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#alfabetizzazione informatica
ircwebnet · 2 years
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Termini informatici comuni in ordine alfabetico
Termini informatici comuni in ordine alfabetico
Tutti i Termini informatici in ordine alfabetico Spesso ci imbattiamo in alcuni termini informatici comuni per altri , ma che noi non conosciamo e che sono strettamente correlati all’uso che facciamo delle nostre apparecchiature informatiche o addirittura affetti da malware e virus, ma non ne conosciamo il significato esatto né distinguiamo l’uno dall’altro. In questo post, condivido con voi…
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lamilanomagazine · 9 months
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Digitale è facile, a Modena 7 nuovi punti con i fondi PNRR
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Digitale è facile, a Modena 7 nuovi punti con i fondi PNRR Rendere l'innovazione dei servizi on line alla portata di tutti, anche dei più fragili e con meno competenze digitali. È l'obiettivo di "Digitale facile", il progetto che, grazie alle risorse del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, consentirà di attivare servizi di facilitazione in sette punti strategici della città: dall'anagrafe centrale a quella del Quartiere 3, dall'Urp alla Palestra digitale MakeitModena, dal Net Garage 2.0 al Laboratorio Aperto fino al centro Memo. Modena ha attenuto nei giorni scorsi il contributo di 185 mila e 500 euro nell'ambito del progetto "Digitale facile in Emilia-Romagna", in attuazione della Misura 1.7.2 del Pnrr, con il quale sono state finanziate 34 iniziative in regione, per un valore complessivo di 4 milioni e 885 mila euro. "Il progetto – sottolinea Ludovica Carla Ferrari, assessora alla Città smart e ai Servizi demografici - favorirà un maggiore accesso alle opportunità formative e di assistenza proposte dal Comune, ampliando sia il numero di cittadini che potranno beneficiarne sia il target di utenti cui i servizi si rivolgono. Saranno valorizzati i progetti di inclusione sociale e i percorsi di sensibilizzazione già avviati su temi specifici e connessi alle opportunità e ai rischi del web. Il progetto permetterà di consolidare l'offerta di servizi di assistenza connessi all'utilizzo dei servizi online della Pubblica amministrazione, contribuendo ai processi di semplificazione, sviluppando anche collaborazioni con associazioni di volontariato e soggetti già attivi nella diffusione delle competenze digitale o che già collaborano con il Comune con l'obiettivo - spiega l'assessora Ferrari - di ampliare le potenzialità di inclusione del progetto raggiungendo cittadini ancora lontani dal digitale e più difficili da coinvolgere". Il dettaglio delle attività che verranno sviluppate nell'ambito del progetto "Digitale facile" cambia in base alle specificità dei diversi punti individuati. All'Urp, l'Ufficio relazioni con il pubblico, per esempio, si lavorerà sull'assistenza personalizzata, la formazione online o a piccoli gruppi sulle attività di rilascio credenziali Spid, la prenotazione di appuntamenti o certificati, pratiche edilizie o tributarie, informazioni turistiche o sulla mobilità, il Fascicolo sanitario elettronico. All'Anagrafe centrale e quella del Quartiere 3 si lavorerà sull'assistenza personalizzata per la prenotazione di appuntamenti e richieste di certificati online o di accesso ai servizi delle Pubbliche amministrazioni. Anche la Palestra Digitale MakeItModena lavorerà su assistenza personalizzata, formazione online o a piccoli gruppi sulle attività di rilascio credenziali Spid, alfabetizzazione digitale, Fascicolo sanitario elettronico, mentre il Net Garage 2.0 aggiungerà anche un'attività specifica su Servizio Civile Digitale, web radio e corsi di formazione di informatica e robotica educativa. Al Laboratorio Aperto verranno organizzati corsi di formazione e workshop sulle nuove tecnologie, robotica educativa, storytelling immersivo e interattivo, innovazione digitale. Al Centro Memo si proporrà assistenza personalizzata, formazione online o a piccoli gruppi sulle attività di rilascio credenziali Spid, alfabetizzazione digitale, Fascicolo sanitario elettronico.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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magodelpc · 2 years
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Blog e Blogger
Blog e Blogger: significato e differenza. Per quanto possa sembrare una cosa banale, molte persone che si approcciano ai miei corsi base di informatica alfabetizzazione, non sanno la differenza di questi due termini, questo è il motivo per cui ho fatto questo post. Partiamo dall’inizio: Cosa sono i blog? Se sei completamente nuovo nel mondo dei blog, è probabile che tu non capisca ancora cosa…
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piusolbiate · 2 years
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APPROVAZIONE PIANO DIRITTO ALLO STUDIO - ANNO SCOLASTICO 2022/23
La Giunta Comunale con voti unanimi DELIBERA di approvare la proposta di Piano Diritto allo Studio presentata dall’Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” per l’anno scolastico 2022/23 (N. 86 Registro Deliberazioni) di seguito i progetti proposti dalla Direzione Didattica, il documento completo sul sito comunale: PROGETTO DI SPORTELLO PSICOLOGICO Esperto esterno per interventi di sportello psicologico rivolto ad alunni, genitori o docenti. Lo sportello è ritenuto indispensabile in relazione a tematiche relazionali/affettive, emotive e su difficoltà di apprendimento. PROGETTO DI SPORTELLO PEDAGOGICO Esperto esterno per interventi di sportello pedagogico rivolto agli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria soggetti a crisi comportamentali o a rischio di insuccesso scolastico. EDUCAZIONE ALIMENTARE Classi interessate: classi seconde scuola secondaria di primo grado Moro EDUCAZIONE CIVICA Sensibilizzazione a momenti storici particolari (giornata della Memoria, 25 Aprile, 2 giugno) in collaborazione dell’ANPI • Scuola primaria Pascoli (tutte le classi) • Scuola secondaria di primo grado Moro (tutte le classi) PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE • Classi II-III-IV-.V scuola primaria Pascoli (in collaborazione con il PLIS). • Classi prime scuola secondaria di I grado Moro. EDUCAZIONE STRADALE In collaborazione della Polizia Municipale (classi tutte scuola dell’infanzia, classi tutte scuola primaria, classi I scuola secondaria di primo grado). RICHIESTA DI FINANZIAMENTO PER SPESE DI PULIZIA, SANIFICAZIONE E DI FUNZIONAMENTO GESTIONE FOTOCOPIATORE ASSISTENZA INFORMATICA FINANZIAMENTI SPECIFICI PER I SINGOLI PLESSI PER CANCELLERIA E/O MATERIALE PER ATTIVITA’ DIDATTICHE
PROGETTI DIDATTICI SCUOLA DELL’INFANZIA “PONTI”
SUPPORTO ALLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Realizzazione di un progetto di motoria nella scuola dell’infanzia Ponti. L’esperto esterno guida l’intero gruppo classe (sezione), costituito da bambini di età eterogenea (piccoli, mezzani e grandi), allo svolgimento in palestra di giochi, esercizi e gare a supporto del campo di esperienza “il corpo e il movimento”.
PROGETTI DIDATTICI SCUOLA PRIMARIA “PASCOLI”
PROGETTO INTERCULTURALE Assegnazione di facilitatori/mediatori culturali per la prima alfabetizzazione linguistica per gli alunni stranieri che dovessero essere inseriti in corso d’anno. In caso di primo ingresso si richiedono quattro ore settimanali per ogni alunno. SUPPORTO ALLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Realizzare progetti educativi, in orario curricolare, di madrelingua inglese, motoria, e musica. PROGETTO DI CODING/ROBOTICA Il progetto prevede l’acquisto di prodotti di robotica educativa che, abbinati ad attività di coding, aiutino nello sviluppo delle capacità logiche degli alunni.
PROGETTI DIDATTICI SCUOLA SECONDARIA “MORO”
PROGETTO INTERCULTURALE Assegnazione di facilitatori/mediatori culturali per la prima alfabetizzazione linguistica per gli alunni stranieri che dovessero essere inseriti in corso d’anno. In caso di primo ingresso si richiedono quattro ore settimanali per ogni alunno. PROGETTO PER L’ORIENTAMENTO SCOLASTICO “V.OL.O” Contributo per l’attività inerente all’orientamento scolastico, da concludersi nelle tre classi terze e da avviarsi per le classi seconde. SUPPORTO ALLA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Realizzare progetti educativi, in orario curricolare, di madrelingua inglese e teatro. Il dettaglio dei progetti è riportato nella tabella riassuntiva finale. Supporto progetti per incentivare le attività straordinarie della segreteria  nell’ambito del piano di diritto allo studio. PROGETTO “LEGALITA” Organizzazione di incontri e attività per favorire una cultura della legalità.
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alepagni · 3 years
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La rana, la guardia e lo scorpione
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15/04/2021
La corsa di due giorni fa, dall'inizio alla fine, è stata la conferma di quanto il mio corpo rigetti questo genere di attività, come fosse un organo trapiantato che il sistema immunitario classifica come estraneo.
Non conta la passione che ci metto.
Dolori all'anca, fitte alla coscia e al ginocchio, il piede destro da metà percorso comincia a coprirsi di formiche, i polmoni si spalancano solo quando manca un chilometro alla fine. Un disastro.
Da quanti anni è che va così?
Comincio a correre, prendo sicurezza, riesco a farlo con un minimo di regolarità, poi puntualmente esagero, mi faccio male e sono costretto ancora a fermarmi per settimane. Mi rimetto in sesto, ricomincio e la forma sembra quella inesistente del primo giorno.
Tutto si azzera quando ti fermi, tutto il lavoro accumulato si smaterializza, evapora, come se non avessi mai corso. Alla fine stare all'erta è diventata la condizione di ogni uscita e questa specie di tensione si mangia grossi bocconi di quel piacere che spettava a me.
Forse c'entra o forse non c'entra, ma mentre soffrivo per l'infinita salita che sbuca a pochi metri da San Giovannone, mi è venuto in mente Ettore, che è scomparso pochi giorni fa.
Una vita intera passata a stare esattamente nel posto in cui intendeva stare, facendo solo ciò che voleva. Prima con il piglio irresistibile dello spregiudicato che se la gioca e poi con gli occhi arresi di chi guarda con tenerezza l'inevitabile ostinazione della propria natura. Così mi sono sempre immaginato che fosse, le poche volte che ho intercettato il suo cammino. E così ho sentito parlare di lui in paese, con altre parole, ma il senso restava lo stesso.
Era la favola della rana e dello scorpione, per intenderci.
Visto da angolazioni diverse vestiva i panni del barbone, del ricco finito in rovina, del matto, o del custode silenzioso di un vecchio paese al confine fra tre province. Chiunque lo guardasse, con qualsiasi sentimento, non poteva negare di avere davanti un essere libero, nel senso più animale del termine.
Il mio primo incontro con lui risale ai tempi del liceo quando andavo a studiare nella biblioteca comunale.
Quel giorno ero solo nell'ultima sala di lettura in fondo al corridoio. Mancava poco più di un'ora alla chiusura e il tardo pomeriggio di gennaio somigliava già alla notte.
Entrò quest'uomo alto, di un'età che non avrei saputo dire, barba incolta e un cespuglio di capelli che somigliava a un nuvolone pronto a vomitare acqua e bestemmie. Il parka militare che gli copriva le spalle senza calzare le braccia come un mantello, era in condizioni migliori del mio. I pantaloni di velluto a coste lasciavano intravedere attraverso piccole finestre sfrangiate altra stoffa sotto, una calzamaglia, un pigiama, qualcosa buono per sopportare il freddo.
Si guardò intorno tenendo in mano un grosso dizionario, poi si mise seduto a un tavolo al centro della stanza. Inforcato gli occhiali cominciò a sfogliare una pagina dopo l'altra senza soffermarsi mai per più di un paio di secondi su una definizione.
A un tratto si bloccò e alzò il capo nella mia direzione, in realtà senza rivolgersi a me, ma a qualcosa di invisibile che doveva trovarsi a un metro dalla mia postazione.
«Guardi, qua occorre fare silenzio per cortesia. Stiamo cercando di quagliare, ecco», assertivo e con voce misurata rimproverò pacatamente il nulla che occupava la sua traiettoria.
Io alzai gli occhi perplesso e mi guardai attorno cercando indizi di una qualche presenza. Eravamo gli unici utenti della stanza, immersi in un silenzio quasi totale.
Ripresi il filo di quello che stavo leggendo, cercando di schiacciare una risata fra i denti. Ma dopo pochi minuti con la coda dell'occhio lo vidi alzare di nuovo la testa dal suo tomo.
«Allora non ci siamo capiti», tolse gli occhiali e li appoggiò sul tavolo per dare consistenza alle parole, «io le ho chiesto di fare piano e lei disturba? Questo è un luogo per famiglie. Così proprio non va. Come la mettiamo?».
Con gli occhi completamente aperti, cercavo di individuare il suo interlocutore senza alzare il naso dal libro. Mi resi conto che si stava rivolgendo allo stesso vuoto indifferente di prima, a uno sputo da me, mentre intorno a noi non volava una mosca.
«Lei capisce che è una questione di educazione? Io le chiedo una cortesia e lei che fa? Ignora sfacciatamente le mie istanze!», stavolta alzò di qualche tacca il volume della voce sbattendo sul legno la mano aperta.
Ignorando chi fosse, ricordo che pensai: «ecco, ora questo mi ammazza…e siamo pure soli».
Ma era la persona meno pericolosa sulla terra, lo capii col tempo.
Una volta gli regalarono un'auto usata, una station wagon, una roba abbastanza spaziosa mi pare, forse una Passat – non c'ho mai capito un cazzo di macchine – in ogni caso una carcassa che fungeva da casa. Un amico mi raccontò che il benzinaio vicino al cimitero, di notte, per un breve periodo, lo lasciò sostare con l'auto nella sua stazione di rifornimento. Questo fino a quando, una sera, non si dimenticò di spegnere le pompe prima di chiudere.
Passata l'ora della cena, Ettore tornò alla sua casa a quattro ruote e cominciò ad aggirarsi intorno al distributore (è così che me lo sono immaginato. Come si fa quando una storia è troppo bella e non si hanno tutti gli elementi fra le mani, ma la si vuole comunque raccontare?). Forse prese a vagabondare fra i pochi oggetti lasciati incustoditi, a toccare un po’ qua e un po’ là, a premere pulsanti a caso, non saprei dirlo, ma si rese conto che una delle pompe era sbloccata e si mise di vedetta in attesa di clienti.
Il primo fu uno dei ragazzi del bar: «Oh Ettore, che fai?»
«Ciao bimbo, quanto ti metto?»
Dopo qualche secondo di perplessità il giovane gli chiese venti euro di benzina, sicuramente con un sorriso incredulo stampato sulla faccia e gli allungò una banconota blu.
Lui col fare un po’ sornione di chi manda avanti la baracca da anni, gli buttò lì un, «ma dammi cinque euro e siamo a posto», alzando le spalle per sottolineare che per lui non c'era alcun problema.
Il cliente ben contento si fece subito aggiungere altro carburante e corse a telefonare agli amici per informarli che al distributore del cimitero c'era Ettore che regalava benzina a prezzi ridicoli.
Nel giro di mezz'ora una fila di macchine aveva completamente invaso l'area di sosta e un pieno non veniva negato a nessuno.
«Dammi dieci euro e facciamola finita!»
«Bah, quanto mi vuoi dare? Facciamo venti via.»
«Per te stasera offro io. Insisto!»
E così via, per buona parte della notte. O almeno così si diceva in giro, quasi venti anni fa.
Va da sé che fu invitato a trasferirsi con la sua Passat (o quello che era) altrove e nei primi anni dell'università, quando la mattina presto prendevo il treno per Firenze, lo trovavo parcheggiato dietro la Stazione a dormire al posto di guida, con a fianco, sdraiata sul sedile reclinato del passeggero, la marmitta dell'auto, da tempo divenuta inutilizzabile.
Una delle ultime volta che l'ho incontrato, prima di trasferirmi a Siena, ci trovavamo entrambi di nuovo in biblioteca. Io collaboravo con loro per quanto riguardava le visite guidate, i corsi di alfabetizzazione informatica e la catalogazione libraria; lui era un utente fisso delle sale di lettura: arguto e simpatico, a volte intratteneva i presenti, altre volte gli assenti, sempre con le tasche piene di verità universali e massime di vita che avrebbero fatto impallidire il più navigato fra i filosofi.
Quel giorno stava seduto a un tavolo davanti al bancone del reference dando un'occhiata al giornale, mentre chiacchierava con l'allora responsabile dell'ufficio cultura.
«Come va Ettore?», gli domandò lui, non per cortesia, ma con sincera curiosità.
Ettore alzò gli occhi da una pagina di cronaca e visibilmente compiaciuto per ciò che stava per dire, rispose: «Eh Luigi, come va? A dire bene è abbassare la guardia!». E poi si rimise a leggere.
E oggi quella risposta, più o meno, è diventata il mantra pessimista per le mie corse e per troppe altre cose.
Godersi il momento, quando è un buon momento, sarebbe forse la scelta migliore.
Ma siamo fatti come siamo fatti, sia rane che scorpioni. E a volte non c'è rimedio a questo.
Alessandro Pagni
Ascolto: The Black Angels, Currency
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gregor-samsung · 5 years
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Nel settembre del 1862 Âli Pasha, all'epoca ministro degli esteri dell'impero ottomano, scrisse una lettera al suo ambasciatore a Parigi in cui impartiva quello che i diplomatici chiamano «un giro d'orizzonte». Prendendo in esame la situazione diplomatica in tutta Europa, paese per paese, terminava con l'Italia, all'epoca nel pieno della lotta per l'unificazione nazionale. Nella sua lettera Âli Pasha scriveva: «l'Italia, che è abitata da una sola razza che parla la stessa lingua e professa la stessa religione, incontra grandi difficoltà nel conquistare l'unificazione. E per il momento tutto quello che ha ottenuto è anarchia e disordine. Giudicate cosa accadrebbe in Turchia se fosse dato pieno sfogo a tutte le diverse aspirazioni nazionali. [...] Occorrerebbero cento anni e fiumi di sangue per ristabilire uno stato di cose sufficientemente stabile». Âli Pasha fu vero profeta, anzi fu più bravo a prevedere il futuro che a giudicare il presente. Già all'epoca queste idee, che il ministro ottomano temeva con buone ragioni, stavano facendo il loro ingresso nelle terre ottomane e cominciavano la loro opera di distruzione. Da allora è passato più di un secolo; il sangue ancora scorre ma non si è ancora raggiunto «uno stato di cose sufficientemente stabile». Tutti questi stati, quale che sia la loro vera conformazione o l'immagine che hanno di se stessi, cambiano a velocità differenti e in modi differenti per effetto di una modernizzazione che porta con sé una più ampia alfabetizzazione, la rivoluzione informatica e le a lungo ritardate emancipazione e partecipazione delle donne. Tutto questo influenza e finirà col trasformare i modi in cui i singoli popoli concepiscono se stessi e gli altri, e potrà persino condurre all'affermazione di società aperte e libere. Ma per questo occorrerà tempo e per il momento queste società sono tormentate dall'interazione di identità diverse e spesso conflittuali.
Bernard Lewis, Le molte identità del Medio Oriente, traduzione di Giovanni Arganese, Il Mulino (collana Intersezioni, n° 215); pp. 153-54.
[ Ed.ne or.le: The multiple identities of the Middle East, London, Weindenfeld & Nicolson, 1998 ]
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csccoopsoc · 3 years
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Abbiamo parlato ai microfoni di Radio Cosenza Nord di Lingua Migrante 2, la campagna di alfabetizzazione linguistica per stranieri sostenuta dal FAMI.
Laboratori ludico-didattici, corsi di salute, italiano, microlingua del lavoro agricolo, informatica, accompagnatori alla scoperta del territorio e tanto altro.
Attivo anche lo sportello online su skype ogni lunedì e mercoledì dalle 9:30 alle 13:30 e il venerdì dalle 15:00 alle 18:00.
Per maggiori info e saperne di più basta contattarci a: [email protected] oppure 3280664676 Riascolta l'intervista a Nicoletta Bellizzi qui!
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artide · 7 years
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Quello che mi preoccupa più di questi bambini, non è il fatto che ormai tanti sono lasciati crescere da soli, che spesso non vedono quasi mai i genitori e che questi su di loro non hanno più alcuna autorità, mi dispiace vederli crescere senza crescere, pieni di stimoli che non riescono a decifrare del tutto, a cogliere ed interpretare. Da una parte abbandonati a se stessi, dall'altra super viziati, pieni di diritti. Fior di psicologi, pedagogisti che sentenziano sul loro percorso idoneo di apprendimento, nessun esame, nessun giudizio. Tutto molto bello, se non fosse che questo da un lato può creare persone senza senso critico, capacità di migliorare ed apprendere e senza curiosità.
Ormai hanno tutto a disposizione, il sapere è a portata di click a costo zero. Lavagne elettroniche, PC, tablet, Lim. Ma queste non sono più opportunità sono la norma. Quando da piccolo andavo in aula di informatica, era una novità perché a casa il computer era privilegio di pochi. Ora accendi una qualsiasi cosa, e loro la conoscono già. Io penso che bisogna soffermarsi su questo aspetto, forse c'è bisogno di tornare indietro, perché ora ci sarà una alfabetizzazione informatica, ma manca una più profonda che è quella veramente pratica che ti porta in contatto con le vere emozioni, un'alfabetizzazione emotiva che permetta alle nuove generazioni di stare insieme e non chiudersi dietro agli schermi, di avere un contatto reale, ad avere un senso di comunità. Una praticità nelle piccole cose. Ritornare a scrivere col gesso, ad usare le mani, ad immaginare ad astrarre. Ed ora che i bambini non hanno paura del buio, non gli rimane che avere le stesse paure dei grandi.
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enkeynetwork · 4 years
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Editoria digitale: un mercato in crescita
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Sapevate che lo scorso anno in Italia il mercato del libro ha rappresentato la prima industria culturale del Paese? In crescita il settore dell'editoria digitale, tanto che sono in aumento i titoli in formato e-book. Nonostante ciò il settore vendite dei contenuti digital è ancora limitato. Scopriamo pregi e difetti di questo mondo. Editoria digitale: opportunità di un mercato in crescita C'è una buona sinergia di strumenti nel panorama dell'editoria in Italia. Un 60% della popolazione dichiara di leggere libri cartacei, mentre il restante pubblico ha iniziato a fruire di contenuti come e-book e audiolibri. Stiamo parlando di una fascia d'età che va dai 15 ai 34 anni, incentivata alla lettura di libri online grazie al prezzo più basso, alla facilità di trasporto e archiviazione, nonché alla possibilità di fruizione interattiva (fare ricerche sul testo, usare segnalibri o inserire note, etc.). A queste caratteristiche si aggiungono la facilità di reperire testi e la multimedialità. Ma ci sono anche degli ostacoli alla diffusione dell'editoria digitale, come ad esempio l'immaterialità del contenuto o l'insufficiente alfabetizzazione informatica dei lettori e lo scarso comfort visivo. Sembrerebbe che la lettura digitale sia in forte crescita al di là dei suoi difetti. Una cosa è certa: chi legge e-book, legge sul proprio smartphone. Smartphone strumento principe dell'editoria digitale Esistono tanti sistemi per leggere contenuti digital. Read the full article
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Agenda Digitale: San Marino ha ora un organo regolatore
L’Agenda Digitale Sammarinese è coordinata con l’Agenda Digitale Europea che si basa su 8 pilastri fondamentali: un mercato digitale unico, interoperabilità e standard, sicurezza informatica e accrescimento della fiducia dei cittadini verso il digitale, connessioni veloci per l’accesso ad internet, ricerca e innovazione, alfabetizzazione digitale dei cittadini, sviluppo dei servizi e internazionalizzazione.
Questi sono i campi delle azioni fondamentali dell’Agenda e per gnuno è stato individuato un obiettivo di prestazione e azioni specifiche da attuare.
L’Agenda Digitale Sammarinese è il piano di sviluppo digitale della Repubblica e rappresenta la strategia nazionale per gli interventi strutturali al processo di innovazione tecnologica, perseguendo gli obiettivi di crescita socio-economica sostenibile del Paese.
In questo panorama il 20 Novembre 2020, data importante per lo sviluppo tecnologico a San Marino, l’Associazione Sammarinese dell’Informatica acquisisce nuove funzioni: diviene organo “super partes” per garantire regole, condizioni e fruibilità universale delle nuove tecnologie. Si cerca così di colmare i ritardi della digitalizzazione della Repubblica,  a confronto degli altri paesi europei.
Leggi:
L’Autorità per l’ICT acquisisce competenze sull’informatica
Smart Working, a San Marino il lavoro agile diventa legge
Agenda Digitale San Marino
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auctionitalia · 5 years
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Procedure fallimentari ed esecutive, ritardi nel recepimento delle nuove modalità di vendita telematicaCommercialisti: molte criticità per la pubblicità sul Portale delle vendite pubbliche
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Un significativo ritardo nel recepimento delle nuove modalità di vendita telematica e non poche criticità per la pubblicità sul Portale delle vendite pubbliche (PVP). È quanto emerge dalle risposte fornite da oltre 550 commercialisti al questionario sul processo esecutivo e sul portale delle vendite pubbliche predisposto dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili. Considerata l’assenza di orientamenti univoci sul tema da parte dei Tribunali e dei giudici dell’esecuzione, il questionario è stato concepito con lo scopo di monitorare e analizzare, attraverso l’esperienza sul campo di professionisti del settore, gli effetti avuti dalla modifica normativa ad un anno dalla sua entrata in vigore. Le risposte, commentate da esperti della materia, sono confluite in un documento articolato in due parti: una prima ricognitiva delle istruzioni fornite dai Tribunali ai professionisti delegati; una seconda direttamente orientata a fotografare la realtà in cui i professionisti delegati si trovano ad esercitare le proprie funzioni. I risultati emersi dal sondaggio – commentano i due Consiglieri nazionali delegati alle funzioni giudiziarie, Valeria Giancola e Giuseppe Tedesco – ci consentono di fare un bilancio del primo anno di applicazione della nuova normativa. Al momento, la realizzazione dell’obiettivo di garantire trasparenza, semplificazione, efficacia, sicurezza, esattezza e regolarità delle gare telematiche sembra lontana. La frammentazione del processo informatico tra differenti “attori” che a loro volta operano con sistemi complessi, diversificati e poco intuitivi per l’utente, nonché la scarsa conoscenza degli strumenti informatici non sembrano aver agevolato la diffusione delle nuove regole. Il sondaggio – proseguono Giancola e Tedesco – conferma le criticità che avevamo rappresentato alle Istituzioni prima ancora che tutta la riforma fosse completata: la riforma stenta ad essere concretamente attuata dai tribunali e, laddove le modalità telematiche hanno trovato applicazione, emergono prassi non uniformi e interpretazioni divergenti anche a causa dell’eccessiva complessità della normativa. Tutto ciò si traduce in significative difficoltà per i professionisti che operano in questo ambito restano i referenti del Giudice. LE RISPOSTE AI QUESITI. Le risposte dei professionisti fanno emergere criticità in primo luogo sul ruolo, sul regime di responsabilità e sui nuovi adempimenti che ricadono sul professionista delegato che, in base alla legge, è tenuto a curare la pubblicazione sul PVP. Al riguardo, i dati del questionario evidenziano che, non di rado, la pubblicità sul PVP viene eseguita da un ridotto numero di società private designate dal giudice come operatori professionali per la pubblicazione. L’aspetto è di un certo interesse, considerato che all’incarico di procedere agli adempimenti pubblicitari non corrisponde, come invece dovrebbe essere, un adeguato sistema di responsabilità dell’operatore incaricato. Le responsabilità correlate alla pubblicità su PVP gravano, infatti, sul professionista delegato alle vendite. L’attività del delegato è ulteriormente aggravata da numerosi problemi tecnici segnalati dagli intervistati. I professionisti, in assenza di una procedura di correzione degli errori, sono obbligati frequentemente a ripetere più volte le medesime operazioni o, addirittura, a iniziare ex novo tutto il procedimento di pubblicazione. Tale carenza è ancor più significativa se si considera che, qualora il professionista delegato si accorga di aver pubblicato un avviso di vendita erroneamente compilato, potendo rimediare all’errore unicamente con una nuova pubblicazione, si rende necessario provvedere con l’ulteriore versamento del contributo di pubblicazione sul PVP che, come è noto, è fissato in euro 100 euro per ciascun lotto. In relazione all’obbligatorietà delle vendite con modalità telematiche, il questionario mette in luce le difficoltà incontrate nella gestione di tale fase. Risulta diffusa, infatti, la prassi di accordare preferenza alle tradizionali e conosciute modalità di vendita. Nelle ipotesi in cui il Tribunale abbia disposto la vendita telematica, inoltre, emerge la prevalenza dell’utilizzo della vendita sincrona mista che consente di presentare le offerte anche su supporto analogico. I dati del questionario informano, inoltre, che i consumatori preferiscono tale ultima modalità per presentare l’offerta e che i professionisti delegati lamentano la complessità del procedimento e la dilatazione dei tempi, ancor più accentuata nei casi in cui il numero delle sale d’aste messe a disposizione per lo svolgimento delle vendite telematiche risulti inadeguato a consentire lo svolgimento di un congruo numero di vendite al giorno. Sempre con riferimento alle vendite con modalità telematiche, infine, il questionario riporta che non esistono criteri univoci per selezionare il gestore delle vendite che, nella maggior parte dei casi, viene nominato sulla base di convenzioni o protocolli e non sulla base di validi criteri di rotazione. I dati attestano che in non rare occasioni allo stesso gestore per la vendita è affidata la cura della pubblicità sul PVP. Si tratta di un sistema piuttosto particolare che ruota attorno a un ridotto numero di società private incaricate, a volte come operatore per la pubblicazione, a volte come gestore della vendita telematica, a volte dell’uno e dell’altro adempimento e che, peraltro, praticano tariffe diversificate anche in relazione ai servizi offerti. LE PROPOSTE DEI COMMERCIALISTI. Alla luce di quanto emerso dalle risposte ai quesiti, il Consiglio nazionale dei commercialisti si fa promotore di istanze che possano semplificare il lavoro ai professionisti e incentivare il ricorso al mercato telematico delle vendite con proposte sono indirizzate tra l’altro a: - riconoscere al professionista delegato il ruolo centrale nella procedura esecutiva sin dalla fase della pubblicazione sul PVP. I professionisti, infatti, dovrebbero restare gli unici soggetti qualificati per poter svolgere tale adempimento, come peraltro statuisce la legge; - stabilizzare e efficientare il funzionamento del PVP, consentendo in particolar modo la correzione o la revisione dei dati inseriti sul medesimo tramite procedure standardizzate che non costringano il delegato a ricominciare il procedimento ex novo; - pagare il contributo di pubblicazione all’interno del PVP e razionalizzare le modalità di pubblicazione quando siano posti in vendita più lotti; - diffondere la prassi di procedere comunque con la pubblicità cartacea nelle zone in cui il grado di alfabetizzazione informatica della popolazione sia ridotto; - agevolare le modalità delle vendite telematiche con la predisposizione di un maggior numero di sale d’asta all’interno degli Ordini professionali; - colmare i problemi tecnici che si manifestano sin dalla fase della presentazione dell’offerta con modalità telematica in modo da agevolare gli offerenti persone fisiche; - individuare più gestori della vendita- e dunque non un unico gestore – nell’ambito dello stesso Tribunale che i giudici delle esecuzioni nominino dopo aver effettuato una valutazione comparata tra i prezzi, qualità dei servizi offerti, qualità della struttura informatica e assistenza fornita. 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lamilanomagazine · 9 months
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Modena, quartieri, sostegno a 47 associazioni attive per la comunità
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Modena, quartieri, sostegno a 47 associazioni attive per la comunità Dalla stampa di materiale pubblicitario per il "Carnevale alla Madonnina" promosso dalla Polisportiva al contributo economico per le lezioni di alfabetizzazione informatica proposte dall'Auser, passando per il sostegno all'iniziativa "Vivere il nostro oratorio" dell'Acli parrocchiale di Baggiovara e per la concessione della sala civica Curie all'associazione "Insieme in quartiere per la città" per gli approfondimenti sul dialetto modenese. Sono solo alcuni dei 57 progetti, di cui 54 approvati e finanziati, proposti da 47 associazioni modenesi, accolti dal Comune nell'ambito del bando riservato alle realtà del terzo settore che entro il 31 maggio 2024 intendono realizzare azioni per la comunità nei quattro Quartieri di Modena col contributo, appunto, dell'Ente locale. "Sostenere le attività sul territorio sviluppate dai soggetti che fanno parte del tessuto sociale e associativo è uno degli obiettivi dell'Amministrazione – commenta l'assessora ai Quartieri Carmen Sagliano – e questo bando, che viene proposto con frequenza semestrale, ne è un'attestazione. Le realtà i cui progetti sono stati finanziati rappresentano un valore aggiunto e il coinvolgimento dei Quartieri nel percorso di valutazione delle iniziative contribuisce a certificare la rilevanza che hanno per la comunità". Il supporto non è solo economico (per complessivi 70.128 mila euro) ma include anche utilità diverse come l'esenzione dal Canone unico patrimoniale per iniziative di significativo interesse pubblico, la produzione e diffusione di materiale pubblicitario e l'assegnazione gratuita o a prezzo agevolato di una sala civica di Quartiere. Nei giorni scorsi è stato pubblicato online (al seguente link) l'elenco delle associazioni destinatarie del contributo; per accedere al sostegno occorreva presentare progetti incentrati su un cartellone diffuso di appuntamenti anche all'aperto, favorendo così l'aggregazione dei cittadini, e sullo sviluppo di iniziative dell'associazionismo incentrate sulla cultura, sulla socialità e sul benessere collettivo. Gli ambiti di intervento previsti dall'avviso pubblico riguardavano la progettazione di programmi di animazione territoriale, la promozione della vivibilità e della sicurezza, la valorizzazione dei beni comuni (patrimonio architettonico, artistico, culturale e ambientale), l'attenzione verso l'attività motoria, le azioni formative e informative su temi culturali, digitali, tecnologici e del benessere individuale, i progetti di contrasto alla dispersione scolastica e rivolti al sostegno delle famiglie e delle persone in difficoltà, i programmi di valorizzazione e incentivazione del volontariato e promozione della cittadinanza attiva. Al termine della fase istruttoria sono stati dichiarati ammissibili e sottoposti alla successiva valutazione della commissione giudicatrice quasi tutti i progetti candidati – 57 su 61 – in un percorso di valutazione che ha coinvolto anche i Consigli dei Quartieri. Nel dettaglio, nel Quartiere 1 sono stati finanziati 15 progetti per un valore complessivo di 16.102 euro; 12 le proposte approvate nel Q2 (per 15.150 euro) e 10 nel Q3 (per 17.411 euro); mentre nel Q4 i progetti accolti sono stati 17 (per 21.465 euro), per un totale di 54 progetti finanziati. Le attività spaziano dai momenti di socialità ("Anima quartiere" con l'associazione di volontariato Aisla) allo sport (il corso di taekwondo per integrazione sociale dedicato ai bambini dell'Accademia di taekwondo), dall'inclusione (sostegno a persone con demenza e al caregiver con l'associazione G.p. Vecchi) alla cultura ("Opera tra i banchi di scuola" con l'associazione Actea), fino alla storia locale ("La Cittadella: storia e storie di un angolo della città" con l'Anpi).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cosenzapage · 4 years
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25 anziani hanno seguito corso digitalizzazione informatica. Tutor, 8 studenti dell’Itis Monaco di Cosenza
https://www.cosenzapage.it/media/2020/07/B9C94AEE-982C-4A91-8A33-FCB51D8FFD16-300x200.jpeg - #CosenzaPage COSENZA – Hanno affrontato con meno stress il contenimento dovuto all’emergenza coronavirus i 25 anziani che hanno partecipato al corso di alfabetizzazione informatica promosso dall’Anteas Cosenza che si è concluso nei primi mesi di quest’anno.
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calabriawebtvcom · 5 years
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IL MALAFARINA IN TURCHIA | CalabriaWebTv
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IL MALAFARINA IN TURCHIA | CalabriaWebTv
Dal 6 al 10 gennaio la Türk Telekom Sosyal Bilimler Lisesi di Konya, in Turchia, sull’altopiano centrale dell’Anatolia ha ospitato il primo incontro del progetto Bugünün Gençleri Yarinin Girişimcileri (Today’s Young People Tomorrow’s Entrepreneurs) con la partecipazione di scuole turche, croate ed estoni.
Il partenariato strategico, cofinanziato dalla Commissione Europea, attraverso l’azione Erasmus+ Ka229, mira ad implementare, in linea con il piano d’azione UE 2020 l’educazione all’imprenditorialità.
La delegazione italiana dell’Istituto Tecnico Tecnologico “G. Malafarina” di Soverato, impreziosita dalla presenza del Dirigente, prof. Domenico Agazio Servello si è aggiudicata, in questa prima fase del progetto la scelta del logo, elaborato dall’allievo della sezione Informatica e Telecomunicazione, Christian Favarò.
L’educazione all’imprenditorialità è stata supportata da metodi di apprendimento sperimentale innovativi e creativi nel corso dei numerosi workshop organizzati dalla scuola turca. Favarò, assieme a Giuseppe Cepi e Karim Marasco, coordinati dalla docente Savina Moniaci, hanno presentato, inoltre, i risultati di una indagine online, evidenziando il grado di formazione teorica dell’Istituto come cultura dell’imprenditorialità, ecosistema e motivazione, comunicazione efficace nell’imprenditorialità, alfabetizzazione finanziaria e lo stato d’arte dell’imprenditorialità in Italia e nella nostra regione.
Il progetto, che comprende lo sviluppo di piani di business creativi e storie a tema imprenditoriale, proseguirà con la seconda mobilità in Italia, nel mese di aprile durante la quale l’Istituto, in collaborazione con Alessandra Tuzza, Responsabile dello Sportello della Commissione Europea EdicCalabria&Europa’Eurokom’,  organizzerà un seminario formativo per diffondere la cultura imprenditoriale, creare un ecosistema forte per avviare una cooperazione transfrontaliera con applicazioni diverse e innovative.
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tmnotizie · 5 years
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GROTTAMMARE – Una grande novità in arrivo per il 2020! Dopo l’apertura delle sedi di Cossignano e Pedaso, l’UTES di San Benedetto del Tronto e l’amministrazione comunale di Grottammare hanno rinnovato l’alleanza per offrire i suoi corsi di maggiore successo!
Dal mondo dei sommelier, all’enogastronomia e pasticceria, dalla lingua spagnola alla lingua inglese all’informatica con i nuovi corsi di smartphone e new age.
Il percorso formativo di Grottammare si arricchisce con i corsi di UTES FORMAZIONE rivolto ai giovani ed al mondo del lavoro: tali corsi prevedono il rilascio di attestati finali riconosciuti dalla Regione Marche ai sensi della legge 845/78 art.14
Lingue straniere:inglese base ed avanzato
Alfabetizzazione informatica
Sabato 11 gennaio, alle ore 18 presso la Sala consiliare, incontro introduttivo di presentazione.  Saranno presenti i docenti dei corsi per fornire informazioni sui programmi e per ogni curiosità.
Inizio corsi lunedi 20 gennaio 2020
Info ed iscrizioni     Segreteria UTES 0735781465
Mobile 3476581180
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Docente formatore corsi informatica
Sono un formatore di informatica esperto in corsi di alfabetizzazione informatica per adulti. Informatica base, internet e posta elettronica, uso dei device, sicurezza informatica
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