#Prevenzione disastri
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pier-carlo-universe · 24 days ago
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Il Comune di Cagliari partecipa alla Giornata nazionale Io non rischio 2024 di domenica 13 ottobre
All’ex Vetreria di Pirri dalle 10 alle 20. Il sindaco Zedda: “Occasione per rafforzare la consapevolezza sui rischi naturali e promuovere comportamenti responsabili”.
All’ex Vetreria di Pirri dalle 10 alle 20. Il sindaco Zedda: “Occasione per rafforzare la consapevolezza sui rischi naturali e promuovere comportamenti responsabili”. Domenica 13 ottobre 2024, la Protezione civile del Comune di Cagliari sarà presente al Parco dell’ex Vetreria di Pirri, con un gazebo 6×3 metri, in occasione della Giornata nazionale “Io non rischio 2024”. L’iniziativa, che vedrà…
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lollyhabits · 6 months ago
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Chi specula su un problema sociale vuole una popolazione SEMPRE in stato di emergenza ✓
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Quale differenza c'è fra chi specula su un problema sociale, a vantaggio di se stesso, dei propri interessi privati e chi non lo fa?
Chi vuole riconosciuto un diritto, e garantito per tutti, si adopera per fare si che si realizzi nel pubblico (attraverso lo Stato, attraverso strutture pubbliche, accessibili a tutti, nessuno escluso, in modo laico, senza moralizzare la questione); chi, invece, vuole guadagnare sulle altrui difficoltà, crea istituti religiosi, aziende fintamente basate sul volontariato (Onlus), associazioni "no profit" (termine non reale, perché il profitto viene distribuito in chi ci opera) o "protezioni civili" (invece di adoperarsi per fare si che lo Stato crei infrastrutture capaci di prevenire disastri ambientali, che si traducono in feriti e morti): distrae fondi pubblici, chiede donazioni private e non vuole affatto uno Stato capace di organizzare con efficacia ed efficienza un territorio e la sua popolazione (in tutti i campi, anche sanitario).
Chi specula su un problema sociale vuole una popolazione SEMPRE in stato di emergenza, trascurata dallo Stato in ogni ambito (e preme, politicamente, affinché ciò accada), perché "ci mangia sopra".
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lamilanomagazine · 6 months ago
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Farnesina: l’Italia partecipa al decimo World Water Forum di Bali
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Farnesina: l’Italia partecipa al decimo World Water Forum di Bali. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, insieme all'AICS-Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo hanno rappresentato l'Italia alla decima edizione del Forum Mondiale sull'acqua, che si svolge a Bali dal 20 al 25 maggio. Il Ministro Tajani ha delegato per la partecipazione alla più importante manifestazione internazionale sull'acqua, il Prof. Francesco Corvaro, inviato speciale per il clima. Corvaro, in qualità di Capo Delegazione è intervenuto all'"High Level Panel" inaugurale, per testimoniare e valorizzare l'impegno dell'Italia e del proprio sistema di cooperazione a favore del settore dell’acqua. A fronte di oltre metà della popolazione mondiale colpita da grave scarsità d'acqua per almeno un mese l'anno o senza disponibilità di servizi igienici, e oltre 2 miliardi di persone senza acqua potabile, le attività di cooperazione nel settore idrico hanno assunto per l'Italia un'importanza crescente, con iniziative sempre più numerose a livello bilaterale e multilaterale. Grazie ad una consolidata esperienza negli interventi di conservazione e gestione delle acque, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo sta dedicando circa il 40% delle sue risorse a progetti in tali settori, per garantire l'accesso a servizi igienici di base, l'accesso all'acqua per uso umano e per usi produttivi e per salvaguardare le risorse idriche per le generazioni future. Si ricorda inoltre come nel corso della recente riunione ministeriale G7 di Torino su clima, energia e ambiente, l'Italia si sia impegnata nella creazione di una "G7 Water Coalition" per identificare obiettivi comuni contro la crisi globale dell'acqua, mentre il Fondo Italiano per il Clima, principale strumento finanziario del Governo per sostenere la finanza climatica a favore dei paesi emergenti e in via di sviluppo, finanzierà un numero significativo di progetti legati all'acqua (gestione , utilizzo per scopi agricoli, produzione idroelettrica, prevenzione dei disastri).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 6 months ago
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Le carte geologiche della Campania: una finestra sul passato, presente e futuro della regione
La Campania, terra ricca di storia, cultura e bellezze paesaggistiche, vanta anche un patrimonio geologico straordinario e complesso. Per comprendere appieno la natura di questo territorio, le sue risorse e i suoi pericoli, è fondamentale consultare le carte geologiche, strumenti preziosi che raccontano la storia geologica della regione e ne svelano i segreti. Un viaggio attraverso il tempo Le carte geologiche sono come delle mappe del tempo, che ci permettono di viaggiare indietro di milioni di anni e di ricostruire le ere geologiche che hanno plasmato la Campania. Attraverso l'analisi delle rocce, delle strutture geologiche e dei fossili, i geologi hanno creato delle rappresentazioni grafiche che ci mostrano come il territorio si è evoluto nel tempo, dalle ere marine del Mesozoico alle eruzioni vulcaniche del Quaternario. Un mosaico di informazioni Le carte geologiche non si limitano a rappresentare la distribuzione delle rocce, ma contengono una moltitudine di informazioni preziose per la comprensione del territorio campano. Ad esempio, indicano la presenza di falde acquifere, di giacimenti minerari, di zone a rischio sismico e idrogeologico, fornendo dati essenziali per la pianificazione urbanistica, la gestione del territorio e la prevenzione dei disastri naturali. Un patrimonio da valorizzare Le carte geologiche rappresentano un patrimonio scientifico e culturale di grande valore, non solo per la Campania, ma per l'intero Paese. Grazie a queste mappe, possiamo comprendere meglio la storia della Terra, le risorse del territorio e i rischi a cui siamo esposti. È quindi importante valorizzare questo patrimonio e renderlo accessibile a tutti, attraverso la divulgazione scientifica, l'educazione ambientale e la fruizione consapevole del territorio. Esempi di carte geologiche della Campania Esistono diverse tipologie di carte geologiche, a scale e con livelli di dettaglio differenti. Tra le più importanti per la Campania ricordiamo: - Carta Geologica d'Italia alla scala 1:50.000 (https://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/) Realizzata dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), offre una visione d'insieme dettagliata della geologia del territorio campano. - Carta Geologica della Regione Campania 2021 con DEM alla scala 1:250.000 (https://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/campania.html) Realizzata dalla Regione Campania in collaborazione con l'Università degli Studi di Napoli Federico II, fornisce una visione più generale della geologia della Campania, con un livello di dettaglio comunque significativo. - Carta geologica della Campania per Google Earth (https://www.youtube.com/watch?v=C8gjGKozA4s) Versione digitale della carta geologica della Campania alla scala 1:250.000, permette di visualizzare la carta geologica in 3D, sovrapponendola alle immagini satellitari del territorio. Dove trovare le carte geologiche della Campania Le carte geologiche della Campania possono essere scaricate gratuitamente dai siti web dei seguenti enti: - ISPRA (https://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/) - Regione Campania (https://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/campania.html) - DISTAR - Università degli Studi di Napoli Federico II (https://www.youtube.com/watch?v=C8gjGKozA4s) Le carte geologiche possono essere anche acquistate in formato cartaceo presso i principali cartografi e librerie geologi. L'importanza delle carte geologiche della Campania Le carte geologiche della Campania sono strumenti indispensabili per la conoscenza, la gestione e la valorizzazione del territorio. Attraverso queste mappe, possiamo comprendere meglio la storia geologica della regione, le sue risorse e i suoi pericoli, favorendo uno sviluppo sostenibile e consapevole del territorio campano. Immagine di copertina: DepositPhotos Read the full article
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newsnoshonline · 7 months ago
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L’intelligenza artificiale può fornire previsioni accurate di inondazioni estreme su scala globale La tecnologia IA per previsioni globali sulle inondazioni Secondo recenti studi, l’intelligenza artificiale può essere fondamentale nella predizione delle inondazioni su scala mondiale. Il rapido cambiamento climatico sta aumentando il rischio di disastri legati alle piene, e l’IA si rivela uno strumento efficace per creare previsioni globali affidabili. Il ciclo idrologico e l’urgenza delle previsioni Il ciclo idrologico è influenzato dal cambiamento climatico antropogenico, portando a una maggiore incidenza di eventi alluvionali. La capacità di prevedere tali fenomeni è cruciale per la gestione del rischio e l’attuazione di misure di prevenzione.
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Meloni: "Disastri continui, ora un Piano di prevenzione"
Mattarella: “Agire per il clima”. Prossima settimana stato emergenzasource
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posteislove · 2 years ago
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Bousai Cafe: Uno spazio comunale per tutti, ma soprattutto chi ha trauma
Buongiorno! Da NPO Bousai Italia, abbiamo creato un progetto titolato “Bousai Cafe”. Bousai significa “prevenzione per i disastri” in giapponese e abbiamo messo questo nome anche per una chat per sfogare. Il nostro motto è di aiutare i terremotati e di aiutare chi ha disagio psicologico come trauma. Vogliamo aprire uno spazio “in presenza” a L’Aquila ma per la prima cosa lo facciamo via…
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kritere · 2 years ago
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Allarme incendi nel Cile, aumentano i focolai
DIRETTA TV Le temperature alte e i venti sostenuti che si registrano in Cile in queste ultime ore rendono più difficile gli sforzi delle brigate antincendio per contenere le fiamme che stanno devastando quattro regioni del centrosud del Paese.    Secondo le ultime cifre diffuse dal Servizio nazionale per la gestione e prevenzione dei disastri (Senapred) i focolai sono adesso 90 contro i 22…
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mr-agj · 5 years ago
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corallorosso · 3 years ago
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Leggete per intero questo articolo del professore Paolo Maddalena Vicepresidente Emerito della Corte Costituzionale: "In una nota apparsa ieri su Globalist.it viene posto in risalto che gli incendi, finora verificatisi in Italia hanno distrutto circa 80 mila ettari di boschi, di biodiversità, di ossigeno, con un costo che, secondo la Coldiretti, si aggira intorno ai 3 miliardi di euro. La responsabilità di questo immane disastro risale al governo Renzi del 2017 e alla sua ministra Madia, che hanno soppresso il Corpo forestale dello Stato, trasferendo soltanto ai vigili del fuoco l’onere dello spegnimento degli incendi, peraltro senza nulla prevedere per la loro prevenzione. Nel contempo la gestione della flotta di canadair appartenente allo Stato italiano è stata data, con bandi di appalto di dubbio svolgimento, a società private, tra le quali primeggia la Babcock Italia (ex Inaer, corporation quotata al London Stock Exchange), per costi stellari che già nel 2017 prevedevano 15 mila euro all’ora per l’utilizzo dei canadair, mentre il costo di mercato si aggirava sui 4/5 mila euro all’ora, quindi tre volte tanto. A ciò è da aggiungere che è assolutamente illecito affidare una tanto delicata funzione pubblica a dei privati, che potrebbero anche essere in conflitto d’interesse con gli autori degli incendi. Ed è da aggiungere, per somma disgrazia, che i disastri ambientali, ad opera della riforma della giustizia Cartabia, sono divenuti praticamente non più perseguibili, in quanto non rientrano tra i reati il cui regime è sottratto a quello della improcedibilità dell’azione dopo il decorso di un breve lasso di tempo. Il motivo della messa a gara di questo delicatissimo servizio sarebbe il fatto che i vigili del fuoco non dispongono di piloti. A parte la considerazione che un governo come quello Renzi/Madia non avrebbe mai potuto promuovere una legge, lasciando aperto un problema di così vaste proporzioni, sta di fatto che l’Italia dispone di un gran numero di piloti, oltre quelli di Alitalia, che da mesi sono a terra senza lavoro. E poi i piloti abbondano nell’aeronautica militare e nulla impedisce di utilizzarli in casi di emergenza, come quello degli incendi, anziché tenerli impegnati nel pilotaggio degli F-35, inutilmente acquistati dagli Stati Uniti per un costo di 105 milioni ad aereo per un totale di 90 aerei con una spesa complessiva di 14 miliardi di euro (mentre un canadair costerebbe solamente 37 milioni di euro, circa un quarto e ne abbiamo in tutto 19). È un puro scandalo e assolutamente incredibile è il silenzio dell’attuale governo Draghi e dei mezzi di comunicazione in ordine a questo disfacimento dell’organizzazione amministrativa e della quasi totale distruzione del territorio e del paesaggio italiani. Ed è per questo, che ancora una volta, invito a dare attuazione agli articoli 1, 2, 3, 4, 9, 11, 41, 42 e 43 della nostra Costituzione repubblicana e democratica." Professor Paolo Maddalena. Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione” Bene che dire? Spesso abbiamo la memoria corta, dimentichiamo quanto male ha prodotto il governo Renzi all'Italia e agli italiani, non dimentichiamo l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e tante altre nefandezze come i lager in Libia voluti fortemente dal suo ministro Minniti. Mi auguro che i giornalisti e la RAI, a cui paghiamo il canone, approfondiscono questi temi e facciano delle inchieste! Santina Sconza
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pier-carlo-universe · 26 days ago
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“Io Non Rischio”: Alessandria partecipa alla campagna nazionale di Protezione Civile per la prevenzione dei disastri
Il 13 ottobre, volontari in piazza ad Alessandria per sensibilizzare la popolazione sulle buone pratiche di protezione civile, con attività dedicate anche ai più piccoli.
Il 13 ottobre, volontari in piazza ad Alessandria per sensibilizzare la popolazione sulle buone pratiche di protezione civile, con attività dedicate anche ai più piccoli. Domenica 13 ottobre 2024, Alessandria si unirà a centinaia di altre città italiane partecipando alla campagna nazionale “Io Non Rischio”, un’iniziativa volta a promuovere la consapevolezza e la prevenzione dei rischi naturali…
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curiositasmundi · 2 years ago
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Abbiamo presto accettato – nella stessa realtà a quattro dimensioni in cui una mela cade dall’albero – che ci fossero 1000 morti ogni 24 ore (l’equivalente di sei disastri aerei al giorno): per lo più vecchi, fortuna; o malati, già segnati. E intanto si neutralizzavano decenni di retorica della prevenzione, di colpevolizzazione della malattia, di medicalizzazione della vita, eh ma lei signora mi deve prendere la cardioaspirina, eh ma lei signore ci vada piano col vino, andateci piano col sale, mica vi vorrete ritrovare su una sedia a rotelle a settant’anni, la mammografia ogni sei mesi, la colonscopia dopo i 50 anni è o-bbli-gatoria, eh ma lei si deve curare di più, di più, di più. Una folla di gente che era stata attenta per una vita falcidiata da questa peste... E tutti i soldi investiti nel tentativo di allungare la vita e di renderla decente volatilizzati in un anno di decimazione di una generazione, mentre si avvertiva il bisogno di pensare tutti alla vacanza: la rimozione è stata rapida e feroce, la tenerezza dei pochi ha dovuto retrocedere perché inattuale, fuori dalla moda civile dei sempre impegnati in qualche battaglia sociale, inariditi nell’animo che non gli serve se non per scrivere pensierini pseudo-profondi sui social network. Intorno, individui malati, ustionati dal contatto col patogeno alieno, oppure pronti a incubarlo (tra questi, i miei amanti passati): tutti si sono come fermati, lieti di avere l’alibi per smettere di essere umani e dedicarsi infine alla coltivazione sterile della loro vita virtuale – acquisti online, relazioni online, lavoro online, didattica online, sesso online – mentre la Terra si muoveva attorno al Sole a 108mila chilometri orari, e su sé stessa a 1609 chilometri orari, e la Terra e il Sole attorno al centro della galassia a 792mila chilometri all’ora, e la galassia – non si sa se in linea retta, o in circolo, o all’infinito – a 1,4 milioni di chilometri all’ora. In questa giostra da mal di testa, in questo rimescolio da panificazione cosmica, imbastiamo trame, credendole significative, definitive, assolute. L’universo è in continua espansione. L’universo ci abbandona in tutte le direzioni
Stradario aggiornato di tutti i miei baci - Daniela Ranieri
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Approvata all’unanimità la risoluzione sulla gestione dei disastri naturali dalla Conferenza delle Assemblee legislative regionali
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Approvata all’unanimità la risoluzione sulla gestione dei disastri naturali dalla Conferenza delle Assemblee legislative regionali. Firenze. La Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (CALRE) ha approvato all’unanimità questa mattina (venerdì 1 dicembre) la ‘Risoluzione per la prevenzione e la gestione dei disastri naturali nell’Unione Europea’, che ha accolto significativi emendamenti presentati dal Consiglio regionale toscano. Intervenuto all’assemblea plenaria, che si è tenuta nella sede del parlamento belga a Bruxelles, in rappresentanza dell’Assemblea toscana, il presidente della commissione Politiche europee e relazioni internazionali Francesco Gazzetti. “Siamo molto soddisfatti che tutti i nostri emendamenti siano stati accolti e di aver portato all'attenzione della CALRE, temi e argomenti che parlano dei nostri territori, della nostra Toscana e più in generale della questione italiana, coinvolgendo anche l’Emilia Romagna con il pieno sostegno delle altre delegazioni del nostro paese – ha affermato Gazzetti –. L’esito della votazione di questa mattina è un importante riconoscimento per il lavoro svolto dalla commissione politiche Europee, condiviso dal presidente Antonio Mazzeo che voglio ringraziare, come tutto l'ufficio di presidenza del Consiglio, per la delega ed il costante supporto”. “I nostri emendamenti – ha continuato Gazzetti - chiedono che venga valutata la creazione di un fondo complementare per rispondere alle prime necessità in caso di emergenze come quelle che hanno colpito la nostra regione, ma anche l'avvio di un lavoro la semplificazione dell’iter di erogazione del sostegno finanziario che in questi frangenti può arrivare dal Fondo di solidarietà dell'Unione Europea. Una misura importante ed apprezzata di cui abbiamo chiesto, oltre che una semplificazione burocratica, anche un rafforzamento e un possibile incremento. Nell’assemblea plenaria di stamani c’è stata una piena condivisione di queste proposte”. Inoltre, grazie agli emendamenti presentati dal Consiglio regionale, è stato inserito tra gli eventi di rilievo europeo anche un esplicito riferimento a quanto accaduto nella nostra regione senza dimenticare quanto successo nei mesi scorsi anche in Emilia Romagna. Nello specifico gli emendamenti recepiti nel documento chiedono di valutare se e come rendere fruibili immediatamente risorse per far fronte all’emergenza, considerato che la procedura di assegnazione della sovvenzione del Fondo di Solidarietà europeo prevede un iter che può durare qualche mese. La misura è stata battezzata ‘Euro Spade’ (tradotto “euro vanga”), per richiamare lo strumento utilizzato da giovani e volontari per spalare fango e detriti dopo le alluvioni. Gli emendamenti invitano inoltre la Commissione europea ad avvalersi di un team di esperti che lavorino di concerto con le istituzioni nazionali, regionali e locali per favorire l’attivazione di una sovvenzione d’emergenza immediata. "Voglio ringraziare per il lavoro svolto in tempi ristrettissimi - conclude Gazzetti - il presidente Mazzeo, il suo staff così come gli uffici ed il personale del Consiglio regionale che segue l'attività della Commissione Europa da cui, grazie al lavoro delle commissarie e commissari, arriva l'atto da cui sono nate le proposte che sono state recepite e fatte proprie dalla Conferenza delle assemblee legislative regionali europee. La scelta fatta dall'ufficio di presidenza del Consiglio di essere presenti a questa seduta del CALRE è stata una scelta importante che ha potuto contare anche sull'esperienza fatta in un analogo passaggio dal vice presidente Scaramelli. Nonostante i tempi, come detto ristrettissimi, non abbiamo voluto perdere questa occasione per portare all'attenzione europea le necessità e la situazione della Toscana. Siamo soddisfatti - conclude Gazzetti - perché lo abbiamo fatto presentando anche idee e proposte sulle quali intendiamo continuare a lavorare e sulle quali, con grande piacere, abbiamo raccolto grande interesse e disponibilità".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 9 months ago
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Cile: la morsa degli incendi boschivi
Il Cile è in ginocchio di fronte a una devastante ondata di incendi boschivi che ha travolto il centro del paese. Il bilancio, purtroppo, è drammatico: oltre 112 vittime, migliaia di ettari di vegetazione distrutti e decine di migliaia di persone evacuate dalle loro case. Le fiamme, alimentate da temperature elevate, forti venti e siccità persistente, continuano a divorare il territorio, creando un'apocalittica distesa di cenere e rovine. Un disastro dalle proporzioni epiche L'epicentro della tragedia si trova nella regione del Biobío, dove la città di Santa Juana è stata quasi completamente rasa al suolo. Le fiamme hanno lambito anche la periferia di Concepción, la seconda città più grande del Cile, costringendo all'evacuazione di oltre 50.000 persone. In totale, si stima che oltre 300.000 persone siano state colpite in qualche modo dagli incendi. Le cause del disastro Le cause di questa tragedia sono molteplici e complesse. Un fattore determinante è senza dubbio il cambiamento climatico, che ha portato a un aumento delle temperature e a una diminuzione delle precipitazioni, creando condizioni ideali per la proliferazione degli incendi. A ciò si aggiungono la siccità persistente che affligge il Cile da anni, la gestione forestale inadeguata e l'intenzione dolosa di alcuni individui. La risposta del governo del Cile Il governo cileno ha dichiarato lo stato di emergenza in diverse zone del paese e ha mobilitato migliaia di vigili del fuoco, soldati e altri soccorritori per contrastare le fiamme. Tuttavia, la vastità del disastro e le condizioni meteorologiche avverse rendono difficoltose le operazioni di spegnimento. Le conseguenze del disastro Oltre al tragico bilancio in termini di vite umane, gli incendi boschivi avranno un impatto devastante sull'economia e sull'ambiente del Cile. Si stima che i danni ammontino a miliardi di dollari. La distruzione di vaste aree di foresta avrà un impatto negativo sulla biodiversità e sulla qualità dell'aria. Inoltre, migliaia di persone hanno perso le loro case e i loro mezzi di sussistenza, e si troveranno ad affrontare un futuro incerto. La solidarietà internazionale Di fronte a questa tragedia, la comunità internazionale ha espresso la sua solidarietà al Cile. Diversi paesi hanno offerto aiuti in denaro, materiale e personale per supportare le operazioni di spegnimento e soccorso. Un futuro incerto Il Cile si trova ad affrontare una sfida immensa. La lotta contro gli incendi boschivi è solo l'inizio di un lungo processo di ricostruzione e di messa in sicurezza del territorio. È necessario un impegno serio e duraturo per migliorare la gestione forestale, rafforzare le misure di prevenzione e sensibilizzare la popolazione sui rischi degli incendi. Solo così il Cile potrà evitare che una simile tragedia si ripeta in futuro. Oltre l'emergenza Oltre all'immediata necessità di spegnere le fiamme e di soccorrere le persone colpite, è fondamentale riflettere sulle cause profonde di questa tragedia e sulle misure da adottare per evitare che si ripeta in futuro. Il Cile, come molti altri paesi del mondo, è vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico. È urgente quindi investire in politiche di adattamento e di mitigazione per ridurre i rischi di incendi boschivi e altri disastri ambientali. Inoltre, è necessario migliorare la gestione forestale, favorendo la riforestazione con specie autoctone e resistenti al fuoco. È importante anche sensibilizzare la popolazione sui rischi degli incendi e sulle norme di comportamento da seguire per prevenirli. La tragedia del Cile ci ricorda che il cambiamento climatico è una minaccia reale e urgente che richiede un impegno globale. Solo attraverso la collaborazione e la solidarietà internazionale possiamo costruire un futuro più sicuro e resiliente per tutti. Foto di David da Pixabay Read the full article
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gonagaiworld · 2 years ago
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Il film anime Promare protegge i fan con un kit di prevenzione dei disastri naturali Il set è stato supervisionato da specialisti della prevenzione dei disastri. Info:--> https://www.gonagaiworld.com/il-film-anime-promare-protegge-i-fan-con-un-kit-di-prevenzione-dei-disastri/?feed_id=295018&_unique_id=631097e01cee5 #PROMARE #StudioTrigger #プロメア
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abr · 4 years ago
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Abbiamo perso un anno. Tutto è come prima. Sulla Sanità tante parole e pochi fatti. Gli ospedali sono al collasso, siamo di nuovo nei guai. Ci avevano promesso che “nessun virus, nessuna nuova ondata ci avrebbe trovato indifesi e fragili” almeno su questo decisivo fronte dell’azione di contrasto del morbo. Parole e musica del trio Conte-Speranza-Arcuri. (...) Due sono già fuori gioco, Speranza ancora no. Resiste e promette. È fatto così.  (...) Aveva detto il ministro Speranza dieci mesi fa: ”Aumenteremo del 115% i posti letto (che poi, per chiabbia superato la terza media con profitto vorrebbe dire aumentarli del 15%: capirai lo sforzo, ndr) e nelle terapie intensive assumeremo medici e infermieri“. Certo i letti di intensiva sono aumentati. “Ma solo sulla carta“, denuncia l’Aaroi-Emac, il principale sindacato dei medici ospedalieri dei reparti di terapia intensiva. (...) Sono posti letto teorici. “Sui novemila in teoria disponibili possiamo utilizzarne a stento 7.500” (...). Un atto di accusa duro, frontale. (...) La medicina territoriale e di base è rimasta carente come nella prima fase. (...) Paghiamo l’anno nero di Arcuri, collezionista di flop, mascherine, banchi a rotelle e le Primule disegnate da Boeri (...). Conte ha puntato su Domenico Arcuri e sono naufragati tutti e due.  (...)  Arcuri sapeva risolvere ogni problema, era in sella da dodici anni. Era soprattutto sopravvissuto a 6 governi. Impresa che solo un fuoriclasse può fare.  (...) L’invettiva contro i “liberali da divano con il cocktail in mano” che lo contestavano per la gestione statalista. Si sentiva vincente e intoccabile. Un personaggio.  (...). Era diventato ingombrante con i suoi “non rispondo “ e i suoi “dati creativi” dispensati nelle conferenze stampa. Mario Draghi lo ha congedato. Il plenipotenziario di Conte è sparito dai radar.  (...) Sulla Sanità continua il bla bla.
via https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/quot-conte-ha-puntato-domenico-arcuri-sono-naufragati-tutti-266081.htm 
Cose che capitano a chi crede di averci l’ARMA SEGRETA che vincere la guerra farà: il vaccino. Peccato che non sarà così: non perché il vaccino non funzioni - è solo giovane e in test come Sinner: col tempo si farà - ma perché tra varianti e statistica dei grandi numeri, ci vogliono DECENNI per debellare un morbo solo con la prevenzione. Intanto ci guadagnano i Big Pharma. 
Questi gegni sono gli stessi (Speranza) che un anno fa scrivevano delle magnifiche sorti e progressive del “metodo Italì” contro i disastri di chi - l’eretica UK - puntava alla “immunità di gregge”: cioè al vaccino. Patetici se non fossero assassini. 
Le CURE, eh beh le cure è un casino: ci vogliono medici, infermieri, protocolli, presenza sul territorio: tutta roba che costa non tanto soldi quanto CAPACITA’ ORGANIZZATIVE E CARISMA per imporsi su quei bastardi dei Governatori -e più “compagni” sono più bastardi sono: Bonaccini, DeLuca etc. E poi vuoi mettere l’occasione storica per le Sinistre di riaffermare il modello Centralista (Speranza scrisse, senza vergognarsene anzi si visto che ha ritirato il libro). 
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