#analisi del valore
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Seth Klarman - La Mentalità del Value Investor
Seth Klarman è uno dei più famosi e rispettati investitori al mondo, fondatore e presidente del Baupost Group, un hedge fund con sede a Boston che gestisce circa 30 miliardi di dollari di asset. Klarman è noto per seguire la filosofia di investimento di Benjamin Graham e David Dodd, gli autori del celebre libro Security Analysis, considerato la bibbia del value investing. Il value investing è…
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IL MIO DIFFICILE RAPPORTO CON LA TAC
Domani devo fare una TAC con mezzo di contrasto per il solito motivo: il simpatico Linfoma Non Hodgkin che ha deciso di entrare nella mia vita. E ho rispettato una tradizione. Ogni volta che devo svolgere questo esame, il mio coefficiente di imbecillità supera il livello di guardia.
L'altra volta ho dimenticato la borsa con i documenti sanitari alla fermata dell'autobus, ma il destino è stato misericordioso perché poi l'ho ritrovata. Stavolta ho fatto un'altra boiata, per fortuna senza conseguenze.
Ma andiamo con ordine.
Alcune settimane fa ho avuto la visita oncoematologica e mi hanno prescritto un'immensa quantità di esami, tra cui questa TAC.
Purtroppo i medici non me l'hanno prenotata nell'ospedale che mi ha preso in carico. Hanno detto: "Eh, a differenza di un esame tipicamente rivolto ai pazienti oncologici come la PET, la TAC non possiamo prenotarla noi, perché riguarda una platea molto più vasta. Devi pensarci da solo". Mi aspettavo che aggiungessero: "Niente di personale, amico". Ma so bene che non è colpa dei medici. La colpa è del sistema.
Insomma: l'ospedale mi ha preso in carico, ma non per la TAC. E sapete come funziona? Quando prenoti tu un esame con la ricetta, molte cose possono andare storte. Diventa un'avventura, un'impresa, qualcosa di rocambolesco. La tua missione è chiara: ottenere una data col Sistema Sanitario Nazionale in tempi possibilmente inferiori a un'era geologica.
Abito in provincia di Milano, ma ho fatto una ricerca estesa a tutta la Lombardia, perché ovviamente a Milano e provincia non c'era nulla. E mi è capitato un incredibile colpo di fortuna. Una data fantastica: 20 agosto in provincia di Bergamo, a mezz'ora di auto da casa mia. Forse si è trattato di una congiunzione astrale. Forse si è liberato un posto per una disdetta.
E veniamo alla boiata.
L'altra volta, prima della TAC, avevo fatto le analisi del sangue per misurare il livello di creatinina. Senza il valore della creatinina, ti rimandano indietro.
Questa incombenza è sempre indicata nei fogli riguardanti la preparazione in vista della TAC.
Stavolta li ho letti? Ma certo che no. Il motivo: "Li leggo il giorno prima, tanto sono le solite cose: stare a digiuno, eccetera".
Stamattina mi sono detto: "Tanto per scrupolo, controlliamo un po' quei fogli". E la terribile verità si è manifestata.
Leggerissimo attacco di disperazione: "Vuoi vedere che mi sono giocato qualcosa che somiglia alla vittoria della lotteria?".
A parte quel mirabile 20 agosto, ricordo date improponibili in province lontanissime. Qualcosa tipo: gennaio 2025.
In teoria, nel caso di date assurde, la TAC si può fare privatamente e chiedere un rimborso. Almeno credo. Ma questo significa altre menate, altri fastidi, altra burocrazia. Niente è paragonabile alla possibilità di risolvere tutto in 24 ore presentandosi a un appuntamento già fissato.
Beffa del destino: l'esame della creatinina è nell'elenco dei mille esami ematochimici raccomandati per il giorno prima della prossima visita ematologica. Forse l'esame è uscito dalla mia mente per questo. Nel mio cervello era programmato per il 28 agosto.
Ero sull'orlo delle lacrime.
Poi mi è venuta in mente un'opzione che in un primo momento avevo escluso.
Mi sono messo a riflettere: "Ho dormito poco questa notte, ma non ho mangiato nulla. Nemmeno un tozzo di pane o un cracker".
A volte in casa ci sono schifezze che sgranocchio di notte per l'ansia. È un'abitudine poco salutare, non prendete esempio da me.
Stavolta no. Armadio della cucina privo di snack. Frigo vuoto. Stomaco vuoto.
Sapete cosa significa?
Ho capito di poter fare l'esame della creatinina oggi.
Dubbio: "Ma otterrò il risultato in tempo?".
Mentre ci pensavo, sono uscito di casa. Non avevo alternative.
Ho fatto una corsa a perdifiato verso il laboratorio di analisi più vicino, perché non ho la macchina.
C'è un laboratorio nel paese in cui abito.
Altro dubbio: "Ma sarà aperto?".
Sono giunto a destinazione e ho scoperto che ha riaperto proprio oggi, dopo la chiusura estiva. Un po' di fortuna ogni tanto ci vuole.
Ho fatto la fila e ho spiegato la situazione.
La signora dell'accettazione è stata gentilissima: "Lei è ancora in tempo: ho prescritto l'urgenza. Risultati entro oggi". Io mi sono esibito in ringraziamenti sperticati e iperbolici: "Mi avete salvato la vita!". E la signora dell'accettazione: "Che bello, ogni tanto salviamo vite".
Quindi alla fine è andato tutto bene. Ho fatto l'esame della creatinina. Ho già avuto il risultato. Domani potrò fare la TAC.
E ora stiamo a vedere.
[L'Ideota]
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L’attuale situazione è frutto del fallimento del progetto che prevedeva la cessione di territori da parte di Israele, tra 2000 e 2005, per ottenere in cambio la pace. Gaza fu uno di quelli. Ora quei territori sono il punto di partenza di attacchi agli israeliani. (...)
Il progetto “Territori in cambio di pace”, fu iniziato da da Ehud Barak, laburista, lasciando il Sud del Libano nel 2000. Lo fece in cambio della garanzia che nessuno avrebbe attaccato Israele. In realtà Hezbollah prese il controllo del confine e continuò a colpire.
Il ritiro da Gaza, nel 2005, aveva la stessa pretesa: lasciare quel territorio all’ANP ottenendo in cambio la pace. Gli abitanti di Gaza ebbero accesso alle aree che erano state degli israeliani evacuati, diedero fuoco alle sinagoghe e ad infrastrutture varie (del valore di circa 10 milioni di dollari), fra cui serre per coltivazioni.
Nel 2007 vi fu il “colpo di Stato” di Hamas che prese il controllo di Gaza impiccando e fucilando tantissimi palestinesi oppositori. Hamas in questi anni ha ucciso più palestinesi di quanti ne abbiano mai uccisi gli israeliani. Non solo, utilizza la popolazione di Gaza come scudo umano: i soldati sparano dai palazzi e impediscono ai civili di evacuarli.
Hamas è sopravvissuta sinora mostrando al mondo le immagini dei civili uccisi (anche quelli usati come scudo umano) dal fuoco israeliano, producendo una pressione sull’opinione pubblica mondiale e una valanga di aiuti, che gestisce per armarsi.
Il 1º marzo 2008 dopo il lancio di razzi da Gaza, l'esercito di Israele invase direttamente l'area con forze blindate ed aeree. Hamas accettò di porre fine al lancio dei razzi in cambio di un alleggerimento del blocco. Di nuovo, il 27 dicembre 2008 gli israeliani lanciarono l'operazione Piombo fuso per fermare i nuovi lanci di razzi di Hamas. I militanti posizionavano tali rampe in prossimità di scuole, abitazioni civili, ospedali, sedi televisive. Entrambe le operazioni furono fermate. Successivamente i lanci di razzi continuarono ma Israele faceva totale affidamento sul sistema missilistico anti missile Iron Dome, con successo. Fino alla crisi di ottobre 2023.
Ricostruzione storica per quelli che bisogna trattare, mediare, ragionare, di Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa su https://www.ilsussidiario.net/news/israele-a-gaza-rischio-vietnam-netanyahu-vuole-la-striscia-e-il-sud-libano-liran-stara-fermo/2603927/
L'unico Hamas buono è l'Hamas morto.
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Sì, io i tatuaggi li considero osceni. E non posso farci niente.
Non trovo nemmeno un reale, unico, vero motivo per cui dovrei apprezzare i tatuaggi. Anzi, per molte ragioni, mi fanno arrabbiare. Iniziamo dal principio: di quello che fanno gli uomini non potrebbe fregarmene di meno. Di quello che fanno le donne, invece, sì. Perché le amo. E quindi, qui, c’è il primo cortocircuito pazzesco: avete il corpo femminile, in alcuni casi la cosa più bella del mondo, e voi che fate? La deturpate coi tatuaggi. Non lo accetterò mai. Mi metto le mani nei capelli ogni volta che ci penso, ogni volta che penso allo spreco, alla violenza di un gesto del genere, alla mancanza di rispetto verso il vostro stesso corpo. Avete (quasi) sempre quei cavolo di problemi di autostima, lo sappiamo eh. Ma questo vi autorizza, in un masochismo esasperante, a fare scarabocchi su quella pelle così delicata, soffice, morbida, profumata? Sapete come la penso, sapete quanto io sia un amante della libertà, non è questo il punto. Fate quello che volete, logicamente, non devo certo dirvelo io. È che mi fa imbestialire il fatto che non vi amiate. E no, non mi venite a dire che una ragazza che si ama davvero si fa i tatuaggi, perché non ci crederò mai. Mi spiace. Sapete quante volte mi capita di vedere una ragazza tatuata e pensare, tra me e me: “Che peccato”? Tante, davvero tante. Eppure questo è il mondo di oggi, ennesima cosa che va accettata. Ma io non l’accetto comunque, e come sempre me ne resto in disparte, per conto mio, senza far del male a nessuno, senza offendere la specificità di nessun individuo che fa una scelta libera. Qui si fanno solo ragionamenti, analisi. Ci sarebbe poi la questione più alta, ne vogliamo parlare? Perfino nella Bibbia, v’è l’esortazione a non marchiarsi coi tatuaggi. Personalmente parlando, essendo Dio l’unica essenza e totalità in cui credo fermamente con tutto me stesso, non posso non tenerne conto. Gesù Cristo è l’unica vera via, ma a differenza dei tatuaggi non va di moda. Torniamo ai livelli più bassi della materialità e della carne umana: non riuscirei ad avere una relazione interpersonale sentimentale, degna di questo nome, con una ragazza che abbia un tatuaggio. Voi lo vedete come un mio limite, e accetto questo vostro pensiero. Intendiamoci: mi confronto tutti i giorni con ragazze che vivono e pensano diversamente da me, e ad alcune voglio anche molto bene. Non mi prendete per scemo, insomma, so restare al mio posto senza tapparmi gli occhi e le orecchie per ventiquattro ore al giorno. Ma, ecco, diciamo che certi usi e costumi non li capisco proprio. Non riesco. Vengo da un’altra epoca? Da un altro mondo? Può darsi. Eppure, quando vedo il corpo nudo e la pelle bianca, candida e immacolata di una ragazza, è tutta un’altra storia. È, quella sì, una vera opera d’arte. Probabilmente la più bella. Non sprecate mai il vostro valore, che può essere immenso. Sopra ogni cosa: amatevi. Ma amatevi davvero. Fate l’amore con voi stesse, e non solo infilando le dita tra le gambe. Desideratevi, rispettatevi, ascoltatevi.
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Hola soy lectora de tu fanfic (uno muy bueno a decir verdad) lamentablemente no he podido terminarlo por cuestiones medicas (tengo tlp y por cosas absurdas para la mayoria tengo ataques de panico) me quede en el capitulo 27 sin embargo tu estilo de escritura es hermoso y cada oc lo senti como un personaje vivo (realmente puedes hacer magia con personajes originales algo que poco he visto) y las sensaciones que causas (me produjiste un ataque de ansiedad con la lectura asi que senti tu fanfic con emociones en 4k jajaja)
dejando eso del lado hizo un medio analisis de las relaciones en tu fanfic ( no soy muy buena haciendolo pero de todos modos queria decirlo)
Creo que Naoaki tiene ligeros matices iguales que Makima (y zuko) siento que en realidad no ama a la mc solo lo ve como una fuente de superioridad hacia Naoya, a diferencia de Naoya que ama a los fuertes, Naoaki parece amar a los debiles ademas que con todo los spoiler y capitulos que he leido siento que los dos hermanos aman una caracteristica de ella pero no el ser en concreto, Naoya esta conociendo el amor y Naoaki el sentirse el eje central de una persona (encontro al lector en un ambiente depresivo asi que ser la fuente de su alegria le debio haber dado una falsa sensacion de estar completo)
Creo que Naoaki y mc a pesar del romanticismo que tiene su relacion al comienzo no puede seguir (dado a que todos esos momentos son falsamente planeados y para un fin) y que Naoaki no muestra su verdadero ser muestra un ideal
Creo que el trata de llenar ese lugar vacio tras el nacimiento de Naoya ganandose el cariño de sus hermanos o de personas importantes para Naoya, por eso creo que ama entre varias comillas a la mc por que es alguien aparentemente debil que conoce a su yo ideal, que sobre todo lo tiene en mas alta estima que a Naoya
Mientras que Naoya el conocer a alguien totalmente diferente a su entorno cambio su punto de vista (la mc es totalmente diferente a un hechicero comun en ideales como en otras cosas)
En conclusion creo que los dos tienen razones para sentirse enamorados de ella, pero la mc cual razon tiene
podriamos decir a Naoaki pero seria quedarse con un ideal de romanticismo que el planeo en vez de una persona
asi que creo que la razon seria el lado protector y de caracter fuerte que tiene (Naoya lo vio cuando lo defendio pero que pensara Naoaki de ese lado) Todos ven a la mc como alguien debil o sin valor a pesar de que esta trata fervientemente de mostar que no es solo una chica dulce (sus hermanos, los mismo sirvientes al inicio) Naoaki vive de apariencias, Naoya es franco siendo a veces cruel, ambos esconden lados que oprimieron y que poco a poco van mostrando creo que cuando uno de ellos se enamore de verdad tendra que comprender que ella no es un ser que siempre les dara amor y que tampoco lo tendra como eje central de su vida, el que la deje ir sera el que mas a ama
Hola!!
Dios mio gracias por esperar mi respuesta. Trato de hacer mi mejor para responder lo mas rapido posible pero algunas veces la vida simplemente me gana jaja :') aun asi, muchas gracias por tu paciencia.
Aun sigo sin superar el hecho de que haya gente de hablahispana que lea mi historia jiji me hace sentir... no se, famosa supongo 🫣🤣 pero siempre es un deleite hablar con esos lectores 🥺❤️
Primero que nada, espero que tu situación este mejor ahora 🥺 y espero que mi trabajo no haya sido muy agravante para tu condición. Al final del día, si quiero que mis historias los hagan sentir de cierta manera, pero nunca al punto donde ya no sea disfrutable. Aun así, agradezco mucho que hayas seguido leyendo mi fic, gracias en serio ❤️❤️❤️
Ahora a lo demás 👀
Tienes toda la razón sobre Naoaki, de hecho lo desarrollaste mejor que yo jaja. Creo que no me he dado el tiempo de escribir mas sobre el en sí, simplemente puse que… pues si, al principio muy perfecto y todo, pero al final del día no es así… Todo fue planeado, y en pocas palabras, no le importa genuinamente Y/N.
Por más que diga lo contrario, simplemente no la ama. Lo que siente es nada mas y nada menos una combinación de querer sentirse especial, ganarle a Naoya, y su obsesión de tenerla que al final le hará daño nada más. Y eso se notará todavía más en los siguientes capítulos. Ahorita está planeando semejante estupidez con la nueva sirvienta de Y/N que honestamente no se como la vayan a librar ella y Naoya (solo puedo esperar lo mejor jaja) pero DIOS MIO.
Uno de mis mayores temores era haber hecho a Naoaki tan perfecto que no habría necesidad de tener a Naoya, o mas bien, que cuando quisiera por fin regresar a su relación pues a mis lectores no les gustara o no fueran convencidos por ella. Así que leer que si les ha gustado hasta ahora es muy gratificante 🥹
Al final del día… Y/N fue muy ingenua en confiar plenamente en Naoaki. Ella, desesperada por sentirse amada o confortada, también se obsesionó con la única persona que parecía darle eso que necesitaba. Ahorita parece ya haber superado esta etapa, dispuesta a tomarse su tiempo y espacio para conocer a Naoya y Naoaki mejor y dejar pasar lo que tenga que pasar. Pero aún así todavía vemos el efecto de la manipulación de Naoaki en ella, está cegada para aceptar que tal vez el no es tan bueno como se imagina… simplemente porque sufrió mucho. AGHHHhh
Pero bueno, eso es algo que se verá eventualmente en la historia 😊 o no. Jajajajajajaja como me encanta hacerla de emoción.
De ahí, Naoya y Naoaki claramente se están proyectando en YN de una manera u otra. Esto se verá mas de parte de Naoya cuando eventualmente ponga como fue la primera vez que se conocieron, pero en sí, todo va para lo mismo. YN parece haber llenado un vacío que ellos no reconocían, pero solo Naoya ha tomado la iniciativa de dejar de ser un idiota y mejorar para ella. Naoaki… pues, temo que nunca lo hará. Como ha perdido tanto, a el no le importa hacer lo que tenga que hacer mientras “se quede con la chica”.
Naoya todavía tiene mucho que perder, profesional y personalmente. Así que se esmera mas en hacer las cosas bien (AHORA, porque antes OOF)
Me encantó este análisis. En serio, leer todo esto sobre uno de mis personajes es… wow. Otros de mis miedos han sido erradicados jaja. No sabes lo feliz que me pone leer que te gustan mis OC, siento que tienden a ser bastantes odiados normalmente. Como que no encajan en la historia (me declaro culpable, me ha pasado) así que leer que no ha sido así… muchas gracias 🥺❤️
Espero hayas podido leer el resto de la historia :3 y que te haya gustado también!! Y claro, si alguna vez deseas compartir otro análisis ya sabes donde encontrarme ❤️❤️ sería un honor leerlo.
Ahora, cuídate muchísimo y espero verte pronto ❤️ Muchas gracias!!
P.D. La ultima frase……….. el que la deje ir será el que mas la ama ME QUEMA VIVA DIOS MIO. No dire nada más pero GIAHGkjahgkagjkajkAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Mirnes Ajanović ha analizzato le particelle di sabbia africana, i risultati delle analisi sono spaventosi
Azra Pasic
09/06/2022
09:40
E questa volta l'avvocato Mirnes Ajanović lavora nell'interesse della gente, a differenza di tanti che ne parlano solo, e da anni fanno il contrario.
Lo staff di crisi popolare della Bosnia ed Erzegovina ha consegnato all'Istituto di ingegneria chimica doo Tuzla, al laboratorio di prova, un campione di sabbia dal sud della Tunisia e un campione di sabbia dalla città di Dobošnica Donja vicino a Lukavac
Il rapporto di prova datato 24 maggio 2022 con il numero: 361-02/22 (per la sua preparazione sono stati pagati 725,40 KM), in cui è stato stabilito che nel campione testato proveniente dalla BiH sono presenti 24 elementi e che in relazione al L'ordinanza sulla determinazione della quantità di sostanze nocive e pericolose nel suolo della FBiH ha stabilito che il contenuto di arsenico, bario, nichel e zinco nel campione è superiore al valore limite consentito. Rispetto alla sabbia del Sahara e alla sabbia sahariana della pioggia, si è riscontrato che la pioggia sporca contiene arsenico 44 volte di più, bario 660, nichel 2500, zinco 64 e ferro 23 volte di più. Inoltre, è stato determinato che i campioni contengono 14,2 mg/kg di alluminio nella sabbia del Sahara, mentre la sabbia della pioggia sporca in BiH contiene 10.342 mg/kg, ovvero 728 volte più alluminio.
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Per evitare che qualcuno se la faccia addosso, spoiler: questo post non parla di Matematica, però mi serve per il concetto che voglio esprimere alla fine.
Quando studiavo Comunicazioni Elettroniche alla Federico II, il mio professore, con una nota reputazione di persona poco potabile, faceva una mossa per la quale era famoso tra tanti studenti, ovvero quella di accorpare, in una espressione, tante costanti moltiplicate tra loro in una, riutilizzando una delle costanti stesse, ovvero passava da una roba tipo
g(x) = k * A * B * C * f(x)
ad una espressione tipo
g(x) = k * f(x)
facendo sparire volutamente la parte A * B * C, assorbendola in k.
Ora, per quanto matematicamente ineccepibile, al più possiamo farne una questione di comprensibilità (parliamone, perché se da un lato c'è la didattica, dall'altro parliamo di un esame del 4o anno V.O., quindi accetto critiche fino ad un certo punto), puntualmente, e dico puntualmente, c'era lo studente che alzava la mano e puntualizzava: professore, sono sparite le costanti A, B e C al secondo passaggio!, lasciando intendere - qualcuno lo faceva anche con una punta di superchiaria - che il prof avesse appena fatto una cazzata.
Se avevate la fortuna di sedere ai banchi laterali, potevate notare il professore che, mentre finiva di scrivere le espressioni alla lavagna, faceva partire un ghigno beffardo, poi si voltava e lo sputtanava davanti a tutta l'aula, urlando robe del tipo
Lo sapevo! 4 anni di Ingegneria e facciamo ancora questi commenti stupidi, come è possibile che dopo 3 esami di Analisi e 1 di Algebra non si riesca a capire che ho semplicemente accorpato delle costanti per brevità, ...
e poi continuava a farlo una merda fino a quando non gli passava, del resto aspettava questo momento per un anno intero.
Perché lo faceva? Eh, ve l'ho scritto prima, era uno str ... ano, e per quanto potesse avere tutte le ragioni del mondo, il motivo per il quale faceva questa cosa rendeva vano tutto il valore educativo, per fare spazio solo alla caduta di palle.
Ma adesso veniamo al mio punto.
Anche chi non mi conosce penso possa immaginare che la mia indole è esattamente contraria a quella del prof, non ne faccio di queste bassezze. Non è nemmeno mia natura fare post dal contenuto polemico in maniera generalizzata (tranne sui tedeschi, ma ho le mie incontrovertibili ragioni), però oh, sono un papero, ogni tanto scappa anche a me, e vi devo confessare che non lo faccio con uno scopo pianificato, mi sto solo sfogando per i cazzi miei, ma quando vedo poi dei commenti a cazzo giusto per buttarla in caciara e tirarmi per la manica in una rissa (giusto per citare il reblog sul tema di @kon-igi di qualche giorno fa), inizio a bloccare gente a più non posso e sì, in quei pochissimi secondi, mi viene lo stesso ghigno beffardo del Professore di Comunicazioni Elettroniche.
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Arrivate le analisi dopo la donazione del sangue, nemmeno un valore sballato, sana come un fish 🐟
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Leggendo il Mestiere di vivere, il diario di Cesare Pavese, mi dico che chiunque sia capace di soffrire, per ciò stesso non dovrebbe uccidersi; di solito si vuol porre fine alla sofferenza quando la si considera senza senso, e quando, per la sottile analisi delle proprie passioni, si perviene al disgusto di sé. Ma è proprio allora che si ha davanti la prova del proprio valore, del valore della propria vita - gioia, sofferenza e intelligenza comprese.
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L'albero della cuccagna
Nutrimenti dell'arte
Achille Bonito Oliva
Analisi storica Guido Guerzoni
Skira, Milano 2017, 254 pagine,brossura, 151 ill.a colori, 24x28cm, ISBN 9788857237107
euro 35,00
email if you want to buy [email protected]
Nell’immaginario collettivo la Cuccagna rappresenta il paese dell’abbondanza e il luogo del divertimento per antonomasia.
Il gioco che da questo mito prende il nome ha alle proprie spalle una lunga tradizione e una altrettanto arcaica memoria popolare. Simbolo di gioia e prosperità – ma anche della fatica e dell’impegno indispensabili a ottenerle – questa immagine è comune a tutte le culture europee, ed è presente nelle sue diverse varianti tanto nei riti diffusi sulle sponde del Mediterraneo, quanto nelle saghe nordiche. Molteplici sono i riferimenti concettuali che conferiscono a questa icona specifica un valore d’identità condivisa, che accomuna civiltà tra loro anche distanti. L’albero della cuccagna è, dunque, identificabile come motivo iconografico capace di una funzione narrativa e interpretativa del presente globalizzato, ma anche come metafora utile a generare riflessioni sul tema dell’alimentazione e della giustizia sociale. Attraverso un innovativo progetto espositivo in progress, partito nell’ambito di EXPO 2015 e conclusosi nel 2017, Achille Bonito Oliva ha selezionato 45 artisti per realizzare opere ispirate al tema arcaico dell’albero della cuccagna, costruendo una mostra diffusa su tutto il territorio nazionale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, che ha coinvolto musei e fondazioni pubbliche e private. Nel libro l'installazione luminosa di Giovanni Albanese, la “camera a olio” di Per Barclay, la quercia di Gianfranco Baruchello, le opulenze contraddittorie e inquietanti di Bertozzi e Casoni, per arrivare a una varietà di punti di vista con Marzia Migliora, Goldschmied &Chiari, Alfredo Jaar, Sislej Xhafa, Patrick Tuttofuoco, Michelangelo Pistoletto, Luigi Ontani, Mimmo Paladino.
L’esperienza curatoriale ed espositiva, per molti versi straordinaria, di questa mostra è ora raccolta nel volume italiano/inglese edito da Skira che, accanto al saggio del curatore e a un’analisi storica firmata da Guido Guerzoni, documenta le 45 opere attraverso i contributi critici di professionisti del mondo della cultura contemporanea (critici, storici dell’arte, direttori di museo e curatori indipendenti) e la segnalazione delle innumerevoli collaborazioni e sponsorizzazioni – pubbliche e private – che hanno supportato artisti e musei.
Mostra 25 settembre 2015 - 10 marzo 2017 Oltre 40 sedi in Italia
23/06/24
#art exibition catalogue#Achille Bonito Oliva#45 artisti#albero della cuccagna#Patrick Tuttofuoco#Mimmo Paladino#Michelangelo Pistoletto#Luigi Ontani#Alfredo Jaar#Per Barclay#Marzia Migliora#rare books#art books#fashionbooksmilano
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Titolo e copertine originali sul sito web
Lino Ulderico Cavanna
“CRITICA F.”, UN DISCORSO INTERROTTO
L’italica, originale e ardua “Terza Via” tra Capitalismo e Marxismo
Vincitore del primo premio al Concorso Nazionale “L’Italia tra le due guerre” – nel 1983, quando anche Renzo De Felice ottenne lo stesso riconoscimento nel suo campo di pertinenza – questo saggio ripercorre la storia culturale di quel tempo attraverso l’accurata analisi di “Critica F.”, la celebre rivista fondata da Giuseppe Bottai.
Uno studio approfondito e inedito, dal grande valore storico, che affronta i nodi cruciali del periodo, restituendone una fotografia accurata del clima e dello spirito: dal corporativismo all’organizzazione dello Stato e dall’educazione alle politiche sociali, passando per formazione della classe dirigente, per le scelte di campo, per il dibattito culturale e per la mistica ideale.
Una saggio necessario, frutto della sintesi tra il pensiero e l’azione, dove i fatti concreti smentiscono i pregiudizi.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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Pesaro: Le api come "centraline ambientali", nasce il progetto "Diamo valore al territorio"
Pesaro: Le api come "centraline ambientali", nasce il progetto "Diamo valore al territorio". Si chiama "Diamo valore al territorio: rete di biomonitoraggio ambientale mediante le api" il progetto che coinvolge Comune di Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino, Arpa Marche, Centro Ricerche Floristiche Marche, Soroptimist International Club di Pesaro, IIS "A. Cecchi" di Pesaro e IIS "Fermi Sacconi Ceci" di Ascoli Piceno. Realtà protagoniste della firma del Protocollo d'intesa nato per «Dare vita a un'iniziativa che - ha sottolineato Maria Rosa Conti assessora alla Sostenibilità - si avvale delle api come indicatori ambientali. L'obiettivo è creare una rete di monitoraggio composta da diverse arnie dislocate nel territorio regionale per farne delle "centraline ambientali"». Di particolare importanza sarà il ruolo del Parco Miralfiore e della sua area naturalistica "Brilli-Cattarini", progettata per favorire la conservazione della biodiversità, che "presterà" due delle arnie già presenti, per le rilevazioni che farà Arpam sostenendo, «il lavoro del Comune, da sempre in prima linea per promuovere eventi e attività di educazione ambientale, tutela della salute e protezione sociale. Linee guida che rivolgono lo sguardo all'Agenda2030 e che hanno, in Pesaro2024, una nuova spinta propulsiva» ha aggiunto Conti. Nel progetto anche la Provincia di Pesaro e Urbino, coordinatrice della rete di rilevamento della qualità dell'aria e del biomonitoraggio dei principali inquinanti aerodispersi nel territorio tramite il Centro Ricerche Floristiche Marche (anche sede del Centro di Educazione Ambientale). La struttura di via Barsanti ospita, tra l'altro, un'area di 4500 mq con un orto botanico con arbusti ed erbe rare o in via di estinzione, «Un ambiente ideale, ricco di piante produttrici di nettare, per l'iniziativa - aggiunge Sandro di Massimo, del Centro -. Già dal 2021 collaboriamo al progetto di Soroptimist che ha collocato due arnie "alternative", prive di telai, utili al biomonitoraggio programmato dall'associazione». Il Soroptimist International Club di Pesaro, «ha infatti già dato vita al progetto di tutela della biodiversità "Oasi delle api - Saving bees" – ha spiegato Maria Vera Morichi, presidente - voluto per celebrare il centenario dell'associazione. Il progetto, consente di mettere in atto le nostre tre mission: promuovere la tutela della biodiversità; sensibilizzare e creare maggiore consapevolezza ambientale; spingere sull'enpowerment femminile coinvolgendo le donne nella ricerca e nella divulgazione dei dati. Sarà un "best practice" che potremmo ampliare a livello nazionale». Presente alla firma Rossana Cintoli, direttore generale Arpa Marche, agenzia chiamata a svolgere le attività tecnico-scientifiche per la prevenzione, controllo e vigilanza in materia di igiene, salvaguardia dell'ambiente e di verifica della salubrità degli ambienti di vita, tramite analisi di laboratorio per la ricerca di sostanze chimiche aerodisperse. Il Protocollo prevede eseguirà analisi chimico-biologiche per verificare l'eventuale presenza di residui di sostanze inquinanti (agrofarmaci, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, radionuclidi, diossina, bifenili policlorurati, polveri sottili, ecc.) e l'analisi melissopalinologica (riconoscimento dei pollini) per identificare le specie vegetali di interesse apistico presenti. Arpam metterà poi a disposizione i dati ottenuti. «"Diamo valore al territorio" aggiungerà un tassello al monitoraggio ambientale che quotidianamente svolgiamo attraverso una metodologia nuova, che tiene conto delle api (particolarmente efficaci nell'indicare l'evoluzione) e del miele, come indicatori della qualità ambientale» precisa Cintoli. A far parte della rete siglata dal Protocollo anche due istituti scolastici della regione da sempre attivi nella tutela dell'ambiente. C'è l'IIS "A. Cecchi", immerso nel San Bartolo, che ha collocato, all'interno dell'azienda agricola dell'istituto, due alveari e che ha previsto, nell'offerta formativa scolastica, oltre alle attività didattiche e di gestione dell'azienda agricola e del verde storico, un corso di apicoltura, «Il nostro apiario è attivo e funzionante ed è molto importante per i ragazzi e i docenti far parte di quest'iniziativa - dice Chiara Fiorucci, vicepreside – che ben si inserisce nelle attività scolastiche e che permetterà agli studenti di "agire" e toccare con mano l'importanza della conoscenza, delle nozioni e delle competenze acquisite». Presente anche l'IIS "Fermi Sacconi Ceci" che nel 2021 ha avviato dal 2021 il progetto scolastico "Apiamoci" e che sta eseguendo un monitoraggio ambientale di Ascoli Piceno attraverso «un'arnia tecnologica posizionata all'esterno dell'istituto. L'iniziativa è stata finanziata dalla Regione Marche e coinvolge il dipartimento di Informatica per la gestione dei dati e il dipartimento di Chimica per le analisi sul miele e sul polline e che orienta tutte le attività legate alla divulgazione e alla gestione dell'alveare nell'ottica dell'inclusione» ha spiegato Lucia Vagnoni, dirigente scolastico.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Cos’era la Silicon Valley Bank
Fondata nel 1983, la SVB era diventata negli ultimi anni uno dei centri più importanti per le aziende di tecnologia e per le startup di tutta la Silicon Valley. Nel 2021 ha gestito circa la metà di tutti i fondi che servivano per finanziare le piccole aziende emergenti tanto da essere cresciuta molto rapidamente. Con un capitale di oltre 200 miliardi di dollari, era soltanto due anni fa il 16esimo istituto di credito statunitense. Tra il 2017 e il 2021 ha visto quadruplicarsi i suoi depositi, da 44 miliardi a 189 miliardi. All’11 marzo scorso i depositi della banca erano fissati a 250 miliardi di dollari.
La "corsa agli sportelli"
SVB ha chiuso i battenti venerdì sera e questo ha richiesto un intervento del governo americano per evitare un effetto domino. I traumi del fallimento di Lehman Brothers 15 anni fa hanno allarmato tutti gli analisti del settore finanziario per le decisioni prese dall’amministrazione federale.
La banca californiana utilizzava il denaro dei suoi clienti per effettuare gli investimenti in obbligazioni (o bond). Gli investitori e i correntisti erano per lo più provenienti da società tecnologiche, per cui in poco tempo, data l’espansione del settore soprattutto durante la pandemia, aveva raccolto somme per 200 miliardi di dollari diventando un punto di riferimento nella zona. L’aumento dei tassi di interesse deciso dalla banca centrale statunitense e l’avvio di un politica monetaria restrittiva per contrastare l'aumento dell’inflazione, ha comportato una contrazione nel valore degli investimenti della stessa SVB. A questi cambiamenti si è unita la crisi del settore Tech, che va avanti da ormai un anno e che comprende anche i big come Google o Meta.
Queste condizioni hanno portato i clienti a dubitare della solidità banca e a togliere i propri depositi. Da qui arriviamo all’otto marzo scorso, quando un ramo della banca, la SVB Financial Group, ha annunciato la vendita di titoli e bond per 21 miliardi di dollari con lo scopo di acquistare altro capitale in grado di sostenere gli investimenti dei correntisti, al costo di una perdita di 2 miliardi. Ciò ha scatenato il panico, portando i clienti a ritirare i loro risparmi in quella che è chiamata comunemente "corsa agli sportelli". A causa di questi presupposti, la banca ha dichiarato il fallimento.
Con un buco di bilancio di 1,8 miliari di dollari, il fallimento di SVB è il più grande dal 2008.
L’intervento del governo
In risposta all'emergenza finanziaria di venerdì, il governo americano, insieme agli altri due più importanti istituti di credito, Federal Reserve e Fdic, ha preso la decisione di fungere da garanzia per le perdite degli investitori. Attraverso la creazione di fondo di salvataggio emergenziale, il dipartimento del Tesoro si occuperà di pagare i debiti dei correntisti lesi dal fallimento della banca. I soldi necessari a ripagare gli investitori sono stati presi dal Fondo di assicurazione della Fdic. Questa scelta è stata dettata dalla volontà del presidente di non voler gravare direttamente sulle tasche dei contribuenti, rendendo la risoluzione della crisi un salvataggio a metà.
Tuttavia, non a tutti gli analisi è piaciuta questa scelta. Secondo Bestinver infatti, società spagnola presente e operante a Piazza Affari, la creazione del fondo di salvataggio non è stata una scelta ottimale perché hanno diffuso il rischio di fallimento a ulteriori banche, le quali "se falliranno, saranno sostenute dalle altre e i premi per il rischio degli istituti solidi aumenteranno", rendendo più grandi eventuali crisi successive.
In ogni caso, come dichiarato da Ro Khanna, membro del Congresso del 17° distretto della California, la SVB è la "linfa vitale dell’ecosistema tecnologico", per cui risulterà difficile che il governo la faccia fallire definitivamente. E proprio questa sua prerogativa di essere così specializzata su un settore si è rivelata essere anche il suo tallone d’Achille. Al momento, la banca si trova all'asta e nelle ultime ore anche Elon Musk si è reso disponibile a rilevare l'istituto attraverso Twitter.
Le ripercussioni
Il week end di fuoco per la finanza statunitense ha portato una apertura delle borse mondiali al ribasso. Questa mattina c’è stata una riunione d’emergenza della Banca Centrale europea per discutere di questo tema. Il rischio contagio finanziario è ancora sul tavolo e per quanto riguarda i nostri mercati nazionali la situazione si è fatta sentire. Con Milano all'apertura peggiore in Europa, lo spread è salito di nuovo toccando quota 190.
Ci sarà una nuova crisi del 2008? In generale, i timori per una nuova crisi finanziaria mondiale hanno portato tutte le banche centrali del vecchio continente a tagliare le previsioni sui rialzi dei tassi e i titoli di stato sono decollati. E sebbene l'impatto reale sia stato meno importante di quanto previsto, resta preoccupazione per la reazione dei risparmiatori. Al momento la situazione è ancora in aggiornamento ma non sembrano esserci segnali che parlino di una crisi imminente. Il caso sarà esaminato domani dal Consiglio dei ministri dell'Economia a Bruxelles.
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oggi vanno per la maggiore start-up green, così mi ha detto un amico...e infatti....;-)
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Ti vs Fi
En esta última entrega de la serie sobre comparaciones entre funciones cognitivas tenemos las funciones Ji. Se trata de las funciones que procesan información que proviene de las funciones Pe.
¿Porque hacer está comparación? Las dos manejan la información subjetivamente gracias a que generan un marco de referencia interno en el usuario por el que pasa dicha información y determina si es compatible o no con este marco.
Así tenemos que estas dos funciones son similares porque:
Las dos son estáticas, lo que quiere decir que Ti ve de manera discreta las dependencias lógicas y estructurales de el estado de las cosas mientras que Fi ve de manera discreta las relaciones interpersonales.
Son racionales e introvertidas, evalúan relaciones internas entre las cosas. Es decir, discriminan estás relaciones tomando en cuenta objetos internos (subjetivos) y determinan su compatibilidad o añaden nuevos objetos que puedan expandir la evaluación a estas relaciones.
Hasta cierto punto pueden tocar algunos puntos similares. Un usuario de Ti va a tomar como verdaderas las cosas que están acordé a ciertas dependencias lógicas subjetivas, sentido de coherencia y exactitud de pensamiento, orden y regularidad mientras que un usuario de Fi lo hara cuando algo esté acorde a sus principios morales subjetivos, resonancia o disonancia de sentimientos, espacio emocional y sus relaciones interpersonales.
Estás dos funciones se encuentran estrechamente relacionandas con la Normalización. En el sentido de que se encargan de la estabilidad y el balance internos y externos. Cuando se trata de un tipo IXXP tomaría el rol de la conciencia grupal y cuando se trata de tipos como EXXP tomarían el rol de los coordinadores principalmente cuando su función auxiliar (Ji) está acentuada. Así, las dos funciones conducen a la normalización del pensamiento aunque desde diferentes perspectivas: la función Fi suele ser concienzuda y ansiosa (referente a la autorregulación y control de impulsos) mientras que Ti es formal y pedante (referente a regulaciones y leyes oficiales). Esto quiere decir que Fi no necesita, de primera instancia, conocer reglas formales sino más bien una tradición moral mientras que Ti necesita referencias sobre reglas formales que el usuario acepta subjetivamente.
Eso quiere decir que su función en el usuario y en el grupo es la misma, las dos regulan y mantienen estatutos acerca de diversas áreas de la vida la diferencia en su enfoque.
Los usuarios de Ti siempre van a buscar un analisis lógico y consistente acerca de algun tema o comportamiento, cuestionando las razones estructurales, buscando respuestas a incógnitas de que es o porque es así el objeto, cuál es su relación con otros objetos, y para esto usará algún sistema axiomático y formal con el cual discriminar la información además de generar alguna clasificación y forma de ordenamiento para, posteriormente, profundizar más. De esta manera cada usuario de Ti tiene su propio sistema de premisas que le permite procesar información externa o interna.
Los usuarios de Fi mantienen una constante introspección que los dirige a analizar las razones afectivo-emocionales y morales del comportamiento de si mismos y los demás, su análisis se basa en su mayoría a lo que coinciben cómo correcto o incorrecto, buen comportamiento o mal comportamiento, algo aceptable o inaceptable, deseable o no. De esta forma su grado de autoconomiento la mayoría de las veces es superior a los usuarios de otras funciones. Pueden profundizar acerca de cuestiones morales en las que se encuentran envueltos y permitirse ir más allá, encuentran respuestas y plantean preguntas sobre valores y moralidad, además de tener un respeto por la moral ajena aunque la califiquen como contraría a la suya.
En resumen, ambas son funciones estáticas, racionales e introvertidas que evalúan las relaciones internas entre las cosas desde diferentes perspectivas. Mientras Ti se enfoca en las dependencias lógicas y estructurales, Fi se enfoca en las relaciones interpersonales y los principios morales. Ambas se encargan de la estabilidad y el balance internos y externos y conducen a la normalización del pensamiento. Aunque su enfoque es diferente, ambas regulan y mantienen estatutos acerca de diversas áreas de la vida.
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i “lockdown” possono affascinare la politica europea perché offrono una “involontaria” valvola di sfogo economica. Comprimono la domanda interna, agiscono in senso contrario alla salita dei prezzi, difendono la competitività della manifattura europea (poco import) in un quadro internazionale da “tutti contro tutti”. La relazione tra riduzione della pressione inflattiva interna e lockdown è già stata indagata e discussa a lungo sui maggiori media occidentali a proposito della Cina; mentre la Cina rimaneva chiusa Pechino accumulava scorte e firmava contratti di approvvigionamento. (...)
Oggi l’Europa e l’Italia sembrano tornate in prima linea nella “lotta al Covid” in un quadro molto particolare per il Vecchio continente. È una coincidenza o una deriva “cinese”?
da https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-2023-quellallarme-covid-cinese-che-sembra-fatto-apposta-per-aiutare-gli-usa/2464767/
Ariciccia con la guida cinese alla decrescita infelice.
Nulla avviene (e viene sottolineato dal mainstream media) per caso.
Rimarcare certe "coincidenze" genera il cd. complottista.
Se ci aggiungiamo un po' di analisi informata con un minimo di competenze, diventa rivelazione di come certi eventi diventino OPPORTUNITA' - la scorciatoia salvifica - agli occhi dei corto-miranti fronte bassa alla guida del gregge. Anticipazione.
PURTROPPO A VOLTE RITORNANO, le scorciatoie (e portano fatalmente i corto-miranti a far perder tempo cioè valore e peggio, anche la salute).
Noi che scientifici siamo davvero non per sentito dire, speriamo davvero di sbagliarci.
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