#bavarese
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Bavarese alla nocciola
Non festeggio l’onomastico, in realtà non me ne ricordo nemmeno, ma ho tanti amici affettuosi che mi fanno gli auguri e non posso che ricambiare con una fetta di dolce. Fa troppo caldo per il forno, e allora cosa c’è di meglio di una bavarese? Tra l’altro avevo un bellissimo stampo mai utilizzato e devo dire che anche la resa estetica è strepitosa! Continue reading Bavarese alla nocciola
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Three Roses Strawberry Pistachio Bavarese Indulge in the delicate beauty of Three Roses Strawberry Pistachio Bavarese, where the sweetness of strawberries dances harmoniously with the crunch of pistachios. A true floral masterpiece for your taste buds.
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Augsburg: La Città della Storia e dell'Innovazione tra Tradizione e Futuro. Scopri la città bavarese di Augsburg, un gioiello di storia e cultura che si fonde con il dinamismo moderno, rendendola una destinazione imperdibile in Germania
Augsburg, situata nel cuore della Baviera, è una delle città più antiche della Germania, fondata dai Romani nel 15 a.C. Questa affascinante città ha visto prosperare diverse epoche storiche e oggi rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innova
Augsburg, situata nel cuore della Baviera, è una delle città più antiche della Germania, fondata dai Romani nel 15 a.C. Questa affascinante città ha visto prosperare diverse epoche storiche e oggi rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Dalla sua straordinaria architettura rinascimentale al fervente sviluppo tecnologico, Augsburg è un centro culturale e industriale che…
#Architettura Medievale#Arte Rinascimentale#attrazioni in Baviera#Augsburg#Augsburger Plärrer#Baviera#Cattedrale di Augsburg#Cattedrale gotica#città della Svevia#città industriale#città medievale#città storica#complesso abitativo storico#eventi culturali Augsburg#eventi in Augsburg#Festival delle Luci#Fugger#Fuggerei#Goldener Saal#Innovazione tecnologica#Mobilità sostenibile#modello di sostenibilità#Monumenti Storici#Mozart Festival#rinascimento tedesco#storia di Augsburg#Sviluppo Urbano Sostenibile#tradizione bavarese#Turismo Culturale#turismo eco-friendly.
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Castello Neuschwanstein, Schwangau, in Algovia, distretto governativo bavarese di Svevia, Germania.
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NAZIONI
Tutte le nazioni possiedono un gruppo o modello culturale dominante, conseguenza della propria realizzazione. Impossibile il contrario.
Negli Stati Uniti fu necessaria una guerra civile (1861-1865) per selezionare il canone nazionale, con la vittoria dell'approccio nordista (yankee), puritano, calvinista, sull'alternativa sudista (dixie), episcopaliana, catto-anglicana. Successivamente il gruppo anglosassone fu scalzato da milioni di tedeschi che emigrarono nel nuovo mondo. Processo lungo e doloroso, stretto tra la crescita demografica degli immigrati e la resistenza degli anglo.
Durante la guerra civile si palesarono a livello regionale i primi sintomi dei capovolti rapporti di forza. A West Bend, nel Wisconsin, in una futile lite lo yankee George DeBar accoltellò il tedesco Paul Winderling, uccidendolo sul colpo. Convinti che una giuria locale non avrebbe mai condannato un anglo, centinaia di cittadini di origine bavarese attesero DeBar fuori dal tribunale con la volontà di farsi giustizia da sé. Il procuratore federale chiamò in soccorso la guardia nazionale che, composta principalmente di tedeschi naturalizzati, si dissolse, consegnando DeBar alla morte per linciaggio. La comunità teutonica si ribellava alle convenzioni locali.
Ancora all'alba del secolo i Deutschamerikaner si tenevano a distanza dal resto della popolazione. Si iscrivevano alle Vereine (associazioni culturali legate alla madrepatria), le chiese sassoni erano sguarnite di anglo, mentre i giovani di Indianapolis intonavano l'inno nazionale in tedesco. Nel 1916 migliaia di immigrati scesero in piazza a Chicago per celebrare il genetliaco del Kaiser Guglielmo II. E poco prima di Pearl Harbor furono fondati numerosi circoli di ispirazione nazista.
Affinché perdessero ogni alterità culturale, tra le due guerre, furono creati negli Stati Uniti numerosi campi di rastrellamento per i tedeschi. Tra il 1917 e il 1918 oltre duemila furono imprigionati nei centri di Fort Douglas, nello Uthat e Fort Oglethorpe in Georgia. Tra il 1942 e il 1945, 11.507 cittadini di origine tedesca furono rinchiusi nei campi di North Dakota, Texas, Oklahoma, Tennessee e Florida.
Per sfuggire alla discriminazione e ai linciaggi migliaia di loro anglicizzarono il cognome: Schmidt, Schneider o Muller divennero Smith, Taylor e Miller.
I tedeschi riemersero perfettamente americanizzati dopo le guerre. Oggi circa cento milioni di americani su trecentoventi dichiarano almeno un antenato teutonico, molto più di irlandesi, inglesi, messicani, italiani, polacchi. E lo standard nazionale resta germanico (teutonico). Donald Trump (vero cognome Trumpf) si percepisce portabandiera del sentire WASP (White Anglo-Saxon Protestant) dopo che suo padre, tedesco del Palatinato bavarese, si finse svedese per sfuggire all'internamento in un campo di rieducazione.
-Dario Fabbri (Geopolitica umana)
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LA ZONA DI INTERESSE
“La zona di interesse” di Jonathan Glazer è un film raccapricciante e, anche se può sembrare paradossale, un raccapricciante capolavoro. La famiglia di Rudolf Höss vive in una algida villetta appiccicata al muro perimetrale del campo di concentramento di Auschwitz e Höss è lo spietato direttore del campo. Forse spietato non è l’aggettivo esatto, Rudolf Höss è un esecutore del male pianificato, messo in campo dal nazismo per far scomparire il popolo ebraico della faccia della terra. E’ una storia raccontata mille volte (per fortuna), ma mai o quasi mai in modo così persuasivamente e sottilmente inquietante. Non si tratta di una ricostruzione storica, ma di uno psicodramma che vive di allusioni, di segni, di dialoghi e di suoni, a cominciare da quello schermo buio iniziale, popolato da sussurri e grida e dalle tonalità della composizione di Mica Levi, possente come lo “Shemà Israel“ che prorompe da "Un sopravvissuto di Varsavia" di Arnold Schönberg. L’incubo si trasforma, nella scena di apertura, in un idillio campestre della famigliola di Höss che trascorre qualche ora di serenità in riva ad un lago. Questa dualità sarà presente in feroce contrasto in tutto il film, anzi “è” tutto il film. L’intimità domestica e famigliare del gerarca nazista è contigua alla più perversa idea di sterminio mai perpetrata dall’essere umano. A ricordarlo, sono le altane del campo di concentramento che quasi gettano la loro ombra funerea sulla serra e sulla piscina della casa di Höss, casa, ambientazioni e abbigliamenti molto “Neue Sachlichkeit”. La narrazione è statica, nel film non succede quasi nulla, ma quel che non succede lascia intravedere ciò che è stato. Il sordo rumore dei forni crematori in funzione, di cui Rudolf Höss era lo spietato pianificatore, gli spari, appena percepiti nel sottofondo delle garrule grida dei bambini in giardino, dell’abbaiare del cane, del rumore del vento. Una vita domestica che prosegue senza scossoni fino al trasferimento di Rudolf Höss ad altro incarico che lascia però inalterata l’atmosfera idilliaco-paranoica della famiglia del militare. Se Hannah Arendt aveva parlato di “banalità del male”, nulla meglio di questa villetta razionalista nella campagna bavarese e appiccicata al Konzentrationslager Auschwitz, può rendere al meglio il concetto della filosofa tedesca. Jonathan Glazer ha girato il film servendosi di telecamere ad altissima definizione che rendono iperreali luoghi, persone, fatti. Piani di ripresa fissi, nessun movimento, quasi a voler scegliere una neutralità che rende tutto ancora più agghiacciante, anche se nel film c’è molto del “Nuovo cinema tedesco”, quello di Rainer Werner Fassbinder in particolare; come non pensare infatti alla lattiginosa atmosfera in cui si muoveva Veronika Ross (interpretata divinamente da Hanna Schigulla), della cosiddetta “BRD-Trilogie” di Fassbinder. Anche in questo, come in quel film, straordinaria l’interpertazione di una donna, Sandra Hüller nei panni della moglie di Höss (interpretato da Christian Friedel). Per chi vi scrive Oscar già vinto e stravinto.

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Un cameriere sbuffa dietro al banco
di una prestigiosa offelleria,
con la camicia bianca, obtorto collo,
serve qualche signora americana,
al tavolo domando il mio caffè
ed una bavarese, mah, chissà,
che non sia questa la felicità.
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🍥 Hazelnut bavarese/BlackBerry panna cotta/Cacao sand
🍔YouTube || 🍟Reddit
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Gâteau aux petits fruits
Guscio di pan di Spagna alla vaniglia, farcitura con crema bavarese alla vaniglia e limone, decorazione con fragole, lamponi e mirtilli con gelatina neutra.
Vanilla sponge cake, vanilla and lemon Bavarian cream, topped with strawberries, raspberries and blueberries in jelly.
@ermanov
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🇩🇪 IN GERMANIA CHATGPT CELEBRA LA MESSA: "È STATA UN'OMELIA SOLIDA MA SENZA CUORE"
Nella città bavarese di Fuerth in centinaia hanno partecipato alla funzione religiosa, organizzata in occasione del Congresso della Chiesa Evangelica tedesca. Il testo è stato scritto al 98% dall'Intelligenza artificiale e predicata da 4 avatar (Fonte: Repubblica)
Dal Dio vaccino all'Ai è un attimo.
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Munich – 2024 Panasonic Lumix GX8
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BMW Museum rende omaggio al design italiano
Da maggio una mostra celebrerà l’estetica e lo stile di vita italiani che hanno creato modelli iconici che hanno segnato la storia dell’automobile e della stessa casa bavarese. Tra i musei più visitati della Germania, il BMW Museum ha raggiunto nel 2024 un traguardo straordinario, accogliendo oltre 840.000 visitatori. Questo successo senza precedenti è il risultato di un costante impegno…
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