#autolesioni
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badnotbad · 2 years ago
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Mi hai ferita
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norkacaleffi08 · 8 months ago
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ci avete mai pensato che le parole che vengono dette a una persona poi hanno delle conseguenze? no? bene ve lo dico io che hanno delle conseguenza, ha me hanno detto un sacco di parole di merda, per esempio:
Sei una puttana----> un taglio
sei grassa-----> un taglio
sei nera--->un taglio
ecco, ora lo sapete. non sapete quanto fanno male le parole e a cosa possono portare, ad farsi l'autolesionismo fino ad avere un disturbo alimentare.
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osappleobeneduci · 1 year ago
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Tragedia Segue Protesta Carcere Viterbo: Muore Detenuto Marocchino per Intossicazione Fumo e Autolesionismo
Viterbo, 10 settembre 2023 – La tensione nel Carcere di Viterbo ha raggiunto tragiche proporzioni oggi, con la notizia che uno dei detenuti marocchini coinvolti nella protesta di ieri sera è deceduto a causa di intossicazione da fumo e autolesioni. Come precedentemente riportato, ieri sera intorno alle 21:15, sei detenuti marocchini avevano inscenato una violenta protesta, minacciando di…
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solocanzoninelleorecchie · 3 years ago
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Belle le autolesioni, ho preso lezioni d’auto per imparare a andare a sbattere, sempre più forte.
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il-tormento-degli-angeli · 6 years ago
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Un taglio in più sul mio braccio, un giorno in meno nella mia vita
- il-tormento-degli-angeli
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un-ricordo-banale · 6 years ago
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Il giorno rido e la notte piango
Il giorno parlo e la notte urlo
Il giorno mi copro la notte mi svesto
Il giorno sono felice la notte mi taglio
~UnaRagazzaSemplice
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alesois · 6 years ago
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autodanneggiamento..
le persone si tagliano per vari motivi.. (libertà,goduria o sentir di meritarlo)
anche il mondo si autodistrugge(tornadi,eruzioni vulcaniche,tsunami)
quello che sto cercando di dire è..perché bisogna autodistruggersi quando si può cercar di curare il corpo..le ferite,di riempire le fosse scavate a forza di provar ad accettare la verità.
non dovremmo (tutti quanti) aver il diritto di
stare una volta per tutte B E N E.
-me
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animanera07 · 7 years ago
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Con la consapevolezza che non lo saprete mai scrivo queste parole; Mamma, papà nonostante tutti gli sforzi che faccio per farmi accettare o almeno farvi gradire la mia presenza non servirà mai a niente...so che però in fondo mi volete bene ma non sapete dimostrarlo. Mi state facendo soffrire, forse più del dovuto, una cosa che i genitori con i proprio figli non dovrebbero fare. Se diventerò mamma giuro di dare il massimo dell'amore e di attenzione ai miei figli fin da fargli dire di avere una mamma stupenda cosa che io , non ho mai potuto fare. Tutti i miei problemi, gli psicologi, i dottori, l'autolesionismo,la depressione ed incolpare me quando la colpa è solo vostra. Vedere i genitori che per strada si abbracciano con i propri figli mi strazia il cuore. Lo so, sono diventata una cattiva figlia, ma le condizioni della mia vita me lo hanno imposto. Vi voglio bene, forse più del dovuto, ma non nego di provare odio nei vostri confronti. Si,vi odio. Odio il fatto che mi avete trascurato, picchiato, offeso. Avege stritolato ogni signola parola, ogni singolo sorriso. Le mie giornate con voi sono un inferno. A casa con voi non voglio starci più. Non ho mai potuto fare quello che facevano i ragazzini della mia eta. Mi sento odiata e diversa da tutto il mondo. Al primo posto voi, che mi usate e chiamate solo nel momento nel bisogno. Ormai non c'è più tempo,la mia vita è stata segnata. Mamma,papà ho passato 5 anni di inferno.. avevo 13 anni non 30. Imparate ad accettarmi per quello che sono. Mamma, papà vi prego datemi la mia vita indietro. Mamma,papà voglio morire.
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Non puoi scappare da qualcosa che è dentro la tua testa.
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rinchiusadentrose · 7 years ago
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Bla bla bla
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nonsonocomete · 8 years ago
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Coez - From the Rooftop 01x01 - "Buona fortuna" (Live Acoustic)
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badnotbad · 1 year ago
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Credo di non essere capace di innamorarmi…
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francescaaghiani · 3 years ago
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Lettera di una figlia a un padre.
Ciao papà, no, non stiamo affatto bene, nessuno di noi tre sta bene: dobbiamo vivere in una casa che non è nostra,con abitudini e tempi differenti da quelli che abbiamo, a scuola non ci stiamo andando né io né tantomeno Gabriele. Finalmente nell’ambito scolastico stavo riuscendo ad essere quella di una volta,mentre adesso,oltre a non riuscire a stare insieme alle mie amiche non riesco nemmeno più a seguire con lucidità una semplice lezione.
Gabriele è rimasto scosso,è stata una cosa davvero pesante da affrontare, non tanto per me quanto per lui: non ti sei fermato nemmeno davanti a tuo figlio mentre ti urlava di smetterla,piangendo a singhiozzi. Non ti sei fatto scrupoli e nemmeno problemi, siamo tutti più bravi a parlare a cose compiute.
Nessuno di noi si aspettava questo papà, io non mi meritavo niente di tutto quello che mi hai fatto, non mi meritavo di perdere due anni della mia adolescenza, quella che tutti poi da grandi, rimpiangono.
Ho sempre dovuto sopportare le tue pesanti accuse sin da quando ho memoria, nei confronti della mamma, nei confronti dei nonni e nei miei soprattutto. Non mi hai mai spiegato la ragione delle frasi che mi hai ripetuto per un anno intero, non me lo hai mai detto chiaramente, hai solo cercato scuse su scuse, arrampicandoti sugli specchi,scivolando sempre.
La verità è che non te ne frega niente di nessuno, nemmeno delle persone che hai creato tu stesso, ti interessa solo quello che hai e quello che puoi avere. Non te n’è mai importato niente di noi, di me, perché se fosse stato davvero così, ogni tuo gesto, ogni tua accusa, ogni tuo insulto, non avrebbero mai avuto vita. La verità è questa,stai bene solo quando le cose vanno come vuoi tu.
Il tempo passa e per fortuna le persone cambiano anche in base a quello che hanno dovuto affrontare, aprono gli occhi e finalmente vedono le cose senza filtri,per come sono davvero.
Ho provato amore nei tuoi confronti, quando a Neive volevo sempre stare con te. Ho provato affetto per te anche quando ci siamo trasferiti qua in Sardegna, ma se permetti, ho anche l'amore per i miei nonni che da un giorno all'altro non ho più avuto vicino.
Piano piano hai fatto sì che mi allontanassi da te, trasformando quell'amore in un insieme di odio e delusioni con forti fondamenta.
Ti ho sempre voluto bene anche quando mi dicesti:“tu per me sei morta", “non hai più un padre", “è solo colpa tua se tua madre ha avuto due depressioni”, “se la famiglia è così è solo merito tuo".
Provai a darmi una spiegazione, convincendomi sempre di più di queste assurde tue parole. Solo ora mi rendo conto che io, non ho proprio colpa di niente, l'unica colpa che ho è quella di averti permesso di ferirmi così tanto, solo quello è stato il mio più grande peccato.
In tutti questi anni ogni volta che mi chiedevano di te rispondevo orgogliosamente, ma da quattro anni a questa parte mi vergogno di avere il tuo stesso sangue che scorre nelle vene.
Mi vergogno non per cosa possano pensare gli altri ma per quello che so io,per quello che tu mi hai sempre negato,per quello che non mi hai mai detto e per quello che hai sempre fatto.
Come puoi pretendere che una bambina non venga da te a darti un abbraccio, se le urli davanti? Sai più di me come ci si sente a non essere voluti,ma sai più di me come ci si sente ad essere soli ed io con te, mi sono sempre sentita sola.
Ti ho chiesto aiuto quando stavo male e me l'hai negato buttandomi ancora più giù nella buia fossa, è stato il nonno che in due mesi, ha fatto quello che avresti dovuto fare tu in un anno. Non mi meritavo tutto questo,nessuno se lo meritava.
Come ti ho già detto in precedenza poco m'importa del tuo passato,mi è totalmente indifferente, quello che non ti perdonerò mai,invece, è come tu, per egoismo, abbia avuto il coraggio di riversare tutto su di me, attribuendomi colpe,insulti e false verità, creandomi enormi disagi sull'autostima.
Non riuscirò mai a capacitarmi di come un padre possa arrivare a tanto, senza rendersi conto di quanto male stia facendo alle persone che dovrebbe amare più di tutte.
Non ti meritavi dei ragazzi come noi,non hai mai avuto fiducia nei miei confronti, sono sempre stata una ragazza per bene,rispettosa ed educata. Non ti ho mai dato problemi o preoccupazioni, non potevi lamentarti di me potevi solo vantarmi ma hai preferito uccidere la Francesca che ero una volta.
Ti ho sempre portato rispetto com'è giusto che sia, ma quando ho iniziato a capire che non è mai stato reciproco, ho cominciato a portare un po' più rispetto a me stessa.
Oramai ho sedici anni papà, riesco a distinguere chi mi dimostra veramente il suo amore e chi parla ma non fa niente. Sono cresciuta, non credo più alle tue parole, credo solo a ciò che vedo con i miei occhi, a ciò che sento con le mie orecchie. Basta dire che quando crescerò capirò, sono già cresciuta e ho capito fin troppe cose.
Ho sempre provato paura, paura che da un momento all'altro potessi avere uno scatto d'ira e colpire me o la mamma, l'ho sempre sentita da quando ti ho visto tirare un pugno al mobile nel corridoio della vecchia casa. Ma un conto è provare paura, un'altro è averla. Il giorno che si è tramutata in realtà ero davvero paralizzata,spaventata, non pensavo che mio padre potesse essere un mostro.
Mi dispiace di dover essere arrivati a questi punti per farti capire cosa avevi tra le mani,mi fa male perché potevamo evitare, potevi evitarlo se davvero lo volevi,potevi rimediare tutto non tanto con la mamma ma con noi.
Non puoi giocare con le persone,trattarle come oggetti,usarle e poi buttarle come se nulla fosse come se non provassero niente e poi chiedere scusa.
Ti avevo avvisato molte volte papà,ti avevo parlato chiaramente in più situazioni ma non puoi fare sempre come vuoi poi chiedere scusa a cose fatte: se calpesti un fiore e dopo gli chiedi scusa tornerà come prima? no, rimarrà sempre sciupato e lo stesso è per noi.
Non ti dai pace adesso per le parole a me dette, e prima? Erano accantonate da un lato? Solo ora sono riemerse a galla? Se davvero ti fosse dispiaciuto, papà, non le avresti ripetute per un anno intero a tua figlia,sangue del tuo sangue.
Non mi interessa cosa sia successo prima di me tra te e la mamma, sono fatti vostri e le tue spiegazioni al riguardo non giustificano il tuo comportamento nei miei confronti, sono solo parole messe una dopo l'altra.
Ti ho sempre detto ciò che pensavo e non mi pento di niente, non ho rimorsi di nessun genere, tranne quello di non aver iniziato a rispondere prima, perché è davvero frustrante passare due anni, quasi in una depressione con un padre che continua a tormentarti ogni santo giorno, non è facile convivere con il rimpianto di essere nata,con il desiderio di morire per il bene di tutti.
Non è bello svegliarsi la mattina e sentirsi inutili, chiedersi il motivo della propria esistenza. Non è neanche bello sentire minacce di morte rivolte ad un proprio familiare.
Tu non sai papà quante volte ho desiderato che per sbaglio attraversando la strada mi mettesse sotto una macchina, non sai com'è stato convivere con la convinzione si aver fatto soffrire brutalmente la mia famiglia,mia madre.
Non sai quante volte immaginavo il mio funerale, se sarebbero venute tante persone,se tu ti saresti pentito o se alla mia assenza saresti stato solo più sollevato.
Ho provato a far tacere tutte quelle voci nella mia testa,tutte quelle brutte parole che si ripetevano in ogni momento,ma non ce l'ho fatta,sono stata una codarda,così ho tentato di scappare ma non ho avuto nemmeno il coraggio di stare fuori casa per una notte.
Ho pensato molte volte alla possibilità di suicidarmi e tu? Te ne sei mai accorto? Non credo proprio. Non avendo il coraggio di farla finita ho iniziato a procurarmi delle autolesioni, non ti sei mai accorto nemmeno delle mie maniche lunghe a settembre con venticinque gradi, vero? Pensa quante cose vuoi farmi sapere di te e tu non sai niente di me.
Non riesco a darmi una spiegazione su tutto quello che mi hai fatto, ho tanta rabbia nei tuoi confronti, ma provo anche tanta pena e sai perché? Perché ho capito che la vera fallita non sono io e non la sarò mai, io che a quindici anni ho dovuto affrontare situazioni che le mie amiche non si sognerebbero mai nemmeno nel peggiore dei loro incubi.
Io che non ho mai potuto essere una ragazza della sua età,bensì più grande perché era necessario,dovevo crescere prima del dovuto e forse è stato un bene.
Il fallito qua sei solamente tu, con due matrimoni buttati nel cesso e due figli persi completamente e definitivamente. Il perdente sei tu papà, perché ormai non puoi più rimediare, e se anche fosse vero, se realmente fossi una fallita ho tutta la vita per potermi rifare, ma se per te è questo il significato di questa parola vorrei esserlo per tutta la vita.
Di una cosa ti voglio ringraziare: mi hai fatto soffrire tanto ma mi hai anche fatto capire che una persona per quanto possa esserti vicina può pugnalarti al cuore in ogni momento, e può essere anche tuo padre.
Grazie a te ricorderò quando sarò madre di non commettere neanche lontanamente i tuoi stessi errori, ricorderò che nessuno a parte me può rendermi felice e che devi sempre fidarti solo di te stesso, perché in questa giungla o sei la preda o diventi il predatore.
Ti ho chiesto esplicitamente di non cercarmi, non hai rispettato nemmeno questa mia ennesima richiesta e qua, posso capire quale sia per te il concetto di rispetto.
Mi hai deluso tanto papà, così tanto da farmi venire il voltastomaco quando pronuncio quella parola, quel nome, quel "papà", mi hai portato a dei punti che nemmeno io avrei mai immaginato.
Con quale coscienza mi dici che vuoi solo il mio bene se nonostante la mia situazione di salute poco stabile hai continuato egoisticamente a tormentarmi? Come puoi tu dopo quindici anni, venire da me a chiedere scusa? Con quale faccia tosta? Ma più che altro sperando di ottenere che cosa? La mia compassione? Il mio perdono?
Non ti sei mai fatto scrupoli nell'umiliarmi, nel farmi stare male, perché farlo proprio ora? Perché proprio adesso il tuo senso di colpa,d'improvviso si è esteso così tanto velocemente da sentire il bisogno di esternarlo? Per paura forse? O è solo una questione di suggestione nei miei confronti?
Ti dirò la verità non mi incanti con tutte quelle parole ben studiate,messe lì,scritte e nemmeno sentite per lo meno, non mi fanno più quell'effetto.
La vittima qui non sei tu,sono io, siamo noi tre che abbiamo subìto tanto,per cosa? Per colpa di chi, soprattutto? Per colpa di una persona che ritenevo mio padre ma che in realtà non ho mai conosciuto.
Il mondo non ti cade addosso per delle accuse campate in aria, ti cade addosso quando vedi la tua vita finire, quando non vuoi uscire dal tuo letto, quando non senti nemmeno il bisogno di lavarti o truccarti per uscire di casa.
Il mondo ti cade addosso quando ogni sera sai che da un momento all'altro passerai le seguenti due ore a urlare, a dimenarti per terra provando un misto di emozioni negative così tanto forti da voler morire immediatamente.
Il mondo ti cade addosso quando una persona che ami veramente muore per sempre.
Quando sai che tuo padre ti reputa uno scarto.
Questi sono veri motivi il mondo cade per cose peggiori non per delle stupide litigate tra coniugi.
Il mondo non gira e non è mai girato intorno a te, non hai avuto bisogno di essere amato solo tu, non sei l’unico ad aver avuto problemi, hai mai pensato a tutto quello che hanno dovuto sopportare e superare gli altri? O hai sempre e solo visto le cose a senso unico?
Non mi hai mai elogiato in niente,ed è vero,non volevo mai venire ad una tua mostra ma sai perché?Perché tu in cinque anni di sport non sei mai e dico mai venuto a vedere una mia partita, rimanendo a casa ogni volta, perciò perché devo essere io figlia ad elogiare e vantare mio padre se a quest'ultimo non gliene frega niente di me?
Mi dispiace ma hai iniziato tu questo circolo vizioso, né io né Gabri e la mamma, è partito tutto da te.
Non me ne faccio niente di un’ inutile "poesia" come tu la definisci, ora dopo che mi hai ammazzato moralmente tante di quelle volte che oramai ho perso pure il conto.
Dovevi vedere la tua faccia,la tua espressione quando ti ho trascinato via lontano dalla mamma per proteggerla mentre era distesa sul pavimento inerme e stordita.
Eri assetato di vendetta te la leggevo negli occhi, quella soddisfazione si capiva benissimo ciò che provavi e per questo mi fai ancora più schifo.
Hai torto,fattene una ragione e sinceramente mentirei se ti dicessi che ho intenzione di perdonarti, che possa morire se mai succedesse una cosa simile.
Non sono Dio non perdono e non dimentico tantomeno non perdono e non dimentico quindici anni d'inferno,di accuse,insulti e urla.
Mi hai ferito e questo non sei mai riuscito a capirlo.
Spero che tu con la mia assenza possa renderti conto di chi,di cosa hai perso e soprattutto, spero che quando finalmente riuscirò a realizzarmi sia nel lavoro sia nella famiglia, i miei figli non mi chiederanno mai di te, ma in caso contrario farò come hai detto tu qualche anno fa, “mio padre è morto quando ero ragazza" questa sarà la mia risposta.
Hai fatto di tutto per farti odiare e non ti meriti nemmeno un briciolo di umanità né da parte mia né da parte di nessun altro individuo, non meriti di provare felicità sempre che tu sappia mai cosa sia, ma soprattutto non meriti di condividere né la mia né quella di Gabriele. Non ti meriti niente di noi,nemmeno una foto.
Meriti di marcire da solo con il tuo orgoglio ed egoismo e se mai esistesse,il tuo pentimento.
Spero inoltre che un giorno capirai gli errori che hai commesso e ti pentirai davvero,non tanto nei confronti della mamma ma nei confronti dei tuoi figli.
Ti avevo già avvisato che non avrei gradito un tuo messaggio ma vedo che non sono stata abbastanza chiara, perciò lo ribadisco: non cercarmi più, senza di te chiunque sta meglio,io prima di tutti,la mamma,Gabri e persino il cane,figurati.
Ricordati le parole che mi hai detto ora sono davvero morta per te,non esisto più e se mai ti venisse voglia di cercarmi sappi che non ti risponderò e in quel caso ti bloccherò sul serio.
Credo di averti detto tutto non posso dirti che ti voglio bene perché non sono falsa come te, posso solo dirti che se volessi una persona morta in questo momento, vorrei tanto fossi tu.
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vadoamale · 3 years ago
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Perché questo cibo sì e la pasta no?
Ma dai mangiala questa brioche, l'abbiamo presa anche per te
Non tagliarti più per me!
La prossima volta che sei triste vieni qua e affettiamo un salame
Ma se non ti autolesioni perché sei triste, perché lo fai?
Sono contento che tu non odi la tua terapia farmacologica
Un giorno mi farai vedere le cicatrici?
Cosa mi nascondi?
Cosa ti è successo?
Ma che problema c'è, alla fine si tratta solo di mangiare
Grazie bro dopo tutta questa macedonia di cliché e ovvietà son guarito, andiamo a sfondarci al mc
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vele-e-vento · 4 years ago
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Un mese fa ha fatto una patetica scena di “suicidio”, al telefono.
Dopo una serata in cui mi ha convocato da lei, e io non avevo proprio intenzioni di andare perchè aveva già  fatto la mezza pazza, ma ci sono andato per evitare peggioramenti, e ripicche ulteriori, prima ha fatto scena muta  e poi mi insulta pesantemente, in modo aggressivo, offensivo, cattivo, violento: io me vado allora.
Senza polemiche, dicendole solo che va bè non ho voglia di insulti, io vado, ciao.
Allora... lei aspetta un quarto d’ora e poi visto che non tornavo, mi chiama e mi  intima di tornare (sic),  quando ormai sono  20 km più in là.
“no, io vado a casa” le dico “perchè sarebbe  la terza volta che verrei lì oggi, per cosa poi, per ricevere insulti"
allora  mi inscena questo suo teatro del “mi ammazzo”, se tu non vieni io mi uccido… e io sisi (lo fa spesso questo e io non ne posso più).
Quindi poi richiama con “volevo salutarti per l’ultima volta”. E io, lasciami in pace non richiamare.
E lei “ma allora non vuoi neanche l’ultimo saluto?”. Questa è un'altra del suo repertorio,  sui binari, con autolesioni, sul naviglio,  negli ultimi due anni. Sempre come ricatto morale, per scemate.
Sono esasperato queste sue parole, e gesti, mi feriscono dentro.
Il punto è che non sai mai fino a che punto può spingersi.
per inaffiare il narcisismo violento, per fare un dispetto potrebbe persino provarci davvero. Tanto per fare gne gne. … Quindi bisogna stare sempre prudenti.
Quella sera era chiaramente senza nessun fondamento, voleva solo che tornassi per insultarmi di nuovo. E quindi essere, ancora una volta, violenta. E’ assurdo.
( da "cinque anni di pazzia")
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padronedeltuofuturo · 4 years ago
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Per te
A te che non vedi mai la luce in fondo al tunnel,
A te che vedi il bicchiere mezzo vuoto,
A te che chiedi scusa anche quando non dovresti,
A te che credi di essere la colpa di tutto,
A te che ti autolesioni,
A te che piangi sempre,
A te che non mangi più o mangi troppo,
A te che ascolti sempre tutto quello che hanno gli altri da dire,
A te che non parli mai,
A te che desideri morire ma non ne hai il coraggio,
A te che sei depresso.
A te che ti vedi grasso,
A te che non hai amici,
A te che non esci,
A te che sei costantemente infelice,
E che pensi di meritarlo.
Questo messaggio è per te.
Non sei solo. Non sei l'unico che vive o che ha vissuto ciò che stai vivendo tu. Io, io sono la prima. Non sei stupido. Non sei pazzo. Però sì, una cosa te la devo dire. Sei tutto il contrario di ciò che di negativo pensi di te.
Sai come sono riuscita a salvarmi? Si, beh, anche io come te, non facevo altro che piangere, tagliarmi, tentare il suicidio, non mangiare. So cosa significa. So cosa significa pensare che non importa a nessuno di te, so cosa significa quando arrivi a pensare anche tu che non importa di come stai. So cosa significa odiarsi veramente, pensare di essere inutile e di sbagliare costantemente.
Tesoro, lo so. Però sai anche una cosa? siamo noi i padroni del nostro futuro. È vero, certe cose non si possono controllare, ma tu puoi controllare come affrontarle.
Quello che ti voglio dire io è che nulla cambierà se non la cambierai tu.
Una piuma rimane lì dove è fino a quando non arriva il vento che la porta via.
Significa che meriti di vivere, meriti di essere felice, perché lo so che lo vuoi anche tu. Ti svelo un segreto: puoi essere felice. Apri gli occhi. Guardati intorno. Rivoluziona la tua vita, perché lo meriti.
Meriti di essere felice.
Meriti di vivere.
Meriti di non farti del male.
Soffrire è fisiologico, ma anche essere felici non è da meno.
Io ci sono. Io ti ascolto. Se hai bisogno, scrivimi. Parla. Salvati. Cambia le condizioni in cui sei. Solo tu puoi farlo.
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