#attività geotermica.
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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Campi Flegrei, Musumeci: “L’evacuazione? Prevista solo se l’attività eruttiva è imminente"
Dopo la firma del decreto per la mobilitazione straordinaria dell’area dei Campi Flegrei, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha rassicurato la popolazione, chiarendo che un’eventuale evacuazione sarà attuata solo in caso di attività eruttiva imminente. Il piano di emergenza e l’azione del governo. Il provvedimento firmato nelle ultime ore prevede un rafforzamento delle misure…
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italiani-news · 6 days ago
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Il bradisismo, un fenomeno di sollevamento e abbassamento periodico del suolo che interessa principalmente l'area dei Campi Flegrei, ha da sempre suscitato l'interesse della comunità scientifica e non solo. Recentemente, uno studio condotto dalla geofisica puteolana Tiziana Vanorio, docente e direttore del Laboratorio di Fisica delle Rocce e Geomateriali presso la Stanford University in California, ha portato a una nuova comprensione delle cause alla base di questo fenomeno, aprendo anche a possibili soluzioni.Secondo gli studi della Vanorio, il bradisismo a Pozzuoli sarebbe legato a un fenomeno geotermico sottostante, dove un serbatoio geotermico si ricarica attraverso le acque meteoriche che si infiltrano nel sottosuolo. Queste acque, scivolando attraverso il terreno, arrivano nel punto centrale e di maggiore depressione della caldera dei Campi Flegrei, dove si accumulano e danno vita a una sorta di "serbatoio geotermico". Questo serbatoio viene riscaldato dalla camera magmatica situata sotto la superficie, che agisce come un «bruciatore» che fornisce energia termica.La dinamica di questo processo ricorda il funzionamento di una pentola a pressione: il riscaldamento delle acque nel sottosuolo crea una pressione che, una volta raggiunti certi livelli, provoca sollevamenti o abbassamenti del terreno. Questo effetto, costante e progressivo, è alla base dei cambiamenti nel livello del suolo che caratterizzano il bradisismo.La soluzione proposta dalla Vanorio per mitigare questo fenomeno consiste nel prosciugare i tredici pozzi realizzati dall'Agip negli anni '80 in località San Vito, un'area situata nell'epicentro del fenomeno bradisismico. Questi pozzi, infatti, sono stati utilizzati per l'estrazione di acqua geotermica, ma secondo la scienziata, la loro attività potrebbe avere un effetto significativo sul bilanciamento idrico del serbatoio sotterraneo.Prosciugare i pozzi consentirebbe di ridurre la pressione nel sottosuolo, alleggerendo il sistema e diminuendo il rischio di eventi di bradisismo, agendo di fatto su quella che è una delle cause principali del fenomeno. L’idea della Vanorio si basa sulla teoria che ridurre l’accumulo di fluidi nel sottosuolo possa contribuire a un maggiore controllo sui movimenti del terreno, evitando o limitando il sollevamento improvviso del suolo che può causare danni alle infrastrutture e creare allarme tra i residenti.La proposta della geofisica Tiziana Vanorio segna un passo importante verso una comprensione più approfondita delle dinamiche geotermiche che alimentano il bradisismo a Pozzuoli. L'approccio scientifico e la soluzione innovativa che prevede l'intervento sui pozzi dell'Agip potrebbero offrire un'opportunità concreta per la gestione del fenomeno, riducendo i rischi per la popolazione e migliorando la sicurezza dell'area.Nonostante le sfide, il lavoro della Vanorio dimostra come la scienza possa fornire soluzioni pratiche a problemi complessi, aprendo la strada a un futuro in cui la gestione delle risorse geotermiche e la sicurezza del territorio possano andare di pari passo, contribuendo a garantire una convivenza più serena con i fenomeni naturali che caratterizzano questa affascinante e complessa regione. Read the full article
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newsnoshonline · 1 year ago
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La Laguna Blu islandese è stata evacuata prima dell'imminente eruzione vulcanica Evacuata la Laguna Blu islandese prima dell’eruzione vulcanica imminente L’Islanda ha evacuato la famosa Laguna Blu a causa dell’attività sismica vicina che mette in guardia su un’imminente eruzione vulcanica, come riportato da RÚV, emittente pubblica del paese. Il magma ha iniziato a fuoriuscire dopo un’intensa attività sismica intorno alla laguna, famosa stazione termale geotermica con […] More
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notiziariofinanziario · 2 years ago
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Differenza tra carburante sintetico e biocarburante
Lo stop ai motori tradizionali servirà per raggiungere la neutralità climatica, ovvero la decarbonizzazione, per questo si stanno sperimentando nuove tipologie di carburanti che non inquinano. E-fuel e biocarburanti Ma qual è la differenza tra e-fuel e biocarburanti? Entrambi sono stati sviluppati per azzerare, o ridurre, le emissioni di anidride carbonica in atmosfera e non derivano da origine fossile e per questo si possono confondere, ma non sono la stessa cosa. Gli e-fuel si chiamano così perché il nome è l'abbreviazione di electrofuel: derivano infatti dalla combinazione chimica tra idrogeno e anidride carbonica. L'idrogeno è ottenuto per elettrolisi dell'acqua, il processo che sfrutta l'energia elettrica per sciogliere il legame e richiede tanta energia elettrica e tanta acqua. Appare chiaro che, per ottenere gli e-fuel a zero emissioni, l'elettricità necessaria deve derivare da fonti rinnovabili (energia solare, idrica, eolica, geotermica). I biocarburanti invece vengono prodotti dalle biomasse, cioè dagli scarti di origine animale e vegetale. Sono biocarburanti il bioetanolo e il biodiesel. Le biomasse vengono ottenute riutilizzando gli scarti provenienti dal settore agroalimentare, i rifiuti organici urbani, le alghe, i rifiuti verdi delle attività agricole e forestali etc. I biocarburanti si possono ottenere anche da grano, mais, bietola, canna da zucchero e olio di palma e, in questi casi, sono necessarie porzioni di terreno agricolo molto ampie destinate alla produzione di alimenti. I biocarburanti sono a zero emissione in modo virtuale: quando vengono utilizzati nei veicoli con motore termico, sviluppano la stessa anidride carbonica che è già presente nella biomassa utilizzata nel processo produttivo e in origine catturata dalle piante con la fotosintesi. Ok agli e-fuel La Commissione Europea, tramite il socialista olandese Frans Timmermans, vicepresidente dell'esecutivo comunitario nonché responsabile per il Green Deal, ha aperto alla proposta della Germania sulla commercializzazione,anche dopo il 2035, dei veicoli con motore endotermici purché siano alimentati con gli e-fuel, i carburanti sintetici che sarebbero in grado di garantire la neutralità climatica. I biocarburanti restano indietro Questa notizia non è stata ricevuta in modo positivo dall'Italia, privata di un alleato forte come quello tedesco sulla battaglia con Bruxelles per aggiungere anche i biocarburanti tra i combustibili accettati anche dopo il 2035. Pochi giorni fa però, il Commissario all’Energia, Kadri Simson, ha dichiarato che la Commissione Europea potrebbe trattare con l’Italia la sua proposta con i biocarburanti, perché "i biocarburanti sono un argomento trattato ogni volta in cui si parla di nuove normative, dunque necessari", ha dichiarato il Commissario a Rai News 24, aggiungendo anche che "sosteniamo le iniziative a riguardo, la mia responsabilità è quella di sostenere i produttori di biocarburanti e il supporto della Commissione c’è ed è anche molto forte." Vedremo prossimamente se anche i biocarburanti potranno essere ammessi, come gli e-fuels, nel Regolamento UE sulla mobilità sostenibile. L'Italia però non resta ad aspettare e il Ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, ha già annunciato che nel prossimo triennio saranno stanziati circa 4 miliardi di euro per la produzione di e-fuel. Read the full article
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curiositymarket · 4 years ago
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Ciao amici! 😊 Questa sera parleremo del parco nazionale dello Yellowstone! 💡 Per chi non lo sapesse, si tratta di uno dei più grandi parchi naturali degli USA e del mondo ed è molto noto per la fortissima attività geotermica che lo caratterizza! Si dà il caso infatti che per tutta la sua area si estenda un immenso hotspot! 🥗 Per scoprire tutti i dettagli circa questo paradiso naturale e se fosse possibile arrecare seri danni agli USA solo bombardando questa zona vai al link in BIO! 🌐 Buona lettura! https://www.instagram.com/p/CMITRj7MAGu/?igshid=14rmr8b6pswtx
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dailypictures-it · 6 years ago
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(via ISLANDA) L’Islanda (in islandese: Ísland, [ˈistlant]) è una nazione insulare dell’Europa settentrionale, situata nell’oceano Atlantico settentrionale, tra la Groenlandia e la Gran Bretagna, a nordovest delle Isole Fær Øer. L’Islanda viene bagnata a nord dal Mar di Groenlandia, a est e a sud dall’oceano Atlantico del Nord e infine a ovest dallo stretto di Danimarca.Nel gennaio 2016 la popolazione era di 332 529 abitanti; ciò la rende uno dei paesi meno popolati in Europa. La capitale è Reykjavík.Collocata sulla dorsale medio atlantica, l’Islanda presenta una marcata attività vulcanica e geotermica, che ne caratterizza fortemente il paesaggio. L’interno consiste principalmente in un altopiano desertico, montagne e ghiacciai, da cui molti fiumi glaciali scorrono verso il mare attraversando le pianure. L’Islanda possiede un clima temperato, relativamente alla sua latitudine, grazie alla corrente del Golfo che ne consente una buona abitabilità.LINK: https://www.dailypictures.it/islanda/TAGS: #islanda #iceland #travel #photography  #picoftheday #nature #sea #photooftheday #landscape #sky #ice #canon  #icelandtravel #naturephotography #trip #photo #blue #islandia  #likeforlikes #world #travelblogger #hiking #photographer #europe  #viaggio #follow #ig #island #waterfall #bhfyp 
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gaetaniu · 6 years ago
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Un nuovo studio indica il potenziale per la vita primitiva sul pianeta ghiacciato Barnard b se l'attività geotermica è presente
Un nuovo studio indica il potenziale per la vita primitiva sul pianeta ghiacciato Barnard b se l’attività geotermica è presente
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Barnard b (o GJ 699 b) è un pianeta del tipo Super-Terra recentemente scoperto che orbita intorno alla Stella di Barnard, rendendolo il secondo sistema planetario più vicino alla Terra. Anche se probabilmente è freddo (-170 gradi centigradi), potrebbe ancora avere il potenziale per ospitare la vita primitiva se possiede un grande nucleo caldo di ferro/nichel e una maggiore attività geotermica.…
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purpleavenuecupcake · 6 years ago
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Operazione “Smokin’ Fields”: sequestri, perquisizioni e blocco di conti correnti per più di 1 milione di euro
Sono in corso, dalla mattinata odierna, le esecuzioni dei provvedimenti emessi dal Tribunale di Roma – ufficio GIP, a seguito di richiesta dei PP.MM. della Procura di Roma- Direzione Distrettuale Antimafia, inerente ad una vasta operazione condotta dal Compartimento della Polizia Stradale Lazio e Umbria – Sezione Polizia Stradale di Aprilia (LT) e dai Carabinieri Forestale di Latina – NIPAAF . Con  l’apporto tecnico del Reparto Volo della Polizia di Stato di Roma e del Raggruppamento Aeromobili carabinieri di Pratica di Mare e l’ausilio dei carabinieri forestale di Roma, Frosinone e Napoli si sta procedendo al sequestro dei seguenti beni: 3 aziende operanti nel campo della gestione di rifiuti, due in Provincia di Latina ed una in Provincia di Roma; n. 1 discarica di proprietà di una società di Roma; n. 4 appezzamenti di terreno (due siti in comune di Pontinia e due in comune di Roma); n. 10 mezzi (tra autocarri, trattori, semirimorchi, escavatori); nonché il sequestro preventivo, anche per equivalente, del profitto del reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies C.P.) quantificato in più di 1 milione di euro (1.013.489,21) nei confronti di tutti gli indagati coinvolti; contestualmente sono state eseguite 7 perquisizioni, sia domiciliari che presso laboratori di analisi nelle province di Roma, Frosinone e Napoli. Le persone indagate sono 23 oltre alle aziende. I reati contestati sono per tutti gli indagati concorso in traffico illecito di rifiuti, nonché, per alcuni di essi, anche il falso ideologico in atto pubblico nella predisposizione di certificati di analisi, abbandono di rifiuti e discarica abusiva, e infine l’intralcio all’attività di vigilanza e controllo ambientale. Per le aziende inoltre viene contestato l’illecito amministrativo da reato, in quanto il reato di traffico illecito di rifiuti è stato commesso nell’interesse e a vantaggio delle società coinvolte. (D.Lgs. n. 231/2001). L’attività investigativa, iniziata a partire dal 2014, è scaturita dai continui esposti di numerosi comitati presenti in comune di Pontinia (LT) per l’emissione di miasmi maleodoranti provenienti, in particolare, da un’azienda produttrice di compost. Le indagini sono state condotte per mesi, in maniera coordinata, da Polizia Stradale di Aprilia e Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale – NIPAAF, del Gruppo CC di Latina con sopralluoghi e servizi sul territorio corredati da rilievi fotografici e con ricorso anche a penetranti strumenti tecnologici quali videoriprese da elicottero con telecamere di rilevazione geotermica, intercettazioni telefoniche ed ambientali, localizzazione di autoveicoli e telefoni cellulari con sistemi di rilevamento satellitare. Gli accertamenti iniziali del NIPAAF di Latina e delle Stazioni carabinieri forestali hanno permesso di appurare che il materiale prodotto dall’azienda non poteva qualificarsi come compost, ovverossia come un materiale che serve da ammendante per i terreni e quindi per migliorare la qualità degli stessi, bensì come rifiuto; da continui e numerosi campionamenti effettuati, grazie al supporto tecnico di analisi effettuate da strutture pubbliche quale l’Arpa Lazio, sezione di Latina, (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) si sono potuti riscontrare il superamento di diversi parametri previsti dalla normativa di settore, inerente al corretto utilizzo di fertilizzanti e prodotti affini. Le attività sono poi proseguite, in continua e costante sinergia tra i due Reparti investigativi, (Polizia Stradale di Aprilia e NIPAAF di Latina) anche mediante riprese video dagli elicotteri del Reparto Volo della Polizia di Stato, nonché con intercettazioni telefoniche ed ambientali a carico dei presunti responsabili delle gestioni illecite di rifiuti. Si è potuto così constatare che il materiale prodotto dalla società di Pontinia veniva spanso in terreni non solo in zone vicine all’azienda stessa ma anche presso terreni siti a in provincia di Roma. Oltre ad appurare che il sedicente compost, anche solo visivamente, non poteva classificarsi tale, si è accertato che gran parte di esso veniva interrato presso una discarica, sempre della provincia di Roma, proprio al fine di nascondere la cattiva qualità del bene prodotto. Tutti gli indagati, nelle diverse qualifiche di amministratori, dipendenti delle società nonché di autisti di mezzi, proprietari dei terreni dove veniva spanso il compost, al fine di conseguire un ingiusto profitto, (consistente nel mancato costo di smaltimento dei rifiuti prodotti dall’impianto di Pontinia, derivanti dalla raccolta differenziata dei Comuni della Provincia di Latina, indicato come “compost di qualità”, usato come materia prima e segnatamente come ammendante in agricoltura, rispetto al conferimento  in discariche autorizzate per rifiuti non pericolosi, operazione che sarebbe stata invece corretta in relazione alla composizione chimica del rifiuto) con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi ed attività continuative organizzate (capannoni industriali dove veniva eseguito il trattamento inidoneo dei rifiuti, camion utilizzati per effettuare i trasporti, escavatori per realizzare gli sbancamenti in cui interrare i rifiuti, discarica autorizzata per rifiuti aventi CER differenti da quello realmente prodotto – 190503 o “compost fuori specifica”, soggetti incaricati stabilmente per le attività di trasporto e interramento, contatti telefonici continui e occultamento dei mezzi utilizzati a tal fine) nel periodo 01.01.2014 al 05.10.2018 gestivano abusivamente ingenti quantitativi (in quantità non inferiore a 57.577.500 tonnellate) di rifiuti speciali non pericolosi e segnatamente “compost fuori specifica” e percolato, trasportando, cedendo e abbancando detti rifiuti in più terreni trasformati in discariche abusive nonchè presso una discarica non autorizzata per tali rifiuti, conseguendo un risparmio di spesa valutabile in euro 1.013.489,21 limitatamente sulla quota parte pari a 7.980,23 tonnellate di compost prodotto e campionato da ARPA). L’impianto della società di Pontinia, formalmente adibito e autorizzato al recupero di rifiuti mediante produzione di “compost di qualità” (materia prima derivante dal trattamento dei rifiuti) produceva stabilmente, in violazione dell’autorizzazione AIA ingenti quantitativi di rifiuto, come attestato dalle numerose analisi condotte da ARPA Lazio, sezione di Latina, anche in epoche diverse (negli anni 2014, 2015, 2016, 2017) essendo il materiale prodotto, per uno o più parametri, non conforme a quanto previsto dalla normativa di settore (D.Lgs. n. 75/2010); pertanto esso non poteva essere sversato quale ammendante in fondi agricoli ma doveva essere classificato quale rifiuto e come tale smaltito presso discarica autorizzata. Inoltre in almeno 55 occasioni venivano scaricati rifiuti costituiti da compost fuori specifica e percolato di processo provenienti dalla società di Pontinia all’interno della discarica. Le altre società sequestrate sono le aziende che svolgono rispettivamente la gestione di alcune fasi della lavorazione del materiale in ingresso proveniente dalla raccolta differenziata dei comuni e la ditta che gestisce i trasporti, dunque i mezzi che effettuano i movimenti dall’impianto di Pontinia alla discarica romana. L’operazione, denominata “Smokin’ Fields” deriva dal fatto che i terreni sui quali veniva effettuato lo spandimento del compost, letteralmente “fumavano”, segno evidente di una mancata maturazione del materiale, che invece continuava a fermentare in corso d’opera, contravvenendo in tal modo ai più elementari principi di rispetto dell’ambiente, a cui si sarebbero dovuti attenere i responsabili degli impianti sequestrati. Read the full article
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wollano · 6 years ago
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Geotermia: il treno passa una volta sola
Geotermia: il treno passa una volta sola
La centrale geotermica progettata a Serrara Fontana, sull’isola d’Ischia, non si farà. Con il Decreto Ministeriale 308 dell’11 Novembre, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno decretato il giudizio negativo di compatibilità ambientale per l’impianto. Tecnicamente la società proponente ha tempo fino al prossimo 10 gennaio per presentare ricorso al TAR…
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loungeinsider · 6 years ago
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🇮🇸Geysir: Strokkur🇮🇸 . 🗻A favorite stop along the Golden Circle is the highly active Geysir Hot Spring Area with boiling mud pits and exploding geysers. The area became active more than 1000 years ago and comprises more than a dozen hot water blow holes. . 🌊The oldest Geysir could reach the height of 170 meters, but it is now mostly dormant. Although it is less active these days, it did lend its name to hot springs all over the world. . ⛲Other hot springs in the Geysir geothermal area are quite active. The most active geyser in the area is called Strokkur. It sprouts hot water as high as 30 meters into the air every few minutes or so. . --------------- . 🗻 Una sosta preferita lungo il Golden Circle è l'area delle sorgenti termali di Geysir, con pozzi di fango bollente e geyser in attività. L'area è diventata attiva più di 1000 anni fa e comprende più di una dozzina di pozze di acqua sulfuree. . 🌊Il Geysir più vecchio poteva raggiungere l'altezza di 170 metri, ma ora è per lo più inattivo. Sebbene sia meno attivo in questi giorni, ha dato il suo nome alle sorgenti di acqua calda in tutto il mondo. . ⛲Altre aree termali nell'area geotermica di Geysir sono piuttosto attive. Il geyser più attivo è chiamato Strokkur. È in grado di lanciare oggetti di acqua calda in aria fino a 30 metri a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro. (at Geysir, Arnessysla, Iceland) https://www.instagram.com/p/BpANsLWno7v/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1kosjdv7gfytn
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aletheiaonline · 7 years ago
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Sos Geotermia, in 400 da tutta la Toscana per chiedere la moratoria
Sos Geotermia, in 400 da tutta la Toscana per chiedere la moratoria
SOS GEOTERMIA- RETE NAZIONALE NOGESI- COMITATI NOGEO AMIATA
Abbadia/Piancastagnaio. Riuscita manifestazione per dare un futuro all’Amiata. In 400 da tutta la Toscana per chiedere la moratoria di ogni attività geotermica esistente e di progetto e per dare una prospettiva di sviluppo diversa.
Organizzata da SOS Geotermia, Rete Nazionale NoGesi e Comitati NoGeo Amiata una marcia liberatoria da…
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raffaeletog · 8 years ago
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Energia Rinnovabile
Che cosa è esattamente una laurea in energie rinnovabili? Il corso di studi è un corso di laurea post-ausiliario che fa e si espande su uno stabilimento di corrispondenza, ricerca di base, l'aritmetica e la scienza, con un concentrato specifica sulle attività Energia Rinnovabile. Questi possono includere bioedilizia, biocarburanti e quadri opzione vitalità, per esempio, vento e sole orientato potere. Le classi possono dare un apprendimento lavoro di progettazione elettrica e meccanica come si applicano alla vitalità rinnovabili, e inoltre un'attenzione su parti vitalità, per esempio, moduli di potenza e geotermica vitalità.
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Enel Green Power North America, avvia i lavori per la costruzione del parco eolico di Rattlesnake Creek
Enel Green Power North America, Inc. (“EGPNA”), la divisione rinnovabili statunitense del Gruppo Enel, ha avviato i lavori per la costruzione del parco eolico di Rattlesnake Creek negli Stati Uniti. Una volta completato, Rattlesnake Creek avrà una capacità installata totale di 320 MW e sarà il primo impianto eolico di Enel in Nebraska. “Questo progetto consolida la nostra crescente presenza negli Stati Uniti grazie all’ingresso in un nuovo stato ed espande il nostro business con nuovi partner” ha commentato Antonio Cammisecra, responsabile Enel Green Power. “Siamo entusiasti di rispondere alla crescente domanda di energie rinnovabili di Facebook in Nebraska e di contribuire alla crescita economica della regione”. L'investimento nella costruzione di Rattlesnake Creek è pari a circa 430 milioni di dollari USA ed è parte degli investimenti previsti dall'attuale piano strategico del Gruppo. Il progetto è finanziato con risorse proprie di Enel. Una parte dei 200 MW di elettricità e dei crediti per energia rinnovabile prodotti da Rattlesnake Creek verranno ceduti a Facebook tramite un accordo di fornitura a lungo termine (PPA). L’energia eolica prodotta coprirà il 100% del fabbisogno elettrico del nuovo centro dati di Facebook situato a Papillion, in Nebraska, a circa 120 miglia dall’impianto. “Sappiamo per esperienza che quando le persone collaborano possono realizzare molte cose positive nel mondo” ha dichiarato Bobby Hollis, Direttore per l’energia globale di Facebook. “Noi collaboriamo con l’Omaha Public Power District, Tradewind Energy ed Enel Green Power, per assicurare che l’energia rinnovabile non sia accessibile solo a Facebook, ma anche alle altre aziende. Oggi, siamo ad un passo dall’obiettivo di alimentare tutte le nostre attività con energia rinnovabile e siamo grati ai nostri partner per la loro collaborazione”. EGPNA ha acquisito il progetto da Tradewind Energy, da anni partner strategico per lo sviluppo, con sede nel Kansas. L'impianto è di proprietà di Rattlesnake Creek Wind Project, LLC, una controllata di EGPNA, e si trova a Dixon County, in Nebraska. Una volta a regime, Rattlesnake Creek avrà la capacità di generare circa 1,3 TWh all’anno, pari alla domanda di energia di oltre 105.000 famiglie statunitensi, evitando l'emissione in atmosfera di circa 940.000 tonnellate di CO2 all’anno. EGPNA, società della divisione energie rinnovabili del Gruppo Enel, possiede e gestisce impianti di energia rinnovabile in Nord America, con progetti operativi e in via di sviluppo in 23 stati USA e due province canadesi. EGPNA opera circa 100 impianti, con una capacità gestita superiore a 3,6 GW da fonti rinnovabili (idroelettrica, eolica, geotermica e solare). EGPNA è attualmente il primo operatore nell’eolico per dimensioni nel Kansas e il secondo in Oklahoma. Enel Green Power, divisione energie rinnovabili del Gruppo Enel, è specializzata nello sviluppo e gestione di impianti rinnovabili in 24 paesi, ed è presente in Europa, America, Asia, Africa e Oceania. Leader mondiale nel settore dell'energia pulita con una capacità gestita di oltre 39 GW in un mix di generazione che include le fonti eolica, solare, geotermica, biomassa ed idroelettrica, Enel Green Power è all'avanguardia nell'integrazione di tecnologie innovative quali i sistemi di stoccaggio in centrali rinnovabili. Attraverso accordi aziendali di acquisto di energia, Enel Green Power aiuta le aziende ad acquisire valore, affrontando al contempo il problema del cambiamento climatico. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Enel Green Power North America, avvia i lavori per la costruzione del parco eolico di Rattlesnake Creek
Enel Green Power North America, Inc. (“EGPNA”), la divisione rinnovabili statunitense del Gruppo Enel, ha avviato i lavori per la costruzione del parco eolico di Rattlesnake Creek negli Stati Uniti. Una volta completato, Rattlesnake Creek avrà una capacità installata totale di 320 MW e sarà il primo impianto eolico di Enel in Nebraska. “Questo progetto consolida la nostra crescente presenza negli Stati Uniti grazie all’ingresso in un nuovo stato ed espande il nostro business con nuovi partner” ha commentato Antonio Cammisecra, responsabile Enel Green Power. “Siamo entusiasti di rispondere alla crescente domanda di energie rinnovabili di Facebook in Nebraska e di contribuire alla crescita economica della regione”. L'investimento nella costruzione di Rattlesnake Creek è pari a circa 430 milioni di dollari USA ed è parte degli investimenti previsti dall'attuale piano strategico del Gruppo. Il progetto è finanziato con risorse proprie di Enel. Una parte dei 200 MW di elettricità e dei crediti per energia rinnovabile prodotti da Rattlesnake Creek verranno ceduti a Facebook tramite un accordo di fornitura a lungo termine (PPA). L’energia eolica prodotta coprirà il 100% del fabbisogno elettrico del nuovo centro dati di Facebook situato a Papillion, in Nebraska, a circa 120 miglia dall’impianto. “Sappiamo per esperienza che quando le persone collaborano possono realizzare molte cose positive nel mondo” ha dichiarato Bobby Hollis, Direttore per l’energia globale di Facebook. “Noi collaboriamo con l’Omaha Public Power District, Tradewind Energy ed Enel Green Power, per assicurare che l’energia rinnovabile non sia accessibile solo a Facebook, ma anche alle altre aziende. Oggi, siamo ad un passo dall’obiettivo di alimentare tutte le nostre attività con energia rinnovabile e siamo grati ai nostri partner per la loro collaborazione”. EGPNA ha acquisito il progetto da Tradewind Energy, da anni partner strategico per lo sviluppo, con sede nel Kansas. L'impianto è di proprietà di Rattlesnake Creek Wind Project, LLC, una controllata di EGPNA, e si trova a Dixon County, in Nebraska. Una volta a regime, Rattlesnake Creek avrà la capacità di generare circa 1,3 TWh all’anno, pari alla domanda di energia di oltre 105.000 famiglie statunitensi, evitando l'emissione in atmosfera di circa 940.000 tonnellate di CO2 all’anno. EGPNA, società della divisione energie rinnovabili del Gruppo Enel, possiede e gestisce impianti di energia rinnovabile in Nord America, con progetti operativi e in via di sviluppo in 23 stati USA e due province canadesi. EGPNA opera circa 100 impianti, con una capacità gestita superiore a 3,6 GW da fonti rinnovabili (idroelettrica, eolica, geotermica e solare). EGPNA è attualmente il primo operatore nell’eolico per dimensioni nel Kansas e il secondo in Oklahoma. Enel Green Power, divisione energie rinnovabili del Gruppo Enel, è specializzata nello sviluppo e gestione di impianti rinnovabili in 24 paesi, ed è presente in Europa, America, Asia, Africa e Oceania. Leader mondiale nel settore dell'energia pulita con una capacità gestita di oltre 39 GW in un mix di generazione che include le fonti eolica, solare, geotermica, biomassa ed idroelettrica, Enel Green Power è all'avanguardia nell'integrazione di tecnologie innovative quali i sistemi di stoccaggio in centrali rinnovabili. Attraverso accordi aziendali di acquisto di energia, Enel Green Power aiuta le aziende ad acquisire valore, affrontando al contempo il problema del cambiamento climatico. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Enel ha venduto 10% di Enel Investment Holding B.V., per un corrispettivo di 85 milioni di dollari
Enel ha perfezionato l’accordo per la vendita del 10% del produttore di carbone indonesiano PT Bayan Resources Tbk (“Bayan”), attualmente di proprietà di Enel Investment Holding B.V., una controllata di Enel al 100%, all’imprenditore Dato’ Low Tuck Kwong, azionista di controllo di Bayan, a fronte di un corrispettivo di 85 milioni di dollari USA, interamente in contanti. “La cessione della quota di minoranza in Bayan è perfettamente in linea con la nostra strategia di rotazione degli asset oltre che con i nostri piani per una completa decarbonizzazione del mix di generazione entro il 2050”, ha commentato Francesco Starace, AD e direttore generale del Gruppo Enel. “Confermiamo al tempo stesso il nostro interesse per l’Indonesia, una terra ricca di risorse rinnovabili, dove siamo impegnati in attività di prospezione geotermica e dove stiamo inoltre valutando opportunità in altri progetti nell’ambito delle energie rinnovabili”. Nell’agosto 2008 Enel ha acquistato una quota del 10% di Bayan durante l'Offerta Pubblica Iniziale (IPO) che ha preceduto la quotazione del produttore di carbone indonesiano sulla Borsa di Giacarta. L'operazione fa parte dell’obiettivo di rotazione degli asset di 8 miliardi di euro rolling previsto dalla strategia di gestione attiva del portafoglio di Enel. In linea con questa strategia, i proventi derivanti dalla vendita saranno destinati al finanziamento della crescita in settori strategici quali reti, rinnovabili e acquisto di partecipazioni di minoranza. Dal 2015 ad oggi, il Gruppo Enel ha venduto asset per un valore aggregato totale di circa 5 miliardi di euro. Bayan è un produttore integrato di carbone indonesiano. I principali azionisti della società quotata sono l’imprenditore Dato' Low Tuck Kwong, la cui quota del 51,6% salirà al 61,6% dopo l’acquisto della partecipazione di Enel, la utility Korea Electric Power (20,0%) e altri azionisti fondatori (circa il 9%). Bayan è impegnata nelle attività di estrazione in miniere a cielo aperto di diverse qualità di carbone, principalmente nel Kalimantan orientale e meridionale dell’Indonesia e opera anche attraverso le sue controllate in diversi settori, tra cui la gestione dei servizi portuali, il caricamento e trasporto del carbone su chiatte, servizi da fornitore e di noleggio di attrezzature pesanti. In Indonesia, la divisione per le rinnovabili di Enel, Enel Green Power, è attualmente impegnata nell’esplorazione di risorse geotermiche, in consorzio con la società indonesiana PT Optima Nusantara Energi (PT ONE), e nella costruzione della centrale di Way Ratai (55 MW) nella zona di Way Ratai, provincia di Lampung, dopo l’aggiudicazione con gara pubblica del 2016. Nello stesso anno il Gruppo Enel ha inoltre firmato un memorandum d’intesa con la utility indonesiana PT PLN Persero per valutare potenziali opportunità di sviluppo relative a impianti di generazione sostenibile nel paese. Read the full article
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