#bastarsi
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ragazzoarcano · 2 years ago
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“Era bello stare insieme e bastava.”
— Charles Bukowski
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ildiariodicoraline · 6 months ago
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"Hikikomori", termine giapponese che significa "stare in disparte".
Da qualche tempo, la mia stanza è diventata il mio rifugio.
Ci sono momenti in cui mi sento completamente fuori dal mondo, come un'ombra scura che si muove in un mondo di colori vivaci, che però non mi appartengono.
Per me esistono solo queste quattro mura, in cui, incomprensibilmente riesco a trovare la mia pace.
Le voci intorno a me diventano un sottofondo indistinto, la mia esistenza diventa un'invisibilità dolorosa.
Eppure questa solitudine non mi sta stretta, in questa dimensione ho trovato la mia libertà, il mio equilibrio.
Autosufficienza, credo sia il termine esatto.
Sto imparando a bastare a me stessa, sebbene io non sia esattamente la mia compagnia preferita.
-Il diario di Coraline🌙
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lunamarish · 9 months ago
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Non ringrazierò mai abbastanza mia madre, che mi ha cresciuta libera e indipendentemente. Spesso non capivo le sue scelte, i suoi "ce la fai anche da sola", i suoi "conta solo su te stessa", quando mi diceva di non farmi mai condizionare dagli eventi, di seguire la pancia, di pensare solo ad essere una brava persona e il resto farmelo scorrere addosso, senza che mi si attaccasse niente. Bastarmi è la mia forza e la mia condanna.
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miamerosempre · 1 month ago
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C'è una dolcezza feroce in chi ha imparato a bastarsi da solo.
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animasblogger · 11 months ago
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Bisogna bastarsi per amarsi .
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susieporta · 4 months ago
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Pratiche gentili
Imparare a governarsi
a bastarsi
ad aspettarsi.
Imparare a tollerare la propria assenza,
il cuore latitante
dolorante
esangue.
Acquisire l’arte del cullarsi
offrendo lo sguardo alla luce,
al vento,
a visi dagli occhi lucidi.
Essere maestri
padre
madre
fratelli
di se stessi:
adottarsi
scegliersi,
prendersi in braccio
canticchiando.
Leggere
una poesia
per placare l’anima,
per accarezzarla
come si carezza
un cane
un gatto
un bambino.
Parlarsi sottovoce
tra sé e sé,
con questa formula semplice:
“Puoi piangere,
correre a perdifiato
stare sottocoperta,
consolare i tuoi fantasmi”.
Infine,
affondare nella musica,
respirare la neve.
Si, la neve.
(Simona Garbarino)
Immagine : Lisa Aisato
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donaruz · 7 months ago
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Dicono che bisogna bastarsi.
Che esistere è essere qualcuno.
Dicono che la grandezza sta nello
stare bene con se stessi.
Che non si deve dipendere affettivamente dagli altri.
Io sono cresciuta protesa.
Io sono spacciata.
Mi sento di esistere nella misura in cui
mi relaziono con gli altri.
Mi sento viva se sono vista,
se interessa a qualcuno come sto
e se ho mangiato,
o dormito.
E se sogno cosa sogno.
E quando parlo cosa dico, anche
se non urlo.
E quali sono tutti i miei
pensieri strampalati.
È pericoloso avere bisogno
di essere vista
Ti può far preferire il buio
alla solitudine della luce.
Gilda Jocle, 2016🖊
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canesenzafissadimora · 9 months ago
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Lei non era una donna qualunque,
una con un bel paio di gambe,
un bel seno, un bel sedere o un viso particolare, non so dire neppure se fosse realmente bella esteticamente.
Aveva le rughe dei suoi anni, dei suoi vissuti, un carattere spigoloso, era complessa, quasi schiva, contorta…
eppure era così bella nel suo fare,
nel suo amare, nel suo infinito essere.
In ogni cosa che faceva
trovavi celato tutto il suo fascino
aveva addosso il profumo selvaggio di libertà, di sogni, di concretezza, di passione.
Non era perfetta, anzi era lunatica,
a tratti antipatica eppure, in ogni
suo difetto, in ogni eccesso vi era l’essenza del suo essere “perfetta” perché “bastardamente sincera".
No, decisamente lei non era una donna qualunque, aveva il cuore esteso verso l’infinito, infinito come lo è il mare, come lo è l’universo e profonda come l’oceano.
Aveva si, tutte le rughe dei suoi anni, quel carattere testardo quasi irremovibile, non aveva peli sulla lingua,spesso abbattuta ma mai sconfitta. Bastava a sé, faceva in modo di bastarsi.
Di lacrime la vita gliene aveva “donate” tante, ma è andata avanti trovando il modo di asciugarsele da sola.
Lei si, era una donna, complicata… un groviglio di donna.
Definirla Bella? Si, bellissima, complessa e misteriosa
andava spogliata da dentro,
presa e trascinata senza fare troppe domande, perché troppe domande non avrebbero trovato risposta nelle parole.
Lei aveva testa,
cuore e anima
e non era un bel paio
di gambe, un bel seno.
Lei, per quanto fosse
“un niente di particolare”
era straordinaria con chi le entrava nel cuore e metteva
il cuore, la forza e la passione in ogni cosa che faceva.
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Silvana Stremiz
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alonewolfr · 15 days ago
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Bisogna fare a scuola un'ora di insegnamento alla solitudine, imparare a bastarsi.
|| Vasco Rossi
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ragazzoarcano · 11 months ago
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🔇
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lucetralepieghe · 19 days ago
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mi guardo indietro, e vedo una ragazza che ha solo voluto sentirsi amata, che ha cercato amore persino dove non c’era, che ha dato più di quanto avesse, anche quando riceveva poco, perché ha creduto che amare significasse adattarsi, cambiare, sacrificarsi.
poi ha capito che l’amore vero non ti spegne, ti accende.
e oggi, si sceglie da sola. non perché non crede più nell’amore, ma perché ha imparato a riconoscere il proprio valore, a rispettarsi, a bastarsi e a brillare prima per sé stessa, e poi per chi saprà vedere la sua luce senza volerla spegnere.
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sceltediscutibili · 23 days ago
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Magari un giorno troverò qualcuno. Magari no. Ma non è questo il punto. Il punto è che non dovrebbe essere un dovere. Non dovrebbe sembrarmi sbagliato se sto bene da sola. Ma la gente ha bisogno di incasellarti. Di sapere con chi stai, se sei felice, se sei completa. Come se la felicità fosse un abbonamento da fare in due. Come se bastarsi fosse una colpa. Ma io non ho fretta. Non ho bisogno di essere trovata. Non sono persa.
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ilcercatoredicolori · 2 years ago
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Le donne che vanno in giro di notte senza cercare un uomo
o un letto con dentro un uomo, o uno sguardo complice o il complice di uno sguardo.
Le donne che si bastano e sanno bastarsi,
che se vagano lo fanno per vagare e non per farsi trovare,
tuttalpiù per far perdere le loro tracce,
le donne sazie del resto, ma mai di loro stesse.
Le donne che cercano di precedere la loro angoscia,
prendendo l’ultimo sgabello in fondo a sinistra, quello in curva, il più tranquillo,
nel buio screziato d’anice, nel riflesso ramato del bancone,
nell’asse perfetto culo – pavimento.
Quelle donne, nel loro silenzio personale, nell’asperità di un sogno,
nel qualunquismo disperato di un’idea forse comune,
nell’introspezione inutile, nell’affanno di un disagio
e nel metro quadro di un’ipotesi azzardata.
Le donne come me, come te e come altre che non sanno dove collocarsi,
ecco, a queste donne dedico la voce roca di un buongiorno d’erba,
ginepro e tabacco,
dove ci vorrebbe un piano suonato in lontananza per non sentirsi fuori posto,
dove il mondo dovrebbe trovare un’altra voce per il suo vocabolario:
né amanti, né spose, né depresse e né puttane.
Ah sì, ci vorrebbe un fischio di un panettiere in bicicletta,
una chanson française, un aforisma, una frase perfetta.
Ci vorrebbe un riparo.
In certe mattine petrolio dove il caldo fa affogare i tacchi
e dove le case per rientrare sembrano sempre troppo lontane.
.
Cecilia Resio, Bar
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susieporta · 1 month ago
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IL MITO DEL “MI BASTO DA SOLO/A”
Si è creato questo mito
Per giustificare la difficoltà relazionale
Siamo bravissimi a farlo.
Le relazioni ti spostano dal centro
L’innamoramento ti possiede
È una fiamma che brucia da dentro
Brucia i confini e la struttura
Che hai creduto di avere costruito in equilibrio.
Ma non ti basti da sola/o
L’essere umano ha bisogno di relazioni
Di amicizie
Di famiglia
Di lavoro nobilitante
Di spazio per sé
Di movimento
Di creazione
Di alimento
Di soddisfazione
Di gratificazione.
Quindi cosa significa bastarsi da soli?
Significa nutrirsi da dentro
Sapersi ascoltare
Sapersi dare ciò che abbiamo bisogno
Senza pretendere dagli altri che siano o ci siano quando e come vogliamo noi.
Significa sapere quali parti di sé vanno in astinenza.
Significa sapersi prendere cura della propria vulnerabilità senza delegarla.
Significa saper comunicare se stessi, come si può, senza lamenti o reclami. Sostenendosi anche negli “errori” da cui imparare ogni giorno.
Significa conoscere il proprio vuoto e abitarlo quando è necessario.
Solo allora, le relazioni saranno vere e sane.
Saranno da una completezza e non da una mancanza.
È un lavoro grande che parte da dentro.
Che tira fuori le ombre, ma che porgendole a chi sa sentirle e accoglierle, si possono trasformare in punti di forza e consapevolezza.
Per me è un lavoro meraviglioso che amplifica l’amore per se stessi e quindi per gli altri.
Ti trasforma nella miglior versione di te, con difetti e pregi, con storie e passati, con pieni presenti e creativi futuri.
Ricordati, le etichette uccidono l’essere infinito che sei e le mille opportunità che la vita ti offre… bisogna aver occhi per coglierle e farsi amare.
OLLiN - Francesca
❤️giovedì sera ci troviamo alla serata zoom con Dalia Zipoli per parlare del nuovo anno di lavoro personale attraverso l’astrologia EVOLVERE - Conoscere la propria Essenza attraverso l'Astrologia chiedi il link di accesso: [email protected]
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be-appy-71 · 1 year ago
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Si baciarono.
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Si baciarono con la stessa disperazione di due
che hanno aspettato una vita.
Le dita dappertutto, tra i capelli, tra le labbra,
si baciavano non solo con la bocca, con tutto il corpo.
Si baciavano, e non riuscivano a bastarsi. ♠️🔥
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Valentina D’Urbano
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canesenzafissadimora · 10 months ago
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Si baciarono.
Si baciarono con la stessa disperazione
di due che hanno aspettato una vita.
Le dita dappertutto, tra i capelli, tra le labbra, si baciavano non solo con la bocca,
con tutto il corpo.
Si baciavano, e non riuscivano a bastarsi.
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Valentina D’Urbano
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