#Wade Legge
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"Jazz Lab:" A Quintessential Hard Bop Collaboration
Introduction: The late 1950s were a transformative period in jazz, as musicians explored new forms of expression within the evolving subgenre of hard bop. This era gave rise to some of the most innovative recordings in jazz history, many of which still resonate with listeners today. One such recording is “Jazz Lab”, a remarkable collaboration between alto saxophonist and arranger Gigi Gryce and…
#Art Taylor#Benny Golson#Benny Powell#Classic Albums#Clifford Brown#Dizzy Gillespie#Don Butterfield#Donald Byrd#Gigi Gryce#Harold Arlen#Horace Silver#Jazz History#Jazz Lab#Jazz Lab Quintet#Jimmy Cleveland#Julius Watkins#Randy Weston#Sahib Shihab#Thelonious Monk#Tommy Flanagan#Wade Legge#Wendell Marshall#Yip Harburg
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Milt Jackson – Roll ‘Em Bags
Roll ‘Em Bags is an album by American jazz vibraphonist Milt Jackson featuring performances recorded in 1949 and 1956 and released on the Savoy label. Milt Jackson – vibes, piano Kenny Dorham – trumpet Julius Watkins – French horn Billy Mitchell , Lucky Thompson – tenor saxophone Wade Legge – piano Wendell Marshall, Curly Russell – bass Kenny Clarke – drums Joe Harris – timbales
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"PURTROPPO ROCCELLA" A Torino al Salone del libro la ministra alla Famiglia, Eugenia Roccella, quella che “purtroppo”; l’aborto è una libertà delle donne, è stata fortemente contestata. Quindici persone sono state identificate dalla Digos e denunciate. Alla faccia della libertà di espressione. La parlamentare, Augusta Montaruli, Fratella d’Italia, quella condannata in Cassazione per “spese pazze”, anche lei sul palco ha attaccato duramente il direttore del Salone, Nicola Lagioia per non aver difeso la ministra. Questa la cronaca. Nel frattempo il movimento “Pro Vita & Famiglia” ha depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare che aggiunge il comma 1-bis all’art. 14 della legge 194/78, che recita così “Il medico che effettua l’IVG, (interruzione volontaria gravidanza) è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta nel grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso”. Il che significherebbe aggiungere al dolore altro dolore. Come se chi compie questo passo non abbia già il suo tormento interiore. Già che c'erano potevano pure mettere un paio di frustate prima e dopo l'ascolto. L’iniziativa è una scopiazzatura della legge sul “battito fetale” in vigore in Ungheria. In realtà, spiega la Ginecologia, i feti nella fase iniziale della gravidanza, quando si verifica la maggior parte degli aborti, non hanno ancora un cuore funzionante, ma solo gruppi di cellule che inviano segnali elettrici. Il suono del “battito cardiaco”; viene generato dal monitor a ultrasuoni per rappresentare questi impulsi elettrici. Non è un vero suono di valvole cardiache che funzionano come si sente in un adulto o in un bambino usando uno stetoscopio. Da quando Orbán, definito dalla Meloni “patriota d’europa”, è salito al potere nel 2010, il suo governo ha promosso i “valori tradizionali della famiglia“ e ha introdotto una serie di misure volte a rispondere al calo della natalità nel Paese. Tuttavia, in precedenza non aveva mai tentato di modificare le leggi, già restrittive, che regolano il diritto all’aborto. La legge ungherese prevede che si possa abortire in quattro casi: gravidanza in conseguenza di un reato o violenza sessuale, pericolo per la salute della donna, embrione con handicap fisico grave, situazione sociale insostenibile della donna. Con la nuova legge introdotta nel 2022 c'è scritto che i medici dovranno presentare un documento che attesti l'avvenuto ascolto del battito del cuore del feto, senza il quale la paziente non potrà accedere all'interruzione di gravidanza. Leggi simili sono state introdotte in molti Stati del sud degli Usa, come il Texas e il Kentucky, anche in seguito al rovesciamento della “sentenza Roe v. Wade” che ne regolava la pratica a livello federale. Il timore, che misura dopo misura, di restrizione in restrizione, anche da noi, possa accadere qualcosa di analogo è più che fondato. “La cosa più grave sta avvenendo in Umbria. - ha denunciato la parlamentare di Sinistra Italiana Elisabetta Piccolotti - Abbiamo segnalazioni di donne che vogliono interrompere la gravidanza ma sono costrette ad ascoltare il battito del feto. Non si può fare l'operazione prima di ascoltare questo battito. Una pratica presente per legge nell'Ungheria di Orban. In Umbria non c'è una legge del genere ma si sta attuando questa pratica, costringendo le donne a tornare in ospedale più volte”. Nel primo giorno di lavori in Parlamento, lo ricordiamo, Maurizio Gasparri ha presentato un Ddl per modificare l’art. 1 del codice civile. In parole povere, il senatore di “Forza Italia “, vuole riconoscere la capacità giuridica al concepito, garantendogli pieni diritti già all'atto del concepimento e non dopo la nascita, come succede ora. Quindi, occhio. Le donne che decidono di abortire, al contrario, meritano di trovare nei nostri ospedali personale capace di assistenza vera, e non di subire sofferenze ulteriori. E quasi mai è così, visto l’abuso che viene fatto dell’obiezione di coscienza.
Alfredo Facchini, Facebook
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Usa, Biden: "Nel voto trionfera' il potere delle donne sull'aborto"
“Con Congresso dem ripristino Roe v. Wade come legge del Paese”source
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Aborto: in Francia sta per diventare un diritto costituzionale
Tra qualche giorno la Francia potrebbe essere il primo Paese a sancire l'aborto come diritto costituzionale. Un messaggio forte al Paese e all'Europa intera. Gli ultimi disegni di legge, infatti, stanno riducendo sempre di più le possibilità per le donne di accedere all'interruzione volontaria di gravidanza. La nuova legge sull'aborto in Francia Il Senato francese ha approvato a larga maggioranza la proposta di legge sull'aborto. Su 317 voti espressi, 267 sono stati favorevoli e 50 i contrari. Un risultato per certi versi inatteso considerato che il Senato ha una maggioranza conservatrice e che il testo approvato è lo stesso licenziato dall'altro ramo del parlamento, l'Assemblea nazionale, senza nessun emendamento. Il fronte del no non ha avuto indicazioni di voto e ciascuno ha potuto votare secondo la propria coscienza. L'unico emendamento presentato, che proponeva di correggere l'espressione "libertà garantita", non è stato approvato. L'espressione in questione, tra l'altro, rappresentava già una correzione rispetto al termine "diritto" che qualcuno non ha voluto inserire. La vera novità di questa legge è che diventerà costituzionale pertanto, come ogni legge che va a modificare la Costituzione francese, dovrà essere approvata dal Congresso di Versailles, le due Camere riunite in seduta plenaria. Il Congresso si riunirà, secondo quanto disposto dal presidente Macron, lunedì 4 marzo e, considerati i numeri finora ottenuti, non dovrebbe essere difficile raggiungere i tre quinti dei consensi necessari. Un segnale per il Paese e l'Europa L'approvazione della legge, che arriverà presumibilmente la prossima settimana, concluderà un iter legislativo lungo e impegnativo. Iter iniziato nel 2022 su proposta di Emmanuel Macron. L'intento del presidente francese era dare un segnale chiaro all'Europa in un momento in cui sempre più governi dell'area attuavano leggi che limitavano la possibilità per le donne di ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza. Macron ha voluto fare qualcosa di più: "rendere irreversibile la libertà delle donne di ricorrere all'Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) iscrivendola nella Costituzione" come da lui stesso dichiarato in un post su X. Così, quando la riforma sarà approvata, la Costituzione riporterà all'articolo 34, quello che riguarda i diritti civili dei cittadini e delle cittadine francesi, la "libertà garantita alla donna all'interruzione di gravidanza". Un vento nuovo In questi anni abbiamo seguito, sulle pagine di questo giornale, il tema delicato dell'aborto. Abbiamo raccontato come la costante avanzata delle destre in Europa abbia portato a scelte politiche che consolidano posizioni antiabortiste in Polonia; l'abolizione della sentenza “Roe v Wade” del 1973 che aveva sancito negli USA il diritto di abortire. Abbiamo fotografato anche la situazione in Italia dove la legge 194 �� messa in discussione. Continueremo a osservare la realtà che ci circonda, a tenere un faro acceso su un tema delicato davanti al quale non ci si può nascondere. In copertina foto di AdamKinnwall da Pixabay Read the full article
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Children Voices in Surrogacy Law
Illustrazioni per i laboratori di ricerca di Katherine Wade, Kirsty Horsey, Zaina Mahmoud e Charlotte Mills in merito al ruolo dei figli nel disegno di legge sulla maternità surrogata finanziata dall'Institute of Medical Ethics and Research England.
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1953 - Dizzy Gillespie - Hans Koller - Francfort/Frankfurt
Dizzy Gillespie (tp, voc), Bill Graham (bs), Wade Legge (p), Lou Hackney (b), Al Jones (dr), Joe Carroll (voc)
Hans Koller (ts), Albert Mangelsdorf (tb), Jutta Hipp(p), Shorty Roeder(b), Karl Sanner(dr)
#jazz#poster flyer#dizzy gillespie#Bill Graham#Wade Legge#lou hackney#al jones#Joe Carroll#hans koller#albert mangelsdorf#jutta hipp#1953
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The Short and Curious Life of Wade Legge
Wade Legge was one of those excellent musicians who made his mark in the major leagues and then disappeared as suddenly as when he burst on the scene. Steve Seigel has unearthed his career and his life. One more mystery fleshed out!
-Michael Cuscuna
Read from Buffalo Rising… Follow: Mosaic Records Facebook Tumblr Twitter
#Wade Legge#piano#classic jazz#Charles Mingus#Sonny Rollins#Gigi Gryce#Donald Byrd#Buffalo#Michael Cuscuna
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“Non bruciamo le tappe. Che canzone hai per la testa?”
So this one is based on @martiverse9 AWESOME oneshot where Peter is a grown-up college student who is totally capable of dealing with his emotions, Deadpool and some reeeeally tight and unnecessary spandex all at once (read all of this with a generous dose of sarcasm).
I loved everything about that ff, the music it’s based on, the characters, the relationship axdfghjkjhgfds Unfortunately it’s just in italian, but if you want to know more come to me and I’ll scream at you for one hour about it ❤️
EDIT: the ff is online!! https://archiveofourown.org/works/17800922 if you have the chance give it a look, you won’t regret it <3
#spideypool#spiderman#spider-man#deadpool#peter parker#wade wilson#told ya i was going to draw more of them#especially when someone writes such amazing stuff hgfdsasd#the song is#asi se baila el tango#from veronica verdier#it's perfect <3#grazie martiiii#colpa tua#scrivi la merda bella#io te la disegno#è una legge della fisica#inconfutabile#watch me while i start something new about these two loosers already#wake me up#can't wake up#PLS DON'T save me
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La notizia del ribaltamento dell sentenza "Roe v. Wade" e relativa eliminazione del diritto all'aborto a livello federale sarebbe già inquietante di per sé, ma il tenore con cui è stata commentata da alcuni la rende ancora più inquietante.
Certi avvenimenti degli Stati Uniti vengono raccontati un po’ come il cugino cocainomane che si è lanciato giù da un dirupo con un triciclo e ci ha lasciato 12 denti e un pezzo di lobo frontale. Qualcosa di sicuramente spiacevole ma che in fondo poteva capitare solo a qualcuno particolarmente fuori di testa e non certo a noialtri personcine posate.
Però.
Anche al netto di una serie di distinguo culturali, negli ultimi anni chi si fosse recato alla clinica ostetrica dell’ospedale Sant’Orsola della progressivissima Bologna anche solo per valutare un’interruzione di gravidanza avrebbe avuto una certa percentuale di rischio di dover letteralmente attraversare un drappello di cattointegralisti che si riunivano saltuariamente in “preghiere per la vita” davanti ad uno dei cancelli d’ingresso del policlinico.
Anche al netto di una serie di distinguo giuridici, pur avendo certi diritti formalmente sanciti dalla legge 194, dal 2005 al 2009 l’obiezione di coscienza del personale specializzato in ginecologia è saltata dal 58,7% al 70,7% su tutto il territorio nazionale. La denuncia e l’analisi di questi fenomeni, almeno dalle nostre parti, pare essere uno sport di nicchia riservato ad alcuni collettivi come Mujeres Libres, Non Una Di Meno e altri coordinamenti femministi e sostanzialmente ignorato da qualsiasi forza politica per non rischiare di alienarsi una manciata di voti prendendo una qualche posizione chiara.
Quello che mi pare emerga a intervalli regolari, e ultimamente sempre di più, è il solito discorso: i diritti sono come i letti, non basta usarli, ogni tanto tocca rifarli, cambiare le lenzuola e tutte quelle cosine lì.
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Fatto vero. L'occasione ci è grata per un GRAZIE MILLE TRUMP ! Grazie anche a te di avercelo ricordato, Carletto dismal.
(la legge di New York cancellata asseriva che "the right to bear arms" garantito dalla Costituzione, valeva solo all'interno delle proprietà. E chi proprietà non ha? In sostanza è un mero invito ai cazzoni Dems. di pensarle e scriverle meglio, le leggi restrittive delle libertà individuali. Stati Red - Conservatori - sono riusciti lo stesso in questi anni a restringere il "diritto" all'aborto nonostante la Roe vs. Wade. Ah le kompetenzeh! ).
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Wu and Yue Premodern Sources Available in English
Inspired by the recent discovery that someone just released a translation of Wu Yue Chun Qiu this year! There’s way more material available than I expected, and I thought it would be useful to collect them in one place for other people. Please let me know if I’ve made any mistakes/omissions!
(I haven’t included the sources that have, like crumbs of content, like the offhand mentions in a bunch of Warring States texts. These are all works that you can get a sense of the overall story from.)
For newcomers to the canon, my reading suggestions as an enthusiastic amateur are:
If you prefer history to fiction and/or want something short, read Wu Zixu’s bio in the Shiji
If you want to dive in, read Wu Yue Chun Qiu
In rough chronological order:
Zuozhuan (左传, Zuo Commentaries, Zuo Tradition)
A year-by-year account of the goings-on throughout the Chinese states as perceived by the state of Lu, with extensive commentary by a later author, covering most of the Spring and Autumn Period (771-476BC). The last three portions, covering Duke Zhao to Duke Ai of Lu’s reigns, include the earliest account of the events of Wu and Yue, which are quite interestingly different from later accounts. A lot of famous details don’t appear here. Wu Zixu’s vengeance and death are still pretty gnarly but less gnarly than they are in later adaptations.
Not recommended as your first account, because the bits on Wu and Yue are mixed in with the bits on all the many, many other states, and this version of events is heavily overshadowed in the popular consciousness by later versions. If someone’s making a Wu-Yue adaptation, not a lot of it is going to come from this version.
Translations:
An 1872 translation by James Legge, available free online with Pinyin transliterations here.
A 2016 more readable translation by Stephen Durrant, Wai-yee Li and David Schaberg
Shiji (史记, Records of the Grand Historian)
The work of ancient Chinese history writing. The relevant parts if you’re interested in Wu and Yue would be:
The biography of Wu Zixu (chapter 66). If you only want to read one thing and you want to keep it short, read this. It’s something like the definitive “base” account of his story, which spans the events of the era.
The biographies of Sun Wu (better known as Sun Tzu) and Fan Li, which make up portions of chapters 65 (Biographies of Sun Wu and Wu Qi) and 129 (Biographies of the Usurers/Moneymakers)
The Genealogy chapter for the royal house of Wu (chapter 31), which contains an annal-like accounts of events.
There’s also a Genealogy chapter for the Yue royals (chapter 41), but it doesn’t have an English translation
Translations:
There’s over a dozen piecemeal translations, but as of the present, there is not actually a single complete English translation of the Shiji. William Nienhauser is about 2/3 of the way through his, which will be the first if it’s completed. Fairly sure all the other translations are old enough that they use Wade-Giles rather than Pinyin, unfortunately. Referencing this list somebody compiled:
Volume V.1 of Nienhauser’s translation has the Wu royal house genealogy
Volume VII of Nienhauser’s translation has the Wu Zixu and Sun Wu biographies
Burton Watson has translated Wu Zixu and Fan Li’s biographies in Records of the Historian. Chapters from the Shih chi of Ssu-ma Ch’ien (1958)
I couldn’t find that specific edition on Internet Archives, but I did find a 1969 edition on there that seems to have both bios
I also came across this 1979 translation by Yang & Yang that seems to have all three biographies
Wu Yue Chun Qiu (吴越春秋, Spring and Autumn Annals of Wu and Yue)
We’re now about 500 years after the actual events, and the basic story has picked up more and more flourishes, though this is still regarded as history, if less reliable history than the above. This is the first appearance of Xi Shi, for one, and also the one mention of Princess Tengyu. Whatever actually happened, many of the details in this narrative are now indispensable parts of the story of Wu and Yue in the popular imagination. This is the primary canon that most later adaptations draw from.
Translation:
A 2021 translation by Jianjun He
Yue Jue Shu (越绝书, The Glory of Yue)
Roughly contemporaneous with Wu Yue Chun Qiu, an eclectic compilation of texts on Wu and Yue, some of which may date considerably earlier.
Translation
A 2010 translation by Olivia Milburn
Wu Zixu Bianwen (伍子胥变文, Wu Tsu-Hsu)
From a damaged document discovered in the Dunhuang caves, written about a thousand years after the actual events. This is just straight-up historical fiction now.
There is a lot of Wu Zixu historical fiction, in fact. All sorts of plays and operas and a good-sized chunk of the historical novel Dong Zhou Lie Guo Zhi. But as far as I know none of those are translated, and this is both translated and early!
Translations
The translations are old and you’ll just have to roll with Wade-Giles.
By Arthur Waley
By Victor Mair
(Updated 10/4 with minor edits and more Shiji translations)
#chinese history#ancient china#spring and autumn period#my vow to my liege#wu yue contention#King Goujian of Yue#King Fuchai of Wu#Wu Zixu#Xi Shi
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Gigi Gryce And The Jazz Lab Quintet – Gigi Gryce And The Jazz Lab Quintet
Gigi Gryce and the Jazz Lab Quintet is an album by American jazz saxophonist Gigi Gryce, recorded in 1957 for the Riverside label. Gigi Gryce – alto saxophone Donald Byrd – trumpet Wade Legge – piano Wendell Marshall – bass Art Taylor – drums
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Oltre al diritto all’aborto, una decisione della Corte Suprema che rovesciasse la Roe aprirebbe la strada ad un attacco frontale a tutta una serie di diritti democratici consolidati, noti come “diritti non enumerati” perché non esplicitamente menzionati nel testo della Costituzione, ratificata nel 1788. La posizione di[Samuel] Alito [,giudice della Corte Suprema], secondo cui non esiste un diritto all’aborto perché non era presente nella Carta dei Diritti originale, può essere applicata altrettanto bene ad ogni altro diritto stabilito nel corso dello sviluppo della società moderna, tra cui il diritto a un difensore pubblico, l’abolizione delle leggi anti-mescolanza [razziale], il divieto di preghiera obbligatoria nelle scuole e il diritto al matrimonio gay.
Proteste in tutti gli Stati Uniti mentre la Corte Suprema si muove per rovesciare la legge Roe vs Wade
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(Da Il Manifesto) - "La Louisiana ha votato per vietare il diritto all’aborto dopo il rilevamento del cosiddetto battito cardiaco fetale, vale a dire già a sei settimane di gravidanza. Nessuna eccezione ammessa, nemmeno per i casi di stupro o di incesto. Votando questa legge la Louisiana si è unita a Mississippi, Ohio, Georgia, Kentucky e Missouri, che, insieme al divieto quasi totale di abortire votato in Alabama, hanno formato un compatto fronte restrittivo, parte di una spinta conservatrice che a livello nazionale vuole riportare di fronte alla Corte suprema la storica sentenza Roe v. Wade che nel 1973 ha legalizzato l’aborto negli Stati uniti. La misura della Louisiana verrà firmata dal governatore John Bel Edwards, unico democratico ad avallare questo ritorno al passato dei diritti civili delle donne americane. ...se un aborto avverrà in presenza di battito cardiaco, gli operatori saranno puniti con mille dollari di multa o fino a due anni di carcere... A nulla sono valse le precisazioni di medici che hanno più volte spiegato che alla sesta settimana di gravidanza l’organo cardiaco non è formato, quindi non si può parlare del battito di un organo che non c’è..." (Dall'opuscolo del MFPR: "Diritto d'aborto Perchè sì") SULL'ABORTO SI SCONTRANO UNA VISIONE MATERIALISTICO DIALETTICA E UNA VISIONE ASCENTIFICA, CATTOLICA In generale le obiezioni che vengono fatte sul diritto d'aborto e la libertà di scelta della donna di portare avanti o meno una gravidanza, sono sostanzialmente due: Una che dice che l'aborto uccide un essere umano, una persona, che non ha possibilità di decidere; l'altra, non certo separata dalla prima ma che parte dalla concezione religiosa, dice che è contro l'aborto perchè “sono cattolica”. Entrambe queste obiezioni sono ascientifiche. Sulla prima. Il feto è una potenzialità di vita di una persona, ma non è ancora persona. L'essere umano ancora non c'è. Quindi, non è vero che l'aborto uccide una persona, dato che essa ancora non è tale. Pensiamo anche al parto. Il parto è un momento di rottura da una situazione esistente a una nuova, diversa qualitativamente; prima c'è un embrione, un feto, solo con la nascita c'è una persona. La futura persona matura nella fase precedente ma ad un certo punto si produce un salto; se non c'è quella rottura, salto, non c'è la persona, la potenzialità non diventa realtà. I processi che si sviluppano nei nove mesi di gravidanza sono processi propri del corpo della donna. L'ovulo, l'embrione, il feto sono costituiti da cellule vive, ma non hanno la possibilità di un'esistenza indipendente, una vita separata dalla vita della donna. L'embrione non è in grado di alimentarsi, né eliminare le sue scorie, né tantomeno di respirare. E la sua crescita e sviluppo è inseparabile dalle altre cellule che costituiscono l'utero della donna, il suo sistema ormonale, quello dell'alimentazione, delle respirazione, ecc. E', quindi, una parte del corpo della donna per tutta la durata della gravidanza. Ma la vera questione è cosa si intende per “persona”, per “essere umano”. Una persona per essere definita tale, è capace di vivere autonomamente, di nutrirsi. Vi sono miriadi forme di vita. Cosa rende differente la vita umana? La capacità di essere autonoma, di pensare, di trasformare la realtà. Quando si dice che con l'aborto si uccide un bambino che non ha la possibilità di decidere, si conferma, senza volerlo, il contrario di quello che si vuole affermare: se non può decidere è perchè non è già un bambino; è come dire che una parte del corpo della donna può decidere indipendentemente, come se fosse separato dall'essere umano donna. La questione dell'aborto, quindi, ha a che fare con una lotta anche nel campo delle concezioni filosofiche, su cosa e come si deve intendere l'essere umano. Su questo ci viene in aiuto la concezione materialistico dialettica del rapporto tra uomo e natura. Secondo questa concezione, l'uomo diventa uomo, dando così inizio al suo continuo processo storico di ominazione, quando con il lavoro si sgancia dall'immediato rapporto con la natura. Prima dell'avvio di tale dinamica, la relazione tra uomo e natura, non essendo mediata da nulla, a rigor di termine non può essere considerata nemmeno una relazione. Non c'è relazione tra due cose completamente assorbite l'una nell'altra e pienamente identificabili. Se al posto della “natura” mettiamo la donna e al posto dell'”uomo” mettiamo l'embrione, allora possiamo dire: Embrione/potenzialità di essere umano e donna sono anch'essi completamente assorbiti l'uno nell'altra e pienamente identificabili. Non sono due soggetti distinti; l'embrione è assorbito nel corpo della donna e pienamente identificabile con esso nei 9 mesi; mangia, respira essendo parte del corpo della donna; finchè l'embrione non si stacca dal corpo della donna non si può quindi considerarlo bambino. Con la nascita, l'uomo (l'embrione) inizia il suo separarsi e distinguersi dalla natura (dalla donna). Ancora, per farci aiutare sempre dal paragone: rapporto uomo-natura. Il rapporto tra l'uomo è la natura risulta non un rapporto meramente naturale ma storico e sociale dal momento stesso in cui l'uomo è uomo e quindi non più, o almeno non solo, natura. Sulla seconda obiezione, la concezione cattolica. Qui non è in discussione (o, per dirla chiara, non è trattabile ora e soltanto rispetto all'aborto, anche se in un certo senso la posizione sull'aborto in termini ideologici è un summa esemplare della concezione cattolica) la fede religiosa, né il rispetto verso coloro che dicono “io sono cattolica”, ma il fatto che occorre riconoscere, e lo dovrebbe fare anche chi lo afferma, che far discendere il No all'aborto dal fatto di essere cattolica, è un'argomentazione che non ha nulla di scientifico, ma è appunto solo ideologica. E' come dire: io sono cattolica e quindi penso che il mondo è stato creato da Dio. Il problema è che questa concezione, che non ha nulla di scientifico, ha delle conseguenze sociali, politiche molto concrete. Di fatto si opera un rovesciamento delle questioni. Mentre all'embrione viene conferito il titolo di persona e dunque anche tutto il diritto a non essere abortito; alla donna, negandole ogni possibilità decisionale, si nega il diritto di persona che può decidere! Vale a dire, si cancella l'idea stessa che le donne possano essere un soggetto autonomo, che possano scegliere e decidere della loro vita. L'embrione diventa persona e la donna diventa embrione. E' lo Stato che si arroga il diritto di decidere e legiferare. Le donne sono considerate “contenitori biologici” di embrioni che assumono più dignità delle stesse madri. Questo non solo è antiscientifico, è inumano! Altra conseguenza è la colpevolizzazione delle donne di operare contro i valori fondamentali della vita. E su questo si torna sempre al cuore della concezione cattolica: la donna è “Eva”; quella che si ribella, che in nome della “conoscenza” viola le leggi e fa sgretolare “il paradiso terrestre” e il potere dell'uomo. La donna che mette in discussione la concezione cristiana di “tutela della vita umana”, che invece di procreare abortisce, che non si mette al servizio della “sacra famiglia”, sta di fatto minando alla radice una parte importante dei “valori” su cui poggia la società borghese. Ma, c'è da dire che questo da un pesante attacco diventa di fatto un riconoscimento della donna come portatrice di una concezione e possibile prassi sociale di trasformazione radicale e complessiva di questo “mondo”. E non è poco...
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Personnel:
Charles Mingus – bass
Shafi Hadi - alto and tenor saxophone
Jimmy Knepper – trombone
Wade Legge – piano
Dannie Richmond – drums
Jean Shepherd - narration
Charles Mingus - The Clown
#Charles Mingus#Shafi Hadi#Jimmy Knepper#Wade Legge#Dannie Richmond#Jean Shepherd The Clown#1957#jazz#soundpollution
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