#aviolancio
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bigarella · 11 days ago
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Sono questi gli ultimi giorni di vita di Bruno Viola e compagni
Gli scontri tra Tar e Viola sono secondo me indice soprattutto di due forti personalità, che divise su alcune questioni, anche di rilievo, non erano disposte a piegarsi di fronte alle proprie convinzioni personali. Mario Faggion <144 mi ha confidato una sua considerazione personale e che come tale riporto qui. Secondo lui l’atteggiamento che Viola tenne nei confronti di “Tar”, quasi di sfida, e…
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adrianomaini · 11 days ago
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Sono questi gli ultimi giorni di vita di Bruno Viola e compagni
Gli scontri tra Tar e Viola sono secondo me indice soprattutto di due forti personalità, che divise su alcune questioni, anche di rilievo, non erano disposte a piegarsi di fronte alle proprie convinzioni personali. Mario Faggion <144 mi ha confidato una sua considerazione personale e che come tale riporto qui. Secondo lui l’atteggiamento che Viola tenne nei confronti di “Tar”, quasi di sfida, e…
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bagnabraghe · 11 days ago
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Sono questi gli ultimi giorni di vita di Bruno Viola e compagni
Gli scontri tra Tar e Viola sono secondo me indice soprattutto di due forti personalità, che divise su alcune questioni, anche di rilievo, non erano disposte a piegarsi di fronte alle proprie convinzioni personali. Mario Faggion <144 mi ha confidato una sua considerazione personale e che come tale riporto qui. Secondo lui l’atteggiamento che Viola tenne nei confronti di “Tar”, quasi di sfida, e…
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collasgarba · 11 days ago
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Sono questi gli ultimi giorni di vita di Bruno Viola e compagni
Gli scontri tra Tar e Viola sono secondo me indice soprattutto di due forti personalità, che divise su alcune questioni, anche di rilievo, non erano disposte a piegarsi di fronte alle proprie convinzioni personali. Mario Faggion <144 mi ha confidato una sua considerazione personale e che come tale riporto qui. Secondo lui l’atteggiamento che Viola tenne nei confronti di “Tar”, quasi di sfida, e…
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Partito dall’Egitto il terzo volo militare con bambini palestinesi che riceveranno cure sanitarie in Italia
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Partito dall’Egitto il terzo volo militare con bambini palestinesi che riceveranno cure sanitarie in Italia. È decollato da Il Cairo (Egitto), alle ore 15:05 (14:05 in Italia) di oggi, il C-130J dell'Aeronautica Militare che sta trasportando in Italia 45 persone provenienti da Gaza di cui 14 bambini, 8 adulti e 23 accompagnatori, che saranno curati in alcuni dei migliori ospedali pediatrici italiani. La più piccola è Aisel (“luce della Luna”), una bambina di soli 4 mesi. L'arrivo in Italia è previsto attorno alle 18:00, all'aeroporto di Roma Ciampino da dove poi il volo di evacuazione sanitaria e umanitaria proseguirà per quello di Pisa. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, costantemente informato sullo svolgimento dell'operazione, ha dichiarato che «l’Italia sta facendo e continuerà a fare tutto il possibile, per alleviare le sofferenze della popolazione civile. Ancora una volta la Difesa ha dato dimostrazione di professionalità, competenza e grande umanità. Per questo motivo voglio ringraziare il personale  militare che, assieme a quello del MAECI, ha operato nel posto avanzato di coordinamento in Egitto». «Pochi giorni fa - ha aggiunto il Ministro Crosetto - è stata approvata in Parlamento l'operazione Levante, che prevede l'impiego di un dispositivo militare per interventi umanitari a favore della popolazione della Striscia di Gaza. L'operazione servirà a fornire sicurezza e offrire una finestra di opportunità per la diplomazia e la pace». I piccoli pazienti saranno ricoverati negli ospedali individuati dal Ministero della Salute: ospedale Santobono di Napoli, ospedale Meyer di Firenze, ospedale Gaslini di Genova, ospedale Sant'Andrea di Roma, ospedale Niguarda di Milano, ospedale Rizzoli di Bologna e ospedale Bambin Gesù di Roma. L'operazione è stata condotta da un equipaggio dell'Aeronautica Militare e da  personale medico e paramedico militare. All'attività hanno inoltre preso parte due medici dell'ospedale Gaslini, una mediatrice culturale del Ministero della Salute e personale del MAECI. L'Italia, che sta valutando la possibilità di distribuire materiale umanitario nella Striscia di Gaza tramite aviolancio, auspica l'attivazione di un corridoio marittimo per il trasporto di aiuti umanitari ed è pronta a inviare un ospedale da campo dell'Esercito Italiano, non appena le condizioni lo consentiranno. https://videopress.com/v/h016hcqg... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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purpleavenuecupcake · 5 years ago
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Aeronautica Militare e CNR: accordo quadro di collaborazione “Air Launch”
Continua la collaborazione finalizzata allo sviluppo della tecnologia di lanciatori di piccoli satelliti innovativi da piattaforma aerea. Martedì 17 settembre alle ore 16:00, presso la sala “Baracca” della Casa dell’Aviatore, alla presenza del Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Prof. Massimo Inguscio, e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, avrà luogo la firma dell’Accordo Quadro per la collaborazione finalizzata all’avvio di progetti volti a sostenere lo sviluppo della tecnologia di lanciatori di piccoli satelliti innovativi da piattaforma aerea.
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L'Accordo Quadro, che rientra tra le linee programmatiche della Difesa per una sempre più inclusiva integrazione e collaborazione tra Forze Armate, mondo accademico, della ricerca ed industriale a supporto della collettività, vedrà la partecipazione di numerosi enti di ricerca, università ed industrie nazionali al fine di raggiungere un obiettivo comune e condiviso, in una prospettiva di completa sinergia del Sistema Paese. Read the full article
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gundam-gic · 8 years ago
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Non è la prima volta che qualcuno prova a rivalutare il G-Armor, lo "Scatolone Vuoto", come viene definito in Gundam Sousei da Yas e Tomino. Ci avevano già provato in Build Fighters Try, e gli Ark Performance in MSV-R, il ritorno di Jhonny Raiden, ma di questi ve ne parleremo un'altra volta! Il G-Armor II che compare in 0083 non è un prodotto della Anaheim Electronics, ma ben si delle industrie di Jaburo, sebbene sia stato progettato per essere compatibile alle specifiche del GP01. Al contrario del vecchio G-Armor questo mezzo sembra pensato per supportare il Gundam sopratutto come mezzo aereo, la linea infatti è decisamente più aerodinamica, con l'aggiunta di due timoni verticali sul muso e due timoni obliqui poco sopra le ali, mentre i pesanti cingoli sono stati abbandonati in favore di tre carrelli retrattili, molto più piccoli e pesanti. La tipica torretta posta dietro la cabina di pilotaggio è stata resa modulare, infatti al posto di uno dei due cannoni a mega particelle è possibile montare un radome o uno dei beamrifle in dotazione al GP01. Dulcis in fundo, nella stiva di carico in cui si inserisce il Gundam è possibile caricare un container per armi e munizioni, i tipici "zaini" del Gundam Ground Type di 08th MS Team, con tanto di paracadute, per effettuare un aviolancio di rifornimenti per i MS in combattimento. Non c'è che dire, il G-Armor II è il degno successore del vecchio G-Armor, ne potenzia gli aspetti migliori, come la capacità di trasportare velocemente il Gundam a grandi distanze, consentendogli di avere sempre a disposizione si la copertura aerea che un mezzo di Scoperta ed Early Warning (anche grazie al radome), senza considerare la possibilità di essere costantemente rifornito a distanza anche se circondato da forze nemiche. #0083Review https://www.facebook.com/GundamItalianClub/photos/a.113529045393692.21717.113404215406175/1384336401646277/?type=3
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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Aeronautica Militare: in cantiere sviluppo capacità lanciare micro satelliti nello spazio
L’Italia con l’#Aeronautica Militare vuole lanciare micro satelliti nello spazio con l’ausilio di velivoli da caccia. Parliamo dell’#Aviolancio. L’idea è quella di usare i caccia #Typhoon come ‘lanciatori’ per mettere in orbita, a circa 250 chilometri di altezza, dei satelliti destinati principalmente all’osservazione della Terra, quindi al controllo del territorio, sia in termini di difesa che di monitoraggio in caso di emergenza. Esiste già una sinergia tra il mondo della ricerca e dell’industria per poter sviluppare il progetto. Leader è l’Aeronautica militare, affiancata dal #Cnr, dal #Cira (Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali) e dell’#Asi (Agenzia spaziale italiana).  Tra le industrie figurano, invece, #Leonardo, #Avio e #Thales Alenia Space. La scadenza dello studio di fattibilità è prevista a dicembre 2019 con inizio dell’attività di realizzazione dei primi prototipi già a partire dal 2020. L’agenzia Dire ha approfondito l’argomento con il colonnello Aniello Violetti, Vice Capo dell’Ufficio Generale per lo #Spazio dell’Aeronautica Militare. Colonnello, cos’è l’aviolancio? “L’aviolancio è la capacità dell’Aeronautica di poter lanciare piccoli satelliti- parliamo di mini e micro satelliti, mediante l’utilizzo di velivoli stessi dell’Aeronautica militare. Quello che stiamo cercando di fare è mettere a sistema per il Paese i nostri velivoli, e quindi le nostre competenze, per dare alla nazione una capacità di mettere in orbita, come un service provider, questi satelliti per garantire quello che è il controllo dello spazio aereo ma non solo, anche la sorveglianza del territorio e, eventualmente, attività di crisis management in real time. Possiamo intervenire, anche,  in missioni di soccorso. La novità è proprio quella. L’approccio è completamente diverso dal passato. Quello che stiamo cercando di fare è mettere a sistema tutti gli enti di ricerca nazionali e tutte le piccole e medie imprese per realizzare una capacità nazionale”. Perché necessitiamo di tale capacità? “Perché al momento non abbiamo un sistema che permetta di intervenire in tempi brevi in situazioni di emergenza. Una simile capacità potrebbe dare possibilità al Paese di intervenire in tempi veramente rapidi, anche qualche giorno o massima una settimana dall’insorgenza dell’evento, e garantire la capacità di sorveglianza in caso di necessità”.“Lo studio di fattibilità, precisa Violetti, è congiunto. L’Aeronautica ha la leadership insieme al Cnr per individuare i costi effettivi dell’impresa e le capacità e capire ciò che si può realizzare realmente. Prima di procedere a grossi investimenti, allo sviluppo vero e proprio, vogliamo vederci chiaro, e capire esattamente cosa si può fare quale è il business plan, quindi con quanti soldi associati”.   Read the full article
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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Spazio: primo workshop nazionale sulle piattaforme stratosferiche
Il Sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo è intervenuto all’evento, organizzato dall'Aeronautica Militare per mettere a sistema conoscenze e progetti tecnologici Si è svolta oggi, Venerdì 5 aprile, a Roma, presso la Casa dell'Aviatore, il primo Workshop nazionale sulle Piattaforme Stratosferiche, un evento organizzato dall'Ufficio Generale per lo Spazio dell'Aeronautica Militare per avviare un confronto, insieme a rappresentanti delle Istituzioni, del mondo accademico, della ricerca e delle aziende, su possibili linee di azione e forme di collaborazione nello sviluppo di questa innovativa interfaccia tecnologica in campo aero-spaziale. L’incontro ha avuto quale obiettivo quello di aprire ufficialmente un tavolo di confronto sul tema, allargato a tutti i principali attori nazionali, effettuare una ricognizione delle tecnologie chiave in tale contesto e gettare le basi per giungere, in tempi estremamente contenuti, a formulare un requisito di alto livello per una piattaforma stratosferica d’interesse nazionale, aggregando la domanda istituzionale per i servizi erogabili ed esplorando le possibilità di finanziare gli studi preliminari con fondi derivanti dalla space economy e nell’ambito di un progetto, a guida italiana, inserito nel contesto della cooperazione strutturata permanente europea. Il Workshop è stato aperto dal Capo di Stato Maggiore, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, ed ha visto la presenza del Consigliere Militare del Presidente del Consiglio dei Ministri, Ammiraglio di Squadra Carlo Massagli, del Presidente Consiglio Nazionale delle Ricerche, Prof. Massimo Inguscio, del Dott. Roberto Borsa, rappresentante del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, del Prof. Fernando Ferroni, Presidente dell’Istituto Nazionale Fisica Nucleare e dei rappresentanti delle aziende: Thales Alenia Space Italia, Space Italy, Leonardo. Il Generale Rosso, nel suo intervento ha sottolineato che: “le piattaforme stratosferiche sono un tassello che può integrare le capacità offerte dai satelliti, dalle costellazioni satellitari e dagli UAV che si piazza in una fascia intermedia e che ha caratteristiche di flessibilità di costi e di permanenza che ben si attaglia ad integrare quelle che sono le capacità fondamentali che un paese può sviluppare”. Inoltre il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica Militare ha sottolineato che: “l’incontro di oggi si pone in continuità con uno studio ed un accordo sottoscritto a dicembre, insieme al mondo dell’industria e a quello accademico, per sviluppare tutte quelle che sono le potenzialità di Aviolancio di piccoli satelliti da parte di aeroplani”. I lavori sono stai chiusi dal Sottosegretario di Stato per la Difesa Angelo Tofalo, che nel suo intervento ha rimarcato che: “Le piattaforme stratosferiche rappresentano una delle linee di sviluppo della strategia Read the full article
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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Aeronautica Militare, ricerca e sperimentazione aero-spaziale
Pubblicato avviso per raccolta manifestazioni di interesse di aziende, enti di ricerca e università, per collaborazione nel settore dell’ aviolancio dei piccoli satelliti È stato reso pubblico l’avviso per la raccolta delle manifestazioni di interesse con il quale l’Aeronautica Militare apre alle aziende, agli enti di ricerca e alle università interessate la possibilità di collaborare, nell’ambito della ricerca e sperimentazione nel settore aerospaziale, in una serie di progetti di studio e sviluppo di un lanciatore di piccoli satelliti innovativi da piattaforma aerea. Tale avviso – consultabile alla pagina “Bandi di Gara” del sito web della Forza Armata - www.aeronautica.difesa.it/bandi/Pagine/RACCOLTA-DI-MANIFESTAZIONI-DI-INTERESSE-ALLO-STUDIO-NELLA-RICERCA-DI-PROGETTI-FINALIZZATI-A-SOSTENERE-LO-SVILUPPO-DELLA-TEC.aspx - segue la lettera di intenti siglata lo scorso 12 dicembre a Roma da Aeronautica Militare, CNR, CIRA, Università di Roma Sapienza e Sitael SpA. Una firma che – come ha sottolineato nella circostanza il Capo di Stato Maggiore della Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Alberto Rosso – ha rappresentato un passaggio simbolico ma significativo in termini di inclusività della rete di eccellenze nell’ambito aeronautico, spaziale e tecnologico, con l’obiettivo di coinvolgere non solo le grandi, ma soprattutto le medie e le piccole imprese di cui è ricco il Paese, e tutte le professionalità del comparto accademico nazionale. Un accordo che, nel solco delle linee programmatiche della Difesa, rientra tra le iniziative volte a favorire una sempre maggiore integrazione e collaborazione tra forze armate, mondo accademico, della ricerca ed industriale a supporto della collettività, nonché potrebbe rappresentare un fattore abilitante per lo sviluppo di ulteriori tecnologie dual use, quali ad esempio quelle connesse al settore del volo super/ipersonico, in particolare per lo sviluppo di nuovi sistemi di propulsione come i motori pre-raffreddati (cosiddetti air breathing). L’avviso pubblico rappresenta in questo senso un passaggio importante ed un segno di trasparenza nell’ottica della successiva firma di un accordo quadro mirato ad avviare uno studio di fattibilità e di sostenibilità per la sperimentazione di un sistema di lancio aviotrasportato e l’immissione in orbita piccoli satelliti. Tali tecnologie potranno supportare sia le telecomunicazioni che le operazioni di sorveglianza di una specifica area di interesse, anche in risposta ad esigenze di natura duale e con breve preavviso. L'utilizzo di piattaforme aeree per il lancio di piccoli satelliti – che potrebbe vedere coinvolti anche velivoli aero-tattici dell'Aeronautica Militare – porterebbe ad un incremento del numero di lanci possibili, eliminando di fatto i problemi connessi alle condizioni meteorologiche ed affrancandosi dalla necessità di complesse infrastrutture basate a terra, nonché ad una significativa riduzione dei costi di lancio, almeno per quanto riguarda nano/micro/mini satelliti. Quello dell'aviolancio di piccoli satelliti, in particolare, costituisce un campo di ricerca ed approfondimento di forte interesse per la comunità scientifica internazionale che vede l'Aeronautica Militare - nell'ambito del Piano Spaziale della Difesa – competente per lo sviluppo e la promozione di studi di settore per il lancio di satelliti da piattaforme aeronautiche.  Tali applicazioni si devono anche grazie all'evoluzione della tecnologia spaziale - sempre più orientata verso la miniaturizzazione dei componenti elettronici - e lo sviluppo di numerose applicazioni per piccoli satelliti, che si ritiene potrebbero diventare nel prossimo futuro assetti efficaci per diverse applicazioni spaziali, da quello dell'osservazione terrestre (Earth Observation) a quello, in continua evoluzione, delle telecomunicazioni. http://www.aeronautica.difesa.it/comunicazione/notizie/Pagine/AERONAUTICA-AL-VIA-COLLABORAZIONE-CON-CENTRI-DI-RICERCA,-UNIVERSITA%E2%80%99-E-INDUSTRIA-PER-SVILUPPO-TECNOLOGIE-DI-AVIOLANCIO-DI-P.aspx Read the full article
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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AERONAUTICA: AL VIA COLLABORAZIONE CON CENTRI DI RICERCA, UNIVERSITA’ E INDUSTRIA PER SVILUPPO TECNOLOGIE DI AVIOLANCIO DI PICCOLI SATELLITI
Lanciare piccoli satelliti nello Spazio direttamente da aerei in volo: questo l’oggetto della lettera di intenti siglata oggi a Roma tra l’Aeronautica Militare, il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università di Roma “Sapienza”, il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) e SITAEL S.p.A., azienda italiana specializzata nella produzione di satelliti di piccole dimensioni, il cui obiettivo è quello di avviare una collaborazione di ricerca e sperimentazione nel settore aerospaziale, in particolare per una serie di progetti finalizzati a sostenere lo sviluppo della tecnologia di aviolancio di piccoli satelliti innovativi. La firma alla lettera di intenti è stata apposta a Palazzo Aeronautica dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso, dal Dott. Giambattista Brignone, Direttore Generale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal Prorettore alla Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico della Sapienza, Prof. Teodoro Valente, dal Prof. Paolo Annunziato, Presidente del CIRA, e dal Prof. Nicola Zaccheo, CEO di SITAEL SpA.  Alla lettera di intenti seguirà un avviso pubblico per manifestazione di interesse, attraverso il quale saranno invitate a partecipare all’iniziativa tutte le industrie nazionali che intendono investire nel settore, sia a livello di grandi, sia di medie e piccole imprese. Le industrie interessate, unitamente ai soggetti firmatari della Lettera di Intenti, parteciperanno poi alla definizione di un accordo quadro, la cui firma sancirà ufficialmente l’avvio delle attività per uno studio di fattibilità per la pianificazione e la sperimentazione di un sistema di lancio aviotrasportato a supporto delle operazioni di osservazione e sorveglianza marittima e terrestre nonché di telecomunicazioni. L'utilizzo di piattaforme aeree per il lancio di piccoli satelliti – che potrebbe vedere coinvolti anche velivoli aero-tattici dell’Aeronautica Militare – porterebbe ad un incremento del numero di lanci possibili, eliminando di fatto i problemi connessi alle condizioni meteorologiche ed affrancandosi dalla necessità di complesse infrastrutture basate a terra, nonché ad una significativa riduzione dei costi di lancio, almeno per quanto riguarda nano/micro/mini satelliti.
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Quello dell’aviolancio di piccoli satelliti, in particolare, costituisce un campo di ricerca ed approfondimento di forte interesse per la comunità scientifica internazionale che vede l’Aeronautica Militare - nell’ambito del Piano Spaziale della Difesa – competente per lo sviluppo e la promozione di studi di settore per il lancio di satelliti da piattaforme aeronautiche.  Tali applicazioni si devono anche grazie all’evoluzione della tecnologia spaziale - sempre più orientata verso la miniaturizzazione dei componenti elettronici - e lo sviluppo di numerose applicazioni per piccoli satelliti, che si ritiene potrebbero diventare nel prossimo futuro assetti efficaci per diverse applicazioni spaziali, da quello dell’osservazione terrestre (Earth Observation) a quello, in continua evoluzione, delle telecomunicazioni. “Con l’avvio di questa collaborazione – ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare generale di squadra aerea Alberto Rosso - sotto la regia della Presidenza del Consiglio, vogliamo concentrare l’attenzione e le nostre professionalità su ‘come’ arrivare allo spazio e sulle capacità distintive dell’Aeronautica Militare che ne abiliteranno l’accesso, consentendo alla Difesa ed all’Italia di estendere la competenza aerospaziale dai 20 km sino alla soglia dello spazio convenzionalmente posta a circa 100 km. L’impegno di oggi – ha continuato il Capo di SMA – è simbolico e concreto. Siamo riusciti a mettere insieme in una logica inclusiva le nicchie di eccellenza dell’Industria spaziale e del mondo accademico e scientifico che in sinergia, con concrete iniziative, permetteranno al Paese di consolidare ed ampliare la sua presenza nell’aerospazio”. L’accordo, che rientra tra le linee programmatiche della Difesa per una sempre maggiore integrazione e collaborazione tra forze armate, mondo accademico, della ricerca ed industriale a supporto della collettività e quale contributo alla resilienza nazionale, potrebbe altresì rappresentare un fattore abilitante per lo sviluppo di ulteriori tecnologie dual use, quali ad esempio quelle connesse al settore del volo super/ipersonico, in particolare per lo sviluppo di nuovi sistemi di propulsione come i motori pre-raffreddati (cosiddetti air breathing). Read the full article
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Morto incursore aeronautica dopo aviolancio
Nel tardo pomeriggio di oggi, il Sergente Maggiore Mirko Rossi, 41 anni, in forza al 17° Stormo dell’Aeronautica Militare, ha perso la vita in seguito all’impatto al suolo durante un’attività addestrativa di lancio con paracadute pre-pianificata che si stava svolgendo presso l’Aeroporto Militare di Guidonia (RM). Il Sottufficiale è deceduto presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasportato da un elicottero del 118. Dopo l’incidente il Sergente Maggiore era stato immediatamente soccorso dal personale medico militare presente in base. L'Aeronautica Militare ha attivato le procedure per accertare le cause dell'incidente. PRP Channel si stringe al dolore dei famigliari e della Forza Armata. Approfondimenti Al momento della sua ricostituzione nel secondo dopoguerra, l’Aeronautica Militare italiana si ritrovò fortemente impegnata a perseguire i propri compiti prioritari, per cercare di dar vita, praticamente dal nulla, ad una rinnovata linea di aerei da caccia, da attacco e, con l’ingresso nella NATO, anche da strike nucleare. In questo contesto il sogno di far rinascere, tra i propri Reparti, anche un’unità di paracadutisti-sabotatori in grado di rinverdire i fasti e gli allori degli ADRA, gli Arditi Distruttori Regia Aeronautica distintisi nelle ultime fasi della guerra in Africa Settentrionale per le audaci incursioni contro obiettivi alleati, dovette restare nel cassetto. https://youtu.be/hK3Z5SP8-n8 Solo nel 1970 si ebbe un fugace tentativo di costituire un Gruppo di Formazione Reggimento A.M., che doveva incorporare un battaglione di specialisti in missioni di sabotaggio. Nasceva così il “Battaglione Azzurro”, i cui primi volontari iniziarono ben presto un intenso addestramento presso l’aeroporto di Guidonia. Per vari motivi il progetto venne però rapidamente abbandonato ed il personale brevettato fu assegnato, sempre a Guidonia, alla nuova “Sezione Paracadutisti dell’Aeronautica Militare”, dove diede vita alla pattuglia dei FALCHI BLU, un team dimostrativo di paracadutismo acrobatico che avrebbe ottenuto ben presto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale. Accanto a questi compiti propagandistici la squadra acrobatica manteneva però anche funzioni operative di rilievo, che spaziavano dalla sperimentazione di tecniche e materiali alla partecipazione, in veste di istruttori di aviolancio di salvataggio, ai corsi di sopravvivenza in mare ed in montagna che l’Arma Azzurra iniziava ad organizzare per i propri equipaggi di volo. Sul finire degli anni ’90 si andava nel frattempo delineando una nuova necessità operativa: quella di creare e rendere operativi dei nuclei di Aerosoccorritori di elevato profilo psico-fisico e maggiori competenze tattiche, in grado di svolgere, accanto ai tradizionali compiti nelle missioni SAR di ricerca e soccorso, anche missioni di Combat SAR per il recupero di equipaggi abbattuti oltre le linee ed in territorio controllato dal nemico (in uno scenario bellico tendenzialmente lineare). Il 17º Stormo incursori nasce dal già Reparto incursori dell'Aeronautica Militare (RIAM) fino all'8 aprile 2008. L'attuale denominazione del reparto deriva invece dal disciolto "17º stormo intercettori teleguidati" e il proprio motto dal 17º Gruppo caccia. Il 17º Stormo incursori, inquadrato nella 1ª Brigata aerea "operazioni speciali", fa parte delle forze speciali italiane (TIER 1), sotto il comando del Comando interforze per le operazioni delle forze speciali (COFS). Read the full article
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Morto incursore aeronautica dopo aviolancio
Nel tardo pomeriggio di oggi, il Sergente Maggiore Mirko Rossi, 41 anni, in forza al 17° Stormo dell’Aeronautica Militare, ha perso la vita in seguito all’impatto al suolo durante un’attività addestrativa di lancio con paracadute pre-pianificata che si stava svolgendo presso l’Aeroporto Militare di Guidonia (RM). Il Sottufficiale è deceduto presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasportato da un elicottero del 118. Dopo l’incidente il Sergente Maggiore era stato immediatamente soccorso dal personale medico militare presente in base. L'Aeronautica Militare ha attivato le procedure per accertare le cause dell'incidente. PRP Channel si stringe al dolore dei famigliari e della Forza Armata. Approfondimenti Al momento della sua ricostituzione nel secondo dopoguerra, l’Aeronautica Militare italiana si ritrovò fortemente impegnata a perseguire i propri compiti prioritari, per cercare di dar vita, praticamente dal nulla, ad una rinnovata linea di aerei da caccia, da attacco e, con l’ingresso nella NATO, anche da strike nucleare. In questo contesto il sogno di far rinascere, tra i propri Reparti, anche un’unità di paracadutisti-sabotatori in grado di rinverdire i fasti e gli allori degli ADRA, gli Arditi Distruttori Regia Aeronautica distintisi nelle ultime fasi della guerra in Africa Settentrionale per le audaci incursioni contro obiettivi alleati, dovette restare nel cassetto. https://youtu.be/hK3Z5SP8-n8 Solo nel 1970 si ebbe un fugace tentativo di costituire un Gruppo di Formazione Reggimento A.M., che doveva incorporare un battaglione di specialisti in missioni di sabotaggio. Nasceva così il “Battaglione Azzurro”, i cui primi volontari iniziarono ben presto un intenso addestramento presso l’aeroporto di Guidonia. Per vari motivi il progetto venne però rapidamente abbandonato ed il personale brevettato fu assegnato, sempre a Guidonia, alla nuova “Sezione Paracadutisti dell’Aeronautica Militare”, dove diede vita alla pattuglia dei FALCHI BLU, un team dimostrativo di paracadutismo acrobatico che avrebbe ottenuto ben presto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale. Accanto a questi compiti propagandistici la squadra acrobatica manteneva però anche funzioni operative di rilievo, che spaziavano dalla sperimentazione di tecniche e materiali alla partecipazione, in veste di istruttori di aviolancio di salvataggio, ai corsi di sopravvivenza in mare ed in montagna che l’Arma Azzurra iniziava ad organizzare per i propri equipaggi di volo. Sul finire degli anni ’90 si andava nel frattempo delineando una nuova necessità operativa: quella di creare e rendere operativi dei nuclei di Aerosoccorritori di elevato profilo psico-fisico e maggiori competenze tattiche, in grado di svolgere, accanto ai tradizionali compiti nelle missioni SAR di ricerca e soccorso, anche missioni di Combat SAR per il recupero di equipaggi abbattuti oltre le linee ed in territorio controllato dal nemico (in uno scenario bellico tendenzialmente lineare). Il 17º Stormo incursori nasce dal già Reparto incursori dell'Aeronautica Militare (RIAM) fino all'8 aprile 2008. L'attuale denominazione del reparto deriva invece dal disciolto "17º stormo intercettori teleguidati" e il proprio motto dal 17º Gruppo caccia. Il 17º Stormo incursori, inquadrato nella 1ª Brigata aerea "operazioni speciali", fa parte delle forze speciali italiane (TIER 1), sotto il comando del Comando interforze per le operazioni delle forze speciali (COFS). Read the full article
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Morto incursore aeronautica dopo aviolancio
Nel tardo pomeriggio di oggi, il Sergente Maggiore Mirko Rossi, 41 anni, in forza al 17° Stormo dell’Aeronautica Militare, ha perso la vita in seguito all’impatto al suolo durante un’attività addestrativa di lancio con paracadute pre-pianificata che si stava svolgendo presso l’Aeroporto Militare di Guidonia (RM). Il Sottufficiale è deceduto presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasportato da un elicottero del 118. Dopo l’incidente il Sergente Maggiore era stato immediatamente soccorso dal personale medico militare presente in base. L'Aeronautica Militare ha attivato le procedure per accertare le cause dell'incidente. Read the full article
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