Tumgik
#antonio de maggio
nerds-yearbook · 5 months
Text
In 1935, while in Tibet, the time traveling alien known as the Doctor (Doctor 2) had his first encounter with the robot Yetis and the Great Intelligence. ("The Abominable Snowmen", Doctor Who vlm 1, TV)
Tumblr media
14 notes · View notes
perfettamentechic · 1 year
Text
15 maggio … ricordiamo …
15 maggio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Rainer Basedow,  talvolta accreditato come Reiner Basedow, attore e doppiatore tedesco. Come attore, tra cinema e televisione, ha partecipato a oltre 150 differenti produzioni a partire dall’inizio degli anni sessanta. Tra i suoi ruoli più famosi, figura quello di Kalle Schneidewind nella serie televisiva Guardia costiera (1997-2012). (n. 1938) 2021: Deanna Milvia Frosini, pittrice,…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
libriaco · 4 months
Text
Nel nome dei Padri
Tumblr media
Il Presidente De Nicola firma la Costituzione. Alla sinistra dell'immagine: De Gasperi, alla destra: Terracini.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Gruppo democristiano (26 membri)
Gaspare Ambrosini
Giuseppe Maria Bettiol (sostituisce dal 10 aprile 1947 Giacinto Froggio, dimissionario, che il 6 febbraio 1947 aveva sostituito Ezio Vanoni, divenuto ministro)
Pietro Bulloni
Giuseppe Cappi
Giuseppe Caronia (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Giuseppe Togni, divenuto sottosegretario di stato)
Giuseppe Codacci Pisanelli
Camillo Corsanego
Luigi De Michele
Francesco Dominedò
Giuseppe Dossetti
Maria Federici
Giacinto Froggio (sostituisce dal 2 luglio 1947 Umberto Tupini, divenuto ministro)
Giuseppe Fuschini
Angela Gotelli (sostituisce dal 6 febbraio 1947 Carmelo Caristia, dimissionario)
Giorgio La Pira
Giovanni Leone
Salvatore Mannironi
Giuseppe Micheli (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Umberto Merlin, divenuto sottosegretario di stato)
Aldo Moro
Costantino Mortati
Attilio Piccioni
Giuseppe Rapelli
Ferdinando Storchi (sostituisce dal 2 luglio 1947 Amintore Fanfani, divenuto ministro)
Emilio Paolo Taviani
Egidio Tosato
Giovanni Uberti (sostituisce dal 24 luglio 1946 Giovanni Ponti, dimissionario)
Gruppo comunista (13 membri)
Giuseppe Di Vittorio (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Mario Assennato, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Di Vittorio, dimissionario)
Edoardo D'Onofrio (sostituisce dal 27 febbraio 1947 Umberto Terracini)
Antonio Giolitti (sostituisce dal 29 maggio 1947 Riccardo Ravagnan, dimissionario)
Ruggero Grieco (Vice Presidente)
Nilde Iotti
Vincenzo La Rocca
Renzo Laconi (sostituisce dal 19 settembre 1946 Fabrizio Maffi, dimissionario)
Concetto Marchesi
Guido Molinelli (sostituisce dal 30 maggio 1947 Carlo Farini, dimissionario, che il 19 settembre aveva sostituito Giorgio Amendola, dimissionario)
Umberto Nobile
Teresa Noce
Antonio Pesenti (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Bruno Corbi, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Pesenti, dimissionario)
Palmiro Togliatti
Partito Socialista Italiano (7 membri)
Leonetto Amadei (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Giovanni Lombardi, deceduto, che il 25 luglio 1946 aveva sostituito Alessandro Pertini, dimissionario)
Lelio Basso
Michele Giua
Ivan Matteo Lombardo
Pietro Mancini
Angelina Merlin
Ferdinando Targetti
Partito Socialista Lavoratori Italiani (6 membri)
Alessandro Bocconi
Emilio Canevari
Eduardo Di Giovanni (sostituisce dall'11 settembre 1946 Alberto Simonini, dimissionario)
Gustavo Ghidini (Vice Presidente)
Edgardo Lami Starnuti
Paolo Rossi
Gruppo Repubblicano (4 membri)
Giovanni Conti
Francesco De Vita (decaduto perché sottosegretario dal 22 dicembre 1947)
Tomaso Perassi (Segretario)
Oliviero Zuccarini
Unione Democratica Nazionale (4 membri)
Aldo Bozzi
Giuseppe Paratore
Giovanni Porzio
Vito Reale (sostituisce dal 16 giugno 1947 Giuseppe Grassi, divenuto ministro)
Gruppo Autonomista (3 membri)
Giulio Bordon
Piero Calamandrei
Emilio Lussu
Fronte liberale democratico dell'Uomo Qualunque (3 membri)
Francesco Colitto
Francesco Marinaro (Segretario)
Ottavio Mastrojanni
Gruppo Liberale (3 membri)
Bartolomeo Cannizzo (sostituisce dal 14 dicembre 1946 Gennaro Patricolo, dimissionario, che il 24 luglio 1946 aveva sostituito Ottavia Penna Buscemi, dimissionaria)
Orazio Condorelli (sostituisce dal 17 ottobre 1947 Roberto Lucifero d'Aprigliano, dimissionario)
Guido Cortese (sostituisce dal 27 giugno 1947 Luigi Einaudi, divenuto ministro)
Gruppo Misto (3 membri)
Gustavo Fabbri
Andrea Finocchiaro Aprile
Meuccio Ruini (Presidente)
Democrazia del Lavoro (2 membri)
Mario Cevolotto
Enrico Molé
Unione Nazionale (1 membro)
Pietro Castiglia
Fonte: Wikipedia.
18 notes · View notes
diceriadelluntore · 5 months
Text
Bei Fior
Tumblr media
Questo 25 Aprile è ancora più importante: perchè siamo al culmine di una strisciante strategia di revisionismo, dai tratti sbracati e ingenui (per questo spesso di presa) che continua ad ammiccare, a nascondersi, a non affrontare il problema. Lo fa nonostante sia classe dirigente, lo fa con atteggiamenti antistorici, propagandistici. Lo fa manipolando.
E pensò che forse un partigiano sarebbe stato come lui ritto sull’ultima collina, guardando la città e pensando lo stesso di lui e della sua notizia, la sera del giorno della sua morte. Ecco l’importante: che ne restasse sempre uno. Scattò il capo e acuì lo sguardo come a vedere più lontano e più profondo, la brama della città e la repugnanza delle colline l’afferrarono insieme e insieme lo squassarono, ma era come radicato per i piedi alle colline. – I’ll go on to the end. I’ll never give up.
Beppe Fenoglio, Il partigiano Johnny
Questo 25 Aprile è anche importante per un altro anniversario.
Tumblr media
50 anni fa una rivoluzione pacifica mise fine ad un regime che credeva fosse meglio vivere non nel presente, ma cento anni nel passato. Un regime che vigeva dal 1926: con il colpo di Stato del generale Carmona, Antonio de Oliveira Salazar è nominato Ministro delle Finanze con pieni poteri nel 1928 e nel 1932 Salazar si trasforma nel dittatore che, attraverso il suo Estado Novo, controllerà per 35 anni ogni aspetto della società portoghese. Nel 1968 una trombosi cerebrale, causata da un incidente domestico, lo allontana per sempre dal potere. Viene quasi subito sostituito da Marcelo Caetano, ma fino al giorno della sua morte nel 1970 rimane convinto di essere ancora il Primo Ministro. Pare che nessuno ebbe mai il coraggio di dirgli la verità. Dopo decenni di oscurantismo, censura, mancate libertà personali, l'ossessivo controllo della PIDE (poi DGS) la polizia politica, istruita dalla Gestapo e dalla CIA, che controlla l'intera popolazione in patria e nelle colonie, dove sin dagli anni '60 ribollono istanze di indipendenza (Angola, Mozambico, Guinea-Bissau). E In Portogallo furono i militari, tramite il Movimento das Forças Armadas, che organizzarono prima un movimento clandestino, poi un effettivo golpe incruento volto a far cadere il Governo Caetano.
La sera del 24 Aprile poco prima di Mezzanotte, il segnale fu lanciato: per la radio di Stato passò una canzone, Grândola vila morena del cantautore e attivista politico José Afonso, da sempre bandita. In poche ore un corteo pacifico di mezzi corazzati entra nel centro di Lisbona. Caetano prima si rifugia nel Palazzo della Guardia Civil, poi si arrende. Il 25 Aprile, sparsa la notizia, la gente si riversa in piazza, e una fioraia, felicissima, inizia a distribuire garofani rossi ai soldati, che li infilano nei loro fucili. È il simbolo della Rinascita: il 1° Maggio 1974 il Portogallo festeggia la Festa dei Lavoratori dopo 46 anni. La Transizione sarà lunga e difficile, ma i Militari mantengono le promesse: indipendenza alle colonie, libere elezioni, un progressivo ammodernamento del Paese.
23 notes · View notes
garadinervi · 2 years
Photo
Tumblr media
Torino, 11-13 marzo 1945
Gaspare Arduino (29 aprile 1901 – 11/12 marzo 1945) operaio, organizzatore SAP 4° settore Vera Arduino (15 gennaio 1926 – 12/13 marzo 1945) operaia, appartenente ai Gruppi di Difesa della Donna XX Brigata Garibaldi SAP Libera Arduino (13 settembre 1929 – 12/13 marzo 1945) operaia, appartenente ai Gruppi di Difesa della Donna XX Brigata Garibaldi SAP Rosa Ghizzoni Montarolo, "Gina" (12 maggio 1920 – 8 maggio 1946) appartenente ai Gruppi di Difesa della Donna XX Brigata Garibaldi SAP Pierino Montarolo (6 agosto 1914 – 11/13 marzo 1945) appartenente alla XX Brigata Garibaldi SAP Aldo De Carli (29 maggio 1922 – 11/13 marzo 1945) appartenente ai GAP, Brigata "Dante Di Nanni"
«Alla vigilia del funerale delle Arduino alla sera alle cinque siamo state convocate in corso Oporto, dicendo: – Raggruppate più donne possibile, domani mattina alle dieci ci sono i funerali delle sorelle Arduino. [...] E noi ci eravamo trovate ed eravamo in tante, forse la riunione più numerosa che c'è stata. C'erano moltissimi giovani e moltissime donne; c'eravamo trovate lì ed eravamo sparse per il piazzale davanti all'ingresso principale. Abbiamo aspettato molto a lungo. Tutti avevamo qualcosa di rosso, chi un fazzolettino rosso nel taschino e l'ha tirato fuori all'occasione, chi aveva la cravattina, ma tutti avevano qualcosa di rosso e tutti avevamo i fiori, perché ci avevano detto di trovarci coi fiori. La maggior parte ci eravamo procurati uno o due garofani rossi, ognuno di noi ce l'aveva.» (Giuseppina Scotti vedova Valsasna) – in Bianca Guidetti Serra, Compagne. Testimonianze di partecipazione politica femminile, Vol. I, «Gli Struzzi» 150, Einaudi, Torino, 1977
«Il processo è stato fatto... due o tre anni dopo... C’era ancora la pena di morte. Di fatti il tenente che comandava questa gente è stato condannato alla pena di morte, si chiamava Aldo De Chiffre. Gli altri non ricordo... È stato condannato alla pena di morte, questa pena è stata tramutata in ergastolo, l’ergastolo in venticinque anni e dopo venti anni io l’ho visto fuori per un caso molto particolare.
Questo giovane, aveva ventun anni allora, studiava da dottore. All’interno del carcere ha continuato gli studi; uscito fuori si è laureato. Era dottore al Mauriziano quando l’ho conosciuto. Ero andato al Mauriziano a fare una trasfusione di sangue e... in quel momento il dottore si presenta e io ho riconosciuto il nome. E allora ho detto alla suora: – Guardi che io faccio la trasfusione di sangue, però non da questo dottore.
– Perché? – mi fa.
Ho preso il tesserino l’ho messo davanti al dottore e ho detto: — Si ricorda di questo nome?
È diventato rosso ed è andato via. Allora ho detto alla suora perché non mi lasciavo togliere il sangue da quel dottore...»
– 'Vera e Libera Arduino, trucidate dai fascisti nella notte tra il 12 e il 13 marzo 1945. Ne parla il fratello Antonio', in Bianca Guidetti Serra, Compagne. Testimonianze di partecipazione politica femminile, Vol. I, «Gli Struzzi» 150, Einaudi, Torino, 1977
11 notes · View notes
arcobalengo · 2 years
Text
«Qui adesso cambia tutto e per capirne di più dobbiamo aspettare l’esito delle prossime elezioni politiche. Non si uccide la gallina dalle uova d’oro se non ce n’è già pronta un’altra che ne fa di più». Giovanni Falcone stava riflettendo con il collega e amico Piero Grasso, e il riferimento era all’omicidio di Salvo Lima, avvenuto due mesi prima. Il rientro a Palermo di Falcone con la moglie Francesca Morvillo era previsto per venerdì 22 maggio. Ma la magistrata venne bloccata, aveva una riunione la mattina successiva convocata dal presidente della commissione d’esame per uditori giudiziari, di cui faceva parte. Il volo fu rinviato al sabato pomeriggio.
[.....]
Alle 17.43 il Falcon 50 noleggiato dal Sisde atterrò sulla pista di Punta Raisi. Antonio Montinaro, caposcorta del giudice, si avvicinò al velivolo. Gli altri agenti di scorta della polizia di Stato attendevano davanti alle tre auto blindate. Giuseppe Costanza aprì il cofano e sistemò i bagagli. Poi salì dietro e lasciò le chiavi dell’auto al giudice, che aveva deciso di guidare. Accanto a Falcone si sedette la moglie. Ad aprire il corteo diretto a Palermo la Fiat Croma marrone guidata da Vito Schifani. Insieme a lui in auto c’erano Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. A seguire la Croma azzurra guidata da Gaspare Cervello, dove a bordo c’erano anche gli agenti Paolo Capuzza e Angelo Corbo. Nel frattempo, il boss di Altofonte Gioacchino La Barbera stava percorrendo in macchina la stradina parallela all’autostrada, seguendo le tre blindate del giudice con il telefonino sempre acceso. Era in contatto con i mafiosi che da un paio di ore erano in attesa sulla collinetta di Capaci: Giovanni Brusca, Antonino Gioè, Santino Di Matteo, Salvatore Biondino, Mariano Tullio Troia, Giovanbattista Ferrante. Ad azionare il radiocomando fu Brusca (o almeno lui credette così), che per qualche istante esitò. «Via, via, via», lo esortò Nino Gioè, per ben tre volte. E alla terza Brusca pigiò il tasto. Ma come spesso accade in questa storia, spesso la realtà si discosta dalla narrazione ufficiale e ancora più spesso le cose sono sempre più complesse di quanto appaiono. Durante il processo d’appello sulla strage di Capaci che si svolse dinanzi alla Corte d’Assise di Appello di Caltanissetta, Pietro Riggio (ex agente del corpo della polizia penitenziaria e contemporaneamente affiliato alla cosca mafiosa di Caltanissetta, per conto della quale svolgeva il ruolo di esattore della mafia) dichiarò che il suo compagno di cella, l’ex appartenente alla polizia di Stato Giovanni Peluso, gli avrebbe confidato di aver lavorato per il Sisde e di aver partecipato alle fasi esecutive della strage insieme a un altro appartenente alla polizia di Stato, denominato “il turco”. Sempre nel corso delle stesse udienze, la genetista Nicoletta Resta (perita nominata dalla Corte d’Assise d’Appello) affermò che nel luogo in cui fu preparata la strage c’era stata e si era trattenuta certamente una donna in quanto resti di Dna femminile furono estratti dai reperti rinvenuti nei pressi del luogo dell’esplosione. La mafia non aveva mai acconsentito che una donna partecipasse a una qualsiasi sua azione, per cui tale donna doveva necessariamente provenire da un ambito non mafioso. Qualche anno dopo si svolse (sempre a Caltanissetta) il processo “Capaci bis”. Nel corso delle udienze questa volta Riggio venne preso sul serio e fu organizzato un confronto tra lui e Peluso, questa volta indagato per la strage del 23 maggio 1992. Riggio: «Peluso mi disse: “Ma tu sei sicuro, credi ancora che il tasto del telecomando l’abbia premuto Brusca?” Io rimasi spiazzato. “Mah – dissi - non lo so perché mi dice questo”. Però ho intuito subito, nell’immediatezza dei fatti, che sicuramente conosceva, sapeva qualche cosa, o diretta o de relato o non so come, che gli facesse affermare questa cosa che Brusca effettivamente non avesse premuto lui».
Franco Fracassi - The Italy Project
2 notes · View notes
micro961 · 3 months
Text
La Stanza Di Iris - Il singolo “Niente”
Il brano della band sugli stores digitali e nelle radio
Tumblr media
“Niente” è il secondo singolo della poliedrica band de La Stanza Di Iris, sui principali stores digitali e dal 24 maggio nelle radio in promozione nazionale. Dopo il successo del primo singolo “Ora Qui” che ha raccolto plausi da pubblico e critica, la band continua il suo viaggio nel mondo discografico italiano con un singolo dalle sonorità rock che li ha caratterizzati, anticipando l’album “Presente Anteriore”. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti ricercati e ben strutturati, ricchi di pathos ed enfasi, ma “Niente” rappresenta una spaccatura con i sette brani dell’album, con sonorità completamente diverse, cupo e contemporaneamente arioso. L’interpretazione vocale, estremamente sentita, con una teatralità d’altri tempi, dona una potenza emotiva al tutto evidenziando la particolarità di un progetto artistico destinato a far parlare di sé. Un mix di generi che evidenzia una ricerca stilistica che sembra non avere limiti e confini. Il brano, scritto da Antonio Di Girolamo con alla batteria Fabrizio Federici ed alla voce e synth Valeria Di Domenicantonio, è stato registrato al “Legend Studio” di Roma da Mauro Matteucci e fa parte dell’album “Presente Anteriore” in uscita per la Elevate Records.
“Il singolo rappresenta la sintesi dei concetti affrontati all'interno dell'album. In ogni brano il tema ricorrente è il dualismo tra ciò che si vorrebbe essere o ciò che si vorrebbe avere con ciò che realmente si è o si ha. “Niente” rappresenta la riflessione finale, nella quale il protagonista del testo chiede solo silenzio proprio per cercare di capire chi è e chi ha accanto.” La Stanza Di Iris
Ascolta il brano
Storia della band
La Stanza di Iris nasce nel gennaio 2013 da un’idea di Antonio Di Girolamo (chitarra e voce), Valentino Piacentini (batteria)e Valeria Di Domenicantonio (voce e synth). Il progetto si caratterizza per un’insolita formazione a 3 senza la presenza del basso e di base pesca come influenze musicali nel panorama rock/grunge anni ‘90. Dopo intensa attività live e di studio per affinare sempre più il suono viene pubblicato il primo EP interamente autoprodotto su Spotify nel gennaio del 2017 accompagnato dal singolo “Altrove”. Nel gennaio del 2018 La Stanza di Iris partecipa come special guest al concerto del Banco del Mutuo Soccorso al Circolo Colony di Brescia e nello stesso anno suonano insieme ad altri artisti come gli Effemme, Ilenia Volpe ed AmbraMarie. Per la registrazione del nuovo album c’è stato il cambio alla batteria con l’ingresso di Fabrizio Federici. Dopo i singoli di lancio “Ora Qui” e “Niente” la band presto pubblicherà l’album “Presente Anteriore”.
Instagram: https://www.instagram.com/la_stanza_di_iris/ Facebook: https://www.facebook.com/lastanzadiiris YouTube: https://www.youtube.com/@nellastanzadiiris
0 notes
giancarlonicoli · 4 months
Text
22 mag 2024 12:57
L’ULTIMA SCALATA DI GIANPAOLO FIORANI – IL FU BANCHIERE CHE ORCHESTRÒ I “FURBETTI DEL QUARTIERINO” È RIUSCITO A SFILARE L’IMPERO DI GABRIELE VOLPI AI LEGITTIMI EREDI, MATTEO E SIMONE – IL PRIMOGENITO HA AVVIATO UNA CAUSA CONTRO FIORANI, ORMAI CONSIGLIERE E UOMO OMBRA DEL PATRON DEL GRUPPO: FIORANI, SFRUTTANDO AL MEGLIO UN PIANO CONCORDATO CON VOLPI PER RISTRUTTURARE LA CAPOGRUPPO INTELS, È RIUSCITO A… – LA RETTIFICA DELL'AVVOCATO DI GIANPIERO FIORANI E GABRIELE VOLPI -
RETTIFICA DELL'AVVOCATO DI GIANPIERO FIORANI E DI GABRIELE VOLPI
Formo la presente in relazione all’articolo apparso in data 22 maggio 2024 sul quotidiano da Lei diretto dal titolo “IL FU BANCHIERE CHE ORCHESTRÒ I “FURBETTI DEL QUARTIERINO” È RIUSCITO A SFILARE L’IMPERO DI GABRIELE VOLPI AI LEGITTIMI EREDI”, ripreso dal quotidiano La Repubblica.
Significo, preliminarmente che, a seguito di richiesta dei miei Assistiti, supportata da documentazione, il tenore dell’articolo è stato dal suo autore modificato, così come il titolo. In particolare:
-
il dott. Fiorani non ha “sfilato” alcunché a nessuno, tant’è che il titolo dell’articolo de La Repubblica è stato riformulato “L’ultimo affare del “furbetto” Fiorani. La battaglia in Nigeria per l’impero del petrolio”, eliminando dal titolo l’inciso “sfila ai legittimi eredi l’impero del petrolio”;
-
È del tutto privo di fondamento quanto asserito da La Repubblica in merito al fatto che il dottor Gianpiero Fiorani abbia “disgregato la famiglia” del signor Gabriele Volpi “facendo trasferire tutto alla 3M, società maltese che (occhio alle iniziali) fa capo ai tre figli Marta, Matteo e Marco Fiorani”: affermazione gravissima e totalmente priva di fondamento, che è stata rimosa dall’articolo de La Repubblica.
Distinti Saluti
Avvocato Cesare Flavio Cicorella
L’ULTIMO AFFARE DEL “FURBETTO” FIORANI. LA BATTAGLIA IN NIGERIA PER L’IMPERO DEL PETROLIO
Estratto dell’articolo di Andrea Greco per “la Repubblica”
Una famiglia semplice, del Dopoguerra italiano. Marito, moglie e due figli. Dal Levante ligure, con poche parole e tanto lavoro, il capofamiglia Gabriele conquista la logistica marittima nigeriana, arrivando a gestire tutti i materiali per l’attività petrolifera nei e dai porti del Paese.
Crea un impero da 4 miliardi di dollari, e vi fa crescere i due eredi Matteo e Simone, ben avviati a rilevarlo dopo 25 anni di lavoro in Africa.
Qui entra in scena Gianpiero Fiorani, il fu banchiere aggressivo che da un’altra provincia – la Bassa lombarda - orchestrò i “furbetti del quartierino”, nel tentato assalto ai salotti buoni della finanza italiana di vent’anni fa. Finirono quasi tutti indagati, condannati, squalificati: lui anche in carcere per sei mesi. Tuttavia, come disse lo stesso Fiorani a Il Secolo XIX nel 2016, «la mia storia per certi versi può essere un vincolo o un’opportunità. Evidentemente un imprenditore come Volpi considera l’esperienza che ho maturato un’opportunità». Così la vita, o meglio Gabriele Volpi, re delle banchine nigeriane, offre la seconda chance all’uomo che mandava un bacio in fronte ad Antonio Fazio, governatore di Bankitalia.
E lui, scaltro come ai tempi in cui la Banca popolare di Lodi scalava l’olimpo creditizio, la coglie al volo ponendosi come una plastica tra l’imprenditore e la sua famiglia: contribuendo a disgregarla, e allo smantellamento dei tre trust - Winter, Summer e Spring, avviati da Volpi con beneficiari moglie e figli - per trasferire tutto alla fondazione maltese Sera che controlla Betacorp, la nuova cassaforte di tutto il gruppo.
Da quel 2016 Fiorani, sfruttando un piano di ristrutturazione concordato con Volpi per ristrutturare la capogruppo Intels mentre il prezzo del greggio crollava, dagli uffici di Lugano si è avocato la gestione dell’intero gruppo, che in Nigeria ha ridotto i ricavi a un quarto da allora, mentre le diversificazioni nella ristorazione tricolore fanno incetta di fallimenti. Tutto sotto gli occhi ineffabili dei gestori svizzeri dei trust di Volpi, mentre l’azienda familiare di successo diventava una Succession all’italiana.
Si fatica a crederci, se Repubblica non avesse raccolto chili di carte e atti che la provano. Ma la vicenda, dopo sei anni di contese legali nei fori più esotici del mondo, volge al termine: il 21 marzo scorso la Corte suprema delle Bahamas ha emesso l’ultima sentenza a favore di Matteo Volpi, primogenito di Gabriele che dal 2018 ha avviato una causa contro il padre e contro Delanson, gestore dei trust. Tempo qualche mese e la seconda fase dell’arbitrato, appena concluso nel merito, stabilirà il “quantum” che Gabriele Volpi e Fiorani, ormai la sua ombra e amministratore delegato della capogruppo operativa Orlean, dovranno restituire ai legittimi eredi, ripristinando i trust familiari.
Tutto sarebbe meno arcano sapendo quel che passa in testa al patron: che però da anni vive segregato, tra Montecarlo e lo yacht Solinda da 50 metri lì ormeggiato, e ha rotto tutti i rapporti con il suo mondo. Ma parlano le carte, e i racconti di chi lo ha conosciuto dalla gioventù, quando orfano di madre fu allevato dal coach della Pallanuoto Recco sviluppando l’attaccamento per la squadra che dagli anni ‘90 comprerà e da allora è la più forte d’Europa. Uomo laconico e spiccio come molti in Riviera, in vasca incontra anche Giannangelo Perrucci, la cui compagnia di navigazione Medafrica nel 1975 lo porta a lavorare in Nigeria.
Nel 1982 l’azienda dell’amico fallisce e Volpi fonda Nicotes, servizi logistici all’industria petrolifera. Sono anni di grandi lavori nel Paese, partito a razzo sulla traiettoria che oggi lo vede tra i leader d’Africa. Volpi riesce ad “agganciarsi” ai colossi petroliferi, specie gli italiani Eni, Saipem e Tenaris, che negli idrocarburi nigeriani sono leader, ne accompagna l’esplorazione dai pozzi a terra verso quelli sottomarini. Sempre più al largo, con navi dal pescaggio sempre più profondo. La sua holding Orlean riesce ad attrezzare banchine adeguate, ne diventa monopolista e dal 2000 vince l’appalto di 50 anni dei porti di Onne, Warri e Lagos. Un mestiere dove è facile guadagnare bene: basta trovare il personale che manovri camion e gru a costi inferiori ai canoni d’affitto. Poi ci sono i servizi aggiuntivi, mense, dormitori e magazzini dove le major tengono tubi e materiali.
Tanta grazia, forse, distrae Volpi. Che inizia a diversificare relazioni e investimenti. E trova sulla sua strada il “ragioniere di Codogno”, carattere della commedia dell’arte finanziaria che oggi s’è perso nelle cronache, ma ne fu assoluto protagonista, piazzando una decina di scalate a banche minori, riuscite grazie alla compiacenza di sodali disinvolti e della vigilanza, che vedeva nella sua Popolare di Lodi “un polo aggregante”.
Le indagini a tappeto di Bancopoli lo travolsero, Fiorani uscì patteggiando, a metà 2008, 3 anni e 3 mesi per associazione a delinquere, truffa, appropriazione indebita; poi nell’ottobre 2015 risarcì la banca lodigiana, ingolfata da cattivi crediti e contenziosi, con 34 milioni attinti a un suo fondo di Singapore, 7 dei quali per pagare tasse in Svizzera. Volpi, nel 2000, aveva già cercato il Fiorani banchiere per parlare di investimenti, senza avere riscontro.
Ma nell’occasione aveva legato con Francesco Cuzzocrea, suo collaboratore a Lodi poi divenuto consulente di Volpi tramite Albion Finance, un family office che poi ha avviato i trust della famiglia ligure con il notaio ticinese Jean Pierre Baggi. Verso il 2010, dopo la parentesi giudiziaria, Fiorani ritrova Volpi a Porto Cervo e mostra tutt’altro interesse ai suoi affari. Ne diviene consigliere, dapprima per le diversificazioni italiane (i “giochini” dell’imprenditore tra ristoranti, negozi storici, squadre di calcio come lo Spezia, il Rijeka croato, l’Arzachena) e per creare castelli fiscali. Da cui nel maggio 2018 verrà l’inchiesta a carico dei due per autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni, per l’ipotesi di aver fatto rientrare in Italia denari frutto di evasione.
0 notes
tarditardi · 4 months
Text
L'incanto del Festival Musica sull'Acqua ritorna sul palcoscenico del Lago di Como dal 5 al 28 luglio 
Tumblr media
La XX edizione - dedicata al tema della "Creazione" - sarà celebrata con grandi solisti e gruppi da camera. 
Lago di Como, 5 > 28 luglio 2024
Colico, Como, Gravedona, Pianello del Lario, Varenna
Musicisti tra i più acclamati a livello internazionale si alternano ai giovani di MACH Orchestra in un crescendo di bellezza e vibrante emozione, per un Cartellone che intreccia musica e scenari naturali e architettonici mozzafiato.
Colico (LC), 12 giugno 2024 – Nel 2024 il Festival Musica sull'Acqua festeggia la sua ventesima realizzazione: vent'anni di musica, grazia e bellezza che hanno avuto come protagonisti artisti di prestigio internazionale e giovani talenti, appassionato il pubblico locale e turistico, e coinvolto realtà e istituzioni locali. Un traguardo del quale gli organizzatori sono orgogliosi e che contribuisce a rendere Colico e il Lago di Como uno scenario privilegiato per gli amanti della musica classica e della natura.
Il tema di questa edizione così importante è quello della "Creazione". I celebri nomi di Maria João Pires (pianoforte), Giuliano Carmignola (violino) e Sara Mingardo (contralto)spiccano tra i partecipanti ai 15 appuntamenti in cartellone, ulteriormenteimpreziosito dalla partecipazione di Gilles Apap (violino), Roberto Armocida (saxofono), Simone Briatore (viola), Anton Dressler (clarinetto), Thibaut Garcia (chitarra), Myriam Lafargue (accordeon), dei violoncellisti Sebastian Klinger e Amalie Stalheim e dei pianisti Ingrid Fliter e André Gallo. 
"La Creazione è un atto deliberato che porta all'esistenza ciò che prima non esisteva" spiega Francesco Senese, Direttore Artistico del Festival."Oggi, davanti alla potenza creativa dei grandi Maestri di ogni tempo, per non rischiare di perdere il patrimonio che ci hanno donato e per godere l'opportunità di farci ispirare e guidare, dobbiamo creare condizioni speciali che favoriscono la possibilità di un ascolto più attento e di una comprensione più profonda."
L'edizione è dedicata a Claudio Abbado, di cui ricorre il decennale della scomparsa: una figura che continua a ispirare per la sua dedizione ai giovani e alla promozione della cultura, dell'educazione e della bellezza. Il segno di Abbado è riconoscibile nella presenza di musicisti a lui molto cari, come Carmignola, Mingardo e Pires. "Questa dedica non vuole essere un ricordo, ma una ripresa del suo impulso generatore e rigeneratore, attraverso la ricerca e lo studio, che per lui era infinito. Per questo, le pagine che lui usava riprendere negli anni risultavano poi sempre nuove e profondamente diverse. Allo stesso modo, festeggiando il nostro Ventennale intendiamo gettare i semi per un rilancio, con la responsabilità di prendere e portare avanti il suo testimone", spiega ancora, con emozione, Francesco Senese.
I giovani al centro della musica: MACH Orchestra
I giovani di MACH - Music, Art, Creativity Hub sono sempre più al centro della programmazione e arrivano da tutto il mondo per parteciparvi. MACH è il poliedrico incubatore di creatività e talenti, nato dall'esperienza degli Atelier della Scuola "Goitre" di Colico. I musicisti di MACH Orchestra (18-28 anni) e MACH Youth Orchestra (12 ai 18 anni) seguiranno un intenso programma di crescita artistica e personale, preparandosi ad essere protagonisti di sei appuntamenti del Festival. Oltre che dal Direttore artistico Francesco Senese (violino, Orchestra Mozart, Orchestra del Festival di Lucerna, Conservatorio di Como),saranno guidatida prime parti di importanti orchestre e da solisti di fama mondiale: Giuliano Carmignola (violino solista, artista Deutsche Grammophon), Tomoko Akasaka (viola, dalla Münster Musikhochschule), Patrizio Serino (violoncello, dall'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino), Antonio Garcia Araque (contrabbasso, dalla Orquesta Nacional de España, Orchestra Mozart ed Escuela Reina Sofia). 
Di particolare rilievo saranno il concerto della MACH Youth Orchestra, con la partecipazione straordinaria di Maria João Pires, e i due concerti conclusivi di MACH Orchestra con Giuliano Carmignola, diretti da Diego Matheuz, altro musicista assai caro ad Abbado, di cui è stato assistente per molti anni. 
Incontri speciali
Per dare voce ancora più profonda alla dedica ad Abbado, sono in programma due incontri per dialogare con giornalisti e autori a lui particolarmente vicini. Il 12 luglio Helmut Failoni e Francesco Merini introducono il loro documentario "L'altra voce della musica – in viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e L'Avana"; il 15 luglio Angelo Foletto presenta il libro "Ho piantato tanti alberi - Claudio Abbado, ritratti recensioni interviste".
I luoghi del Festival
A fare da degna cornice a tale intreccio di bellezza saranno alcune tra le location più suggestive del Lago di Como, che fanno echeggiare la potenza emozionale della musica in modo unico tra architettura, arte, storia e natura: tra le sedi di Colico non può mancare l'Abbazia di Piona, gioiello dell'Architettura romanica lombarda, il Parco di Villa Osio "coi piedi nel lago", le Chiese di San Giorgio e di San Bernardino in Villatico, l'incantevole Spiaggia Selvaggia e il Parco Cariboni. A Varenna, Villa Monastero, considerata uno dei principali siti storico-paesaggistici del territorio, la Chiesa di San Giorgio, con la sua pavimentazione di incredibile marmo nero. Tappe da non perdere il Museo Barca Lariana a Pianello del Lario e le serate a Gravedona, nell'imponente Palazzo Gallio e nella Chiesa di Santa Maria del Tiglio. Il concerto conclusivo si terrà nella magnifica Basilica di San Fedele di Como.
"Siamo convinti che la Natura e la bellezza di alcuni luoghi speciali siano la migliore condizione perché novanta minuti di musica dal vivo diventino un indefinito attimo di raccoglimento, crescita, comunione, condivisione. Sia per i musicisti, che creano momento per momento la loro interpretazione irripetibile. Sia per il pubblico, che alimenta il proprio animo con la Bellezza. La quale sempre ispira e quindi sempre porta ognuno di noi a creare: pensieri, parole, azioni, progetti… il cui impatto è necessario che sia positivo e costruttivo, per poter generare tutti insieme gioia e armonia" conclude Francesco Senese.
______________________
Il Festival, che beneficia dei contributi del Ministero della Cultura e di Regione Lombardia, è realizzato sotto il Patrocinio del Comune e Pro Loco di Colico e del Comune di Varenna. Le attività di MACH si svolgono sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Grazie al supporto di The Hilti Foundation, main partner del progetto MACH, i musicisti selezionati ricevono borse di studio che coprono interamente i costi di formazione e ospitalità in strutture alberghiere locali. Il percorso si realizza anche grazie alla collaborazione della Scuola Sperimentale di Musica "Goitre" di Colico e del progetto Musicainsieme a Librino di Catania.
Il Festival si giova inoltre del supporto di Fondazione Lydia Silvestri e dell'importante sostegno di realtà locali d'eccellenza, come Ring Mill SpA, Rubiera Special Steel, ATV e ITC Costruzioni. Importanti i contributi di Fondazione Banca del Monte di Lombardia e del Fondo Ambiente e Cultura di Acinque Energia - Fondazione Comunitaria del Lecchese – Lario Reti Holding - Silea. 
Il concerto del 14 luglio presso Villa Monastero è realizzato in collaborazione con la Provincia di Lecco; il recital del 21 luglio è in collaborazione con Fondazione Accademia Internazionale di Imola "Incontri con il Maestro" e Museo Barca Lariana, dove si svolgerà anche la serata del 7 luglio.
La Pasticceria Farris, giovane realtà d'eccellenza di Colico, realizzerà dolci creazioni ispirate al programma musicale.
L'immagine del Festival è curata da Archivi Vitali e Plum. Partner tecnici per la Comunicazione sono lo Studio e la Rete Camileonte per l'art direction di comunicazione, social media e web design, e GVGalimberti per il giornalismo documentario e l'ufficio stampa, che cura insieme a Tellers PR.
https://www.festivalmusicasullacqua.org/
0 notes
sounds-right · 4 months
Text
L'incanto del Festival Musica sull'Acqua ritorna sul palcoscenico del Lago di Como dal 5 al 28 luglio 
Tumblr media
La XX edizione - dedicata al tema della "Creazione" - sarà celebrata con grandi solisti e gruppi da camera. 
Lago di Como, 5 > 28 luglio 2024
Colico, Como, Gravedona, Pianello del Lario, Varenna
Musicisti tra i più acclamati a livello internazionale si alternano ai giovani di MACH Orchestra in un crescendo di bellezza e vibrante emozione, per un Cartellone che intreccia musica e scenari naturali e architettonici mozzafiato.
Colico (LC), 12 giugno 2024 – Nel 2024 il Festival Musica sull'Acqua festeggia la sua ventesima realizzazione: vent'anni di musica, grazia e bellezza che hanno avuto come protagonisti artisti di prestigio internazionale e giovani talenti, appassionato il pubblico locale e turistico, e coinvolto realtà e istituzioni locali. Un traguardo del quale gli organizzatori sono orgogliosi e che contribuisce a rendere Colico e il Lago di Como uno scenario privilegiato per gli amanti della musica classica e della natura.
Il tema di questa edizione così importante è quello della "Creazione". I celebri nomi di Maria João Pires (pianoforte), Giuliano Carmignola (violino) e Sara Mingardo (contralto)spiccano tra i partecipanti ai 15 appuntamenti in cartellone, ulteriormenteimpreziosito dalla partecipazione di Gilles Apap (violino), Roberto Armocida (saxofono), Simone Briatore (viola), Anton Dressler (clarinetto), Thibaut Garcia (chitarra), Myriam Lafargue (accordeon), dei violoncellisti Sebastian Klinger e Amalie Stalheim e dei pianisti Ingrid Fliter e André Gallo. 
"La Creazione è un atto deliberato che porta all'esistenza ciò che prima non esisteva" spiega Francesco Senese, Direttore Artistico del Festival."Oggi, davanti alla potenza creativa dei grandi Maestri di ogni tempo, per non rischiare di perdere il patrimonio che ci hanno donato e per godere l'opportunità di farci ispirare e guidare, dobbiamo creare condizioni speciali che favoriscono la possibilità di un ascolto più attento e di una comprensione più profonda."
L'edizione è dedicata a Claudio Abbado, di cui ricorre il decennale della scomparsa: una figura che continua a ispirare per la sua dedizione ai giovani e alla promozione della cultura, dell'educazione e della bellezza. Il segno di Abbado è riconoscibile nella presenza di musicisti a lui molto cari, come Carmignola, Mingardo e Pires. "Questa dedica non vuole essere un ricordo, ma una ripresa del suo impulso generatore e rigeneratore, attraverso la ricerca e lo studio, che per lui era infinito. Per questo, le pagine che lui usava riprendere negli anni risultavano poi sempre nuove e profondamente diverse. Allo stesso modo, festeggiando il nostro Ventennale intendiamo gettare i semi per un rilancio, con la responsabilità di prendere e portare avanti il suo testimone", spiega ancora, con emozione, Francesco Senese.
I giovani al centro della musica: MACH Orchestra
I giovani di MACH - Music, Art, Creativity Hub sono sempre più al centro della programmazione e arrivano da tutto il mondo per parteciparvi. MACH è il poliedrico incubatore di creatività e talenti, nato dall'esperienza degli Atelier della Scuola "Goitre" di Colico. I musicisti di MACH Orchestra (18-28 anni) e MACH Youth Orchestra (12 ai 18 anni) seguiranno un intenso programma di crescita artistica e personale, preparandosi ad essere protagonisti di sei appuntamenti del Festival. Oltre che dal Direttore artistico Francesco Senese (violino, Orchestra Mozart, Orchestra del Festival di Lucerna, Conservatorio di Como),saranno guidatida prime parti di importanti orchestre e da solisti di fama mondiale: Giuliano Carmignola (violino solista, artista Deutsche Grammophon), Tomoko Akasaka (viola, dalla Münster Musikhochschule), Patrizio Serino (violoncello, dall'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino), Antonio Garcia Araque (contrabbasso, dalla Orquesta Nacional de España, Orchestra Mozart ed Escuela Reina Sofia). 
Di particolare rilievo saranno il concerto della MACH Youth Orchestra, con la partecipazione straordinaria di Maria João Pires, e i due concerti conclusivi di MACH Orchestra con Giuliano Carmignola, diretti da Diego Matheuz, altro musicista assai caro ad Abbado, di cui è stato assistente per molti anni. 
Incontri speciali
Per dare voce ancora più profonda alla dedica ad Abbado, sono in programma due incontri per dialogare con giornalisti e autori a lui particolarmente vicini. Il 12 luglio Helmut Failoni e Francesco Merini introducono il loro documentario "L'altra voce della musica – in viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e L'Avana"; il 15 luglio Angelo Foletto presenta il libro "Ho piantato tanti alberi - Claudio Abbado, ritratti recensioni interviste".
I luoghi del Festival
A fare da degna cornice a tale intreccio di bellezza saranno alcune tra le location più suggestive del Lago di Como, che fanno echeggiare la potenza emozionale della musica in modo unico tra architettura, arte, storia e natura: tra le sedi di Colico non può mancare l'Abbazia di Piona, gioiello dell'Architettura romanica lombarda, il Parco di Villa Osio "coi piedi nel lago", le Chiese di San Giorgio e di San Bernardino in Villatico, l'incantevole Spiaggia Selvaggia e il Parco Cariboni. A Varenna, Villa Monastero, considerata uno dei principali siti storico-paesaggistici del territorio, la Chiesa di San Giorgio, con la sua pavimentazione di incredibile marmo nero. Tappe da non perdere il Museo Barca Lariana a Pianello del Lario e le serate a Gravedona, nell'imponente Palazzo Gallio e nella Chiesa di Santa Maria del Tiglio. Il concerto conclusivo si terrà nella magnifica Basilica di San Fedele di Como.
"Siamo convinti che la Natura e la bellezza di alcuni luoghi speciali siano la migliore condizione perché novanta minuti di musica dal vivo diventino un indefinito attimo di raccoglimento, crescita, comunione, condivisione. Sia per i musicisti, che creano momento per momento la loro interpretazione irripetibile. Sia per il pubblico, che alimenta il proprio animo con la Bellezza. La quale sempre ispira e quindi sempre porta ognuno di noi a creare: pensieri, parole, azioni, progetti… il cui impatto è necessario che sia positivo e costruttivo, per poter generare tutti insieme gioia e armonia" conclude Francesco Senese.
______________________
Il Festival, che beneficia dei contributi del Ministero della Cultura e di Regione Lombardia, è realizzato sotto il Patrocinio del Comune e Pro Loco di Colico e del Comune di Varenna. Le attività di MACH si svolgono sotto l'Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Grazie al supporto di The Hilti Foundation, main partner del progetto MACH, i musicisti selezionati ricevono borse di studio che coprono interamente i costi di formazione e ospitalità in strutture alberghiere locali. Il percorso si realizza anche grazie alla collaborazione della Scuola Sperimentale di Musica "Goitre" di Colico e del progetto Musicainsieme a Librino di Catania.
Il Festival si giova inoltre del supporto di Fondazione Lydia Silvestri e dell'importante sostegno di realtà locali d'eccellenza, come Ring Mill SpA, Rubiera Special Steel, ATV e ITC Costruzioni. Importanti i contributi di Fondazione Banca del Monte di Lombardia e del Fondo Ambiente e Cultura di Acinque Energia - Fondazione Comunitaria del Lecchese – Lario Reti Holding - Silea. 
Il concerto del 14 luglio presso Villa Monastero è realizzato in collaborazione con la Provincia di Lecco; il recital del 21 luglio è in collaborazione con Fondazione Accademia Internazionale di Imola "Incontri con il Maestro" e Museo Barca Lariana, dove si svolgerà anche la serata del 7 luglio.
La Pasticceria Farris, giovane realtà d'eccellenza di Colico, realizzerà dolci creazioni ispirate al programma musicale.
L'immagine del Festival è curata da Archivi Vitali e Plum. Partner tecnici per la Comunicazione sono lo Studio e la Rete Camileonte per l'art direction di comunicazione, social media e web design, e GVGalimberti per il giornalismo documentario e l'ufficio stampa, che cura insieme a Tellers PR.
https://www.festivalmusicasullacqua.org/
1 note · View note
cinquecolonnemagazine · 4 months
Text
“Borgo Materdei”: un nuovo modo di fare turismo
Il cuore pulsante di Napoli si rinnova con "Borgo Materdei", un innovativo progetto di accoglienza turistica promosso dall'associazione Passioni di Napoli, che rivoluziona il concetto di turismo attraverso la valorizzazione della comunità locale. Borgo Materdei nasce dall'idea di trasformare l'intero quartiere di Materdei in una comunità responsabile di ospitalità turistica (“CBT: Community Based Tourism”), dove gli ospiti possono sentirsi “cittadini temporanei”, identificandosi nel ritmo e nello stile di vita locale, ritrovando una dimensione più vera ed autentica. Una Comunità che vuole creare legami e dove persone accolgono persone, come amici venuti da lontano, con la gioia di rivederli ed il piacere di raccontargli tutto quello di cui sono orgogliosi. Borgo Materdei, Tavola Rotonda Così le botteghe storiche, le attività commerciali diventano infopoint diffusi, fornendo tutte le informazioni di cui si può avere bisogno: d’altro canto, chi meglio di chi vive da sempre quel luogo potrebbe darle? I vicoli, le strade e le piazze diventano un “Museo Diffuso”, in cui ogni abitante è narratore della Bellezza e custode dei luoghi e delle tradizioni locali. Non solo le eccellenze del nostro patrimonio, ma le persone sono il grande tesoro che il progetto vuole offrire: grazie all'installazione di QR Code strategici, i visitatori potranno accedere ai Luoghi delle memorie e delle passioni: non solo arte e storia, ma anche racconti, aneddoti, ricordi e piccoli segreti, narrati da una pluralità di voci, quelle di chi ci è “nato, cresciuto e pasciuto”, per esplorare le radici culturali e la vitalità di uno dei borghi più autentici di Napoli. Lo start-up del progetto, a cui da tempo Passioni di Napoli è a lavoro, culminerà in una serie di eventi culturali il 24 maggio, presso il teatro Bolivar, partner di questo ambizioso disegno che aspira ad una crescita sociale, culturale, ambientale ed umana del territorio. Borgo Materdei, infatti, deve costituire un’opportunità non solo per i visitatori, ma soprattutto per i residenti, in termini di creazione di valore e miglioramento della qualità della vita. Il pomeriggio alle ore 17.00 si terrà la round table "Ti racconto... il borgo" che vedrà coinvolti Romina Adaggio, direttrice del teatro, Ciro Guida, presidente dell’associazione VIA NOVA e Vicepresidente della III Municipalità del Comune di Napoli con delega alla Cultura, Antonio Esposito, tra i fondatori della Casa Editrice Edizioni MEA con sede a Materdei, lo scrittore Tonino Scala, autore di diversi saggi, romanzi e libri di narrativa per ragazzi e già Presidente della 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗔𝗻𝘁𝗶𝗰𝗮𝗺𝗼𝗿𝗿𝗮, Giuseppe Esposito dell’associazione VIVIQuartiere, ideatore del progetto PASSIONI DI NAPOLI-BORGO MATERDEI. Guarattelle Presente inoltre lo Studio Fotografico di Bruno Ciniglia, che sta curando la realizzazione dei contributi video de I Luoghi delle Memorie e delle Passioni, Carmine Ciniglia, giornalista e videomaker, e gli alunni della scuola media del plesso Lombardi-Fontanelle dell’ IC Statale 19 “Russo-Montale”, con la Dirigente Scolastica, prof.ssa Fabiana Alfieri, ed Il corpo docenti. L’incontro si concluderà con una perfomance a tema degli studenti, frutto di un’attività laboratoriale realizzata durante l’intero anno scolastico, in collaborazione con Passioni di Napoli. La serata si accenderà alle ore 20.30 con lo spettacolo teatrale "Guarattelle - L'impudente rivoluzione del libero arbitrio", una produzione a Km0 interamente creata nel quartiere Materdei. Questo evento unico metterà in scena talenti locali in ogni aspetto della sua realizzazione: da autori, attori e musicisti fino ai costumisti, scenografi e truccatori, per non parlare della location, il Teatro Bolivar, celebrando così la cultura e l'arte del borgo. Critica, riflessione e autenticità sono i valori portanti della pièce teatrale che vuole porre l’accento sulla lotta agli stereotipi con un feroce, ed “impudente”, attacco alla più tradizionale delle rappresentazioni. Attraverso "Borgo Materdei", l'associazione Passioni di Napoli non solo promuove un turismo più consapevole, responsabile e partecipativo, ma rilancia anche Materdei come modello di comunità creativa e sostenibile, dove residenti e “cittadini temporanei” possono sentirsi parte di una storia viva, palpitante, vera! Per maggiori informazioni su Borgo Materdei e gli eventi correlati, visitare il sito www.passionidinapoli.it. Read the full article
0 notes
lamilanomagazine · 4 months
Text
Premio Rosa Camuna 2024: ecco i destinatari del riconoscimento
Tumblr media
Premio Rosa Camuna 2024: ecco i destinatari del riconoscimento Mercoledì 29 maggio, alle ore 17, a Palazzo Lombardia, in occasione della giornata in cui si celebra la 'Festa della Lombardia', verranno consegnati i 'Premi Rosa Camuna'. Si tratta della più alta onorificenza istituita dalla Regione attraverso la quale viene riconosciuto pubblicamente l'impegno, l'operosità, la creatività e l'ingegno di coloro che si sono particolarmente distinti nel contribuire allo sviluppo economico, sociale, culturale e sportivo della Lombardia. Destinatari dei premi: persone fisiche, imprese, enti, associazioni, fondazioni e realtà residenti, con sede o operanti in Lombardia. Il 'Premio Rosa Camuna' prevede l'assegnazione di 5 riconoscimenti indicati dal Consiglio Regionale e 2 decisi dal presidente della Giunta regionale che verranno attribuiti quest'anno a Fedele Confalonieri ("milanese doc, manager di successo, cui la città ha affidato la Presidenza della Veneranda Fabbrica del Duomo") e Dolce&Gabbana ("impresa di eccellenza che celebra i suoi 40 anni ed è motivo di grandissimo orgoglio della nostra regione nel mondo"). Tra i 5 premiati dal Consiglio, l'amministratore delegato dell'Inter Campione d'Italia, Giuseppe Marotta ("dirigente con un curriculum costellato di risultati eccellenti nelle squadre italiane, tra le quali le lombarde Inter, Atalanta, Monza, Como e Varese"). Inoltre, è previsto il conferimento di menzioni individuate dal Consiglio Regionale e di una serie di 'Premi tematici Rosa Camuna del Presidente". Tra quest'ultimi, riconoscimenti a Umberto Bossi (Premio per le Riforme Istituzionali - "Ha aperto la strada al processo di riforme costituzionali. Uomo politico di rilievo soprattutto per la nostra regione, sempre vicino alla gente"), Alessandro Mahmoud - Mahmood (Premio per la Musica e l'Impegno sociale - "I suoi album hanno registrato milioni di copie vendute e innumerevoli riconoscimenti artistici. Non fa mancare il suo sostegno a progetti a favore di chi è difficoltà") e Ambra Angiolini (Premio per lo Spettacolo e l'Impegno sociale - "Artista di grande umanità che si batte per i diritti umani con uno spiccato impegno per le campagne di sensibilizzazione sociale"). ELENCO COMPLETO DEI PREMIATI ROSA CAMUNA 2024 PREMI ROSA CAMUNA (5 INDICATI DAL CONSIGLIO) GIUSEPPE MAROTTA GIUSEPPE ROMELE OMAR EDOARDO PEDRINI ADMO - ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO SERVIZIO CANI GUIDA LIONS E AUSILI PER MOBILITA' NON VEDENTI ODV   PREMI ROSA CAMUNA DEL PRESIDENTE (2 INDICATI DAL GOVERNATORE) FEDELE CONFALONIERI D&G - DOMENICO DOLCE E STEFANO GABBANA PREMI 'TEMATICI' ROSA CAMUNA DEL PRESIDENTE AMBRA ANGIOLINI - Premio per lo Spettacolo e l'Impegno sociale DON ANTONIO MAZZI - Premio per la Solidarietà sociale SUOR ANNA MONIA ALFIERI - Premio tutela Diritto all'Istruzione SILVANO COLOMBO - Premio per la Cultura CRISTIAN FRACASSI - Premio per l'Innovazione UMBERTO BOSSI - Premio per le Riforme Istituzionali MAHMOOD - Premio per la Musica e l'Impegno sociale FIORENZO TAGLIABUE - Premio per la Comunicazione DANIELA CUZZOLIN OBEROSLER - Premio per il Giornalismo MARCO GALBIATI - Premio per il Sostegno alla Cardiochirurgia DOMENICO GERACITANO - Premio per l'educazione e l'Impegno civico ASS. NAZ. BERSAGLIERI LOMBARDIA - SEZ. L. MANARA - Premio l'Impegno sociale PAOLA MAGONI - Premio Milano-Cortina 2026 GIANCARLO COLOMBO - Premio per il lavoro   MENZIONI DEL CONSIGLIO FONDAZIONE FILOSOFI LUNGO L'OGLIO (BS) SALVATORE LENTINI CAMILLO DE MILATO GIOVANNI PARA - COMITATO INQUILINI CORTILI SOLIDALI (MI) LOCANDA ALLA MANO (MI) GABRIELLA SCADUTO MARTINENGO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE (MI) CLAUDIO FOCIANI PROGETTO MULTIMEDIALE INCLUSIVO "IL MONDO DI LEO" (VA)   MENZIONI E PREMI "SOSPESI" CHE VERRANNO CONSEGNATI QUEST'ANNO Premio Rosa Camuna 2017 a GIGI RIVA (alla memoria) Menzione 2023 a FONDAZIONE GENITORI PER L'AUTISMO ONLUS   PREMIAZIONI SPECIALI PER MERITI SPORTIVI COMO CALCIO Premio Successi Sportivi MANTOVA CALCIO Premio Successi Sportivi... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
agrpress-blog · 5 months
Text
Promu: innovazione e cultura nel cuore degli eventi di successo Il prestigioso Palazzo Merulana a Roma ... #eventiculturali #jazz #palazzomerulana #Promu https://agrpress.it/promu-innovazione-e-cultura-nel-cuore-degli-eventi-di-successo/?feed_id=5200&_unique_id=6640eabb84fa0
0 notes
paoloferrario · 5 months
Text
Centro Casa Severino - Presentazione libro: "Di fantasmi, incantesimi e destino. Emanuele Severino, ultimo calligrafo della verità", di Massimo Donà, 8 maggio 2024, Ore 16:00, Centro Casa Severino - Via Antonio Callegari 15, Brescia
    Centro Casa Severino – Via Antonio Callegari 15, Brescia Presentazione libro: “Di fantasmi, incantesimi e destino. Emanuele Severino, ultimo calligrafo della verità”, di Massimo Donà, 8 maggio 2024, Ore 16:00   Discutono: – Massimo Donà: autore del libro e Ordinario di Filosofia Teoretica dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano   – Alberto De Vita: Dottorando dell’Università…
View On WordPress
0 notes
unfilodaria · 10 months
Text
A Santa Lucia 'a iurnata fa 'nu passo 'e gallina; a Sant'Aniello fa 'nu passo 'e pecuriello.
Contrariamente a quanto abbiamo sempre saputo il 13 dicembre non sarebbe come da tradizione il giorno più corto che ci sia. O quanto meno pare lo sia stato sino all'entrata in vigore nel 1582 del calendario gregoriano, quando il solstizio d’inverno cadeva tra il 12 e il 13 dicembre, anzichè tra il 21 e il 22. Se è certamente vero che il 13 dicembre il Sole tramonta qualche minuto prima, pare che per calcolare il giorno più corto si debba tener conto in realtà dell'orario in cui l'astro sorge e così il giorno più corto risulterebbe essere quello del solstizio invernale.
Allora mai detto fu più azzeccato. Considerato che come riporta Luciano Galassi nel suo "Acqua 'e maggio", l'inizio dell'allungamento delle giornate viene individuato a partire dalle ricorrenze consecutive di Santa Lucia e Sant'Aniello. In queste due specifiche giornate, futuri madri e padri in ossequioso rispetto del monito - "A Sant'Aniello nun tuccà fuòrfece nè curtiello" - pare debbano astenersi totalmente da qualsiasi lavoro, onde evitare che il nascituro possa venire al mondo privo di un arto.
Quanto alla santa siracusana, è il caso di fare luce sulla ragione per la quale iconograficamente viene raffigurata con un piatto recante degli occhi. Non si tratta di un rimando al martirio subito, tanto meno ad un atto che ella stessa si sarebbe inflitta prima dell'esecuzione strappandosi gli occhi. La morte di Santa Lucia sarebbe avvenuta per jugulatio. Le sarebbe stato conficcato un pugnale in gola.
Se questa santa contempla tra i vari attributi iconici che la contraddistinguono una palma, una spada e anche gli occhi, è semplicemente perchè il suo nome rinvia al termine latino lux, luce appunto.
Proprio a Santa Lucia, nella speranza di recuperare la vista perduta a causa di una broncopolmonite virale trascurata, si era rivolto il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, quando un giorno si trovò a Napoli. Gli era stata diagnosticata una corioretinite emorragica.
Laura Piccolo - Locus Iste
Tumblr media
Foto da scattata durante la processione dei busti argentei dal Duomo di Napoli alla Basilica di Santa Chiara che si svolge il sabato che precede la prima domenica di maggio.
0 notes
Text
Liberata l'hostess trevigiana arrestata in Arabia Saudita
AGI –  “Mi hanno appena informato che Ilaria De Rosa, la giovane assistente di volo di Resana (Treviso) arrestata in Arabia Saudita nel maggio scorso, è stata espulsa ed imbarcata sul volo Gedda-Roma della Saudia Airlines, con arrivo a Roma alle 13.40 locali. Potrà così finalmente riabbracciare familiari ed amici. Complimenti sinceri al vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio…
View On WordPress
0 notes