#alienazione personale
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pier-carlo-universe · 4 days ago
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La mia depressione è chimica di Ivan Pozzoni: Un viaggio poetico tra introspezione e critica sociale. Recensione di Alessandria today
Con il suo componimento "La mia depressione è chimica", Ivan Pozzoni affronta due mondi apparentemente distinti ma profondamente intrecciati: la complessità delle emozioni personali e i malesseri di una società contemporanea in crisi.
La chimica della mente e quella della società: una riflessione in versiCon il suo componimento “La mia depressione è chimica”, Ivan Pozzoni affronta due mondi apparentemente distinti ma profondamente intrecciati: la complessità delle emozioni personali e i malesseri di una società contemporanea in crisi. Attraverso una poesia che mescola ironia e introspezione, Pozzoni dà voce al disagio…
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susieporta · 1 year ago
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Se vuoi andare avanti, devi tornare indietro.
Nell'ambito della crescita personale il passato si ricongiunge al futuro come in un cerchio.
C'è un momento, nella vita di ogni uomo, in cui egli è chiamato a realizzare ciò che è.
Si sente spinto, e direi quasi costretto, a inseguire i suoi valori più alti, o meglio, il suo scopo fondamentale.
Può essere l'avere una famiglia, lo scrivere un libro, il realizzare un'impresa, l'accudire un figlio disabile, il lottare per l'ecologia, per i diritti degli animali, fare un viaggio epocale, visitare un luogo o costruire un progetto, piccolo o grande che sia.
Il contenuto non importa.
Quello che conta è la forza con cui egli viene preso dalla chiamata.
Secondo Maslow quello dell'autorealizzazione è l'ultimo bisogno nella scala gerarchica da lui costruita sotto forma di piramide, ma non per questo è un qualcosa da sottovalutare.
Il bisogno di realizzare il proprio scopo vitale, se viene soppresso per qualche motivo, porta a depressione, alienazione, odio represso, depersonalizzazione.
La famiglia spesso trasmette questo divieto di autorealizzazione tramite quello che viene chiamato "irretimento".
Una condizione di prigionia mentale in cui, dato che i genitori o addirittura gli avi precedenti, non si sono potuti permettere di realizzare il proprio daimon per ragioni legate alla sopravvivenza, ingenerano nei figli l'idea che quello che il figlio desidera dalla vita, come il diventare musicista, comprare una fattoria, diventare vegetariano o altro, siano idee bislacche che non ci si può permettere quando bisogna lavorare duramente per vivere.
I sogni di realizzazione del sé del bambino vengono spezzati dagli adulti che, nel loro stesso passato, non se li sono potuti permettere.
Ne parleremo, e soprattutto faremo esperienza di questo, il 30 dicembre a Perugia durante l'evento dedicato al karma familiare insieme a Claudia Crispolti.
Jung sottolinea come tale bisogno di autorealizzazione emerga tramite una specie di "chiamata".
Lo spirito viene chiamato dalla vita ad autoriconoscersi, tramite l'individuo, in un'opera che rifletta il senso di un'esistenza.
La chiamata può essere percepita come una sorta di vertigine, di magnetismo irresistibile, di forza esterna invincibile che chiama a sé.
Mediamente, origina da una crisi.
Può partire da un contesto drammatico e doloroso, il quale, sconvolgendo i piani del soggetto, le sue credenze e le sue convinzioni, lo costringe ad approfondire il senso della sua esistenza e a rinegoziare una nuova direzione di vita.
Più autentica e più vera.
Milton Erickson, il più grande ipnoterapeuta mai vissuto, ad esempio, sentì la chiamata che annunciava la sua vocazione a diventare un guaritore, nel momento in cui rimase completamente paralizzato, a 17 anni, a causa di una grave forma di poliomielite.
Non potendo più muovere nessun muscolo, riuscì a comunicare con la madre solo tramite il battito di una palpebra, e in quello stato di paralisi cerco in tutti i modi di analizzare se stesso e i propri meccanismi interni, al fine di comprendere i fili che collegano la mente e il corpo.
Tramite questo percorso non solo riuscì a comprendere come l'essere umano può essere influenzato attraverso parole e suggestioni ipnotiche, capaci di aiutare le persone a far emergere le loro risorse, a guarire traumi e a risolvere problemi di varia natura.
Ma diede uno scopo alla sua stessa esistenza.
In questo senso, la chiamata dello spirito si rivela attraverso un domandare che utilizza questi interrogativi fondamentali: che senso ha la mia vita? O anche, meglio: dove voglio andare e dove sto andando?
Dove sto andando, si collega inevitabilmente con la domanda circa la propria origine, o l'analisi della propria natura, delle proprie radici.
Se so da dove vengo, infatti, posso scoprire dove potrò andare in futuro.
Se so dove sono bloccato, posso sciogliere tali blocchi, mettere in atto le mie risorse, e realizzare le mie tendenze esistenziali.
Ecco perché gli scienziati analizzano tutti quei fenomeni, macroscopici e microscopici, i quali si ricollegano all'origine dell'universo.
Se conosciamo ciò di cui siamo fatti, come nasce la materia, quando e a partire da quali cause, possiamo comprendere in che modo poter sviluppare il nostro futuro.
La ricerca scientifica, sebbene abbia come scopo la sopravvivenza e lo sviluppo della tecnologia, nasconde, in questo senso, una domanda filosofico-esistenziale.
Quando ricevo la chiamata dallo spirito, quello che posso fare è confrontarmi con me stesso e con le mie radici per capire dove devo andare per realizzare lo scopo fondamentale della mia esistenza.
Questa strada mi tira a sé come un demone senza nome, come un incantesimo, una forza sovrapersonale.
Non a caso Jung rimodulò l'assunto freudiano secondo il quale solo il passato determinava il futuro, sostenendo che anche il futuro, cioè le tendenze teleologiche dell'inconscio, determinassero il presente.
In questo senso la chiamata dello spirito, o del sé, collega il futuro al presente e al passato, in una circolarità che ci costringe a fare i conti con ciò che davvero è importante per noi.
Il senso del dovere, che spesso connota la chiamata, è diverso dal dovere imposto da un'autorità interna introiettata, cioè dal super io.
La sua spinta è costrittiva ma non distruttiva, perché si avverte che il suo scopo è rivolto a un fine superiore trascendente, il quale raffigura un'istanza positiva di realizzazione.
L'io è utilizzato a tale scopo e viene trasceso, per un bene superiore.
Si ha la sensazione di essere diventati dei servi, il cui compito rende privilegiati e umili al tempo stesso.
Quando ho ricevuto la chiamata dello spirito per aiutare gli altri, attraverso il counseling e la scrittura, vivevo un periodo di crisi totale in cui sono stato costretto a ritornare al rapporto traumatico con i miei genitori, per rielaborare la mia percezione degli eventi passati.
Più e più volte.
E oggi, dopo anni di terapia, sono ancora lì che scavo nelle macerie, nelle rovine, per cercare di vedere che cosa è andato, cosa non è andato, e come possono nascere i fiori dall'asfalto.
Vado avanti, sviluppo le mie risorse e do voce al mio demone interiore, allo spirito, proiettandomi verso il futuro, e al tempo stesso rielaboro il passato per vivere meglio il mio presente.
Il bisogno di autorealizzazione, così come tutti gli altri bisogni vitali legati all'affettività, allo sviluppo di relazioni sane, o al benessere di sé in generale, non possono essere soppressi.
La natura, non tollera il vuoto.
Lo spirito, quando non è stato servito e saziato, ha sempre nostalgia di sé.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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rideretremando · 1 year ago
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"Io lo spot della pesca dell’esselunga non l’ho visto, ma sulla questione separazione della quale tutti parlate posso dire due cose- sia a livello personale sia a livello lavorativo: i figli soffrono la separazione fino ad un certo punto. Ciò che soffrono di più è il costante litigio dei due genitori: per questo è necessario mandare giù rospi grandi come case e salvaguardare i rapporti tra l’altro genitore e figlio.
Chi non salvaguarda questo rapporto coprendosi dietro alla volontà del figlio di non vedere più l’altro crea problemi micidiali, una sofferenza indescrivibile ma non solo all’ex coniuge, ma al figlio stesso. Ho visto e sentito tante di quelle cose in tal senso che sforano nella vera e propria alienazione parentale che dovrebbero solo concludersi in un avvocato che prende il genitore rancoroso e gli urla in faccia: ma la pianti, cretina?
( femminile non a caso, solitamente la gestione principale è’ affidata alla madre)"
Francesca Kowalsky
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ilpierpo · 19 days ago
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**Tono e umore:** Il tono è riflessivo e introspettivo, evocando un senso di nostalgia e desiderio. L'umore è venato di tensione e disagio, in particolare per quanto riguarda la lotta del protagonista con l'identità e le norme sociali.
**POV:** Il pezzo è scritto in prima persona, consentendo un'esplorazione personale e intima dei pensieri e dei sentimenti del narratore. Il tempo è prevalentemente al passato, creando un senso di reminiscenza.
**Vocabolario e scelta delle parole:** Il vocabolario è diretto ma evocativo, con un mix di linguaggio colloquiale e formale. L'autore utilizza termini specifici relativi alle esperienze del protagonista, come "gioco erotico" e "omosessualità", che aggiungono profondità alla narrazione. Il linguaggio figurato è minimo ma efficace, e accresce il peso emotivo del viaggio del protagonista.
**Struttura della frase:** Le frasi variano in lunghezza, con un mix di strutture complesse e semplici. Alcune frasi sono elaborate e descrittive, mentre altre sono concise, riflettendo il conflitto interiore del protagonista. L'uso di frammenti e di vari tipi di frasi contribuisce al ritmo generale della narrazione.
**Ritmo e ritmo:** Il ritmo è moderato, consentendo momenti di riflessione intervallati da rivelazioni emotive più intense. Il ritmo varia tra passaggi più lenti e contemplativi e momenti più rapidi e urgenti, in particolare durante gli incontri del protagonista con Antonino.
**Dialogo:** C'è un dialogo diretto minimo nell'estratto, ma il monologo interiore del protagonista trasmette un forte senso della voce. Gli schemi del discorso sono informali, riflettono la giovinezza e l'innocenza dei personaggi, evidenziando anche la gravità della loro relazione segreta.
**Stile descrittivo:** l'autore impiega immagini sensoriali vivide per descrivere l'aspetto fisico e le esperienze emotive del protagonista. Il livello di dettaglio è sufficiente per creare un quadro chiaro dell'ambientazione e dei personaggi, evocando anche i sentimenti di confusione e alienazione del protagonista.
**Temi e motivi:** i temi ricorrenti includono identità, segretezza e la lotta contro le norme sociali. Il motivo della natura, rappresentato dall'ambientazione rurale, contrasta con il tumulto interiore del protagonista, enfatizzando sentimenti di isolamento e desiderio di accettazione.
**Contesto culturale e storico:** la narrazione è ambientata negli anni '70 in Italia, un periodo in cui l'omosessualità era fortemente stigmatizzata. Questo contesto culturale informa le esperienze e i sentimenti di vergogna e paura del protagonista, plasmando lo stile generale e la profondità emotiva del pezzo.
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**Tone and Mood:** The tone is reflective and introspective, evoking a sense of nostalgia and longing. The mood is tinged with tension and unease, particularly regarding the protagonist's struggle with identity and societal norms.
**POV:** The piece is written in the first-person point of view, allowing for a personal and intimate exploration of the narrator's thoughts and feelings. The tense is predominantly in the past, creating a sense of reminiscence.
**Vocabulary and Word Choice:** The vocabulary is straightforward yet evocative, with a mix of colloquial and formal language. The author employs specific terms related to the protagonist's experiences, such as "gioco erotico" and "omosessualità," which add depth to the narrative. Figurative language is minimal but effective, enhancing the emotional weight of the protagonist's journey.
**Sentence Structure:** The sentences vary in length, with a mix of complex and simple structures. Some sentences are elaborate and descriptive, while others are concise, reflecting the protagonist's internal conflict. The use of fragments and varied sentence types contributes to the overall rhythm of the narrative.
**Pacing and Rhythm:** The pacing is moderate, allowing for moments of reflection interspersed with more intense emotional revelations. The rhythm shifts between slower, contemplative passages and quicker, more urgent moments, particularly during the protagonist's encounters with Antonino.
**Dialogue:** There is minimal direct dialogue in the excerpt, but the internal monologue of the protagonist conveys a strong sense of voice. The speech patterns are informal, reflecting the youth and innocence of the characters, while also highlighting the gravity of their secret relationship.
**Descriptive Style:** The author employs vivid sensory imagery to describe the protagonist's physical appearance and emotional experiences. The level of detail is sufficient to create a clear picture of the setting and characters, while also evoking the protagonist's feelings of confusion and alienation.
**Themes and Motifs:** Recurring themes include identity, secrecy, and the struggle against societal norms. The motif of nature, represented by the rural setting, contrasts with the internal turmoil of the protagonist, emphasizing feelings of isolation and longing for acceptance. **Cultural and Historical Context:** The narrative is set in the 1970s in Italy, a time when homosexuality was heavily stigmatized. This cultural backdrop informs the protagonist's experiences and feelings of shame and fear, shaping the overall style and emotional depth of t
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koufax73 · 3 months ago
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Darrn, "Radici veloci": recensione e streaming
Radici Veloci è il nuovo ep di Darrn, disponibile per M.A.S.T./Believe Digital, anticipato dal singolo Sensazioniㆆ. Radici Veloci è un dialogo tra passato e presente, tra la profondità delle radici e l’impulso del movimento. Le tracce trasportano l’ascoltatore in un universo sonoro fatto di emozioni, tra atmosfere r&b e sfumature urban. Alienazione, solitudine e crisi personale: questi elementi…
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spirito-libero199 · 4 months ago
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youtube
conversazione con chat gpt:
traduzione
The Future's Void • 2013
Satellites
Testo di "Satellites" di EMA
Apri i satelliti, apri i satelliti
Apri i satelliti, apri i satelliti
Apri i satelliti, apri i satelliti
Apri i satelliti, apri i satelliti
Lei è così femminile in questo grande spazio
Non riesco a leggerli, ha lasciato dei sogni
Apri i satelliti, apri i satelliti
Apri i satelliti, apri i satelliti
Sì, sì, mentre i pensieri si uniscono alla notte
Spingerò gli occhi luminosi verso il cielo
Posso vederli, due, tre, quattro, cinquemila di loro
E ricordo quando il mondo era diviso
Da un muro di cemento e un cubo di ferro
Li porto ancora nello spazio e non torniamo, oh, che spreco
Apri i satelliti, apri i satelliti
Apri i satelliti, apri i satelliti
Apri i satelliti, apri i satelliti
Non stanno uscendo così bene
Ho un incantesimo tutto nuovo
Non stanno uscendo così bene
io: parlami del significato di questo brano.
gpt:
"**Satellites**" di EMA è un brano del 2013 che appare nell'album *The Future's Void*. Il tema principale della canzone ruota attorno alla tecnologia, alla sorveglianza e al senso di alienazione nell'era digitale.
Il termine "satelliti" è usato simbolicamente per rappresentare l'idea di essere osservati e monitorati da lontano. I satelliti, da un punto di vista fisico, sono strumenti tecnologici che orbitano nello spazio e sorvegliano la Terra, ma nel contesto della canzone, sembrano richiamare il controllo e la mancanza di privacy, temi legati alla sorveglianza digitale. EMA canta ripetutamente "open the satellites", un invito che può essere interpretato come un'azione di rivelazione o svelamento, forse per mostrare la realtà di come le persone siano costantemente monitorate o sotto controllo.
La canzone si riferisce anche alla divisione del mondo, evocando immagini di muri di cemento e cubi di ferro, probabilmente un'allusione alla Guerra Fredda e al Muro di Berlino, simboli fisici di divisione e controllo, in contrasto con la sorveglianza digitale, più invisibile ma onnipresente.
L'atmosfera del brano è distopica e riflette la preoccupazione per l'invadenza della tecnologia nelle vite umane, suggerendo un futuro in cui si perde il controllo della propria privacy e individualità. Il riferimento alla "grande magia" e agli incantesimi potrebbe rappresentare il desiderio di trovare una via d'uscita o una soluzione a questo sistema opprimente, anche se non sembra riuscire a spezzare davvero il ciclo.
In definitiva, "Satellites" esplora il senso di impotenza di fronte a un mondo iperconnesso ma alienante, dove il progresso tecnologico porta con sé un prezzo elevato in termini di libertà personale e autonomia.
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loveint-diario · 2 years ago
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“La perdita della sensazione di essere ancora in qualche modo un soggetto umano si basa sul fatto che, nel campo di concentramento, l’uomo non solo sperimenta in modo totale di essere un oggetto all’arbitrio delle guardie, ma sa anche di essere un oggetto del destino, una sua palla da gioco. Avevo sempre pensato e detto che l’uomo generalmente sa cinque o dieci anni dopo a cosa è servito un evento della sua vita. Già ad Auschwitz mi forgiai un principio che doveva presto mostrarsi “giusto” e che più tardi i miei compagni presero a cuore. Quando mi chiedevano qualcosa, rispondevo in genere secondo verità”
Viktor E. Frankl, L’uomo in cerca di senso
A differenza di altre cose che ho scritto in passato, i capitoli di questo blog procedono molto lentamente, non soltanto perché la comprensione di un evento abnorme chiede tempo, ma perché ricordare per raccontare mi costa moltissimo.
Ricordare gli ultimi cinque anni della mia vita per raccontare un evento, che esattamente come per i sopravvissuti ad Auschwitz, è servito alla mia vita come il terremoto è servito alla Siria o alla Turchia, è estremamente difficile per me. M’impone di rievocare momenti della mia vita che preferirei considerare solo i brutti ricordi di qualcosa che è finito per sempre, ma così non è; quando guardo indietro, quello che vedo è un tempo congelato, dove ogni tentativo di liberarmi da questo incubo porta a un nuovo fallimento, a informazioni ancora più inquietanti, allo stesso sentimento d’impotenza.
Viktor Frankl racconta che in principio avrebbe voluto pubblicare il suo testo Uno psicologo nei lager senza utilizzare il suo nome, ma firmandolo solo con il suo numero 119.104, in questo modo intendeva dare rilevanza al suo proposito di riportare la sua esperienza, non come qualcosa di personale o come un resoconto scientifico di chi osserva e studia, ma come il vissuto di sofferenza delle “piccole” vittime e della “piccola” morte di una grande massa, alla quale lui stesso appartiene, solo come uno tra tanti, piccolo e di poco conto.
La verità è che per raccontare il dolore lo si deve comprendere, ma come si fa a comprendere l’orrore di una violenza da parte dei propri simili che non ha giustificazione né senso?
Per farlo bisogna mettere una distanza, una lunga distanza di tempo o di sentimento e prima di farlo, è necessario passare attraverso quella che Frankl definisce la svalorizzazione dell’io: la perdita della sensazione di essere ancora in qualche modo un soggetto umano, di essere io, con un nome e una storia, con un passato e un futuro dinnanzi, con relazioni familiari e una comunità alla quale si sente di appartenere.
Quanto inenarrabile sia l’orrore e quanta destrutturazione dell’io sia necessaria per dare forma agli eventi accaduti è magistralmente mostrato ne Il paese delle prugne verdi di Herta Müller, la scrittrice fu perseguitata dalla polizia segreta del regime di Ceaușescu, riuscendo a fuggire dalla Romania nel 1987 ed emigrando in Germania. In questo suo bellissimo libro gli oggetti e l’ambientazione prendono vita, si animano a volte di una volontà che sovrasta la protagonista alienandola completamente da sé stessa.
Quanta alienazione da sé stessi e distanza dai propri ricordi siano necessarie per sopravvivere al dolore è invece testimoniato da un’altra sopravvissuta ad Auschwitz, la dr. Edith E. Eger che ne La scelta di Edith racconta come le siano serviti più di quarant’anni, durante i quali ha dovuto convivere con flashback improvvisi e invalidanti attacchi di panico, prima di poter elaborare l’esperienza vissuta e darvi un senso. La sua scelta è stata proprio quella di cercare e trovare, attraverso la narrazione, un significato alla terribile esperienza vissuta, per non rimanere prigioniera con la mente ancora in quel campo di concentramento, perché quel “sopravvissuta”, participio passato di una brusca svolta nel suo cammino, prendesse il giusto posto nella narrazione, andandosi a collocare come soltanto uno dei capitoli, uno tra quelli più lontani dalla fine del libro della sua vita.
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Sono passati pochi giorni dalla celebrazione della Giornata della Memoria e quel pomeriggio stavo ascoltando Fahrenheit un programma radiofonico di Rai 3. Il conduttore stava intervistando Rezak Hukanovic autore di un romanzo autobiografico sulla deportazione nei campi di concentramento bosniaci. Anche lui affermava di aver avuto bisogno di raccontare la sua testimonianza in terza persona, il protagonista del suo romanzo è lui stesso ma tra l’autore e il personaggio c’è distanza, c’è una terza persona tra chi ha vissuto gli eventi e chi li racconta, c’è il dolore tra di loro. Quando il conduttore gli chiede come si può dare senso al fatto che, un giorno così all’improvviso, i tuoi vicini di casa o i tuoi colleghi di lavoro ti stanno puntando un fucile contro la nuca o stanno sparando a un tuo amico, Rezak Hukanovic risponde che l’unica cosa a cui pensa adesso è di sentirsi fiero di poter camminare a testa alta, di essere rimasto sé stesso nonostante l’orrore vissuto, di non aver perduto la sua dignità e la capacità di opporsi al male e all’ingiustizia.
Quando a Primo Levi fu posta la stessa domanda rispose “non li odio, ma non posso perdonarli”. Nelle testimonianze di Viktor Frankl, di Edith Eger, come di altri sopravvissuti ad atroci esperienze di violenza, ritorna sempre questo dignitoso rispetto per sé stessi, per l’essere rimasti in grado di discernere cosa fosse giusto da cosa sbagliato e capaci di scegliere e difendere il bene, sempre e comunque.
Tempo fa qualcuno che conosce bene i dettagli di questa storia, anche quelli prettamente tecnici, mi espresse il suo stupore nel constatare come in tutti questi anni sia riuscita a rimanere me stessa. Non capii subito cosa intendesse dire perché so che questa esperienza mi ha molto cambiata, ho iniziato a capire cosa intendesse dire quando chi mi vuole bene, potendo assistere ad alcuni atti di stalking proprio mentre accadevano, non è riuscito a trattenere la sua rabbia contro lo stalker. Ho capito ancora di più, quando qualcuno mi ha chiesto se ero consapevole che un blog non era il modo più adatto per ottenere giustizia.
Cosa vuol dire ottenere giustizia? Che il cattivo finisca in prigione, sia giudicato e condannato? Che marcisca in prigione? Che vi muoia? Che ciò che è accaduto non si ripeta mai più? Che le vittime vengano risarcite?
Qualche giorno dopo la pubblicazione del mio ultimo articolo, è avvenuta la cattura di Matteo Messina Denaro, un evento epocale, tale da dichiarare soddisfatti giustizia è stata fatta! Ma dopo così tanti anni c’era chi invece di rallegrarsi sfogava la sua rabbia sui dettagli: perché non gli hanno messo le manette? Perché dobbiamo pagargli la chemioterapia? Il viagra, i gioielli, i biglietti di viaggi in posti esotici trovati nei suoi nascondigli, ogni dettaglio che possa far immaginare una latitanza all’insegna del piacere e del divertimento, fa aumentare l’indignazione per tutto il tempo che è riuscito a sfuggire alla cattura.
L’ingiustizia provoca rabbia ed è questo che tutti si aspettano dalle vittime, che provino rabbia e odio nei confronti dei loro carnefici, che vogliano giustizia come fosse una vendetta, che ottengano un risarcimento. Come se si potessero quantificare il dolore, la paura, il senso di smarrimento e d’impotenza, le perdite subite, i giorni senza fame, senza gioia, la sfiducia preventiva, e tutti i segni invisibili della violenza subita.
Quando si verificarono gli eventi di quella che fu poi definita la Strage di Gela, io avevo 13 anni e frequentavo il quarto ginnasio. Una delle sparatorie avvenne a pochi metri in linea d’aria dalla casa dei miei genitori dove vivevo, altre due sotto casa dei miei nonni, nella stessa casa dove andai a vivere qualche decennio dopo.
Dopo la strage furono messe in atto misure drastiche per dare, si disse, un chiaro messaggio alla criminalità organizzata, a Gela arrivò l’esercito. Non c’era angolo della città senza sorveglianza militare, senza camion e posti di blocco. Alcuni commercianti iniziarono a denunciare e nacque l’antimafia. Alcune delle persone che ricoprirono cariche di rilievo nella commissione che fu istituita sono finite sotto accusa negli anni successivi, per aver abusato delle loro posizioni perpetuando modelli mafiosi nel loro operato. A Gela un sindaco, omosessuale, comunista e cattolico, portava la croce di Cristo sulle spalle durante la via crucis del Venerdì Santo, per presentarsi come il martire della mafia, e per le minacce di morte ricevute per il suo impegno nella lotta contro la mafia, oltre la scorta armata, aveva dovuto proteggersi costruendo una villa di trecento metri quadrati con sorveglianza di altissimo livello, grazie al denaro dei contribuenti. È stato uno dei tanti sindaci che hanno amministrato il paese, affidando cariche e appalti pubblici ai propri fidati amici, parenti e amanti.
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Cosa significa giustizia per me, non è qualcosa che riesco a ritrovare nel mondo e nella società in cui sono cresciuta e vivo. Mi sembra che nel mio Paese tutto funzioni con dinamiche simili alla criminalità organizzata. La militanza, l’obbedienza e la lealtà agli interessi di un’organizzazione, di un partito, di un Ordine, di una cosca, sono spesso ritenuti crediti formativi più validi di molti titoli accademici e sono più utili a fare carriera, o anche solo ad accedere al mondo del lavoro.
Giustizia sarà fatta quando il prestigio dei nostri politici, dei nostri intellettuali, dei nostri scienziati, dei nostri accademici, dei nostri sanitari si baserà sui loro risultati e sui loro reali meriti piuttosto che sulla loro fedele militanza a qualche ideologia.
Non aspetto giustizia per me, per come vanno le cose quello che mi aspetto e quello in cui credo è che la verità presto o tardi, di solito tardissimo, si riveli. La verità è più certa e duratura della giustizia, soddisfa di più di qualsiasi vendetta o risarcimento perché rende liberi. È questa che io aspetto mentre cerco di trovare un senso a quello che mi è accaduto, rimanendo me stessa.
Roma 09 febbraio 2023 h: 7:14 pm
Capitolo 20 – La verità rende liberi
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gazemoil · 5 years ago
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I 10 MIGLIORI ALBUM DI METÀ 2020
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Se possiamo spendere due parole riguardo questi primi sei mesi del nuovo decennio diciamo semplicemente che non è stato come ci aspettavamo. Ci sentiamo ancora sopraffatti e commentare a livello generale una situazione così delicata e dai molteplici aspetti è davvero impossibile e non è nostra intenzione. La musica ci ha raccontato in parte di questo periodo difficile, ma la verità è che tutto è sembrato cristallizzarsi e poi esplodere di nuovo sfuggendo al nostro controllo. La musica avrebbe voluto non fermarsi e se un lato è stato così dall’altro non possiamo ignorare il fatto che i nostri artisti stanno procedendo faticosamente in ginocchio. Anche noi della redazione virtuale di gazemoil abbiamo fatto silenzio per un pò per occuparci di altro e far in modo che in futuro, lentamente, potessimo ripartire. Abbiamo deciso di farlo da qui, raccontandovi il meglio di ciò di cui non abbiamo parlato. Questi sono i 10 Migliori Album di Metà 2020.
10. Grimes - Miss Anthropocene (4AD, 2020)
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Specialmente in questi ultimi anni Grimes, nome d’arte di Claire Bucher, ha vissuto in un mondo tutto suo. La producer, cantante e multistrumentista è sempre stata un personaggio sui generis, ma con una vita privata che ultimamente si lega sempre di più a quella pubblica è inevitabile che la sua personalità fuori dagli schemi si scontri con i canoni dell’essere una figura sotto ai riflettori, dunque confrontarsi con l’essere messa in discussione, ma ancora di più per il suo stile di vita e delle idee davvero bizzarre, spesso per gli altri non comprensibili. Ed è su questo precario e non ben definito equilibrio tra l’essere visionari e l’avere una fantasia piuttosto spiccata che nasce l’album più importante della sua carriera, Miss Anthropocene. Invece di rispondere al fuoco incrociato che l’ha vista protagonista di polemiche e critiche ha deciso di allontanarsi ancora di più dalla mondanità costruendo un universo inventato parecchio più inquietante e contorto di quello reale, dove il disastro climatico si intreccia a malvagie divinità aliene che desiderano soggiogare l’essere umano e mandare il mondo in rovina. La parte strumentale è quasi ambiziosa tanto quanto il concept - ma al contrario di quest’ultimo funziona sicuramente meglio ed è eseguito con più chiarezza - e vede Grimes ampliare ancora la sua palette sonora, rivelando una raffinata e lineare evoluzione del suo interesse di vecchia data verso la nostalgia della cultura rave e l’allettante musica pop dalle varie parti del mondo. I territori esplorati sono davvero tantissimi e l’eclettismo dell’artista è il punto forte di un disco che nel bene e nel male si è conquistato il diritto di guidarci verso le nuove rotte della musica pop.
VOTO: 80/100
di Viviana Bonura
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09. Yves Tumor - Heaven To A Tortured Mind (Warp, 2020)
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Un’altra personalità che ha intenzione di riscrivere le coordinate del pop a modo suo è il misterioso Yves Tumor che emergendo dalle viscere scure del post-industrial e della musica noise completa la sua metamorfosi in falena affascinante dell’rnb e dell’art rock, abbandonando i detriti sperimentali da brivido e lavorando invece sulla sua sorprendente capacità nel rendere orecchiabile ed armonico qualcosa di fondamentalmente dissonante e pure disturbante. S’illumina di una trasognata attitudine pop il nuovo disco Heaven To A Tortured Mind, senza tradire il bisogno di essere fluido e trasgressivo, ma sicuramente meno dilagante e disorientante. Lui è un’artista che avevamo già intuito essere sulla buona strada per il successo col disco precedente, ma stavolta stupisce davvero per la maturità. Astratto, ma ora anche molto più concreto, Heaven To A Tortured Mind trova l’occasione per schiacciare l’occhio a sensualità jazz e psichedeliche, regalandoci ballate al buio trasversali.
VOTO: 80/100
di Viviana Bonura
ascolta
08. The Strokes - The New Abnormal (RCA, 2020)
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Quella degli Strokes è una carriera leggendaria e lo sappiamo benissimo tutti. Per una band che ha influenzato in maniera indelebile il primo decennio degli anni duemila ed ha vissuto quasi tutto il successivo sopra le spalle dei loro brani immortali non deve essere stato facile ritornare con un nuovo disco inedito. Più volte abbiamo creduto che l’intenzione di Casablancas fosse quella di continuare a fare musica con il suo side-project The Voidz e che con gli Strokes non ci fosse più la scintilla di un tempo - vedi il ritorno a mani basse con l’EP Future Present Past del 2016 - ma a smentirci, fortunatamente, c’è The New Abnormal dove la band è animata da un’energia tutta nuova. Con la produzione di Rick Rubin il disco riesce a spingere alcuni limiti della band ed offrire delle tracce stravaganti, creative e dalle strane scelte, al contempo ritrova quel brio chiassoso dei primi lavori che ne sporca i suoni e riporta alle origini del loro rock da garage. I riferimenti agli anni ‘80 ci sono, dalla copertina fino ai rimandi musicali, ma The New Abnormal non è un disco vecchio o prevedibile, anzi estremamente orecchiabile, classico ed audace. Sì, gli Strokes continuano ad essere rilevanti anche vent’anni dopo. 
VOTO: 80/100
di Viviana Bonura
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07. Against All Logic - 2017-2019 (Other People, 2020)
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Anche questo per Nicolas Jaar sembra essere un anno d’oro. Il poliedrico produttore americano-cileno vive un periodo particolarmente prolifico e la musica registrata sotto lo pseudonimo Against All Logic è interessante tanto quanto quella con il suo nome di nascita, se non di più. Tanto è vero che a finire sulla nostra lista non c’è Cenizas, ma 2017-2019 che segue l’eccellente disco di due anni fa in cui si avventura sui territori meno battuti della musica techno con un approccio innovativo fuori dal comune. Quello di 2017-2019 è un suono distorto e duro che fa da controparte all’avvolgente e calda musica house del debutto, ma è ugualmente eccentrica ed ambiziosa. Il mix è ipnotico, caotico ma incredibilmente diretto, le successioni dei brani sono fluide ed i ritmi sempre serrati, centrati su bassi profondi spesso al limite della trama sonora, strane percussioni e melodie accattivanti.
VOTO: 80/100
di Viviana Bonura
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06. Charli XCX - how i’m feeling now
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Nel bel mezzo della pandemia ed a pochi mesi di distanza dal suo ultimo ed acclamatissimo disco, la regina - indiscussa - del nuovo pop Charli XCX ci ha raccontato come se la stava passando con una raccolta di undici tracce messe insieme di fretta e furia, neanche del tutto finite, che spiegano perfettamente come ci si sente ad essere presi alla sprovvista. how i’m feeling now è stato un fulmine a ciel sereno un pò come tutta la situazione che abbiamo vissuto, un progetto per nulla confezionato che incapsula il recente passato musicale dell’artista attraverso getti d’ispirazione istintivi suggestionati dalla sua sfera emotiva in una situazione di isolamento ed alienazione. Il risultato è davvero eccentrico e spigoloso, molto personale e riflessivo, ma al contempo bello per intrattenersi con del buon pop d’avanguardia. Vanta tra le produzioni quelle di Dylan Brady (100 gecs) che satura ancora di più tutto l’universo accelerato di Charli, fondendo il bubblegum pop della prima con l’elettronica sperimentale del secondo. 
VOTO: 80/100
Di Viviana Bonura
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05. Rina Sawayama - SAWAYAMA (Dirty Hit, 2020)
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E’ davvero un coraggioso nuovo mondo quello che si sta creando la musica pop negli ultimi anni - non a caso fino ad ora tre album su cinque in questa lista sono pop - e Rina Sawayama vi sta contribuendo a pieno, mostrandoci esattamente come nel suo debutto SAWAYAMA. Sempre a fianco dell’alchimista del pop Clarence Clarity che si è occupato delle produzioni i due riescono a definire con chiarezza la direzione artistica del disco. Estremamente contemporaneo, contaminato e stiloso, incorpora elementi del teen pop dei primi anni 2000 à la Christina Aguilera con le sue evoluzioni bubblegum molto più moderne ed elettroniche, ed ancora il nu-metal dei Deftones coi ritmi club. Sembra fin troppo ambizioso ed eccessivo, ma SAWAYAMA unisce con entusiasmante maestria suoni aggressivi ed altri decisamente più inoffensivi facendo tesoro dell’eredità culturale dell’artista e contemporaneamente esplorando i temi dell’identità, sentimenti personali e filosofie più in generale sul mondo. E’ un disco importante perchè si posiziona con prepotenza nelle cerchie del pop pur avendo un’anima estremamente anticonvenzionale, strana e piena di giustapposizioni. 
VOTO: 80/100
di Viviana Bonura
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04. Moses Sumney -  græ  (Jagjaguwar,2020)
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L’arioso e tentacolare secondo disco della gemma dell’art-pop Moses Sumney è un tripudio di sfumature emotive e musicali. Diviso in due parti (la prima uscita in versione digitale all’inizio dell’anno) esplora gli spazi grigi - “grey areas” - tra la musica, le parole e soprattutto nell’individuo, mettendo in discussione la nostra esistenza binaria. Momenti strumentali organici che spaziano dal jazz al soul si susseguono elevando il linguaggio del disco e schiarendone le ombre, insieme a distorsioni elettroniche ed arrangiamenti sperimentali che ne intrecciano la traiettoria. Anche questa volta il collante è la splendida ed anamorfica voce dell’artista, intenta a spezzarci letteralmente il cuore. Sebbene la paura della solitudine di Sumney definisca ancora gran parte dell'album, il suo abbracciare questi spazi di mezzo apre nuove possibilità di auto-determinazione e attualizzazione. Spirituale, sperimentale, vivido e dolce sono le parole per descrivere græ.
VOTO: 80/100
di Viviana Bonura
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03. Laura Marling - Song For Our Daughter (Chrysalis / Partisan, 2020)
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Giunta al settimo album in studio a soli trent’anni, la cantautrice e musicista Laura Marling continua a volare sotto i radar del grande successo, probabilmente perché durante la sua carriera è riuscita a far sembrare semplicissime cose molto più complesse ed intricate, giungendo ad una maturità artistica notevole per la sua età. Song For Our Daughter conferma la natura taciturna dell’autrice, anzi risparmia moltissimi elementi a favore di una semplicità che fa emergere solo l’essenziale, premiandone la scelta coraggiosa con un risultato che lo colloca tra i suoi lavori più completi. E’ un disco che si pone poeticamente come un dialogo con una figlia immaginaria, ma che in realtà è una lettera a cuore aperto alla sè più giovane, quella di una volta. Come se avesse vissuto chissà quante vite o la sua anima fosse davvero vecchia, la Marling compensa alla mancanza di sperimentazione e strumentali assolutamente non protagoniste con una delle scritture più belle di quest’anno. Apparentemente troppo delicato e sottile, Song For Our Daughter è invece un disco robusto capace di mantenere viva l’attenzione con storie toccanti piene di colpi e riflessioni inaspettate, cantate dall’elegantissima voce senza tempo di un’autrice la quale statura viene spesso paragonata a quella della leggendaria Joni Mitchell. Chissà se allora la sua avventura diventerà un classico.
VOTO: 85/100
di Viviana Bonura
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02. Lucio Corsi - Cosa faremo da grandi? (Sugar Music Italia, 2020)
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C’era una volta il cantautorato narrativo e Lucio Corsi lo ha preso e rispolverato con grazia. E’ una ninna nanna di nove ballate per adulti Cosa faremo da grandi: “Perché nemmeno da vecchi si sa cosa faremo da grandi”. L’album è ricco di storie senza tempo e personaggi semi fiabeschi, fuori dagli schemi della società odierna. Il cantautore maremmano fa da eccentrico narratore in questo dolce album con tante nuove storie raccontate in versi di canzoni oniriche. Le melodie serene e allietanti dei brani di Cosa faremo da grandi? non sono un manifesto del sound attuale, ma nel complesso l’album è molto originale grazie alle parole ricercate all’immaginario che le storie suscitano. La ricerca e gli arrangiamenti valorizzano il fatto che l’album sia un puzzle di figure semplice e pure come i disegni dei bambini. E’ un lavoro che nasce nel 2020, ma potrebbe essere traslato indietro nel tempo o collocato in un’Italia futura: il suo essere senza tempo lo rende eccentrico e speciale.
VOTO: 85/100
di Agnese Centineo
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01. Perfume Genius - Set My Heart On Fire Immediately (Matador, 2020)
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Il quinto album di Mike Hadreas, in arte Perfume Genius, si destreggia fluido tra melodie sublimi e dissonanze cupe con la delicatezza di uno degli artisti più sensibili degli ultimi anni, abbracciando le gioie ed i dolori del corpo umano e le sue innumerevoli ed intangibili aspirazioni. Hadreas ha dimostrato durante tutta la sua carriera come ogni disco è capace di rappresentare una metamorfosi - artistica e personale - e Set My Heart On Fire Immediately non fa eccezione. Come No Shape mantiene una sensibilità rock ed un riguardo verso l’orecchiabilità in funzione della radio, mentre come Too Bright alterna struggente momenti di tenerezza ed alienazione, mettendo in circolo dramma, emozioni, piacere e sofferenze in maniera meno intricata e sicuramente più risolta. Gli arrangiamenti sono vivi, così come le sue parole. Quella di Perfume Genius è una musica estremamente intima e liberatoria, una musica che colpisce perché nella sua vulnerabilità è capace di umanizzare qualsiasi esperienza. L’artista è riuscito a teatralizzare in musica un travagliato percorso e dopo aver imparato a trascendere dal corpo umano ne ha finalmente abbracciato la sua essenza concreta. 
VOTO: 85/100
di Viviana Bonura
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MENZIONE A:
Pufuleti - Catarsi Awa Maxibon (La Tempesta Dischi, 2020)
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R.A.P. Ferreira - Purple Moonlight Pages (Ruby Yacht, 2020)
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Phoebe Bridgers - Punisher (Dead Oceans, 2020)
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Colapesce & Dimartino - I Mortali (Sony Music, 2020)
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evolutionessence-com · 5 years ago
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Un passaggio molto importante per manifestare la nuova dimensione di luce nella Terra è proprio quello di convertire il Dono in Talento, per incarnare la propria missione esistenziale. Questa modalità di vita racchiude in sé la risoluzione a molti problemi che ora affliggono la maggior parte del mondo.
Con l’intento di facilitarti questo cammino, ho canalizzato questi simboli in modo che tu possa avere qualche strumento di riflessione per riconoscere le tue risorse e in qualche modo attivarle. Questo non lo fai solo per te stesso, ma per tutto il mondo, questo è in realtà il contributo più potente che ognuno di noi può dare all’evoluzione umana.
Conteniamo tutti questi doni e molti altri, ma solo uno di loro la nostra Anima terrestre ha scelto di sviluppare e manifestare in questa forma umana. Per questo ti consiglio di scegliere solo un simbolo: quello sarà il tuo personale potere ,da usare per migliorare la tua/nostra esistenza in questo viaggio.
1 SEMINATORE
  DESCRIZIONE E MISSIONE
 Creare attraverso la Visione Trascendentale 
Il tuo dono è quello di creare nuove fonti di realtà e seminare progetti innovativi in questo mondo. Questo talento lo sperimenti come una sviluppata capacità nel percepire oltre la normale visione della realtà in cui vivi. Il tuo sistema operativo interiore ha affinato questo programma necessario per farti accedere alle informazioni sensoriali che fluttuano tra i differenti piani esistenziali e di cui l’esistenza in cui sei immerso ha bisogno per ampliare sé stessa ed evolvere. Se riesci a collaborare ed accettare questo dono (che hai iniziato a sviluppare da molte vite), avrai la possibilità di creare un collegamento tra le diverse realtà, ricevendo in modo sempre più frequente gli strumenti adatti per realizzarti. Le rivelazioni creative si mostrano attraverso strumenti di ricezione sensoriale come in forma di sogno onirico, lucido, idee innovative o sensazioni molto intense. Potrebbero avvenire in forma sia consapevole che inconsapevole. Quando resta inconsapevole si blocca nello stato di non materializzazione e non può essere utile per l’evoluzione, se diventi consapevole di questa parte, invece, potrai avere potere sulle tue potenzialità ed esprimerle attraverso le varie fasi della materializzazione creativa.
Tu come essere cosciente hai la responsabilità di ricevere queste informazioni ed esprimerle plasmandole nella forma che maggiormente si adatta alla tua personalità. L’importante è che riconosci la tua capacità di essere un Seminatore, in quanto tuo timbro energetico e potere per realizzarti in questa vita dando il tuo importante contributo a trasmutare l’intera esistenza.
KARMA
Ti sei incarnato in tutte le tue vite precedenti per sviluppare un certo tipo di talento, in modo da poterlo un giorno (quando sarai pronto) manifestare in questa realtà materiale per espanderla. La tua Anima, quindi, ha creato nelle tue vite precedenti tutte le situazioni che ti sono servite per prepararti ad utilizzare questo tipo di energia.
In questo caso tutte le tue vite sono state incentrate sulla frequenza del “Timbro Seminatore” creando situazioni che ti hanno messo a dura prova per spingerti ad integrare e sviluppare il tuo lato creativo in qualunque modo si voglia esprimere. Proprio per questo motivo hai dovuto o stai ancora affrontando situazioni che richiedono una scelta importante: la scelta tra accettare il tuo modo di esprimerti senza giudicarti, riconoscendo il valore di te stesso, o continuare a rimanere bloccato dalla paura del fallimento, in uno stato disfunzionale, chiudendoti alle varie possibilità di crescita. Il tuo Karma si è generato sullo squilibrio del mancato auto-riconoscimento. Per trasmutarlo hai bisogno di riconoscere il valore delle tue creazioni in prima persona. Credere in quello che sei, in quello che crei e dargli la giusta importanza ti libera dalle situazioni di squilibrio facilitando la tua realizzazione personale.
TRAZIONE IN POSITIVO
La tua vita si evolve quando riesci ad utilizzare la sensibilità come strumento utile per ricevere informazioni di supporto che ti permettano di riversare energie rinnovatrici nella vita quotidiana. Nel momento in cui riconosci l’importanza delle tue sensazioni e ti lasci guidare con fiducia dall’ispirazione creativa nel presente, riesci anche ad espanderti, convertendola nell’apertura mentale necessaria a ricevere le nuove conoscenze alle quali darai una Forma in base al tuo metodo d’espressione.
TRAZIONE IN NEGATIVO
Quando non vuoi comprendere la tua forma di sensibilità blocchi il tuo processo creativo e ti chiudi nelle profondità della solitudine. In alcune situazioni di blocco emotivo per te è facile essere trascinato dall’inquietudine verso un senso di completa alienazione e rifiuto alla materia.
Nel momento in cui vivi nella paura scegli inconsapevolmente di manifestare la parte negativa del tuo talento: il non-talento.
La non accettazione della tua sensibilità come strumento positivo di supporto, ti proietta sulla base iniziale di uno stato negativo di sfiducia, questa frequenza richiama le energie equilibratrici del sistema universale per creare Karma in modo da ristabilire il programma d’equilibrio originale e permetterti di riconoscere il tuo valore.
ATTIVITÀ DA SVILUPPARE
Attività Manuali Nelle tue mani si cela un grande potenziale, sei predisposto alla creazione di magnifiche opere se scegli di risvegliare l’abilità nell’utilizzare la tua manualità. Quando scegli l’attività che più vibra con la tua essenza (a volte dopo vari tentativi e scartando quelle che non ti soddisfano), si rivelerà solo in seguito in che modo potrai affinarla e metterla in pratica. Quindi l’importante è scegliere quale attività vuoi manifestare, non importa se al momento presente pensi di non riuscirci. Se hai il coraggio di iniziare a metterla in pratica riceverai con il tempo le giuste capacità e gli elementi da integrare per manifestarla appieno ed utilizzarla per creare abbondanza nella tua vita. Esempi di alcune Attività Manuali Creative Pittore, scrittore, cuoco, operatore olistico, fiorista, decoratore, e qualsiasi altro lavoro possa richieda l’utilizzo della creatività con le mani.
Attività legate al corpo Il tuo corpo è pronto per armonizzarsi in attività creative, se vorrai potrai realizzarti scegliendo quale attività ti rappresenti maggiormente per manifestare il tuo dono riversandolo nei movimenti. Esempi di alcune Attività di Corpo Creative Ballo, canto, musicista, discipline olistiche, attore, sport creativi in generale.
Attività Mentali Essendo l’energia mentale del creativo molto fluida può essere ampliata entrando in connessione con altre realtà, questo potenziale potrebbe servirti per avere accesso a nuove prospettive allacciando collegamenti tra le varie realtà che servono ad arricchire l’esistenza in generale. Potrai avere le informazioni necessarie nel momento in cui decidi di manifestare questa tua abilità.
Alcune forme di Attività Mentali Creative Creatore di storie e personaggi, risolutore di problemi in generale, compositore in generale, canalizzatore di energia in generale, innovatore in ogni campo.
COME CONVERTIRE IL TUO DONO IN TALENTO:
·         Accetta la tua essenza lasciando sorgere l’autentico personaggio interiore.
·         Pratica nella vita le tue capacità ed esprimi la tua volontà con atti definiti per manifestare la tua idea di vita.
·         attiva la connessione della trinità per ottenere la collaborazione tra mente, spirito e corpo.
POTENZIALI DEL CREATIVO
Manualità, Sensitività, Creatività, Fluidità mentale, Introspezione, Medianità
CODICI DI ATTIVAZIONE
Numerico: 46 – 23 – 76 – 1 – 9
Formula: IO SONO LA CREAZIONE…IO SONO IL CREATORE
Mantra: MAYA-BRAHMAN-OMNY-DAM
Chakra da Potenziare: QUINTO – SESTO – PRIMO
Elementi di Trasformazione: ARIA – TERRA
Entità di Supporto: METATRON, RAFAEL, JESUS, SIRIO, LUNA
 2 ARMONIZZATORE
 DESCRIZIONE E MISSIONE
Equilibrare attraverso l’armonizzazione degli elementi
La tua personalità è proiettata grazie alle tue capacità empatiche verso la pace. Tendi sempre a cercare di riportare la stabilità emotiva in tutte le situazioni che affronti (anche a livello inconsapevole se ancora non lo sai), e quando non ci riesci immediatamente continui a ritentare. Spinto dalla tua indole, cerchi sempre un modo per armonizzare gli eventi e riportare serenità. Questo tuo comportamento si origina dal tuo timbro personale energetico, modellato durante molte vite, per proporre in questo modo un’alternativa di ricostruzione pacifica a qualsiasi disfunzione o blocco.
Il tuo dono si riversa nella quiete della tua presenza e nel modo in cui riesci ad interagire con la realtà delle persone, portando le frequenze disarmoniche a ristabilirsi per permettere alla comunicazione una migliore fluidità. In pratica il tuo talento sta nella tua presenza e nella tua personalità, questo tuo modo di essere può aiutare gli altri a connettersi, stabilizzando la loro comunicazione attraverso il tuo timbro energetico che agisce come un ponte tra le diverse dissonanze permettendo così una migliore comunicazione e quindi maggior possibilità di armonizzazione e ridimensionamento della realtà.
KARMA
Ti sei incarnato in tutte le tue vite precedenti per sviluppare un certo tipo di Talento in modo da poterlo un giorno (quando sarai pronto) manifestare in questa realtà materiale per espanderla, quindi la tua Anima ha creato nelle tue vite precedenti tutte le situazioni che ti sono servite per prepararti ad utilizzare un certo tipo di energia.
In questo caso del Armonizzatore sei stato sempre in ambienti e situazioni che ti hanno spinto a conoscere per primo le profondità della sofferenza umana e le conseguenze distruttive ed inutili dei comportamenti negativi. Quindi a prenderne coscienza per primo su questo pianeta in modo da vivere in seguito spinto dalla compassione verso il miglioramento attraverso la stabilità emotiva. Ti sei risvegliato per primo a questa verità ma hai rifiutato la parte ombra della tua forma umana e quindi di conseguenza hai attirato nella tue vite persone che vivono situazioni di disagio e conflitto nelle quali rifletti la tua non accettazione dello stato negativo. Ti senti sempre in qualche modo attirato da queste situazioni complesse poiché senti anche il dovere di fare sempre qualcosa a riguardo. In questo karma il messaggio è di non farti sempre trasportare da ogni situazione negativa sentendoti obbligato a dovere per forza intervenire per aiutare o armonizzare in qualche modo la situazione. Ci sono momenti propizi in cui puoi manifestare le tue capacità per avere un risultato costruttivo, e altri, invece, in cui devi iniziare a riconoscere che il tempo non è maturo per il tuo tipo di energia e quindi accettare, senza sentirti impotente o frustrato, che in questa realtà esistano vari cicli che comprendono la disarmonia e hanno bisogno delle loro tempistiche per essere trasmutati. Il tuo è un Karma di conflitto per non accettazione: arrenditi alla natura dissonante degli eventi, accetta il conflitto come parte integrante dell’evoluzione senza sentirti ogni volta chiamato ad intervenire. Distaccati e non sentirti in obbligo di agire sempre quando senti che ti stai sforzando troppo. In questo caso collegarti con la tua saggezza interiore prima di agire ti farà comprendere se sia il caso di farlo oppure di lasciare le cose così come stanno per ora, come parte di un processo. Questa presa di coscienza ti aiuterà a risolvere il tuo karma dei conflitti interiori ed esteriori.
TRAZIONE IN POSITIVO
Quando stabilizzi la tua parte emotiva riesci ad appianare il conflitto interiore equilibrando tutte le parti ed integrando nuove consapevolezze che ti aiutano a gestire al meglio il conflitto e a riportare l’equilibrio tra gli esseri in forma naturale.
Con la sola frequenza della tua presenza permetti di potenziare le connessioni della comunicazione. Se riesci a gestire appieno questo tuo potere crei la possibilità di poterlo incanalare per gestire le difficoltà espressive in modo da trasmutarle, sciogliendo i blocchi mentali attraverso la comprensione e la compassione che trasmetti. Il tuo potere si stabilizza pienamente quando hai anche saputo accettare la manifestazione dell’ombra come parte integrante dell’espressione umana, senza cercare di intervenire quando non ti è richiesto e senza sentirti frustrato nel non poterlo fare. In questo modo saprai quando sarà realmente costruttivo e necessario attivare le tue capacità di armonizzazione evitando inutili dispendi di energia.
TRAZIONE IN NEGATIVO
Quando non accetti il conflitto come parte integrante dell’armonizzazione ti separi dalla realtà creando vuoti d’incomprensione. Questo potrebbe generare in te frustrazione nel momento in cui ti rendi conto di non riuscire a gestire una situazione come vorresti, sentendoti impotente ed esaurito energeticamente. Se scivoli in uno stato di debolezza emotiva e ti rinchiudi nella sensazione dell’impotenza il tuo potere viene disattivato manifestando così specchi di realtà che riflettono il disagio e lo squilibrio anche in forme materiali. Questo tuo timore dei conflitti crea una repulsione nel quale rimani bloccato, e finché non gli permetterai di esistere, senza respingerlo con una reazione di rifiuto, sarai costretto a rivivere situazioni di tensione in molte occasioni.
ATTIVITÀ DA SVILUPPARE
Attività Vocali Il timbro della tua voce è lo strumento potente che ti permette di creare frequenze adatte per creare il potenziale dell’armonia, puoi utilizzarla in varie forme e trasmettere la tua energia quando è necessaria per ristabilire l’equilibrio degli elementi. Se ancora non sai in che modo puoi canalizzare questo tuo talento cerca di fare prove seguendo ad istinto quello che ti fa sentire allineato con il tuo modo di essere e libero di esprimere la tua reale personalità.
Esempi di alcune Attività Vocali Canto di guarigione, narrazione, counseling, oratore, mediatore, assistente in qualsiasi campo, guida vocale in qualsiasi campo, e tutte le situazioni che richiedono l’utilizzo della voce per riportare l’armonia tra gli esseri.
Attività Manuali Utilizzando le tue mani sei in grado di riversare nella materia l’energia di equilibrio e amore attraverso le tue creazioni ed il tuo tocco.
Esempi di alcune Attività Manuali Terapeuta del corpo in generale, cuoco, erborista, medico, infermiere, scrittore, decoratore e tutte le attività che servono per ristabilire un equilibrio energetico.
COME CONVERTIRE IL TUO DONO IN TALENTO
·         Accetta il conflitto interiore-esteriore come transazione utile al ciclo della vita.
·         Stabilizzati dentro alla tua saggezza per avere le istruzioni necessarie alle varie situazioni da ristabilire.
·         Individua in quale campo sei più predisposto alla riuscita del tuo potere e fai pratica.
·         Identifica la tua missione e riconosci a te stesso ed agli altri il tuo intento utilizzando i vari strumenti di concretizzazione materiale a tua disposizione.
·         Allinea il tuo timbro di voce con la tua volontà.
POTENZIALI DELL’ARMONIZZATORE
Presenza stabile, Fluidità mentale, Respiro consapevole, Temperamento leggero, Compassione, Stabilità energetica, Saggezza emotiva, Capacità di comunicazione diretta ed indiretta, Capacità di gestione, Trasmutazione dei poli.
CODICI DI ATTIVAZION
Numerico: 66 – 44 – 8 – 0 – 26
Formula: IO SONO LA GUERRA, IO SONO LA PACE, IO SONO L’ARMONIZZAZIONE DELLA MIA SPECIE.
Mantra: MHAT-NAM-MAYA-RAM
Chakra da Potenziare: TERZO – QUARTO
Elementi di Trasformazione: FUOCO – TERRA – ARIA
Entità di Supporto: MIRIAM – ASHTAR – SOLE – GABRIEL
3 MANIFESTATORE
DESCRIZIONE E MISSIONE
Plasmare la Materia attraverso la Volontà Attiva
Sei quella che si potrebbe definire una persona pragmatica, poiché la tua personalità ha sviluppato le capacità pratiche che servono come risposta per la manifestazione degli strumenti necessari alla co-creazione della realtà tridimensionale. Il tuo modo di attuare è proiettato maggiormente attraverso un filtro d’intelligenza mentale, con questo tipo di carica energetica come parte predominante nella tua impronta personale spesso sei spinto dal desiderio di mettere fin da subito in pratica la parte concettuale della vita, trasformandola da pensiero a realtà.
Il tuo dono si converte in talento quando riesci a rispondere alle varie situazioni limitanti della vita in modo costruttivo, poiché sei per tua natura in grado di attivare la raccolta di tutte le risorse necessarie alla concretizzazione degli obbiettivi. Ora hai scelto di risvegliare questo tuo potenziale proprio perché stai leggendo queste parole, in modo da utilizzarlo per cambiare la tua vita, riconoscendo il tuo potere attraverso l’attivazione della volontà .
KARMA
Ti sei incarnato in tutte le tue vite precedenti per sviluppare un certo tipo di Talento in modo da poterlo un giorno (quando sarai pronto) manifestare in questa realtà materiale per espanderla, quindi la tua Anima ha creato nelle tue vite precedenti tutte le situazioni che ti sono servite per prepararti ad utilizzare un certo tipo di energia.
In questo caso del Manifestatore la tua forza si riversa nel movimento e nel saper trarre profitto da ogni situazione portando in vantaggio le parti mancanti e manifestando gli strumenti che ti servono per rendere reale un’idea iniziale. Per arrivare a questo tipo di abilità hai dovuto vivere molte vite in situazioni di blocco mentale e prigionia fisica (probabilmente anche in questa vita), dentro le quali hai imparato a costo della vita stessa il coraggio e la capacità di gestione del movimento in quanto il più delle volte ne valeva della tua sopravvivenza. Queste esperienze di forte tensione restano registrate nel tuo inconscio come memoria nel dna e nel momento in cui si presentano nella tua vita attuale situazioni che non puoi gestire o nelle quali non puoi avere il controllo in generale, ti potresti sentire pervaso dalla sensazione di forte disagio che ti farà cercare di sfuggire dalla realtà anche adottando forme comportamentali irrazionali.
Il tuo è un karma d’immobilità, la vita ti ha chiesto in vari modi di rimanere fermo ed accettare l’osservazione da una prospettiva immobile, ma se hai sempre rifiutato questo processo e molto probabilmente che tu vada continuare ad opporre la stessa resistenza anche in questa vita. Si generano situazioni che ti riducono quasi del tutto il campo d’azione e che servono a farti accettare lo stato di non-azione. In questo caso potrebbe sembrarti che la tua vita sia tutto il contrario di quello che in realtà desideri attraverso il tuo dono, ma è solo proprio perché non stai accettando il tuo contrario: il non talento nella tua immobilità. Puoi iniziare ad avvicinarti al tuo talento accettando la situazione di blocco attuale, in questo modo abbasserai la resistenza e permetterai la manifestazione dei vari componenti per sciogliere il blocco karmico.
TRAZIONE IN POSITIVO
Quando riesci ad equilibrare dentro di te la paura e la rabbia puoi avere accesso al tuo talento. La fiducia nelle tue capacità ti permette di concentrarti sul come superare ogni tipo di blocco manifestando varie forme per superare ogni ostacolo. Quando riesci a fluire con le tempistiche necessarie alla realizzazione di un progetto, senza avere timore nei momenti di fermo, tutto diventa semplice e di facile manifestazione, riesci a vedere in ogni tuo progetto la sua massima espressione positiva, anche a distanza di tempo, poiché focalizzandoti nell’obbiettivo rendi possibile materializzare gli strumenti e le persone adatte a servirti per ottenere il risultato che desideri, trasmettendo anche a tutti gli altri la tua sicurezza e capacità nel gestire, organizzare, materializzare e costruire.
TRAZIONE IN NEGATIVO
Nel momento in cui non riesci a viverti saggiamente anche i tempi di attesa con pazienza e comprensione, perché vuoi ottenere tutto subito ed ogni costo, crei una distorsione nella tua realtà e rallenti la legge di manifestazione della dimensione nella quale stai operando, in quanto generi uno stato di rifiuto, con la conseguenza di creare una resistenza che ti blocca in una situazione di non realizzazione. Per utilizzare il tuo potere hai bisogno di diminuire le reazioni impulsive, ogni progetto ha la sua tempistica di realizzazione e bisogna saper vivere con armonia anche i momenti di vuoto, bisogna saper attendere il momento giusto in uno stato di completa sicurezza, cambierà il risultato.
ATTIVITÀ DA SVILUPPARE
Attività di Voce: La tua capacità pragmatica di progettazione e di visione potrebbe aiutare le altre persone nei loro progetti di crescita attraverso l’uso della tuo timbro energetico nella guida vocale. Puoi trasformare, adattando un’idea nella realtà quotidiana grazie al tuo talento, aiutando gli altri a dare forma ai loro sogni e materializzarli nella vita.
Esempio di alcune Attività Vocali: Coordinatore, insegnante di qualsiasi disciplina pratica, responsabile di gestione, regista, facilitatore, e tutte le attività costruttive che richiedono l’utilizzo della voce.
Attività Manuali: Per tua tendenza riesci nel trasformare un’idea creativa in realtà materiale, utilizzando gli strumenti necessari a tua disposizione per arricchire e servire il mondo.
Esempio di alcune Attività Manuali: Contadino, ingegnere, disegnatore, sarto, scultore, scienziato, dottore, e tutte le attività artigianali che richiedono l’operazione di manifestare e costruire con le mani.
COME CONVERTIRE IL TUO DONO IN TALENTO
·         Accetta la tua impotenza nei momenti di disagio.
·         Impara a sentirti vivo anche quando sei fermo.
·         Impara a gestire la tua mente prima del corpo.
·         Impara a chiedere aiuto anche agli altri senza paura.
·         Individua il campo sul quale più ti senti autentico e progetta.
POTENZIALI DEL MANIFESTATORE
Capacità di costruzione veloce, Gestione degli eventi, Applicazione della teoria, Organizzazione nella materia, Manifestazione, Focalizzazione di obbiettivi.
CODICI DI ATTIVAZIONE
Numerico: 14 – 4 – 22 – 5 – 7
Formula: IO SONO LA MANIFESTAZIONE, IO SONO LA FORMA
Mantra: ETNO-DARHMA-ON-RA-ME
Chakra da Potenziare: TERZO – QUINTO
Elementi di Trasformazione: FUOCO – TERRA
Entità di Supporto: SOLE – GABRIEL – METATRON
  4 AMPLIATORE
DESCRIZIONE E MISSIONE
Ampliare la Realtà integrando Informazioni di Luce
Sei spinto dal desiderio di arricchire la tua personalità con nuove rivelazioni ogni volta che ne hai la possibilità. Per tua natura sei portato a scoprire nuove forme di comunicazione poiché riesci a prendere in considerazione tutte le possibilità di una situazione, senza escludere l’integrazione di nuove e differenti conoscenze.
La tua fluida essenza non può sentirsi identificata dentro ad una limitata idea di personalità e questa libera manifestazione ti facilita il ricalcolo di te stesso e delle tue decisioni in base alle esigenze delle situazioni che affronti. Sei in questo mondo per ampliare l’idea stessa della percezione umana dentro alle varie circostanze del presente. Nel tuo mondo tutto è fluido in quanto prende la forma che ti è necessaria in quel momento. Non puoi e non devi cercare di identificarti con una sola personalità o un solo tipo di vita. La tua esistenza potrebbe sembrarti in alcuni momenti instabile, potresti vivere relazioni sfuggenti con le persone proprio perché il tuo timbro energetico è programmato per restare in continuo movimento ed espansione, in modo da avere la libertà di ricalcolarsi continuamente ed ampliare sia la tua realtà che quella degli altri. Se impari ad accettare questo tuo dono, a viverlo con compassione, potrebbe portarti alla scoperta ed integrazione di un nuovo tessuto di realtà esistenziale.
KARMA
Ti sei incarnato in tutte le tue vite precedenti per sviluppare un certo tipo di Talento in modo da poterlo un giorno (quando sarai pronto) manifestare in questa realtà materiale per espanderla, quindi la tua Anima ha creato nelle tue vite precedenti tutte le situazioni che ti sono servite per prepararti ad utilizzare un certo tipo di energia.
In questo caso dell’Ampliatore si è formato un karma di perdita e di abbandono poiché hai vissuto nelle tue vite precedenti situazioni che ti hanno obbligato a riconoscere il tuo potere attraverso il non potere. Ogni volta che si presentavano situazioni di cambio rispondevi con lo stato squilibrato emotivo per la paura di perdere qualcosa o qualcuno, e quindi opponevi resistenza, reagendo continuamente in uno stato di dolore e non accettazione al cambiamento che ha generato nelle tue varie esistenze situazioni di abbandono e di perdita in ogni ambito. Questo nodo karmico racchiude in sé il tuo potere, quando capirai che la soluzione a tutto quello che hai attraversato fino ad ora si trova proprio in quello che hai rifiutato di vedere, allora scioglierai il tuo blocco e sarai libero di goderti il cammino della tua missione.
TRAZIONE IN POSITIVO
Quando riesci a lasciarti trasportare dallo scorrere degli eventi senza opporre resistenza e senza la paura delle trasformazioni potrai raccogliere le verità che ti aspettano per ampliare la tua vita e trasmutare ogni visione limitata. Quando hai fiducia nel progetto della tua Anima riesci anche a connetterti con quella parte saggia di te per ricevere il supporto e la comprensione interiore dei vari passaggi di cambiamento che affronti e che dovrai affrontare. Permanere in uno stato di accoglienza crea una risposta positiva che cambia l’evoluzione degli eventi. Questo ti permette non solo di essere utile a te stesso ma di aiutare anche gli altri a veder la bellezza nella fluidità e nel cambiamento. In questo modo ti converti nell’esempio vivente ed umano dell’espansione e fluidità della Vita stessa.
TRAZIONE IN NEGATIVO
Cercare di mantenere situazioni e persone disfunzionali a tutti i costi nella tua vita ti chiude in uno stato di non accettazione e quindi di blocco. Avere paura di “non avere” o di “non essere meritevole” è in questo caso la tua debolezza. Ogni volta che pensi di non potere avere di meglio non stai riconoscendo la tua vera natura e il tuo scopo nella vita terrena. In questo processo di realizzazione sei chiamato a mantenere la calma e la fiducia nelle situazioni di cambio ed imparare a lasciar andare.
ATTIVITÀ DA SVILUPPARE
Attività Vocali: Grazie alla tua frizzante e mutevole personalità sei in grado di usare le tue abilità vocali e la tua forma unica di espressione per trasmettere messaggi di espansione e per fluidificare la realtà attraverso la leggerezza, l’espansione, la serenità e la risata.
Esempio di Attività Vocali: Canto, attore e comico, animatore, insegnante, medium, oratore e guida olistica in qualsiasi altro tema interessato.
Attività Manuali: Attraverso le tue mani puoi integrare nella realtà nuovi metodi e forme di manifestazione della creatività.
Esempi di Attività Manuali: Cuoco, pasticcere, pittore, parrucchiere, estetica, decoratore in generale, stilista, e qualsiasi altro tipo di lavoro creativo manuale dinamico.
Attività di Corpo: Sei in grado attraverso la tua forma di movimento ed la tua personalità di trasmettere nuove concezioni ed integrazioni alla vita, ogni scoperta che riesci a fare utilizzando il tuo corpo la potrai insegnare e trasmettere agli altri per migliorare la qualità di vita in generale del mondo.
Esempi di Attività di Corpo: Viaggiatore, scopritore in tutti gli ambiti, insegnate di sport estremi, ballerino in generale, insegnante arti marziali o discipline olistiche in movimento, e tutte le attività che richiedono la scoperta del corpo e del mondo.
COME CONVERTIRE IL TUO DONO IN TALENTO
·         Trasforma la tua paura al cambio in fiducia.
·         Fluisci con il cambiamento ed impara.
·         Gioca con la tua essenza da viaggiatore.
·         Divertiti nel processo del cambiamento.
·         Proponi agli altri il cambiamento con la tua personalità.
POTENZIALI DELL’AMPLIATORE
Fluidità espressiva, leggerezza energetica, trasformazione della frequenza, intuizione, stabilità fluida
CODICI DI ATTIVAZIONE
Numerico: 66 – 88 – 19 – 40 – 20
Formula: IO SONO LA DANZA DELLA VITA, IO FLUISCO NEL FIUME DELL’ESISTENZA
Mantra: SRENAT-AMNE-OM-RA
Chakra da Potenziare: TERZO – QUARTO – PRIMO
Elementi di Trasformazione: ARIA – AQUA
Entità di Supporto: SIRIO, ELFI DELLA NATURA, IL DRAGO  
5 IL PORTALE
DESCRIZIONE E MISSIONE
Facilitare il Salto Quantico attraverso l’Amore
Il tuo corpo ha raggiunto un’alta frequenza energetica, questo ti converte in una persona visionaria in quanto hai sviluppato capacità sensitive che superano la norma dell’attuale stato umano in terza dimensione. Questa differenza di vibrazione ti potrebbe anche produrre l’esperienza di sentirti fuori posto in alcune situazioni della vita quotidiana. Grazie a queste tue capacità sei riuscito in ogni momento della tua esistenza a vedere oltre le apparenze ed accedere ad altre dimensioni di realtà attraverso il tuo talento nel aprire i portali multidimensionali della nuova realtà di luce. Il tuo timbro energetico si è modellato per accogliere l’amore puro incondizionato da ogni livello vibrazionale e riversarlo in questo piano materiale nel quale ora stai facendo esperienza. La tua capacità di connessione ti permette di sentire il forte legame con il cielo e le stelle per manifestare nel tuo corpo le particelle di luce necessarie alla trasmutazione della forma umana verso la forma di luce.
KARMA
Ti sei incarnato in tutte le tue vite precedenti per sviluppare un certo tipo di Talento in modo da poterlo un giorno (quando sarai pronto) manifestare in questa realtà materiale per espanderla, quindi la tua Anima ha creato nelle tue vite precedenti tutte le situazioni che ti sono servite per prepararti ad utilizzare un certo tipo di energia.
In questo caso del Portale si è creato un karma di solitudine e non amore, di rabbia e rancore verso te stesso e gli altri. Questo tipo di esperienza ha caratterizzato le tue vite in quanto ti è richiesto di riconoscere il tuo valore come essere umano prima di essere stellare, di accettare la tua vita terrena ed amarti incondizionatamente per come sei, per i tuoi limiti in modo da svilupparli nelle tempistiche terrestri e goderti l’esperienza di questo cammino in completa accettazione e fiducia, solo in questo modo potrai ripristinare i tuoi poteri e la connessione con i piani sottili.
TRAZIONE IN POSITIVO
Grazie alla tua accentuata sensibilità riesci a percepire le energie sottili oltre ogni limite, quando percorri il cammino dell’essere umano e ti accetti per i tuoi lati meno sviluppati sei in grado di amarti completamente e quindi permetti alla parte energetica dell’esistenza di fondersi a quella materiale per collaborare a trasmettere i messaggi di evoluzione che portano amore e compassione nella vita quotidiana di ogni persona con la quale puoi entrare in contatto. Sei per tua scelta un portatore di luce e consapevolezza, decidi di restare presente in ogni tua parte e renderti esempio d’amore incondizionato per l’umanità e per te stesso. La tua alta frequenza innalza la vibrazione del pianeta facilitando agli esseri il salto quantico verso le prossime dimensioni. Nella tua grande comprensione ed umanità sei diventato il portale.
TRAZIONE IN NEGATIVO
Ogni volta che rifiuti le tue debolezze, che ti giudichi duramente e che non ti radichi nel presente chiudi il tuo portale personale di risorse per ricevere l’aiuto necessario ad evolvere quelle parti ancora nell’ombra dell’ego.
La sensazione di sentirti così diverso sorge dall’intuizione di appartenere ad un’altro piano esistenziale, ma se vissuto con squilibrio potrebbe portarti a rifiutare la tua missione e non riconoscerti in veste umana. Devi comprendere che il percorso per tornare ad essere chi sei, parte proprio dal sentirti prima di tutto umano in modo da avviare il processo di equilibrio che prevede l’armonizzazione e la trasmutazione del corpo biologico in corpo di luce. Questo non può avvenire se rifiuti lo stato di partenza del tuo corpo attuale in qualsiasi stato esso sia.
ATTIVITÀ DA SVILUPPARE
Attività Vocali: Usando il timbro della tua voce potrai diffondere la conoscenza dell’amore, armonizzando la frequenza delle corde vocali. Attraverso l’accettazione potrai diffondere le vibrazioni di luce ed eterna verità nel cuore delle persone e della vita stessa.
Alcuni esempi di Attività Vocali: Canto, operatore olistico, oratore, evocatore e qualsiasi altra attività di voce.
Attività Manuali: Attraverso l’energia che si irradia dalle tue mani puoi essere in grado di trasmettere agli altri l’amore e la guarigione, inoltre sei portato per tua natura a portare luce e consapevolezza nelle tue creazioni manuali.
Alcuni esempi di Attività Manuali: Scrittore, pittore, utilizzo delle erbe, cuoco, scultore, sciamano, guaritore e tutte le attività che richiedono l’utilizzo delle mani con amore.
COME CONVERTIRE IL TUO DONO IN TALENTO
·         Accetta la tua forma umana e i suoi limiti.
·         Amati incondizionatamente.
·         Fidati delle tue intuizioni e connettiti al tuo spirito guida.
·         Focalizzati in un obbiettivo e chiedi la sua realizzazione.
·         Apriti al mondo con fiducia ed accetta la tua missione.
POTENZIALI DEL PORTALE
Sensitività medianica, Canale di ricezione universale, Trasmettitore della frequenza d’amore, Guaritore, Trasformatore d’energia, Manifestatore della scintilla di luce nel corpo biologico, Attivatore dei portali multidimensionali
CODICI DI ATTIVAZIONE
Numerico: 11 – 10 – 30 – 8 – 7
Formula: IO SONO PRESENTE, IO SONO CONNESSO, IO SONO L’IO SONO!
Mantra: MAHO-DARH-ARAM-SAY-NAM
Chakra da Potenziare: QUINTO – SESTO – SETTIMO
Elementi di Trasformazione: ARIA – ACQUA – TERRA – FUOCO
Entità di Supporto: ASHTAR – KRYON – SATTAH – CONFEDERAZIONE GALATTICA STARSEED
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nonsissi · 5 years ago
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Idee per Halloween: essere sé stessi (almeno in Baby)
Comparso in tv e al cinema da prima che anche da noi gli adolescenti (e i non-più-così-adolescenti) si cominciassero a travestire con costumi spaventosi, Halloween è ormai diventato il Natale dei teen drama. Nella seconda stagione, diffusa da Netflix il 18 ottobre, i protagonisti di Baby partecipano alla festa di Halloween organizzata dalla loro scuola (il fittizio liceo Collodi di Roma, ai Parioli) con lo stesso entusiasmo che riserverebbero alla cena della vigilia e ai regali orrendi dei parenti, fingendo di divertirsi e defilandosi il prima possibile.
Il mondo rappresentato da Baby si fonda sulla discrepanza tra la vita segreta dei personaggi e le aspettative di chi li circonda. Del cerone bianco sul viso o un paio di canini finti sono ben poca cosa, in confronto alle maschere che i protagonisti indossano quotidianamente. Per i ricchi abitanti dei Parioli, a quanto pare, non c'è niente di più spaventoso del mostrare la parte più vera e inconfessabile di sé: e quale miglior momento della notte di Halloween per farlo?
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  Chiara - Angelo nero
Per due stagioni di Baby i vestiti di Chiara sono serviti a proiettare un’immagine da brava ragazza dei quartieri alti, non problematica, che ha tutto sotto controllo. Anche quando quest’immagine subisce una svolta sinistra, almeno per lo spettatore, la scelta di cosa indossare cambia in maniera quasi impercettibile. L’abitino a fiori calato sulle spalle e abbinato a degli stivali a punta va bene sia per vedersi con il fidanzato Damiano che per uscire con un cliente: quando sceglie di vestirsi in maniera più audace, Chiara lo fa indossando un completo laminato e luminoso, che davanti ai genitori viene coperto da un cappotto color cammello e da una sciarpa rosa pallido. I colori, sia pallidi che accesi, sono sempre rassicuranti: note di rosa, di giallo, di azzurro, di grigio, che compongono una palette cromatica non dissimile da quella che avrebbe potuto indossare Babi Gervasi, la principessa dei Parioli della generazione precedente a quella di Baby.
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In mezzo a tutta questa proiezione di luce, a questa innocenza ostentata, il costume di Halloween rappresenta l’unica eccezione. Vestita di nero dalla testa ai piedi (maglietta di tulle trasparente, pantaloni di pelle lucida, ali, make-up drammatico), Chiara si aggira annoiata per la sala della festa, visibilmente fuori posto in mezzo ai coetanei. Il suo atteggiamento cambia solo quando si dirige al bar di Fiore per incontrare un cliente. Finalmente il travestimento ha senso di esistere: nella sua maschera di angelo caduto, Chiara può dispiegare tutta la sua potenza seduttiva e intrigante, più perversa e ambigua di quella di Ludovica.
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Ludovica - Sposa cadavere
Nel film con cui dal 2005 si è reso responsabile di innumerevoli maschere di Halloween, Tim Burton ha ripreso una vecchia storia del folklore ebraico e ne ha dato la sua personale versione: la sposa cadavere del titolo è stata uccisa proprio dall’innamorato con cui doveva convolare a nozze. Nessuno degli uomini con cui Ludovica ha avuto a che fare si è comportato molto meglio, ognuno di loro si è approfittato della sua fiducia per ingannarla e umiliarla. L’aria da ragazza ribelle e il look dark che Ludo sfoggia di solito mascherano neanche troppo bene (ma i personaggi della serie, adulti in testa, non brillano esattamente per acume o empatia) questa sua disperata ricerca di qualcuno che si occupi di lei, un problema che Chiara non ha mai dovuto porsi (per descrivere i due personaggi in fondo basterebbe il pitch di Monica e Rachel proposto dagli autori di Friends: due migliori amiche, una che ha dovuto faticare per ottenere tutto quello che ha avuto, l’altra che ha avuto tutto senza mai sforzarsi).
Con il suo abito bianco di pizzo virginale, Ludo mostra alla festa quel lato più tenero e ingenuo che le appartiene, e che è ignoto a tutti tranne che agli spettatori. «Comunque non sei male come pensavo» commenta a fine serata Damiano: nell’interazione tra i due compare per un attimo una possibilità di intesa. Ma è giusto un attimo, prima che entrambi crollino addormentati e finisca la notte di Halloween con le sue rivelazioni.
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  Fabio - Joker
Timido, figlio del preside, omosessuale dichiarato. Basterebbe una di queste caratteristiche a rendere difficile la vita a uno studente di un liceo frequentato da ricchi e viziati figli di papà: specialmente se il liceo è il privato Collodi, dove il codice di condotta sembra essere stato preso di peso dalle scuole pubbliche del Bronx negli anni Novanta. Fabio ha tutte e tre, e con l’aiuto dei suoi amici ha sopportato stoicamente le prese in giro e gli scherzi crudeli che ne sono derivati. Nei giorni in cui Baby arriva su Netflix, nei cinema italiani c’è il Joker di Joaquin Phoenix: una coincidenza o era stato previsto da regista e sceneggiatori della serie? In ogni caso il villain disadattato, che vuole sovvertire l’ordine costituito, è la maschera perfetta per Fabio. Impiastricciarsi la bocca di rossetto, facendo masochisticamente il verso alla violenza subita dai compagni che l’hanno truccato da donna, rappresenterebbe l’atto di sfida del diverso nei confronti dei suoi persecutori. Poi sì, Fabio non è un pazzo, e la scritta sui muri della scuola con cui Fabio/Joker fa outing su Brando non è esattamente Gotham City in fiamme, ma le sue conseguenze saranno quasi altrettanto devastanti: un risultato niente male, per un ex ragazzo tranquillo.
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   Niccolò - Scheletro
Il ragazzo popolare del Collodi sceglie uno dei travestimenti di Halloween più mesti possibili, specialmente se paragonato ai licantropi e alle Arance Meccaniche dei suoi amici. Un teschio è difficilmente la cosa più inquietante e pericolosa che si possa vedere, ma del resto Niccolò non è in condizioni migliori del suo alter ego. L’insegnante con cui ha una relazione non vuole più vederlo, Chiara pensa che sia un mostro, e per la prima volta il ragazzo pare avvertire qualcosa che in un personaggio meno votato al menefreghismo assomiglierebbe a un vago senso di colpa. Più che una maschera di paura, il trucco sembrerebbe una confessione di impotenza: ci saranno sempre bulletti sfrontati al Collodi, ma a quanto pare Niccolò non sarà uno di loro ancora per molto.
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  Camilla - Bambola assassina
Che cosa è successo alla ragazza sicura di sé e petulante della prima stagione? Rientrata dal periodo di studio in Canada prima del previsto, per motivi ancora non chiariti, Camilla sembra diventata un’altra persona. Lascia che Fabio venga bullizzato senza batter ciglio, e in generale mostra un’indifferenza quasi apatica a ciò che le accade intorno. Alla festa ha un guizzo di vitalità quando rivela a Ludovica di provare del risentimento nei confronti di Chiara, da cui si è sentita abbandonata. Mentre Ludo, infastidita, le replica di tornare in America, perché non è mancata a nessuno, lo spettatore guarda gli occhi spiritati dipinti sulle palpebre di Camilla e non può fare a meno di chiedersi: ma è tornata davvero?
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  Brando - Spaventapasseri
Simbolo della fertilità e del raccolto, in contesti più urbani lo spaventapasseri è diventato soprattutto un’immagine di alienazione e di rinuncia alla vita. Il suo involucro vuoto è stato raccontato in innumerevoli storie e musicato in canzoni come Scarecrow dei Pink Floyd («the black and green scarecrow is sadder than me/ but now he's resigned to his fate») o messo in rima in poesie (in una di Michele Mari, lo spaventapasseri è il protagonista stesso: colui che, in un dialogo con un passero, rivela di essere stato «un uomo/ che non suscitò in chi amava l’amore/ per questo ti posi impunemente/ sulla mia manica vuota»). Consegnando Fabio ai suoi amici, Brando ha rinunciato alla sua vera identità per salvare le apparenze. Tutto ciò che gli rimane è infilarsi in testa la maschera di iuta e assolvere al suo ruolo, dando il via a quella serie di ricatti che manda avanti la trama per altre tre puntate.
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  Damiano - Nessuna maschera
Tutti hanno quell’amico che va alla festa di Halloween senza un costume, e che ti guarda con sufficienza se provi a chiedergliene il motivo. Probabilmente nessuno lo chiederebbe a Damiano, anche perché il ragazzo è l’unico a non avere un’altra personalità da nascondere al mondo. Persino quando si trova a scarrozzare prostitute da una parte all’altra della città, Damiano rimane fedele alla sua identità di salvatore dei più deboli, impulsivo e leale: non sarebbe stato male vederlo travestito da Sandokan, magari brandendo quel coltello esotico già usato per spaventare un cliente molesto. O da cavaliere, come già Leonardo Di Caprio in Romeo+Juliet (probabile riferimento degli sceneggiatori per l’intera sequenza di Halloween): ma allora avremmo avuto un’altra storia.
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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"Chi è questo che mi appare allo specchio": L’identità riflessa nella poesia di Rafał Wojaczek. Recensione di Alessandria today
Rafał Wojaczek, poeta polacco dal destino tragico, esplora in questa poesia le profondità dell’alienazione, del conflitto interiore e dell’estraneità a sé stessi. Con immagini potenti e dolorose, Wojaczek ci conduce nel territorio oscuro della coscienza,
Un viaggio nella frammentazione dell’identità e nel tormento esistenziale.Rafał Wojaczek, poeta polacco dal destino tragico, esplora in questa poesia le profondità dell’alienazione, del conflitto interiore e dell’estraneità a sé stessi. Con immagini potenti e dolorose, Wojaczek ci conduce nel territorio oscuro della coscienza, dove l’identità si dissolve e si frammenta. Biografia dell’autore:…
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susieporta · 1 year ago
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LA MANIPOLAZIONE FAMILIARE
Come avviene l'inibizione da parte della famiglia delle potenzialità e inclinazioni del bambino?
A partire dagli irrisolti familiari, i quali scontrandosi con i bisogni di sviluppo dei figli creano conflitti che vengono sedati tramite la repressione e la manipolazione dei secondi.
La gioia e la vitalità della bambina, ad esempio, fa emergere nella madre la frustrazione per ciò cui ha dovuto rinunciare.
Oppure, la forza del bambino e la sua intelligenza stimolano il risentimento del padre, che per qualche motivo non è riuscito a esprimere le sue capacità.
Il bambino può sviluppare le sue doti e le sue risorse, ma direi anche la stessa personalità, solo e soltanto finché non va a toccare le regole familiari, le convinzioni, i dettami impliciti, i quali spesso proteggono i genitori dal contattare ferite mai del tutto assimilate.
Il divieto di spendere denaro per prendersi cura di sé da un punto di vista estetico o dal punto di vista della crescita personale, ad esempio, potrebbe essere legato alle restrizioni che il genitore ha dovuto applicare su di sé per proteggersi da un momento di crisi economica.
Il divieto di svolgere una determinata attività da parte del bambino, magari creativa, potrebbe essere collegato al fatto che il padre o la madre hanno dovuto inibire le loro spinte creative da piccoli perché hanno dovuto fare lavori umili per sopravvivere e far sopravvivere la famiglia.
Il farsi bravo/a o bello/a da parte del bambino o della bambina, viene vissuto dal genitore dello stesso sesso come un affronto al suo stesso orgoglio, e al suo status di genitore inteso come detentore dell'autorità.
Il divieto di godersi la vita, le relazioni e gli eventi sociali, è spesso legato al divieto subito dal padre o dalla madre di vivere gli stessi piaceri.
Il divieto di sviluppare i propri progetti, di avere dei sogni, delle aspirazioni di autorealizzazione, è connesso al trauma che i genitori hanno subito per aver dovuto inibire a loro volta parti di sé.
I genitori inibiscono le risorse dei figli colpendoli nella loro autostima, magari appellandosi a infondate regole morali e generalizzazioni.
Le frasi possono essere:
"È meglio se abbassi la cresta perché tanto la vita è dura per tutti"; "Più sono alte le aspettative più ti farai male quando cadrai per terra"; "Accontentati di quello che hai"; "Stai con i piedi per terra "; "Non esaltarti tanto, i sogni fanno presto a rompersi"; "Studiare è inutile, guadagnati da vivere come puoi".
Questo tipo ingiunzioni (leggi "proiezioni"), frutto di ferite mai sanate e mai affrontate, generano nel bambino convinzioni limitanti, senso di colpa, emozioni parassite, abbassando la sua autostima.
La mancata riparazione delle ferite originarie da parte dei genitori, a loro volta probabilmente feriti dalla generazione precedente, ricade sui figli sotto forma di disistima, mancanza originaria, inadeguatezza, alienazione e senso di perdita irreparabile rispetto al legame di appartenenza alla famiglia.
Questo filo rosso che collega drammaticamente le diverse generazioni tra loro, per il tramite di mancanze, ferite, traumi, fa sì che i figli portino su di sé cicatrici che in realtà non gli appartengono.
Nel seminario del 30 dicembre lavoreremo insieme a Claudia Crispolti su tali legami, su queste lealtà invisibili, per sciogliere finalmente i nodi soffocanti che imbrigliano la nostra creatività, risorse e capacità di sviluppo.
L'adulto investito di tali fardelli limita automaticamente la propria esistenza, relazioni, professione, stile di vita, senza sapere perché, ma accettando semplicemente le proprie idee, derivanti da tali lasciti del tutto inconsci, come un dato di fatto.
Come qualcosa di immutabile.
Il legame invisibile che unisce i genitori ai figli e le generazioni precedenti a quelle successive, crea un obbligo interno che spinge i discendenti a ruotare attorno a ferite mai rimarginate, le quali investono in modo tossico la loro vita, limitandone le potenzialità e facendoli appassire come fiori senza acqua.
L'evoluzione è possibile solo dopo aver attraversato le strette maglie dei lasciti familiari inconsci, oltre i cui recinti è possibile vedere la luce della propria essenza.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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piusolbiate · 5 years ago
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I Numeri Veri
Introduzione alla nota di Aggiornamento al DUP 2020 -2022
Come da programma dell’attuale Amministrazione i primi sei mesi del mandato sono stati dedicati, tra le altre cose, ad effettuare una attenta ricognizione delle risorse disponibili nel bilancio comunale. Al termine della stessa si riconferma, purtroppo, quanto già evidenziato nel DUP redatto a Luglio e cioè che il bilancio del nostro Comune presenta un deficit strutturale per quanto riguarda le partite correnti. Numeri che certificano il fallimentare bilancio dell’ amministrazione precedente. 
Nel 2019, infatti, la gestione corrente trova un equilibrio solo grazie ad una entrata una tantum relativa all’incasso anticipato delle concessioni per le antenne telefoniche (235 mila Euro). Tale importo, ovviamente, viene a mancare nel triennio 2020 -2022. Diminuiscono, al contempo, i trasferimenti statali di un 5% nel 2020 e aumentano alcune spese correnti, tra le quali va menzionata quella relativa al sociale. Manca quindi una sostenibilità’ degli equilibri di bilancio di parte corrente nel triennio in oggetto... Preferiamo ancora ricercare soluzioni alternative agendo su altre entrate che non vedono impatti diretti sui cittadini, nonché’ sulla razionalizzazione delle spese correnti di cui si dirà nel proseiguo. Anche perché’ con il nuovo appalto per il servizio di gestione dei rifiuti avvenuto agli inizi del 2019 i cittadini hanno già dovuto supportare un rilevante aggravio in termini di esborso TARI. E su tale fronte potrebbero esserci, purtroppo, altre sorprese negative a seguito di un contezioso che si è aperto con un importante contribuente TARI che reclama l’errata classificazione della sua attività avvenuta nel 2013.
Nel corso del 2019 è stato anche dato grande impulso all’attività di recupero dell’evasione dei tributi locali procedendo con tutti gli anni che risultavano ancora da accertare. Anche qui, però, la maggiore entrata derivante da tale azione è solo temporanea e riguarda unicamente il 2020.Per quanto riguarda l’IMU siamo in attesa di conoscere cosa sarà contenuto nella Legge Finanziaria 2020 per quanto riguarda la sua unificazione con la TASI. Per quanto riguarda le altre entrate, per una precisa scelta dell’attuale amministrazione si e’ deciso di introdurre una modulazione tariffaria per le famiglie calcolata su base ISEE per i servizi culturali e scolastici  che riteniamo essere più giusta ed equa e che andrà a diminuire gli incassi per tale area. Purtroppo si stanno delineando altre “nubi” all’orizzonte per i Cittadini e le casse Comunali.Il passaggio della gestione dell’acqua pubblica alla Società  ALFA S.p.A., così come prevede la legge e non più rinviabile nei prossimi 3 anni, per la quale notiamo non esservi stata alcuna attività di preparazione, comporterà:·       
Un aumento rilevante delle tariffe per i Cittadini attualmente in vigore dal momento in cui la gestione passerà all’Ente terzo;·         
Il sostenimento di alcuni oneri da parte della controllata Solbiate Olona Servizi al momento del trasferimento che non risultano ancora accantonati tra le disponibilità liquide della medesima;·          
Una spesa aggiuntiva per le casse comunali in quanto occorrerà pagare l’acqua consumata per fini istituzionali (es. scuole, campi sportivi, ecc.) al futuro Ente. Onere che al momento non appare nei bilanci e per il quale la quantificazione e’ ancora incerta. Ma che sicuramente andrà ad aumentare il deficit delle partite correnti.
Sempre sul lato delle entrate correnti vengono meno, purtroppo, anche le attese ottimistiche sulla Farmacia Comunale e cioè le stime di un giro d’affari di 3 milioni di Euro che doveva portare nelle casse comunali almeno 200 mila Euro di proventi, scenario al quale aveva creduto inizialmente anche l’attuale amministrazione. Invece ci siamo dovuti risvegliare in una realtà completamente diversa con una perdita attesa, recentemente riconfermata dal gestore, per l’anno in corso pari a 60 mila Euro comunque in diminuzione grazie agli interventi effettuati rispetto agli 81 mila Euro calcolati sui dati consuntivi al 30/06/2019, che andrà a gravare sul bilancio 2020. Risultato lontano anche dall’iniziale piano quinquennale che prevedeva nel primo anno un utile di quasi 12 mila Euro (pari al momento ad uno scostamento totale di ben 72 mila Euro). Da qui la necessità di limitare i “danni” al più presto passando ad una concessione che non preveda più il ripiano delle perdite in capo al Comune bensì il pagamento di un canone fisso annuo e di una commissione variabile sul fatturato al di sopra di una certa soglia così come proposto dall’attuale gestore.
Anche la piscina si dimostra sempre più un onere insostenibile per la nostra comunità. A parte le varie ispezioni che hanno fatto emergere la necessità di effettuare interventi rilevanti e costosi sugli impianti, rimane l’esiguità di un canone di concessione che frutta solo 10 mila Euro annui, l’obbligo del ripianamento delle perdite, con quella del 2017 pari a 105 mila Euro ancora in discussione con il gestore e, soprattutto, un costo di funzionamento che pesa lato uscite correnti del bilancio Comunale per ben 107 mila Euro annui. Come per la farmacia stiamo cercando una soluzione a quanto sopra provando a negoziare una diversa convenzione che preveda il sostenimento dei costi di gestione al 100% da parte del medesimo, il pagamento di un canone annuo più elevato, il sostenimento delle spese di rinnovo impianti, l’efficientamento energetico della struttura di cui potrebbero beneficiare anche il campo sportivo e la scuola media e la cancellazione della clausola del ripianamento delle perdite. Ovviamente in cambio dell’allungamento dell’attuale convenzione al fine di dare l’opportunità al gestore di operare in un orizzonte di medio/lungo periodo e di spalmare sullo stesso l’ammortamento dei costi di investimento. Tra l’altro abbiamo anche scoperto che la Società Finanziaria che aveva concesso una fidejussione al precedente gestore fallito, per un importo di 200 mila Euro,  è stata dichiarata anch’essa fallita in data 2 Marzo 2018. Ovviamente ciò rende ora tale entrata di difficile realizzazione, per lo meno nell’immediato.
Si sta anche faticosamente rimettendo in piedi la gestione del patrimonio residenziale passato dalla Società Solbiate Olona Servizi al Comune a Gennaio 2019. Tale esercizio sta facendo emergere la necessità di procedere con interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che andranno a drenare ulteriori risorse nel futuro. Gli stessi riguardano anche gli immobili istituzionali che necessiterebbero di interventi di manutenzione, dalla semplice imbiancatura interna sino a interventi più strutturali come, ad esempio, presso il Centro Anziani.
Al contempo tra le uscite correnti si registra il continuo aumento delle spese sociali rispetto a quanto stimato nel bilancio iniziale di previsione 2019. Aumenta in generale la spesa per il personale in quanto nei primi mesi del 2020 giungeranno a termine i concorsi indetti per l’assunzione di 2 nuove risorse, non addizionali,  necessarie a completare l’area ragioneria / personale, attualmente sguarnita così come più volte detto, e le posizioni apicali.
Altri aggregati di spesa sono invece stati ridotti proprio per la ricerca di una loro razionalizzazione ad incremento della sostenibilità degli equilibri di parte corrente, come ad esempio le spese energetiche quale conseguenza dei relativi investimenti già in corso e programmati nel 2020. Dopo aver sviscerato i vari punti che caratterizzano il Bilancio di previsione 2020 – 2022, la quadratura di parte corrente è avvenuta, al momento, secondo quanto segue:·           
2020: entrate per recupero evasione, affitti grazie anche ai contributi regionali ERP, revisione canone di concessione Farmacia, concessioni cimiteriali visti gli importi in scadenza, che cercheremo di andare a rinnovare ripristinando la durata in vigore ante ultima modifica, utilizzo dei cosiddetti oneri di urbanizzazione per la copertura dei costi ordinari di manutenzione, così come fatto nel passato ed ulteriore indice di disequilibrio strutturale di parte corrente, e, infine, trasferimento risorse dalla Solbiate Olona Servizi. Circa quest’ultima entrata si riconferma quanto già individuato a Luglio, vendita attuale immobile ex centro femminile,  pur prevedendo un minore importo trasferito proprio per tenere conto di quegli oneri che stanno emergendo nel passaggio della gestione acqua alla Società ALFA S.p.A.;·         
2021 e 2022: aumento entrate per diversa gestione farmacia e piscina,  concessioni cimiteriali e diminuzione di costi per efficientamento energetico e impianto natatorio.
Per dare stabilità e continuità alle fonti di entrata, qualora il contenzioso in essere tra la Regione Lombardia e Federalberghi dovesse chiudersi con una sentenza favorevole alla prima è intenzione di questa Amministrazione introdurre l’Imposta di Soggiorno così come si era intenzionati a fare già per l’anno 2020.
Per quanto riguarda le entrate per investimenti, il 2020 vede la possibilità di disporre di un rilevante importo a seguito della richiesta di modifica della convenzione alla Società Tigros S.p.A. (incasso previsto di 500 mila Euro), il rimanente contributo Pedemontana (per 250 mila Euro) e per il resto altri oneri di urbanizzazione e alienazione di aree edificabili. Resta poi l’eventuale avanzo di amministrazione che scaturirà dal bilancio consuntivo per il 2019.A fronte delle suddette entrate si registrano investimenti per un equivalente importo che riguardano in primis l’efficientamento energetico degli edifici comunali.Per gli anni 2021 e 2022, in linea con quanto effettuato negli anni precedenti, si prevedono solo oneri di urbanizzazione, anche qui in parte utilizzati per finanziare le spese correnti di manutenzione. Altri investimenti parte del programma dell’attuale Amministrazione verranno finanziati con i futuri avanzi...
Questo è il quadro che ci siamo ritrovati a gestire e che stiamo cercando in tutti i modi di migliorare.
Tutti i numeri li trovate qui:http://www.comune.solbiateolona.va.it/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/GTVRFNEq1Yz0-H
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(Fonte: https://www.instagram.com/p/B6cfws5i0oi/)
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diceriadelluntore · 6 years ago
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Storia Di Musica #67 - Prozac+, AcidoAcida, 1998
Mi sento scossa agitata, agitata, un po' nervosa\Oo oo oo oo!\Acida come di più non si può, di più non si può, come un acido\Oo oo oo oo!. Fu la canzone dell’anno, nel 1998: una veloce base punk ed un testo un po’ nonsense che giocava sul doppiosenso, tra l’acidità intesa come freddezza e irritazione personale e il suo significato legato alle droghe. Poteva essere prevedibile da un trio che come nome scelse la denominazione commerciale della fluotexina, uno dei più famosi farmaci antidepressivi. I Prozac+ sono stati il primo gruppo famoso del Nord-est italiano della nuova generazione. Il trio principale era composto da Gian Maria Accusani alla chitarra, che aveva già suonato nel primo gruppo di Davide Toffolo, poi leader dei Tre Allegri Ragazzi Morti, Eva Poles al canto e Elisabetta Imelio al basso. Formatisi a Pordenone, in breve grazie ad una intensissima attività live nei locali iniziano a farsi un piccolo nome. Si interessa di loro l’etichetta Vox Pop, che in quel periodo pubblicava gli Africa Unite, i Casino Royale, i Sottotono e gli Afterhours di Manuel Agnelli, socio della compagnia discografica. Il loro stile musicale è semplice ed ad effetto: riff schizzati alla Ramones e testi che giocano sull’ironia e sul doppiosenso, con un’immaginario perfettamente decadente anni ‘90 fatto di alienazione giovanile ma soprattutto amori tossici e un rapporto contraddittorio con le sostanze stupefacenti. Nel 1996 la prima prova discografica, Testa Plastica, è un pop punk fulmineo, spesso divertente, che ha in Pastiglie la prima canzone famosa. L’anno successivo la EMI acquista tutto il catalogo dalla Vox Pop e ripubblica il disco con l’aggiunta di una cover dei Violent Femmes, Gone Daddy Gone. Nel settembre dello stesso anno, aprono i due megaconcerti del PopMart Tour degli U2 a Roma e a Reggio Emilia, quest’ultimo davanti a 150 mila spettatori. Nel 1998 il disco di oggi: trascinato dall’irresistibile riff del singolo che dà titolo all’album, Acido Acida diviene uno dei dischi del decennio: le radio impazziscono e Acido Acida solo come singolo venderà 170 mila copie. la formula è la stessa del punk, elementare ma digeribilissimo, soprattutto dal vivo. I riff veloci e riconoscibili di Accusani vengono cullati dalla voce altera e rassicurante della Poles, in un mix davvero riuscito. Prova ne sono alcuni bravi: Colla, che anch’essa gioca sul doppio senso tra una “una colla che ripari tutto\ quello che ho rotto anche i ricordi” e il riferimento alla colla come allucinante a buon mercato (con omaggio sentito ai Ramones e alla loro storico Now I Wanna Sniff Some Glue). La Poles che aggiunge “la là” alla fine di ogni verso è una genialata e diventerà un marchio di fabbrica. Ma il disco offre anche una prova canora di Accusani in GM, dove elenca tutto quello che farebbe e si farebbe fare per conquistare la propria amata, Ics, dove si racconta la vicenda di una sorta di superoeroe che mentre dorme aggiusta le ingiustizie del mondo, e un altro dei brani cult della band, Betty La Tossica, cantata da Accusani, e che parla di una bellissima eroinomane, “ha 15 anni ma ne mostra 30\vive nei parchi assieme ai gatti\tutti si innamorano di Betty tossica\un'eroinomane, la piu' bella che c'e'”. Il successo è formidabile, così come le critiche sulla deriva morale della musica giovanile (non vi ricorda qualcosa questo passaggio attualmente?). Dopo un tour biennale di quasi 200 concerti, un mezzo anno di pausa, e il ritorno con 3, nel 2000. Magica Cagna vorrebbe essere la sorella sfacciata di Acido Acida, e la tecnica è la stessa dell’exploit del ‘98, sebbene il disco mostri una migliore intesa e una forza più matura, ben rappresentati da Angelo, che rispetto al punk ha un arrangiamento decisamente ambizioso; meno da “slogan” il disco però non ottiene il successo del precedente ed induce la band ad un profondo ripensamento. Accusani inizia a prendere in mano anche le parti vocali in Miodio del 2002, disco molto curato ma che segna la fine del progetto iniziale, sancita da Gioia Nera, con atmosfere progressive alla Muse. Resta innegabile la scossa che dettero al movimento musicale italiano, attraverso anche una scelta provocatoria nella “banalità” di certi testi, che però è sempre stata supportata da una musica che è definitivamente trascinante. In una discutibile classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre (discutibile perchè tutte le classifiche basate sul gusto lo sono) stilata da Rolling Stone Italia figura al 98° posto. Che abbiano lasciato una traccia non c’è dubbio, a segni di ritornelli con i “la la la”.
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levysoft · 6 years ago
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Per molti statunitensi, il primo lavoro consiste nel fare il cassiere al McDonald’s. Per molti altri, lavorare come commesso in un centro commerciale. Si tratta quasi sempre di mansioni noiose e ripetitive. Grazie alle quali, però, molti adolescenti costruiscono le proprie attitudini al lavoro, e trovano una sorta di educazione su come si sta al mondo.
Che costituisca una utile lezione di vita, oppure mera alienazione, il “lavoretto”prima o durante gli anni dell’università o delle scuole superiori è un primo passo verso il mondo degli adulti.
Che però rischia di essere soppressa dal convitato di pietra che si aggira per l’Occidente sviluppato: l’automazione.
L’effetto sul mercato del lavoro
È un argomento su cui negli ultimi anni si è dibattuto alternando utopie radicali e toni apocalittici. L’avanzamento dell’intelligenza artificiale ha dapprima fatto scattare diversi campanelli d’allarme nel mondo politico e nei sindacati, spaventati dall’idea che i robot potessero rubare posti di lavoro a individui in carne ed ossa.
Però poi è seguito un periodo di ridimensionamento del pericolo, con nuove ricerche che hanno rassicurato i lettori sull’effettiva minaccia delle macchine. Certo c’è chi ancora si ostina a non voler affrontare la questione e le riforme del welfare che si renderanno necessarie, ma forse sarebbe il caso di adoperare un certo equilibrio.
Che l’automazione non sarà una catastrofe senza rimedio nè una passeggiata è quanto emerge da uno studio della no profit americana Brookings Institution, secondo cui appena il 25% dei posti di lavoro negli Stati Uniti è ad alto rischio di sostituzione: solo un quarto del totale, ma comunque l’equivalente di36 milioni di persone che rischiano di restare disoccupate.
Chi è a rischio e chi no
“Praticamente nessuna occupazione rimarrà invariata con i cambiamenti portati dall’era dell’intelligenza artificiale”, si legge nel rapporto. Ma l’impatto varierà molto a seconda dei settori produttivi. Le categorie più penalizzate saranno quelle con mansioni più di routine, come il manifatturiero, con il 90% delle mansioni potenzialmente rimpiazzabili. A seguire la ristorazione (85%, assediata dai robot che possono preparare il cibo senza intervento umano) e i trasporti (78%, in un contesto in cui si sta investendo molto in auto che si guidano da sole).
A detta di Brookings, tra i mestieri più sicuri invece c’è l’operatore economico, con appena il 10% delle sue mansioni che saranno rimpiazzabili. Oppure chi si occupa di arte e intrattenimento, gli ingegneri e in generale chi fa lavori che richiedono un’istruzione superiore. Il rapporto si basa sull’analisi degli impatti dell’automazione tra il 1980 e il 2016, e sulla loro proiezione fino al 2030. Un lavoro scientifico che però si basa sulle previsioni, piuttosto che su programmi industriali precisi.
Allerta per i lavoretti
Sono però i giovani, secondo Mark Muro, il coordinatore dello studio, a doversi guardare maggiormente le spalle. Sono loro infatti a a rappresentare il grosso del personale addetto alla ristorazione, e dunque la categoria di lavoratori più vulnerabile.
Negli Usa l’intelligenza artificiale potrebbe rendere disoccupato ben il 49% deilavoratori tra i 16 e i 24 anni: appena il 9% della forza lavoro totale negli Stati Uniti ma il 40% dei cassieri e dei camerieri e il 25% degli impiegati nel commercio al dettaglio. A detta di Muro, oltre all’eventuale danno economico, questa categoria potrebbe perdere un importante occasione per acquisire familiarità con il lavoro di gruppo e la realtà professionale. Una prospettiva che tocca uno dei cardini dell’etica e della cultura civica nazionale americana, e non solo.
Quali soluzioni?
Brookings insiste sulle moltiplici conseguenze negative dell’Ai: tra i lavoratori aumenteranno l’ansia, lo stress, e il senso di smarrimento per la rivoluzione tecnologica. I servizi pubblici dovranno farsi trovare preparati.
Lo studio allora ha provato a suggerire alcuni approcci per per facilitare un migliore adattamento all’avvento dei robot: più investimenti nella formazione superiore e nella riqualificazione del personale, innanzitutto, ma anche nell’aumento delle certificazioni e dei processi di apprendimento, senza dimenticare di rendere i centri d’impiego adeguati alle nuove mansioni richieste.
Alla Federal Reserve lo studioso suggerisce di lasciar perdere l’inflazione e puntare tutto, piuttosto, sulla piena occupazione. La morale dello studio dunque è che se sul lungo periodo sono quantomeno plausibili aggiustamenti del mercato del lavoro, sul breve e medio termine anche i più fermi difensori del libero mercato dovranno riconoscere che le politiche pubbliche devono ritagliarsi un ruolo importante. Altrimenti si rischia di lasciare a casa molti lavoratori senza le competenze necessarie per il nuovo mercato del lavoro.
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vittorioballato · 2 years ago
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