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Ovada: Parcheggi gratuiti per incentivare lo shopping natalizio
Un'iniziativa per vivere il Natale nel cuore della città
Un’iniziativa per vivere il Natale nel cuore della città Sosta gratuita nel centro di Ovada durante il periodo natalizio L’Amministrazione comunale di Ovada ha annunciato un’iniziativa per incentivare lo shopping natalizio e la fruizione del centro storico: la sosta gratuita per l’intera giornata nelle seguenti date: Sabato 7 dicembre 2024 Sabato 14 dicembre 2024 Sabato 21 dicembre…
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Mini fotocamera HD 1080p penna portatile piccola telecamera di sorveglianza per Home Office sorveglianza Nanny Cam supporto rilevamento del movimento con 5 filtri di inchiostro
Questa è una fotocamera spia con forma di penna. La sua caratteristica principale è che può registrare video HD a 1080p e scattare fotografie con risoluzione 2560*1440. Nella confezione di vendita sono inclusi: una mini videocamera, un cavo di ricarica micro USB/USB, un lettore di schede micro-SDcard, cinque pennini sostitutivi, un fermaglio, e un manuale multilingua, tra cui l’italiano. La…
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IL SUDAFRICA METTE FINE AI SAFARI DI CACCIA DEI LEONI
Il Sudafrica ha approvato una nuova politica per la conservazione e la prosperità sostenibile di leoni, elefanti, rinoceronti e leopardi. Il piano prevede l’introduzione del divieto di allevare i grandi animali selvatici per la caccia. La pratica a cui questo provvedimento fa riferimento è la cosiddetta ‘caccia ai trofei’ che consiste nel liberare animali nei confini di un’area recintata, per essere uccisi da cacciatori che pagano per garantirsi la cattura di una preda e per portare con sé la testa o la pelle dell’animale ucciso. In Sudafrica, tra gli 8.000 e i 12.000 leoni sono allevati in circa 350 fattorie, secondo le stime delle organizzazioni per la protezione degli animali che denunciano regolarmente le condizioni in cui gli animali sono tenuti in cattività. La nuova posizione del Governo sudafricano prevede di “porre fine alla detenzione di leoni per scopi commerciali e chiudere le strutture per i leoni in cattività, porre fine all’allevamento intensivo di leoni in ambienti controllati e allo sfruttamento commerciale dei leoni in cattività”. Il provvedimento ha l’obiettivo, inoltre, di eliminare gradualmente l’addomesticamento e l’intensificazione della gestione in cattività di rinoceronti e leopardi. “Il settore è vasto e complesso, con una lunga storia che non corrisponde più agli attuali standard internazionali e alle politiche di conservazione”, ha sottolineato Kamalasen Chetty, del comitato creato appositamente dal Governo. Il provvedimento entrerà in vigore gradualmente nel corso di due anni, per consentire agli allevatori di rilasciare gli animali in natura e per riconvertire le proprie attività. ___________________ Fonte: Governo del Sudafrica; foto di Steward Masweneng
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Sanzioni flop, mosca cresce 6 volte l’europa
DUE ANNI DI PROPAGANDA E DATI IGNORATI - Crescita, Pil, Borse e banche (non il gas): i numeri sull’economia russa indicano che è ancora lontano l’obiettivo perseguito dall’Unione. Si va verso il 14° pacchetto
DI MARCO MARONI
Con il 13° pacchetto di sanzioni approvato dall’Unione europea ed entrato in vigore ieri, con misure restrittive su altre 1056 persone e 88 entità, il volume delle iniziative messe in campo per frenare l’economia russa e la sua capacità di finanziare la guerra in Ucraina ha raggiunto lo straordinario volume di oltre 19 mila. I bandi all’importazione e all’esportazione, il price cap sui prezzi energetici, la stretta su sistemi di pagamento e intermediari finanziari, il congelamento di beni pubblici (300 miliardi di dollari di riserve valutarie) e privati all’estero, fanno della Russia il Paese più sanzionato al mondo e il più sanzionato della storia. Ma dopo due anni di guerra economica scatenata dai Paesi ai due lati dell’Atlantico, e mentre il presidente Usa Biden studia un ulteriore pacchetto da 500 nuove sanzioni, sembra essere senza precedenti anche lo scostamento tra l’obiettivo che si voleva raggiungere e la realtà dei fatti.
Partiamo dalle macro cifre. Il Fondo monetario internazionale (Fmi) che nel settembre 2022 stimava un’economia russa in contrazione del 6% per quell’anno e del 3,5% nel 2023, ha dovuto fare un notevole lavoro di revisione: gli ultimi dati pubblicati indicano che nel 2023 il Prodotto interno lordo (Pil) russo è cresciuto del 3%, e la previsione per il 2024 è del +2,6%. La crescita è la migliore di tutti i Paesi dell’area dell’euro, quasi in stagnazione: più 0,5% nel 2023 e una previsione dello 0,9% per quest’anno. Peggio di tutti la Germania; l’economia della cosiddetta locomotiva europea, prima vittima del caro energia e dei cali nell’export, l’anno scorso è entrata in recessione, con un Pil a meno 0,3% che quest’anno potrebbe risalire allo 0,5%. Peggio di Mosca hanno fatto anche gli Stati Uniti, più al riparo dagli effetti delle sanzioni: più 2,5% l’anno scorso e una previsione del 2,1% quest’anno. Riguardo ai mercati finanziari, la Borsa di Mosca ha guadagnato il 27% rispetto a due anni fa, il cambio del rublo ha recuperato le perdite subite, tornando ai livelli del 2021. A sperimentare una crescita da record è il sistema bancario. Grazie alla corsa ai nuovi mutui sussidiati dallo stato e ai finanziamenti per acquistare le attività delle imprese occidentali che lasciano il Paese, le banche russe l’anno scorso hanno fatto profitti per 37 miliardi di dollari, 16 volte quelli dell’anno precedente. I buoni dati economici, insieme a una propaganda che è riuscita a descrivere la guerra come una necessità esistenziale, contribuiscono peraltro al consenso, con la popolarità di Putin ai massimi da sette anni, è all’85% di gradimento.
Ciò che analisti e politici cercano di capire è come mai le sanzioni non sortiscano l’effetto sperato. I motivi sembrano risiedere in una notevole capacità della Russia e dei suoi partner commerciali di aggirare le sanzioni, e in una riconversione nell’economia e nei rapporti finanziari internazionali. Mosca ha spinto su nuovi mercati, alleato cinese innanzitutto. L’anno scorso l’interscambio commerciale tra Cina e Russia è stato di 240 miliardi di dollari, in aumento del 26,3 % sull’anno precedente. A seguire gli scambi in valuta, con la yuan cinese che sta sostituendo il dollaro.
Capitolo importazioni, ambito sensibile per i partner Nato in quanto funzionali anche all’industria degli armamenti. Dopo il brusco arresto nei primi mesi dell’invasione, con le consegne dall’Europa calate del 52%, ora si è tornati ai livelli pre-guerra. È aumentato l’import dai fornitori esistenti, sono stati sostituiti prodotti, fatti accordi con nuovo fornitori e, soprattutto si è seguita la strada delle importazioni parallele. Crescite dell’export si sono registrate dalla Turchia e da una serie di Paesi dell’ex blocco sovietico, come Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirgizistan.
In molti casi questi Paesi fanno da tramite, riesportando in Russia prodotti importati da altri che adottano la politica sanzionatoria. Per avere un’idea di come funziona, basti pensare al boom dei cellulari (i cui chip possono essere usati anche per gli armamenti) in Armenia, dove le importazioni sono decuplicate in valore.
Qualche effetto positivo sembrano invece aver avuto le misure su gas e petrolio, prima voce dell’export russo. Se nell’estate del 2022 i prezzi del gas erano arrivati a 340 euro per Megawattora, una manna per le casse russe impegnate a finanziare la guerra, la quotazione ora è a 23 euro. Mentre il petrolio è sceso dai 120 dollari al barile dell’estate 2022 a 76 dollari. Ma anche qui, Mosca non è stata messa fuori gioco. Prima del price cap, che ha proibito agli importatori occidentali di trattare petrolio russo a più di 60 dollari al barile, il 60% dell’export russo era trasportato da petroliere europee. Oggi gran parte di quel petrolio è trasportato da compagnie con sedi in Paesi non sanzionatori.
Le prossime misure, secondo quanto annunciato da Biden, dovrebbero colpire di più le banche e i loro affari, spesso poco rintracciabili con le imprese che riforniscono la Russia. Ma secondo gli analisti, il rischio qui è di mettere in pericolo la stabilità del sistema finanziario internazionale.
Chi dubita sulla reale ripresa del sistema produttivo russo argomenta che la crescita è dovuta soprattutto alla riconversione di parte della sua economia in un’economia di guerra, non sostenibile sul lungo periodo. Un ragionamento che sembra non considerare che, nella storia, la guerra è ciò che ha fatto fare un balzo in avanti produttivo alle economie in crisi.
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Apro il libro scolastico e comincio a leggere.
"Allontanamento dagli impieghi pubblici; divieto di esercitare attività economiche e commerciali; esclusione dalle scuole pubbliche e dalle università; allontanamento dai mezzi di comunicazione...".
Poi chiedo: "A quale periodo storico fanno riferimento questi provvedimenti restrittivi?".
Una alunna alza la mano: "Al periodo del Covid". Altri concordano.
No. Stiamo parlando delle leggi di Norimberga e delle azioni repressive contro gli ebrei.
Gli alunni sembrano un po' disorientati.
Non faccio vittimismo, non confondo e non distorco gli eventi storici con banali semplificazioni.
Non sono mai stata nei campi di concentramento. Ma posso dire, e lo dico, di aver sperimentato l'esclusione dal lavoro, dagli impieghi pubblici, dalle attività economiche e commerciali, dai mezzi pubblici, dalle banche, dai ristoranti, dalle università e da qualsiasi forma di vita sociale. Posso dire che mi è stato tolto qualsiasi mezzo di sostentamento economico e di essere stata condannata alla fame. Posso dire di essere stata esclusa dai pranzi, dalle feste, di essere stata insultata, minacciata e accusata di mettere in pericolo la vita degli altri. Nonché di aver passato una serata ai piani alti della Digos (Divisione investigazioni generali e operazioni speciali), per aver organizzato un pranzo a casa di amici... E che di notte mi svegliavo di soprassalto per qualsiasi rumore, temendo che fosse entrata la polizia. La stessa polizia che avevo visto agire violentemente contro manifestanti pacifici, durante le legittime rivendicazioni dei diritti fondamentali.
Non vivevo nella Germania del 1935, ma nell'Italia del 2022.
Non sto paragonando la mia situazione personale a quella degli ebrei durante il nazismo. Sono una professoressa di storia. Ma in quanto tale, e per questo a maggior ragione, continuerò a raccontare ciò che è accaduto in Italia negli ultimi tre anni, fino al resto della mia vita.
Arianna Fioravanti
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Mi sono resa conto che io non potrei mai vivere in una grande città dove ci sono solo grandi palazzi, attività commerciali, locali, rumori, dove incontri gente per strada ad ogni 3 passi e veicoli a motore che sfrecciano su strisce d'asfalto in tutte le direzioni.
Io ho bisogno di un posto che vicino casa abbia almeno un punto verde, dove posso avere un contatto con la natura, stare in mezzo a piante/ fiori, dove posso andare a passeggiare in tranquillità e sentire il cinguettio degli uccelli o vedere le farfalle volare.
Mi ripulisce la mente da tutti i brutti pensieri, migliora il mio umore.
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Posta non risposta
Ricevo e volentieri ri-pubblico.
Non è una domanda la mia, ma è solo un pensiero di un signore per bene, che prende il the con i pasticcini, da solo o talvolta con la famiglia.
La cittadina di provincia limitrofa a quella dove abito ha una serie di negozi che frequentiamo, centri commerciali, piccoli negozi, servizi utili, ristoranti piacevoli. Tra questi c'è una deliziosa pasticceria, gestita da una coppia, moglie e marito. Una pasticceria dove, oltre ai dolci molto buoni, fanno caffetteria, sala da the, eventi, corsi di pasticceria per tutti, insomma un vero e proprio laboratorio artigianale raffinato. Lui lavora in un'agenzia di viaggi in realtà, ma è molto presente e segue tutta la parte amministrativa e gestionale dell'attività, curandone anche gli aspetti estetici e di accoglienza. Ha un'aria sempre molto cordiale e interessata al cliente, ancora non ho capito bene se fintamente cordiale o meno. Con alcuni aspetti, confesso, che mi stanno un po' sul cazzo, due tatuaggi piccolini stile fighetto finto giovane, un taglio di capelli e barba troppo studiato e delineato ma insomma, particolari estetici, nulla di più. Pare un bravo cristiano, come dicono i coatti romani con aria un po' compassionevole. Lei invece è la mente e il braccio del locale: è la pasticciera, inventa e realizza dolci di gran classe, progetta eventi, attività coinvolgenti e divertenti. Una bellissima donna, capelli corti probabilmente tinti senza darlo a vedere, viso sempre curato, trucco mai esagerato, gonnelline colorate, vestiti eleganti e scarpe di gran classe, sempre in ordine, stile un po' anni venti molto chic, un nome anch'esso molto chic, Carolina. Ascolta spesso Paolo Conte. Molto chic, sì, quasi snob che ti fa venire i nervi.
"Ciao carissimo Alessandro, come stai?" Tanti sguardi e tanti sorrisi.
"Salutami Francesca!" e ancora sguardi e tanti sorrisi cordiali.
"Buon weekend, anche ai ragazzi." Sguardi, sorrisi, sempre tanti.
Gentilezze.
Un gran rapporto cordiale.
Ecco, io, in tutta sincerità, l'elegante Carolina, la scoperei senza nessuna esitazione e tutto sommato con poca cordialità, con gli occhiali rossi da presbite che indossa sempre tenuti al collo con la cordicella raffinata; Ie alzerei le gonnelline fantasia anni venti per scoparla davanti e per scoparla dietro, sul bancone delle preparazioni e farciture; le farei tenere parte dei suoi vestiti eleganti addosso, mentre le lecco la fica nel laboratorio; la riempirei di parole forti, ma da apprezzare per sincerità, mentre mi prende il cazzo nella sua bocca perfetta, elegante, signorile.
Io, Carolina, la voglio sentire che mi chiede di schiaffeggiarle il culo, mentre mi prega cortesemente di venirle sulle tette esibite. La voglio percepire trasformata, mentre gode, quando il suo charme diventa solo un ricordo lontano ma che mi fa venire il cazzo ancora più duro.
Perché no, Carolina, a me Paolo Conte proprio non piace.
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(da Anne Givaudan)
La malattia ha una vibrazione di 5.5 hz,
la malattia non esiste più sopra i 25.5 hz.
I motivi che abbassano la vibrazione sono:
Stanchezza
Paura
Tensione nervosa
Rabbia
Odio
Per questo motivo dobbiamo vibrare in alto e non guardare continuamente le notizie nefaste che abbassano la nostra frequenza.
LA FREQUENZA DELLA TERRA OGGI 22-12-23 E' di 27,4 hz.
Ma ci sono luoghi che vibrano molto bassi come:
Ospedali.
Centri di assistenza.
Alcuni bar.
Prigioni.
Sotterranei,
Centri Commerciali ecc.
Ecco quando la vibrazione scende a 20 hz, o meno.
Dolore da 0,1 a 2 hz
Paura da 0,2 a 2,2 hz
Irritazione da 0,9 a 6,8 hz
Rumore da 0,6 a 2,2 hz
Orgoglio 0,8 hz
Abbandono 1,5 hz
Superiorità 1,9 hz
INVECE :
Generosità 95 hz
Gratitudine 150 hz
Compassione 150 hz o più.
Amore per il prossimo e per tutti gli esseri viventi a partire dai 150 hz in su.
Amore incondizionato e universale a partire dai 205 hz in su.
Allora ?
Occorre vibrare in alto!
Cosa ci aiuta a farlo?
Amare. Sorridere. Benedire. Ringraziare.
Giocare, cantare, ballare, godersi la vita, camminare al sole, fare attività fisica, godersi la natura.
Cio' ci auta a vibrare in alto!
Le vibrazioni della preghiera e della meditazione vanno dai 120 hz ai 350 hz
Ecco perché bisogna cantare, ridere, amare, vivere❣️
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Sonia Tisano con Più Solbiate
Creativa e con la dote per il disegno, inizio la mia carriera lavorativa entrando nel mondo della progettazione architettonica e dell’arredamento.
Col passare degli anni, la forte passione per l’arte mi porta ad avviare la mia prima attività come restauratrice e decoratrice, lasciata anni dopo per ragioni familiari.
In seguito grazie alla naturale predisposizione empatica e l'attitudine a stare al contatto con il pubblico mi portano dopo aver maturato le necessarie competenze tecniche e commerciali alla professione di consulente immobiliare.
Ma la mia vera passione rimane l'arte ed il volontariato, tant'è vero che sono attivamente presente nel gruppo artistico dei MastrArtisti del nostro paese, collaborando attivamente con gli eventi creati dalla Pro Loco e dalla Parrocchia.
Ora, una nuova avventura mi attende con la lista di Più Solbiate spero di esserne all’altezza. Sonia Tisano
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Restiamo umani
"O la Palestina sarà libera dall'occupazione, o non sarà mai fine alla violenza"
Da un post instagram del 7 ottobre di m.giardi, che potete trovare a questo link. Nel post trovate anche alcune foto.
«Ho scritto questo testo la sera stessa, sulla strada di ritorno da Hebron. Non l'ho mai pubblicato, perché non ritengo che queste parole rendano la violenza a cui ho assistito. Sono disordinate e confuse. Le pubblico oggi, contro tutti gli equidistanti e i sostenitori della "più grande democrazia del Medio Oriente". O la Palestina sarà libera dall'occupazione, o non sarà mai fine alla violenza. Restiamo umani. LA CITTÀ FRONTIERA Hebron è l'occupazione nell'occupazione. Arriviamo in un centro città affollato, venditori di falafel ambulanti (forse il miglior falafel) e mercato della frutta. La strada è talmente affollata che la macchina non riesce a passare, si scorgono a malapena i negozi traboccanti di merce. Il vero centro di Hebron però non è quello. H1, H2. Sigle che segnano confini. Questa volta visibili tangibili. Arriviamo davanti a uno dei check-point che danno accesso al centro città, quello vero, quello colonizzato. Un groviglio di reti, filo spinato, cancelli e tornelli da cui sbucano telecamere di ultimissima generazione. Il passaggio è costante, silenzioso, normalizzato. I bambini giocano a pallone davanti al gate, gridando di aprire il cancello più grande per passare con le proprie biciclette. "Oggi i turisti non entrano" ci viene detto con il fucile puntato. In Palestina ti abitui ad avere un'arma puntata almeno una volta al giorno. La nostra guida, che quella mattina era entrata da quel check point nell'unica via accessibile ai Palestinesi, ci guarda con la faccia sgomenta: "Andiamo di là, questa è una ripicca". La normalizzazione dell'occupazione ci obbliga a fare un giro largo, per entrare dal check-point della moschea "da lì sicuramente ci faranno passare". La strada attraversa "un mercato scatoletta", chiuso da tutti i lati da reti metalliche e cancellate "dai palazzi i coloni tirano pietre e acqua bollente ai Palestinesi. Ci dobbiamo difendere". Il "mercato scatoletta" non è come quello precedente. Pur essendo nella parte storica, più di 1000 attività commerciali sono state costrette a chiudere "la gente non viene più a comprare, per paura". I coloni hanno comprato alcune delle case proprio sopra al mercato, e minacciano costantemente la popolazione palestinese. Arriviamo al check-point. Questa volta possiamo passare. È la prima volta che provo il passaggio al check-point: mi sento un privilegiato, basta il mio passaporto per evitare altre domande scomode. Ci troviamo nel centro città. Un soldato si avvicina con fare minaccioso: per quella via i Palestinesi non possono passare. "Vi aspetto dall'altra parte", ci dice la guida. Ci troviamo in un luogo deserto. "La città fantasma" la chiamano. Bandiere su bandiere. Cartelli evocativi della "grande storia ebraica". Tutto intorno silenzio, vuoto. Un colono si riposa su un dondolo. Le porte dei negozi Palestinesi sbarrati. Questo è il risultato della grande riconquista dei Coloni. Una città svuotata e presidiata. Poche decine di persone piene di odio ci vivono dentro, privando chi ci abitava prima del diritto di base: quello di camminare per strada. Valeva la pena circondarsi di centinaia di soldati, di filo spinato e telecamere, per poi vivere in una distopia? Torniamo nella parte palestinese della città. Per pochi centesimi mi mangio un felafel accompagnato dal sorriso del venditore per il mio arabo stentato. Possono tentare di appropriarsi anche di questo, ma un felafel così buono non lo faranno mai.»
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Distretto Urbano del Commercio: Successo per il Bando a Sostegno delle Attività di Casale Monferrato. Plafond esaurito grazie a oltre 50 domande ammesse: un’iniziativa per un commercio più attrattivo e sostenibile
La Città di Casale Monferrato celebra il successo del Bando Imprese all’interno del Distretto Urbano del Commercio (DUC), un progetto mirato a supportare e valorizzare le attività commerciali locali.
La Città di Casale Monferrato celebra il successo del Bando Imprese all’interno del Distretto Urbano del Commercio (DUC), un progetto mirato a supportare e valorizzare le attività commerciali locali. A pochi giorni dalla proroga, il plafond di 79.104 euro è stato completamente esaurito grazie alle oltre 50 domande ricevute e considerate idonee, confermando l’interesse e l’impegno dei commercianti…
#abbattimento barriere#Accessibilità#Alessandria today#Arredo urbano#Attività commerciali#bandi regionali#bando imprese#Barriere architettoniche#Casale Monferrato#città attrattiva#commercio al dettaglio#Commercio Locale#commercio piemontese#commercio sostenibile#Confcommercio Alessandria#Confesercenti Alessandria#contributi a fondo perduto#contributo regionale#dehor#Distretto Urbano del Commercio#economia locale#Efficientamento energetico#facciate negozi#fondi per il commercio#Giovanni Battista Filiberti#Google News#imprenditoria locale#innovazione commercio#investimento locale#italianewsmedia.com
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A Napoli stop di 3 anni a nuove attività food nel centro storico
Il Comune di Napoli dice ‘no’ all’apertura di nuove attività commerciali del comparto food and beverage nel Centro storico di Napoli, area Unesco, per i prossimi tre anni. I provvedimenti sono stati illustrati dal sindaco, Gaetano Manfredi, e dall’assessore al Turismo, Teresa Armato. Lo stop riguarda anche attività di produzione, preparazione o vendita di prodotti alimentari così come non…
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L'Egitto mantiene la sua posizione di prima destinazione per i viaggiatori basati nella regione MENA nel secondo trimestre del 2018: Wego
L'Egitto ha mantenuto la sua posizione di prima destinazione per i viaggiatori provenienti dall'area MENA nel secondo trimestre (Q2) del 2018, secondo una ricerca pubblicata lunedì da Wego, il mercato di viaggi online per l'area MENA.
La ricerca evidenzia la popolarità di diverse località turistiche tra i visitatori della regione MENA. La classifica delle destinazioni si basa sulle ricerche di voli e alloggi effettuate da milioni di utenti dell'app e del sito web di Wego nel secondo trimestre del 2018.
Secondo l'indagine, l'Egitto continua a essere la prima destinazione, grazie al continuo sostegno dei turisti regionali, sia per il tempo libero che per gli affari.
Il sondaggio prosegue affermando che i turisti non riescono a stare lontani da questa misteriosa nazione, nota per le sue attrazioni storiche, le splendide crociere fluviali, le vivaci piazze di mercato e il rapporto qualità-prezzo complessivo.
L'India, nel frattempo, è avanzata significativamente di due posizioni, conquistando il secondo posto nel secondo trimestre del 2018 dal quarto posto dello stesso trimestre del 2017.
Secondo il sondaggio, questo grande aumento è dovuto principalmente al mese sacro del Ramadan, che inizia a metà maggio, e al gran numero di espatriati indiani che vivono nel Golfo e che scelgono di tornare a casa durante questo periodo (o subito dopo).
Allo stesso modo, il Pakistan è salito di due posizioni, passando dall'11° al 9° posto, per lo stesso motivo.
Nel frattempo, il rapporto rivela che l'Arabia Saudita ha perso terreno.
Secondo la ricerca, nel secondo trimestre del 2018 l'Arabia Saudita era al secondo posto, ma ora è scesa al terzo.
L'indagine ha rilevato che i turisti nazionali e stranieri che viaggiano per affari, piacere e Umrah (pellegrinaggio minore) hanno continuato a trovare l'Arabia Saudita una destinazione popolare nel secondo trimestre.
Provate una delle numerose attività, siti o esperienze disponibili nei viaggi in Egitto. Sfruttate le nostre offerte esclusive programmando subito uno dei nostri tour giornalieri in Egitto.
Un ottimo modo per vivere la città e tutte le sue attrazioni è rappresentato dai tour di un giorno al Cairo. In questa vivace metropoli ce n'è per tutti i gusti, dagli antichi monumenti ai centri commerciali all'avanguardia. Il Cairo si distingue dalle altre città per le sue strade animate, la sua cucina deliziosa e la sua gente ospitale.
I viaggiatori possono godere di emozionanti e istruttivi tour di un giorno a Luxor. Luxor è la sede di alcuni dei più magnifici siti e strutture antiche del mondo, come la Valle dei Re, il complesso del Tempio di Karnak e i Colossi di Memnon.
Indipendentemente dal tipo di esperienza che cercate per visitare questa magnifica nazione, assicuratevi di non perdere l'occasione di creare ricordi di una vita scoprendo tutte le bellezze che si trovano all'interno dei suoi confini con uno dei nostri tour dell'Egitto!
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Cotoni stampati e mezzari
Dalle Indie all'Europa
Margherita Bellezza Rosina, Marzia Cataldi Gallo
Sagep, Genova 1993, 256 pagine, 22x28,8 cm, rilegato, cartonato, sovracoperta e custodia, ISBN 978-8870585018
euro 50,00
email if you want to buy :[email protected]
Miti antichissimi e ritrovamenti archeologici testimoniano quanto le arti della tessitura e della stampa su stoffa siano profondamente radicate nella tradizione culturale indiana. Per molto tempo, tutavia, i tessuti dell'India furono conosciuti in Occidente in maniera occasionale e solo a partire dal XVII secolo, nel quadro delle attività svolte dalle compagnie commerciali, si iniziò un processo di scambio. Cotoni stampati in Oriente spesso adattando ai gusti degli acquirenti i motivi originali furono importati in tutta l'Europa, influenzando profondamente la moda dell'abbigliamento e dell'arredo domestico. All'Oriente, e a tecniche di stampa rimaste immutate nei secoli, guardarono poi le manifatture sorte dagli inizi del Settecento in Gran Bretagna, Francia, Svizzera, Olanda e Italia, che contribuirono con una produzione articolata a diffondere presso livelli sociali sempre più vasti l'uso delle "indiane". A questo scambio fra Oriente e Occidente fanno riferimento le autrici nel ricostruire in parallelo, e con un continuo gioco di rimandi, la storia dei cotoni stampati e quella dei mezzari genovesi dei quali viene per la prima volta ordinata una classifcazione sistematica. L'attenta analisi delle fonti d'archivio e un'appassionata ricerca, che ha portato fra l'altro a scoprire l'esistenza di una manifattura fino ad oggi sconosciuta, ricreano un quadro vivacissimo, popolato da raja e aristocratici, mercanti e viaggiatori, imprenditori e stampatori, e offrono un contributo importante alla migliore conoscenza di un argomento per cui si nota un interesse sempre crescente.
22/07/23
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Rituale Salomonico Supremo di Giove per la ricchezza! - Medium Luce: divinatrice ed esoterista
https://lucedeitarocchi.com/rituale-salomonico-supremo-di-giove-per-la-ricchezza/
Tutti i Rituali Supremi seguono fedelmente la traduzione dei testi rinvenuti dalla tradizione magica di Re Salomone.
In caso contrario non sono autentici.
Ogni pratica esoterica si rivolge ad "una intelligenza" differente per impetrare tradizionalmente agli spiriti celesti ogni tipo di benedizione e di richiesta.
La Magia Suprema Salomonica si basa appunto sugli insegnamenti di Re Salomone, oggi, coniugando la tradizione planetaria all’impiego dei pentacoli e utilizzando esclusivamente materiale di primissima qualità.
Le candele sono tutte a base di cera d’api, colorate con pigmenti solo vegetali, il cui significato esoterico, vibra secondo gli antichi insegnamenti magici ed il basamento rituale
La base del tempio è circondata dalle quattro colonne.
Gli incensi impiegati sono resine pregiate ed i pentacoli sono incisi da me medesima.
Il Rituale Salomonico Supremo di Giove si esegue per propiziare tutto ciò che è ricchezza, denaro ed esito finanziario , adatto anche alle imprese ed attività commerciali, al guadagno.
Approfondimento: ma chi era Re Salomone?
La figura di Re Salomone, figlio di Davide e Betsabea, da sempre viene associata alla saggezza ed alla conoscenza magica.
Il suo regno è datato approssimativamente dal 970 al 930 a.C.
La sua saggezza, descritta nella Bibbia, è insuperabile.
Durante la sua reggenza venne costruito il Tempio, che divenne leggendario per le sue molteplici valenze simboliche.
Egli fu l’autore del celebre Grimorio, chiamato Clavicula Salomonis, il più famoso testo di magia della storia , una vera e propria summa delle conoscenze magiche, un portale dai poteri incredibili, utile anche per soggiogare i demoni.
Il secondo testo attribuito a Salomone fu il Lemegeton, o Chiave Minore di Salomone.
E in questo libro sono contenute le formule impiegate dal saggio Re biblico per imprigionare i demoni in un’anfora di rame, che aveva poi buttato in mare; ma alcuni Babilonesi, trovata l’anfora e convinti che dentro vi fosse un tesoro, l’aprirono e misero i demoni in libertà, storia che ricorda molto il mito greco del vaso di Pandora.
Il testo si compone di quattro parti: Goetia, Theurgia goetia, Ars paolina e Almadel, che tratta del modo di evocare gli spiriti angelici; a costoro si possono chiedere solo cose lecite, a seconda delle loro attribuzioni.
Se hai bisogno di risollevare le tue finanze, se non puoi più andare avanti tra debiti e notti insonni, contattami!
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