#anticoEgitto
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Croce Ansata #ankh con #occhiodihorus Catenina nickel free, ciondolo in Zama prodotto in Italia. . #egitto #anticoegitto #piramidi #horus #toth #nyarlathotep #elderones #culti (presso Brugherio, Italy) https://www.instagram.com/p/Cpr_hphoLz3/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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L’enigma delle Lampade di Dendera
Nel 1857 l’archeologo francese Auguste Mariette scoprì dei bassorilievi con geroglifici nel tempio tolemaico di Hathor, nella località di Dendera in Egitto. Tra questi, ce n’erano due che avevano una particolare forma di lampada. Fu così che nel 1894 il fisico e astronomo inglese Joseph Norman Lockyer, fondatore della prestigiosa rivista “Nature”, nel libro “The dawn of astronomy” (L’alba dell’astronomia) scrisse ironicamente, parlando di questi bassorilievi, che nell’antico Egitto fosse conosciuta l’energia elettrica. In queste incisioni infatti dei sacerdoti sorreggono quelle che sembrano due lampade ad incandescenza, poggiate su quelli che paiono dei moderni isolatori per l’alta tensione. Alcuni ricercatori alternativi si spingono oltre, associandole al tubo di Crookes, un particolare tubo di vetro che poteva generare i raggi x e che fu il precursore del tubo catodico. Tutto ciò fece pensare che gli antichi egizi conoscevano l’energia elettrica e forse anche le radiazioni ionizzanti? Le lampade costituiscono un OOPart?
Isolatore per l'alta tensione Gli OOpart (dall'inglese Out Of Place ARTifacts, ovvero “reperti fuori posto”) sono tutti quegli oggetti antichi che vengono ritrovati in un contesto in cui teoricamente non dovrebbero essere! E in effetti queste lampade hanno tutta l’aria di essere fuori contesto. Inoltre, ad alimentare il dibattito è stata anche la mancanza di cenere all’interno degli antichi edifici egiziani, i quali probabilmente utilizzavano dei giochi di luce attraverso gli specchi, piuttosto che le torce, per illuminare l’interno delle loro costruzioni. Infine, tutta una serie di indizi presenti nei bassorilievi fece pensare a delle lampadine, ad esempio: la serpentina interna che somiglia a un filo metallico avvolta da un tubo di vetro; il “cavo elettrico” che parte dalla base della lampada e termina in una sorta di cilindro che può somigliare ad una batteria; gli oggetti su cui sono appoggiate, che abbiamo già menzionato, e che costituiscono un’altra delle stranezze che hanno fatto discutere molto, ovvero gli “isolatori elettrici per l’alta tensione”; infine, le due figure al di sotto delle lampade, l’una di fronte all’altra, che si toccano la mani, che costituiscono il simbolo della polarità inversa. Cosa potrebbe essere in realtà Ma tutti questi indizi sono da considerare semplici coincidenze? Certo che la somiglianza con una lampadina c’è! Ma forse, vista dal punto di vista dello studio dei geroglifici, il significato potrebbe essere diverso. Ad esempio il “filo metallico” potrebbe rappresentare il dio Ihi (il dio della musica) sotto le sembianze di un serpente primordiale che emerge dal fior di loto, raffigurato dal vetro della lampadina, oppure potrebbe anche rappresentare l’utero della dea Nut, la dea della nascita. Inoltre il fior di loto simboleggiava il sole, la rinascita e la vita eterna. Invece i famosi pilastri “isolatori dell’alta tensione” potrebbero mostrare l’innalzamento da parte dei sacerdoti, di pilastri simbolici per la rinascita di Osiride, il dio della morte, degli inferi e della fertilità. Oppure potrebbero riprodurre la costruzione dei due santuari primordiali di Pi-Ramses e di Nekhen, le capitali dell’Alto e del Basso Egitto. Dunque, questa interpretazione farebbe cadere ogni tesi “controcorrente” degli studiosi alternativi, ma forse non sapremo mai la verità fino in fondo, e si continuerà a dibattere su questo ed altri argomenti del passato, ma sicuramente le civiltà antiche ci nascondono ancora tante sorprese che prima o poi verranno a galla. Read the full article
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Perché a Natale si associa sempre il suono dei sonagli? 🤔 Lo avete mai collegato al fatto che ai bambini (neonati, la natività) si regala proprio un sonaglio? C'è come al solito una profonda simbologia legata al suono del sonaglio: ➡️ è un ritmo che richiama la vita, come il battito del cuore ➡️ allontana gli spiriti maligni ➡️ crea un suono allineato alle pulsazioni del cosmo ➡️ il ritmo ha il potere di stabilire un ordine, un'armonia tra le persone, come nella danza In questo bassorilievo dell'antico Egitto è raffigurata la nascita del fanciullo divino. Al suo fianco due sacerdotesse suonano un cembalo e il sistro, sonaglio rituale associato ad Iside. Ho abbinato a questa immagine la sequenza perfetta XX, XXI, O: ➡️ Giudizio: il fanciullo che viene alla vita, uscendo dal sepolcro (come il Sol Invictus a Natale) ➡️ Il Mondo: il Fanciullo balla come la creatura del Mondo al ritmo del Cosmo ➡️ Il Matto: il gioioso e benaugurante suono dei suoi sonagli sancisce l'eterno ciclo cosmico creazione-dissoluzione (a chiusura di ogni ciclo il Mondo torna a dissolversi nel Caos primordiale del Matto). E chiuderei questo post così dotto con una citazione tamarrissima ma efficace: "vamos a bailar esta vita nueva" 🤔🤔🤔😖 #onirotarologia #carlgustavjung #alejandrojodorowsky #tarologia #tarocchi #tarot #simbologia #sonagli #sistro #anticoegitto #natale #iside https://www.instagram.com/p/Cmq0mBot84e/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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"Verrà un tempo in cui si vedrà che gli Egiziani hanno onorato invano la divinità, con mente pia e pratiche assidue. Ogni loro sacro culto diverrà sterile. Gli dei, lasciata la terra, torneranno in cielo; abbandoneranno; questa terra, una volta patria della religione, sarà privata dei suoi dei e lasciata in stato di indigenza. Gli stranieri si riverseranno in questo paese, e non soltanto non ci si preoccuperà più dell'osservanza dei riti religiosi, ma, cosa ancor più penosa, esso cadrà sotto il rigore di false leggi, che, con la minaccia di punizioni, vieteranno a chiunque di compiere atti di pietà o di culto verso gli dei. Allora questa terra santissima, patria di templi e di santuari, sarà ricoperta di tombe e di morti. O Egitto, Egitto, resteranno della tua religione soltanto favole, e i tuoi figli, col passare del tempo, non vi crederanno più; niente sopravviverà a recar memoria delle tue opere di pietà, salvo le parole incise sulle pietre, Lo Scita o l'Indiano, o qualche altro barbaro vicino, si stabilirà in Egitto. Tu vedi infatti come la divinità risale in cielo; e gli uomini, abbandonati, moriranno tutti. Allora, senza più un dio né un uomo, l'Egitto non sarà più altro che un deserto…" (Corpus Hermeticum)
#ermetetrismegisto#corpushermeticum#egitto#anticoegitto#culto#dei#religione#alchimia#mercuriustermaximus#ermetismo#misticismo#danielstolzvonstolzenberg#vonstolzenberg#sole#luna#letteraturaermetica#iniziazione
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"Thoth the Lord of Khmoun/Shmoun-Hermopolis Megale (ibis-headed) and "Horus the son of Isis and the son Osiris" (falcon-headed) both raising and lowering Their hands in a gesture of protection and adoration before the 'Djed'-Pillar of Osiris (wearing the Two ostrich Feathers Crown with the Solar disk, ram's horns, and two Uraei both wearing the Solar disk).
Scene from the coffin of the priest Nespanetjerenpare, from 'Uaset'-Thebes, ca. 945-718 BCE. Now in the Brooklyn Museum....
#iregipto #egyptpassion #mbplanet #ancientegypt #egyptology #kemetic #ancientegyptian #egyptologist #anticoegitto #egittologia #egiptologia #antiguoegipto #kemet #thoth #khmoun
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#Repost @archaeologyart
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A silver model the snake deity Agathadaimon with coiled body, raised head with punched eye and beard beneath jaw. Date: Ptolemaic, 332-30 BC. Private Collection.
#agathadaimon #ancientegyptian #ancientegypt #egitto #egipto #egypteantique #anticoegitto #ancientegyptiancivilization #egyptian #egyptianart #pharaohs
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La dea egizia Hathor• • • • • #loveis #tattoo #tattooideas #hathor #godofegypt #tatuaggio #egitto #anticoegitto #ancientegypt #tattoart #art #godness #photo #phooftheday #instagood #instalike #instatattoo #horus #nefertari #followme (presso Gothika Tattoo - Pisa) https://www.instagram.com/p/CWnwA22MITD/?utm_medium=tumblr
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Questo post è tratto dal nostro blog LivingDeepLife, se ti interessa l'argomento e vuoi leggere l'articolo completo, trovi il link in bio. #simbolo #simbolismo #esoterismo #curiosità #segreti #simbolico #simboliesoterici #storia #antichità #antichimisteri #occulto #conoscenza #poteresimboli #simboliegizi #anticoegitto #crescitaspirituale #spirituale #saggezza #consapevolezza #like4like #spiritualità #visioneolistica #ank #chiaveegizia #chiaveank https://www.instagram.com/p/COvdSZ2IlPS/?utm_medium=tumblr
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#akhenaton at #cairomuseum Full #youtube Vedio 👇👇 https://youtu.be/VJ-LAhZLt4Q #museo #egizio del #cairo #ilfaraone_galal #Freelance tour guid whatsapp📲 +201000527144 [email protected] #touroperator #Egypt #Egitto #travel #visitegypt #Visit_egypt #Visit_egitto #discoveregypt #ancientegypt #anticoegitto #tourguide #travelblogger #travelagent #travelagency #traveller #viaggio #viaggi #operators #touroperator (at Cairo Museum) https://www.instagram.com/p/CO4ocJpNUbf/?utm_medium=tumblr
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Conoscete la storia di Adriano e del suo amore Antinoo? Il ragazzo dalla bellezza leggendaria, amante dell'imperatore, morì ancora giovane in circostanze misteriose annegando nel fiume Nilo durante il suo viaggio in Egitto al seguito dello stesso Adriano nel 130 d.C. Addolorato dalla sua morte in modo inconsolabile, l'imperatore gli costruì una tomba a Villa Adriana: il Serapeo del Canopo, ricostruito in questa stanza del museo Gregoriano Egizio ai Vaticani, con alcune statue rinvenute proprio nella Villa. Adriano era affascinato dalle religioni orientali, aveva assistito con Antinoo ai Misteri eleusini di Atene e alla caccia e l'uccisione del leone sacro in terra libica. Per lui Antinoo rimase un sogno, gli dedicò città e istituì anche dei giochi in suo onore. Ideale perfetto di bellezza e gioventù, lo sublimò, ispirandosi al dio egizio Serapide, divinizzandolo post mortem come Osiri-Antinoo. La sua storia divenne oggetto del famoso libro di Marguerite Yourcenar “Memorie di Adriano”. . . . #museivaticani #vaticanmuseum #museogregorianoegizio #gregorianoegizio #serapeion #serapeo #villaadriana #imperatoreadriano #antinoo #memoriediadriano #serapide #anticoegitto #egitto_magico #museoegizio #anticaroma #romaimperiale #rocailleblog (presso Vatican Museums - Musei Vaticani) https://www.instagram.com/p/CCtjYThoWR0/?igshid=1siahzvhyftnz
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🇪🇬 Valley of the Kings, Luxor. Ramses' III tomb #flyinrick #valleyofthekings #luxor #pharaoh #ramses #tomb #ancientegypt #anticoegitto #egypt (presso Valley of the Kings) https://www.instagram.com/p/B84T-YZIRMz/?igshid=7xzwc0tfeq0s
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La magia nella Terra dei Caldei
Come abbiamo visto in un precedente articolo nell’antico Egitto la magia appare strettamente collegata ad una forma di religione essa stessa magica. Ma esiste un’altra culla della magia oltre l’Egitto ovvero la “Terra dei Caldei”. Con questa espressione intendiamo riferirci a tutta la zona mesopotamica comprendendovi quindi l’antica Persia dominata dalla figura di Zoroastro sapiente sacerdote soprattutto mago. Si è parlato spesso di un’origine persiana della magia. D’altra parte la stessa parola “mago” viene dall’antico persiano “magarian” attraverso il greco magoi parola che indicava un gruppo di sacerdoti zoroastriani sebbene Erodoto li definisca più genericamente una tribù della Media. Ora nell’antica Persia la magia appare più vicina alla sapienza intendendo con tale parola quella che oggi noi chiamiamo scienza e alla filosofia. Infatti maghi erano presso i persiani gli studiosi gli astronomi i sapienti. Inoltre maghi erano coloro che giunsero in Palestina dal lontano Oriente per salutare la nascita di Gesù Cristo annunciato come Salvatore. Essi giunsero in Palestina grazie alla rivelazione di un’insolita costellazione forti dunque di una sicura competenza astronomica e astrologica. L’osservazione dei fenomeni astronomici a cui spesso si collegava la pratica della divinazione doveva senza dubbio essere uno dei compiti o delle caratteristiche dei maghi Caldei. Ai loro occhi la divinazione non poteva mai essere opera di spiriti ingannatori come afferma la raccolta di trattati magici-teurgici “De mysteriis” attribuita a Giambico. Giambico afferma che era opinione dei maghi Caldei che tutti gli dei erano dispensatori soltanto di beni che essi avevano relazione solamente con gli uomini buoni e stavano insieme con quegli uomini che erano stati purificati dall’arte sacerdotale. Inoltre era opinione dei maghi Caldei che il semplice apparire degli dei il loro semplice manifestarsi era tale da allontanare il male e il demoniaco che pertanto non potevano turbare i teurgi. Infatti nel caso dei maghi Caldei si trattava più di teurgia che di magia. Dobbiamo dire che esiste una distinzione importante tra magia e teurgia dal momento che mentre la magia si propone di compiere opere precise azioni concrete con l’evocazione delle divinità la teurgia ha tutt’altro scopo. Infatti essa aveva come scopo soltanto quello di stabilire un contatto con la divinità senza nessuna applicazione pratica senza nessuna azione concreta. Giambico affermava che ai teurgi nessun’ostacolo veniva posto dagli spiriti cattivi e pertanto nessuna difficoltà impediva loro di ottenere i beni dell’anima. Di conseguenza l’azione teurgica dell’invocazione non somigliava a nessuna delle azioni propriamente umane dal momento che nelle azioni teurgiche l’invocante e l’invocato sono uniti da un legame di simpatia cosmica originaria. In ultima analisi si trattava dunque per il teurgo di iscriversi nell’ordine universale dominato dalla simpatia cosmica.
Per dirla in altro modo il teurgo doveva inserirsi ed agire conformemente a quell’ordine universale caratterizzato dalla simpatia cosmica. Secondo i maghi Caldei così avveniva anche per i sacrifici la cui vera causa andava ricercata nell’intima relazione nel rapporto che univa il teurgo alla divinità chiamata in causa. Se dalla Persia ci volgiamo verso quella che più propriamente può essere definita “Terra dei Caldei” ovvero Babilonia vi troviamo un documento prezioso della nostra analisi della magia. Tale documento è il poema di Gilgamesh nel quale si riflette la società assiro babilonese ricco a quel tempo di circa 2000 anni di storia. Vogliamo soltanto ricordare che questa grandissima civiltà scomparve verso il 1600 a.C. in seguito all’entrata in scena di altre popolazioni orientali. La società assiro babilonese era una società nella quale lo scriba era quasi sempre anche esorcista medico astronomo nonché una persona cui veniva affidato il culto delle divinità. Nel poema di Gilgamesh ritroviamo dunque le pratiche complesse e variegate, le conoscenze, i riti magico religiosi ovvero tutto quanto poteva servire alla costruzione di una via utile a sconfiggere l’incombente e terrificante volto della morte. L’eroe del poema è Gilgamesh, re di Uruk. Egli è un autentico mago ed è qualcosa di più di un semplice mago poiché è per due terzi dio e per un terzo soltanto uomo. Gilgamesh è abile in ogni cosa, conoscitore dell’universo ed inoltre ha esperienza di tutto e possiede il dono della preveggenza. Infatti per ben due volte prevede in sogno l’arrivo a Uruk di Enkidu, uno strano essere creato dagli dei per essergli d’aiuto. Di conseguenza Gilgamesh fa dunque esperienza anche della oniromanzia (divinazione mediante il sogno) il più antico sistema divinatorio noto in Mesopotamia. Forte della sua natura più che umana egli osa sfidare Hubaba essere anch’egli semidivino posto a guardia della Foresta dei Cedri dal capo del Pantheon babilonese: Enlil. Creatura mostruosa dal corpo umano ma con artigli di leone e un’orribile testa dai lunghi capelli Hubaba ha il compito di sorvegliare la foresta protetta dal dio Wer ed è stato dotato per questo di straordinari poteri magici. Gilgamesh si rivolge a sua volta a una divinità il proprio dio protettore il dio Sole dio della saggezza e preveggenza e ne invoca l’aiuto mediante pratiche magiche. L’”assistente” di Gilgamesh Enkidu predispone il luogo per il rituale magico: un cerchio magico creato con la farina al cui interno l’eroe deve addormentarsi al riparo da influenze negative aspettando la rivelazione onirica del proprio destino. Come si può dedurre dall’uso del cerchio magico in un rituale divinatorio le pratiche magico teurgiche degli antichi babilonesi sono forse le prime a servirsi di riti strumenti che si ritroveranno poi nel corso dei secoli nelle pratiche magiche. Per fare un esempio tali modalità proprie dei riti magici di tutti i tempi sono il cerchio magico, la bacchetta e il rituale compiuto per analogia. Si tratta di pratiche magiche basate sempre sul principio di simpatia tra l’alto e il basso: quel che avveniva nel cielo tra gli dei si rifletteva agli occhi dei sacerdoti maghi babilonesi in quello che avveniva sulla terra. Allo stesso modo quello che avveniva tra gli uomini così come i gesti compiuti sulla terra si ripercuotevano in cielo. Non a caso gli astronomi Caldei sono stati probabilmente i primi a studiare i fenomeni celesti e a dividere il cielo in zone per trarne presagi, quello che ora noi chiamiamo oroscopi. Ma tutti i rituali, le pratiche magiche e divinatorie, il giusto rapporto intrattenuto con gli dei non valevano a liberare gli uomini dal timore della morte. Ed è proprio nella speranza di conquistare l’immortalità che Gilgamesh compie le sue più eroiche imprese partendo alla ricerca del solo uomo che aveva scoperto il segreto dell’immortalità, ovvero Uta -Napishtim invano dissuaso dalla ninfa Siduri che gli parla della impossibilità della sua impresa Gilgamesh supera ostacoli indescrivibili misteriosi sempre di natura iniziatica. Ma quando riesce infine a incontrare Uta-Napishtim l’ultimo rito iniziatico che gli viene imposto si rivelerà per lui insuperabile. Dall’uomo immortale Gilgamesh non riceve il dono dell’immortalità ma ottiene un grande insegnamento:” non dovrà mai dimenticare di essere un privilegiato in quanto la sua funzione di re lo eleva al disopra degli altri uomini.” Ma proprio accettando il fatto di essere mortale gli permetterà di esaltare la sua funzione di sovrano. Alla fine Gilgamesh rinuncia al suo tentativo di conquistare l’immortalità ed accetta l’insegnamento dell’uomo immortale e ne fa tesoro. Mago e sovrano Gilgamesh dovrà assecondare sino in fondo la propria funzione regale accettando la propria natura di essere mortale senza scorgervi una condizione limitante. In ultima analisi Gilgamesh comprende che non è in verità per lui alcun limite alla capacità di interagire con le forze del cosmo. Come ricorda James Frazer gli antichi re erano anche comunemente sacerdoti. Anzi nelle società primitive il re è assai spesso non solo un sacerdote ma anche un mago. Prof. Giovanni Pellegrino Read the full article
#anticoEgitto#Demysteriis#maghiCaldei#oniromanzia#ordineuniversale#poemadiGilgamesh#sacerdotizoroastriani#TerradeiCaldei
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Eccomi con il mio meraviglioso talismano: l'Occhio di Horus. Horus grande divinità egiziana. Per proteggermi dal male e sanare la mia anima. Horus io ti invoco. Proteggimi. Here I am with my wonderful talisman: the Eye of Horus. Horus great Egyptian deity. To protect me from evil and heal my soul. Horus I invoke you. Protect me. #simonasessa #milf #curvy #curvymodel #pinupgirl #influencer #talisman #talismans #talismano #anticoegitto #horus #ciondolo #ciondoli #protezione #invocazione (presso Naples, Italy) https://www.instagram.com/p/B7Trzb6Iiou/?igshid=rxzu8126ph7h
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KOM OMBO TEMPLE https://egyptravel4you.com/egypt-tour-package/ https://egyptravel4you.com/egypt-nile-cruise/ #Nile_cruise #Egyptravel4you #Egypt #Egitto #travel #visitegypt #Visit_egypt #Visit_egitto #discoveregypt #ancientegypt #anticoegitto #tourguide #viaggioculturale #travelblogger #travelagent #travelagency #traveller #viaggio #viaggi #operators #touroperator https://www.instagram.com/p/B05DyN1p9Ma/?igshid=1dfmqtnfeht54
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Happy New year
Feliz año nuevo
عام سعيد
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Do You need a drink ???. Join Dionysus 🍸🍹#mosaic,#dionysus ,#romanart,#romanegypt ,#anticoegitto ,#egitto🇪🇬 ,#egittonelcuore ,#egypt🇪🇬 ,#historyofegypt ,#archaeology (at Alexandria, Egypt) https://www.instagram.com/p/BzN00SRAaj6/?igshid=18vdluqkjcihz
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