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#campionatura
crazy-so-na-sega · 1 year
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Alcune persone vedono discriminazione quando le scuole puniscono gli studenti neri più spesso degli studenti bianchi. Ma le scuole puniscono più spesso gli studenti bianchi rispetto a quelli asiatici. Gli istituti di credito rifiutano i richiedenti prestiti neri più spesso dei richiedenti bianchi, ma rifiutano i bianchi più spesso degli asiatici. La maggior parte delle statistiche su questi argomenti omettono gli asiatici, piuttosto che rovinare una storia politicamente corretta.
Thomas Sowell
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è che non viene mai in mente la cazzo di campionatura....:-)
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Diplomatic Post: London (Edizione Integrale)
Introduzione. Diplomatic Post: London è il mio tentativo di scavare, tramite il ricorso al genere letterario del racconto e agli espedienti di fiction ed alternate history, nella profondità di politica e religione, di potere temporale e potere spirituale, per andare alla ricerca di ciò che sta veramente e realmente alla loro base: il governo dei governi e la religione delle religioni – ovvero, quel livello superiore e pressoché sconosciuto ai più in cui trono ed altare, potere temporale e potere spirituale si fondono in un unicum che costituisce tanto il gradino più alto della catena di comando in ambito politico da un lato, quanto la sapienza gnostico-esoterica madre di tutte le religioni dall’altro. In questo mio racconto in cui il ricorso a fiction ed alternate history rappresenta l’indispensabile contromisura di stampo precauzionale per poter liberamente esprimere l’indicibile ed impunemente rivelare la cifra dell’oscuro e dell’occulto che avvolge in egual misura politica e religione, senza temere censure o peggio, Londra, Parigi e Roma rappresentano gli scenari fisici e reali, il centro di gravità tripartito da cui tale trama si dipana per riversarsi senza soluzione di continuità nel mondo intero sino alle sue più estreme periferie – con Londra (ovvero, più ampiamente, il Regno Unito) a detenere il primato in siffatta trama in quanto, per ovvie ed innegabili ragioni storiche, scaturigine di tutto ciò – ed in ciò e perciò esatto, preciso e millimetrico contraltare della Roma dei Papi caput christianitatis; ed i personaggi-chiave di Diplomatic Post: London di cui mi accingo ora ad elencare nominativi e funzioni svolte in questo grande gioco cosmico sono, sì, inventati – ma lo sono sino ad un certo punto e solo nella misura in cui il ricorso a fiction ed alternate history mi ha consentito di render possibile ciò che altrimenti mi sarebbe stato di fatto precluso – ovvero, squarciare il velo di Maya che da secoli avvolge politica e religione, potere temporale e potere spirituale: allora, più che di personaggi fisici, dovremmo correttamente parlare di incarnazioni di meccaniche sociali e dinamiche storiche che stanno alla radice del progredire dell’umanità tanto quanto le profonde correnti oceaniche lo sono dell’ondeggiare del mare in superficie. Ne emerge così un potente affresco da me realizzato con magistrali pennellate la cui vividezza di analisi balza all’occhio anche del lettore meno esperto in tali dinamiche: ma si tratta, per ora, di un affresco parziale, di una trama in fieri, di un work in progress il cui capitolo finale è ben lungi dal vedere la luce. Questi primi sette episodi sono infatti l’ultima – non in senso cronologico ma materiale (the last one and not the latest one) – mia fatica letteraria espressa ricorrendo all’italico idioma. Il seguito di Diplomatic Post: London avverrà ricorrendo alla lingua inglese non appena avrò approntato, a tempo debito, la relativa traduzione di questi primi sette, introduttivi ma magistrali, episodi. Per inciso voglio ricordare che un’abbondante, anche se del tutto non esaustiva, campionatura di miei scritti in italico idioma coprenti l’arco temporale che spazia dal 2013 al 2022 può essere trovata nell’archivio online da me ad hoc creato – ovvero, il mio blog-archive Radical Chic – Stefano Rossi’s Archive ( stefanorossiarchive.blogspot.com ). Più sotto il link per la lettura integrale della mia strepitosa quanto magistrale novella.
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paoloferrario · 6 months
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Candida Carrino, Luride, agitate, criminali. Un secolo di internamento femminile (1850-1950), Carocci editore, 2018. Indice del libro
scheda editore: Luride, agitate, criminali Attraverso lo studio di un’ampia campionatura di cartelle cliniche, che custodiscono le relazioni dei medici, la corrispondenza fra la struttura sanitaria e le famiglie, i rapporti di istituzioni del territorio e di pubblica sicurezza, l’autrice racconta le storie di donne rinchiuse in manicomio tra il 1850 e il 1950. Il ricchissimo materiale…
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ipeshoesvr · 11 months
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Produttore Scarpe Antinfortunistiche
When it comes to ensuring workplace safety, one of the most critical aspects is selecting the right safety footwear. Finding a reliable safety shoe manufacturer is crucial to guaranteeing the quality, durability, and safety standards of the footwear. It will be easier to find the top Produttore Scarpe Antinfortunistiche to meet your specific needs.
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scienza-magia · 2 years
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Mostra l’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo
Mostre a Bologna. Aldrovandi e la scienza del Cinquecento. Due mostre per i 500 anni del naturalista Aldrovandi: piante, fossili, minerali. Un approccio empirico in cui permane il fascino medievale per il mostruoso. Proviamo a pensarlo ai nostri giorni un bambino di appena dodici anni che, da solo e senza un soldo, da Bologna se ne va a Roma. Lo definiremmo un piccolo scavezzacollo o come un giovane che abbandona tutto e tutti per il disagio vissuto in un ambiente familiare degradato. Invece Ulisse Aldrovandi (1522-1605) proviene da una famiglia benestante e in vista: suo padre è un notaio, segretario del Senato bolognese, e la madre è cugina di Ugo Boncompagni, che diviene papa Gregorio XIII.
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Globo celeste di Gerard e Leonard Valk, 1715 - - Dotato di una fervida intelligenza e precoce nell’apprendere, ancorché irrequieto e di spirito indipendente, a Roma diviene paggio del vescovo di Sardegna, ma ben presto si stanca di questa mansione e fa ritorno a Bologna dove si dedica agli studi di matematica, studi che mette a frutto quando, a quattordici anni, diviene contabile di un ricco mercante a Brescia. Anche questo impiego dura poco ed è di nuovo a Bologna, ma se ne va subito e, questa volta, verso Santiago di Compostela insieme a un pellegrino siciliano. Saltato il progetto di un viaggio a Gerusalemme, nel curriculum del giovanotto c’è anche un processo per eresia che si risolve in una assoluzione. Rieccolo finalmente nella città natale dove la sua vita comincia a prendere una piega diversa. Si dedica allo studio delle lettere umanistiche e al diritto, alla logica e alla filosofia, alla matematica e alla medicina. Nel 1553, dopo che da qualche anno ha intrapreso ricerche naturalistiche, consegue la laurea in filosofia e medicina e nel 1554 inizia la sua carriera di docente universitario, insegnando prima logica e quindi filosofia. Nel 1561 ottiene che venga istituita per lui la cattedra di filosofia naturale, vale a dire quella che può essere definita la prima cattedra bolognese di scienze naturali. Da questo momento inizia un’altra storia. Quella di Ulisse Aldrovandi, scienziato, di cui si conservano i manoscritti, gli appunti, le lettere, un tesoro d’informazioni. Partito da un giardino del Palazzo comunale, che ben presto diviene il primo orto botanico bolognese (il quinto in Italia), nel corso della sua lunga vita accumula manufatti e reperti minerali, vegetali e animali provenienti da tutto il mondo, realizzando il più ampio “microcosmo di natura” allora esistente. “Il teatro del mondo” è stata definita questa immensa dotazione, ovvero una pluralità delle cose e degli eventi che rendevano la storia naturale una trama densa di immagini, di storie, di rimandi antichissimi e insieme contemporanei, ovvero un patrimonio di ricerca di ben 18.000 esemplari naturalistici e di pezzi archeologici ed esotici, 7.000 piante essiccate, incollate in 15 volumi e altrettanti di acquerelli che rappresentano animali, piante, minerali e mostri, 14 armadi contenenti matrici xilografiche, 66 cassettiere con 4.500 cassetti dove sono depositati semi, frutti, fossili, oggetti vari.
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Ritratto di Ulisse Aldrovandi attribuito ad Agostino Carracci, 1585 circa Ad Aldrovandi, personaggio magari eccentrico e complicato, forse messo un po’ in ombra dai maestri della pittura e dell’architettura del suo tempo, ma uno dei massimi esponenti della cultura enciclopedica cinquecentesca, instancabile divulgatore e protagonista del risveglio delle scienze naturali in epoca rinascimentale, sono dedicate due mostre allestite a Bologna in occasione del cinquecentenario della sua nascita. A Palazzo Poggi, organizzata dall’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, è allestita (fino al 10 aprile) la mostra L’altro Rinascimento. Ulisse Aldrovandi e le meraviglie del mondo. Curata da Giovanni Carrada, l’esposizione offre ai visitatori una vasta campionatura del materiale raccolto da Aldrovandi, in gran parte mai esposto prima, come il Codice Cospi, uno dei soli tredici codici precolombiani di cui si è a conoscenza, o come alcune delle più antiche mappe del mondo, poi volumi con le tavole illustrate fatte dipingere da Aldrovandi oltre, ovviamente, alla collezione naturalistica, l’unica arrivata sino a noi nella sua quasi interezza. Il percorso espositivo parte dallo shock culturale seguito alla scoperta del Nuovo Mondo. Racconta il passaggio dallo studio dei libri degli antichi allo studio empirico della natura, ma anche il permanere della fascinazione medievale e rinascimentale per il meraviglioso e il mostruoso. Presenta la nascita e le realizzazioni della prima stagione dell’illustrazione naturalistica e scientifica. Ricostruisce poi la casa-museo di Aldrovandi per seguire, infine, lo sviluppo delle rinate scienze della vita nei secoli seguenti attraverso una Wunderkammer con alcuni degli oggetti più straordinari conservati nelle collezioni dell’Università di Bologna. Al Centro Arti e Scienze Golinelli è montata (fino al 28 maggio) la mostra Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi promossa dalla Fondazione Golinelli insieme al Sistema Museale di Ateneo e curata da Roberto Balzani, Luca Ciancabilla, Antonio Danieli e Andrea Zanotti. L’esposizione, che intende approfondire il rapporto tra arte e scienza quale chiave di lettura per interpretare il corso della storia, parte da un semplice quanto fondamentale assunto: Aldrovandi con le sue ricerche, catalogazioni, raccolte, si affacciò su un mondo nuovo, così come oggi guardiamo alla nuova dimensione dello spazio. Il progetto espositivo presenta un connubio tra reperti e oggetti delle collezioni museali dell’Ateneo bolognese, originali exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi, quadri di Bartolomeo Passerotti, Giacomo Balla, Mattia Moreni e dipinti e sculture di Nicola Samorì che accolgono i visitatori lungo un percorso tra si snoda tra passato e scenari futuribili. Così che dopo numerose mirabilia come fossili risalenti a 47 milioni di anni fa, frammenti di meteoriti, uova di dinosauro e due delle opere più rilevanti di Aldrovandi, l’Erbario e il celebre Monstrorum Historia, ecco strumenti provenienti dalla Agenzia Spaziale Europea e la ricostruzione di scenari riferiti alle condizioni in cui l’umanità si troverà a vivere in un futuro non troppo lontano. Read the full article
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] Intervista⠸ I Migliori Momenti dei BTS nel 2022 : Pdogg, For Youth⠸ Weverse Magazine 05.12.22
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🌟 Weverse Magazine | Intervista
I Migliori Momenti dei BTS nel 2022 : Musica 🎵
La scelta musicale del produttore Pdogg nel 2022 : "For Youth" dei BTS ___Lee JiYeon
Twitter | Orig. KOR
È di nuovo quel periodo dell'anno in cui ognuno di noi, a suo modo, riflette sui 12 mesi passati. Dal canto nostro, noi del Weverse Magazine daremo uno sguardo a come vari artisti ed il loro infaticabile staff hanno speso il 2022 insieme aə fan...
Questa settimana, daremo un'occhiata alla musica rilasciata da questi artisti. I primi sono i BTS ed il produttore Pdogg ci parlerà della canzone “For Youth”.
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Perché, secondo lei, “For Youth” è la migliore canzone dell'anno pubblicata dai BTS?
Pdogg: Personalmente, trovo l'armonia tra i 7 membri sia particolarmente marcata in “For Youth”, pur sottolineando i pregi di ognuno dei ragazzi e ciò che li rende speciali. Inoltre, è una canzone dedicata aə fan ed è preziosa perché carica di tutto ciò che il gruppo voleva dire aə e per ə fan, ormai da diverso tempo. Penso che durante i loro 10 anni di percorso artistico, i BTS abbiano saputo aprirsi e donarsi appieno aə ARMY. Questə ultimə provano le stesse cose dei membri e viceversa. Immagino alla base della musica dei BTS ci sia proprio questo legame di reciprocità, quindi ho cercato di includerlo il più possibile sia in “For Youth” che, più in generale, nell'album Proof, in quanto entrambi racchiudono in sé gli ultimi 10 anni del gruppo.
Il testo di “For Youth” è una riflessione sul passato
Pdogg: “For Youth” usa una campionatura di “EPILOGUE: Young Forever”, traccia dell'album The Most Beautiful Moment in Life: Young Forever, portando avanti il viaggio emotivo iniziato in quell'era. La canzone è piuttosto minimal, ma credo spostare l'attenzione sulle doti canore dei membri sia servito a caricare le loro voci di autenticità, trasmettendone tutta la purezza e sincerità aə fan. Ad esempio, mi piace molto il verso di j-hope che dice “Un, due, tre, la nostra sintonia”, e poi “Un fiore di cui ho avuto cura / Oh, miei giorni di primavera”, che richiamano alcuni loro brani più vecchi e l'era The Most Beautiful Moment in Life. Ricordo, durante le registrazioni, di aver detto ai ragazzi, “È davvero toccante”. Trovo i membri abbiano fatto un ottimo lavoro con il testo di “For Youth”, specialmente per come hanno basato il tema della giovinezza sulle loro esperienze personali.
Riguardo le voci dei BTS
Pdogg: Ognuno dei membri ha una sua vocalità unica e distinta—non ne troverete due uguali. Di conseguenza ascoltare il passaggio da una voce all'altra, sezione dopo sezione, è davvero un'esperienza fantastica. Cerchiamo sempre di dividere le parti con cura, pensando a quale sia il modo più naturale per connettere le loro sonorità, così che ci sia maggiore coinvolgimento emotivo ed il brano riesca a catturare l'attenzione e l'interesse deə fan. Trovo tutto questo dia alla canzone un certo senso di progressione e continuità. Il finale è stato un'idea di V—il quale si è proposto di cantarlo in quanto il sound ne avrebbe giovato, ecco perché quella parte è andata a lui e, non c'è che dire, è davvero fantastico (ride).
Dopo la suddivisione delle parti, per quanto riguarda le armonie ho pensato che sovrapponendo, mano a mano, le tracce del cantato e della parte strumentale avremmo potuto ottenere un effetto ancor più sentimentale, e così ho fatto. Avevamo già provato a creare delle armonie con Jimin e V nella loro “Friends”, e la combinazione è risultata incredibile. Sotto molti aspetti, le loro due tonalità sono totalmente agli antipodi rispetto a quelle di ogni altro membro, quindi le ho disposte come potete sentire nel brano perché volevo trarre il massimo da entrambi. Poi ho assegnato a Jin la melodia principale nella parte che dice “E se sei stancə, puoi fare una pausa / io sarò sempre qui ad aspettarti”, mentre Jungkook armonizzava. RM, SUGA e j-hope cantano alcune variazioni sulla melodia principale, così da aggiungere ritmicità al brano, e credo sia decisamente servito. Trovo, inoltre, abbiano dato piena prova ed espressione di sé nelle loro parti rap.
Come parlare direttamente al cuore deə fan
Pdogg: Ad esser sincero, ci sono diverse parti di questa canzone che mi hanno seriamente emozionato, durante le registrazioni. Quindi ho pensato che se già solo io ero così toccato, sicuramente ə fan sarebbero statə ancor più commossə. Durante tutto il processo di registrazione, continuavo a ripetere ai membri di essere, sì, riservati, ma anche il più onesti possibile con i sentimenti che desideravano trasmettere, in quanto è un brano che li riguarda personalmente. E ho anche consigliato loro di non tentare troppi orpelli—di cantare quanto più simile al parlato possibile. È una canzone che, alla fine, hanno apprezzato molto anche loro (ride) e ricordo che Jin, in particolare, ne era talmente appassionato che mi ha chiesto di ri-registrare diverse parti, ed abbiamo anche lavorato all'editing insieme.
Nella speranza che “For Youth” rimanga nella memoria sia dei BTS che deə ARMY
Pdogg: I BTS hanno rilasciato diverse canzoni dedicate aə fan, sia nei loro album che come progetti solisti. Sono brani che sanno davvero arrivare al cuore di chi li ascolta, specialmente “2! 3!”— mi ritrovo sempre a piangere quando ascolto quella canzone o le altre sullo stesso genere, perché mi ricordano anche quale fosse la situazione nel periodo in cui sono state rilasciate: erano momenti difficili sia per i BTS che per ə fan.
Ma “For Youth” parla di come, nonostante le avversità, il gruppo e ə fan siano sempre cresciuti insieme e di come continueranno a restare unitə per sempre. “For Youth” getta uno sguardo agli anni trascorsi dal loro debutto, in previsione del 10° anniversario del gruppo, ora che i BTS hanno raggiunto il culmine della popolarità, quindi credo sia un po' più leggera e un goccio meno strappalacrime, per una volta (ride). In quanto produttore, spero ə fan l'ascolteranno più serenamente e che rimarrà nei loro cuori per sempre.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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lavoripubblici · 2 years
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❌ Mancata presentazione campionatura: illegittima l'esclusione dalla gara
⚖ TAR Puglia: il campione è solo un elemento a supporto dell'offerta tecnica
☝ La sua mancata o ritardata presentazione non costituisce causa da esclusione
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telodogratis · 2 years
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West Nile, altro caso sospetto in Sicilia: donna ricoverata in ospedale
West Nile, altro caso sospetto in Sicilia: donna ricoverata in ospedale
Si attendono i risultati della campionatura L’articolo West Nile, altro caso sospetto in Sicilia: donna ricoverata in ospedale proviene da PalermoLive.Dal resto della Sicilia Un altro possibile caso sospetto di West Nile in Sicilia: una donna di 72 anni di Ramacca si trova ricoverata all’ospedale San Marco di Catania. Massimo riserbo dal nosocomio catanese, ma sembrerebbe confermato il caso di…
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fashionbooksmilano · 3 years
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Fiori di vetro
dalla collezione Bersellini
testi: Maria Angela Previtera, Rosa Chiesa
Nexo, Milano 2018, 70 pagine, brossura, italiano con abstract inglese,  ISBN  978-8896451373
euro 20,00
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Catalogo della mostra "Fiori di vetro dalla collezione Bersellini" (Villa Carlotta, Tremezzina, Como, 14 luglio-9 settembre 2018). In questa occasione Villa Carlotta, continuando nella direzione tracciata dai suoi antichi proprietari, apre le sue sale alla collezione di Enrico Bersellini. Una raccolta che si è andata formando a partire dagli anni Settanta del Novecento, in cui spiccano esemplari rari e preziosi che l'arte millenaria del vetro ha saputo declinare in varie forme come quelle dedicate al tema dei fiori. Sono oltre duecentocinquanta i manufatti della collezione che rappresentano un'importante campionatura della produzione vetraria muranese del XX secolo, a cui si affiancano gli esiti delle ricerche più recenti. A Ercole Barovier, Napoleone Martinuzzi, Toni Zuccheri si aggiungono infatti designer e artisti contemporanei, da Franca Petroli a Maria Grazia Rosin e Silvia Levenson, che spesso hanno lavorato per alcune fornaci storiche conosciute in tutto il mondo, creando pezzi unici e di grande fascino.
06/10/21
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gliaironi · 5 years
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LE RICETTE DI @lazuccainpadella #Repost @lazuccainpadella (@get_repost) ・・・ Come ormai ben sapete , a me piace, oltre che cucinare il riso, conoscerne la varietà, la provenienza, le fasi della lavorazione e soprattutto la costruzione dei più svariati impieghi che si possono ottenere in cucina. Oggi vi presento questa proposta, da me realizzata (per il concorso #art_fabriziorusso) che reputo equilibrata, raffinata e gustosa. Per la realizzazione di questo piatto ho usato del Riso Carnaroli Cru ( chicco ruvido, giovane, elastico, di colore avorio e dai profumi intensi) della ditta #gliaironi , che gentilmente mi ha spedito e regalato una campionatura dei sui prodotti d'eccellenza. In questa ricetta, il profumo del limone ben si sposa con quello degli scampi, richiamando sapori e odori mediterranei che con l'aggiunta dello zafferano aiuta a creare e esaltare un misto di profumi che ricorda l'oriente. ▶️Risotto Carnaroli Cru con crudo di scampi di Sanremo, limone, coriandolo e spuma allo zafferano. Ingredienti per 4 persone: Riso Carnaroli Cru Gli Aironi 360 gr Scalogno tritato 10 gr Fumetto di scampi 2 litri 4 scampi di Sanremo interi Battuto di Scampi 120 gr Latte parzialmente scremato 500 ml 2 cucchiai fecola di patate Zafferano 0.01 gr Burro 30gr Coriandolo q.b. sale q.b.pepe q.b. Olio EVO q.b. Fiori di violetta edibili q.b. #concorsoculinario #foodart #risogliaironi #scampidisanremo #sanremo #scampi #zafferano #piattogourmet #violette #lazuccainpadella #passione #passionedelfood #colors #poesia #love #recipes #sf_foodlife #tamtavola #foodblogger #ilovecooking #instaphoto #foodporn #instamoments #risotto #primipiatti #igers #igersoftheday
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arredamentiramundo · 6 years
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E adesso quale scegliamo? . . . #design #architettura #furnituredesign #furniture #arredamento #infissi #lamierastirata #grigliametallica #ristrutturazione #ferro #ramundofalegnameria1965 #arredamentiramundo #questionediscelte #campionatura #magliametallica (presso Comfer Srl)
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Mimaki, presentato il nuovo plotter da taglio CF22-1225
Mimaki, presentato il nuovo plotter da taglio CF22-1225
Presentata la soluzione chiavi in mano che rende la produzione di campioni, insegne e cartellonistica più rapida, facile e redditizia, in combinazione con la stampante flatbed JFX200-2513 e il software ArtiosCAD
Milano, 27 ottobre 2017 – Mimaki, leader globale nella produzione di stampanti inkjet di grande formato e sistemi da taglio, ha presentato il nuovo plotterda taglio in pianoCF22-1225 che…
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diceriadelluntore · 5 years
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Storia Di Musica #66 - U2, No Line On The Horizon, 2009
La foto in copertina, del fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto intitolata Boden Sea, Uttwil, unisce cielo e mare in un invisibile punto, una linea mentale e sognante che unisce due mondi, due prospettive. Dopo 5 anni di attesa dal loro ultimo disco, How To Dismantle An Atomic Bomb (incentrato sul dolore e il ricordo del padre di Bono, Bob, morto qualche anno prima) No Line On The Horizon fu il nuovo tentativo nella carriera allora trentennale degli U2 di rinnovare la loro musica e il loro suono. Per farlo, richiamano i fidi Brian Eno e Daniel Lanois, già artefici dei loro dischi capolavoro (The Unforgettable Fire, The Joshua Tree e Achtung Baby!) e partono dall’idea di creare una musica che si rifaccia agli inni sacri delle civiltà del Mediterraneo. Si trasferiscono a Fez, in Marocco, e iniziano a registrare materiale. Le sessioni avvengono nel cortile di un albergo cittadino, e i suoni della città, della natura, del mercato diventeranno momenti presenti in tutto il disco. Uscito nel febbraio del 2009, composto da 11 brani, No Line On The Horizon si può dividere in tre parti: partendo dalla meno convincente, i tre brani minori sono i centrali, tra il non molto riuscito singolo Get On Your Boots, il sarcasmo di Stand Up Comedy e il pop leggero di I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight. Ma il resto è di una bellezza e di una intensità che, non ho paura di dirlo, il disco di oggi non è solo uno dei loro migliori, ma rimane uno dei migliori di tutti gli anni 2000 in assoluto. Bono, The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen chiedono a Eno e Lanois di partecipare anche alla creazione musicale, facendo sì che i brani abbiamo dei tappeti sonori sofisticati e intriganti, sebbene mai come in nessun disco precedente la vera protagonista sia la chitarra di The Edge, reduce dall'esperienza di collaborazione con Jimmy Page e Jack White immortalata nel bellissimo documentario It Might Get Loud. Se a ciò aggiungiamo alcuni dei testi più belli ed intensi di Bono, la mia affermazione di prima si spiega meglio. I primi due brani sono potenti e vivaci canzoni rock, No Line On The Horizon in cui il protagonista afferma che “l’infinito è un ottimo posto per iniziare” e la trascinante Magnificient, con il meraviglioso riff di The Edge e la ritmica solida e presente del duo Clayton-Mullen. Al terzo brano, il primo capolavoro, una delle canzoni più intensi del loro ultra-decennale repertorio: Moment Of Surrender prende il titolo dal “momento della resa” in cui un affetto da dipendenza riconosce il bisogno di aiuto, Bono immagina un disperato in una metropolitana, che vive la sua passione come una via crucis contemporanea, in un crescendo gospel che culla disperazione e dolore. Brian Eno ha raccontato come il brano fu registrato dal vivo in una sola sessione a Fez, in una sorta di magia mistica che l’ha resa, a suo dire, l’esperienza musicale più incredibile della sua vita. Il canto degli uccelli che dall’albergo si sentivano la mattina a Fez aprono Unknown Caller, altra perla del disco, che poi esplode nelle schitarrate di The Edge (con meraviglioso assolo finale). La terza parte con Fez (Being Born) dà la piena dimostrazione di cosa la band avesse in mente con l’idea dei “nuovi inni”, tra voci del suk, riprese del ritornello di Get On Your Boots, e una musica che vira quasi al rock progressive. White As Snow è una delicata e dolente ballata che sfuma nell’esplosione rock di Breathe, altro dei pezzi preferiti di Eno, che racconta in un 16 giugno, il Bloomsbury Day, le vicende di un predicatore porta a porta. Il disco termina con un altro capolavoro: Cedars Of Lebanon usa la campionatura di un pezzo scritto da Eno e Harold Budd, Against The Sky (del 1984) ed è la recita delle sensazioni di un reporter da Beirut, cruda, magnifica e desolante, che si conclude con queste parole:”Choose your enemies carefully, 'cause they will define you\Make them interesting 'cause in some ways they will mind you\They're not there in the beginning but when your story ends\Gonna last with you longer than your friends”. Sebbene il disco vada primo in classifica in 33 paesi del mondo, la sua fama non arriva alle vette che merita, nonostante il leggendario tour che ne seguirà, il 360° Tour, con l’innovativo e fantascientifico palco ad artiglio (The Claw) piazzato al centro degli stadi che otterrà il record assoluto di spettatori di sempre, essendo stato visto da oltre 7.2 milioni di spettatori paganti. Rimane un disco di una forza emotiva grandissima, tra gospel, rock e una visione del mondo curiosa e particolare, essendo consapevoli che “siamo gente nata dal suono\le canzoni sono nei nostri occhi\ le indosseremo come una corona” (Breathe).
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lavoripubblici · 2 years
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📃Gare d'appalto, campionatura non costituisce offerta tecnica
Consiglio di Stato:
👌 ok al soccorso istruttorio se il concorrente presenta un campione errato
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fashionbooksmilano · 3 years
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Arte e moda del Settecento veneziano
Le plaisir de vivre
a cura di  Mark Gregory D'Apuzzo, Massimo Medica
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2020, 176 pagine, 100 illustrazioni,  Brossura con alette, 17x21cm., ISBN  9788836645107
euro 24,00
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Dedicato all’arte del Settecento veneziano, il volume è pubblicato in occasione del centenario della fondazione del Museo Davia Bargellini di Bologna e riprende una delle linee tematiche che avevano sostenuto il progetto museografico del fondatore e primo direttore del Museo, Francesco Malaguzzi Valeri: l’idea di rievocare il «fastoso Settecento», con il suo corredo di «ricchi mobili», «ori corruschi», oggetti legati alle abitudini di vita di cavalieri e dame affaccendati nei rituali della mondanità, «un mondo scomparso» che poteva così «rivivere nell’immaginazione» dei visitatori. Al patrimonio del Museo Davia Bargellini, testimonianza dell’abilità di ebanisti, vetrai, artigiani operanti nelle botteghe veneziane del Settecento, è accostata una selezionata campionatura di modelli d’abbigliamento e accessori della moda sia femminile che maschile conservati presso il Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia, che documenta il fasto della società laica, ma anche la solennità del potere ecclesiastico, rappresentato da paramenti sacri di raffinata manifattura tessile prodotti nella Serenissima. Alcuni dipinti di Pietro Longhi e della sua scuola restituiscono infine l’immagine più autentica della vita quotidiana del patriziato veneziano, colto anche nella sua dimensione domestica: la presenza di “scene di costume” del pittore veneziano illustra, con sensibilità per il “vero” affine a quella del coevo commediografo Carlo Goldoni, la “piacevolezza del vivere”, che fu specchio dei tempi.
16/09/21
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carol-agostini · 4 years
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IL MIO LAVORO
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Ci sono altri vini che mi devono arrivare???
BUONGIORNO A TUTTI RICORDATEVI IN SEQUENZA:
Tutti i vini che mi arrivano vengono messi in deposito attrezzato, controllo umidità e temperatura, catalogati, si apre una scheda di anagrafica per ogni singola cantina/azienda, all'interno un fascicolo per ogni etichetta di appartenenza.
Creato il faldone per ogni cantina/azienda si procede.Degusto tutti i vostri prodotti.Compilo scheda organolettica e commerciale che io stessa ho creato.
Leggo la vostra storia e tipologia produttiva aziendale.
Tiro le somme su quanto assaggiato e letto facendo un  REPORT CON LE CONSIDERAZIONI FINALI( MARKETING,POSIZIONAMENTO MERCATI, PACKAGING E RESA/QUALITÀ).
SCRIVO SU TESTATE DI SETTORE O RADIO E DIVULGO MEDIATICAMENTE i vostri vini.
SE I VINI RAGGIUNGONO 88 PUNTI LI INSERIAMO IN CARTE DEI VINI, altrimenti rimangono archiviati in attesa di essere presentati ad altre piattaforme commerciali, buyer, advisor, o chi di settore, ristoratori e chef, winebar ed enoteche.Su richiesta da parte di chi conosce il mio operato e livello di selezione, suggerisco le cantine/aziende degustate e archiviate.su richiesta se qualche operatore commerciale di qualsiasi entità mi chiede nuove aziende da selezionare e commercializzare io passo la mia anagrafica senza chiedere nulla in cambio, creando networking.
QUANDO INVIATE la campionatura necessito di:
2 Bottiglie per tipologia.brochure cartacea + SCHEDE TECNICHE VINI ( STATE SERENI, non vi chiedo le analisi di laboratorio ).
Preceduta da mail con collegamenti vari siti o materiale vario sull'azienda e prodotti.
Presentazione telefonica, voglio sentire la vostra passione produttiva nella vostra VOCE.
GRAZIE INFINITE!!!!
Aggiungo quando mandate in giro le campionature, accertatevi di avere a che fare con persone QUALIFICATE!!!
BUON LAVORO A CHI LO MERITA VERAMENTE!!!
LE MIE TEMPISTICHE NON SONO A BREVE TERMINE!!!!!
Carol Agostini
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