#alimetazione
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30.10.2019
Sta procedendo tutto secondo i piani, mi sono pesata questa mattina e sono rimasta molto felice di vedere 85.9 kg sulla bilancia, il mio primo obiettivo è ormai quasi raggiunto e non vedo l'ora di arrivarci, perché mi dà sempre una grande botta di autostima quando vedo quel numerino scendere e tra poco potrò dire di avere perso QUINDICI CHILI solo con le mie forze.
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World obesity day 2020: uniti per una svolta all’obesità.
World obesity day 2020: uniti per una svolta all’obesità.
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’obesità interessa 650 milioni di persone nel mondo e costa duemila miliardi di dollari. Lo stigma basato sul peso si traduce in atteggiamenti negativi verso le persone con obesità e rappresenta un problema sociale molto diffuso e in aumento. La Giornata Mondiale dell’Obesità di quest’anno propone la collaborazione di tutte le parti…
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Venetkens Cena storica dessert pere cotte nel vino rosso
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Lezioni di alto livello, in sede e online . . . #allenamento #alimetazione #donna #parto #gestante #gestazione #training (presso SIFA)
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Senza Glutine - [#Tutorial] Cosa vuol dire essere celiaci? http://www.diggita.it/v.php?id=1614706
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APPUNTI DI SARA E DANIELA... un piccolo viaggio nel tempo!
Dall'Età del Rame ai giorni nostri, il più antico alimento che ha favorito lo sviluppo del nostro organismo e che potrà a pieno titolo conservare la nostra salute: i cereali.
Per questo primo martedì insieme, ci aspetta un piccolo viaggio nel tempo... da un'antica storia d'origine Indiana, per poi catapultarci all'età del Rame ed infine ritornare ai giorni nostri. Alla scoperta del più antico alimento che ha favorito lo sviluppo biologico del nostro organismo e che, se introdotto regolarmente nella nostra alimentazione potrà a pieno titolo migliorare e risolvere molti problemi legati alla nostra salute.
Partiamo dalle parole della Bhagavadgītā: “Tutti gli esseri debbono la loro esistenza al cibo”.
Lo sapeva di certo, il Dio Shiva, che un giorno creò una bellissima fanciulla dalla formidabile bellezza: Retna Dumilla (Gioiello Splendente). Il Dio, innamoratosi di lei, le chiese di diventare sua moglie, ma Retna rispose che l'unione non si sarebbe compiuta se prima egli non avesse creato un cibo col quale potersi nutrire ogni giorno senza stancarsene. Shiva fece vari tentativi, ma furono tutti inutili perché Retna Dumilla era di gusti difficili; così il Dio, adirato, costrinse la fanciulla a sposarlo con la forza. La povera giovane ne morì di dolore, ma dopo quaranta giorni, di notte sulla sua tomba comparvero delle piccole luci. Da quelle luci al mattino spuntarono tanti piccoli germogli. Commosso, Shiva diede a quella pianta il nome di Pari (Riso). Quella pianta avrebbe dato agli uomini l'alimento che Retna Dumilla aveva richiesto, un cibo che si potesse mangiare ogni giorno.
Favole, miti e leggende direte, eppure no, qui chiamiamo in merito la Storia. Sembra che il nostro uomo venuto dal ghiaccio, chiamato informalmente Oetzi, già nel 3100-3300 a.C fosse un ghiotto consumatore di cereali, ne parlano chiaro i resti trovati nel suo intestino. La sua dieta sembrava essere stata tendenzialmente vegetariana e, come molti di noi ancora oggi, era intollerante al lattosio (su quest'ultimo punto vorremmo porre l'attenzione, argomento che affronteremo sicuramente in uno dei prossimi articoli).
Il nostro caro cugino antenato quindi non sembra si cibasse solamente di carne, a differenza di quanto mostra l'odierna iconografia! Arriviamo ai giorni nostri e prendiamo in prestito un paio di rimandi di anatomia. Partiamo dalla dentatura e giochiamo con i numeri:
32 denti in tutto
20 fra molari e premolari (necessari per frantumare i chicchi dei cereali, i legumi e i semi)
8 incisivi (necessari per tagliare le verdure)
4 canini (per masticare la carne)
Vegetale batte la carne 7 a 1.
Denti oltretutto smussati e piatti e non aguzzi come quelli dei carnivori (che consentono un processo di lacerazione).
E poi c'è il nostro caro martoriato intestino, decisamente lungo rispetto a quello dei carnivori, strutturato per digerire piccoli pasti e frequenti o continui, succhi digestivi meno concentrati e assimilazione molto lenta. Quindi sembra che per come siamo fatti il nostro corpo richieda un consumo abituale di cereali, verdure, legumi e semi contro un saltuario consumo di derivati animali.
Ora chiamiamo in causa l'Assessorato alla Tutela della Salute e della Sanità, e la campagna di informazione per una sana alimentazione della Regione Piemonte in merito al progetto di prevenzione delle recidive nei soggetti già colpiti da accidenti cardiovascolari. Alla base della piramide alimentare cosa troviamo? Cereali e legumi, subito sopra verdura e frutta, poi a ridursi sempre di più pesce e carni bianche, carne rossa e latticini, grassi e zuccheri.
Inoltre alla voce Pane, Cereali e Pasta si ricorda di preferire l'uso di alimenti integrali.
Il cereale integrale infatti è l'alimento più equilibrato per l'essere umano, il suo contenuto di carboidrati, proteine, sali minerali, vitamine, enzimi , amminoacidi e grassi costituisce il nutrimento ideale e la crusca facilita il funzionamento dell'intestino.
Al contrario dei derivati animali che si accumulano nelle pareti dei vasi sanguigni, le fibre dei cereali sono benefiche perché facilitano la peristalsi intestinale. Richiedono inoltre una prolungata masticazione, movimento questo delle mandibole che scioglie le tensioni apportando beneficio al sistema nervoso e all'apparato digerente, anche perché il processo digestivo dei carboidrati dei cereali ha inizio nella bocca alleggerendo il carico di lavoro all'intestino.
Dal punto di vista energetico (abbiamo toccato ogni aspetto, perché questo) Il chicco di cereale ha la polarità dinamica ideale, rappresenta infatti contemporaneamente il seme e il frutto della pianta, il suo inizio e la sua fine, quindi un ciclo intero di vita.
Basare quindi la nostra alimentazione sui cereali pare la scelta più sensata, e significa lavorare per il bene della nostra salute, prevenire e nutrirsi di energia naturale e rinnovatrice.
In tutto il mondo e da sempre gli uomini si sono alimentati di cereali e una delle migliori caratteristiche dell'alimentazione italiana è che include l'uso di molti piatti a base di cereali.
Una piccola carrellata tra questi ci farà capire che patrimonio di salute e quanta fantasia di gusto e proprietà questo alimento ci può portare quando introdotto nelle nostre ricette ed a ogni pasto.
Uno dei più antichi in assoluto è l'Amaranto, assieme al mais e la quinoa è stato per millenni alla base dell'alimentazione delle civiltà del Centro America. Ricco di proteine facilmente assimilabili, di calcio, fosforo e ferro. A molti parrà incredibile ma sappiate che 100 gr di amaranto contengono più calcio di 100 gr di latte.
Privo di glutine come il Sorgo (altro cereale ritrovato), adatti entrambi a chi soffre di intolleranze.
L'Avena è il cereale in assoluto più adatto per gli sportivi ma non solo. I Cinesi prima e successivamente i Latini già migliaia di anni fa vennero a conoscenza delle proprietà di questo cereale, oltretutto di facile adattabilità ai climi anche freddi ed umidi.
Ricco di vitamine del gruppo B (B1 e B2) oltre che di PP e D. Perché per gli sportivi? E' un alimento molto calorico ma anche adatto a chi è in fase di crescita o per casi di deperimento, contiene infatti l'ormone della crescita chiamato auxina.
C'è poi il Mais, il meno provvisto di proteine rispetto ad altri cereali, ma se abbinato ad altre fonti quali i legumi diventa un piatto completo.
La prima pianta risale a 8000 anni fa, è dalla crescita facile, richiede infatti un tempo di lavoro limitato. Per questo motivo si pensa che i Maya e gli Aztechi, che consumavano e coltivavano questo cereale, avendo più tempo a disposizione si sbizzarrissero nella costruzione delle loro imponenti opere.
Per l'estate che è alle porte segnatevi nella lista della spesa l'Orzo, povero anch'esso di glutine, presto soppiantato dal frumento perché poco adatto alla panificazione. In realtà era usato in Egitto per preparare focaccia e pane azzimo, gli antichi cristiani inoltre producevano anche loro pani non lievitati di farina di orzo, uso questo trasmesso fino ai giorni nostri nella consacrazione dell'ostia.
Alimento facilmente digeribile, ricco di calcio e fosforo è un ottimo ricalcificante, disintossicante, emolliente e rinfrescante quindi adatto per i periodi caldi.
Chissà che sapore avranno poi avuto le frittelle di Segale dei Celti e dei Germani. Alla base dell'alimentazione dei paesi di cultura tedesca la segale è ritenuto un anti-arteriosclerotico, rende elastici i vasi sanguigni e favorisce la circolazione.
E per chi ha preso una direzione differente scegliendo la via vegetariana o vegana, o chi volesse diminuire l'apporto di alimenti di origine animale ma continuasse a porsi la domanda sulle proteine, chiamiamo in causa il Grano Saraceno. Un infiltrato, non è una graminacea infatti ma per l'alto tenore di carboidrati viene assimilato ai cereali. Dal punto di vista biologico le sue proteine sono paragonabili a quelle della soia e della carne senza presentare le caratteristiche negative di quest'ultima. Produce rapidamente buon sangue, ricco di ferro e vitamine del gruppo B ed E oltre che magnesio e sali minerali. Anche questo è un super cereale da usare preferibilmente nei periodi invernali, e in caso di deperimento è perfetto.
E per chi vuole prendersi cura anche della propria bellezza? Nessuna crema miracolosa, portate nel piatto oltre a verdura di qualità un cereale, oltretutto precursore di tutti i cereali: il Miglio. Ricco di acido salicilico contribuisce alla crescita e al mantenimento della salute di pelle, capelli, unghie e denti. Anch'esso privo di glutine, ricco di vitamine del gruppo A e B e di acido folico. Attenzione, potrebbe esserci una controindicazione: contiene lecitina e colina quindi oltre a curare la vostra bellezza potrebbe anche favorire i lavori intellettuali! Perfetto per le donne in gravidanza e per lo svezzamento del vostro bambino (anche di questo parleremo più diffusamente in un prossimo articolo). E per chi soffre di acidità di stomaco via libera al miglio.
Il più vecchietto invece è il Farro, si sono trovati reperti di coltivazione che risalgono al VIII-VII millennio a.C. Alla base dell'alimentazione delle legioni romane, veniva usato per preparare pane e focacce oltre che polente. Molto poco calorico, ha un alto contenuto di fibre insolubili che garantiscono un corretto transito intestinale.
Un altro infiltrato nella categoria è la Quinoa, è infatti una pianta erbacea della famiglia degli spinaci e della barbabietola e ha un ottimo contenuto di proteine, pensate veniva chiamata proprio per le sue proprietà dagli Inca la “madre di tutti i semi”.
Adatta per tutti dai bambini ai celiaci, contiene inoltre la lisina, amminoacido di solito assente nei cereali oltre che la trimetilglicina, che ha un'azione protettrice del DNA con un forte potere anti-invecchiamento e anti-tumorale.
In ultimo non certo per importanza c'è il Riso, per il quale vogliamo spendere un poco più di tempo e spazio. Graminacea di origine asiatica, I Cinesi la coltivavano a scopo alimentare già nel VI millennio a.C, così come evidenziano testimonianze da diversi siti del neolitico nella Cina Orientale. Ad oggi è il cereale più importante sulla terra, nutre circa metà della popolazione mondiale, aiuta intestino crasso e polmoni, che sono organi escretori atti cioè all'eliminazione delle scorie alimentari e della respirazione. Aiuta il corpo ad appianare gli squilibri rafforzando mente e sistema nervoso.
Un intestino malato è alla causa come sappiamo dell'origine di molte malattie, anche delle più gravi, in quanto è da esso che il sangue assorbe il nutrimento per il corpo. Un alimento che giorno dopo giorno aiuta a curare il nostro intestino, il riso è utile inoltre nelle diete, se integrale può essere infatti mangiato ogni giorno senza far ingrassare. Le popolazioni che non fanno mancare nella loro dieta il riso sono infatti piccole e magre. Preferite quindi in caso di regimi dietetici il riso al pane e alla pasta.
Apriamo qui una parentesi, e sfatiamo il mito che per dimagrire bisogna eliminare dalla dieta i cereali, magari favorendo le proteine di origine animale (vedi diete quali la Dukan o quella Paleolitica): all'inizio avrete già visto che persino i nostri antenati che reputiamo così in forma si cibavano di cereali, anatomicamente non siamo adatti a mangiare solo carne e aggiungiamo che quello che fa davvero ingrassare è l'abuso di pasta e pane in particolare da cereali raffinati.
Riducete pure al 30-40% la porzione di cereali (rispetto al consigliato 50-60%) ma non toglieteli dai vostri pasti, e consumateli in chicchi, e solo saltuariamente in forma lavorata. I benefici sono come avete visto enormi e aiuteranno il vostro metabolismo e il sistema nervoso.
Tra tutte le varietà preferite il riso a grana lunga, il basmati, l'orzo, la quinoa, il miglio e il mais. Il tutto integrale. Eliminate poco per volta anche passando nel caso dal semintegrale l'uso di cereali raffinati. E questo è utile a tutti, non solo a chi è in regimi restrittivi. No quindi al riso bianco, al pane e alla pasta bianca.
E ripetiamo ancora sfatiamo il mito negativo del carboidrato, i cereali integrali in chicchi hanno un basso tasso glicemico, al contrario di quelli raffinati e in farina, e contengono invece tutti gli elementi per una corretta metabolizzazione degli zuccheri, che diventano energia per il corpo e la mente e non accumuli adiposi. Tutte le proprietà dei cereali come anche di molti altri alimenti si perdono invece con la raffinazione. A differenza di altre specie l'uomo sta alterando negli ultimi anni i propri alimenti, ma il consumo di una vasta varietà di cibi integrali favorisce da sempre l'evoluzione biologica e sociale e la qualità del cibo che consumiamo influenza la qualità del nostro sangue. La qualità del sangue influenza quello delle cellule, degli organi, dei tessuti compreso cervello e sistema nervoso. Di conseguenza funzioni fisiche e psichiche, il comportamento, i pensieri, le emozioni.
E se noi ingeriamo alimenti raffinati privi di tutte le loro proprietà e qualità, come possiamo pretendere che sia il nostro sangue? Quindi la chiave del destino collettivo, che noi riteniamo parta dall'individuo, è nel saper scegliere, preparare, curare e coltivare i cibi.
Come abbiamo visto l'evoluzione della specie umana in tutto il mondo è avvenuta in simbiosi con un cereale. Se possiamo assimilare in qualche modo o masticare e mangiare di tutto non vuol dire di certo che dobbiamo farlo. Specialmente se poi questo come stiamo capendo non ci sta facendo del bene. Abbiamo in mano una chiave di svolta che è il cibo, che può aprire le porte allo sviluppo quanto al nostro declino. Noi vi abbiamo mostrato come siamo arrivati sin qui, la specie più intelligente che allo stato attuale delle conoscenze sia mai esistita, che per questo ha un potere enorme nel bene e nel male sul pianeta. Vogliamo continuare ad evolverci ed imparare ad usare la nostra intelligenza in modo costruttivo, non tornare indietro, corrompere il nostro corpo o rendere la nostra mente pericolosamente poco sana. Sta a noi la scelta.
Sara e Daniela
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Alimenti per celiaci: quando il marketing è più importante della salute
Pochi giorni fa, una mamma affetta da celiachia ha creato una petizione on-line per chiedere che i buoni spesa per celiaci possano essere utilizzati anche nei supermercati. A oggi, vi hanno aderito più di 50000 persone, delle quali più di 10000 solo nelle prime ore; l’enorme successo è dovuto al consistente numero di italiani che hanno questa malattia: ne soffre 1 su 100. Per guarire dalla celiachia, un’intolleranza permanente alla gliadina, proteina del glutine contenuta nei cereali più comuni, quali il frumento, il farro, l’orzo, il kamut ecc., i celiaci devono eliminare dalla loro dieta cibi come il pane, la pasta e la pizza contenenti glutine, e sostituirli con i loro equivalenti che ne sono privi. I “sostituiti” sono però molto costosi o comunque più cari degli altri alimenti; per questo motivo, lo stato ha stabilito l’erogazione di buoni mensili spendibili nei punti vendita convenzionati, con i quali le persone celiache potranno acquistare, a seguito di esami medici approfonditi che attestino la malattia, prodotti alimentari specifici.
I cibi sono reperibili in speciali reparti dei negozi biologici, nei supermercati, e, soprattutto, nelle farmacie; in molte regioni si può, però, usufruire dei ticket spesa solo in queste ultime. La petizione nasce proprio da questa “scelta obbligata” dei malati, che, secondo i sostenitori della richiesta on-line, è un modo di speculare sulla malattia. Le farmacie non sono soggette ad alcun vincolo nello stabilire i prezzi di un prodotto, pertanto, la ridotta offerta e l’aumentata richiesta di cibi per celiaci, ne ha fatto lievitare i prezzi in modo incontrollabile; neanche le materie prime utilizzate – farina di riso, farina di mais e amido di mais – e i processi di lavorazione industriale cui sono sottoposti questi alimenti, ne giustificano il costo così elevato.
Il prezzo è comunque solo la punta dell’iceberg di una questione ben più ampia, che non ha nulla a che a vedere con la salute, bensì con il marketing. Come sostiene l’onorevole del PPE Tiziano Motti, i prodotti per celiaci dovrebbero essere classificati come alimenti speciali, affinché possano essere distinti dai famigerati “alimenti dietetici”, sui quali le industrie alimentari costruiscono massicce campagne pubblicitarie. L’eurodeputato di Reggio Emilia si è espresso con queste parole a seguito dell’esclusione dei cibi per celiaci dal nuovo Regolamento europeo al riguardo. Il Regolamento mira ad eliminare le ambiguità dell’obsoleta Direttiva quadro sui prodotti dietetici, che le industrie alimentari sfruttano da anni per vendere alimenti di questo tipo, bypassando le norme che regolano i messaggi di salute, e veicolando messaggi ingannevoli al consumatore.
I cibi senza glutine rientrano tra di essi, e, affinché in un prossimo futuro possano essere inseriti tra quelli tutelati dal Regolamento, è necessario, come ribadisce Motti, che sia riconosciuto il loro valore curativo; opinione peraltro sostenuta anche da Elisabetta Tosi, Presidente dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), secondo la quale le strategie di marketing cercano di far passare per “più sana” una dieta priva di glutine, banalizzando le esigenze nutrizionali delle persone affette da celiachia. C’è quindi da augurarsi che il successo della petizione e le ragioni fin qui esposte possano sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questa malattia, e stimolare un’approfondita riflessione sull’importanza dell’alimentazione.
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Un Giro d’Italia a tavola con le ricette ‘diabetically correct’ della SID Trionfano gusto e dieta mediterranea.
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Giornata Mondiale del Diabete, 14 novembre 2019 ● Le evidenze scientifiche disponibili non consentono di valutare gli effetti a lungo termine delle diete vegetariana, vegana, chetogenica e paleolitica sul diabete tipo 2 e le sue complicanze.
“ Per questa iniziativa – ricorda il professor Francesco Purrello , presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) – abbiamo coinvolto i…
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