#non voglio stare male
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lamentele · 4 months ago
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Il mio obiettivo per la serata è ubriacarmi.
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timetravelstudies · 5 months ago
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Puttana nella metro con l’iqos ora ti ammazzo a mani nude
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lonelysmile · 8 months ago
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purtroppo la gente non capisce che ci sono persone (tipo me) che non si sentono a loro agio in determinate situazioni sociali e quindi preferiscono non parteciparvi
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alexjcrowley · 9 months ago
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Comunque rip fandom anglofono della formula 1 non saprete mai che La scelta di Caparezza è una delle canzoni più azzeccate per questo sport
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formeriflesse · 1 year ago
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Perché desidero che mi succeda qualcosa di spiacevole? Qualcosa che renda inequivocabile e innegabile la mia sofferenza. Qualcosa di tangibile e visibile.
Ho davvero bisogno dell’approvazione altrui per stare male?
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sempresera · 2 years ago
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"Vorrei solo la possibilità, anche se remota, di immaginare una vita dove i rovi spinati delle mie paranoie e insicurezze non mi sventrino ogni singolo giorno."
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hemlockdrunk · 1 year ago
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il pregiudizio interiorizzato è così da gay di destra tbh. amo l'autismo amo essere autistico odio gli allistici che hanno cercato di farmi odiare quello che sono
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camdenhells · 1 year ago
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scritti-di-aliantis · 2 months ago
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Amo il disordine che porti nella mia vita. Perché ha l'odore sacro e il fascino irresistibile del sesso più sporco e coinvolgente che io abbia mai fatto. Casa mia ormai è un letamaio, grazie a te. Ma va bene così. Il caos mi parla di te. Sei imbranata, non fai sport o alcun'altra attività fisica. Non presti attenzione a nessuna delle cose che ti dico. Mi sminuisci. Lavori da anni dietro al banco di un fast food senza troppo impegno. Mangi solo hamburger, patatine e schifezze, per risparmiare. Per poi comprarti... scarpe costosissime che non sai portare. E che non sono assolutamente adatte a te e alla tua roba da mercato dell'usato.
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Perché poi vesti sciatto: non hai gusto, non hai mai addosso un paio di calze che non siano sfilate. O una maglia che non abbia un buco rammendato. Abbinare i colori, o la stessa idea di sobrietà, di classe, sono concetti ignoti ai tre o quattro neuroni che hai in testa. Sei veramente stupida, molto volgare: nei modi, nel linguaggio e nella sostanza delle tue azioni, dei tuoi pensieri da presuntuosa. Ti ritieni molto intelligente, ma... lasciamo stare. Sei proprio una stronza permalosa che ha un cervello dalla mentalità molto ristretta. Guardi film demenziali, soap argentine degli anni ottanta e leggi vecchi romanzi rosa di nessun valore. Stai sempre incollata al cellulare.
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O parli per intere ore di cazzate assurde con le tue amiche. Che alla fine ormai conoscono nei particolari più scabrosi tutto ciò che fanno a letto due lesbiche, cioè io e te! Non sai tenerti nulla. Sei la peggiore pettegola. Loro godono, a sentirti. E tu lì a fare la protagonista, a vantarti di essere l'amante dell'avvocata importante più vecchia di te ma tua sottomessa. Scema che altro non sei. Se le incontro, divento rossa e loro sorridono, salutandomi con eccessivo calore. Però non potevo proprio sfuggire, al ciclone che è piombato nella mia vita. Dovrei odiarti visceralmente, invece mi sono innamorata di te. Ti adoro e sono proprio cotta. Devo essermi bevuta il cervello.
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Ti penso di continuo, ti messaggio ogni ora. Sono gelosa. Cerco solo il sapore delle tue labbra al ketchup e desidero leccare le tue dita sempre unte di olio fritto, prima di chinarmi, al tuo ordine, sulla tua passera o tuffarmi con la bocca e la lingua avide nel tuo culo a natiche alte e aperte, con l'acquolina in bocca. Per giunta, tutto il giorno ormai penso solo a nuove varianti per farti venire. Perché tu vuoi solo essere masturbata, soddisfatta, leccata ovunque abbondantemente, però tu non vuoi leccare me. Devi comandarmi, darmi ordini e ti incazzi pure se non eseguo subito. Appena vieni a casa mia, mi devo inchinare a te e leccarti i piedi.
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Mi violenti il culo con un vecchio mattarello unto. Neppure con un fallo di gomma. Dici che quando eri ragazza, l'hanno fatto a te e perciò devi farmi provare dolore. Quanto ti amo, quando lo fai: mi fai soffrire, mi fa un male bestia. Tanto male. Ma devo stringere i denti. Devo soffrire muta. Perché mentre me lo agiti dentro e io piango di dolore, magari per un po' di sangue che inizia a uscire dal mio sfintere, tu ti sgrilletti fino ad avere l'orgasmo, grazie alla pena che provo. Mi tratti come una sgualdrina da quattro soldi. E io: anni di studio, rispetto dei colleghi e dei giudici guadagnato sul campo, dozzine di casi complicati risolti, parcelle di notevole entità guadagnate ogni anno, invece di mandarti affanculo, voglio solo quello! Voglio solo te.
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Ti desidero. Bramo la tua durezza, la tua ignoranza brutale, sicura e le tue assolute violenze da denuncia sul mio corpo. Poi, ho bisogno delle tue fortissime scudisciate sulle natiche, dei miei capezzoli pinzati senza pietà. Sei una vera e sadica puttana: sono comunque tua, tua, tua. Non posso stare una notte senza servirti, senza baciarti la fica e leccarti il buco del culo. Quando spegnamo la luce esauste, prima di dormire mi baci in bocca e mi dici che mi ami, che sono la tua troia, che sono l'amore, per te. Che rappresento tutto, per la tua vita. E quindi mi sento ripagata di tutto il dolore provato. Mi accarezzi tenera e torno bambina.
Aliantis
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raccontidialiantis · 2 months ago
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Ti leggo l’anima
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Tu posi ancora per un po’ lo sguardo sulla pagina. Io invece paziente aspetto e nel frattempo non mi stanco di leggere il tuo corpo. Adoro i tuoi fianchi, il bel culo tondo e la perfetta schiena nuda. Ti faccio il solletico con un dito. Tanto, tra un po’ so che dal mondo del sesso virtuale vorrai passare alle cose concrete.
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E allora mi troverai qui, pronto e pieno di passione; carne e sangue pulsante d'uomo tutto per te. Ti spoglierò piano e ti farò morire di desiderio. Mi piace, mentre faccio stare il mio uccello a due centimetri dalla tua pelle. Ti annuso tutta, inspiro il tuo odore e la tua anima. Tu inizi a scioglierti e capisco dalle frasi sconclusionate che pronunci che stai per dare sfogo alla tua libidine.
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Il momento più bello per me è quando ti sdraio sulla schiena e ti apro le gambe: non ti opponi e mi offri la tua intimità più preziosa. Un tesoro di femminilità a mia completa disposizione. Con la lingua disegno sulla tua passera poco depilata l’intero alfabeto e ti assaporo di gusto. Quando vieni, sono contento e inghiotto golosamente tutto il tuo preziosissimo miele di donna.
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Tu intanto, senza più alcun controllo, gemi: ti lasci andare completamente e rovesci la testa all'indietro, scoprendo una gola bellissima. Profumata d’amore e imbiancata da un lunghissimo inverno. Come un vampiro, di scatto e impazzito di desiderio infilo la mia dotazione tecnica nella tua vulva già abbondantemente lubrificata e gonfia di brama. Lo vuoi tutto. Mi vuoi da morire e me lo dici: “spaccami, sventrami, saziami di cazzo: sono porca per te. Solo per te.”
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Inizio a scoparti forte, con colpi potenti e intanto mi tuffo sulla tua gola adorata e ne lecco ogni centimetro quadrato. Te la bacio con tutta la mia passione. Voglio solo venirti dentro, ma nello stesso tempo cerco di resistere perché desidero sentirti perdere ulteriormente il controllo. Adoro quando fai per aprirti tutta e spingerti in avanti per farmi entrare un millimetro in più del fisicamente possibile.
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Vorresti mettermi tutto dentro la tua fregna. Lo sento. Sento il tuo profumo penetrarmi le narici sfacciato. Quando poi ti infilo un dito nel culo, mi sussurri un intimissimo “siiiii” che mi fa indurire l’uccello ancora di più, se possibile. Sborro dentro di te una prima volta. Cerco di uscire, ma tu incroci le gambe dietro la mia schiena. Allora sono costretto a stringerti forte la mascella e ti pizzico con violenza un capezzolo. Ti faccio male e ti ordino di aprire le gambe.
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Tu piangi dal dolore, ma obbediente e sottomessa alla mia volontà rilasci la stretta e nel frattempo mi attiri a te per baciarmi la bocca.  Allora dopo un bacio rapido e delizioso tra noi prendo la tua testa e la guido con dolce fermezza verso il mio cazzo. Tu non vedevi l’ora e come una gazzella assetata ti attacchi con le labbra. Golosissima e vorace inizi a succhiare e man mano inghiotti tutta la mia asta.
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Sul letto compio miracoli d’equilibrio, per farti bere mentre sei distesa sulla schiena. Lo faccio perché mi piace vederti umiliata ma felice di succhiarmi l'uccello. E poi perché amo molto sentirti gemere mentre ingoi tutto, quando sborro una seconda volta dentro il tuo corpo. Perché mentre con tuo marito ormai il sesso è archiviato da anni, con me diventi la femmina da bordello che vuole solo tanto cazzo e ancor più sborra dappertutto: dentro e sopra di te.
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Sei la mia troia segreta. Oggi basta così. Alzati e fai un caffè: muovi quel culo preziosissimo. Per domani inizia a prepararlo bene, il tuo didietro: toccherà a lui. E so che già da stasera non penserai ad altro, mentre sorridendo serena e composta metterai in tavola la cena per tutti, puttana dolcissima che altro non sei. Baciami proprio adesso, dopo che felice hai inghiottito tutto il mio seme. Ti amo.
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RDA
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g0r3b4b1 · 5 months ago
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io non voglio più stare male per nessuno
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amamiofacciouncasinoo · 7 days ago
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“Quando avrai perso tua madre, non ci sarà nessuna persona che si preoccuperà di te allo stesso modo in cui lo faceva lei.
Quando perderai tua madre, il tuo mondo cambierà.
Ti sveglierai una mattina col mal di gola, proverai a dirlo a qualche caro, ma non ci baderanno molto. Se non prenderai un'aspirina e non metterai una sciarpa, non passerà, e dovrai pensarci tu, anche se già prima ci pensavi tu, ma lei non sarà li a chiederti due volte al giorno se è passato, a nessuno interesserà realmente il tuo mal di gola, perché è un semplice mal di gola.
Ti sveglierai una mattina nervosa , con un carattere impossibile, ma se risponderai male a qualcuno, poi dovrai chiedere scusa, perché è così che funziona, mentre lei ti avrebbe capito e ti avrebbe detto che ti voleva bene anche col tuo caratteraccio, ma gli altri no.
Sarà strano stare seduto a tavola e renderti conto che nessuno guarderà nel tuo piatto per vedere se stai mangiando con appetito e nessuno guarderà nei tuoi occhi per capire se sei turbata o serena.
Con questa lettera non voglio intendere che non ti amerà nessuno o che sarai una persona sola, assolutamente.
Nessuno ti amerà come si ama se stessi, più di se stessi.
Finché puoi, chiedile tante cose di quando eri piccolo, perché poi nessuno potrà raccontartele più, lei invece sa tutto di te.
La sentirai vicina nei momenti più impensati, sentirai la sua voce negli attimi della quotidianità, che ti spiega come fare una determinata cosa, ma soprattutto la sentirai quando starai male e sarà il tuo conforto.”
Mi manchi mamma ❤️
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lady--vixen · 17 hours ago
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succede che...
succede che un giorno, durante un'ecografia, la dottoressa che te la sta facendo ti dica che il tuo cancro aggressivo e bastardo abbia una particolarità: si annida nel fegato. aveva usato proprio questa espressione "si annida". m'è rimasto in mente. certo che m'è rimasto in mente. prova a non pensarci, se ti dicono una cosa del genere. ti hanno anche detto che colpisce il cervello, ma il verbo esatto, in questo caso, non lo ricordi. invece "annidarsi" ti resta in testa. poi un giorno - l'anno scorso - un dottore riccioluto, durante un'ecografia ti trova un "angiomino" sul fegato. angiomino (altra bella espressione) nuovo nuovo, mai visto prima. tutto ok, comunque.
solo che... solo che, anche se non vuoi, la tua testa inizia a pensare. mica volontariamente, no, in background, niente più che un rumore di fondo. e pensa: e se non fosse un angioma? se fosse quella parola innominabile che si annida nel fegato?
e con questi ameni pensieri sono andata a fare i controlli (con 2 mesi di ritardo e pagando, altrimenti avrei dovuto aspettare l'anno prossimo, come minimo)
in sala d'attesa vedo che alle ecografie c'è la dottoressa faccia di pietra e mi prende subito male. so chi è. qui ormai gli ecografisti li conosco tutti e lei è quella con la mano più pesante. non la voglio. non voglio essere qui. lasciatemi andare! mi estraneo. sulle poltroncine della sala d'aspetto fisso un punto nel vuoto e non ci sono più. non riesco a leggere, non riesco a scrivere o guardare il cellulare. niente. una tipa cerca di attaccare bottone e io nemmeno mi giro. lasciatemi stare, sto cercando di raccogliere le forze, non vedete? le forze per alzarmi da qui e attraversare il corridoio sulle mie gambe quando mi chiameranno.
e mi chiamano. però mi chiamano da una porticina laterale che era rimasta chiusa tutto il tempo. pare l'abbiano aperta apposta per me. riesco ad alzarmi e percorrere quei due metri e... vedo il riccioluto. lo saluto dicendo "il mio doc preferito!" e lo dico con un sollievo che lui non può capire. al limite lo può fraintendere, ma non lo può capire se non è mai stato da questo lato dell'ecografo, dove le espressioni dei dottori sono lette e interpretate come gli antichi auspici. è il mio preferito, perché è un dottore con la mano leggera, non mi fa il solletico e non mi fa male.
forse resto in apnea, forse lo sono da ieri, ma mi sembra di riuscire a respirare solo quando dice "è tutto a posto".
è tutto a posto e io amo i fiori, le nuvole e i temporali. è tutto a posto e noto solo ora che il dottore è seduto sul lettino di fianco a me e mi accarezza un braccio per dirmi che è tutto ok e lui è felice di potermelo dire. e aggiunge: "l'angioma è davvero solo un angioma". quindi la mia preoccupazione mi si leggeva in faccia.
piangerei di felicità, se non avessi i dotti lacrimali rinsecchiti. mi fa strano, adesso, rispondere alla domande sui miei hobby sdraiata nuda su un lettino, ma non riesco a smettere di sorridere. è tutto ok e allora penso che una volta a casa comprerò quello shampoo che per scaramanzia non ho comprato prima. perché non si sa mai, perché la notte è buia e assassina, perché volevo essere prima sicura di non dovermi rapare a zero. di nuovo.
è tutto ok. mi alzo dal lettino e lui mi stringe la mano. mi vien da ridere, perché sono nuda, perché per la felicità gli salterei al collo e inizierei a ballare. è tutto ok mentre mi rivesto ed esco sotto la pioggia. è tutto ok mentre scrivo un messaggio per dire che è tutto ok.
è tutto ok.
almeno per la prima parte degli esami. ne mancano altri la prossima settimana, ma una cosa alla volta.
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lonelysmile · 1 year ago
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i miei mi hanno appena "attaccata" dicendo che rompo le scatole solo perché mi lamento perché mio papà in casa non fa assolutamente nulla (ad esempio quando mangia potrebbe sistemare le cose che ha usato e buttare i rifiuti o pulire ciò che ha sporcato invece tocca sempre a me o a mia mamma) oppure perché dicono che non accetto le opinioni degli altri (ho sentito dire frasi razziste e sessiste da alcuni parenti e a casa ho espresso il mio disaccordo ma non penso che siano opinioni personali ma semplicemente concetti che oggi non dovrebbero essere più condivisi)
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yomersapiens · 6 days ago
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Di recente ho fatto delle analisi del sangue, giusto per controllare che il disfacimento totale prosegua alla giusta velocità, senza accelerazioni. Le mie analisi del sangue mi ricordano molto quel film di Al Gore di inizio anni 2000, quando parlava della catastrofe che avrebbe stravolto il pianeta ma noi l’abbiamo guardato pensando fosse fantascienza e più di vent’anni dopo viene da dire “Ah cazzo, ma si poteva fare qualcosa allora!”. Da un certo punto di vista sì ma non guardate me, io in generale non ho voglia di fare un cazzo, figuriamoci salvare un pianeta. Di simile le mie analisi hanno la parte finale. Aspetto il giorno in cui le guarderò ed esclamerò sorpreso “Ah cazzo, ma si poteva fare qualcosa allora!” e invece sarà troppo tardi e tirerò i remi in barca e via verso l’inevitabile. Quello che è emerso dalle analisi è che ho il colesterolo alto. Io. A parte che oramai controllo tutto quello che ingerisco (falso, mi do arie da uno che controlla tutto e basta) e questo ha portato alla luce un grande problema: non ho idea di cosa sia il colesterolo. Cioè ma devo davvero mettermi a imparare un’altra roba che mi potrebbe fare del male? Con che voglia? Armato di questi risultati sono andato a parlare con gli amici. Quando ho una novità in genere ne parlo con un po’ di persone, giusto per capire se anche gli altri sono vittime del mio stesso atroce destino. Così entro nell’osteria del mio amico che ogni anno metto nella mia lista totomorti (lui lo sa e condivide, date le sue abitudine ludiche e alimentari, droga e alcol, si domanda spesso come sia possibile arrivare al panettone ogni anno) ed esclamo in una sala gremita di conoscenze decennali “Mi devo dare un contegno! Ho fatto le analisi del sangue e ho il colesterolo alto!”. Nessuno mi ha cagato più di tanto, solo un paio di persone si sono prima confrontate e poi mi hanno chiesto all’unisono: “Scusa, ma perché tu fai le analisi del sangue?”. Non c’era malizia in questa domanda. Si tratta di personalità da bar, che diluiscono ogni giornata in litri di vino, che se c’è un problema non lo affrontano, lo ignorano, sperando vada via o che li uccida senza fare troppo rumore. Un po’ come abbiamo fatto con il film di Al Gore. Me lo sono domandato sul serio. Ma perché faccio le analisi del sangue? A che proposito? Per eliminare ancora qualcosa? Per togliermi un altro svago durante la giornata? Così ho iniziato a guardarmi attorno e ho notato chi si lascia andare. Ho notato i loro nasi rossi e le mani gonfie e i ventri esplosi. Ho notato e non mi hanno fatto né caldo né freddo. E se per una volta, anche io mi lasciassi andare? Cioè che male può fare. Vivere ogni giorno ubriaco. Abbandonare le cintura e osservare i pantaloni stare su da soli. Eviterei di guardare nello specchio. Forse dormirei la notte. Eviterei di andare dalla psicologa. Eviterei di preoccuparmi del futuro perché tanto sarebbe già segnato. Metterei il mio stesso nome sulla lista del totomorti sotto a quello del mio migliore amico e via. Invece non lo faccio perché sono un cazzo di codardo e voglio allungare un po’ l’esistenza senza alcun motivo. Forse per dare lavoro alle signore che fanno le analisi del sangue. Quella dannata sottospecie di infermiera mi ha devastato il braccio l’ultima volta. Tolgo lo zucchero. Il pane e la pasta. I dolci e i carboidrati e il sesso e i baci. Tolgo tutto per ripartire da zero e spero che le mie prossime analisi siano così limpide da far esclamare al dottore che posso tornare a godermi la vita e offre lui droga e alcol.
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blogitalianissimo · 25 days ago
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Ora che il festival è finito che pensi di tutto? Carlo è condizione compresa
Allora, partiamo dalle canzoni
Questo festival mi ha fatto riavvicinare al cantautorato "classico", pur non essendo propriamente il mio genere
La canzone di Brunori sas è dolcissima, delicata, e l'ho apprezzata tanto, anche se lo sapevo già che è un mostro ovviamente.
Lucio Corsi, che scoperta, e devo ringraziare anche un anon che qualche giorno prima dell'inizio del festival mi ha suggerito di streemmare delle sue canzoni, e quindi mi sono resa conto che costui non era solo "quello che duetterà con topo Gigio". Guarda auguro solo il meglio a Lucio, di artisti come lui ne abbiamo proprio bisogno, è proprio BELLO vederlo esibirsi, ti fa stare bene, non so come spiegarlo.
Joan Thiele, anche qui che scoperta, ma ammetto che qui è ignoranza mia visto che lei ha pure vinto un David di Donatello. Dea assoluta, la mia preferita di questa edizione, voce pazzesca, canzone che sembra "cinematografica" da quanto è elegante, sono interessata a recuperare tutta la sua discografia perché sono rimasta davvero colpita. Quel che mi dispiace è che sia stata sottovalutata così tanto, per quanto riguarda era perlomeno da podio, poi per gusti personali miei le avrei proprio dato la palma dorata.
Ho amato il trash dei the Kolors, si sono divertiti e io con loro.
Serena Brancale voglio riascoltarla perché non mi dispiace, e poi io le canzoni in dialetto/lingue minoritarie se fatte bene le apprezzo.
A proposito di questo spero che Bresh incida la sua creuza de ma, veramente veramente veramente bella. Poi vbb non mi dispiace manco la canzone che ha portato in gara, secondo me già una ballad superiore a quella che ha vinto.
La canzone di Shablo sottovalutatissima, ma purtroppo non abbiamo cultura Hip Hop in Italia e dovevo aspettarmelo.
Rkomi sta diventando il mio Tananai di quest'anno, canzone veramente sottovalutata, poi capisco che la pronuncia sia un po' strana, però secondo me merita una possibilità.
Sto rivalutando Achille Lauro, non la sua ballad migliore, però mi sta arrivando.
Non male anche Willie Peyote.
Le altre canzoni un po' meh, e purtroppo devo dire a mamma e papà (i Coma_Cose) che li adoro ma ahimè la loro canzone parte col botto e diventa più insopportabile ad ogni ascolto.
La canzone vincitrice non mi piace, ma diciamo che non è una novità, saranno almeno 4 Sanremo che snobbo la canzone vincitrice per altre.
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Alcuni co-conduttori mi sono piaciuti, Bianca Balti su tutti. Per quanto riguarda gli altri: unpopular opinion però mi ha fatto piacere vedere Gerry realizzare il suo sogno e calcare il palco dell'Ariston, poi vbb Geppi e Mahmood hanno spaccato, la Clerici ok ma lei ci è abituata, Nino Frassica non mi è dispiaciuto, Malgioglio alti e bassi. Tutti gli altri li boccio, specialmente la Marcuzzi che è stata veramente imbarazzante.
Gli ospiti boh, quelli internazionali in particolare veramente sono stati presi in saldo. Poca roba, e poco intrattenimento in generale.
Carlo Conti? Io non sono una nostalgica di Amadeus, secondo il mio modesto parere delle volte lui si dilungava veramente troppo, e non trovavo così divertente ogni suo singolo sketch. Però qua si è passato da un estremo all'altro, cioè Conti relax, un pochino al gioco ci potresti stare. Ma una via di mezzo non esiste? Va beh comunque se devo scegliere purtroppo Amadeus batte Conti, questo festival è stato troppo freddo e rigido, quasi vecchio stampo.
EDIT Il dopofestival: uno dei più brutti di sempre, Cattelan ha deluso anche più di Carlo Conti
Che mucho texto, chiedo scusa
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