#aggiornamento lavoratori
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pier-carlo-universe · 29 days ago
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Formazione dei Dipendenti in Italia: Investimento Necessario o Sprecato?
Perché investire nella formazione del personale è fondamentale per la crescita delle imprese italiane e quali benefici comporta per lavoratori e aziende
Perché investire nella formazione del personale è fondamentale per la crescita delle imprese italiane e quali benefici comporta per lavoratori e aziende. La formazione dei dipendenti è spesso oggetto di discussione nel panorama delle imprese italiane: è un investimento essenziale o solo una perdita di tempo e denaro? Sebbene numerose ricerche dimostrino l’importanza della formazione per la…
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fiorescente · 1 year ago
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Aggiornamento tesi: il professore vorrebbe che mi concentrassi su migranti provenienti da una specifica zona del mondo (che devo scegliere io) e soprattutto su una categoria precisa di persone (minori non accompagnati, donne, lavoratori di uno specifico settore...)
Io però vorrei solo studiare come ogni categoria migrante impatta sulla città (nel mio caso Bologna) e non riesco a trovare una quadra tra ciò che vorrei io e ciò che vuole il prof
Non ci sono tantissime ricerche su Bologna e basta e questo mi rompe perché il prof non ha saputo indirizzarmi
Vorrei dir che forse non ci siamo spiegati bene e lui mi ha dato autori che si occupano principalmente di educazione e non di assistenza sociale, che a Bologna sono due dipartimenti diversi con quindi domande di ricerca diverse, temi diversi
Nel senso che esco molto dal campo politologico che è il mio
Dovrei riuscire ad abbozzare un indice entro questo fine settimana non ce la farò mai
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notiziariofinanziario · 9 hours ago
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Oggi è in arrivo anche a Milano uno sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati. Maggiormente a rischio nel capoluogo lombardo saranno metropolitane, tram, bus e in generale tutti i mezzi Atm, che ha annunciato che la protesta in città potrebbe avere conseguenze dalle 8:45 alle 15 e dopo le 18. A seguito dell’ordinanza del ministro Matteo Salvini l'agitazione del settore dei trasporti è stata però ridotta a 4 ore, e quindi potrebbe riguardare solo la fascia mattutina che va dalle 9 alle 13 circa. Lo sciopero è stato indetto dai sindacati Cgil, Cisl, Cub Trasporti e Sgb per protestare contro la manovra economica del governo Meloni, definita come "la peggiore degli ultimi 30 anni". Gli ultimi aggiornamenti sullo sciopero a Milano: M3 chiusa dopo le 9 Aggiornamento ore 9: a Milano chiude la metro gialla M3. Tutte le altre linee restano aperte. Sciopero generale a Milano, chi si ferma e chi no il 29 novembre A partecipare allo stato di agitazione non saranno solo i dipendenti del trasporto pubblico locale, aereo e marittimo. Il segretario generale della Uil Scuola Rua (Ricerca, università e alta formazione musicale), Giuseppe D’Aprile, ha confermato infatti la Ma non solo. Ci sarà anche il comparto sanitario, come dichiarato da Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici, veterinari e dirigenti Ssn e Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil medici e veterinari: “Medici dirigenti e convenzionati della medicina generale, specialisti ambulatoriali, veterinari psicologi, biologi, chimici, fisici, farmacisti e dirigenti delle professioni sanitarie parteciperanno allo sciopero generale del 29 novembre contro la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni, che taglia risorse a personale e servizi per lasciare il campo libero al profitto ed al privato”. Braccia incrociate anche per il personale delle autostrade, del trasporto marittimo e del settore aereo: Ita Airways ha intanto pubblicato una lista dei voli cancellati. Alla protesta dovrebbero inoltre aderire anche i dipendenti dell'Inps, oltre al personale del ministero della Giustizia. Gli orari di bus, metro e tram Atm a Milano il 29 novembre Come riportato sul sito dell'azienda del trasporto pubblico milanese, i lavoratori Atm incroceranno le braccia con fasce orarie di garanzia per permettere a chi viaggia sui mezzi pubblici di avere una copertura minima. "Venerdì 29 novembre, a seguito dell’ordinanza del Ministero dei Trasporti, lo sciopero generale proclamato da alcuni sindacati è stato ridotto a 4 ore", è il comunicato di Atm. "Lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio delle linee ATM e della funicolare Como-Brunate dalle 9 alle 13″. Trenord non aderisce allo sciopero generale "Venerdì 29 novembre è previsto uno sciopero Generale proclamato dai sindacati CGIL e UIL che interessa anche il trasporto pubblico locale al quale potrebbe aderire esclusivamente il personale del gestore dell’infrastruttura FER", fa sapere Trenord, che non aderisce allo sciopero nazionale. "Potrebbero essere interessati i treni circolanti esclusivamente su rete FERROVIENORD Milano Cadorna – Canzo/Asso,Milano Cadorna – Como Lago,Milano Cadorna – Novara Nord,Milano Cadorna – Laveno/Varese,S3 Milano Cadorna – Saronno,S4 Milano Cadorna – Camnago L. Brescia/Iseo – Edolo. Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali Milano Cadorna/Milano Centrale/Milano Porta Garibaldi – Malpensa Aeroporto e S50 Malpensa Aeroporto – Bellinzona". Non sono coinvolti i treni circolanti unicamente sulla rete ferroviaria RFI, ma saranno possibili ripercussioni sulle seguenti linee a gestione mista: si tratta dei passanti ferroviari S1 Saronno – Milano Passante – Lodi; S2 Milano Rogoredo – Seveso; S9 Saronno – Seregno – Milano – Albairate; S12 Cormano – Milano Bovisa – Melegnano; S13 Melegnano/Milano Bovisa – Pavia. Le motivazioni dello sciopero a Milano il 29 novembre Le sigle sindacali hanno organizzato per l'occasione anche manifestazioni territoriali. Il corteo di Milano partirà ad esempio alle 9.30 da piazza Fontana, dove verrà deposta una corona in memoria di Licia e Giuseppe Pinelli. L'obiettivo, come si legge sul sito della Cgil, è quello di “chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del paese, e per rivendicare l'aumento del potere d'acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali”. Read the full article
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ictadmin · 4 months ago
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Metodologie e Strumenti per la Valutazione dei Rischi sul Lavoro
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La valutazione dei rischi sul lavoro è un processo fondamentale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. In Italia, questo processo è regolato da normative precise, tra cui il D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche, che stabiliscono i requisiti e le procedure da seguire per identificare, valutare e gestire i rischi presenti nei luoghi di lavoro.
La Normativa di Riferimento per la Sicurezza
Il D.Lgs. 81/2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, insieme al D.Lgs. 106/2009, costituisce la base normativa per la valutazione dei rischi. L'articolo 28 del D.Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli relativi a gruppi di lavoratori particolarmente sensibili a determinati rischi.
L’obiettivo della norma è quello di tutelare il più possibile i lavoratori dai rischi a cui possono essere esposti. Prenderei consapevolezza dei rischi presenti sul luogo di lavoro e procedere con l’attuazione di misure di prevenzione e protezione. Ad affiancare il datore di lavoro in per la corretta redazione valutazione ci saranno alcune altre figure professionali che si occupano di specifici aspetti del documento.
Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
Il risultato della valutazione dei rischi è formalizzato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che deve essere redatto dal datore di lavoro in collaborazione con gi altri attori della sicurezza. Il DVR deve includere:
Relazione descrittiva dell’attività svolta in azienda;
Descrizione dei criteri e metodi impiegati nella valutazione dei rischi;
Elenco di rischi valutati per tutte le fasi di lavoro;
Organigramma della sicurezza;
Indicazione delle misure intraprese per il contenimento dei rischi e dei DPI (dispositivi di protezione individuali);
Descrizione delle attrezzature e sostanze utilizzate sul luogo di lavoro;
Piano che indichi gli aspetti migliorativi da attuarsi nel tempo, in ordine di priorità
Il DVR deve essere aggiornato ogni volta che si verificano modifiche significative negli ambienti di lavoro o nei processi produttivi, o in caso di frequenti infortuni sul lavoro.
Il Processo di Valutazione dei Rischi
Il processo di valutazione dei rischi può essere suddiviso in diverse fasi:
Identificazione dei Pericoli: Individuazione delle potenziali fonti di pericolo nei luoghi di lavoro.
Valutazione dei Rischi: Analisi della probabilità e della gravità dei danni derivanti dai pericoli identificati.
Elaborazione del DVR: Redazione del documento che riassume i risultati della valutazione e definisce le misure di prevenzione e protezione.
Implementazione delle Misure di Sicurezza: Attuazione delle misure previste nel DVR.
Monitoraggio e Aggiornamento: Controllo continuo dell'efficacia delle misure adottate e aggiornamento del DVR in base alle necessità.
Figure Professionali Coinvolte nella Sicurezza Lavoro
La valutazione dei rischi coinvolge diverse figure professionali che cooperano per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Ad affiancare il datore di lavoro troviamo, ad esempio il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Questa è una figura chiave nella gestione della sicurezza sul lavoro, responsabile della valutazione dei rischi e dell'implementazione delle misure di sicurezza.
Altro attore importante è il Medico Competente: questo partecipa alla valutazione dei rischi con particolare attenzione ai rischi sanitari e alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), invece, è il portavoce dei lavoratori in materia di salute e sicurezza, deve ricevere una copia del DVR e partecipa alle riunioni periodiche della sicurezza assieme agli altri.
Formazione e Consulenza per la Prevenzione dei Rischi
La formazione continua è essenziale per garantire che tutti i dipendenti siano consapevoli dei rischi e delle misure di prevenzione. I corsi di formazione per la sicurezza sul lavoro coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui:
Corsi antincendio aziendali: Addestramento specifico per la gestione dei rischi legati agli incendi.
Formazione di primo soccorso: Formazione su come fornire assistenza immediata in caso di infortuni.
Corsi per RSPP e ASPP: Formazione specifica per le figure responsabili della sicurezza e per i rappresentanti dei lavoratori.
Valutazione dei Rischi sul Lavoro: Considerazioni
La valutazione dei rischi sul lavoro è un processo dinamico e continuo che richiede l'impegno di tutte le parti coinvolte: datore di lavoro, RSPP, RLS, medico competente e lavoratori. Solo attraverso una corretta valutazione dei rischi e l'implementazione di adeguate misure preventive è possibile garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Garantire la sicurezza sul lavoro è un mix di skill e abilità acquisite attraverso corsi specifici ed esperienza. Affidarsi anche a consulenti specializzati in salute e sicurezza sul lavoro, potrà aiutarvi non solo ad ottemperare gli obblighi di legge, ma anche a tutelare dipendenti e collaboratori.
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Carovigno: i Carabinieri eseguono controlli sul rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro
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Carovigno: i Carabinieri eseguono controlli sul rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro.  Nell'ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a vigilare sul rispetto delle norme in materia di diritti dei lavoratori, di salute e sicurezza sull'ambiente di lavoro, i Carabinieri della Stazione di Carovigno, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi e al Nucleo Carabinieri Forestali di Ostuni, hanno eseguito dei controlli nei confronti di alcune imprese all'esito dei quali hanno denunciato in stato di libertà: - un esercente del luogo per aver commesso le violazioni di mancata sorveglianza sanitaria e di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché di mancanza del documento dei rischi aziendali e di esercizio di attività abusiva, in conseguenza delle quali è stata immediatamente sospesa l'attività; - il titolare di una impresa del posto e il relativo responsabile del luogo di lavoro, per aver commesso le violazioni di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, di mancanza del documento dei rischi aziendali, di mancanza di protezioni lungo le scale, di mancato aggiornamento e adeguamento dei requisiti del Piano Operativo di Sicurezza, nonché di mancato coordinamento delle imprese esecutrici. A seguito delle violazioni contestate, il personale operante ha applicato ammende, di circa 50.000,00 euro, e sanzioni amministrative, di circa 17.000,00 euro. Analoghe verifiche, da parte dei Carabinieri di questa Provincia e dei Nuclei competenti nella specifica materia, proseguiranno al fine di assicurare l'auspicata cornice di sicurezza sui posti di lavoro dei cittadini-lavoratori.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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m-comparini · 9 months ago
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FLASH NEWS - Aggiornamento contributivo lavoro domestico
☞ FLASH NEWS – Aggiornamento contributivo lavoro domestico ☜ L’Inps, con la circolare 29.01.2024, n. 23, ha aggiornato gli importi dei contributi dovuti per l’anno 2024 per i lavoratori domestici, alla luce dell’incremento del 5,4% della variazione provvisoria dei prezzi al consumo registrata nel 2023. Per effetto di tale aumento: – la prima fascia oraria di retribuzione passa da 8,92 a 9,40 euro…
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londranotizie24 · 10 months ago
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Scioperi e trasporti: la situazione di febbraio
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Di Simone Platania Tra accordi e nuovi disagi pare non essersi conclusa la vicenda degli scioperi e trasporti londinesi: la situazione di febbraio. Scioperi sì, scioperi no Sembravano enormi gli ultimi passi fatti tra sindacati, TfL e governo londinese da novembre. Addirittura, l'RMT, il principale sindacato dei lavoratori, aveva sospeso gli scioperi indetti a gennaio dopo l'intervento del sindaco di Londra Khan al tavolo delle trattative. Ma la parola fine a questa vicenda pare ancora ben lontana. Il sindacato ASLEF ha infatti annunciato ulteriori azioni sindacali che inizieranno questa settimana e dureranno fino all'inizio di febbraio. Dal 30 gennaio al 5 febbraio è prevista una serie di scioperi "a rotazione", mentre dal 29 gennaio al 6 febbraio è previsto il divieto di effettuare straordinari. Non tutti gli scioperi avranno un impatto su Londra, ma sicuramente alcuni influenzeranno alcune tratte dei passeggeri. Il divieto di straordinari dell'ASLEF durerà dal 29 gennaio al 6 febbraio, mentre ci saranno scioperi in tutto il Paese tra il 30 gennaio e il 5 febbraio. Insomma, dall'estate del 2022, Londra e il Regno Unito si trovano ancora a dover fronteggiare una problematica che ormai affligge i pendolari da oltre 18 mesi. Di seguito il calendario in aggiornamento con gli scioperi indetti dall'ASLEF. Il calendario di febbraio degli scioperi nei trasporti Ecco la ripartizione delle date degli scioperi e delle linee interessate. Non tutte queste compagnie effettuano servizi verso, da e intorno alla capitale. - Martedì 30 gennaio: scioperi su South Western Railway, Southeastern, Southern, Gatwick Express, Great Northern e Thameslink. - Mercoledì 31 gennaio: scioperi per Northern e TransPennine Express. - Venerdì 2 febbraio: scioperi per Greater Anglia, C2C e LNER. - Sabato 3 febbraio: scioperi per West Midlands Trains, Avanti West Coast e East Midlands Railway. - Lunedì 5 febbraio: Great Western, CrossCountry e Chiltern. Gli scioperi dell'ASLEF e della RMT interessano in genere 16 compagnie ferroviarie, alcune delle quali effettuano servizi da e per Londra. Queste sono tutte le linee che tendono a essere colpite: - Avanti West Coast - CrossCountry - East Midlands Railway - Great Western Railway - LNER - TransPennine Express - C2C - Greater Anglia - GTR (Gatwick Express, Great Northern, Southern, Thameslink) - Southeastern - South Western Railway - Chiltern Railways - Northern Trains - West Midlands Railway ... Continua a leggere su
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Nuova data per il corso di 8 ore a Sassari Corso di Aggiornamento per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza della durata di 4 ore e 8 ore Sedi Sassari e Olbia/Tempio https://www.entebilateraleterziario.org/2-formazione-sicurezza-sul-lavoro
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wdonnait · 1 year ago
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Bonus 1000 euro per i lavoratori, cos'è e a chi spetta:
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/bonus-1000-euro-per-i-lavoratori-cose-e-a-chi-spetta/116360?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=116360
Bonus 1000 euro per i lavoratori, cos'è e a chi spetta:
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Nel corso del 2023, i salari dei lavoratori dipendenti sono stati oggetto di un importante aggiornamento.
Il governo, guidato da Giorgia Meloni, ha introdotto una nuova iniziativa con l’obiettivo di offrire un sostegno a milioni di cittadini italiani. Infatti, nel mese di maggio, il Decreto sull’Occupazione ha aperto la possibilità per i lavoratori dipendenti di ricevere “fringe benefits” fino a 3000 euro all’anno.
Ma cosa si intende per “fringe benefits”?
Fringe Benefit cos’è
Non si tratta di denaro contante da spendere a discrezione, ma di benefici che agevolano i lavoratori in spese quali carburante, bollette, ricariche telefoniche e altro ancora.
Questi sono aiuti tangibili che sicuramente saranno graditi a molti, ma non a tutti. Questo aumento dei “fringe benefits” riguarda infatti solo i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Per quanto riguarda gli altri lavoratori, al momento questa opportunità non è contemplata. Tuttavia, è interessante osservare le prossime evoluzioni in questo settore.
Allo stesso tempo, 3000 euro di “fringe benefit” non concorrono al calcolo del reddito annuale e, di conseguenza, sono esentati da tassazione. Tuttavia, chi non ha figli a carico avrà accesso solo a 258,23 euro all’anno di “fringe benefits”.
Esiste la possibilità che anche per questi lavoratori dipendenti si verifichino cambiamenti. Infatti, il governo sta esaminando la possibilità di aumentare i “fringe benefit” fino a 1000 euro all’anno.
Anche in questo caso, non stiamo parlando di pagamenti in contanti che vengono inclusi nel salario, ma di una gamma di agevolazioni. Nello specifico, ci riferiamo a voucher per la benzina, buoni pasto, sconti sulle ricariche telefoniche e altre opportunità simili. Tali vantaggi possono essere utilizzati dai lavoratori, così da ridurre le spese che devono affrontare.
Si tratterebbe di un’agevolazione che interesserebbe tutti i lavoratori che non hanno figli a carico. Insomma, è una soluzione intermedia che potrebbe soddisfare questa categoria di persone, la quale si sente piuttosto trascurata dalla misura introdotta a maggio. Prossimamente, ci saranno ulteriori dettagli a riguardo.
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Qual è il ruolo del responsabile del servizio prevenzione e protezione
L’ordinamento giuridico del nostro Paese prevede, tra le figure deputate alla sicurezza sul lavoro, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, come segnalato dal D. Lgs. n. 81 del 2008. Proprio questo decreto legislativo identifica il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (abbreviato in RSPP) il soggetto in possesso di requisiti e capacità professionali tali da consentirgli di coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. Designato dal datore di lavoro, a cui risponde, il RSPP può essere interno o esterno all’azienda. A volte tale ruolo può essere ricoperto direttamente dal datore di lavoro. Che cosa fa il RSPP Si può considerare il RSPP una sorta di consulente a disposizione del datore di lavoro, che fa riferimento a lui per tutto ciò che riguarda la conoscenza specifica della normativa dedicata alla sicurezza sul lavoro. Le incombenze a carico del responsabile del servizio di prevenzione e protezione sono molteplici: fra queste si ricordano la definizione delle procedure di sicurezza per le diverse attività aziendali e l’identificazione dei fattori di rischio, necessaria non solo per effettuare la valutazione dei rischi, ma anche per stabilire le misure per la salubrità e la sicurezza dei luoghi di lavoro in conformità con quanto indicato dalla norma in vigore. Le altre mansioni Il RSPP è chiamato a collaborare non solo con il datore di lavoro, ma anche con il medico competente e con il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza per la redazione del documento di valutazione dei rischi. Per quanto di sua competenza, inoltre, egli è tenuto a elaborare le misure di protezione e di prevenzione indicate dal comma 2 dell’articolo 28, per poi implementare i sistemi di controllo delle misure in questione. Ancora, il RSPP deve suggerire i programmi di formazione e informazione dei lavoratori e partecipare alle consultazioni riguardanti la tutela di sicurezza e salute sul lavoro che coinvolgono l’azienda. L’obbligo del segreto Esattamente come tutti gli altri membri del servizio di prevenzione e protezione, l’obbligo del segreto vige anche per l’RSPP in relazione ai processi lavorativi di cui egli può venire a conoscenza nello svolgimento delle proprie mansioni. Il titolo di studio e la formazione Per poter assumere la carica di responsabile del servizio di prevenzione e protezione è necessario essere in possesso almeno del diploma di istruzione secondaria superiore. Occorre, poi, seguire un percorso di formazione specifico, con corsi ad hoc che in genere sono indicati come modulo A, modulo B e modulo C. Le classi di laurea che consentono a chi possiede il titolo di studio di evitare di frequentare i corsi di formazione sono indicate dal comma 5 dell’articolo 32 e dall’allegato A dell’Accordo Stato-Regioni del luglio del 2016. Invece, i contenuti dei corsi devono adeguarsi a quanto segnalato dagli Accordi Stato-Regioni di luglio 2016 e di dicembre 2011. Questi accordi disciplinano i percorsi di formazione e i requisiti che devono essere rispettati dai datori di lavoro che intendono rivestire il ruolo di RSPP, indicando poi le caratteristiche dei corsi di formazione. La formazione e l’aggiornamento Le prescrizioni dei corsi devono essere ritenute minime. Ciò vuol dire che i datori di lavoro e i formatori, nel caso in cui lo considerino opportuno, possono prevedere dei percorsi integrativi ulteriori. Sempre l’Accordo Stato-Regioni del 2016 identifica gli enti formatori abilitati a fornire i corsi di formazione e aggiornamento rspp, tenendo presente che l’aggiornamento deve essere svolto una volta ogni cinque anni. I requisiti per i docenti sono contenuti nel decreto del 6 marzo del 2013 del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sottoscritto insieme con il ministero della Salute. Read the full article
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mattiafrizzera · 2 years ago
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Requisiti pensione anticipata Quota 103
Pensione anticipata flessibile con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi (Quota 103) Aggiornamento delle procedure di liquidazione Inps ha aggiornato le procedure per la definizione delle domande di pensione anticipata flessibile dei lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria e alle forme sostitutive ed esclusive gestite dall’INPS nonché alla Gestione separata. Si ricorda…
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paoloxl · 3 years ago
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Sicilia: Studenti, docenti e No War contro l’Alternanza Scuola-Lavoro nelle forze armate - Osservatorio Repressione
Alternanza Scuola-Caserma? No, grazie!!! Venerdì 8 aprile studenti, insegnanti, associazioni No War e sindacati di base si sono dati appuntamento a Palermo per chiedere l’abrogazione del protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico della Regione Sicilia e il Comando Militare dell’Esercito firmato il 20 dicembre 2021, nonché dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), come sono state ridenominate le attività di Alternanza Scuola-Lavoro introdotte con la legge 107/2015 (la buona scuola di Matteo Renzi & C.).
di Antonio Mazzeo
Alla vigilia dello scorso Natale, gli istituti secondari di secondo grado dell’Isola si sono trovati un pessimo regalo: un accordo di durata triennale tra la massima istituzione scolastica regionale e il Comando generale dell’Esercito per lo svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro in alcuni dei reparti militari presenti in Sicilia. Un provvedimento prontamente respinto da buona parte del mondo della scuola e per la cui abolizione è stato costituito un Coordinamento di cui fanno parte oggi 15 associazioni (Anarchica Palermo, Cobas, Collettivo Studentesco LC Garibaldi Palermo, Collettivo Radio AUT, Comitato di Base NO MUOS Palermo, Federazione Anarchica Siciliana, Fronte della Gioventù Comunista, Laboratorio A. Ballarò, Laboratorio Sociale Malaspina, Movimento No Muos, Our Voice, Partito Comunista dei Lavoratori, SCUM, Studenti Palermitani, USB Scuola).
“Rigettiamo con forza il Protocollo d’Intesa firmato dal Comando Militare dell’Esercito e dall’Ufficio Scolastico Regionale che prevede l’impiego degli studenti in progetti lavorativi, non retribuiti, in sette caserme”, scrive il Coordinamento No PCTO. “Riservare particolare attenzione al mondo scolastico, accademico e scientifico per la diffusione dei valori eticosociali, della storia e delle tradizioni militari – così recita il protocollo – ci sembra in netto contrasto con tutti i documenti di vari organismi internazionali che invitano le istituzioni a non propagandare fra le giovanissime generazioni i valori della guerra che, peraltro, è ripudiata nella nostra Costituzione. Ci appare invece tragicomica l’intenzione – sempre del protocollo – di rafforzare la correlazione fra il sistema educativo e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e naturalistico, poiché viviamo in una Regione che paga a caro prezzo la sottrazione di interi pezzi di territorio perché soggetti a servitù militari: dalla sughereta di Niscemi per far posto alla base che ospita il MUOS, alla costa di Punta Izzo ad Augusta interdetta alla fruizione per svolgervi esercitazioni militari”.
Secondo le organizzazioni siciliane che hanno promosso la Campagna No PCTO, la scuola dovrebbe rafforzarsi invece come punto di riferimento delle nuove generazioni e “non diventare cassa di risonanza o ancora peggio esecutore dei voleri dell’Esercito”. “La scuola – aggiungono – deve educare alla pace e alla convivenza tra i popoli e il modello scuola/caserma e la militarizzazione dell’educazione e del sapere vanno nella direzione opposta. Pertanto chiediamo all’USR Sicilia la revoca immediata del Protocollo e alle scuole siciliane che le abbiano intraprese, di sospendere ogni attività di collaborazione con le istituzioni militari”.
Il Coordinamento ha promosso una raccolta di firme contro l’Alternanza nelle forze armate che saranno consegnate venerdì mattina a conclusione di un presidio davanti all’Ufficio Scolastico della Regione, in via Fattori 60 (Palermo). Nello stesso giorno si terrà presso l’IIS “Ettore Majorana” del capoluogo siciliano il convegno di aggiornamento/formazione del CESP Centro Studi per la Scuola Pubblica, rivolto a tutto il personale scolastico (in presenza e videoconferenza), dal titolo ASL/PCTO. Un bilancio del loro svolgimento”. Interverranno, tra gli altri, i professori Edoardo Albeggiani e Pino Iaria e gli studenti Giorgio Caruso (LS “Einstein” di Palermo) e Diego D’Urso (LS “Lombardo Radice” di Catania).
“I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento devono essere abrogati perché siamo di fronte ad un’attività lavorativa obbligatoria che ha il fine malcelato di insegnare alle giovani generazioni le basi fondamentali (ideologiche e pratiche) del mondo del lavoro nell’epoca del neoliberismo trionfante: precarietà, dequalificazione, sfruttamento”, spiegano i promotori delle iniziative dell’8 aprile. “Sia nella Formazione Regionale sia nella Scuola Pubblica, soprattutto negli Istituti Tecnici e Professionali, questa pratica ha messo a disposizione delle aziende centinaia di migliaia di giovanissimi/e che, con la giustificazione di imparare il mestiere, introiettano la concezione dominante per cui è una fortuna trovare un impiego anche se i diritti salariali, contrattuali, di orario e organizzazione, devono essere sacrificati”.
Per il Coordinamento NO PCTO la scuola rischia di diventare la “cinghia di trasmissione di un sistema che non solo sfrutta, ma prepara allo sfruttamento ed educa a sfruttare”. “Compresa nel pacchetto ASL/PCTO – conclude il Coordinamento – è l’evidente mancanza di sicurezza, per cui si sono verificati numerosi e gravi incidenti, con la morte nel corso di uno stage di due ragazzi frequentanti Centri Regionali di Formazione Professionale, ma che sarebbe potuto capitare in qualsiasi scuola secondaria”.
Così come con i processi di militarizzazione del territorio, anche con l’Alternanza Scuola/Lavoro la Sicilia ha assunto il ruolo di vero e proprio laboratorio sperimentale del modello socio-culturale bellicista ormai dominante. Così il protocollo Esercito-USR individua una serie di reparti armati dove gli istituti secondari di secondo grado dell’Isola possono svolgere da quest’anno scolastico i “percorsi di alternanza”. Nello specifico, presso il 62° Reggimento fanteria “Sicilia” di Catania sono stati attivati PCTO per Riparazioni apparati telecomunicazioni e veicoli; Gestioni magazzini e depositi; Manutenzione del verde; Gestione del servizio cucina e distribuzione vitto. Presso il 46° Reggimento trasmissioni di Palermo gli studenti possono operare al Cablaggio strutturato nelle reti locali e alla Gestione/supervisione dei servizi di rete. Sempre nel capoluogo siciliano, offerte formative sono disponibili presso il “Centro documentale dell’Esercito”, nella “Sezione rifornimenti e mantenimento” (Lavorazioni meccaniche di officina; Falegnameria; Fabbro; Verniciatura); all’11° Reparto infrastrutture (Progettazione opere edili; Assistente cantiere opere edili – impianti); al “CME – Comando Militare Esercito Sicilia” (Accoglienza e accompagnamento visitatori al Palazzo e per mostre/eventi; Gestione biblioteca, Orientamento topografico). PCTO di Lavorazioni in officina e laboratori sono attivi infine presso il 6° Reggimento bersaglieri della brigata “Aosta” a Trapani.
Le alternanze scuola-forze armate si sovrappongono purtroppo a tutta una serie di interventi “educativi-formativi” promossi all’interno degli istituti di ogni ordine e grado dai vertici del Ministero della Difesa italiano e dai Comandi delle forze USA e NATO presenti in Sicilia. E’ prassi consolidata l’organizzazione di “visite guidate” delle classi a caserme, aeroporti e basi militari o ad aziende produttrici di sistemi d’arma. Gli studenti vengono chiamati ad assistere a parate militari, alzabandiera, conferimenti di onorificenze a presunti eroi di guerra. Ci sono poi le molteplici attività didattiche affidate a generali e ammiragli (dall’interpretazione della Costituzione all’educazione ambientale e alla salute, alla lotta alla droga e alla prevenzione dei comportamenti classificati come “devianti”, bullismo, cyberbullismo, ecc.); i cori e le bande di studenti e soldati; gli stage formativi sui cacciabombardieri e le fregate.
Tra i “relatori” più richiesti ci sono i Marines statunitensi della base di Sigonella, vera e propria piattaforma di guerra per i velivoli da guerra e per i droni d’intelligence e killer impiegati a livello planetario. I dirigenti e i docenti-referenti delle scuole-progettifici sgomitano per contenderseli in corsi di lingua inglese, storia e tradizioni, interculturalismo, sport e “sana alimentazione”. Una militarizzazione delle coscienze e dell’istruzione funzionale al consenso generale verso i pluri-miliardari piani di riarmo e a creare le basi ideologiche dello studente-cittadino-soldato “modello” delle società belliche del XXI secolo.
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maieutica2021 · 3 years ago
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SULLO SPETTRO DELLA DAD
Un pericolo sventato o un’occasione persa?
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Gli strilloni da mesi annunciano che l’emergenza sta finendo. Qualche piccola ondata di pandemia ancora sbatte sugli scogli delle nostre giornate, portandosi via in ogni caso vite umane, ma il mantra non è più chiudere o contenere quanto piuttosto riaprire, ripartire, farlo in fretta. Come non essere felici che, dopo il momento della resistenza, sia giunto quello della resilienza e del rilancio? Tuttavia è forte la preoccupazione, dal punto di vista di chi scrive, per cui i tempi siano stati forzatamente accelerati (con l’aiuto di una narrazione mediatica che, dopo aver allertato per mesi, ha iniziato a stemperare pure se con numeri non tanto diversi alla mano) per far rientrare quel poco di spesa pubblica elargita in assegni e sostegni(e Draghi sembra proprio l’uomo giusto al momento giusto, voluto dall’U.E. , per compiere questa missione). Lasciamo però le riflessioni sulla pandemia e sulla gestione della sicurezza sanitaria in sé ad altre sedi.
Col venir meno poco graduale delle restrizioni, finisce l’incubo di tanti genitori, il tormentone dell’opinione pubblica relativamente a quella Scuola che mai così tanto ha interessato gli italioti: la DAD.
A Napoli c’è un detto piuttosto macabro ma efficace che dice: «Muort'o criature, nun simme cchiù cumpare» (Ad litteram: «Morto il bambino, non siamo più compari»). Questo cupo adagio significa che, terminata una specifica cosa che univa, si perde ogni legame. Ecco! Finito o meglio scemato il fenomeno DAD come forma scolastica prevalente a causa del Covid, le ansie parentali sull’istruzione dei figli finiscono o si limitano alle ataviche ma banali problematiche di classe, quelle che animano i gruppi whatsapp di mamme e papà.
Nessuno o soltanto qualche animo isolato si agita significativamente per le infrastrutture penose degli Istituti Comprensivi e di quelle che furono le Superiori (oggi Secondarie di Secondo Grado): luoghi per la maggior parte fatiscenti e in percentuale ancora maggiore comunque inadeguati, tristi e senza strumenti (laboratori, spazi aperti, attrezzature etc…) per una didattica che sia funzionale ai nostri tempi.
Solo pochi “brontoloni” , oltre ai sindacati di settore (che devono fare questo per lavoro… e neppure lo fanno abbastanza), si preoccupano della carenza degli organici sia in termini di personale docente sia in termini di personale tecnico e delle classi piene come uova.
Giusto qualche raro pignolo si sofferma sul fatto che, nonostante la manualistica da concorso spenda capitoli per trattare e di metodologie e di strategie e di pratiche per un insegnamento innovativo nonché inclusivo, la forma di lezione che domina resta quella frontale da un lato per lo scarso aggiornamento dei docenti e dall’altro per l’elevato numero degli alunni che compongono i gruppi-classe.
A stento qualche “cyber-fanatico” nota che le tanto osannate TIC (le tecnologie informatiche per dirla facile) nella Scuola si limitano nei fatti a qualche LIM utilizzata al 10% delle sue potenzialità (nonostante le migliaia di certificazioni vendute ogni anno ad aspiranti insegnanti) e che l’utilizzo degli strumenti telematici riguarda al massimo i registri elettronici (parlando sempre della maggior parte dei casi ovviamente!).
Al massimo qualche fine intellettuale riflette sul fatto che una pandemia, come quella del Sars-Cov2, è frutto anche di un modo di concepire spazi pubblici per grandi assembramenti di persone e che una soluzione per prevenire sarebbe invece di pensarli in dimensioni contenute per decongestionare e dislocare.
È malapena il vezzo di qualche ecologista pensare che: nelle grandi città c’è il problema dei grandi flussi, nei quali confluisce anche il traffico legato all’intera filiera della Formazione (studenti e lavoratori del settore, da scuola a università); mentre nei piccoli centri (soprattutto quelli dell’entroterra) il problema dello spopolamento è dovuto anche alla mancanza di strutture scolastiche e alla difficoltà di realizzarle.
È ben che vada la velleità di qualche “frikkettone” la consapevolezza che oggi più che mai (ma già da tempo) l’aula è un luogo limitato sia per l’apprendimento sia per la socializzazione.
Questa è, per chi scrive, una traccia di ragionamento da affrontare sull’istruzione italiana e i sui suoi luoghi fisici date le condizioni critiche prima e dopo la parentesi della “DAD TOTALE”, nonostante le ambizioni di normative, teorie pedagogiche, discorsi di iniziò anno dei Dirigenti Scolastici.
Invece di rimanere solo un brutto ricordo o uno spauracchio sempre dietro l’angolo, siamo proprio sicuri quindi che l’esperienza coatta della “Didattica A Distanza” non poteva e forse può ancora darci l’opportunità di ripensare globalmente al mondo della Scuola, sia in presenza sia integrata telematicamente? …e quando qui si parla di integrare presenza fisica e virtuale non si pensa affatto a quella goffa DDI che si sta praticando in molti istituti scolastici in caso di quarantena!
Lasciamo a qualche post futuro lo sviluppo di alcuni tra questi spunti.
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notiziariofinanziario · 8 months ago
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È Bologna la città in cui ritrovarsi per esplorare il futuro dell’ intelligenza artificiale
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E' in programma i prossimi 13, 14 e 15 giugno presso BolognaFiere, la Fiera Internazionale dell'innovazione. Più di 140 - degli oltre 1.000 che giungeranno a Bologna da tutti i continenti - anche gli speaker già annunciati che porteranno il loro contributo sui palchi del WMF, a conferma del ruolo di riferimento che l'evento ricopre a livello internazionale anche sul piano della formazione per il settore AI & Digital Tech. “Da anni stiamo vivendo la logica del long life learning, in cui sono fondamentali aggiornamento e formazione continui per mantenere il passo con l’innovazione e con i cambiamenti del mercato globale” afferma Cosmano Lombardo, Founder e CEO di Search On Media Group e ideatore di WMF "Uno dei principali obiettivi, da sempre, di WMF e di Search On è proprio quello di riunire le menti più brillanti del panorama internazionale e italiano affinché condividano competenze con chi opera nel settore per supportarne la crescita. Anche quest’anno accoglieremo professioniste e professionisti con anni di esperienza sui temi proposti, che da tutto il mondo arriveranno in Italia rendendola riferimento per lavoratori del digital tech ” La scelta dei temi affrontati da WMF è infatti il risultato di una co-costruzione che unisce proposte e necessità di community e partecipanti, i contributi di speaker e ospiti e un’attenta ricerca rispetto ai trend di mercato attuali e futuri.  AI, Social Media, ADV, E-commerce : i temi dei primi 23 stage formativi Tema centrale a livello globale e al contempo storico tra quelli trattati dal WMF sarà l’Intelligenza Artificiale, con un folto filone di stage che la analizzeranno e approfondiranno rispetto a molteplici industries. Tra gli stage già annunciati emergono infatti Generative AI, AI Vision & Trends, AI Marketing e AI for Health che accompagnano anche diverse novità del programma formativo tra le quali si segnalano gli stage GovTech Summit e Google Innovation. Molte anche le conferme rispetto ai temi fondamentali dell’innovazione tecnologica e digitale, imprescindibili per la crescita del settore e dei suoi professionisti. Tra questi, lo stage Social Media Strategies, che offrirà speech formativi dedicati alle strategie fondamentali per misurare e ottimizzare le performance sui social media, lo stage Advertising, ideale per scoprire le nuove tendenze e le migliori pratiche dell'advertising digitale,lo stage E-commerce, sponsorizzato da Connecteed e dedicato alle principali strategie per ottimizzare la vendita online, lo stage Brandche ospiterà speaker di spicco chiamati ad offrire la loro visione sul mondo del branding nell'era digitale e lo stage Content Creators che dopo il grande successo delle passate edizioni torna a ospitare Creators dall’Italia e dal mondo. Non mancheranno poi approfondimenti su temi sociali e di attualità. Sul Mainstage si parlerà di lotta alla criminalità organizzata attraverso le parole dei procuratori Nicola Gratteri e Giuseppe Lombardo, mentre saranno gli interventi di Enrico Mentana e di Floriana Bulfon a fornire una panoramica sul futuro dell’informazione e giornalismo d’inchiesta. Sullo stage Human Rights, attesi inoltre gli speech dell’attivista iraniana Pegah Moshir Pour, del giornalista e attivista Siyabulela Mandela e di Gala Ivkovic di Rondine Cittadella della Pace. Anche al WMF 2024 dunque, ogni stage costituirà un evento formativo verticale sul tema individuato: un’occasione unica di formazione e aggiornamento delle competenze realizzato grazie al contributo dei migliori speaker del panorama globale. Il 13 - 14 - 15 GIUGNO 2024, presso BolognaFiere, torna il WMF - We Make Future, fiera internazionale certificata interamente dedicata al mondo dell’innovazione. Manifestazione di richiamo globale, riunisce annualmente il meglio dell’innovazione digitale e sociale, i principali player internazionali, startup, scaleup, investitori, istituzioni, università ed enti non-profit. Con più di 60.000 presenze da 89 paesi, oltre 1.000 speaker e ospiti da tutto il mondo, 2.000 tra startup e investitori e più di 100 stage nel 2023, giunto alla sua 12^ edizione il WMF è la Fiera internazionale di riferimento per il mondo dell’innovazione. L’evento è ideato e prodotto da Search On Media Group. Search On Media Group Dal 2004 l'azienda ha l'obiettivo di diffondere la cultura digitale gestendo community, supportando attività di condivisione e svolgendo consulenza strategica e operativa, con il reparto Search On Consulting, nel settore del Digital Marketing e della Digital Transformation per grandi aziende. Dall’esperienza e dalla professionalità di Search On Media Group nascono poi la Business Unit Education - che organizza il WMF e altri eventi formativi - e la piattaforma ibrida.io - che gestisce eventi online, ibridi e offline, in modo personalizzabile e flessibile. Read the full article
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ictadmin · 1 year ago
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Quali sono le novità introdotte con il nuovo decreto antincendio?
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E’ stato pubblicato da INAIL un nuovo documento tecnico sulle novità in merito alla prevenzione incendi sui luoghi di lavoro. La normativa infatti, negli ultimi anni, ha visto diverse evoluzioni e, lo scopo di questo documento è quello di accrescere la consapevolezza in merito ai contenuti dei nuovi Decreti Antincendio e alla loro messa in pratica.
Il testo analizza i 3 decreti ministeriali che, nel 2021, hanno modificato (sviluppando a anche abrogando) la normativa già in essere.
Primo decreto: manutenzione attrezzature, impianti e sistemi di sicurezza antincendio
Il primo decreto dà indicazioni sulla corretta manutenzione delle attrezzature, degli impianti e dei sistemi di sicurezza antincendio.
È costituito da un articolato normativo e da due allegati: “Criteri generali per manutenzione, controllo periodico e sorveglianza impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio” e “Qualificazione dei manutentori di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio”.
Secondo decreto: gestione dei luoghi di lavoro
Il secondo si focalizza sulla gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza, sulle caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio; comprende anche i corsi di formazione per gli addetti antincendio e per i formatori.
È costituito da un articolato normativo e da cinque allegati: “Gestione della sicurezza antincendio in esercizio”, “Gestione della sicurezza antincendio in emergenza”, “Corsi di formazione e aggiornamento antincendio per addetti al servizio antincendio”, “Idoneità tecnica per addetti al servizio antincendio”, “Corsi di formazione e di aggiornamento dei docenti dei corsi antincendio”.
Terzo decreto: valutazione dei rischi d’incendio
Il terzo infine riguarda la valutazione dei rischi d’incendio, e le conseguenti misure di prevenzione, protezione e gestionali da attuare per la riduzione degli stessi.
Il decreto fornisce, nell’Allegato I, specifiche indicazioni per la progettazione della sicurezza antincendio dei luoghi di lavoro a basso rischio di incendio.
Viene introdotto un vero e proprio MINI-CODICE per la valutazione del rischio di incendio e vengono specificate nel dettaglio le misure di prevenzione e protezione, nonché le misure organizzative e gestionali antincendio che devono essere adottate nei luoghi di lavoro cosiddetti a basso rischio di incendio, rinviando i luoghi di lavoro non ricadenti fra quelli a basso rischio di incendio al Codice di prevenzione incendi (o alle regole tecniche di prevenzione incendi “tradizionali”, qualora applicabili).
Il decreto contiene le misure intese ad evitare l’insorgere di un incendio ed a limitarne le conseguenze, qualora esso si verifichi, e si propone quale regola tecnica per i luoghi di lavoro privi di specifica regola tecnica. L’approccio proposto ricalca quello del Codice di prevenzione incendi, sebbene con contenuti in forma ridotta e semplificata; il decreto è costituito da un articolato normativo e da un solo allegato.
Statistiche sugli infortuni causati da incendi o esplosioni
Il documento termina con una parte di statistiche relative agli infortuni gravi causati da incendi o esplosioni, soffermandosi ad analizzarne le cause, in larga parte dovute al mancato rispetto o all’inadeguata conoscenza delle norme di sicurezza.
Non possiamo mai ricordare abbastanza spesso quanto la conoscenza sia uno dei fattori chiave della prevenzione antincendio e, in generale, della sicurezza sul lavoro. Grazie all'opera di enti riconosciuti per la sicurezza sul lavoro è possibile effettuare corsi di formazione antincendio per tutti i lavoratori di una azienda.
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Taiwan, il terremoto più forte degli ultimi 25 anni
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Taiwan, il terremoto più forte degli ultimi 25 anni. Nove persone sono morte, in base all'ultimo bilancio disponibile, e 821 sono rimaste ferite in seguito ad un violento terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito la costa orientale di Taiwan. Il sisma, secondo l'Istituto geofisico statunitense Usgs, è stato localizzato a 18 km a sud-est di Hualien City, a circa 155 km a sud della capitale Taipei, ad una profondità di 34,8 km. Dopo la prima scossa ce ne sono state un centinaio di assestamento, nove delle quali misurate tra magnitudo 5 e 6. Altre due hanno superato la magnitudo 6 secondo i dati del Centro sismologico Cwa. Lo riporta Il Taipei Times. Il terremoto di questa mattina è stato avvertito in tutta Taiwan, poiché il sisma è stato poco profondo, ha spiegato il direttore del Cwa Wu Chien-fu. Secondo l'ultimo aggiornamento diffuso dal Central Disaster Response Center (delle 16.30 locali, 10.30 in Italia), le persone intrappolate tra le macerie sono stimate adesso a quota 127. I danni più pesanti sono quelli nella contea di Hualien, l'epicentro della scossa principale. In particolare, massi sono caduti sull'autostrada Su-Hua e hanno colpito vari veicoli, provocando un numero ancora incerto e provvisorio di vittime. Diversi edifici sono a rischio di crollo, mentre polizia, vigili del fuoco, unità di soccorso e volontari sono alle prese con gli sforzi per salvare le persone rimaste intrappolate. Secondo i media locali, l'ultima vittima è una donna estratta da uno degli edifici collassati a Hualien dopo un intervento definito "ad alto rischio". Le autorità taiwanesi hanno riferito che 70 minatori sono rimasti intrappolati in due miniere di carbone a seguito del potente terremoto che ha scosso l'isola questa mattina. Lo ha riferito l'Agenzia nazionale dei vigili del fuoco di Taiwan secondo cui i lavoratori sono bloccati in due miniere nella contea di Hualien, luogo dell'epicentro: nella prima sono intrappolati in 64, nella seconda in sei. Il terremoto è stato «il più forte degli ultimi 25 anni», ha affermato il direttore del Centro sismologico di Taipei, Wu Chien-fu. «Il terremoto è vicino alla terraferma ed è poco profondo. È stato avvertito in tutta Taiwan e nelle isole al largo... è il più forte degli ultimi 25 anni dal terremoto (del 1999)», ha detto Wu Chien-fu riferendosi a un terremoto del settembre 1999 di magnitudo 7.6 che uccise 2.400 persone. La Casa Bianca ha annunciato che gli Stati Uniti sono pronti ad aiutare Taiwan. «Pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria», ha detto in una nota Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, precisando che l'esecutivo americano sta monitorando le conseguenze del terremoto a Taiwan e il suo potenziale impatto sul Giappone. La Cina è «molto preoccupata ed esprime le sincere condoglianze ai connazionali di Taiwan colpiti dal disastro» del violento terremoto di magnitudo 7.4 registrato questa mattina. È quanto afferma una portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan del governo centrale, precisando che «presteremo molta attenzione al disastro e alle situazioni successive e saremo disposti a fornire assistenza in caso di catastrofe». "Profondamente addolorato per la perdita di vite umane dovuta al terremoto di oggi a Taiwan". Lo scrive su X il premier indiano Narendra Modi, esprimendo "le nostre più sentite condoglianze alle famiglie in lutto e l'augurio di una pronta guarigione ai feriti". "Siamo solidali con il popolo resiliente di Taiwan mentre sopporta le conseguenze e si riprende", conclude Modi. “Il mio sincero sostegno va a tutte le persone colpite dal terremoto di Taiwan. E le mie condoglianze alle famiglie delle vittime". Lo scrive su X il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, in merito al forte terremoto che questa mattina ha colpito l'isola. "L'Ue è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria", aggiunge Michel.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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