#centri antiviolenza
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E' la Danimarca il Paese più sicuro per le donne, seguita dalla Svizzera e dalla Svezia.
Nel 2024, i centri antiviolenza in Italia hanno registrato un incremento del 14% nel numero di donne che chiedono aiuto; nei primi dieci mesi dell'anno, 21.842 donne si sono rivolte a queste strutture.
L'Italia è posizionata al 34esimo posto nel Women, Peace and Security Index e al 79esimo nella classifica globale sul gender gap, con un incremento preoccupante dei femminicidi tra il 2023 e il 2024.
#il Paese più sicuro per le donne#centri antiviolenza#donne che chiedono aiuto#gender gap#femminicidi
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Rompi il silenzio: un impegno comune contro la violenza sulle donne. Ogni voce conta: prevenzione, educazione e azione per fermare un dramma globale
La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo, un fenomeno che non conosce confini di età, cultura, religione o status economico.
La violenza contro le donne è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse al mondo, un fenomeno che non conosce confini di età, cultura, religione o status economico. Secondo i dati delle Nazioni Unite, una donna su tre nel mondo subisce violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Un dramma che richiede una risposta forte e collettiva, basata su educazione, prevenzione e azioni…
#1522 numero antiviolenza#25 novembre#aiuto alle vittime#Alessandria today#arancione simbolo.#campagne antiviolenza#Centri antiviolenza#centri di ascolto#cultura del rispetto#Diritti delle donne#diritti umani donne#Disparità di Genere#educazione al rispetto#educazione di genere#empowerment femminile#Femminicidio#giornata contro la violenza#Google News#italianewsmedia.com#legislazione contro abusi#lotta alla violenza#mascolinità tossica#Partecipazione Attiva#Pier Carlo Lava#prevenzione abusi#programmi educativi contro violenza#protezione donne#rispetto reciproco#sensibilizzazione scuole#solidarietà donne
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Progetto VOLO – Centri Antiviolenza dal 16 settembre al 26 ottobre 2023
Un progetto per il contrasto alla violenza di genere, in particolare alla violenza sulle donne, che attraverso lo spettacolo VOLO – Il primo passo è staccarsi di e con Francesca Brizzolara della Compagnia Tecnologia Filosofica di Torino, si pone l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e informare sulle ragnatele sociali e culturali nelle quali spesso rimangono intrappolate molte vittime di…
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"Stai sempre con sto cazzo di telefono in mano"
Se te lo dice è VIOLENZA
Ci son o frasi che sono come schiaffi. Mortificano, umiliano, isolano, disorientano e minano l'autostima delle donne. Non sono solo parole, è violenza psicologica. Fermiamola prima che sia troppo tardi. Chiama i centri antiviolenza per farti aiutare. Un'altra vita è possibile.
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BILANCI DI FINE ANNO
Natalità e contraddizioni della Polli-tica
Il primo problema è che ci trattano da idioti. Da polli da allevamento. Da deficienti.
Ci ignorano nei nostri bisogni fondamentali
Poi arrivano ad insultare la nostra stessa responsabilità, la nostra intelligenza e coscienza, evidenziando come non facciamo più figli.
Ma cari politici, avete mai capito nulla di persone e di esseri umani?
Ce lo chiediamo seriamente.
Facciamo un passo indietro.
Chiedetevi di cosa ha bisogno un essere umano del 21esimo secolo, per poter vivere ?
No. Non basta uno stipendio dignitoso.
È indispensabile una merce rara e preziosa che ormai pare estinta
Si chiama FIDUCIA NEL FUTURO.
Si chiama prospettiva di FUTURO.
Significa la percezione che ognuno di noi possa costruire il proprio futuro e inseguire i propri sogni, dentro un ambiente che ti protegge e che si prende cura dei tuoi bisogni essenziali: la sicurezza, i servizi sociali, la cura dell'ambiente in cui vivi, il tuo stesso diritto alla salute.
E infine si chiama Rete sociale dei servizi alle persone. Si chiama Protezione delle Persone.
Cari Politici, siete sicuri di comprendere tutto questo?
Perchè ciò che fate, sembra invece la PROVA PROVATA che di questi bisogni, voi, vi prendete gioco continuamente: ogni santo giorno.
Il vostro operato pare dimostrare come Voi invece, sappiate alimentare solo e soltanto la PAURA.
Invece che prodigarvi per creare contesti sociali inclusivi e accoglienti, Voi vi battete ogni giorno per alimentare il terrore verso il prossimo.
Ci volete inculcare che l'Altro è solo un NEMICO, UN CONCORRENTE CHE CI RUBA IL LAVORO O LA CASA, O LA DONNA.
E l'unica SICUREZZA che ci volete proporre, è quella che secondo voi si ottiene dietro gli allarmi antifurto, o dietro un fucile da tenere in casa, o una pistola con cui viaggiare.
Lo capite che non è questo il mondo che vogliamo?
Lo capite che voi volete costruire un paese dove ogni persona sia " homo homini lupus" e noi invece desideriamo appartenere ad una comunità, ad una comunione di interessi e valori.
Lo capite che con la PAURA non esiste alcuna prospettiva? Lo capite che con la PAURA, CHE VOI STESSI ALIMENTATE, (per spuntare qualche migliaio di voti in più), Voi distruggete qualsiasi futuro per l'intera comunità nazionale?
Perchè per una nazione rattrappita e schiacciata dalla paura, non c'è più nessun futuro.
Cari Politici voi sostenete che visto che le risorse della nazione sono limitate occorre fare scelte.
E cosi scegliete di chiudere i Consultori. Di chiudere gli ospedali, i Pronto Soccorso, scegliete di tagliare i posti letto e interi reparti. E poi attaccate i Sindacati perchè lottano per i diritti collettivi dei lavoratori.
Definanziate i Centri Antiviolenza dove qualsiasi ragazza potrebbe trovare aiuto, solidarietà, sostegno economico.
Voi ipotizzate un Ponte sulla zona più sismica d'Europa mentre avete già deciso di non sostituire i medici settantenni che aspirano ad andare in pensione. Boicottate in ogni maniera il diritto all'assistenza sanitaria universalistica e gratuita che era il gioiello più prezioso delle società europee, contrapposto al cinico sistema americano delle Assicurazioni sanitarie private, dove solo chi ha soldi può ricevere cure.
E voi oggi cosa fate? Vi disinteressate della spesa sanitaria pubblica e le togliete fondi per incrementare la speculazione delle Cliniche private che prosperano sulla pelle dei malati.
E che dire delle malattie e disturbi psicologici? Le persone dopo la Pandemia sono più spesso soggette ad attacchi di panico e ad un senso di precarietà generalizzata, mentre gli adolescenti con disturbi d'ansia sono in crescita vertiginosa e voi che fate? Decidete di non rimpiazzare gli Psicologi che lavorano nei Centri di Igiene Mentale. Svuotate di risorse le strutture che già arrancano e poi si sgretolano.
I Consultori che dagli anni 70 offrono servizi di consulenza e assistenza alle ragazze e alle donne che decidono di intraprendere o interrompere una gravidanza, voi li vedete come pericolose centrali di pensiero sovversivo ( contro Dio, Patria, Famiglia) e non vedete come i corpi intermedi della società (Sindacati, Consultori, Servizi sociali, associazioni no-profit o di Volontariato) erogano degli autentici servizi pubblici.
E che dire degli asili nido che da decenni non vedono mai la luce?
Ci chiedete di aumentare la natalità italiana ma quando comincerete a creare un habitat adatto ad accogliere l'arrivo di un bambino?
Chi può oggi progettare un figlio sapendo che nulla viene fatto per creare un paese unito e solidale? Che anzi ogni occasione è buona per creare ulteriori divisioni (fra regione e regione, fra provincia e provincia, fra lavoratori e lavoratori)
Come è possibile, programmare un futuro accogliente verso una nuova creatura, se lo Stato stesso, scende in campo per aumentare le disuguaglianze sociali e accantonare la lotta alla Evasione Fiscale pur di difendere i privilegi di pochissime categorie?
E che dire della Ricerca che oggi è costretta a sostenersi solo con contributi privati?
Lo capite che ciò che manca oggi in Italia è proprio la progettualità sul Futuro?
Se ogni Governo riduce la propria progettualità al periodo di tempo che va da oggi alla prossima tornata elettorale, come potete pensare che una qualsiasi coppia possa progettare una nuova vita ?
Se la popolazione italiana si sta riducendo è solo per un motivo: NESSUNO SI STA OCCUPANDO DI COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE DEL PRESENTE.
E la Politica è la maggiore responsabile di questa sfiducia. Perchè invece di creare nuove condizioni favorevoli all'espansione e al miglioramento delle condizioni di vita delle persone, brucia qualsiasi idea di felicità e benessere.
Chi è allora quell'incosciente che getterebbe il proprio figlio in un ambiente tossico, ostile, divisivo come quello che ogni giorno vi preoccupate di alimentare?
Chiedetevelo, prima di sparare la prossima cazzata sulla DENATALITÀ ITALIANA.
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The fucking misogyny of this cringefail comedian... I hate him I hate him I hate him
Vaffanculo Angelo Duro I hope you catch an STD
Here he is defending prostitution and blaming women instead of trying to provoke some original thoughts fuck fuck fuck
"un comico provocatore" sticazzi è un misogino del cazzo
"vi avevo avvisato, dovevate cambiare canale" vaffanculo anche a te Amadeus
Invitano le volontarie dei centri antiviolenza e poi questa merda arriva e "A voi donne piace soffrire"
Muori male stronzo
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“Riposa in potere” scrive Elena la sorella di Giulia Cecchettin. Noi lo sapevamo che sarebbe finita così. Queste sono morti di stato, quelle delle ragazze e delle donne, morte per mano di un uomo, un amico, un fidanzato, un marito.
Riposa in potere Giulia, che frase potente, perchè tutte le volte che riproviamo a riprenderci il diritto al No, non ti desidero più, non ti amo più, veniamo uccise a mani nude con crudeltà. Si dirà di lui che era un bravo ragazzo, no non lo era, era un prevaricatore ed ha potuto agire in nome di una società e di mille governi che non si occupano abbastanza della disuguaglianza di genere, di questo si tratta. Anzi la ampliano, rendendoci sempre più povere, impossibilitate a reagire. E se facciamo sentire la nostra voce ecco che siamo streghe o isteriche. E nessuna ragazza vuole esserlo. Siamo vittime dei governi che non fanno prevenzione a scuola, anzi le scuole le impoveriscono. Che non si parli di questo e di quello, di educazione sessuale e sentimentale, c’è la famiglia. Ma la famiglia a quanto pare non basta, non bastano i pochi fondi ai centri Antiviolenza, non bastano le pene severe- quando ci sono- il codice rosso, serve di più, serve che si riconosca lo stato patriarcale in cui le bambine, le ragazze e le donne vengono uccise.
Ciao Giulia, riposa in potere. Mai ci sono state parole più giuste. ♥️
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“Il femminicidio non è un delitto passionale. Il femminicidio è un delitto di potere. Il femminicidio è un omicidio di Stato perché lo Stato non ci tutela e non ci protegge. Bisogna prevedere un’educazione sessuale e affettiva in maniera da prevenire queste cose. Bisogna finanziare i centri antiviolenza in modo tale che se le persone devono chiedere aiuto siano in grado di farlo. E per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto”.
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Una marea di film...e se ne salvano pochi! Part.1
Nonostante lo scorso anno ci sia stato lo sciopero degli sceneggiatori che ha bloccato molte produzioni, i film usciti in questo 2024 sono parecchi, negli ultimi mesi soprattutto al cinema abbiamo potuto trovare pellicole di ogni genere alcune memorabili altre...no. Ho avuto modo di vederne alcuni molto belli e altri invece che mi hanno lasciato perplessa, vediamoli insieme.
Chi non muore si rivede!
O qualcosa del genere...
Tra i mille impegni che mi hanno riempito questi ultimi mesi, uno solo è stato l'appuntamento fisso per me: andare al cinema. Che io sia una sostenitrice del cinema in solitaria oramai è una cosa risaputa e, come sempre vi invito a provare questa esperienza. Lasciatevi avvolgere dall’oscurità della sala e permettete alla vostra mente di entrare in contatto con la storia che deciderete di vedere.
Godimento assicurato. Più o meno.
Ma quindi cosa ho visto negli ultimi mesi?
Maxxxine
Se amate l'horror e i thriller un po’ splatter, Maxxxine è sicuramente un titolo da non perdere. Il film prosegue la storia della protagonista Maxine (già vista in X) e ci porta in un viaggio inquietante tra fama e follia. Oltre ad essere un omaggio alla Hollywood del passato, impossibile non notare come il vero protagonista sia proprio il sogno di sopravvivere nel mondo dello showbusiness che inghiotte chiunque provi ad avvicinarcisi, spesso poi finendo con il ridurre a pezzi chi non è abbastanza forte o disposto a mettere in gioco ogni cosa per non affondare.
La regia di Ti West si riconosce, omaggia gli horror del passato e le dive del genere. È una messa in scena quasi grottesca a volte che segue la corsa verso la fama di Maxine che diventa una final girl iconica e ironica che vuole combattere per realizzare i suoi sogni, decisamente un’avvicinamento alla visione femminista di un horror.
Impossibile non notare l’omaggio/riferimento a Hardcore di Paul Schrader con uno scambio di visuale, infatti il punto di vista della storia è femminile ma entrambi i film narrano di una Hollywood ingorda e oscura.
E proprio il desiderio della fama in tutte le sue sfumature il vero protagonista della trilogia di Ti West, che attraverso X, Pearl e poi Maxxxine porta sullo schermo una critica sociale che non lascia scampo.
It Ends with Us
Uno dei film più chiacchierati dell’anno è sicuramente It Ends With Us, divenuto il film di cui parlavano tutti non di certo per la storia o per il messaggio (come si sperava avrebbe fatto) ma per tutto il drama legato alla sua promozione.
Ci sarebbe un’interessante critica sociale su come è stato gestito tutto, su come l’internet si sia spaccato in due ma non è questo decisamente il luogo in cui parlarne, non tanto perché io non ne abbia voglia ma perché si sono sviluppate talmente tante dinamiche che sono svanite successivamente che ha portato il film al suo scopo di promozione: tutti ne dovevano parlare.
It Ends With Us è un film tratto dal famoso romanzo di Coleen Hoover, famoso per chi legge romanzi del genere perché io, onestamente, non ne avevamo mai davvero sentito parlare. I temi trattati sono profondi: relazioni abusive, violenza domestica e resilienza, peccato però che la messa in scena non arrivi diretta allo spettatore e che il film abbia moltissime pecche (così come il libro dopotutto).
Di certo non verrà ricordato se non per gli amanti dell’autrice e non ha avuto decisamente un grandissimo impatto sul pubblico.
Dicono che siano aumentate le chiamate ai numeri dei centri antiviolenza ma è un dato che potrebbe determinare da molte cose.
La storyline si sviluppa velocemente, forse anche troppo, tanto da non permettere a chi lo vede di entrare in empatia con la protagonista. Non mi sento di bocciarlo ma ci sono film decisamente più belli da vedere sul tema.
Altri film che ho visto?:
Supersonic, Trap, Campo di Battaglia, Vermiglio, We Live in Time, Il tempo che ci vuole, Small Things like These e Anora. Se ne aggiungeranno altri sicuramente e io riprenderò a parlarne un po’ alla volta. Questo spazio esiste per me e per parlare di qualcosa che mi piace e a cui ho dedicato la vita. Vi lascio ricordandovi che andare al cinema da soli è uno dei gesti d’amore più grandi che possiate avere per voi stessi quando il mondo reale è troppo.
A presto,
Isabella R.
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Centri antiviolenza sulle donne: pochi e mal distribuiti. in Lavoce.info
Centri antiviolenza sulle donne: pochi e mal distribuiti – Lavoce.info Centri antiviolenza sulle donne: pochi e mal distribuiti
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#NewsPA - Protocollo tra Regione, Comune e centri antiviolenza. Lagalla: «Un¿azione di sostegno importante alle donne che hanno subito violenza»
«Sono soddisfatto che nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne venga rinnovata l’intesa tra Regione Siciliana e Comune, siglando l’accordo di collaborazione del progetto che prevede tirocini inclusivi che rappresentino una corsia rosa dedicata alle donne vittime di violenza… Read More «Sono soddisfatto che nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne venga…
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Orange the World: la Provincia di Alessandria si tinge di arancione per dire no alla violenza sulle donne
Un’iniziativa globale che coinvolge 26 istituzioni locali nel decennale della campagna contro la violenza di genere
Un’iniziativa globale che coinvolge 26 istituzioni locali nel decennale della campagna contro la violenza di genere Ogni 11 minuti, una donna nel mondo è vittima di femminicidio, spesso per mano di un partner o di un familiare. Per contrastare questa emergenza globale, il programma “Orange the World”, nato nel 2014 sotto l’egida delle Nazioni Unite, si propone di sensibilizzare le comunità e le…
#16 Days of Activism#Alessandria today#Basket Femminile Alessandria#campagne contro la violenza#Centri antiviolenza#Comuni contro la violenza#drappo arancione#educazione contro la violenza#eventi contro la violenza donne#eventi provincia Alessandria#Femminicidio#Google News#iniziative 2024#italianewsmedia.com#me.dea Alessandria#mobilitazione contro la violenza#Orange the World Alessandria#Pier Carlo Lava#prevenzione violenza genere.#sensibilizzazione sociale#sensibilizzazione violenza#UN Women Orange Days#Violenza di genere#violenza sulle donne Alessandria#Zonta Club Alessandria#Zonta International
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Progetto NeWMALab 2024: l'arte come ponte tra inclusione ed espressione del femminile
Promosso e finanziato dal Comune di Napoli - Cultura, nell’ambito di Napoli Città della Musica, parte il progetto NeWMALab-Neapolitan World Music and Arts Lab, organizzato dall’associazione di promozione sociale Le Kassandre. NeWMALab 2024 è un’iniziativa sociale e culturale volta a favorire l'inclusione a creare un forte senso di comunità e solidarietà tra donne, che vada oltre le origini. NeWMALab mira a promuovere l'incontro tra diverse culture e comunità presenti sul territorio napoletano, utilizzando il linguaggio universale della voce e del corpo come strumenti di espressione e connessione. Progetto NeWMALab 2024 “Napoli Città della Musica non è solo spettacolo, ma anche inclusione, solidarietà, crescita condivisa” afferma il delegato del sindaco di Napoli per l’industria musicale e l’audiovisivo, Ferdinando Tozzi. “Con NeWMALab abbiamo scelto di partire dall’universalità della musica per promuovere il valore della diversità e il mutuo rispetto, invitare alla libera espressione di sé attraverso l’arte, contrastare ogni forma di violenza o discriminazione. Un impegno che caratterizza la proposta culturale dell’Amministrazione comunale, che supera l’intrattenimento per creare occasioni di riflessione e nuove strade per lo sviluppo personale e sociale”. Il progetto è concepito per offrire alle donne migranti, presenti sul territorio cittadino, e alle donne italiane, in particolare le utenti dei Centri Antiviolenza, un'opportunità unica di condivisione e crescita attraverso l'arte. NeWMALab non solo valorizza le tradizioni e le identità femminili in ambito artistico, creando uno spazio multiculturale, ma sostiene anche il processo di fuoriuscita dalla violenza e la ricostruzione dell'empowerment femminile. Attraverso il progetto, si intende inoltre sensibilizzare le donne migranti sulla conoscenza dei servizi presenti sul territorio napoletano, favorendo al contempo un percorso di emancipazione. "Il progetto NewMaLab è stato pensato in continuità con le attività che l'Associazione Le Kassandre porta avanti da 20 anni per contrastare la violenza di genere, attraverso il Centro Antiviolenza, mirando con questa iniziativa a valorizzare in tutti i campi, compreso quello artistico, l'espressione delle donne provenienti da differenti condizioni sociali e culturali" dichiara Elisabetta Riccardi, presidente emerita dell'associazione Le Kassandre ed ideatrice del progetto. Spettacolo Finale L'esperienza laboratoriale culminerà con uno spettacolo partecipato, che si terrà il 12 dicembre presso il Teatro Bolivar. Questo evento presenterà le proposte artistiche delle partecipanti ai laboratori, offrendo al pubblico uno spettacolo ricco di emozioni e significati, frutto di un intenso percorso di integrazione e scoperta culturale. NeWMALab 2024 rappresenta un'iniziativa significativa per il territorio napoletano, unendo donne di diverse provenienze in un percorso di crescita, solidarietà e scoperta reciproca. Fonte immagine di copertina: Ufficio Stampa Comune di Napoli Read the full article
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"Si... Ma stai calma!"
Se te lo dice è VIOLENZA
Ci son o frasi che sono come schiaffi. Mortificano, umiliano, isolano, disorientano e minano l'autostima delle donne. Non sono solo parole, è violenza psicologica. Fermiamola prima che sia troppo tardi. Chiama i centri antiviolenza per farti aiutare. Un'altra vita è possibile.
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Andare ai centri antiviolenza inevitabilmente comporta la riesumazione di ricordi che speravi fossero seppelliti in qualche ripostiglio dimenticato della mente…eppure non è così. Eppure sei costretta a rievocarli per dissezionarli ancora e sperare di scoprire qualche lato nuovo della storia che non avevi ancora mai esplorato, per “farne tesoro”, almeno così dicono e così mi dico. E allora ho ricordato di quella notte nella tua auto quando facevamo sesso (sì sesso, “amore” sarebbe troppo per te) quando mi spogliavi e le tue dita non toccavano più carne ma pelle poggiata su costole e vertebre in rilievo. Ho ricordato la tua espressione sorpresa, ma subito indifferente, mentre esordivi un “guarda quant’è diventata magra!”. Un riprovero (anche questo) come se ignorassi di essere tu la prima motivazione in cima alla lista nera di potenziali cause del mio continuo dimagrimento, deperimento, denutrimento. Algido e sprezzante anche mentre la consapevolezza di spezzarmi al tatto invadeva ogni tua sinapsi, ad ogni tuo orgasmo. Forse più sapevi, più godevi. Toccai il fondo quell’estate, toccai l’oblio della repulsione al cibo, all’ossigeno, alla vita. E tu continuavi a risucchiarne la mia essenza, mentre io mi compiacevo al solo misero fatto di aver attirato la tua attenzione. “Sono magra, l’ha notato, quindi ci tiene”. Sillogismo perfetto.
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