#alessandro conti
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heisokay · 2 years ago
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Alessandro Conti
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liliakier · 1 year ago
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🎶 The power of the dragon Will guide us to the twilight horizon 🎶
Chibi commission of Allyon and Kristin for @livelovechilis !!!
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patemi-pk · 1 year ago
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Il grande finale di questo ciclo sarà, quindi, intitolato "I conti con la realtà", un titolo che ai pkers dovrebbe far risuonare qualche campanello.
"Paperink e i conti con le realtà" è stata una storia pubblicata su Paperinik Appgrade che fungeva da raccordo fra Universo Pk e La macchina del Fangus. Se UPK era stata ambientata da Faraci in un universo alternativo in cui Paperinik non ha mai incontrato Uno, con questa storia quel Paperinik si trovava ad avere a che fare con universi alternativi, fra cui il nostro, quello in cui Pkna è accaduta. Sisti, che aveva ereditato il timone delle inedite del mensile del papero mascherato, fa collassare tutti gli universi in uno, facendo convivere il Paperinik di UPK quello tradizionale, per poi riutilizzare elementi pikappici (Angus Fangus) in storie future. Prima di Potere e Potenza, quindi, Sisti pensava di poter far rivivere la lore pikappika nel Paperinik del mensile, probabilmente senza considerare che il rilancio vero (e duraturo, sono passati 9 anni) sarebbe avvenuto il mese dopo e lui sarebbe stato coinvolto nel progetto (con una coordinazione poco efficace, purtroppo, come il prologo al Raggio Nero ci ha mostrato).
Il destino di questa storia è stato particolare. Nelle successive edizioni in volume Universo Pk è stato debitamente presentato come una realtà parallela a Pk, mentre nel volume sulla Macchina del Fangus Sisti, in ragione del suo sincretismo, ha oensato di retconnare le vicende ed eliminare nei redazionali ogni riferimento al fatto che l'ambientazione fosse la fusione degli universi di Universo Pk e di Pkna, presentandola con una storia mai narrata posta nel lungo iato del Pk tradizionale.
Questo ha messo "I conti con le realtà" in una situazione scomoda, essendo ora l'unico tassello in grado di smontare la retcon. Il riferimento dell'ultima storia del fuoriserie sarà solo un divertissement nel titolo o ci saranno riferimenti più concreti che tenteranno di cucire lo strappo?
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(Immagini fornite dal Papersera)
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giftvitaliana · 1 year ago
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viaggiamocela · 6 months ago
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Trentino: Camminate tra meleti ed asparagi
Come quasi ogni anno nel periodo primaverile, trascorro qualche giorno in Trentino, soggiornando a Pergine Valsugana, non lontano da Trento e Levico Terme. Prima di raggiungere Pergine Valsugana, lungo il tragitto mi fermo al Santuario Madonna della Corona non lontano da Verona. Santuario Madonna della Corona Il Santuario Madonna della Corona è incastonato nella parete rocciosa sospeso a 774…
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libriaco · 6 months ago
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Nel nome dei Padri
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Il Presidente De Nicola firma la Costituzione. Alla sinistra dell'immagine: De Gasperi, alla destra: Terracini.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Gruppo democristiano (26 membri)
Gaspare Ambrosini
Giuseppe Maria Bettiol (sostituisce dal 10 aprile 1947 Giacinto Froggio, dimissionario, che il 6 febbraio 1947 aveva sostituito Ezio Vanoni, divenuto ministro)
Pietro Bulloni
Giuseppe Cappi
Giuseppe Caronia (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Giuseppe Togni, divenuto sottosegretario di stato)
Giuseppe Codacci Pisanelli
Camillo Corsanego
Luigi De Michele
Francesco Dominedò
Giuseppe Dossetti
Maria Federici
Giacinto Froggio (sostituisce dal 2 luglio 1947 Umberto Tupini, divenuto ministro)
Giuseppe Fuschini
Angela Gotelli (sostituisce dal 6 febbraio 1947 Carmelo Caristia, dimissionario)
Giorgio La Pira
Giovanni Leone
Salvatore Mannironi
Giuseppe Micheli (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Umberto Merlin, divenuto sottosegretario di stato)
Aldo Moro
Costantino Mortati
Attilio Piccioni
Giuseppe Rapelli
Ferdinando Storchi (sostituisce dal 2 luglio 1947 Amintore Fanfani, divenuto ministro)
Emilio Paolo Taviani
Egidio Tosato
Giovanni Uberti (sostituisce dal 24 luglio 1946 Giovanni Ponti, dimissionario)
Gruppo comunista (13 membri)
Giuseppe Di Vittorio (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Mario Assennato, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Di Vittorio, dimissionario)
Edoardo D'Onofrio (sostituisce dal 27 febbraio 1947 Umberto Terracini)
Antonio Giolitti (sostituisce dal 29 maggio 1947 Riccardo Ravagnan, dimissionario)
Ruggero Grieco (Vice Presidente)
Nilde Iotti
Vincenzo La Rocca
Renzo Laconi (sostituisce dal 19 settembre 1946 Fabrizio Maffi, dimissionario)
Concetto Marchesi
Guido Molinelli (sostituisce dal 30 maggio 1947 Carlo Farini, dimissionario, che il 19 settembre aveva sostituito Giorgio Amendola, dimissionario)
Umberto Nobile
Teresa Noce
Antonio Pesenti (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Bruno Corbi, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Pesenti, dimissionario)
Palmiro Togliatti
Partito Socialista Italiano (7 membri)
Leonetto Amadei (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Giovanni Lombardi, deceduto, che il 25 luglio 1946 aveva sostituito Alessandro Pertini, dimissionario)
Lelio Basso
Michele Giua
Ivan Matteo Lombardo
Pietro Mancini
Angelina Merlin
Ferdinando Targetti
Partito Socialista Lavoratori Italiani (6 membri)
Alessandro Bocconi
Emilio Canevari
Eduardo Di Giovanni (sostituisce dall'11 settembre 1946 Alberto Simonini, dimissionario)
Gustavo Ghidini (Vice Presidente)
Edgardo Lami Starnuti
Paolo Rossi
Gruppo Repubblicano (4 membri)
Giovanni Conti
Francesco De Vita (decaduto perché sottosegretario dal 22 dicembre 1947)
Tomaso Perassi (Segretario)
Oliviero Zuccarini
Unione Democratica Nazionale (4 membri)
Aldo Bozzi
Giuseppe Paratore
Giovanni Porzio
Vito Reale (sostituisce dal 16 giugno 1947 Giuseppe Grassi, divenuto ministro)
Gruppo Autonomista (3 membri)
Giulio Bordon
Piero Calamandrei
Emilio Lussu
Fronte liberale democratico dell'Uomo Qualunque (3 membri)
Francesco Colitto
Francesco Marinaro (Segretario)
Ottavio Mastrojanni
Gruppo Liberale (3 membri)
Bartolomeo Cannizzo (sostituisce dal 14 dicembre 1946 Gennaro Patricolo, dimissionario, che il 24 luglio 1946 aveva sostituito Ottavia Penna Buscemi, dimissionaria)
Orazio Condorelli (sostituisce dal 17 ottobre 1947 Roberto Lucifero d'Aprigliano, dimissionario)
Guido Cortese (sostituisce dal 27 giugno 1947 Luigi Einaudi, divenuto ministro)
Gruppo Misto (3 membri)
Gustavo Fabbri
Andrea Finocchiaro Aprile
Meuccio Ruini (Presidente)
Democrazia del Lavoro (2 membri)
Mario Cevolotto
Enrico Molé
Unione Nazionale (1 membro)
Pietro Castiglia
Fonte: Wikipedia.
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abr · 1 year ago
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il sogno di tutti i kompagni reazionari: l’ex eurodeputato britannico che si è visto bloccare i suoi conti corrente per “ragioni etiche”.
Un soggetto economico come una banca, che in linea di massima si pensa sia orientato a servire tutti (al di là delle fedi religiose, delle idee politiche, delle preferenze sessuali e via dicendo), ha dichiarato di non voler avere nulla a che fare con Farage non a seguito di comportamenti economici scorretti (come può avvenire quando qualcuno viola impegni assunti), ma per ragioni ideologiche: le idee pubblicamente rese note dal politico inglese sarebbero in contrasto con le posizioni dell’impresa, intesa come realtà “inclusiva”.
Tutto questo deve spaventarci, senza dubbio, perché il nuovo potere del nostro tempo muove dall’assolutezza della vecchia sovranità. Questo potere, che si regge sugli assiomi del politically correct, per piegare qualsiasi resistenza e dissidenza non dispone dunque soltanto delle prigioni e dei tribunali, ma anche di strumenti inediti.
Anche il governo canadese di Justin Trudeau bloccò i conti correnti dei camionisti che manifestavano contro le misure pandemiche e dei loro sostenitori, questa scelta evidenzia una sempre maggiore deriva illiberale di stile cinese in corso in Occidente.
Se non si opera una liberalizzazione radicale dell’universo bancario e monetario dalla morsa dello Stato, questa feroce alleanza tra potere e interessi si rafforzerà sempre più. Purtroppo, le classi dirigenti progressiste dell’Europa e del Nord America sono da tempo un grave fattore di decivilizzazione: in parte per ragioni culturali, in parte per motivi strutturali e d’interesse.
I sinistri vi odiano e vogliono farvela pagare, prima o poi, anche quando sarete fuori dai giochi. Non gli passa mai. Sono esattamente come loro dipingono i nazisti: è la proiezione di se stessi. 
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fashionbooksmilano · 6 months ago
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Ephimera Dialoghi sulla moda
a cura di Sofia Gnoli
testi di Antonio Mancinelli, Maria Luisa Frisa, Alessandro Michele, Anna Piaggi, Luca Stoppini, Mariuccia Casadio, Quirino Conti, Bonizza Giordani Aragno, Maria Grazia Chiuri, Giuseppe Scaraffia, Gabriella Pescucci, Valeria Palermi, Daniela Baroncini, Silvia Venturini Fendi, Andrea Mecacci
Electa, Milano 2020, 115 pagine, 16x24cm, brossura con alette, ISBN 9788892820319
euro 29,00
email if you want to buy [email protected]
La moda nelle sue innumerevoli sfaccettature è la protagonista Ephimera, un volume nato dal ciclo di conversazioni che si è tenuto al Parco archeologico del Colosseo, nella Curia Iulia, cuore della civiltà romana, tra il 2019 e il 2020.
Fugace, velocissima, radicata nel presente, la moda sta sempre sul punto di diventare qualcos’altro, di cambiare pelle. È proprio per questo che la curatrice Sofia Gnoli ha scelto Ephimera – da epi “sopra” che messo insieme ad emera “giorno”, significa di un sol giorno – come titolo di questi dialoghi. Il risultato è un libro che esplora la moda da una molteplicità di punti di vista: moda come linguaggio di segni, come espressione artistica, senza trascurare argomenti classici quali l’androginia o il dandysmo e il suo legame con il cinema e con la letteratura, con la fotografia e con il kitsch.
Il continuo scambio tra presente e passato, così come la natura polimorfica di questa disciplina si riflettono anche sulla diversa formazione dei partecipanti di Ephimera, nonché autori del volume: direttori creativi, artisti, saggisti, studiosi e giornalisti, hanno approfondito, attraverso la loro personale visione, un aspetto della contemporaneità. Attraverso tutti questi racconti, Ephimera traccia un quadro della moda con le sue mutevolezze, le sue imprevedibilità e le sue compulsive morti e rinascite. Così, tra presente e passato, tra effimero ed eternità, la moda non smette di incantare.
EPHIMERA SOFIA GNOLI L’AVVENIRE È LA PORTA, IL PASSATO È LA CHIAVE ANTONIO MANCINELLI E SILVIA VENTURINI FENDI ALESSANDRO MICHELE: ARCHEOLOGO DELLE COSE A VENIRE MARIA LUISA FRISA E ALESSANDRO MICHELE MODA: STRUMENTO DI CONSAPEVOLEZZA, ARTE DEL POSSIBILE VALERIA PALERMI E MARIA GRAZIA CHIURI LE D.P. “DOPPIE PAGINE” DI ANNA PIAGGI LUCA STOPPINI ANNA PIAGGI “PRIVATE” PAOLO CASTALDI FENOMENOLOGIA DEL DANDY GIUSEPPE SCARAFFIA IL DANDISMO DI LUIGI ONTANI MARIUCCIA CASADIO L’INDISTINTA SESSUALITÀ DELLA MODA QUIRINO CONTI OSCAR AI COSTUMI GABRIELLA PESCUCCI IL GUARDAROBA DELL’EROS: LETTERATURA, MODA E EDUZIONE DANIELA BARONCINI SGUARDI ITALIANI: LA FOTOGRAFIA DI MODA IN ITALIA BONIZZA GIORDANI ARAGNO CONSIDERAZIONI SUL KITSCH ANDREA MECACCI
23/05/24
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canesenzafissadimora · 9 months ago
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La gente ti chiama errore,
Io ti chiamo caso;
Mi dicono di lasciarti andare via,
quando io invece
mi offro di accompagnarti
per tutto il tempo;
Mentre loro ti guardano,
Io ti vedo,
e mentre loro ti invidiano,
Io ti ammiro.
Forse sei tu quella che fa della realtà
la cosa più bella,
O forse sono io il testardo,
ma che importa,
In fin dei conti,
L'amore è follia,
E innamorarsi significa quasi sempre andare contro il mondo.
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Alessandro Ammendola
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floosies · 10 months ago
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Where The Boys Are
Mob!Steve Harrington x oc!fem reader
Fic warnings: violence, mentions of weapons, mentions of substance/verbal abuse, smut, cursing, angst, strangers to lovers (18+)
Prologue: In the early days.
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The last name Harrington didn't hold any weight in the business, until one John Harrington married a Mariana Conti, whose family was well connected. Through hard work he proved to her father and grandfather that he could be trusted and welcomed into the dealings of their family's business, both as a lawyer and as a 'handyman'.
A year or so into their marriage the Harringtons welcomed their first and only son. Mariana's health not allowing for her to try for another child after him. With bright brown eyes though, Steve Alessandro Harrington was made heir to a life he had no idea would exist for him.
Mia's family similarly grew up around the Conti's. Her grandfather had been a right hand man of the family, her father would later on take over on his behalf. They became well acquainted with the new addition of John Harrington. Her father even making him a partner on the legitimate side of the business. This friendship and the family ties all led to ensuring the inner circle was tightly knit. Their kids growing up around each other, but some of those kids choosing to opt out of the life or grow with it.
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For Steve, the choice was given to him as a birthright. The eldest son, and only child of his family, the responsibility of carrying what his father created to carry on. However it didn't stop him from being a well known guy, even popular to those around him. He had a charm about him that let him get away with it all. It certainly wasn't a bad thing that he was the athletics type, having been the winning quarterback of Hawkins high when he was in school.
He had it all, a different girl every other month with a false promise to his mother that he would settle down soon enough. Which was true, almost, he almost settled down once. It didn't work, he had fallen hard way too quickly, and even though he was a man of the game, this was the only time he got played the heavy hand. The situation was enough to make him more of the lone wolf type.
On the other hand, Mia was lucky to have two older brothers and a father who were protective enough to make sure there were no wise guys trying their luck on her. Not lucky enough though to avoid the fact that her eldest brother chose to leave the life behind and her other brother was sent away to the east coast as a favor to her father's family who needed someone out there. Still she was practically royalty in the life. Her image was sparkling clean and her family knew she would marry the best in their circle if they could help it.
But even with the way they both presented themselves to the outer world, it wouldn't change the fact that behind closed doors it was all bullshit. Steve would constantly fight back on his father's choices and orders, his future hanging on by a thread. For Mia, the reality was her life was full of hidden things, from her boyfriend who she desperately wanted to meet her family in hopes of changing their minds, to the smoking and pills she took to get by when trying to be sunshine was too hard.
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They saw each other on and off at summer parties and once at school, but she was barely a freshman when he graduated. Their worlds rarely collided, maybe mentions of his name but it didn't matter to her, and he had no clue who she was, just a kid belonging to one of the guys in the club.
The summer before her senior year changed the way that though, changed everything about how they saw each other.
a/n: i have not written in such a long time and this is my first series in a year! i'm thanking all my inspiration to @xxhellfirebunnyxx my champion and mentor ily dolly this fic is for you hun!
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garland-on-thy-brow · 10 months ago
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Highlights of the week.
Not ill anymore, unlike the previous week.
Left the house.
Organised my space.
Cooked all kinds of waffles.
Printed out Italian learning materials.
Learned a lot of new words.
Did important wоrk tasks.
Finished reading the libretto of Alessandro nell'Indie.
Finished reading the libretto of Alcina.
Finished reading Marco Bruto by Antonio Conti.
Watched some of TGCF donghua.
Read some of TGCF manhua.
Read Trikaranos chapter 1.
Got a lot of tea and nice shower oil.
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heisokay · 2 years ago
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Alessandro Conti
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colonna-durruti · 2 years ago
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« È un rischio che si è già materializzato: l'idea che l'unico scopo per cui si va a scuola è di trovare il proprio posto come produttori all'interno dell'economia.
Il che, se lo aggiunge al fatto che poi, una volta che esci dalla scuola, scopri che nessuno ti vuole e il tuo posto non c'è per niente e si continua ad alimentare l'idea “e se la scuola fosse più capace di stare dietro alle esigenze del mercato, allora magicamente tutti lavorerebbero” – cosa che palesemente è falsa: il nostro sistema economico è fatto per avere una percentuale altissima di disoccupati – ecco, in questo modo crea un'ansia costante.
Invece, forse, si dovrebbe essere di nuovo capaci di dire che ovviamente è importantissimo trovare un proprio spazio nel mondo della vita e del lavoro, ma che è anche importantissimo fare i conti con se stessi e avere una testa aperta per capire come è fatto il mondo dentro cui si è nati; ecco, è questo che la scuola deve fare innanzitutto. »
Alessandro Barbero
[Il video: https://bit.ly/3oMrziO]
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unfilodaria · 4 months ago
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Lascialo andare
“C’è questa cosa che non avevo mai capito nella vita e l’ho scoperta molto tardi… E che tu ti giochi una buona quantità delle tue possibilità di stare sul pianeta terra, con felicità, te la giochi sulla capacità che tu hai di lasciare andare le cose: hai perso gli occhiali? Lasciali andare… Hai perso un amico? Lascialo andare… Hai vissuto un momento di felicità bellissimo con un amico? Ecco, il pensiero è sempre rivediamoci la prossima settimana… Lascialo andare”
(Alessandro Baricco)
Veniamo al secondo punto che ho messo online in questi giorni, tutto scaturito casualmente da due post micidiali che una mia cara amica ha intercettato (non volendo?) e mi ha rigirato. Sul primo (scegliere tra voler bene o amore) ci tornerò un'altra volta.
Lasciare andare… quando non si ha alternative, quando si è messi dinanzi a un prendere o lasciare è sempre un "lasciare andare". Semplicemente non hai scelta. Non puoi fare diversamente. Non esisti più nella sua vita, o almeno non esisti come ti eri prefigurato fino a qual momento. Soprattutto come nel mio caso, dove entrambi esistevamo, ma camminando su un filo invisibile, un funambulismo di esserci senza esserci, di essere un riferimento per l'altro anche senza esserlo ufficialmente, con uno dei due smaccatamente alla ricerca di una conferma dell'altro e con l'altro (io) che, stupidamente e soprattutto per un malcelato orgoglio, manteneva il punto per non voler (ri)cedere. Non é stato solo orgoglio ma soprattutto paura, maledetta paura di rivivere tutto ciò che c'era stato di pessimo tra noi due e che aveva lasciato alle nostre spalle solo macerie, con cui fare i conti ancora oggi (ad esempio mia figlia: come ho potuto avere piena conferma durante un breve confronto "a cuore aperto" in questi giorni). Lasciare andare non è mai facile. É bello a parole. Bello quando come il signor Alessandro Baricco, scrittore elegante, probabilmente scialacquatore nella vita di amori, occasioni furtive e non, passioni brucianti e bruciate, si permette alla fine della "sua" giostra, di poter dire che ha capito che la miglior teoria da adottare nella vita é il "lascialo andare". Lo puoi dire e fare, a mio parere, con nochalance quando hai preso tutto dalla vita o quando hai raggiunto la saggezza di un vecchio buddista tibetano e quindi sei in grado di sfoggiare il gusto del distacco per le cose terrene, per le cose belle o brutte che hai vissuto, perché intanto il tuo sguardo è ormai proiettato in avanti. Potrei arrivare a dirlo anche io (chi non ne é capace?) quando ciò di cui si sta discutendo non è la nostra vita ma quella degli altri. Da buon salottiere, semmai con un bel bicchiere di vino in mano, potremmo permetterci di pontificare sulla vita altrui, non su quella nostra, annotare le cose giuste e sbagliate, "consigliare" ciò che andrebbe fatto rispetto a quello che abbiamo fatto. Ma alla fine tutto si riduce ad una lotta impari col proprio sentire, col proprio vissuto, con quello che si è radicato intorno a quella idea di amore (purtroppo a volte è solo un'idea di amore e non l'amore) e della quale non riusciamo proprio a farne a meno. Entrano in ballo ricordi, sensazioni, non sempre positive, parole non dette (questo è un altro tema… "le parole che non ti ho detto") emozioni, tutto un fardello che grava sul cuore, sulla mente e che anche una scissione chirurgica e radicale, operata "all'improvviso" sulla tua vita, non riesce a dissipare, tanto più è stato traumatico l'evento.
Quanto sono state traumatiche le vicende che mi hanno interessato? In fondo lo sapevo che prima o poi sarebbe successo. In fondo era un qualcosa che andavamo ricercando entrambi, perchè questo cordone ombelicale invisibile, che ci teneva (che mi tiene) inscindibilmente uniti ormai era diventato ingombrante per entrambi. Non ci faceva vivere (non mi ha fatto vivere), ci teneva saldamente ancorati l'uno all'altro nonostante gli sforzi fatti per staccarsi (lei è stata indubbiamente molto più brava di me e non una sola volta). Ho finito per elevarla a simulacro, un punto irrangiungibile di confronto, che mei fatti solo una persona molto intelligente è riuscita a dimostrarmi, rispetto al quale tutte le persone che ho incontratto successivamente venivano meno. Semplicemente non erano lei. Per cui tutto annunciato, tutto previsto eppure…? eppure mi sono ritrovato per l'ennesima volta impreparato… per la seconda volta ho sentito un sonoro schiaffone arrivarmi in faccia, nonostante io andassi predicando altro. Pensavo davvero di aver raggiunto l'agognato distacco, di essere riuscito a superare il legame, a proclamare un dignitoso distacco ed equilibrio, perché riuscivo a vederla, frequentarla, fare cose con lei senza apparente tensione sessuale e affettiva. Ero orgoglioso di me. Dopo due anni di duro lavoro, anche psicoanalitico, ce l'avevo fatta. Non ero riuscito ad applicare in toto la teoria del "lascialo andare" ma ero convinto di aver instaurato un rapporto dignitoso di mero equilibrio affettivo (assolutamente non amicale come lei in maniera "stupita" è andata affermando dopo). E invece così non è stato: mi sono ritrovato in pochi secondi dall'augurarle tutte le fortune del mondo a morire dentro, ancor più della volta precedente, ma questa volta senza apparente dolore. Ed infatti a ripensarci non è stato dolore: più rabbia e delusione verso me stesso, incapace di nuovo di non saper razionalizzare se non dopo questo lungo excursus di ricordi e pensieri, di non saper accogliere la notizia per quella che era… un "lascialo andare" annunciato e farne un dramma esistenziale, una pseudo tragedia napoletana, tutta vissuta interiormente, in cui ho finito col consumare le residue energie che avevo fin qui accantonato.
Lascialo andare… ah, a saperlo fare. Ma dovrò gioco forza apprendere anche questo: lascialo andare per non perdere ulteriori attimi di felicità.
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womansfire · 1 year ago
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world building ,  ( one : safe houses / properties . )
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palazzo serenzo , via degli archi , 12 florence , italy . occupying the two upper floors ,  this apartment has 4 bedrooms + 2.5 baths .  the roof has an outdoor seating area ,  nice for little outdoor dinners .
intro :  palazzo serenzo is a historical and land marked building from the 15th century .  the di conti family were a prestigious and one of the most prominent noble families in florence ,  and also allies to the medici family .  the di conti's head :  alessandro di coni commissioned the architect leonardo de'amici to build them a home that inspired the citizen's of florence .  much is a mystery about the family since ,  not much is known about them .  they however used their amassed wealth and title to serve as a symbol and for the overall well being of the city and her people .
their family can be traced back to wealthy merchants who amassed great wealth and power through their successful trading ventures .  with their wealth ,  the di conti family became influential in the arts ,  education ,  politics ,  banking and then some .  the matriarch isabella di conti was a poet and dedicated to italy's rich history and artistic expression .  she loved to host salons and invited some of the most influential guests .  
thus making their home a hub for intellectual and artistic exchange .  the family supported many renowned artists ,  architects ,  and scholars at the time . 
 they were known for the passion for collecting rare artifacts  (  some of which are said to be hidden within the palazzo , kept in a secret wing from prying eyes .  )  most of their collections from paintings to manuscripts are in mia's possession today .
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as one approaches the palazzo ,  their eyes are drawn to it's entrance .  framed by intricately carved stone arches which are adorned with delicate floral motifs .  the heavy wooden doors were crafted from oak and fitted with brass handles and hinges .  stained glass windows are attached to the doors which filter rays of colors into the atrium .  at the far end of the atrium is an imposing statue of diana the huntress .  the staircase leading to the upper floors ,   the balustrades crafted with intricate scroll work that seems to intertwine like delicate vines .  each step is a testament to the masterful craftsmanship ,  with the polished marble or white and red ,  gleam from the natural light through the windows .
the di conti family played a pivotal part in the political landscape of florence ,   often holding positions of influence and participating in key decision - making processes .   alessandro was such a diplomat and politician ,   and his first born son :   marco would follow in his father's footsteps and also become a influential politician .   they were esteemed for their diplomatic skills ,   strategic alliances ,   and their commitment to preserving the city's cultural heritage .   there was an attempt on alessandro's life during the conspiracy to assassinate the important men in the medici family .   what also is a bit of a conspiracy is that he was also hiding a very important artifact that contained a supernatural magic that could give the handler wealth ,   unbeatable strength and power .   but of course ...   that's nothing but a conspiracy .
the family's crest is a shield that is dividend into four sections .   the upper left and lower right sections showcase a deep royal blue color ,   while the upper right and lower sections are adorned with a rich emerald green .   the upper left section has a golden lion :   representing courage ,   strength ,   and leadership .   the lower right section features a silver crescent moon :   symbolizing wisdom ,   enlightenment and the pursuit of knowledge .   the upper right section ,   there is a stylized golden olive tree :   representing peace ,   abundance ,   and prosperity .   lastly the lower left section showcases a silver key :   symbolizing guardianship ,   authority ,   and preservation of family secrets and legacies .   above the shield there is a regal golden crown which is obvious ,   representing the families noble status and heritage .   supporting the shield on each side ,   there are two majestic silver griffins :   representing courage ,   protection and watchfulness .   below the shielf there is a flowing ribbon that has the family's motto in latin :   vigilans et fortis ...   vigilant and strong .
mia's residency in the ancestral palazzo of the di conti family represents a continuation of their legacy , as she finds herself surrounded and enamored by the remnants of the bygone era .
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the apartment : mia bought the upper two floors of palazzo serenzo ,  and more of a recent purchase since returning to public life .  it was during this time that she was working as a fixer ,  and fully taking on the persona .  the apartment contains four bedrooms and 2.5 bathrooms ,  her master bedroom being on the top floor facing the east .  the apartment has a large eat - in kitchen  (  obviously a more modern kitchen considering most kitchens in the 15th century would have been on the bottom floor .  )  a separate and formal dining room with a large farmhouse table ,  a library that adorns hundreds of books adorning the bookcases .  an official office and a room where mia holds her weapons and work related items .  like mia's brooklyn warehouse ,  the apartment  (  and ultimately the entire palazzo  )  has been fixed with the top tech and security systems available .  making the palazzo safe and secure for anyone who has malicious intent .  the armory is more traditional ,  housing some 13th - 15th century military artifacts and then some .  with the captivating blend of historical charm and timeless elegance .
the apartment begins at the entrance ,  with the heavy wooden double door ,  leading to a long hallway that showcases the first fresco  (  a celestial panorama ,  one with a rich night sky ,  adorned with twinkling stars and constellations .  with a radiant full moon and surrounding it with some etherial figures of mythological creatures .  )  another fun fact about the di conti family is that they were catholic but also believed in science too .  some believe the patriarch of the family was also an astronomer .
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the hallway holds many artifacts and paintings from the di conti family personal archives ,  and some that she has bought and collected over the years .  tall windows with dark wooden panels invoke natural light into the rooms ,  because their open most of the year when she's there . the living room is further down the hall and to the right ,  though the room doesn't have any frescoes .  the real focal point is to the grand fireplace that is still in use to this day during the cold winter nights .  the walls are left natural ,  with the only painting done for the renovations and upkeep of the original state of the apartment .  there are exposed beams through out the apartment ,  though in some rooms the ceilings opt for a more traditional italian look with the original woodwork and floral etchings into the wood .  the floor is mostly terracotta and tile ,  therefore mia opts for many persian and turkish rugs to cover the floor .
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she has a vanity table on the opposite side of the room ,  a large walk - in closet and her master bathroom just through that .  there within she has a extra large ornate gilded mirror ,  which is mostly made of brass .
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** below mia ,  an elderly couple lives in the ground apartment and who also have the old kitchen of the palazzo .  luciano and maria amato :  a retired professor of literature and a traditional housewife respectively .  they both are warm ,  friendly ,  charming and most definitely consider mia one of their children .  they offer wisdom and humor in her life ...  absolutely nothing will harm them for as long as she's there . **
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patemi-pk · 9 months ago
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A new opinion from Bramo (you may have read the Pk retrospective he curated a few years ago)
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