#storia di Augsburg
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Augsburg: La Città della Storia e dell'Innovazione tra Tradizione e Futuro. Scopri la città bavarese di Augsburg, un gioiello di storia e cultura che si fonde con il dinamismo moderno, rendendola una destinazione imperdibile in Germania
Augsburg, situata nel cuore della Baviera, è una delle città più antiche della Germania, fondata dai Romani nel 15 a.C. Questa affascinante città ha visto prosperare diverse epoche storiche e oggi rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innova
Augsburg, situata nel cuore della Baviera, è una delle città più antiche della Germania, fondata dai Romani nel 15 a.C. Questa affascinante città ha visto prosperare diverse epoche storiche e oggi rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Dalla sua straordinaria architettura rinascimentale al fervente sviluppo tecnologico, Augsburg è un centro culturale e industriale che…
#Architettura Medievale#Arte Rinascimentale#attrazioni in Baviera#Augsburg#Augsburger Plärrer#Baviera#Cattedrale di Augsburg#Cattedrale gotica#città della Svevia#città industriale#città medievale#città storica#complesso abitativo storico#eventi culturali Augsburg#eventi in Augsburg#Festival delle Luci#Fugger#Fuggerei#Goldener Saal#Innovazione tecnologica#Mobilità sostenibile#modello di sostenibilità#Monumenti Storici#Mozart Festival#rinascimento tedesco#storia di Augsburg#Sviluppo Urbano Sostenibile#tradizione bavarese#Turismo Culturale#turismo eco-friendly.
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Viaggiare in camper: 7 itinerari imperdibili stile Route 66
Quando la strada chiama, bisogna rispondere. Ma non serve volare dall'altra parte del pianeta e raggiungere gli ampi spazi del Nord America per scoprire percorsi leggendari. Anche l’Europa, con la sua varietà incredibile di paesaggi, permette ai viaggiatori di macinare chilometri lungo strade panoramiche ricche di attrazioni, natura e storia. Yescapa, la piattaforma leader in Europa di camper-sharing, ha selezionato sette itinerari in stile Route 66 perfetti da affrontare in camper. Sette percorsi, dall'affascinante Andalusia al selvaggio nord della Scozia, per vivere il mito dell’on the road senza lasciare il nostro continente.
Spagna, La ruta de los pueblos blancos
Il sud della Spagna e il calore dell’Andalusia tra le province di Cadice e Malaga. La Ruta de los pueblos blancos (L’itinerario dei paesi bianchi, in italiano) prende il nome dalle candide case che compongono le cittadine che la strada attraversa: da Alacalà del Valle ad Arcos de la Frontera. Il percorso si snoda tra la valle di Ronda e i pendii del Parco Naturale della Sierra de Grazalema, un’area di origine carsica ricca di gole spettacolari e punti panoramici mozzafiato, come Puerto de Las Palomas, ma anche di abeti e di specie animali protette, come i grifoni. Non solo natura, l’itinerario è anche un vero e proprio viaggio nella storia della Spagna meridionale, tra arte rupestre preistorica, antiche strade romane e luoghi dai nomi arabeggianti che portano ancora i segni della dominazione mora.
Italia, Via Francigena
La Via Francigena, uno dei percorsi di pellegrinaggio più importanti del nostro Paese, nacque nel Medioevo per collegare la Cattedrale di Canterbury, in Gran Bretagna, a Roma e ai porti della Puglia, dove i pellegrini potevano poi imbarcarsi verso la Terra Santa. Oggi è un itinerario che si affronta principalmente a piedi, in bicicletta o a cavallo, ma nulla vieta di seguirlo a bordo di un camper e in totale comodità: un’opzione che sta prendendo sempre più piede tra i viaggiatori. Il percorso attraversa l’Europa, dalle colline toscane puntellate di cipressi e il paesaggio quasi lunare delle Crete Senesi fino a raggiungere la svizzera Losanna e - di seguito - la francese Reims. Proprio in quest’ultima si può visitare un’altra delle cattedrali più importanti d’Europa prima di sbarcare in Inghilterra.
Portogallo, Estrada National 2
La Estrada National 2 (N2) è una delle più importanti del Portogallo. Collega Chaves, a due passi dal confine settentrionale con la Galizia, alla meridionalissima Faro. È la più lunga del Paese e lo attraversa nel suo cuore, lasciando da parte per una volta le più gettonate e note Lisbona e Porto e la costa Atlantica. L’itinerario è ricchissimo: oltre 700 chilometri e una trentina di cittadine da attraversare lungo il percorso. È un viaggio fatto di dislivelli, perfettamente affrontabili a bordo di un camper, che mostra i vari volti del Portogallo: dai vigneti della Valle del Douro alle spiagge dell’Algarve, passando dalle pianure dell’Alentejo tra natura, enogastronomia e storia.
Francia, Route Napoléon
La Route Napoléon è un viaggio nella storia francese ed europea e ripercorre le orme dell’Imperatore francese durante i “cento giorni” del 1815, il periodo che segue il ritorno dall'esilio sull'isola d’Elba e precede la sua disfatta a Waterloo. L’itinerario, inaugurato nel 1932, inizia a Golfe-Juan, dove Napoleone sbarcò una volta tornato in Francia, e termina a Grenoble, dove avvenne la prima battaglia. Il percorso si snoda verso nord dalla Costa Azzurra alle Alpi e attraversa parchi naturali e luoghi mozzafiato come le Gole del Verdon, che con i loro oltre 700 metri di dislivello sono tra i canyon più profondi d’Europa, perfette per gli sport acquatici come canoa e rafting. A segnalare il percorso ai viaggiatori ci pensano le statue delle aquile, simbolo dell’Imperatore.
Germania, Romantische Strasse, Route 550
Castelli e paesini da fiaba, pendii ricoperti di verde e atmosfere tipiche del romanticismo tedesco: è la Romantische Strasse. Questa strada, che taglia la Baviera e il Baden-Württemberg, nel sud del Paese, parte da Füssen e raggiunge Würzburg. Si snoda per oltre 360 chilometri da sud a nord e mostra a chi la percorre alcune delle più tipiche bellezze tedesche, prima fra tutte il Castello di Neuschwanstein, uno dei più belli e fotografati d’Europa: un vero e proprio castello da fiaba e, non a caso, sembrerebbe essere stato il “modello” per alcuni celebri film di animazione della Disney. Lungo il percorso si attraversano cittadine con case a graticcio e tetti spioventi, come Rothenburg, e località con antichi monasteri, come Wieskirchem, ma anche paesi di origine romana, primo fra tutti Augsburg, e altri che hanno conservato la loro struttura medievale, come Landsberg am Lech. Un viaggio nel tempo e nello spazio condito da un po’ di romanticismo e nostalgia.
Irlanda, Wild Atlantic Way
La Wild Atlantic Way è la strada panoramica che segue la costa atlantica della Repubblica d’Irlanda, da Muff, nel nord del Paese, a Kinsale, nel sud. Un viaggio lungo 2500 chilometri che si concentra prevalentemente sulle bellezze naturali, da Malin Head, il punto più a nord, al Connemara National Park, passando per le Cliffs of Moher e le Slieve League, tra le scogliere mozzafiato dell’isola. Paesini e baie, strapiombi e prati verdi nei quali pascolano i greggi, la Wild Atlantic Way è un percorso da vivere con il classico spiritoon the road: tanta libertà e voglia di stupirsi per scoprire un’Irlanda selvaggia e da cartolina. Da una parte la forza delle onde dell’oceano, dall’altra il cielo che sembra non riposarsi mai.
Regno Unito, North Coast 500
La North Coast 500 è giro quasi completo delle Highland scozzesi tra montagne, laghi e spiagge: un percorso circolare di oltre 800 chilometri che inizia e finisce al Castello di Inverness. Considerata una delle strade panoramiche più belle del continente, attraversa brughiere e paesini di pescatori fino a raggiungere il punto più settentrionale della Gran Bretagna. Seguendo il percorso, perfetto per camper e caravan grazie anche alle tante piazzole e aree attrezzate, si attraversano ben sei regioni scoprendo la Scozia più autentica. Si può assaggiare dell’ottimo whisky nell'Easter Ross o cercare di avvistare i delfini nel Black Isle, andare a caccia di castelli e creature mitologiche nel Sutherland o di siti archeologici nel Caithness. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Fonte ed immagini: Yescapa Read the full article
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Il fascino romantico di Vipiteno ammalia tutti i suoi visitatori, attratti dalle sue piazze medievali, dalla storia antica che permea ogni sua via e dalla splendida cornice che la circonda, fatta di montagne e natura incontaminata. Questo borgo in provincia di Bolzano è stato segnalato tra i Borghi Più Belli D’Italia, grazie al suo ambiente genuino ed incredibilmente ospitale, al suo originale impianto urbanistico pressoché immutato ed alle sue tradizioni radicate che lo rendono un vero gioiello del panorama montano italiano. Vipiteno merita una visita in ogni stagione dell’anno, avendo molto da offrire ad ogni tipologia di viaggiatore: chi è ammaliato dall’arte e dalla cultura troverà pane per i suoi denti, gli amanti dello shopping potranno deliziarsi tra i numerosi negozietti della cittadina, mentre gli appassionati di escursioni avranno a disposizione chilometri di sentieri percorribili. L’estate è il momento migliore per godere dei percorsi che circondano lo splendido borgo di Vipiteno, per un’immersione tra aree verdi, pace e aria pura. E per concludere ogni escursione deliziando il palato con gli squisiti prodotti tipici della gastronomia del borgo. Cosa vedere a Vipiteno Una passeggiata nel cuore di Vipiteno durante una soleggiata giornata estiva permette di ammirare le sue graziose ville borghesi, scampolo di tempi in cui il paese conobbe periodi di agio e prosperità: tra il XV ed il XVI secolo infatti lo sfruttamento delle miniere d’argento della zona richiamò qui minatori da tutta europa, nonché ricche famiglie di imprenditori come quella dei Fugger di Augsburg, che contribuirono ad arricchire il borgo di dimore, locande ed edifici di pregio e ad abbellire ogni angolo della città con opere artistiche ed architettoniche. La fine di quel periodo fiorente non ha comportato però per Vipiteno una perdita di charme, ed il paese conserva ancora oggi tutta l’atmosfera di un borgo da favola. I suoi erker decorati con fiori colorati, le sue taverne tipiche e le sue vie pittoresche fanno del paese un luogo che rimane facilmente impresso nei ricordi dei suoi visitatori. Uno dei simboli di Vipiteno è la celebre Torre dei Dodici, una struttura risalente al 1472 che divide il centro paese in due zone, ossia la parte superiore occupata dal nucleo storico e la cosiddetta Città Nuova più a sud, sorta nel 1443 dalle ceneri di un incendio che devastò la zona. Alle spalle della Torre dei Dodici si allarga l’ampia e meravigliosa Piazza Città, sulla quale si affaccia la Chiesa dell’Ospedale di Santo Spirito, la più antica chiesa gotica di Vipiteno databile nel 1399. Il suo nome deriva dal fatto che un tempo al suo fianco si trovava un ospedale dedicato alla cura di malati ed anziani, e se i suoi esterni risultano sobri e minimali, gli interni stupiscono per la ricchezza delle decorazioni. Sono infatti conservati qui importanti dipinti di Hans von Bruneck e San Sebastiano, il Santo Patrono della città. Per gli interessati al turismo religioso tra le cose da fare a Vipiteno non può mancare una visita alla Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora della Palude, un edificio di periodo tardo gotico costruito nel XV secolo sui resti di una chiesa romanica. Le sue navate sono riccamente adornate con affreschi dalle tinte vivaci e sono visibili in essa i segni dei rimaneggiamenti in stile barocco prima e neogotico in seguito, subiti nel corso dei secoli. Interessanti in città sono anche il Municipio di Vipiteno, con una Sala del Consiglio considerata tra le più belle del Tirolo, oltre che il Museo Civico ed il Museo Multscher che si trovano nel Deutschhaus o Commenda dell’Ordine Teutonico. Mentre nelle sale del Museo Civico si può ammirare un’interessante collezione di carte geografiche d’epoca, il Museo Multscher conserva i progetti e le tavole dell’altare della Chiesa Parrocchiale e della Chiesa di Santa Elisabetta. Una sosta alla famosa Latteria sociale del borgo, rinomato luogo di produzione di latte, burro e yogurt di Vipiteno, è quello che ci vuole per caricarsi di energia prima di dedicarsi all’esplorazione dei dintorni e perdersi nella natura lussureggiante. Escursioni nei dintorni di Vipiteno Sono molti i sentieri escursionistici adatti ad ogni livello di preparazione fisica che scorrono attorno a Vipiteno, lungo l’Alta Valle Isarco, rendendo la zona un’apprezzata meta turistica per alpinisti, trekker e famiglie in cerca di paesaggi bucolici. Tra boschi ombrosi e prati dalle mille tonalità di verde, serpeggiano anche interessanti trial da mountain bike, a rendere Vipiteno in estate un vero paradiso per chi desidera giornate di sport e relax. La cabinovia del Monte Cavallo funge da collegamento tra il centro città e ed il rilievo omonimo, e durante la bella stagione è possibile perdersi tra viottoli fioriti, angoli dalla bellezza idilliaca, rifugi e antiche malghe, depositarie ancora oggi di tutti i segreti dei deliziosi prodotti caesari di quest’area. Il percorso circolare di Monte Cavallo è una delle escursionisti più belle e semplici dell’area, punteggiata di laghetti, ristoranti, foreste e rifugi, mentre un percorso nell’Alta Via di Ridanna può risultare più impegnativo: dalla stazione di monte del Monte Cavallo conduce fino alla a malga Ochsenalm e poi verso il Lago dell’Alpe, e seppur lungo il tragitto si incontrano pendii scoscesi e sentieri esposti, si viene ampiamente ricompensati da luoghi dalla bellezza surreale. Anche il percorso che porta alle Cime Bianche di Telves è suggestivo e avventuroso, così come merita un’opportunità di lasciarsi scoprire il percorso chiamato Dolomieu. Tra i luoghi di maggior interesse della zona non si possono non citare le Cascate di Stanghe a Racines site in una gola tra la Val Ridanna e la Valle di Racines e modellate dai salti del torrente omonimo: sono una delle magnifiche cascate dei dintorni di Vipiteno, insieme a quelle Fleres e di Burkhard, imperdibili percorsi d’acqua trentini. Cosa visitare vicino Vipiteno: borghi e castelli Per completare un tour di Vipiteno e del suo territorio si possono scoprire alcune interessanti località nelle vicinanze. Ad esempio Campo di Trens, meta di pellegrinaggio tra le più note del Trentino grazie al suo Santuario Maria di Trens dove è custodita l’immagine miracolosa di “Nostra Signora delle Valanghe”. Più a nord si trova invece Colle Isarco, frazione di Brennero, località turistica fulcro di numerose attività sportive, mentre assolutamente da ammirare sono i tre castelli poco distanti da Campo di Trens. Si tratta di Castel Pietra, Castel Guelfo e Castel Tasso: i primi due risalgono al XIII secolo e sono oggi proprietà privata, mentre Castel Tasso, la cui esistenza è documentata fin dall’anno 1100, è aperto al pubblico e luogo di interessanti visite guidate. https://ift.tt/37RqJY1 Cosa vedere nel borgo di Vipiteno in estate Il fascino romantico di Vipiteno ammalia tutti i suoi visitatori, attratti dalle sue piazze medievali, dalla storia antica che permea ogni sua via e dalla splendida cornice che la circonda, fatta di montagne e natura incontaminata. Questo borgo in provincia di Bolzano è stato segnalato tra i Borghi Più Belli D’Italia, grazie al suo ambiente genuino ed incredibilmente ospitale, al suo originale impianto urbanistico pressoché immutato ed alle sue tradizioni radicate che lo rendono un vero gioiello del panorama montano italiano. Vipiteno merita una visita in ogni stagione dell’anno, avendo molto da offrire ad ogni tipologia di viaggiatore: chi è ammaliato dall’arte e dalla cultura troverà pane per i suoi denti, gli amanti dello shopping potranno deliziarsi tra i numerosi negozietti della cittadina, mentre gli appassionati di escursioni avranno a disposizione chilometri di sentieri percorribili. L’estate è il momento migliore per godere dei percorsi che circondano lo splendido borgo di Vipiteno, per un’immersione tra aree verdi, pace e aria pura. E per concludere ogni escursione deliziando il palato con gli squisiti prodotti tipici della gastronomia del borgo. Cosa vedere a Vipiteno Una passeggiata nel cuore di Vipiteno durante una soleggiata giornata estiva permette di ammirare le sue graziose ville borghesi, scampolo di tempi in cui il paese conobbe periodi di agio e prosperità: tra il XV ed il XVI secolo infatti lo sfruttamento delle miniere d’argento della zona richiamò qui minatori da tutta europa, nonché ricche famiglie di imprenditori come quella dei Fugger di Augsburg, che contribuirono ad arricchire il borgo di dimore, locande ed edifici di pregio e ad abbellire ogni angolo della città con opere artistiche ed architettoniche. La fine di quel periodo fiorente non ha comportato però per Vipiteno una perdita di charme, ed il paese conserva ancora oggi tutta l’atmosfera di un borgo da favola. I suoi erker decorati con fiori colorati, le sue taverne tipiche e le sue vie pittoresche fanno del paese un luogo che rimane facilmente impresso nei ricordi dei suoi visitatori. Uno dei simboli di Vipiteno è la celebre Torre dei Dodici, una struttura risalente al 1472 che divide il centro paese in due zone, ossia la parte superiore occupata dal nucleo storico e la cosiddetta Città Nuova più a sud, sorta nel 1443 dalle ceneri di un incendio che devastò la zona. Alle spalle della Torre dei Dodici si allarga l’ampia e meravigliosa Piazza Città, sulla quale si affaccia la Chiesa dell’Ospedale di Santo Spirito, la più antica chiesa gotica di Vipiteno databile nel 1399. Il suo nome deriva dal fatto che un tempo al suo fianco si trovava un ospedale dedicato alla cura di malati ed anziani, e se i suoi esterni risultano sobri e minimali, gli interni stupiscono per la ricchezza delle decorazioni. Sono infatti conservati qui importanti dipinti di Hans von Bruneck e San Sebastiano, il Santo Patrono della città. Per gli interessati al turismo religioso tra le cose da fare a Vipiteno non può mancare una visita alla Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora della Palude, un edificio di periodo tardo gotico costruito nel XV secolo sui resti di una chiesa romanica. Le sue navate sono riccamente adornate con affreschi dalle tinte vivaci e sono visibili in essa i segni dei rimaneggiamenti in stile barocco prima e neogotico in seguito, subiti nel corso dei secoli. Interessanti in città sono anche il Municipio di Vipiteno, con una Sala del Consiglio considerata tra le più belle del Tirolo, oltre che il Museo Civico ed il Museo Multscher che si trovano nel Deutschhaus o Commenda dell’Ordine Teutonico. Mentre nelle sale del Museo Civico si può ammirare un’interessante collezione di carte geografiche d’epoca, il Museo Multscher conserva i progetti e le tavole dell’altare della Chiesa Parrocchiale e della Chiesa di Santa Elisabetta. Una sosta alla famosa Latteria sociale del borgo, rinomato luogo di produzione di latte, burro e yogurt di Vipiteno, è quello che ci vuole per caricarsi di energia prima di dedicarsi all’esplorazione dei dintorni e perdersi nella natura lussureggiante. Escursioni nei dintorni di Vipiteno Sono molti i sentieri escursionistici adatti ad ogni livello di preparazione fisica che scorrono attorno a Vipiteno, lungo l’Alta Valle Isarco, rendendo la zona un’apprezzata meta turistica per alpinisti, trekker e famiglie in cerca di paesaggi bucolici. Tra boschi ombrosi e prati dalle mille tonalità di verde, serpeggiano anche interessanti trial da mountain bike, a rendere Vipiteno in estate un vero paradiso per chi desidera giornate di sport e relax. La cabinovia del Monte Cavallo funge da collegamento tra il centro città e ed il rilievo omonimo, e durante la bella stagione è possibile perdersi tra viottoli fioriti, angoli dalla bellezza idilliaca, rifugi e antiche malghe, depositarie ancora oggi di tutti i segreti dei deliziosi prodotti caesari di quest’area. Il percorso circolare di Monte Cavallo è una delle escursionisti più belle e semplici dell’area, punteggiata di laghetti, ristoranti, foreste e rifugi, mentre un percorso nell’Alta Via di Ridanna può risultare più impegnativo: dalla stazione di monte del Monte Cavallo conduce fino alla a malga Ochsenalm e poi verso il Lago dell’Alpe, e seppur lungo il tragitto si incontrano pendii scoscesi e sentieri esposti, si viene ampiamente ricompensati da luoghi dalla bellezza surreale. Anche il percorso che porta alle Cime Bianche di Telves è suggestivo e avventuroso, così come merita un’opportunità di lasciarsi scoprire il percorso chiamato Dolomieu. Tra i luoghi di maggior interesse della zona non si possono non citare le Cascate di Stanghe a Racines site in una gola tra la Val Ridanna e la Valle di Racines e modellate dai salti del torrente omonimo: sono una delle magnifiche cascate dei dintorni di Vipiteno, insieme a quelle Fleres e di Burkhard, imperdibili percorsi d’acqua trentini. Cosa visitare vicino Vipiteno: borghi e castelli Per completare un tour di Vipiteno e del suo territorio si possono scoprire alcune interessanti località nelle vicinanze. Ad esempio Campo di Trens, meta di pellegrinaggio tra le più note del Trentino grazie al suo Santuario Maria di Trens dove è custodita l’immagine miracolosa di “Nostra Signora delle Valanghe”. Più a nord si trova invece Colle Isarco, frazione di Brennero, località turistica fulcro di numerose attività sportive, mentre assolutamente da ammirare sono i tre castelli poco distanti da Campo di Trens. Si tratta di Castel Pietra, Castel Guelfo e Castel Tasso: i primi due risalgono al XIII secolo e sono oggi proprietà privata, mentre Castel Tasso, la cui esistenza è documentata fin dall’anno 1100, è aperto al pubblico e luogo di interessanti visite guidate. Vipiteno è una cittadina del Trentino sospesa tra scenari naturali che lasciano senza fiato, ricca di monumenti, chiese e luoghi dove praticare sport.
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“Ombre dal fondo”
Martedì a Caldonazzo l’incontro con l’inviato di guerra Domenico Quirico
Martedì 31 luglio alle 18 a Caldonazzo si terrà l’incontro con Domenico Quirico, l’inviato di guerra de “La Stampa”, sequestrato per cinque mesi in Siria che ci accompagnerà lungo un viaggio nel cuore di tenebra della nostra epoca. È il secondo appuntamento della rassegna “Agosto degasperiano – Solitudini”, un programma di 14 eventi, con testimonianze, pièce teatrali, film e concerti, tutti ad ingresso libero.
Il programma estivo di eventi organizzato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi in Valsugana, “Agosto degasperiano – Solitudini”, propone quest’anno un viaggio alla scoperta dei tanti significati della solitudine: quella che temiamo, quella che subiamo, quella che fuggiamo, ma anche quella che invece abbracciamo per incontrare la nostra libertà e abitare la nostra interiorità. Un percorso che trae spunto dai grandi temi dell’esperienza di Alcide De Gasperi, che è stato spesso definito “un uomo solo”: agli ospiti non verrà però chiesto di parlare dello Statista, ma di testimoniare l’attualità del messaggio degasperiano aiutandoci a riflettere su quei temi che superano i piccoli eventi e abbracciano il senso profondo del vivere.
Il secondo evento della rassegna è con Domenico Quirico, inviato di guerra e caposervizio esteri del quotidiano “La Stampa”. Martedì 31 luglio alle 18 a Corte Trapp a Caldonazzo, il reporter porterà la sua testimonianza: sequestrato per cinque mesi in Siria proporrà il racconto di un viaggio nel cuore di tenebra della nostra epoca, tra l’orrore di guerre che fingiamo non esistano.
«Il giornalismo è diventato, tragico paradosso, il contrario di quello che vorrei: serve a distogliere il vostro sguardo». Con queste parole tratte dal libro “Ombre dal fondo” – che dà il titolo all’incontro di martedì – Domenico Quirico ci racconta molto di sé. Lontano dall’essere un giornalista che insegue il mito della notizia ad ogni costo, è sempre stato piuttosto un attento osservatore degli avvenimenti del mondo, una fonte autentica di informazioni. La sua esperienza di inviato di guerra gli ha insegnato che la vita, anche quella degli altri, non si lascia afferrare senza chiedere un prezzo. Come quando, nell’aprile del 2013, Quirico viene sequestrato con il collega Pierre Piccinin proprio dal gruppo di miliziani siriani che stava seguendo. Venduto a un gruppo jihadista, la sua prigionia durerà cinque lunghi mesi.
Autore di numerose pubblicazioni, tra le più recenti ricordiamo Il paese del male. 152 giorni in ostaggio in Siria (2013), Il grande califfato (2015), con cui vince la sezione saggistica del Premio Brancati, ed infine Esodo. Storia del nuovo millennio (2016).
In caso di pioggia l’evento si terrà negli spazi interni di Corte Trapp. Per maggiori informazioni: www.degasperitn.it
Trento, 27 luglio 2018
Milena Gabanelli da http://www.lanostratv.it
Serata Tesero 6
Serata Tesero 5
serata Tesero
Serata Tesero 1
I giovani e il lavoro – Cles
Augsburg
L’aula del Consiglio provinciale di Trento, foto http://www.walterviola.it
http://www.salto.bz
Enrico Letta, http://www.oggi.it
en.wikipedia.org
L’incrocio di Dermulo da http://maps.google.it
foto David Fontanari
http://www.sassuolo2000.it
http://www.ilmattino.it
Paolo Panebianco, presidente Associazione Comunità e coordinatore regionale Nursing Up, sindacato professioni sanitarie infermieristiche
Margherita Hack, foto http://www.tumblr.com
Carmen Noldin, assessore al volontariato Comunità Valle di Non
da sinistra Giuseppe Vergara, Mario Magnani, Paolo Panebianco
L’Ospedale Santa Chiara di Trento, http://www.wikipedia.org
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.nocensura.com
La presentazione de “L’Italia dei democratici” alla http://www.festademocratica.it
http://www.formiche.net
I partecipanti al Festival della gioventù dell’Euregio il 20 marzo 2013 a Villa Bortolazzi. Foto su http://www.europaregion.info
Tutta la “squadra” del Partito democratico del Trentino
In Regione
Versione 3D di un tabellone elettorale
en.wikipedia.org
wikiprestiti.org
http://www.areeprotette.provincia.tn.it
italyinfo.it La Regione, senza confine a Salorno
Alla festa Anffas
Serata Tesero 2
Trentino TV – Mario Magnani
Serata Tesero 4
Serata Tesero 3
http://www.investintrentino.it
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.agenziefiscali.usb.it
I giovani e il lavoro – Cles
Con i candidati del Partito Democratico del Trentino in Alta Valsugana
http://www.cooperazionetrentina.it
foto di Alberto Gianera
I candidati alle primarie del 13 luglio 2013. Da sinistra Alexander Schuster, Ugo Rossi, Mauro Gilmozzi, Alessandro Olivi, Lucia Coppola
http://www.controlacrisi.org
maps.google.it
http://www.anvolt.org
http://www.trentotoday.it
da http://www.lettera43.it, foto dell’Ansa
I giovani e il lavoro – Cles
La sede dell’Ufficio Euregio di Trentino-Alto Adige-Tirolo a Bruxelles. http://www.alpeuregio.org
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“Ombre dal fondo” – martedì 31 luglio 2018 alle 18 a Corte Trapp a Caldonazzo incontro con Domenico Quirico “Ombre dal fondo” Martedì a Caldonazzo l’incontro con l’inviato di guerra Domenico Quirico Martedì 31 luglio alle 18 a Caldonazzo si terrà l’incontro con Domenico Quirico, l’inviato di guerra de “La Stampa”, sequestrato per cinque mesi in Siria che ci accompagnerà lungo un viaggio nel cuore di tenebra della nostra epoca.
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HERZ ÜBER KOPF 2.0 Nuova collaborazione con il Sensemble theatre di Augsburg con la composizione musicale per lo spettacolo del ventennale del Sensemble theatre. Un progetto che mette al centro la figura della donna nel corso della storia, scandita dai grandi testi del teatro e della letteratura. Danke! #sensembletheatre #augsburg #vetusfortheatre #HERZÜBERKOPF2.0
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Rof, 16 mila spettatori, un milione di euro di incassi
Quasi 16 mila presenze, settanta per cento delle quali straniere, provenienti da ben 41 nazioni. Ai primi posti Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti, Giappone, Austria e Russia con new entry come Georgia e Nuova Caledonia Per spettatori è il quarto risultato di tutta la storia del Rossini Opera Festival, con un incasso di un milione di euro (il terzo più alto in 38 anni di attività). Presenti testate giornalistiche di ben 21 Paesi oltre all’Italia: Argentina, Austria, Belgio, Città del Vaticano, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Inghilterra, Kuwait, Lussemburgo, Messico, Repubblica Ceca, Russia, San Marino, Serbia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Taiwan. Sono questi i grandi numeri forniti dall’organizzazione della XXXVIII edizione del Rof.
Le tre opere sono state inoltre ascoltate in tutto il mondo in diretta online sul sito web di Rai Radio3. La prima de Il viaggio a Reims del 14 agosto è stata trasmessa in diretta streaming sul sito web, sul canale YouTube, sulla pagina Facebook e sull’account Twitter del Rossini Opera Festival.
Sono arrivati a Pesaro, accanto ai grandi nomi della critica internazionale, anche i rappresentanti di alcuni tra i più importanti teatri e istituzioni musicali: Bayerische Staatsoper, Deutsche Oper Berlin, Semperoper Dresden, Aalto-Musiktheater Essen, Theater Bonn, Theater Augsburg, Rossini in Wildbad, Theâtre du Châtelet de Paris, Palau de les arts di Valencia, Opera de Tenerife, Opéra National de Lyon, De Nationale Opera di Amsterdam, Teatro Nacional São Carlos di Lisbona, Opera Wroclaw, Japan Opera Foundation, Royal Opera House di Muscate, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Parma, Teatro Massimo di Palermo.
La prossima edizione del Rossini Opera Festival (11-23 agosto 2018) proporrà tre nuove produzioni: Ricciardo e Zoraide (direttore Giacomo Sagripanti; regista: Marshall Pynkoski), Adina (direttore: Diego Matheuz; regista Rosetta Cucchi) e Il barbiere di Siviglia (direttore: Yves Abel; regista Pier Luigi Pizzi), nonché la Petite Messe Solennelle, che chiuderà la manifestazione commemorando nel modo più solenne il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini.
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Una gita domenicale tra alcuni dei capolavori di Stradivari, tra i quali anche l’unica chitarra suonabile. Con la possibilità di ascoltare anche un’esecuzione dal vivo. Al museo del violino di Cremona, www.museodelviolino.org si può vedere come l’artigianato liutaio si è sviluppato in cinque secoli e si può capire passo per passo come nasce un violino, dall’abete rosso della Val di Fiemme all’acero fino all’ebano della tastiera.
Ogni tre anni, la prossima volta accadrà nel settembre 2018, si svolge a Cremona un concorso per liutai internazionali ed in una stanza del museo ci sono gli strumenti a corda vincitori dei concorsi. Ma c’è anche la possibilità in alcune sale di sentire strumenti ricchi di storia suonati da professionisti, basta leggere il qr con il proprio smartphone.
Anche i bambini possono imparare come nascono casse armoniche e ricci rinascimentali attraverso dei totem informativi. Nella sala finale si possono ascoltare alcune performance, anche quella con la chitarra barocca di Stradivari e si possono vedere i volti dei liutai iscritti alla Camera di commercio di Cremona, molti dei quali si sono trasferiti da altre regioni italiane o da altri Paesi per poter esercitare al meglio la loro arte.
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Milena Gabanelli da http://www.lanostratv.it
Serata Tesero 6
Serata Tesero 5
serata Tesero
Serata Tesero 1
I giovani e il lavoro – Cles
Augsburg
L’aula del Consiglio provinciale di Trento, foto http://www.walterviola.it
http://www.salto.bz
Enrico Letta, http://www.oggi.it
en.wikipedia.org
L’incrocio di Dermulo da http://maps.google.it
foto David Fontanari
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http://www.ilmattino.it
Paolo Panebianco, presidente Associazione Comunità e coordinatore regionale Nursing Up, sindacato professioni sanitarie infermieristiche
Margherita Hack, foto http://www.tumblr.com
Carmen Noldin, assessore al volontariato Comunità Valle di Non
da sinistra Giuseppe Vergara, Mario Magnani, Paolo Panebianco
L’Ospedale Santa Chiara di Trento, http://www.wikipedia.org
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.nocensura.com
La presentazione de “L’Italia dei democratici” alla http://www.festademocratica.it
http://www.formiche.net
I partecipanti al Festival della gioventù dell’Euregio il 20 marzo 2013 a Villa Bortolazzi. Foto su http://www.europaregion.info
Tutta la “squadra” del Partito democratico del Trentino
In Regione
Versione 3D di un tabellone elettorale
en.wikipedia.org
wikiprestiti.org
http://www.areeprotette.provincia.tn.it
italyinfo.it La Regione, senza confine a Salorno
Alla festa Anffas
Serata Tesero 2
Trentino TV – Mario Magnani
Serata Tesero 4
Serata Tesero 3
http://www.investintrentino.it
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.agenziefiscali.usb.it
I giovani e il lavoro – Cles
Con i candidati del Partito Democratico del Trentino in Alta Valsugana
http://www.cooperazionetrentina.it
foto di Alberto Gianera
I candidati alle primarie del 13 luglio 2013. Da sinistra Alexander Schuster, Ugo Rossi, Mauro Gilmozzi, Alessandro Olivi, Lucia Coppola
http://www.controlacrisi.org
maps.google.it
http://www.anvolt.org
http://www.trentotoday.it
da http://www.lettera43.it, foto dell’Ansa
I giovani e il lavoro – Cles
La sede dell’Ufficio Euregio di Trentino-Alto Adige-Tirolo a Bruxelles. http://www.alpeuregio.org
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Cremona, museo del violino casa dei liutai Una gita domenicale tra alcuni dei capolavori di Stradivari, tra i quali anche l'unica chitarra suonabile. Con la possibilità di ascoltare anche un'esecuzione dal vivo.
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Giovedì 31 agosto alle ore 21 presso Parco Petrarca
LO SPETTACOLO DI TERSITE ROSSI ARRIVA A BOLZANO
La musica elettronica di Giovanni Formilan, in arte GioVenale, accompagna testi tratti dal romanzo “I Signori della Cenere”, letti dagli stessi autori. Organizza l’Arci di Bolzano.
L’Arci di Bolzano propone giovedì 31 agosto alle ore 21 presso Parco Petrarca 12(al Pippo.Food.Chill.Stage lì accanto in caso di pioggia) lo spettacolo di parole e musica ispirato al terzo romanzo di Tersite Rossi, “I Signori della Cenere”.
A meno di un anno dall’uscita, accolto positivamente da critica e pubblico e nel frattempo andato in ristampa, il nuovo libro di Tersite Rossi, com���era accaduto anche nel caso dei due precedenti, è diventato fonte d’ispirazione per altri linguaggi artistici.
La musica, innanzitutto: quella di Giovanni Formilan, in arte GioVenale, che dal suo repertorio fatto di sonorità elettroniche ha selezionato brani in grado di richiamare le atmosfere tese e avvolgenti del romanzo.
L’elettropop di GioVenale accompagna la lettura di testi tratti da “I Signori della Cenere”. “Abbiamo selezionato i contenuti più emblematici”, spiegano Marco Niro e Mattia Maistri, il duo che forma il collettivo Tersite Rossi, “in grado di interessare sia chi abbia già letto il romanzo, sia chi debba ancora leggerlo. I primi potranno riviverne le atmosfere al di fuori della pagina scritta, moltiplicate nella loro carica suggestiva dall’uso di altri linguaggi artistici; i secondi saranno in grado, nel corso dello spettacolo, di seguire un canovaccio, che, pur senza togliere il gusto per un’eventuale successiva lettura del romanzo, permette di immergersi dentro una storia che ha un suo inizio e una sua fine”. Le letture saranno eseguite dagli stessi autori.
Per avere maggiori informazioni sullo spettacolo ed eventualmente richiederlo, è possibile contattare l’autore: info.
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Milena Gabanelli da http://www.lanostratv.it
Serata Tesero 6
Serata Tesero 5
serata Tesero
Serata Tesero 1
I giovani e il lavoro – Cles
Augsburg
L’aula del Consiglio provinciale di Trento, foto http://www.walterviola.it
http://www.salto.bz
Enrico Letta, http://www.oggi.it
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L’incrocio di Dermulo da http://maps.google.it
foto David Fontanari
http://www.sassuolo2000.it
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Paolo Panebianco, presidente Associazione Comunità e coordinatore regionale Nursing Up, sindacato professioni sanitarie infermieristiche
Margherita Hack, foto http://www.tumblr.com
Carmen Noldin, assessore al volontariato Comunità Valle di Non
da sinistra Giuseppe Vergara, Mario Magnani, Paolo Panebianco
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I candidati alle primarie del 13 luglio 2013. Da sinistra Alexander Schuster, Ugo Rossi, Mauro Gilmozzi, Alessandro Olivi, Lucia Coppola
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da http://www.lettera43.it, foto dell’Ansa
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Il 31 agosto 2017 a Bolzano lo spettacolo ispirato al romanzo “I Signori della Cenere” di Tersite Rossi Giovedì 31 agosto alle ore 21 presso Parco Petrarca LO SPETTACOLO DI TERSITE ROSSI ARRIVA A BOLZANO…
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Carlo Tacchini, campione europeo in carica under 23 sui 1.000 m C1, è tornato sulle acque da Bandiera Blu d’Europa del Lago di Caldonazzo per un periodo di preparazione in vista dei mondiali assoluti che si terranno a Racice in Repubblica Ceca dal 23 al 27 agosto.
Il Lago di Caldonazzo si riconferma quindi palestra naturale ideale per lo sport della canoa e grazie alla proficua collaborazione con la FICK, a settembre vedrà nuovamente la partecipazione di oltre 1.000 atleti alla prossima edizione del Trofeo Canoa Giovani.
Sulla base della condivisione di intenti ed obiettivi è stato sottoscrittoun nuovo accordo con la Federazione Italiana Canoa Kayak tra Circolo Nautico Caldonazzo, Comuni di Calceranica al Lago e Caldonazzo, Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol oltre ad APT Valsugana Lagorai.
Dopo la partnership degli scorsi anni, nel 2017 si sono potuti raccogliere nuovi frutti grazie al nuovo evento di canoa tenutosi lo scorso maggio e alla riconferma della prossima edizione del Trofeo Canoa Giovani che si svolgerà sul Lago di Caldonazzo nel weekend 2-3 settembre.
Questo specchio d’acqua diventa quindi sempre più teatro di allenamenti di squadre e di atleti importanti, come nel caso di Carlo Tacchini, agente della Polizia di Stato che gareggia nel gruppo sportivo Fiamme Oro.
Nato a Verbania nel 1995, ha iniziato la sua attività agonistica proprio sul Lago di Caldonazzo diventando poi testimonial del Trofeo Canoa Giovani nel 2015.
Nel 2016 con l’ottenimento del secondo posto al torneo preolimpico di Duisburg nella specialità 1.000 m C1, diventa il primo italiano della storia a qualificarsi per le Olimpiadi in questa disciplina. Alle Olimpiadi di Rio raggiunge le finali, conseguendo l’ottavo posto.
Attualmente è campione europeo in carica under 23 sui 1.000 m C1.
Oltre a Carlo Tacchini sono inoltre numerose le squadre che si allenano sul Lago di Caldonazzo durante questa stagione estiva, trovando su questo specchio lacustre le condizioni ottimali per prepararsi a importanti eventi sportivi.
In particolare dal 20 agosto il lago sarà palestra naturale per le squadre junior e senior della società romana Aniene in vista dei campionati italiani che si terranno a metà settembre a Milano.
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Milena Gabanelli da http://www.lanostratv.it
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Carlo Tacchini, campione europeo di canoa, si allena sul lago di Caldonazzo Carlo Tacchini, campione europeo in carica under 23 sui 1.000 m C1, è tornato sulle acque da Bandiera Blu d’Europa del Lago di Caldonazzo per un periodo di preparazione in vista dei mondiali assoluti che si terranno a Racice in Repubblica Ceca dal 23 al 27 agosto.
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