#che importa cosa sai fare e cosa no?
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aliceisinchains · 6 months ago
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qualche notte fa ho sognato il mare. io mi trovavo in mezzo al mare, su una zattera e un solo remo con cui guidarla. Ma non ero da sola. C'era una bambina con me, piccola, credo 2-3 anni di età; la tenevo un po' in braccio, poi la lasciavo giocare in acqua, ma dovevo stare attenta che non annegasse. La bimba piangeva, poi rideva, si sentiva al sicuro e protetta tra le mie braccia, iniziava ad aver paura se la lasciavo in mare troppo tempo da sola. Penso ci abbiano punto delle meduse, il mare ne era pieno.
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canesenzafissadimora · 2 months ago
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L'altro giorno, ero al supermercato a fare la spesa intorno alle 18:30 quando un uomo anziano è entrato nel corridoio della pasta e mi ha messo una mano sulla spalla. Ho sobbalzato. La mia prima reazione è stata quella di arrabbiarmi e chiedergli di non toccarmi. Poi ho notato qualcosa. L'uomo stava piangendo. Sembrava sconvolto e confuso.
Improvvisamente mi ha chiesto: "Sai dov’è mia moglie? La sto cercando." Gli ho risposto che non lo sapevo e gli ho suggerito di chiedere aiuto al banco informazioni per trovarla. Pensavo che l'avesse persa tra le corsie. A chi non è mai capitato? Ma mi sbagliavo.
Ha continuato a chiedere: "Dov'è mia moglie? Era proprio qui." Le lacrime gli riempivano gli occhi. Gli ho detto di nuovo che non ne ero sicura e gli ho proposto di accompagnarlo al banco del servizio clienti, dove avrebbero potuto fare un annuncio tramite gli altoparlanti. Ha accettato.
Lì, la donna al banco ha chiesto un nome. Lui mi ha guardato, come se fossi io ad avere la risposta. La donna ha alzato gli occhi al cielo e si è rivolta a me: "Signorina, ha IL NOME?" Le ho spiegato che non conoscevo quell'uomo e che non avevo più informazioni di lei. "È uno scherzo?" ha chiesto. A quel punto mi sono resa conto che quell'uomo non era semplicemente confuso, ma affetto da Alzheimer. Avendo avuto un nonno con questa condizione, lo riconoscevo fin troppo bene.
L'ho portato all'area ristoro e ci siamo seduti. Ora tremava e piangeva piano. "Dov'è il mio amore?" Gli ho preso le mani e gli ho chiesto se avesse un cellulare. Mi si spezzava il cuore per lui. Mi ha detto che non ne era sicuro, così gli ho chiesto se potevo cercare nelle sue tasche. Ha acconsentito. Con attenzione, ho trovato un piccolo cellulare a conchiglia. Ho cercato tra i contatti e ne ho trovato uno chiamato "Figlia Krissy". L'ho chiamata subito. Ha risposto in pochi secondi.
"Pronto?" ha detto, con la voce già preoccupata. Le ho spiegato che ero con un uomo anziano che presumibilmente era suo padre. Che eravamo al supermercato di Lane Street e che lui era molto sconvolto e turbato.
"Sto arrivando," ha detto. "Puoi assicurarti che non si allontani?" Ha continuato: "Grazie, grazie mille. Sto venendo."
Per circa 20 minuti, sono rimasta seduta con uno sconosciuto in lacrime. Gli ho tenuto le mani. Gli ho asciugato le lacrime. Quando ha tremato, gli ho messo la mia giacca in grembo. Gli ho dato le risposte di cui aveva bisogno in quel momento. L'ho tenuto lontano dal vagare. Perché era il minimo che potessi fare.
Improvvisamente, è entrata una giovane donna alta, che sembrava avere circa 28 o 29 anni. Lunghi capelli neri e occhi verdi. Ci siamo scambiati uno sguardo e lei si è precipitata verso di noi. "Grazie. GRAZIE," ha detto. "Dovevo assentarmi solo per un'ora, e questo succede. Sapevo che non avrei dovuto lasciarlo. Mi dispiace tanto." Mi ha spiegato che a volte lui si allontana per cercare sua moglie. L'ha persa 13 anni fa, ma non smette mai di cercarla.
Ha aiutato suo padre ad alzarsi dalla sedia e mi ha ringraziato ancora una volta. Mentre uscivano, l'ho sentito dire di nuovo: "Dov'è mia moglie?" Mi si è stretto il cuore, ma ero così felice di vederlo con la sua famiglia di nuovo.
Condivido questa storia non solo perché quest'uomo mi ha toccato il cuore, ma per dire questo: La maggior parte del mondo sono estranei per te. Lo so. Ma non dimenticare mai che condividiamo tutti questo mondo e, in esso, possiamo condividere gentilezza. È l'unica cosa che può farci andare avanti. Se vedi qualcosa, fai qualcosa. Non sai mai quanto grande può essere il tuo impatto sulla vita di qualcun altro.
Non mi importa che il carrello della spesa che avevo lasciato nel corridoio della pasta durante il trambusto sia stato svuotato e messo a posto. Non mi importa di aver cenato un po' più tardi quella sera. Di essere tornata a casa e di aver pianto in cucina per questo dolce, povero uomo. La gentilezza non costa nulla.
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biancarondine · 1 year ago
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Il fatto è che certe cose le puoi dire solo a chi sai che le può capire. Che è anche il motivo per cui parliamo così poco di quello che ci importa davvero.
Alla fine trovare qualcuno con cui parlare è difficile, sì, ma non è quella la cosa più difficile. Il difficile è trovare chi ti sappia fare le domande giuste, quelle per cui hai la risposta lì da anni senza neanche saperlo.
— E. Galiano
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vividiste · 5 months ago
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Immagina di essere nata femmina, tua madre ti ha messo al mondo e, insieme a tuo padre, hanno voluto chiamarti Imane, fede.
Immagina che, mentre cresci, capisci di avere una passione, la Boxe. Ti alleni, gareggi, vinci, hai un dono.
Sei molto forte ma crescendo noti che il tuo corpo non è come quello di tutte quelle che ti circondano, e capisci che hai qualcosa di diverso. Un livello ormonale di testosterone più alto.
E non lo noti solo tu, ma te lo fanno notare ogni volta che sali sul ring misurandolo.
Immagina di esserti sentita sempre donna, di non aver mai modificato niente nel tuo corpo. Tra l'altro cresciuta in un paese dove la transizione è illegale, ma a te che importa? Sei donna e lo sai.
Immagina di gareggiare più volte, prenderti tutti quei pugni, cadere, rialzarti ed essere squalificata. Più volte, tante volte. Un sorriso, e si va avanti, sperando nella prossima.
Immagina di salire sul ring con una Irlandese, Kelly Herrington (tanto per citarne una) 1-0 per lei, la prima, la seconda, la QUINTA VOLTA. Hai perso ancora, ti sei presa i pugni più forti della tua vita e non sei riuscita a mettere nemmeno una volta k.o. quell'altra donna davanti a te che ti ha massacrato.
Eppure, lei non aveva tutto questo testosterone di cui parlano, nessuno si è chiesto come mai ti abbia battuto.
Immagina di essere squalificata perchè quella volta avevi un livello di testosterone più alto rispetto ai criteri richiesti.
Immagina di andare alle olimpiadi, anni di lavoro, di allenamento, di sacrifici, un sogno. Questa volta il livello di testosterone è nella norma, va tutto bene. E immagina poi di essere definita "Uomo algerino" dai giornali italiani. Di ritrovarti oggetto di un'ondata di odio e discriminazione di cui non volevi far parte e di essere chiamata trans, solo perchè per qualcuno non sei abbastanza donna.
Dai il primo pugno, circa 30 secondi, ancora non ti sei nemmeno caricata per il round. Vedi la tua avversaria andare all'angolo, piangere, dire che fa male. Sei confusa, certo che fa male, è un pugno, ne hai presi migliaia anche tu.
Il round finisce ancora prima di iniziare, ti dispiace, giorni prima sei stata inondata di polemiche, di dubbi, di ansie. Ti avvicini a lei, per salutare, per dare una mano, quella famosa solidarietà femminile. Ma no, tu non sei donna, non sai cosa sia. Infatti, ti gira le spalle, piange, se ne va e tu rimani lì, non sai che fare.
Che colpa hai?
Nessuna. Sei nata donna, con qualche anomalia, ma sei donna. Eppure per i politici italiani non lo sei, uomo algerino, trans.
Non vorrei entrare nel merito, mi dispiace per la Carini. Sicuramente il tormento mediatico ha avuto un grosso impatto. Però, dai, stiamo parlando di olimpiadi di Boxe, in cui ha partecipato una campionessa italiana chiamata Tiger, fiamme oro della Polizia di Stato, mica danza classica.
(Grazie a Monia Ben R’houma per questo testo bellissimo e pieno di empatia)
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Fonte fb
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barrenwomb · 3 months ago
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giuro sul signore gesù nell'alto dei cieli che se qualcuno mi chiedesse come sto io non saprei cosa rispondere perché è tipo una sensazione sgradevole ma allo stesso tempo non sto male nel senso che non penso che vorrei tipo ammazzarmi ma questo non significa niente non sto male nemmeno nel senso che non mi sopporto? non so come spiegare. tutto sommato sto bene ma non sto così bene ma non importa. quindi quando tutti mi chiedono come ti senti???? io sono tipo ah ma lo sai che oggi ho mangiato le melanzane gratinate al forno e comunque continua a piovere incessantemente e sto ovulando e mi fa male la pancia e sta cominciando a fare buio prima delle sette di sera e mi sento sola come al solito e mi sento anche una spugna che assorbe i sentimenti degli altri e tipo ho una voglia assurda di litigare e poi c'è la dissonanza cognitiva per cui mi sento apprezzata ma anche detestata e niente quindi più che stare male è un leggero disagio ma molto pervasivo. oggi ultimo turno di notte
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elenascrive · 5 months ago
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È già trascorso un intero decennio
È impossibile mi dico!
Poi mi chiedo:
ma come diavolo abbiamo fatto?
Così distanti, senza mai incontrarci?
Eppure siamo ancora qui
a dichiararci Gemellini,
esattamente come ci siamo proclamati
all’inizio della Nostra incredibile Amicizia
Chi ci guarderebbe da fuori
direbbe che siamo due perfetti incoscienti
giacché sosterebbe che in comune
Io e Te
non abbiamo proprio niente
E un po’ li capisco
perché é ciò che ho pensato pure Io
quando Ti ho conosciuto
Tu che sei sempre stato molto più spigliato
e simpatico,
con quegli occhi azzurri
da mozzare il fiato
Per niente timido o insicuro
coraggioso quanto basta
per non farti ingabbiare da nessuno
Il contrario di Me insomma
Eppure…
Eppure un qualcosa c’è
che d’inspiegabilmente ci lega
magicamente bene
Lo abbiamo scoperto ed imparato
nel corso di questi lunghi anni
trascorsi tra risate a non finire,
con la dannata voglia
di non prendersi troppo sul serio
concedendosi di tanto in tanto
un po’ di quella sana leggerezza
capace di fare la differenza
Ciò che mi ha colpito di Te
è stato che non Ti sei mai voluto
soffermare all’apparenza
nemmeno quando non sapevi che volto avessi,
provando così ad entrare in profondità
per scoprire e comprendere il Mio strano Mondo
che non hai mai giudicato
nemmeno per un secondo
Tu dunque mi hai apprezzata subito
per ciò che ero e per ciò che sono
sia dentro che fuori,
non facendomi sentire sbagliata
in nessuna circostanza
né tantomeno inadeguata
Lo confesso però,
alla volte sono stata Io Colei che
si sentiva non all’altezza!
Ma Tu hai subito messo a tacere
queste Mie pare
dimostrandomi che
non avevo nulla da rimproverarmi
perché come Gemellina
Ti sono sempre andata a genio!
Questo è stato il Regalo più Bello
che la Tua Amicizia potesse farmi
e che incredibilmente si rinnova
di anno in anno
Se siamo ancora qui
ne è la conferma!
Che cosa assai meravigliosa è
quando Ti arrabbi con Me
perché magari sono giù e non lo sai,
ricordandomi che gli amici per giunta gemelli
servono principalmente a questo:
a tirare su l’altro quando si trova nei guai!
Del resto non importa la distanza
quando il sentimento è reale e sincero
come lo è il Nostro!
Colgo ora al volo l’occasione
di ringraziarti di cuore
per esserci stato, per essere ancora qui
e per continuare ad esserci anche domani,
sino al prossimo decennio! 🍾🥂🎉
Con affetto 😘🤗
Christian Caro ❤️
@elenascrive
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leirsen · 23 days ago
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Ho l'anima incrinata di sogni, una voce candida come neve che racconta il silenzio, come acqua abissale che custodisce segreti, mentre il vento sussurra verità dimenticate e l'universo si riflette nelle profondità del mio essere. - Leizha D. Danae
"She's like the moon"
Per aspera ad astra. Asta inclinant, sed non obligant 🦢
Pugnare cum diis cumque fortuna, grave est. [Nessuno può sfuggire il proprio destino]
Se una cosa è destinata ad essere non importa quanti ostacoli ci siano di mezzo, ritornerà sempre — Leizha D. Danae
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Figlia del Destino, sei l'organo muto del Caos. Ti lasci piegare dal vento, come un filo d'erba, inganni tutti, fingendo spalle fragili. Con i tuoi capelli tessi filigrane d'oro e di ombre, in cui nascondi la promessa di un nuovo mondo, di un giorno in cui il fuoco inghiottirà di nuovo il cielo. Tu sai cosa sogna il vulcano mentre dorme, nel silenzio profondo della terra che pulsa. (Credit to: Machi __polariss_)
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"A priestess is a woman who owns her power. She is the embodiment of divine feminine energy. Her existence is alchemy. She is a healer. She is an oracle."
“On snowy days like this my heart dances, as if something might appear at any time to take advantage of this white stillness.”
“I love this cruel, ridiculous, beautiful world.”
"Thank to these eyes... I came to understand how cruel and despicable people can be...but that also allowed me to appreciate true beauty. All you have to do is look at things from a different perspective. Once I realized that the things we usually take for granted are really miracles. I came to see everything in its preocious, emphereal beauty. I love this world"
Ciò che pensavi fosse un dato di fatto è in realtà un prodotto di miracoli. Io... amo questo mondo.
— Lacie Baskerville, Pandora Hearts
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“C’è splendore in ogni cosa, io l’ho visto. […] Ciao faccia bella, gioia più grande. Il tuo destino è l’amore. Sempre. Nient’altro” —Mariangela Gualtieri
"Gli altri sono troppi, per me. Ho un cuore eremita. Sono impastata di silenzio e di vento. Sono antica. [...] E se sfreccio a volte sulla modesta moto, è per cantare a gola stesa l'ultimo del paradiso fare il mio guizzo pericoloso con tutto quel vento nel petto seminare parole beate nel panorama nervoso. — Mariangela Gualtieri da "Acqua rotta”, in “Senza polvere senza peso", Einaudi, Torino, 2006
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Nella serenità del mio femminile moto perpetuo, trovo la forza di amarmi per ciò che il cielo ha voluto che io fossi. Sono la combinazione perfetta dei pianeti opposti a se stessi....Polvere di fata e di stelle.... [...] - Mariangela Ceci
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"She doesn't speak too much but she leads the most intelligent conversations. She is a thinker. She has her coffee and books and music. She has her style. There's something so deep in her eyes. That's why everybody stares at her. She has a beautiful soul. She has a power and she is not afraid to be different. She is the art." (Credit to joytri)
She's a dreamer, and a badass, and a romantic to the bones. She's the moon, stars, earth, water, and fire. She's fierce, and soft, fabulous, and forever. - Mark Anthony
"She did not want to move, or to speak. She wanted to rest, to lean, to dream. She felt very tired." — Virginia Woolf, The Years
She is kind and very beautiful. But she can be so cruel and it comes so suddenly and such birds that fly, dipping and hunting, with their small sad voices are made too delicately for the sea. — Ernest Hemingway
"She is the virgin-harlot. She is vulgar, witty, knowledgeable to a depth that terrifies, cruel when she is most kind, unthinking while she thinks, and when she seeks to build she is as destructive as a coriolis storm." — Dune Messiah by Frank Herbert
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"I was one of the insatiables. The ones you'd always find sitting closest to the screen. Why do we sit so close? Maybe it was because we wanted to receive the images first. When they were still new, still fresh, before they cleared the hurdles of the rows behind us, before they'd been relayed back from row to row, spectator to spectator, until worn-out, secondhand, the size of a postage stamp it returned to the projectionist's cabin." — The Insatiables
Habent sua fata libelli. [I libri hanno un loro destino]
"La morte è l'ignoto in cui tutti noi siamo vissuti prima di nascere. Nulla è più creativo della morte perché essa è l'intero segreto della vita. Ciò significa che il passato va abbandonato, che l'ignoto non può essere evitato, che l' io non può continuare, che niente può essere fissato per sempre. Quando un uomo sa questo, vive per la prima volta nella sua vita. Trattenendo il respiro lo perde. Lasciandolo andare lo trova." — Alan Watts, La saggezza del dubbio
Ascolta, è proprio perché ho nuotato negli abissi che ho iniziato ad amare l’abisso della quale sono fatta
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Io canto la mia canzone solo a quelli che vengono con me a danzare in un bosco pieno di fate e lupi selvaggi. — Fabrizio Caramagna
Il violino – il più umano di tutti gli strumenti… — Louisa May Alcott)
Un poeta è un uomo che mette una scala su una stella e vi sale mentre suona un violino. — Edmond de Goncourt
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“After all, [the world] is on my side. That is, I’m a part of it. Not separate from it. I walk on the ground and the ground’s walked on by me, I breathe the air and change it, I am entirely interconnected with the world.” — Ursula K. Le Guine, the Lathe of Heaven
Io sono completa 🦋 - Leizha D. Danae
"Lord Visnu said: 'Since your heart is filled immovably with trust in Me, you shall, through My blessing, attain freedom from existence.'" (Vishnu Purana, 1.20.28)
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Leizha's core 🦋🩵🦚🎼🪞✨️🦢
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lunamagicablu · 8 months ago
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Io sono la Vita... sono lo Spirito... Sono illimitato, un ricevitore di luce.. Sono un pensiero alto.. sono amore.. Sono connesso nell'amore a tutto ciò che vive e a tutto ciò che respira.. Sono connesso all'intelligenza divina che conosce il mio bene Il mio tempismo è perfetto.. Sono sempre al posto giusto al momento giusto, faccio e dico le cose giuste.. Sono un'espressione d'amore Ho il diritto di essere qui.. Sono aperto a ricevere tutto l'amore che mi arriva. Me lo merito.. È sicuro per me esprimere il mio potere e la mia autorità È sicuro esprimermi Sto ascoltando.. Sono il figlio innocente di un Dio gentile... merito di sperimentare tutto il mio amore Tutti sono al sicuro con me Tutti sono contenti che io sia qui.. Sono io che scelgo cosa pensare, cosa fare e come usare la mia energia Tutti i miei sentimenti sono al sicuro Sono abbastanza... faccio abbastanza... ho abbastanza... Sono circondato dall'amore e dal sostegno di tutti gli esseri divini nella mia vita.. L'intero universo fisico esiste per supportarmi nella forma fisica.. Più lascio andare/rilascio/mi rilasso, più sperimento il supporto che mi è già stato fornito... Il respiro è sicuro... Non dà mai fastidio... Rilascia disagio, non importa per quanto tempo l'ho conservato Il mio corpo è al sicuro anche se potrei avere paura.. La vita produce solo vita.. Io sono la terra, sono la creatività..
Author © Binnie A. Dansby art Tetyana Erhart **************** I am Life... I am Spirit... I am limitless, a receiver of light.. I am a high thought.. I am love.. I am connected in love to all that lives and all that breathes.. I am connected to Divine intelligence that knows my good My timing is perfect.. I am always in the right place at the right time, doing and saying the right things.. I am an expression of love I have a right to be here.. I am open to receive all the love that comes to me. I deserve it.. It is safe for me to express my power and authority It is safe to express myself I am listening.. I am the innocent child of a gentle God... I deserve to experience all my love Everyone is safe with me Everyone is glad I am here.. I am the one who chooses what to think, what to do and how to use my energy All my feelings are safe I am enough... I do enough... I have enough.. I am surrounded by love and support from all the divine beings in my life.. The entire physical universe exists to support me in physical form.. The more I let go/release/relax, the more I experience the support already provided for me... The breath is safe... It never causes discomfort... It releases discomfort no matter how long I have stored it My body is safe even though I may be feeling afraid.. Life only produces life.. I am the earth, I am creativity..
Author © Binnie A. Dansby art Tetyana Erhart 
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i-am-a-polpetta · 1 year ago
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sono le 23.45 e io sono sveglia da un sacco ma comunque non ho sonno. oggi ho lavorato dodici ore e ho preso in un turno solo, le chiamate che i miei colleghi prendono in tre giorni. nessuno mi ha detto che sono stata brava. forse cercavo solo un po' di approvazione come a dire guarda cosa so fare, scegli me per prima per mettermi in squadra.
approvazione. probabilmente ho sempre cercato solo questa, dovunque andassi.
sai come quando non ti senti mai all'altezza e devi dare il triplo per dimostrare che in realtà anche tu sei brava a fare qualcosa. non importa se nessuno mi ha detto che sono stata brava o che faccio la differenza, non m'interessa più. adesso vorrei solo addormentarmi invece che contemplare il soffitto con il mal di testa. che Appino cantava "eh questa malinconia che mi sale dentro al cuore quando entro a casa mia" ecco, circa possiamo parafrasarla Cosi.
approvazione.
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worldofdarkmoods · 8 days ago
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C’è un momento in cui il silenzio non è solo una scelta, ma una necessità. È quel punto in cui le parole non bastano più, in cui ogni spiegazione sembra inutile, in cui ogni tentativo di aggiustare qualcosa che si è spezzato finisce per fare più male che bene. Sto in silenzio, ma non perché sono debole. Non perché mi manchi il coraggio di dire quello che penso. Sto in silenzio perché dentro di me c’è un caos che non posso più ignorare, e l’unico modo per non affondare è smettere di cercare negli altri ciò che non troverò mai.
Mi sono sempre definita forte, quella che c’era per tutti, che trovava una soluzione anche quando sembrava impossibile. Quella che dava tutto senza chiedere nulla in cambio, che metteva il cuore davanti a ogni cosa. Eppure, eccomi qui, con un vuoto dentro che non so più colmare, con un silenzio che pesa più di qualsiasi parola non detta.
Non è facile accettare che le persone a cui tenevi di più possano essere quelle che ti deludono nel modo più profondo. Non è facile realizzare che chi pensavi fosse un porto sicuro era, in realtà, una tempesta mascherata da calma. Le delusioni non arrivano mai da chi non conta niente per te. Arrivano da chi hai lasciato entrare nel cuore, da chi credevi fosse diverso.
Sto in silenzio perché non ho più energie per spiegare, per giustificare, per lottare contro un muro di indifferenza. Non voglio più cercare attenzioni da chi non ha mai davvero voluto esserci, né provare a far capire il mio dolore a chi non lo ha mai preso sul serio. Il silenzio è il mio modo di proteggermi, di mettere un confine tra me e chi non merita più di attraversarlo.
Ci sono state notti in cui mi sono chiesta cosa avessi sbagliato. Dove fosse il problema. Se ero io quella “troppo sensibile”, “troppo esigente”, o semplicemente “troppo”. Mi sono data mille colpe, ho cercato di cambiare, di migliorarmi, di adattarmi a persone che non avrebbero mai fatto lo stesso per me. E sai cosa ho capito? Che il problema non ero io. Era il fatto che cercavo in loro qualcosa che non potevano darmi.
Le amicizie vere, quelle che ti toccano l’anima, non ti fanno sentire un peso, non ti fanno dubitare del tuo valore. Non ti fanno sentire sola, anche quando sei circondata da gente. Ma io mi sono sentita così, troppe volte. Ho provato a ignorarlo, a fingere che non fosse importante, ma la verità è che non riesco più a far finta di niente.
Sto in silenzio perché non so più chi ho accanto, chi è lì per davvero e chi è lì solo per convenienza o abitudine. Non so più distinguere chi mi ama da chi mi tollera. E questo dubbio mi uccide. Mi spegne. Mi fa sentire come se stessi vivendo in un loop infinito, in cui do tutto e ricevo solo briciole in cambio.
E sì, mi allontano. Mi allontano non perché non mi importi, ma perché mi importa troppo. Mi allontano perché non so più come gestire tutto questo, perché il peso di questa delusione è troppo grande da portare da sola. Mi allontano perché ho bisogno di spazio, di tempo, di silenzio per ritrovare me stessa, per capire chi merita davvero di stare nella mia vita.
Non è rabbia quella che provo, né rancore. È qualcosa di molto più profondo, più silenzioso. È rassegnazione. È la consapevolezza che alcune persone non cambieranno mai, che non importa quanto tu le ami o quanto tu ti impegni per loro: non saranno mai in grado di darti ciò di cui hai bisogno.
E io non voglio più accontentarmi. Non voglio più scusare comportamenti che mi fanno male, né accettare mezze verità o promesse vuote. Ma, allo stesso tempo, non so nemmeno più fidarmi. Ogni parola sembra vuota, ogni gesto sembra avere un secondo fine.
Mi guardo intorno e vedo solo ombre. Ombre di quello che pensavo fosse vero, di quello che pensavo fosse importante. Mi chiedo se riuscirò mai a fidarmi di nuovo, se ci sarà mai qualcuno che non mi faccia sentire così. Ma la verità è che non lo so.
Non riesco a vedere una via d’uscita da questo dolore. Non riesco a immaginare un futuro in cui il peso di queste delusioni non mi segua come un’ombra. E forse, per ora, va bene così. Forse il silenzio è l’unico rifugio che mi resta. Ma non chiedetemi di fidarmi di nuovo. Non chiedetemi di aprire il cuore a qualcun altro. Perché quel cuore, ora, è stanco. E non so se sarà mai più lo stesso.
Anonimo🖤
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Cerca nel tuo cuore Brano di Steve Forbert Testo Il mondo è troppo con te tutto il tempo Non hai spazio per la grazia dentro la tua mente Qualcosa non può essere conquistato Così dicono tutti i tuoi pensieri Ma se cerchi nel tuo cuore Troverai un modo Rispetto a come erano le cose qui qualcosa non va Ma siamo qui ora e questo significa che significa allora Ora è andato Quindi non dare per scontata la tristezza E non fare ponti di tempo in tempo E se cerchi nel tuo cuore alleggerirai la tua mente Sai che sono quei giorni dorati d'autunno che cedono il passo a Notti ghiacciate di suoni ululanti di vento che prendono il sopravvento Non importa cosa quelle campane d'argento di Natale Te lo dicono ma ricorda ciò che non sai E non prenderla troppo sul serio Potrebbero esserci cose dietro i tuoi cieli Possono mostrarti luoghi che nessun occhio può vedere Nessuna parola può dirlo quindi ammira semplicemente questi giorni dorati Questi giorni d'autunno questi giorni dorati, questi dorati Autunno azzurro e limpido giorni Cammini sui vecchi marciapiedi dell'infanzia in cerca di indizi Finché qualcuno non salta giù e giura che non potresti essere tu Hai percorso una lunga strada Sai che i tempi sono duri Ma se cerchi nel tuo cuore troverai, dico io Se cerchi nel tuo cuore troverai abbastanza Fonte: LyricFind Compositori: S. Stephen Forbert
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susieporta · 1 year ago
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Mi sono sbagliata su molte cose e il momento in cui è successo è stato la mia salvezza.
I miei errori mi hanno salvata.
Ogni volta che ho commesso uno sbaglio di valutazione o un errore di fiducia, ho dato spazio al Distruttore di agire.
Freud lo chiamava Istinto di Morte.
Io lo chiamo il Distruttore.
Il Distruttore è uno degli archetipi più potenti, perché permette di cambiare: è la parte interna con cui mettiamo fine alle cose che non vanno più bene per noi.
Se non sai attivare il Distruttore in modo funzionale, succede che rimani a consumarti in una situazione che ti logora.
Il Distruttore esiste e se ne frega del pensiero positivo, de “la vita è bella”, dell’ “amore per sempre” e dell’ottimismo ad ogni costo.
Il Distruttore produce le guerre e tutti quegli eventi scellerati più o meno tragici causati dall’uomo di ogni tempo o storia.
Ma più in fondo, il Distruttore sta dentro ciascuno di noi, che ci piaccia o no.
Io ho un Distruttore dentro e ce l’hai anche tu.
Bisogna onorarlo e saperci fare con Lui.
Perché il Distruttore agisce e il suo lavoro è distruggere.
Se lavora bene, fa marcire il seme per permettere al germoglio di nascere, rompe i legami con i nostri genitori e con le persone che per un tempo ci fanno da guida, ma poi “anche basta”, quando è tempo di prendere il volo.
Il Distruttore è il garante della nostra possibilità di separarci, di diventare cioè emotivamente indipendenti.
Le separazioni del Distruttore, quando lo facciamo lavorare bene, non causano danni eccessivi: di solito si tratta di un dolore momentaneo finalizzato ad una trasformazione.
Se non lo usiamo bene, invece, il Distruttore può essere davvero dannoso, come d’altronde ogni cosa: pure l’amore diventa dannoso quando non è governato da un atteggiamento sano.
L’amore è insano quando diventa manipolazione, possesso, controllo.
Il Distruttore è insano quando agisce non per trasformare, ma per eliminare.
E non importa che lo faccia dentro di te o fuori.
Il risultato è un deserto in cui scarseggiano acqua e cibo e di deserto… si muore.
Lo puoi agire abusando di tv, sostanze, social, sport, cibo, pensieri negativi, emozioni come odio, invidia, rancore.
Lo puoi agire abusando delle relazioni, permettendo a qualcun altro di distruggerti o trasformandoti nel manipolatore di turno.
Insomma, non importa come lo fai.
Se non impari a governare questa parte così potente di te, finisce che a finire sei tu.
Se impari ad usarla, se impari a mettere distanza da te, a distinguere, a separare, allora inizierai a fiorire.
Io prendo sempre esempio da Cenerentola e Psiche, due che di separazioni e Distruttori se ne intendono: entrambe nelle loro storie superano la prova di dover separare mucchi enormi di lenticchie e semi per tipologia, una prova impossibile a prima vista, proprio come quando ci troviamo ingarbugliati in mezzo a mille pensieri e il cuore batte e ti chiedi se ce la farai da sola e compili liste infinite di buoni motivi per andartene, ma anche per restare.
Cenerentola e Psiche riescono a separare le lenticchie l’una e i semi l’altra e devono farlo prima, come la prima di altre prove, per poter arrivare a costruire il loro amore sano.
Se non impari a distinguere il vero dal falso, quello che è tuo da ciò che non lo è, le tue scelte da quelle altrui, i tuoi valori da quelli degli altri, non puoi maturare e costruire relazioni sane.
Ti auguro di separare i tuoi semi ogni giorno.
Di fare del Distruttore il tuo alleato.
Di sederti la paura accanto e andare verso gli altri senza tralasciare mai nessuna parte di te.
Meriti di restare intero, intera."
Manuela Toto
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ossicodone · 2 years ago
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Ero sicuro che l'amore fosse esattamente come me lo avevano sempre descritto negli anni, come un migliaio di cavalli nella pancia ogni volta che la vedi, come un risveglio euforico, qualcosa di cui si è totalmente in balia, senza nessun tipo di controllo. Ora so che l'amore è perlopiù costruire. So che l'amore comporta un grande lavoro da parte di entrambi, non si misura in quanto ti dà, ma in quanto ti dai, un insieme di gesti che col tempo diventano più o meno involontari e automatici, come quando sei al supermercato e devi comprare il necessario per la colazione e ti ricordi di prendere il latte senza lattosio perchè lei è un po' intollerante, e sai perfettamente che va matta per i Tegolini, e allora ne prendi due pacchi, che non si sa mai. Come prendere atto che non importa quanto sia grande il letto, nè quanto faccia caldo, lei sarà sempre a due millimetri da te, girata su un fianco, i piedi freddi contro i tuoi stinchi, e la sua mano che ti cerca costantemente, ti sta così attaccata che hai paura di muoverti, anche se avresti un grande bisogno di cambiare lato perchè ti si sta intorpidendo la spalla, oppure ti sei stufato di stare a pancia in su, e inizi a studiare in anteprima tutte le manovre che dovrai fare per non svegliarla, perchè quando dorme è bellissima e sarebbe un peccato. Come, ad esempio, soffiare sul mestolo bollente prima di farle assaggiare il sugo, e rimanere al telefono per tutta la durata del suo tragitto per tornare a casa quand'è sera tardi, perchè qui è ancora un mondo di merda e c'è bisogno di stare tranquilli e saperla arrivata sana e salva. So che l'amore è fatto di poche parole, e anche se lei non fa che dirti quanto sia felice di stare con te, trovi sempre un modo per provare ad essere migliore di quanto lei già ti veda. Ho sempre creduto che l'amore fosse felicità allo stato puro, e anche un po' dolore, e anche un po' paura costante di perdersi. Ora so che l'amore ce l'hanno consegnato sgualcito e sotto una luce un po' distorta, ci hanno fatto credere che sia un qualcosa di estremamente complicato, so che l'amore non necessariamente deve farti svegliare la mattina con una strana euforia in corpo, e col sorriso sempre stampato sulle labbra perchè oh, sai, l'amore. So che non è fondamentale dormire col tuo braccio sotto la sua nuca perchè altrimenti non ci si ama abbastanza; è importante che, il mattino dopo, lei sia la prima cosa che cerchi con quel braccio. Ho imparato che l'amore, in realtà, non è trovare qualcuno con cui correre, ma qualcuno con cui finalmente fermarsi e tirare un po’ il fiato, è una serenità che dilata il tempo, non è una gara per vedere chi ci tiene di più, è semplicemente fare le cose perchè ci va di farle, senza tenere nessun conto. E soprattutto, l'amore è quando ci sono quelle giornate brutte in cui tutto va male, e di sorridere non ti va per niente, e probabilmente sarà così fino al giorno successivo, ma quando rientri in casa e la trovi sul divano intenta ad aprire il secondo pacco di Tegolini, ecco, sai che in fondo, per oggi, va benissimo anche così.
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ambrenoir · 5 months ago
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Regole...di base
Cioè...giusto il minimo !
1 - Non chiamare qualcuno più di due volte di fila. Se non risponde alla tua chiamata, presumi che abbia qualcosa di importante da fare.
2 - Restituisci i soldi prestati prima ancora che la persona che li ha prestati lo ricordi o lo chieda. Mostra la tua integrità e carattere. Lo stesso vale per ombrelli, penne e altri oggetti.
3 - Non ordinare mai il piatto costoso del menù quando qualcuno ti offre pranzo o cena.
4 - Non fare domande imbarazzanti come: Quindi non ti sei ancora sposato? Tu non hai figli? Perché non hai comprato una casa? o perché non hai comprato una macchina? Per l'amor di Dio, non è un tuo problema.
5 - Apri sempre la porta alla persona che ti viene dietro. Non importa se è maschio o femmina, anziano o giovane. Non ti rende piccolo trattare bene qualcuno in pubblico.
6 - Se prendi un taxi con un amico e lui paga, offriti a pagare tu la prossima volta.
7 - Rispetta le diverse sfumature. Ricorda cos'è 6 per te, sembrerà 9 a qualcuno davanti a te. Anche la seconda opinione è buona per un'alternativa.
8 - Mai interrompere le persone quando parlano. Lasciali finire. Come si dice, ascoltali tutti e filtrali tutti.
9 - Se prendi in giro qualcuno e sembra che non gli piaccia, fermati e non farlo mai più. Incoraggia qualcun altro a non farlo e mostragli quanto l' apprezzi.
10 - Di' "grazie" quando qualcuno ti sta aiutando
11 - L'elogio è pubblico, la critica è privata.
12 - Non c'è quasi mai motivo di commentare il peso di qualcuno. Basta dire: "Sei fantastica". Se una persona vuole parlare di perdere peso, lo farà.
13 - Quando qualcuno ti mostra una foto sul telefono, non scorrere verso sinistra o destra. Non sai mai cosa ti aspetta dopo, abbi rispetto
14 - Se un amico ti dice che hai un appuntamento dal medico, non chiedere perché? Basta dire: "Spero che tu stia bene". Non metterlo nella posizione imbarazzante di doverti raccontare la sua malattia che è personale, se vuole che tu lo sappia, ti informerà senza che tu lo chieda.
15 - Tratta il custode, l'addetto alle pulizie, il muratore, il raccoglitore dei rifiuti, i senzatetto con lo stesso rispetto di un imprenditore, un manager o un dipendente. Nessuno si impressiona di quanto si possa trattare qualcuno. Ma la gente se ne accorgerà se lo tratti con rispetto. L'apparenza è solo apparenza, sii saggio, la realtà è invisibile agli occhi della maggior parte delle persone nel mondo.
16 - Se una persona ti sta parlando , guardare il tuo telefono è scortese.
17 - Mai dare consigli finché non te li chiedono.
18 - Quando incontri qualcuno dopo tanto tempo, a meno che lui non voglia parlarne, non chiedere età e stipendio.
19 - Togliti gli occhiali da sole se stai parlando con qualcuno per strada. Questo è un segno di rispetto. Questo perché il contatto visivo è importante quanto il tuo discorso.
20 - Mai parlare di ricchezza in mezzo ai poveri e, in generale, mai attardarsi sull'argomento "denaro".
Allo stesso modo, non parlare di bambini in mezzo alle donne che non possono averli...
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raccontiniper18 · 1 year ago
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Settimo racconto erotico.
Questo è il continuo del terzo racconto erotico.
Vi avevo parlato che mentre mi toccavo pensavo alla mia migliore amica,nonchè cuginetta,ma non era cuginetta di sangue,ma bensi' le nostre mamme erano migliori amiche fin da piccole e coltivano la loro amicizia tutt'ora, quindi anche noi due fin da bambini siamo cresciuti praticamente assieme, essendo coetanei. Ci raccontavamo tutto e ci volevamo benissimo,appunto come veri e propri cuginetti.
Da piccolissimi,qualche anno prima, giocavamo al solito dottore, un po' più censurato del solito dottore, perchè non c'era malizia,ma solo curiosità tipo io vedevo la sua patatina e lui il mio pisellino e al massimo ci davamo qualche colpettino per dire che la visita fosse finita, credo che nemmeno mi si alzasse e a lei non si bagnasse nemmeno.
Dopo l'esperienza della mia prima sega,ero mooooolto orgoglioso di me stesso e come vi dicevo non volevo ''vantarmi'' con chiunque,ma avevo voglia di farlo con lei. Ovviamente senza nessun fine,sapevo che non ci sarebbe mai stato nulla fra di noi, appunto perchè mi vedeva e la vedevo come semplici cugini. Il giorno di tutti i santi cioè il giorno dopo la mia prima seghetta, e come al solito pranzammo poi le nostre mamme uscivano fuori per il loro caffè e la loro sigaretta e noi andavamo in camera mia a vedere qualche video youtube. Appena arrivammo in camera mise un video dei theshow e lo vedemmo arrivati verso metà video misi in pausa la guardai negli occhi e le dissi ''senti non so con chi confidarmi,ma ieri sera mi sono segato, so che sei una ragazza e non ti importa ma volevo dirlo a qualcuna e sai che a te ti racconto tutto''.
lei mi sorrise ed esclamò ''oooooooooooh finalmente è cresciuto il mio cuginetto, era oraaa pisellinoooooooo''.
Io sorpreso e sulla difensiva le dissi un po' titubante ''Eiiiiii, io sono molto più cresciuto di te, e anche il mio pisellino non è tanto pisellino ma pisellone...''
Lei '' Mmmmmh sei cresciuto io mi masturbo, da un mesetto ma shhhhh non lo dire nessuno''
Io ''Come anche le donne si masturbano????''
''Certo pisellino che ci masturbiamo ahahaha che vi credete che solo voi avete i bollori da spegnere anche noi!''
(In realtà pensavo di si, e che le donne facessero sesso solo per accontentare e farci svuotare a noi,pensa che genio che ero)però le dissi '' E scusa come lo fai?'' Lei '' beh porno,fantasia spio i miei che scopano e poi immagino''. Nella mia testa ero spiazzato,non solo mi confessava che era vogliosa e che si toccava ma che anche la mia zietta scopava e lei la spiava e si eccitava. Però feci finta che fosse tutto normale e dissi a mia volta che anche io spiavo i miei (Non era vero,perchè si chiudevano a chiave sentivo solo il letto cigolare) e che vedevo i porno anche io.
MMMMMMMh mi rispose e che sito porno vedi? che categoria? che ti piace?
io esterrefatto e arrapatissimo dissi : '' Beh, porn*ub mi piace e vedo amatoriali e mi piace tanto il *ulo le *ette e la *ica'' tu? con la voce tremolante?
E a me piace il *azzo che novità hahahah pisellino innocente seguitò subito ''Non si dice,una ragazza non lo dice che porno vede''.
Poi sospira e rimette play e dice appena inizia il video, peccatoooooo...
io rimetto pausa perchè peccato??
Perchè io sono eccitata a parlare di ciò e sono bagnatissima, ma vedo che tu non sei arrapato perchè non si vede il durello. Poi pausa e riprende o magari davvero hai il pisellino mi provoca nuovamente.
Scema sono arrapato anche io e non ho il pisellino smettila sennò te lo caccio e te lo mostro.
MMMMh ma quando giocavamo al dottore era pisellino e anche ora lo sarà ahahahaha dai vediamo i the show che sono dei veri 2 manzi chissà loro due che hanno li in mezzo ahahahaha
Finimmo di vedere il video dei the show e lei andò in bagno a fare pipì, in quel momento avevo mille pensieri in testa su cosa fare,se spogliarmi e dimostrargli che non ero più pisellino,o ignorarla. Decisi di ignorarla. E mi misi un po' sul letto al cell.
Lei tornò e disse ''Cuginè ti vedi i pornazzi????'' Io girai il telefono di colpo '' nono sto cazzeggiando su insta''
Madò scherzavo pisellino.
SMETTILA
Lei: ''Sennò?''
SMETTILA E BASTA. Arrabbiatissimo e quasi urlando.
Ahahaha pisellino non è che alzi la voce e mi zittisci, va ti faccio vedere qualche cazzone su internet,chiuse youtube e apri porn*ub si girò e mi disse era questo il sito tuo da porcellino,pisellino?? Mi diressi verso di lei e mi sedetti al suo fianco,come eravamo prima. Mise il primo porno era un threesome MMF, due dick e una pussy, appena si spogliarono, Dio cuginetto ce l'ho fradicia vedi questi si,che sono cazzoni altro che il tuo pisellino.
E lei ha una bella fica altro che la tua fichettina glabra e secchissima (Provocai a mia volta)
Eiii rispondi pure, che ti crede che se hai 2 peletti nelle mutande sei grande? ahahaha no dai scherzo non sei grandeeee sei pisellinooooooooooooooooooooo.
Ci fù un minuto di silenzio interminabile. Finito quel minuto le dissi senti ci masturbiamo insieme davanti a sto porno? O sei troppo signorina per farlo,io ho le palle di farlo e tu?''
Io non ho le palle ma una bella fighetta umida e vogliosa. Pisellino mio.
E allora dai masturbiamoci,signorina.
Occristo rispose finalmente l'hai detto e si calò all'istante pantaloni e slip fino alle ginocchia e iniziò a toccarsi da seduta davanti la sedia.
Io rimasi a bocca aperta e incredulo a quella visione paradisiaca. Vedevo per la prima volta una donna mezza nuda,solo il pezzo di sotto,ma che bello vedere quelle grazie, totalmente glabra,credo si sia depilata quella stessa mattina, e per la prima volta sentii quell'odore di fica,che piace a tutti,donne comprese. Buono e inebriante, fu lei a rianimarmi dicendo ''se guarda,guardone che il pisellino sta bene nelle tue mutande a dormireeee o sei gay? voglio mettere un porno gay? a me eccitano'' subito per non essere detto altro lo cacciai e lo mostrai a lei. Beh rispose non è tanto pisellino ma non è come nei porno, però nei porno sono tutti ssuuuuuupeeeeeerrrrrr dotatissimi. Dai masturbiamoci che abbiamo poco tempo. Però guardiamo il video non i nostri sessi.
Dopo 10 su e giù per la situazione e i suoi ansimii, ero già in procinto di venire ma strinsi il culo, per non fare figure, ma dopo 2 o 3 strette non ce la facevo più e smisi. Lei se ne accorse e si mise a ridere ahahhah eiaculazione precoce????? Lo prese lei in mano diede un su e giu e spruzzai tutto. il pc,la sua mano, la tastiera il mobile,la sua maglia. E urlai un arshfshfshfsh.
Poi mi si affloscio fra le sue mani,lei prese la sua mano e la lecco. Però lasciando un po' di sp*erma ,mi passo la sua mano e disse leccala fino all'ultima goccia e io lo feci. Leccai tutto e nel mentre lei vennè ed ansimò. Si ricompose e mi disse e bravo pisellino, stai crescendo. Mi diede un bacio e andò giù dalle nostre mamme a parlare anche lei e io rimasi li' con cazzo moscio, sporco di s*rra con la stanza ripiena dei nostri odori,ripromettendomi che alla prossima avrei dato il meglio.
Fine.
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ross-nekochan · 1 year ago
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Ciao. Mi dispiace per come ti senti e per quello cui andrai incontro. Spesso faccio lunghi periodi di giornate lavorative infinite, senza gratificazione. Lo stipendio è buono ma se sei svuotato di energie e non hai tempo libero, i soldi marciscono assieme a te. Ho dovuto ricorrere a farmaci e terapia per lungo tempo e adesso sto meglio, ora sono in grado di pensare: mal che vada mi licenzio e sopravviverò come tutti, senza vergognarmi per questo pensiero a causa del mio senso del dovere. Ma io sono in Italia, bene o male ho affetti vicini, si parla la mia lingua, se sto male mi metto in malattia (non l'ho mai fatto...) senza dover contare i giorni che mi restano nell'anno. Tu... ti leggo e mi chiedo spesso perché ti sia decisa a fare determinate scelte. Coraggiose se vogliamo, per prospettive future. Tuttavia mentre raggiungiamo il burnout la vita ci passa davanti e quello che immaginavamo potesse accadere, cambia. Restiamo delusi, con niente di concreto in mano. Onestamente al solo pensiero di essere lontana non dico dalla famiglia, ma dalla confortante madrepatria, alle condizioni quali quelle che descrivi... non so come tu faccia. Mi scuso se ti risulto inopportuna, ti scrivo perché mi sembra di riconoscerla la tua sofferenza. Una cosa sola mi ha insegnato la depressione, che quando ci sei dentro vedi davvero quanta povertà si cela dietro i castelli di fantasie più o meno autoindotte per trovare una strada nella vita. E pensi che ti sei ammalato "per niente". Tutt'ora fatico a concepirmi distaccata dal mio lavoro, anche se la società lo ritiene nobile e indispensabile mi ha rovinato anni importanti. Ma sono arrivata ad essere consapevole dei miei limiti, ho imparato a proteggermi un po'di più, a dire di no. Per adesso resisto ma sai, adesso non mi importa più di come reagirebbe la gente a sapere che ho lasciato per andare a raccogliere pomodori o pulire bagni, proprio io che sono così brava, istruita e specializzata. Non mi importa più cosa dice il mio senso del dovere. E mi sento meglio, anche solo perché mi permetto di pensare a delle vie di fuga.
Abbi cura di te.
Ciao.
Spesso è facile leggere senza dire niente quando non si conosce qualcuno, quindi ti ringrazio per il tuo messaggio, sebbene in anonimo (non perché sminuisce il pensiero, semplicemente a volte non ne comprendo a pieno il motivo del suo utilizzo - ma questo è un discorso a parte).
Mi dispiace molto per quello che ti è successo, anche se mi pare tu stia leggermente meglio e sono contenta per te per questo.
I motivi per cui sono tornata qui sono tanti e, forse, a dirli nemmeno li si comprenderebbe. Uno tra tutti: ho speso quasi 10 anni della mia vita (e denaro) per studiare la lingua e la cultura di questo paese e purtroppo questi 10 anni non li posso "vendere" a nessuno perché non sai quanta gente fa la stessa cosa. Una cosa che mi sono promessa a me stessa è che io questi 10 anni della mia vita non li voglio buttare, anche se giustamente c'è gente che si reinventa nonostante la sua laurea (non ho niente contro di loro, ma vorrei evitare di farlo io).
Hai ragione nel dire che spesso quelli che costruiamo sono solo castelli senza alcun senso e non ti nascondo che sono già un paio di anni che la mia testa è a metà tra il voler diventare chissà chi e il voler semplicemente vivere di un lavoro umile con uno stipendio minimo che mi permetta di mangiare, mandando a fanculo laurea e tutto il resto.
A volte sono sul punto di pentirmi della mia scelta ma quando la mia migliore amica, come te, mi dice: "Stai attenta alla tua salute mentale perché se le cose vanno male, puoi sempre tornare in Europa", sai cosa le rispondo? Che non è il momento adatto. Adesso è come se vivessi nell'occhio del ciclone: sebbene la cultura lavorativa giapponese faccia veramente pena, questa megalopoli vive di milioni di opportunità diverse e non penso ciò sia equiparabile a qualsiasi altra città in Europa.
Per cui non posso fare altro che sfruttare questa opportunità il meglio che posso. Non mi interessa dell'opinione di nessuno e vivere dall'altra parte del mondo, sebbene sia triste perché non hai nessuno su cui poter contare se non te stesso, hai la libertà di poter fare il cazzo che ti pare, pure lasciare tutto e andare a raccogliere i pomodori o andare a fare le pulizie.
Poi, anche se volessi tornare, dove vado? Non ho più contatti con nessuno della mia famiglia, né li voglio avere e sono al punto che quasi non saprei nemmeno dove andare a dormire se tornassi in Italia. Anzi, me ne sono andata anche per tagliare finalmente tutti i ponti possibili.
Detto questo, come hai detto anche tu, per adesso, resisterò. Quando la situazione mi sembrerà insostenibile, cambierò e cercherò altro; almeno avrò soldi a sufficienza per poter vivere senza lavorare per un po' (dato che non avrò tempo per spenderli).
La via di fuga cerco di vederla sempre (anche se è molto difficile farlo), perché, almeno per il momento, non mi voglio assolutamente arrendere a questo mondo bastardo e per me oltremodo incomprensibile.
Abbi cura di te anche tu.
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