#bastare a se stessi
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ragazzoarcano · 3 months ago
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“Se non basti a te stessa non basterai mai a qualcun altro.”
— Rupi Kaur
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 14 days ago
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Sola e con le tue impronte ancora addosso... Svuotata da ogni sogno e ogni desiderio... A riempire quel vuoto solo la paura e la solitudine... Solo l'assenza... Perché da sola non mi so bastare... Non riesco a vedere la mia luce se non riflessa in altri occhi... Non riesco a percepirmi se non attraverso i tuoi gesti... Sono una stella che sa brillare solo nel buio dei tuoi pensieri... Che aberra la luce del giorno e ama l'oscurità... Perché è nel buio che stiamo al cospetto di noi stessi... Solo nel buio le sensazioni sono più forti... Più vere... La luce maschera la vera essenza... Lo sguardo altera la la realtà... Non si vede bene che con il cuore in mano...
~ Virginia ~
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palmiz · 2 years ago
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Nulla sarà come prima.
Tre anni fa era "solo" il lavoro, con annessi e connessi, con le difficoltà che con il passare del tempo ci hanno messo di fronte ad una situazione a dir poco di disagio o meglio ancora catastrofica….ma il fondo lo dobbiamo ancora raggiungere: in Italia la magistratura in cui tutti speravano ha detto, in buona sostanza o puntura o non mangi. E non è che le cose vadano molto diversamente in altre parti del mondo: tanto per dire, in Canada i giudici hanno detto che sia gli arresti dei manifestanti che il blocco dei conti bancari sono assolutamente legittimi.
Ora i mutui sono triplicati per non parlare di benzina alimenti e bollette, ma arriverà il salvatore, il Q o il guru di turno.
No. L'unico salvatore che ci potrà mai essere ce l'hai di fronte allo specchio.
Leva la maschera amico e amica mia.
È una semplice questione di raziocinio: pensi che ti possano salvare il culo i ricorsi in tribunale? Credi ancora che i mezzi approntati dal sistema possano volgersi in tuo favore? Credi ancora in politica e giustizia? Perché se sei ancora a questo punto, forse la questione coso19 non ti ha dato una lezione sufficiente.
Hanno inoculato i bambini, e già questo dovrebbe bastare.
Gli artefici di tutto ciò che è accaduto negli ultimi tre anni sono tutti ancora in posti di comando, con tanto di segreto militare.
Le case farmaceutiche protagoniste della campagna vaccinale stanno ancora beatamente facendo soldi a palate.
Ovunque si parla di reazioni avverse anche fatali, morti improvvise, ma tutto procede come se niente fosse.
Si mandano armi ad uno Stato con cui non abbiamo niente a che fare, ma è perché l'articolo 11 della costituzione va reinterpretato in chiave gialloblù.
Insetti.
Casa a classi energetiche.
Auto a combustione estinte,
Gli UFI…
E queste sono solo alcune piccole pennellate di un quadro esposto a Davos che definire dimmmerda è un eufemismo.
È servito comprarti l'auto euro 5 anche se la vecchia funzionava ancora benone? No. Te l'hanno bloccata comunque: se l'obsolescenza programmata non basta, te ne impedisco l'uso per legge.
Ora, credi davvero che per le case non sarà lo stesso, e che la ristrutturazione che hai già in mente ti basterà per schivare la mannaia di questi criminali? La tua ristrutturazione non basterà mai, perché sposteranno gli standard sempre più in là: lo hanno già fatto con le auto e hanno visto che il popolo bue accetta tutto, perché non farlo su qualcos'altro che per loro è infinitamente più redditizio?
Ma la vera domanda è un'altra: ancora non ti basta? Ancora non hai capito che l'unica salvezza non verrà dall'esterno, ma solo da te stesso , dal tuo cambiamento, e dall'unione di tanti uomini che si sono guardati allo specchio e hanno deciso che si sono rotti i coglioni?
Stanno continuando ad alzare l'asticella.
Forse è il caso di bloccargli la mano, e infilargli quella asticella su per il culo.
Ma non solo un pezzettino. Non un pezzo per volta.
No. Tutta insieme. Tutta in una volta con insetti, casa a classi energetiche, auto elettrica, siringa, armi e green pass.
Perché questi stanno andando spediti verso crediti al carbonio, moneta digitale a tempo e ci manca un tanto così per lo sdoganamento definitivo dell'eutanasia obbligatoria al raggiungimento di una certa età.
Possiamo ancora prendere in mano l'asticella, possiamo ancora cambiare le cose cambiando noi stessi, le nostre credenze, finendola di applaudire chi recita.
Nessun mercante fa affari senza la complicità di chi compera la sua merce.
Siamo ancora in tempo.
Nulla sarà come prima.
Ma nulla deve essere come prima, perché è proprio quel PRIMA che ci ha portato a questo.
Fabiano Mazzoni.
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sara-saragej · 2 years ago
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La più grande ricchezza è nel bastare a se stessi.
(Therapy)
- Epicuro
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Buonaserata 💫
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canesenzafissadimora · 7 months ago
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Succede raramente di incontrare persone capaci di Amare davvero. Senza mezzi termini. Senza misure. Senza pietà. Persone capaci di Amarci più di noi stessi che non hanno paura di guardare dentro. Di farsi male. Di rischiare tutto. Persone che si prendono la pelle, il sangue e i pensieri. Per sempre. Luci tenere negli spazi bui della mente. Ombre del nostro cuore. Dei nostri passi. Della nostra volontà. Persone con cui restare in silenzio ad aspettare che i sogni si avverino. Persone che hanno capito che l’Amore è fatto di piccole cose di graffi e carezze di tutto e di niente. Che l’orgoglio è una droga pericolosa la felicità una conquista rara e la solitudine un cecchino che non spara. Con cui cantare a squarciagola senza aver paura di stonare. Con cui essere se stessi senza avere paura di sbagliare. Persone che hanno capito che riuscire a stare da soli è un traguardo ma il vero miracolo è saper stare insieme. e sapersi bastare.
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girulicchio · 13 days ago
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A che pensi?
Il valore di rifugio dato dalla solita routine non basta più. Sento il bisogno di qualcosa di nuovo, di diverso. Ho il desiderio di uscire dalla mia dimensione, che porta inevitabilmente agli stessi sbagli, alle stesse illusioni. Mi avvicino ai trent'anni con una maturità che solo a tratti ritengo adeguata, mentre per gran parte delle volte penso che avrei dovuto imparare di più dalla mia vita, dalle mie esperienze. Quasi mi sento di dire che ho imparato più negli ultimi cinque anni che nei precedenti ventitré. Eppure, tutto ciò non mi basta. Il pugno di mosche che stringo nel raccontarmi che ho imparato tanto su di me, che ho imparato tanto sulla vita, non aiuta. Non aiuta a non essere ancora qui, a non avere delle necessità futili, banali, magari anche inutili. Non serve a lenire alcun dolore, ma forse questa è l'unica funzione che non dovrebbe essere attesa. Certo, oggi sono più dispiaciuto dell'agosto di cinque anni fa, ma meno disperato. Più amareggiato, meno arrabbiato. Più consapevole, meno frustrato. Inevitabilmente, non mi sento bene - ma sarebbe stato strano il contrario. Non sento più l'impellenza di fare paragoni con i me del passato, né con altre persone del passato, eppure non smetto di farlo. Ha un valore diverso, ha un suono diverso, ma resta lo stesso gesto, la solita routine. Scrivo per esternare qualcosa, perché ho capito, ho realizzato, più in questi cinque anni che in tutti i precedenti, che io non parlo dei miei sentimenti, non quando dovrei, non come pensavo. Ne scrivo, al massimo. Nessun problema a scrivere pagine e pagine d'amore, soprattutto quando le emozioni sono forti, i sentimenti sono giovani, la passione trascina le dita sulla tastiera o la penna sul foglio con naturalezza, un flusso di coscienza infinito. Quando tutto si consolida, quando subentra una certa normalità, quando altro mi assorbe, sono così ottuso, così chiuso, che è difficile anche per me realizzare - se non quando è troppo tardi - cosa sto perdendo. Mi do piccoli obblighi, piccoli compiti da assolvere per sentirmi in pace - si fa per dire - con me stesso. Almeno un post al mese, almeno una chiamata al giorno, almeno tre giorni al primo ponte. Non come se tutto questo potesse bastare, e neanche come se fosse il minimo indispensabile. Come se impedisse alla proverbiale corda di spezzarsi, dopo averla tirata per giorni, mesi, anni, tra l'inconsapevole e l'inerme. Scrivo quel che penso, quello che ho dentro, per non esplodere. Raramente scrivo per il piacere di farlo. Non mi concedo nemmeno questo. È come una masturbazione fatta solo per accontentare il corpo, per svuotare le palle - a dirla come l'ho pensata all'inizio, senza censura. Ed è triste, è infinitamente triste. Da che ho memoria, una memoria parzialmente cosciente, mi è sempre piaciuto scrivere. Spesso ho detto che è l'unica costante della mia vita. Vado a capo, c'è stato un necessario taglio: ho sforato i caratteri e ho interrotto il flusso. Se c'è una lezione che non ho mai imparato è che il dono della sintesi mantiene l'attenzione propria e degli altri. Qualcuno deve fermarmi in tempo, altrimenti potrei allagare le stanze con fiumi di parole.
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littlepaperengineer · 10 months ago
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Riflettevo. Sui social viene pubblicizzato il concetto di vivere nel momento presente, di accettare l'impermanenza, di amare se stessi. Sì io ci credo a queste cose, serve vivere il momento presente altrimenti si finisce per non goderselo, è vero che nulla è permanente, ma non per questo si deve solo costruire qualcosa di passeggero e non legarsi a nessuno, è vero bisogna partire dall'amore verso se stessi e bastare solo a se stessi, ma come punto di partenza per vivere bene con gli altri con gli altri.
È brutto che i social ti martellino su un'idea che è già nella tua mente, tendono ad esasperare concetti fino a farli diventare reali perché ti circondano di contenuti simili. Sto pensando di rinunciare ai social, anche questa volta come diversi anni fa. Io voglio tornare a credere nell'amore che dura, voglio tornare a credere nel coltivare rapporti se durano nel tempo, voglio tornare a credere che l'amore ce lo si promette per sempre, voglio tornare a credere che le cose importanti si costruiscono con l'impegno costante e con il tempo lungo.
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snodi-e-incroci · 2 months ago
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Sono già a terra, il suo peso su di me mi fa sentire intrappolato, come se stessi affondando. La paura si insinua nei pensieri, quel dubbio che ogni tanto mi assale: e se non riuscissi a liberarmi?. Ma insieme alla paura, c’è anche la rabbia. Rabbia di essere sotto, rabbia di dover dimostrare sempre qualcosa.
Non posso lasciarmi sopraffare. Sento il mio corpo che lotta per trovare uno spazio, un’uscita. Cerco di non lasciare che la paura mi blocchi. Ogni secondo sembra eterno. Un lato di me vorrebbe arrendersi, l’altro urla di resistere, di trovare una soluzione. Non posso perdere così.
Poi arriva una scintilla di chiarezza. Mi libero, inverto la posizione. Non c’è spazio per festeggiare o rilassarsi perché la battaglia vera inizia adesso. Mentre comincio ad immobilizzarlo non c’è sollievo. So che la mia forza fisica potrebbe non bastare. La paura cambia forma: non è più quella di essere sopraffatto, ma quella di non riuscire a mantenere il controllo, di commettere un errore.
Il tempo sembra rallentare. Ogni secondo è una battaglia contro me stesso, contro la tentazione di allentare la presa per dare sollievo al mio corpo. Devi resistere. Voglio vincere. Ho bisogno di vincere.
Ogni suo tentativo di liberarsi è un richiamo alla mia concentrazione. Non devi farti distrarre, non devi ascoltare il corpo che ti chiede di riposare. Sento la sua lotta farsi più debole, come se stesse perdendo forza. Questo mi dà sollievo, ma non posso abbassare la guardia, non posso rilassarmi, nemmeno per un secondo. La paura di fallire è ancora lì, a pochi passi.
Penso solo al tempo che passa. Un secondo dopo l'altro, conto mentalmente come una preghiera silenziosa. Quanto manca? C’è solo la mia volontà contro la sua resistenza.
Poi, senza nemmeno accorgermene, capisco che tutto sta per finire. La paura comincia a sciogliersi, come neve al sole, sostituita da un senso di trionfo che cresce lentamente dentro di me. So di averlo bloccato, so che lui sta cedendo, so che il tempo sta per scadere. Non è ancora la fine, ma posso sentirla vicina, così vicina da toccarla.
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voracita · 1 year ago
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Bisogna bastare a se stessi. A me piace stare da sol*. Non voglio rinunciare alla mia indipenza.
Diciamo così, e altro, e trascorriamo la vita escogitando espedienti, mezzi e mezzucci - dipendendo dai soldi, dalle sostanze, dalle abitudini, da internet. Per raccontarci così, come isole, atomi autosufficienti, monadi senza aperture, autarchici organismi a cui non manca nulla.
E' proprio del vivente, di ogni vivente, l'essere connessi, la dipendenza da altri. L'indipendenza è solo una favola per ragazzini.
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emozparole-blog · 1 year ago
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Succede raramente di incontrare persone capaci di Amare davvero. Senza mezzi termini.. Senza misure.. Senza pietà. Persone capaci di Amarci più di noi stessi che non hanno paura di guardare dentro. Di farsi male.. Di rischiare tutto. Persone che si prendono la pelle, il sangue e i pensieri. Per sempre!!. Luci tenere negli spazi bui della mente. Ombre del nostro cuore. Dei nostri passi. Della nostra volontà. Persone con cui restare in silenzio ad aspettare che i sogni si avverino. Persone che hanno capito che l’Amore è fatto di piccole cose di graffi e carezze di tutto e di niente. Che l’orgoglio è una droga pericolosa, la felicità una conquista rara e la solitudine un cecchino che non spara. Con cui cantare a squarciagola senza aver paura di stonare. Con cui essere se stessi senza avere paura di sbagliare. Persone che hanno capito che riuscire a stare da soli è un traguardo, ma il vero miracolo è saper stare insieme, e sapersi bastare.
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a-dreamer95 · 9 months ago
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Quanto spesso durante la giornata riuscite a vivere nel presente senza lasciarvi guidare dal pilota automatico? Quali azioni siete in grado di compiere con la piena consapevolezza, osservando ogni movimento e ogni sensazione? Vivere nel momento presente non è semplice, ma ci consente di essere totalmente liberi dalla mente, dai pensieri e da tutto il brusio circostante. Mangiare è una delle azioni che si compie senza consapevolezza, circondati da distrazioni e divagazioni della mente spazio-temporali. Essere presenti nel momento del pasto ci permette di trarre quanto più possibile in termini di esperienza. Il primo passo è ridurre gradualmente le distrazioni che ci circondano (TV, cellulare, computer...) per concentrarsi e assaporare ogni boccone. Fermarsi e apprezzare la vista e il gusto del cibo senza svolgere altre attività contemporaneamente (es. smettere di ripetere per l'esame durante lo spuntino pomeridiano). Rendere l'ambiente in cui si mangia rilassato e adeguato in termini di postura e comodità curando anche l'estetica del luogo dedicato al pasto. Osservate le differenze tra il mangiare velocemente e il vivere quest'azione in maniera consapevole nel momento presente. Molto spesso la causa dell'eccesso alimentare è proprio dovuta al fatto che non si concede al momento del pasto il giusto tempo per sentire la sazietà.
Nell'ultimo periodo ho riflettuto molto sul concetto di tempo, su quanto spesso alcune attese sembrano infinitamente lunghe e su come il tempo da dedicare a se stessi e ai propri affetti sembra non bastare mai. Se da un lato è fondamentale avere un'organizzazione continua per sfruttare al meglio il tempo, dall'altro lato è importante anche vivere con meno schemi, meno programmi e soprattutto con meno ansie per il futuro. Tutti abbiamo bisogno di staccare ogni tanto per ripartire al meglio perché, nonostante la società ci voglia "perfetti" nelle giuste tempistiche, esistono soltanto i nostri tempi e le nostre esperienze maturate durante questi tempi. Ognuno di noi ha un bagaglio di esperienze diverse, l'importante è essere felici del proprio percorso. Perché tutte le difficoltà aiutano a farci crescere.
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crazy-so-na-sega · 7 months ago
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Aristotele in “Politica” scrive “la forma politica migliore è quella più autarchica possibile”. La Polis autarchica implica il più alto grado di indipendenza e libertà (non solo economica/individuale) essendo questo “bastare a se stessi” caratteristica tipica di ogni divinità.
CriminiDem
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Venerdì,10 novembre
Ore 23:00
Non è colpa di nessuno se un rapporto di qualsiasi genere non trova più niente su cui poter continuare,più nessun punto in comune per poter incontrarsi.
Il bene resta sempre ma non può bastare e ci si stanca di mandare avanti rapporti unilaterali o che vanno avanti a stento,di farsi aspettative e poi essere delusi,di cercare sempre e trovarsi davanti a un muro di ipocrisia.
Ci si stanca di rincorrere cose quasi invisibili e si finisce di mettere avanti se stessi per il proprio bene
-la ragazza dal cuore nero♡
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marquise-justine-de-sade · 3 months ago
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Ma spiegami, allora, cosa intendi tu per “persona forte”.
No, perché io penso che oggi ci sia un forte fraintendimento di questo termine.
Non è forte chi non crolla mai.
Non è forte chi non ha mai dubbi.
Quelle sono solo persone che non si guardano mai dentro, che preferiscono restare cieche perché hanno paura di farlo, anche solo di provarci.
E non è forte chi si impone sugli altri, chi non rispetta le opinioni altrui e dice di non sbagliare mai: chi ha ragione non ha bisogno di urlare, e chi urla non ha ragione, ha solo troppa paura di non averla.
Le persone non si convincono con le parole si convincono con l’esempio, con i fatti, con il modo in cui le si fa sentire.
È forte chi non ha paura delle proprie ombre, chi piange ma lo fa sorridendo, chi si alza tutte le mattine e va avanti nonostante tutto. Chi ci prova, chi continua a sbagliare nonostante si sia fatto già male, chi ascolta la propria voce. E poi magari la manda a quel paese, ma sa benissimo cosa sta dicendo.
Ci vuole coraggio ad ascoltarsi.
Ci vuole coraggio a vedere tutto, a capire come gira il mondo ma a rimanere sempre se stessi.
È forte chi non prova ad imporsi sugli altri, perché sa di bastare a se stesso.
E che le persone giuste non si devono inseguire: arrivano da sole e ci camminano a fianco.
Catherine Black
Sono “Pazza”
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scrittoresolitario · 1 year ago
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È palese come la consapevolezza di essere amato possa rendere una persona più forte e capace di affrontare le difficoltà di ogni giorno con leggerezza, come anche quella di non essere amato e importante per alcuno renda quella persona più debole che, al massimo, può ottemperare ai propri compiti con immane fatica che non si avvertirebbe se solo quest'ultima fosse consapevole di essere importante per qualcuno. E questo posso affermarlo sia per esperienza diretta che indiretta. Il concetto di bastare a se stessi non è altro che un'illusione destinata presto a morire perché la solitudine, benché possa essere ricercata in determinati casi, non permette la vera conoscenza di sé.
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cor2xdium · 2 years ago
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Caro Ryan,
ti scrivo questa lettera perchè so per certo che se provassi a parlarti, mi basterebbe guardare i tuoi occhi azzurri anche solo per una frazione di secondo, per perdere il coraggio di dirti alcune cose.
La prima volta che ti ho visto, mentre aspettavo Luke, l’ho capito immediatamente che tu non eri un ragazzo come gli altri, che eri molto più speciale. L’ho capito immediatamente che se ti avessi lasciato entrare nella mia vita, niente sarebbe stato più uguale. Ma tu lo sai, sei la persona che mi conosce più di tutte: mi piace troppo correre il rischio e scegliendo te, ho corso il rischio più bello di tutta la mia vita. 
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So perfettamente di non essermi comportata nei migliori dei modi con te, che per la maggior parte del tempo ti ho fatto sentire come perennemente sulle montagne russe, ma ti giuro che non rimpiango nemmeno un istante vissuto accanto a te e che se ci fossero altre vite, io sceglierei e amerei sempre e solo te.
Sei l’amore della mia vita, Ryan, l’unico, vero grande amore. Ti ho sempre amato e sempre ti amerò; ma oggi è il giorno in cui la nostra vita comincia, da oggi saremo da soli, a dover rispondere di noi stessi. Oggi è il momento giusto per diventare veramente adulti e perciò la prima cosa che devo fare, la prima vera cosa da adulta, è lasciarti andare, anche se fa un male inimmaginabile. 
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Noi ci apparteniamo, ma può capitare che questo possa non bastare: ci abbiamo provato un’infinità di volte, ma ora non possiamo funzionare.
Ti lascio andare Ryan, con la consapevolezza che appartieni al mio destino e che quando avremo trovato noi stessi, quando io avrò trovato me stessa e avrò imparato a bastarmi, allora saremo in grado di stare insieme nel modo più puro e giusto. 
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Tu sei la persona più incredibile che conosca, l’unica che abbia cercato veramente di salvarmi, l’unica che in qualsiasi occasione mi ha protetta; ti prego Ryan, va avanti, tu ti meriti il meglio che questo mondo ha da offrirti. Ti meriti di amare, ma anche di essere amato nel modo giusto, ti meriti la tranquillità e non amore che ti consuma come quello che proviamo l’uno per l’altra. 
Perdonami se non sono mai stata in grado di dimostrarti fino in fondo quanto amore provo per te, quanto incredibilmente tenga a te e quante cose avrei fatto e farei se solo tu me lo chiedessi. Ho sempre cercato di darti tutta me stessa e perdonami se non sono riuscita a darti abbastanza. 
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Mi hai riempita e mi hai fatto sentire per la prima volta, come se valessi veramente qualcosa ed è merito tuo, se oggi sono un po’ più forte e determinata.
Con immenso amore,
Marissa
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