiegato dagli organizzatori di sagre, fiere e manifestazioni a carattere religioso, benefico o politico”, secondo quanto già disposto dall’art. 92 punto 14 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388.
Per le aziende che non vogliono certificarsi, sono disponibili professionisti esterni per la consulenza in materia di HACCP.
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moderata-crisi · 6 years ago
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Come funziona per biotecnologie industriali e agroalimentari? Se volessi lavorare nell'ambito alimentare che facoltà dovrei seguire?
Beh, direi che il nome è abbastanza eloquente. Io studio biotecnologie biomolecolari e industriali a napoli e direi che per lavorare nel campo dell’industria alimentare è buono. Se mi dici che la facoltà che vorresti fare è industriali e agroalimentari deduco solo che può essere più indicato della mia! 
biomolecolari e industriali è abbastanza improntata, appunto, sulla ricerca in campo industriale. ci sono esami base al primo anno (genetica, fisica, matematica, biologia cellulare, inglese ecc); dal secondo anno ci si specializza di più con microbiologia, biologia molecolare, biochimica generale e applicata, ingegneria dei bioprocessi; mentre al terzo anno ci sono principalmente esami molto specifici come impianti biotecnologici (che tra l’altro sto preparando ora), biologia molecolare applicata, chimica bioanalitica, enzimologia industriale + 3 esami a scelta (quelli consigliati sono ottimi: biodiritto, fluidi microstrutturati, sintesi e progettazione di oligonucleotidi (che io ho cambiato con chimica degli inquinanti organici)).
insomma, se vuoi qualcosa di strettamente specifico, è un’ottima facoltà
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creativemorningstrn · 5 years ago
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Vincenzo Guarnieri vive a Torino e si occupa di scienza cercando le strategie più efficaci per raccontarla e permettere a tutti di comprenderne la bellezza, la complessità e le criticità.
Si è laureato in chimica e ha conseguito un dottorato di ricerca in biochimica e biotecnologie cellulari lavorando all’Università di Torino e alla Rutgers University negli Stati Uniti. Fa parte del centro di ricerca IRIS - Istituto di Ricerche Interdisciplinari sulla Sostenibilità, con il quale ha approfondito la relazione tra arte, scienza e altre forme di conoscenza, e ha lavorato su tematiche legate al mondo del cibo e dell’agricoltura.
È uno dei fondatori di FRAME – Divagazioni scientifiche, gruppo di lavoro che si occupa in molteplici modi di comunicazione della scienza, dalla ricerca teorico-pratica di nuovi format all’ideazione e realizzazione di laboratori, mostre e festival scientifici, come il Food&Science Festival di Mantova.
Tra i suoi ultimi lavori ci sono le mostre scientifiche e artistiche interattive, realizzate in collaborazione con auroraMeccanica, “Human Rice” (www.humanrice.it) sul rapporto di co-evoluzione tra uomo e riso dall’invenzione dell’agricoltura a oggi, e  “Rizosfera – La vita sottoterrestre” (www.rizosfera.it) che affronta i temi della biodiversità e della fertilità del suolo concentrandosi sulle simbiosi microscopiche che interessano le radici delle piante.
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bicchiere · 4 years ago
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Cultura generale e logica: ragazzi qui vi concedo solo quella su Seul ma bastava sapere quella più a est. A quella sulla Bandiera molti avranno messo 6 non pensando a togliere la bandiera standard dalle permutazioni. Il coglione che ha sbagliato la domanda sul COVID lo voglio vedere in faccia.
Biologia: Biologia quest'anno è una passeggiata, molta citologia. Nulla a che vedere con l'anno scorso. Quella di biotecnologie sull'isotopo del Fosforo era esotica ma quel esperimento viene trattato spesso nei licei quindi confido nella vostra preparazione.
Chimica: Sicuramente più impegnativa di Biologia. Molto varia e spesso non immediata.
Matematica e Fisica: Studiando queste cose mi risultano abbastanza semplici quindi mi è difficile valutare oggettivamente, tuttavia mi sembra che ci sia stato un aumento di difficoltà. L'equazione con valore assoluto, il moto nel piani e quelle rette che molti avranno scambiato per iperboli o ellissi. Qui secondo me c'è una mezza strage.
Mi aspetto grandi punteggi quest'anno.
Uh ma oggi c'era il test di medicina, mi auguro sia andato bene piccoli medici in potenza. A breve unboxing e recensione del test.
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televaltiberina · 5 years ago
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PMI Day 2019: questa mattina la visita dei ragazzi dell’Istituto Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello, promossa da Confindustria Umbria, alla Kemon 28 studenti della terza A, indirizzo "Chimica e Biotecnologie ambientali", dell'Istituto Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello, stamane hanno visitato l’azienda Kemon di San Giustino, in occasione del PMI Day di Confindustria Umbria.
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goodbearblind · 7 years ago
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Finalmente Veggy - Olmo E' di questi giorni l'uscita a livello internazionale del nuovo cornetto vegano dell'Algida (azienda della Unilever). Finalmente dopo tante attese esce il gelato succoso anche per i vegani. Un passo avanti per le multinazionali dello sfruttamento, dieci passi indietro per l'umanità. Visto che sto già leggendo apprezzamenti orgasmici sul nuovo gelatoveg, alcune informazioni sul colosso che lo fabbrica e lo distribuisce. La lotta per la liberazione totale parte combattendo proprio coloro che la vogliono privare della spinta rivoluzionaria, riducendola a insulto dietetico, modaiolo e etichettandola come conforme a una società che ci annienta sempre di più. L'antispecismo non si riconosce e mai si riconoscerà nelle istanze fasciste di colossi che non solo sfruttano ma manipolano e lobotomizzano. Non crediate che un gelato per definizione sia un prodotto innocente, anzi, come tutti i prodotti della grande distribuzione esso gronda sangue di esseri viventi. La mercificazione va combattuta sempre, di qualsiasi colore, rossa, blu o verdeveg che sia. Una sola lotta: liberazione animale, umana e della terra, il resto è oppressione. STORIA DI UNILEVER "Unilever nasce nel 1930 dalla fusione di due società, l'inglese Lever Brothers e l'olandese Margarin Unie. Gli anni trascorsi tra il 1930 e i giorni nostri hanno visto questa azienda protagonista di un'ascesa ed un'espansione che l'hanno resa una tra le multinazionali più potenti sul mercato. Oggi Unilever può contare su un ventaglio di marche (nel campo dell'alimentazione, bevande, prodotti per l'igiene e per la casa) in tutto il mondo, molte delle quali dominanti nei loro settori di vendita. È presente in 90 paesi con 200 filiali e si presenta come il gruppo più importante nel settore dei beni di largo consumo. Oggi la multinazionale alimentare e chimica è presente in 75 paesi. Fattura 100.000 miliardi di dollari e impiega 300.000 persone. PRODOTTI La Unilever Italia occupa il primo posto tra le imprese alimentari italiane (opera attraverso cinque società "autonome" che fanno capo a Unilever Italia s.p.a. e sono Sagit, Lever Fabergè, Van Den Berg, Calvin Klein Cosmetics, Diversey), è azienda leader nel mercato degli oli d'oliva, dei surgelati, del tè, delle margarine e dei gelati. Inoltre, è il più grande commerciante al mondo di the di cui è anche un grande produttore attraverso la propria filiale Brooke Bond. Oggi è presente nei mercati di tutto il mondo con i seguenti prodotti: • DETERSIVI: Coccolino, Omo, Bio Presto, Svelto, Vim, Cif, Lysoform, Surf • SAPONETTE: Lux, Dove, Rexona • SPAZZOLINI: Gibbs • DENTIFRICI: Durban's, Benefit, lose-up Pepsodent, Mentadent • CREME: Leocrema, Cutex • SHAMPOO: Clear, Elidor, Axe, Denim, Dimension, Dove, Timotei • COSMETICI: Atkinson • PROFUMI: Fabergè, Brut 33 • ALIMENTARI: Milkana, Gradina, Rama, Maya • MARMELLATA: Althea • GELATI: Algida (Toh, il cornetto vegan!), Carte d'Or, Eldorado, Magnum, Solero, Sorbetteria di Ranieri • SURGELATI: Findus, Genepesca, Igloo • OLIO: Bertolli, Dante, Friol, Maya • MAIONESE: Calve', Mayo', Top down • TE' : Lipton, TE' ati PARADISI FISCALI Secondo il Rapporto annuale 2009 Unilever, la società ha filiali nei seguenti paesi: Andorra, Antigua, Bahamas, Barbados, Belize, Bahrain, Brunei, Costa Rica, Cipro, Dominica, Grenada, Guatemala, Hong Kong, Irlanda, Liberia, Lussemburgo, Malta, Isole Marshall, Mauritius, Monaco, Antille Olandesi, Panama, Filippine, Samoa, San Marino, Seychelles, Singapore, St Lucia, St Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Tonga, Uruguay e Vanuatu. In questi paesi compra letteralmente il silenzio dei funzionari amministrativi. PRODOTTI GENETICAMENTE MODIFICATI E GELATI La multinazionale Unilever, che controlla oltre il 60% del mercato italiano del gelato confezionato, vuole lanciare in Italia il “gelato al merluzzo” o meglio alla proteina artificiale copiata con la bioingegneria dal ´macrozoarces americanus´, una specie di merluzzo che vive nelle acque atlantiche più fredde. L’intento di Unilever è quello di abbassare così la temperatura a cui si formano i cristalli di ghiaccio e realizzare gelati con forme più complicate e più “gradevoli” alla vista, soprattutto dei bambini. Unilever ha affermato che una miscela solida potrebbe essere creata e usata, che mantiene la forma delineata senza l'uso eccessivo di grassi e crema. La richiesta di utilizzare la tecnologia era stata presentata alla Food Standards Agency, e Unilever ha detto che la tecnologia è stata già precedentemente messa in atto negli Stati Uniti come in altre parti del mondo. Nell'ottobre 2015 Ethical Consumer ha scritto ai vertici Unilever allegando un questionario che comprendeva una domanda sull’uso o meno di una politica di modificazione genetica. L'azienda ha risposto che "Riconosciamo che l'opinione pubblica sulle biotecnologie, come ad esempio l'uso di ingredienti geneticamente modificati negli alimenti, è ancora in evoluzione e che il dibattito e il consenso dell'opinione pubblica stessa è in fasi diverse in differenti regioni del mondo. Le nostre aziende sono libere di usare ingredienti derivati da semi geneticamente modificati, che sono stati approvati dalle autorità di regolamentazione e che soddisfano i nostri standard di qualità e accettabilità’’. Secondo le guide che si occupano di boicottare le multinazionali che devastano l'ambiente i seguenti prodotti sono stati classificati con il rating negativo applicato a "prodotti alimentari che contengono ingredienti geneticamente modificati o essere derivati da animali nutriti con colture geneticamente modificate": Pepperami, ragù bianco sugo lasagne, Ben & Jerry gelato, Magnum, Solero, algida (Toh, il cornetto vegan!) Pollo Salse Stasera reamy, Minimilk, Bovril, Elmlea, maionese Hellman, e brodo di pollo Knorr, prosciutto salsa cremosa salsa olandese salsa, e il prezzemolo. IL THE Unilever, con la consociata Brooke Bond (proprio quella che si occupa del marchio Lipton) coltiva tè in paesi come l'India, il Kenya, la Tanzania, Malawi e lo Zaire per una superficie globale di circa 17'000 ettari. Le critiche vanno alle condizioni più che misere dei lavoratori come pure ai salari da fame che percepiscono, nessuna possibilità di sindacati e continue vessazioni e intimidazioni alle famiglie dei lavoratori. La produzione di tè nello Sri Lanka è cominciata verso la fine del secolo scorso, quando Lipton comperò 10'000 ettari di terra. La popolazione locale si rifiutò di lavorare in quelle piantagioni così Lipton assunse lavoratori Tamil dal sud dell'India. Ma le popolazioni Tamil non sono viste di buon occhio da quelle cingalesi. Cominciarono così tutta una serie di guerre civili tra forze governative e le cosiddette " tigri di liberazione Tamil ". Sono circa mezzo milione i Tamil che lavorano oggi nelle piantagioni della Unilever, senza diritti politici, senza patria, al limite della soglia di povertà, emarginati dal governo cingalese, come ogni minoranza etnica e non del resto. La tragica situazione dello Sri Lanka affonda le sue radici nel periodo coloniale, in cui la coltivazione del tè ha creato ingiustizie strutturali che permangono tutt'ora : il tè Lipton rimane la memoria e il simbolo di queste ingiustizie. RITORSIONE SUI LAVORATORI Unilever ha filiali in paesi con regimi oppressivi come il Brasile, la Colombia, l'Egitto, l'El Salvador, il Guatemala, Honduras, l'India, l'Indonesia, il Kenya, il Messico, il Marocco, il Perù, le Filippine, il Senegal, lo Sri Lanka, la Turchia e l 'Uganda. Unilever è uno dei massimi responsabili delle gravi condizioni in cui versano milioni di contadini del sud del mondo (milioni non centinaia!) perchè i suoi metodi commerciali, totalmente ispirati ad una logica di profitto terrificante, non garantiscono guadagni dignitosi. La violenza dell'Unilever è ormai nota a livello mondiale. Secondo il sindacato internazionale dei lavoratori, la controllata Brooke Bond continua a strappare ingenti profitti dalla sua piantagione keniota Sulmac, la più grande del mondo, ove impiega oltre 5000 lavoratori a tempo pieno. Le condizioni di lavoro sono state definite "da manuale del colonialismo". Secondo il rapporto 2005 di ActionAid 'Power Hungry’ i vertici Unilever sono stati complici di lavoro minorile in Andhra Pradesh, in India. La pubblicazione ha dichiarato che ci sono stati 82.875 i bambini impiegati in aziende agricole di semi di cotone nello stato Indiano meridionale nel 2003-2004 - e che 12.375 dei bambini ha lavorato in aziende multinazionali come la fornitura di Unilever. Il rapporto sostiene che molti erano bambini lavoratori sotto i 10 anni, l'85% erano ragazze, e avevano un salario medio giornaliero di 14-25 rupie. Molti sono stati gli immigrati che sono stati venduti in schiavitù per debiti. I bambini erano soliti subire l’impollinazione incrociata di fiori di cotone a mano per un massimo di 13 ore al giorno, e nel processo sono stati esposti a effetti di pesticidi tossici. Dormitori comuni allocati in piccole capanne erano l’alloggio più usuale, ove si lamentava mal di testa, nausea e convulsioni dovuti alle sostanze chimiche inalate. Unilever (la mamma di Algida), in Indonesia, Malawi e Kenya, è stato accusato di assumere personale con un contratto temporaneo il che comporta un peggioramento della paga e una diminuzione dei diritti fondamentali, per esempio accesso alle cure mediche. Unilever è responsabile del 70% delle esportazioni di tè indonesiano, ed è stato dichiarato "altamente probabile" che l'azienda influenzi i prezzi nella regione in stile militarista. INQUINAMENTO La compagnia è stata multata innumerevoli volte a causa del rilascio di 50 tonnellate di acido solforico concentrato dalla sua fabbrica Crossfield Chemicals a Warrington (Gran Bretagna). Secondo il Registro dell'Autorità Nazionale dei Fiumi, nel periodo Gennaio-Marzo 1991 la compagnia ha superato gli scarichi consentiti tre o più volte. Inoltre, tra l'1-9-1989 e il 31-8-1991 la compagnia fu dichiarata colpevole di inquinamento delle acque in superficie e delle falde acquifere. Unilever è stata accusata nel 2008 da varie associazioni ambientaliste per avere contribuito alla deforestazione della foresta pluviale indonesiana acquistando olio di palma da fornitori che devastavano l'ambiente. L'azienda ha risposto rivelando i suoi obiettivi di acquisto di olio di palma da fornitori certificati entro il 2017 (certo vi crediamo fiduciosi). In India la filiale di Unilever Hindustan Lever è stata accusata di inquinamento ambientale in una zona protetta del sud del paese per avere abusivamente scaricato scarti tossici di mercurio derivanti dalla produzione di termometri. TEST ANIMALI Quasi tutti i cosmetici della Unilever sono testati sugli animali (dico quasi tutti perchè parliamo di più del 90 per cento). Unilever era su una lista di aziende che testano i propri prodotti sugli animali come, per esempio, prodotti di igiene intima e prodotti per la casa che sono stati testati su cavie anche se non richiesto dalla legge. L'edizione 2014 del Bollettino ‘’Uncaged Campagne’’ dichiarava che vivisettori da Unilever siano stati coinvolti nel 'sacrificio' di centinaia di topi in un ripetersi di test d’avvelenamento utilizzando ingredienti chimici quali butilparaben e metilparaben. Le sostanze chimiche coinvolte vengono somministrate agli animali come '’cibo di tutti i giorni’’, effettuando il prelievo di campioni di sangue con un metodo chiamato '’emorragia retro-orbitale’'. Si tratta di una procedura estrema che coinvolge la puntura della cavità oculare. Secondo l'articolo, non vi è stata applicata condanna alcuna per questo metodo d’esaminazione, avvallando dunque l'estrema brutalità di questo test. Nel Febbraio 1992 Earth First lanciò il boicottaggio della Unilever e dei suoi prodotti dietetici integrali, alla luce dei test sugli animali e del comportamento globale verso l'ambiente. Secondo un comunicato stampa della Humane Society degli Stati Uniti, del 23 agosto 2009, una campagna era stata lanciata per chiedere a 'Ben & Jerry', di proprieta’ Unilever, di smettere l’uso di uova provenienti da allevamenti di pollame in batteria per produrre il proprio gelato. La società assicurò di effettuare tale modifica e passare a uova di galline ruspanti (la barzelletta nella tragedia)." Per concludere in maniera faticosamente leggera (quando si affrontano argomenti dove si parla di aziende che disintegrano l'ecosistema, uccidono e utilizzano la tortura per aumentare i loro profitti, è difficile chiudere con leggerezza) fare il gelato (senza latte e uova) in casa richiede circa trenta minuti. Ma se utilizzate la domenica per fare il gelato, privandovi per una volta della gita all'outlet, allora in 3 ore riempite il frigorifero di gelati per un mese. Fate felici voi, i vostri figli, la vostra nonna, la bisnonna, la vostra o vostro o altro compagn* e evitate così di foraggiare la guerra (perchè di questo si tratta, guerra). Il gelataio pazzo
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lavorolodi · 6 years ago
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