#Trio Simpatico
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keferon · 4 months ago
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Monster hunter au part 7
……..as you can see I can’t just stop adding my other concepts to this universe ahahhdncm
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mnemo-sick · 3 months ago
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hmmmmmmm.. brainstorm for the ask game!
How I feel about this character
I love him!!!! we love brainstorm here. I especially like how carefully constructed his persona is, like how he hides being constructed cold by being an obnoxious ally and hides his insecurity and self-loathing with false egotism and vanity
All the people I ship romantically with this character
I'm a simpatico lover. it compels me
My non-romantic OTP for this character
I mean I would have to say chromedome. I really enjoy their friendship. a few months ago I was reading a lot of fics with the cdrw + brainstorm trio, and I'm also a massive sucker for the cdrw + simpatico friendship dynamic. they need to double date and bicker
My unpopular opinion about this character
I don't know if it came from the oppositification of shipped characters that have a natural contrast in canon (by that I mean, maybe his "zany, impulsive" flavor of fictional scientist being paired perceptor's more "cool, cautious" one makes fandomgoers think they're more opposite than they really are), but brainstorm is not dumb. he's not even "smart but makes mistakes," or "smart but accidentally causes lab explosions," I'm sitting here, and I could be wrong, but I'm wracking my brain and I can't think of a single time in canon that something he built didn't work. he's phenomenally good at his job as a weapons engineer. To me, that makes his unpredictability even more intimidating. he'll build a weapon called "sparkeater gun" and it works. of course, his judgement can be called into question about the whole, "why would you build a gun that turns people into sparkeaters?" and yeah, that's a valid criticism (the answers: "for fun" and "because he can")
One thing I wish would happen / had happened with this character in canon.
good lord. just. somebody give this guy a hug
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thejoyofviolentmovement · 1 month ago
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New Audio: Pythies Return with PJ Harvey-like "I Pythie You"
New Audio: Pythies Return with PJ Harvey-like "I Pythie You" @HeyGroover @romainpalmieri @DorianPerron
Emerging Paris-based punk outfit Pythies — founding member Lise L. (vocals) with Thérèse La Garce (guitar) and Anna B. Void (drums) — was formed by Lise L. in late 2022 with the intent of starting an all-woman band. In early 2023, Lise L. met Thérèse La Garce and Anna B. Void through social media. The trio felt a very strong simpatico, rooted in the meshing of three distinct and strong…
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projazznet · 8 months ago
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Affinity Trio – Hindsight
Hindsight is the recording debut of Affinity Trio, an exciting straight-ahead jazz trio comprised of trumpeter Eric Jacobson, pianist Pamela York, and bassist Clay Schaub.
“Individually leading busy and varied artistic lives in Chicago and throughout the Midwest, trumpeter Eric Jacobson, pianist Pamela York and bassist Clay Schaub have gathered weekly for their Monday night residency at Milwaukee’s Mason Street Grill since 2021. There they allow the ideas and inspirations gleaned through the week to take musical form in an intimate setting, unfurling arrangements on standards from the American Songbook, Latin jazz, bebop, or through their own compositions. Their debut recording captures their comfortable simpatico as their originals seamlessly interweave with an animated “Tin Tin Deo,” a luxuriously slow reading of “Theme for Ernie,” their up-tempo take on “The End of a Love Affair,” and arrangements of lesser-known tunes by Charlie Parker and Cedar Walton.” – Origin Records.
“…like Lester Young, Bill Evans, and other of the more lyrical players, Pamela York plays each melody with a singer’s grace and vibrancy.” L.A. Jazz Scene.
“Jacobson, York, and Schaub are masters of sound, touch and feel. This outing showcases them in a drumless trio format which allows for all three of their gorgeous sounds to be heard with clarity. It’s a swinging record that will keep you on the edge of your seat.” – Dan Nimmer, pianist with Jazz at Lincoln Center Orchestra led by Wynton Marsalis
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giancarlonicoli · 1 year ago
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1 lug 2023 14:40
SENZA PELÙ SULLA LINGUA – PIERO PELÙ ANNUNCIA LO STOP AI CONCERTI A CAUSA DI PROBLEMI ALL’UDITO: “HO SUBÌTO UNO SHOCK ACUSTICO DALLE CUFFIE. AVRÒ BISOGNO DI UN RIPOSO FORZATO” – LA BOMBASTICA INTERVISTA BY ALDO CAZZULLO, DOVE RACCONTA IL SUO CONCERTO IN VIETNAM NEL 2007: "FINÌ CON IL PUBBLICO CHE TRAVOLSE LA POLIZIA” – “ERAVAMO INVITATI DA UN AMBASCIATORE PER UN FESTIVAL DELLA CULTURA ITALIANA. LA NOSTRA INTERPRETE ERA CHIARAMENTE UNA SPIA. NON CI MOLLAVA MAI. LA SEMINAVO PER ANDARE A VEDERE LA HANOI VERA. HO VISTO SCENE…" -
1. PIERO PELÙ RINVIA IL TOUR: "SHOCK ACUSTICO, LE ORECCHIE DA ROCKER DEVONO RIPOSARE"
Estratto da www.tgcom24.mediaset.it
Brutte notizie per i fan di Piero Pelù, che aspettavano di vederlo durante il tour estivo "Estremo live". Via social il cantante ha infatti annunciato di doversi fermare per qualche mese per problemi di salute: "Ho subìto uno shock acustico forte dalle cuffie. Questo ha acutizzato gli acufeni, rendendoli molto aggressivi. Avrò bisogno di un riposo forzato per le mie orecchie di rocker".
[…] "Ragazzaccc miei, non avrei mai voluto farvi questa comunicazione ma a questo punto è inevitabile", ha scritto ai suoi follower. "Ho ricevuto l'unanime comunicazione che avrò bisogno di un riposo, dunque il tour 'Estremo' di quest’estate 2023 dovrà essere rimandato di alcuni mesi".
"Nessun addio, è un arrivederci" […]"Sono giorni molto delicati per me che non ho mai rinunciato a nessun live, anche con le costole rotte dopo i miei stage diving, ma devo affrontare questa nuova realtà con lucidità". […] "Attenzione, questo NON è a un addio alle scene ma solo un arrivederci al prima possibile".
2. PIERO PELÙ AD HANOI NEL 2007: «IL MIO FU IL PRIMO CONCERTO ROCK NELLA STORIA DEL PAESE. E IL PUBBLICO TRAVOLSE LA POLIZIA»
Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”
[…]
Che viaggio fu?
«Un flash. Ero direttore dell’Estate fiorentina, dovevo rientrare per la presentazione del programma a Palazzo Vecchio. […] nel settembre 2007 mi dimisi. […]».
[…] Con chi viaggiava?
«La band si chiamava P-Trio, dove P stava per Power ma pure per Piero. Paul Baglioni (non parente) alla batteria, Fefo Forconi tatuato dalla testa ai piedi alla chitarra, Barny Bagni al basso. E sosia».
[…]Eravamo invitati da un ambasciatore molto simpatico, Alfredo Matacotta, che aveva avuto l’idea di un festival della cultura contemporanea italiana. Il Mart di Rovereto aveva mandato capolavori del Novecento: Schifano, Guttuso, Burri. Poi c’eravamo indegnamente noi».
Come fu l’arrivo?
«Ci portarono subito alla conferenza stampa […]E lì si appalesò subito Svetlana».
Svetlana?
«La chiamo così perché non ne ricordo il nome. Svetlana era l’interprete che ci avevano assegnato nella Mosca della perestrojka, quando ero andato per suonare, con i miei amici dei CCCP-Fedeli alla linea. Svetlana era chiaramente una spia, incaricata di sorvegliarci. E purtroppo lo era anche la nostra interprete vietnamita. Molto bella e graziosa. Ma non ci mollava mai. Cominciò un duello».
Perché?
«Perché io la seminavo per andare a vedere la Hanoi vera. […]».
E i mercati?
«Ho visto scene meravigliose. Nugoli di moto come se fossimo al Mugello. Motorini con a bordo padre, madre e quattro figli: da surclassare i napoletani. Ho visto con questi occhi un motorino con un maiale vivo da 250 chili davanti e un altro dietro, sul portapacchi. Un altro motociclista sul portapacchi portava una torre alta tre metri di gabbiette piene di anatre vive, cui era meglio non affezionarsi».
Oltre che viaggiatore lei è notoriamente animalista.
«Mi indigno quando vedo maltrattare gli animali. Ma mi indignai ancora di più nel vedere come i poliziotti vietnamiti maltrattavano i loro compatrioti. La più banale delle violazioni, anche solo il non camminare dritti sul marciapiede, era punita con il manganello elettrico, il taser. C’era gente che era in galera da vent’anni. Ma erano punite con durezza anche le forme più banali di dissenso. Tra l’altro non potevo avere accesso a Internet e ai miei social, anzi l’unico, che all’epoca era MySpace: ero segnalato in quanto sostenitore di Amnesty International».
Un regime.
«Un regime comunista. Su cui si era innescato il capitalismo selvaggio. In Vietnam producevano già beni americani, compresi gli strumenti musicali. Ma la libertà era bandita. A cominciare dal rock. Il nostro sarebbe stato di fatto il primo concerto rock nella storia del Paese».
[…] Torniamo ad Hanoi 2007.
«In camerino cominciamo a preoccuparci, quando sentiamo un grido che cresce: “Elo, Elo”, poi “Ielo, Ielo”, infine: “Pielo, Pielo”... Stavano gridando il mio nome».
Ottimo inizio. 
«Il bello doveva ancora venire. Ma non ero io. Era il sosia».
 […]
 E cosa accadde? 
«Anche i poliziotti diedero la schiena al pubblico e si girarono verso il palco. Noi ovviamente non ci risparmiammo e ci demmo dentro: Tribù, El Diablo, le canzoni più rock e anche le più ballabili. La carica partì dal fondo. Il terzo settore travolse il cordone e invase il secondo. Poi tutti insieme sfondarono l’altro cordone, e si ritrovarono con i Vip a pogare sotto il palco. La piramide sociale si era capovolta. Suonammo per due ore, sotto la pioggia monsonica, in un’atmosfera insieme folle e mistica». 
E l’ambasciatore? 
«Lo vidi pogare in mezzo ai vietnamiti, con il pollice alzato: missione compiuta». 
E i poliziotti ferocissimi? 
«Non pervenuti. A fine concerto cominciammo tutti insieme a gridare: “Hanoi rocks!”. Che è il nome di un gruppo finlandese; ma era anche un grido di rivolta. Tornammo felici nei camerini; li trovammo svuotati. Non ci era rimasto più nulla: soldi, cellulari, carte di credito. Recuperammo solo i passaporti, gettati in un angolo». 
E poi? 
«Capimmo che era il momento di tornare a casa. Era stata la piccola vendetta di un regime che per una notte, e una soltanto, era stato sconfitto da un pezzo piccolo ma prezioso del suo popolo. Lasciai una dedica “all’ambasciata più ganza del mondo”. Per fortuna il volo di ritorno non era in overbooking. Alfredo Matacotta ci ha lasciati due anni fa. Ma quella dedica ora è scolpita su una lastra di marmo all’ambasciata italiana di Hanoi».
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enkeynetwork · 2 years ago
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occhidibimbo · 2 years ago
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Libri per bambini 3 anni: piccoli lettori crescono! Al compimento del terzo anno l’area cognitiva è già abbastanza sviluppata. Ovviamente, amano muoversi, correre e giocare. Ma, di tanto in tanto, un curioso racconto riscuoterà il loro apprezzamento. Curati nelle illustrazioni e piacevoli da ascoltare, alcuni testi sono pietre miliari. Per trovarle non serve scavare nei decenni: la creatività esiste ancora, basta sapere dove andarla a cercare. Ecco alcuni tra i libri per bambini 3 anni che dovreste assolutamente aggiungere alla vostra collezione.   Libri per bambini 3 anni Passo davanti (Nadine Brun-Cosme) In Passo davanti tre amici si mettono in viaggio: Leon “Il grande”, un gigantesco cagnolone rosa, Max “Il secondo”, un bimbo con una confezione regalo e Remi “Il più piccolo”, un minuto coniglietto bianco. Il trio passa per vie cittadine, lunghe distese baciate dal sole, grandi foreste e l’azzurro mare. Disposti secondo uno prestabilito schema: Leon apre la fila, a protezione. Max e Remi lo accettano, si sentono infatti riparati. Mano nella mano, il coniglietto ascolta con piacere storie sui castelli che Max narra con fantasia. Le giornate vanno avanti così, fino a quando, una mattina, scatta una domanda inaspettata: "Posso passare davanti?". Così Max passa in testa, mentre dietro Leon e Remi seguono in fila. Leon è nuovo al ruolo di cantastorie, lui deve proteggere dai pericoli. Presto Remi si stufa a starsene in fondo solo soletto e allora passa davanti. L’ordine invertito non porrà fine alla lunga traversata. Ma tutti scopriranno quanto sia bello intraprendere insieme il cammino. Professione coccodrillo (Giovanna Zoboli, Mariachiara Di Giorgio) Nuova giornata, stesso rituale. In città milioni di persone hanno la stessa routine: sveglia mattutina, colazione e di corsa verso il lavoro. Il simpatico coccodrillo verde qui protagonista non fa eccezione. Lo vediamo all’opera nelle sue piccole attività domestiche, e poi fuori casa. Con lui camminiamo per strada, prendiamo la metropolitana, diamo una sbirciata alle vetrine e, fra profumi di dolci e polli arrosto, entriamo nei negozi. Non vi roviniamo il finale! Affamato come un Lupo (Silvia Borando) La storia - intrisa di comicità - è totalmente incentrata sulle analogie con gli animali, in particolare sui modi di dire. La lumaca, poverina, è lenta, non può farci niente. Per metterla al sicuro dai pericoli occorre un amico veloce. Ma se sei cocciuto come un mulo non c’è nessuno che ti possa aiutare. Papà mi prendi la luna per favore (Eric Carle) Questo tra i libri per bambini 2-3 anni si basa sull’incredibile forza che sanno suscitare le immagini. Al centro della trama un papà che, immerso nei lavori domestici e l’accudimento di un gatto nero, si arrabatta per fare contenta la sua bambina. Monica vorrebbe tanto la luna per giocarci. E lui coraggioso parte, pronto ad accontentarla. Non è mica facile però arrampicarvisi. Dopo innumerevoli sforzi ci riesce. Qui però scopre che la luna è troppo grande da portare a casa! Eppure, persevera. Come risolverà il problema è… una piacevole sorpresa. Nelle pagine, che si aprono in alto, in basso e nella pagina centrale, le pennellate di Carle, semplici ma vigorose, accompagnano il papà fin sulla luminosa luna. Gatto Nero Gatta Bianca (Silvia Borando) Gatto Nero esce solo di giorno, Gatta Bianca solo di notte. Ma, un bel giorno, i due finiranno per incontrarsi e scopriranno di avere molte cose in comune. Sotto un cielo stellato e inediti regali tra loro scatterà la scintilla e finiranno anche per dare alla luce sei gattini! Ma di che colore saranno i nuovi arrivati? Tre bianchi e tre neri, tutti grigi, a macchie, metà e metà? Tra i libri per bambini 3 anni imperdibili.
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simpaticopodcast · 6 years ago
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Solo: A Denny’s Bonus Episode
SPOILERS for Solo: A Star Wars Story
As a prelude to our upcoming Solo: A Star Wars Story Dissection episode we present this BONUS episode!  Recorded on location at DENNY'S as Joshua and David partake of the current SOLO themed meals and promotions!
With Peter Cetera serenading them and their fellow patrons, your co-hosts have a fast and loose conversation as they consume their STAR WARS inspired grub!
Listen in to get a quick behind the scenes peek at the lives of Dave and Josh as they prepare for an episode of the podcast, it's like you're sitting at the table with them at America's Diner, Denny's!
And stay tuned later this week for our full SOLO: A STAR WARS STORY Dissection episode!
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mindlessjunior · 7 years ago
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Bonus Episode: Trio Simpatico War Council
Here it is!  This is our bonus episode with the wonderful leftovers from our conversation with TED RUSINOFF about STAR WARS: A NEW HOPE!
We just couldn't shut up about our love of STAR WARS so we broke the discussion up into two separate episodes!  Listen in as we chat about random bits of the STAR WARS franchise while tossing out some speculation about the upcoming Episode VIII: The Last Jedi!
PLUS we play the new trivia game sensation: BOR GULLET OR ROBERT GOULET!
AND we finally get around to answering our listener questions from the A NEW HOPE episode!
This is an episode you won't want to miss!  So tune in while you carefully and accurately calculate your jump to hyperspace, joining us in a galaxy far, far away for more TRIO SIMPATICO!
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on-a-quest · 4 years ago
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torn apart
~
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doomandgloomfromthetomb · 2 years ago
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For The Summer: Hermeto Pascoal / Airto Moreira / Flora Purim
Hey, a special treat for you today — a guest post from David "Observations of Deviance" Mittleman that digs into the Hermeto Pascoal / Airto Moreira / Flora Purim universe. For more, David is a great follow in various places — Twitter, YouTube and WFMU. Take it away!
Albert Ayler proclaimed, “Music Is The Healing Force Of The Universe.” Like nothing else, the music of Brazil makes the scorching summer days tolerable and even joyous. Brazilian musical healers include “O Bruxo,” the Wizard, aka Hermeto Pascoal, and the meteoric musical couple that shot from his orbit, Airto Moreira and Flora Purim. The Wizard is still going strong, living up to his sobriquet. On June 22, 2022 Pascoal celebrated his 86th birthday. Purim has also been active in 2022, releasing her first new studio album in fifteen years, which features her husband, legendary percussionist, Airto.
There is no way to capture Pascoal’s true range in a few words, but suffice it to say that he is something like Sun Ra crossed with Frank Zappa crossed with every sort of Brazilian musical style crossed with Miles Davis, with whom he recorded on “Live-Evil.” Pascoal’s live concerts are legendary. The 2004 performance I saw in Chicago remains one of the most magical events I’ve ever witnessed. Pascoal emanated bliss, love and joy. For those not lucky enough to capture the magic live, some recent reissues, and You Tube uploads, will send you into outer space.
In February, Far Out Recordings released a previously unissued Pascoal live performance from 1981, “Planetário da Gávea.” Appropriately recorded in a planetarium, the album contains everything Pascoal is known for - riotous improvisations, deep Brazilian rhythms and memorable melodies. The album’s second track, “Samba Do Belaqua,” gives you a taste of Pascoal’s sorcery.
In 1965, Pascoal and Airto teamed up with Humberto Clayber to record the Sambrasa Trio’s sole album, “Em Som Maior,” reissued in March by VampiSoul. The album has many brilliant moments, but the stand out track is “João Sem Braço.” After a brief mid-tempo introduction by the full trio, Airto breaks in with a thunderous drum clap, then the full trio breaks into full gallop. It is a tour de force of percussion ability and simpatico jazz trio improvisational communication.
Besides these official releases, the You Tube channel bigfootpegrande, has been uploading some amazing live Hermeto performances; here are just a few.
Hermeto Pascoal & Grupo / Pori Jazz Festival, Finland, July 15, 1984
The creative and technical dexterity displayed by Pascoal and group at the Pori Jazz Festival is unbelievable. Powerful and unforgettable.
Hermeto Pascoal & Grupo / Zagreb, Croatia, October 1990
More killer video. Sadly, it runs less than 20 minutes. Includes Hermeto interview in Portuguese with Croatian subtitles.
Hermeto Pascoal & Grupo / Chicago 1991
Per the video’s notes: “Epic, Wild!!” I concur.
Hermeto Pascoal & Grupo / Vienna, May 27, 2022
A very recent two hour live performance from Austria.
Hermeto Pascoal & Grupo (with Luciana Souza) / Central Park, NYC, June 21, 1997
Another rare US performance. “Opening for Hermeto was Medeski Martin and Wood. Dozens of ignorant tapers, with racks over racks and all kind of expensive mics displaying in the air, taped MMW and left when they finished. I don´t remember anyone staying [for Hermeto]."
Hermeto Pascoal & Grupo (w/ Naná Vasconcelos, Egberto Gismonti, Hugo Fattoruso) / Buenos Aires, 1981
Pascoal with other Brazilian heavyweights.
Hermeto Pascoal & Grupo / Antibes, Juan-les-Pins, France, June, 19, 1986
Pascoal and group jamming heavy in France.
Both Purim and Airto have had a long musical relationship with Pascoal. Hermeto played on both Purim and Airto’s solo albums, and the couple frequently perform Pascoal’s compositions. Purim continues this musical tradition on her new solo album, “If You Will,” released in April by Strut. A family affair, the album includes her daughter Diana Purim and husband Airto.
The album’s peaks include a new rendition of "500 Miles High,” Chick Corea’s classic jazz fusion composition, originally recorded in 1972 by Corea’s band Return to Forever, with Purim on vocals. The song’s lyrics express how listeners will feel; like everyone who hears her, they will be enraptured by her voice.
You'll see just one look and you'll know
She's so tender and warm
You'll recognize this is love
You'll find yourself on another plane
500 miles high
The bigfootpegrande You Tube channel has also uploaded several phenomenal live Airto and Purim live performances. Prime examples of her outside singing can be heard in the live performances linked below. While Purim’s remarkable vocal abilities are grounded in every phase of Jazz, she pushes the boundaries of traditional jazz into the stratosphere. Her repertoire includes an astounding array of extended vocal techniques, somewhat akin to Jazz scat singing, but far beyond what even the most adventurous Bebop artist would attempt.
Airto & Flora (feat. Hugo Fattoruso) / Boston, April 24, 1973
Incredible live performance. Includes versions of two Pascoal compositions (“Uri (The Wind)” and “O Gaio da Roseira”). The track “Xibaba” has a fire storm guitar solo from David Amaro that touches on Sonny Sharrock at its peak.
Flora Purim & Airto Moreira (feat. Nivaldo Ornelas) / Avery Fisher Hall, June 28, 1978
Another rare, early live performance from Airto and Purim. Includes a performance of “500 Miles High.”
Flora Purim & Airto Moreira (feat. George Duke) / Hollywood Bowl, June 16, 1979
Airto and Purium joined by legendary keyboard player George Duke. Another live version of “500 Miles High.”
Flora Purim Live at Terminal Island, March 3, 1975
As a bonus, here is one more phenomenal Flora Purim live performance. Purim was busted for coke in 1974 and spent sixteen months in a US prison. Towards the end of her incarceration, prison officials allowed Purim to bring in well known Jazz musicians to play for the inmates: Cannonball Adderley, George Duke, Airto Moreira, Miroslav Vitouš, Raul de Souza and Leon "Ndugu" Chancler.
The live prison performance was broadcast over the radio. Apparently she played one concert for the female inmates and one concert for the male inmates. Part of the performance has been uploaded to You Tube. Despite some audio flaws, it’s one of the best live from prison performances you will ever hear. Be sure to listen to the end for a short interview with Purim.
I hope the music of Pascoal, Airto and Purim brings you as much joy, healing and happiness this summer as it has brought me.
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ofbloodandbullets · 3 years ago
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So it’s recently come to my attention that not everyone in the world has actually watched The Old Guard (WHO KNEW?!) so I’m going to try and do some info dumps about the world, the general canon and Andy’s history, personality, powers etc.  This will ... probably get kinda lengthy. 
Also: MAJOR MAJOR SPOILERS FOR COMICS & MOVIE.
The first thing you need to know is that for the main part, the history and the world that TOG takes place in is the exact same one as the real history of the world.  It’s set in modern day, though the plot points stretch back to 7k+ years ago.  It’s also important to note that there is a lot of historical inaccuracies and some things in canon that conflict themselves so it’s best to just take it all with a grain of salt and just go with what works best for your particular preferences etc. 
The main difference between reality and TOG is that in TOG there are a very minute like .00000000002% of the population that are immortals.  Now, it’s important to note that these people can die but they resurrect pretty close to immediately after they die no matter the amount of damage done.  Now it can take some time to fully heal or reform, depending on how extensive the trauma (being blown to bits or burned etc. will take longer to fix but there’s no amount of damage that we know of that can actually keep them dead).  
There are times when, for reasons unknown to the characters in character (or to us as readers  of the comics / viewers of the movie etc) that the immortality just stops.  There’ll just be a time that they suffer injuries that just don’t heal, and they die.  There doesn’t seem to be any rhyme or reason to this, be it age, number of times they’ve died, whatever.  Now, I have my own entirely headcanon and personal preference based theory which you can find HERE but it’s totally just a random idea that I had that I liked to explain the loss of Andy’s immortality in the movie (that doesn’t happen in the comics) and lets me say that she regains her immortality post canon so that I can nudge things back in the direction of the comics for post movie plots and so on.
Andy is, as far as we know, and as far as she knows, the oldest (human) immortal, coming in at around 7,000 years old.  She was born into a tribe, the Scythia (hence what she’s generally called: Andromache the Scythian).  A nomadic warrior tribe that I headcanon to be a matriarchy, Andy was betrayed by the ‘queen mother’ when she was sixteen and killed in battle because the leader feared that Andy posed a danger to her continuing rule.  This person was practically a mother to Andy and it was a horrific betrayal.  What was almost as shocking to Andy was the fact that she got back up again after being literally stabbed in the back and killed.
In the vein of trying to thwart prophecies making them happen, Andy killed the matriarch and took her placce ruling the tribe, eventually becoming a God King to her people and ruling over them for hundreds of years until her loneliness absolutely overwhelmed her and one day she just vanished.
At some point after this, she began to dream of a woman, feeling a pull towards this stranger that she couldn’t begin to explain.  After dozens, maybe hundreds of years, she managed to track down the woman in question (Noriko in the comics, Quynh in the movie) and realized that they’d been dreaming of each other.  (In the comics she meets Lykon before Quynh/Noriko, whom she had also been dreaming of).  
Now, the connection between these immortals isn’t explained in canon, and for a long time, Andy, Lykon, Noriko (and eventually Joe, Nicky, Book) thought they were the only ones but there is a scene in the second set of comics that implies that there are other ‘packs’ of immortals.  I headcanon that it’s a ‘like calls to like’ / kind of Sense8 simpatico type thing - like minded souls drawn to each other, which is why Andy and the others didn’t know about the other immortals, but again, that’s just entirely my thoughts on the matter. 
Lykon is the first to succumb to the loss of immortality, a short couple hundreds years after he and Andy find each other.   He dies on a battlefield, one that he and Quynh/Noriko and Andy fought on like a hundred/thousand before, champions for the abused etc.  Skip forward a couple hundred years again and enter Joe & Nicky, a Knight and a Muslim warrior who kill each other on the battlefield only to both wake up and spend (an unspecified amount of time) hunting and killing each other before eventually Andy & Quynh/Noriko find them.  In time, Joe & Nicky realize that they love each other.   (Important to note that Quynh/Noriko and Andy were also lovers).  In the movie, when the first major surge of witch hunts began, Quynh/Noriko and Andy go to help the women that stood accused, only to be captured and accused of witchcraft themselves.  After being hung, drowned, burned at the stake and coming back to life every time, the witch hunters settled on locking Quynh into an iron coffin and dropping her into the ocean.  (In the comics, Noriko is lost at sea during a massive storm that had thrown their ship entirely off course with Andy having no clue where they actually were at the time.) 
Joe & Nicky arrive in time to rescue Andy, but Noriko is already gone and despite spending decades tracking down every person even remotely involved in the so called ‘investigation’ into the women’s inquisition and punishment, Andy wasn’t able to find anything about where Quynh could be. 
Cue angst & depression & guilt for ages after.
The trio still steps in over the following decades, trying to help prevent the worst of atrocities, but Andy quickly begins to spiral into an, at best apathetic, at worst, entirely distant and withdrawn mindset and steadily begins to lose hope that they’re actually making any difference at all.
Skip ahead a century or two and enter Book; a Russian conscript who had been forced into the fight after being convicted of forgery.  Hung for desertion, Book spend days dying over and over again as he hung there, unable to attempt an escape until the troops finally packed up and moved on.   He and Andy, Nicky and Joe meet up and Book kinda reluctantly joins their little group.  It’s revealed that Book dreams, still, of Noriko/Quynh and while he can’t tell where hse is, dreams of her still dying, drowning on the floor of the ocean over and over and over like she had been for the last hundred or two years.  
Book returns at some point to his mortal family which ended in disaster when his last remaining son was dying of cancer, cursing and screaming at Book for ‘choosing not to save him’ by making him immortal too, even though it’s something Book had no ability to transfer or make happen.  Between his nightmares, losing his son and a number of other factors, Book decides he wants to end it all but no matter what he tries, doesn’t die and stay dead.
Eventually he’s approached by a pharmaceutical company that has figured out what he is and wants to run tests on him to see if they can unlock his healing / immortality for other people.  Merrick’s company works in league with an ex CIA agent whose wife died of a horrific terminal disease who hopes that they can find a way to keep anyone else from dying if they don’t have to.    Initially it was just supposed to be him, but he’d set up a display to stream for proof of what he was / they were and the corp decided they wanted all of the immortals.   Book ends up betraying the team, and he and the others end up locked up and tested on / killed / experimented on etc.  
There’s another character introduced in the meantime, the first new immortals in centuries, an American soldier named Niles.  There’s a lot more that goes on here, but the main point is that in the movie, Andy stops healing from her wounds shortly after she tracks down Nile and is put into incredible amounts of danger when Merrick (the leader of the pharmaceutical company) captures Andy, Joe, Book, Nicky.  Book is devastated, Nicky and Joe are furious, Andy’s just tired.
Eventually, Andy and the others break free with Niles’ help, destroy the lab they were originally held in etc and set out to try and hunt down any other proof, lab results, anything that Merrick got his hands on during the tests.
The group meets and settles on a hundred year exile for Booker (which I think is one of the stupidest things - like, the man’s clearly desperate and depressed and lonely and mentally unstable so by all means let’s isolate him for a fully century) and at the end of the movie we see him stumbling home to his apartment six months later to find Quynh standing in his apartment, pouring and drinking a glass of water which is a whole power move considering how many millions of times she died by drowning.
In the comics, Quynh/Noriko was driven entirely mad and to the point of wanting vengeance against Andy for abandoning her and spends a while gaslighting Andy and torturing her physically and emotionally and what not until she manages to isolate Andy from the other immortals and scoops in to ‘rescue’ Andy.  IDK what they’re going to adapt this to in the second movie, 
Again, via the link posted above, my Andy slowly begins to regain her immortality (again, IDK what they’re going to do with the next movie).  
Uhhhh yeah.  So I .. think that’s the majority of what you need to know for canon info about Andy.  THIS is also an important PSA regarding my Andy’s history & her longest lasting relationship that has nothing to do with canon at all but that is part of Andy’s bg in every verse, even if it never comes into play.
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Capitolo 58 - Il patto, il nome e il principe (Seconda Parte)
Nel capitolo precedente: Angie fa uno strano incubo sul suo futuro in cui diventa una scrittrice di romanzetti rosa a sfondo fantasy e viene svegliata da una telefonata di Eddie, che le ricorda che finalmente è venerdì, cioè il giorno in cui riveleranno agli amici che stanno insieme. Stone, dopo essere sparito per un po’ per riflettere su quanto gli aveva detto Grace, va a prenderla al lavoro e chiarisce le cose con lei. Angie e Eddie si baciano sotto casa di lei, convinti che Jeff, Mike e Dave, che li aspettano nel furgone della band per andare insieme al concerto, li abbiano visti e stiano parlando di loro. Quando arrivano al van, invece, li scoprono intenti a discutere dell’ultimo episodio di Twin Peaks.
***
Rosa. Stanno diventando rosa. I miei colpi di sole viola si stanno lentamente, ma inesorabilmente, sbiadendo in un fucsia-gomma da masticare triste di sottomarca, mentre la tinta blu scuro sta via via scaricando del tutto, lasciando il posto al mio vecchio e banale castano. China, in bilico, sopra la turca, analizzo le ciocche che mi penzolano davanti alla faccia, illuminate dalla luce ronzante del bagno dell'Ok Hotel. Dopo aver tirato l'acqua ed essermi ricomposta, sento il volume della musica del locale alzarsi e abbassarsi subito dopo, seguito da chiacchiere e risate femminili. Qualcun altro è entrato in bagno e allora io resto qui. Non so perché, ma non mi piace incontrare altra gente uscendo dal bagno, mi mette a disagio. Non ho nulla contro l'andare al cesso in due, tre, cinque, dieci ragazze, ma se devo fare pipì, io sono quella che la fa sempre per ultima e dice alle altre di andare pure e che le raggiungerà fuori. Non posso certo usare questo sistema con le sconosciute, soprattutto nei cessi dei locali con file interminabili fuori dalla porta, allora che faccio? La tengo oppure cedo, cercando di evitare di incrociare lo sguardo con quello della tizia che entra dopo di me, a cui non frega un cazzo della sottoscritta ovviamente e vuole solo farla. Stavolta però è presto, il concerto deve ancora iniziare e i bagni erano vuoti, almeno finché non sono entrate queste. Chissà quante sono? Dalle voci sembrano tre, dovrò aspettare qua dentro per poco, sperando che nessuna cominci a farsi domande sul perché la mia porta è chiusa a chiave.
"Ma voi li avete già sentiti questi Pearl Jam?" la domanda posta da una di loro non sfugge alle mie orecchie, concentrate sui loro discorsi, fino a quel momento solo allo scopo di capire quando se ne sarebbero andate, ma ora ancora più attente.
"Non ancora, ma Emma sì, vero?" risponde un'altra voce un po' più acuta della precedente.
"Sì, e il cantante è un figo pazzesco" la terza voce ha un accento vagamente bostoniano, non riesco a capire se è un accento vero che la ragazza cerca di camuffare o se è una parlata che non le appartiene ma che calca apposta, non saprei per quale motivo. Ed è l'accento ad attirare per primo la mia attenzione, più che quello che dice.
"Va beh, per quello non serve sentirlo cantare, basta avere gli occhi per guardare" ribatte la prima voce sghignazzando.
"Sì, visto così è carino, ma sul palco è ancora più sexy. Vedrete che mi darete ragione"
"Non è male, ma io sono più orientata sul bassista" interviene di nuovo la voce numero due, che viene subito coperta da quella delle sue amiche.
"Lo sappiamo, lo sappiamo!"
"E' dai Green River che sei orientata su di lui, magari dovresti cambiare orientamento, visto che non c'è storia, che dici?"
"Tornerà single prima o poi, no? Mica se la sposerà Miss Perfezione" l'innocuo, e tutto sommato lusinghiero, soprannome dato da queste tipe alla mia amica mi dà un po' fastidio, diversamente dagli apprezzamenti su Eddie, che mi fanno quasi... piacere? Sì, piacere. Sono normale o cosa?
"Punta sui single della band, fidati" Emma-forse-Boston cerca di dissuadere l'amica dalla sua cotta per Jeff.
"Che poi sarebbe solo il chitarrista"
"Ma chi? Stone? Non si è ancora ripreso dalla storia disagiata con Valerie? O intendi l'altro?"
"L'altro. Stone ha la ragazza, avrà ritrovato la fiducia nel genere femminile"
"Oppure questa tipa la tiene a distanza di sicurezza dalle sue chitarre eheheh"
Ma chi è Valerie? Devo ricordarmi di chiederlo a Meg.
"Quindi restano la chitarra solista e il cantante. Tu ti prendi il chitarrista"
"Il cantante non è single"
"No?" chiedono le altre due in coro.
"No, ha la ragazza a casa che lo aspetta, o che sta per raggiungerlo, dipende da come va con la band"
"Ma di dov'è?"
"California, non so bene dove"
"Los Angeles"
"Secondo te uno che vuol fare musica parte da Los Angeles, che è il centro di tutto, e viene a infognarsi a Seattle? Ho sentito che è di San Francisco"
"NO, SAN DIEGO "sul momento quasi non capisco di chi sia la quarta voce, poi realizzo: sono io stessa, uscita dal bagno praticamente urlando.
"E tu... che ne sai? Chi sei?" ora che vedo il terzetto mi rendo conto che non è per niente come lo avevo immaginato. Voce numero 1, che nella mia testa è una sorta di capo del gruppetto, è alta quanto me, magrissima, e tutta occhi, occhi grandi e verdi, bellissimi, i capelli scuri raccolti in una coda alta tiratissima, orecchini a cerchio giganti. La ragazza di Boston sembra uscita da un episodio di Baywatch, bionda, occhi azzurri e fisico da urlo strizzato in un mini-abito nero, mentre la fan di Jeff con la voce acuta è la più alta di tutte, con spalle da nuotatrice evidenziate da un top a fascia, occhi neri e naso leggermente aquilino che le dà un'aria esotica e affascinante.
"Lo so perché lo conosco" faccio spallucce mentre mi butto sul lavandino a lavarmi le mani, focalizzando tutta la mia attenzione sul rosa dei miei cazzo di colpi di sole nello specchio.
"Sì, aspetta...ti ho vista con l'amica di Stone e Jeff, la bionda che lavora da Roxy... come si chiama?"
"Meg, è la mia coinquilina" rispondo al capo guardandola attraverso lo specchio.
"Conosci Jeff? E' ancora fidanzato?"
"Eheh sì, mi spiace"
"Visto, te l'avevo detto?"
"Allora ripiego sul cantante, tanto se la tipa è a San Diego che ne sa? Occhio non vede, cuore non duole"
"Non sta più con quella ragazza, si sono lasciati quando si è trasferito qui" mi fermo prima di aggiungere altri particolari intimi e non richiesti, anche se ho un insensato e improvviso desiderio di riverarli tutti, fino all'ultimo.
"VISTO? ALLORA E' SINGLE!"
"Lo dicevo io"
"In realtà... sta uscendo con un'altra ragazza, una che sta qui a Seattle" e che poi sarei io, ho una voglia matta di dirlo, ma perché? Che mi sta succedendo? Non starò mica diventando gelosa? Ho detto a Eddie che la sua gelosia nei confronti di Jerry non aveva alcun senso, ma almeno quella aveva delle basi. Dopotutto Jerry è il mio ex, è venuto a cercarmi e abbiamo passato del tempo in uno spazio ristretto da soli. Queste invece sono delle ragazze random che hanno solo detto che Eddie è carino. E grazie al cazzo. E' normale che lo pensino .Allora, perché parlo?
"E chi è?"
"Va beh, uscire non significa avere una fede al dito o chissà cosa"
"Ma come si chiama lui?"
"Già, è vero, come cazzo si chiama?"
"Eddie"
"E com'è Eddie? Come tipo, intendo"
"E'..." è dolce, sexy, divertente, timido, fuori di testa, romantico, buffo, protettivo, silenzioso, sgraziato, intelligente, appassionato, concreto, fedele, sincero, affidabile e altri ottocento aggettivi che mi vengono in mente, ma che tengo per me "... è ok, non parla molto, ma è simpatico"
"Un figo che parla poco: l'uomo perfetto" sentenzia la bionda, scatenando le risate di tutte e tre.
Io intanto continuo a sciacquarmi le mani e se insisto ancora un po' mi verranno le dita palmate. Chiudo il rubinetto e scrollo le mani nel lavandino, prima di indirizzarmi verso il ventilatore asciugamani con tre paia di occhi addosso.
"Allora ce lo presenti?" mi chiede la pertica quando ho già una mano sulla maniglia della porta e sto per uscire.
"Sì, certo!" sto ancora cercando di interpretare il mio comportamento quando esco dal bagno, seguita a ruota dal gruppetto, e chi ti trovo proprio lì, di fronte, con una mano in tasca e l'altra impegnata a reggere un bicchiere?
"Ehi, finalmente! Mi stavo preoccupando, c'era coda?" mi chiede notando che non sono l'unica a uscire dal bagno. Io gli vado incontro strofinando le mani ancora un po' umide sui miei jeans e, ben conscia di avere gli occhi del trio puntati su di me, faccio una cosa onestamente incomprensibile: allaccio le braccia al collo di Eddie e lo bacio come se lo avessi baciato per l'ultima volta un mese prima e non venti minuti fa, nel backstage, cercando di suscitare una qualche reazione in Stone e Dave, che però proprio in quel momento non stavano guardando dalla nostra parte. Cos'è? Improvvisamente sono diventata un'esibizionista?
"Stavo parlando con le ragazze" mi stacco dalle sue labbra, gli rubo la birra dalle mani e ne bevo un sorso, dopodiché mi giro verso il terzetto di mandibole cadute a terra alle mie spalle.
"Parla poco, ma si fa capire" il capo è la prima a rompere il ghiaccio, facendo ridere le altre due, e anche me, sotto i baffi.
"Si fa capire molto bene, direi" aggiunge la stangona.
"Ahah dai andiamo, ciao Eddie, buon concerto!" la Boston vamp prende le altre due per mano e le invita ad allontanarsi con lei.
"Ciao Eddie!"
"Dio che figura di merda"
"Ma va, che abbiamo detto in fondo?"
"Beh, insomma..."
Seguo finché posso la conversazione a tre, poi, quando le ragazze scompaiono dal mio radar, mi volto di nuovo e trovo l'espressione perplessa di Eddie.
"Le conosci?"
"Più o meno. Dai, andiamo che fra poco tocca a voi"
Io e Eddie ci salutiamo sotto il palco con un bacio, poco dopo aver intravisto Meg venire dalla nostra parte, ma quando ci separiamo notiamo che la mia coinquilina è più impegnata a imprecare contro un tizio, reo di averla urtata e aver quasi rovesciato il suo cocktail sulla maglietta nuova di lei, piuttosto che a guardare noi e le nostre effusioni. Eddie alza le spalle, fa un cenno di saluto a Meg e se ne va nel backstage a prepararsi.
"Non devi più far finta di non sapere niente di Eddie e me"
"Ah no? Ok, comunque quello stronzo davvero non guardava dove andava!" ribadisce voltandosi verso l'anonimo malcapitato, ormai già sparito fra la gente.
"No, abbiamo deciso di dirlo. Cioè, di farlo sapere, più che altro. Non nasconderci, ecco"
"Ah! Allora è per questo che state limonando a caso per tutto il locale?"
"Esagerata"
"No, hai ragione, forse sotto al mixer non l'hai ancora slinguazzato. E nemmeno davanti ai cessi"
"Ahahah piantala! E comunque, ehm, davanti ai cessi sì, anche"
"HA!"
"A tal proposito, ho bisogno di una consulenza. Della dottoressa Meg"
"Uhm"
"Sai che non mi piace approfittare dei tuoi studi in psicologia"
"Studi alquanto miseri"
"E della tua grande passione non solo accademica per la materia, ma... sono strana e ho bisogno che mi dici perché sono strana"
"Allora, prima di tutto ti ringrazio per la fiducia che hai in me, probabilmente malriposta, perché deve essere enorme se pensi che basti così poco per risolvere l'enigma Angelina Pacifico"
"Sto parlando seriamente"
"E poi sono lusingata, perché in genere sono io a impicciarmi dei cazzi tuoi cercando di psicanalizzarti e farti ragionare, mentre stavolta sei tu a chiedermelo spontaneamente. Sento che c'è una lacrima di commozione pronta a uscire"
"Ho fatto una cosa strana prima e non me la spiego"
"Ok, spara"
Ignoro il suo sarcasmo, pur apprezzandolo, e le racconto tutto quello che è successo con le tre sconosciute in bagno, mentre lei mi ascolta in un silenzio innaturale. Innaturale sia per lei, perché onestamente non penso di averla mai sentita tacere così a lungo, sia per il luogo, un locale affollato di persone, voci e rumori, anzi, casino puro.
"Quindi? Che mi sta succedendo? Sono diventata gelosa come Eddie? La gelosia è contagiosa? Oppure sono diventata stronza e basta?"
"Eddie è geloso?"
"Sì. Beh, un pochino" questo capitolo meglio affrontarlo un'altra volta.
"Il giusto, insomma"
"Oddio, giusto... cos'è giusto? La gelosia non è giusta, è stupida. E sto diventando stupida anch'io a quanto pare"
"Non sono del tutto d'accordo con la tua affermazione, comunque la gelosia non c'entra un cazzo col tuo exploit di prima"
"No?"
"No bella, non è gelosia, te lo dico io cos'è. Sono tre cose"
"Tre? Addirittura?"
"Numero uno: sei pedante"
"Vuoi dire pesante?"
"No, proprio pedante, è più forte di te. Se uno dice una cosa sbagliata lo devi correggere, nulla ti può trattenere, neanche la tua timidezza patologica. Se fosse stata una questione di gelosia saresti saltata fuori subito dal gabinetto, insultandole e dicendo loro di tenere giù le mani dal tuo uomo, invece te ne sei rimasta lì, buona buona, chiusa in quella toilette puzzolente a sentire le tipe sbavare per il tuo ragazzo finché non hanno cominciato a snocciolare informazioni sbagliate. A quel punto non ce l'hai fatta, dovevi dire la tua e illuminarle"
"Quindi mi sarei messa al centro dell'attenzione solo per fare la maestrina?"
"Non solo, ma anche. In questo, lasciatelo dire, tu e Stone siete uguali. Spaventosamente uguali"
"Smettila, mi dai i brividi"
"Numero due: cerchi approvazione"
"Approvazione?"
"Tutti vogliono piacere agli altri, per qualcuno è un po' più importante, soprattutto se ha un'autostima che traballa"
"Cos'è un'autostima?"
"Se fossi stata gelosa mi avresti descritto quelle tre come delle stronze o delle racchie o entrambe le cose, invece sembra quasi ti stessero simpatiche"
"Infatti, è così"
"Appunto. Tre ragazze simpatiche e carine che avevano un interesse comune con te, senza saperlo. Gli hai detto che conosci Eddie perché, inconsciamente, volevi ti accettassero"
"Oh"
"Numero tre... beh, il numero tre è il mio preferito"
"Ah sì?"
"Sì. Perché, cara Angie, sono lieta di comunicarti che alla veneranda età di diciotto anni"
"E mezzo"
"Diciotto anni e mezzo..." si corregge alzando gli occhi al cielo "... dopo tutto questo tempo, hai finalmente appreso uno dei concetti fondamentali della vita, nonché una delle sensazioni più gradevoli"
"Ovvero?"
"Ahahahah tirarsela, è ovvio"
"Tirarsela? Io non me la sono mai tirata nella mia vita!" forse giusto due secondi, quella famosa sera sfigata, con la cameriera del Canlis, aspettando Jerry. Si è visto poi com'è andata a finire.
"Appunto, ti ho detto che ci hai messo qualche annetto..."
"Ma poi tirarmela per cosa?"
"Perché Eddie è il tuo ragazzo, no?"
"E che c'entro io? Mica è un merito di cui vantarsi!"
"Questo lo dici tu, ma il tuo subconscio la pensa diversamente. Rifletti, hai trovato l'approvazione delle tue nuove amichette e quando hai visto Eddie potevi limitarti a presentargliele di sfuggita e andartene con lui, invece hai puntato dritto su Vedder e lo hai baciato lì davanti a loro, sapendo bene che le avresti lasciate di sasso. E non provarci neanche a dirmi che ti è venuto spontaneo e non hai pensato nemmeno per un secondo alla loro reazione, perché non ci credo per un cazzo"
"Beh, in effetti, ok, sì, ci ho pensato, un po'..."
"Stai col tipo che piaceva a tutte loro, quella è l'approvazione definitiva, quasi una consacrazione"
"Me la tiro senza un motivo valido, cosa sono diventata?"
"Pfff adesso non esagerare, dai!"
"Sono una persona orribile!"
"Ecco che parte l'Angie-dramma in 3, 2, 1" Meg fa il conto alla rovescia con le dita a un centimetro dal mio naso.
"Non capisci? Vuol dire che ho trattato Eddie come un oggetto, una merce di scambio!"
"Stai con un ragazzo carino e te la sei tirata un attimo, capirai!"
"Un trofeo per alimentare la mia autostima"
"La stai facendo più grave di quanto non sia, davvero. Cioè come tuo solito"
"Un ragazzo decente mi caga e mi monto la testa?"
"Un ragazzo decente ti caga, state insieme e non vi dovete nascondere per un motivo o per l'altro. Da quant'è che non ti capita?"
"Ehm... un sacco di tempo?" una relazione normale? Sono anni, direi. Ma poi, ce l'ho mai avuta una relazione normale?
"Stai col cantante di una band coi contro-cazzi di cui parlano tutti in città, io lo urlerei a tutti quelli che incontro, figurati. Vedila così: non sei orgogliosa di Eddie e di cosa sta facendo nella band?"
"Beh sì"
"E allora, sei orgogliosa e lo comunichi in giro, come lo hai comunicato a quelle tre"
"Infilandogli la lingua in gola davanti a loro?"
"Esatto. Ad ogni modo, considerando che lo stai facendo in ogni angolo di questo locale, ti avrebbero vista comunque a un certo punto"
"Non è detto, soprattutto se sono attente come i nostri amici, che non si sono ancora accorti di niente"
"O magari se ne sono accorti, ma vogliono essere discreti"
"Discrezione? Stone?"
"Beh, in effetti..."
"A proposito di Stone: chi è Valerie"
"ODDIO, VALERIE??? DOV'E'?!"
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"Mi sembra assurdo che tutti odino il Kingdome. Voglio dire, è il vostro stadio!" da quando sono qui a Seattle non ho trovato un tifoso che sia uno che non si sia lamentato dello stadio o che non l'abbia liquidato con sufficienza come una semplice location mai troppo amata dai cittadini. Jerry non è da meno, mentre discutiamo al bancone del bar in attesa dei nostri drink.
"Non è che lo odiamo, è che c'è di meglio. Sicuramente per il football non fa così schifo come per il baseball. O forse è solo questione di punti di vista: se i Mariners non giocassero così di merda, sarebbe lo stadio del cuore, come Wrigley Field per Chicago eheh"
"Non bestemmiamo, per cortesia! Non ci sono ancora stato comunque, devo andare a vedere coi miei occhi" lo spintono per gioco, afferro il bicchiere che il barista mi ha appena allungato e Cantrell fa lo stesso, facendomi un cenno di ringraziamento perché ho offerto io e continuando a parlare.
"Io ci ho camminato, anzi, ci ho corso! Sei anni fa, no, sette, quando i Seahawks hanno battuto i Raiders 13 a 7 al Wild Card Game e c'è stata una mega-invasione di campo dei tifosi. Ovviamente poi è andato a finire tutto in merda e la settimana dopo le abbiamo prese da Miami, ma in quel momento ci credevamo! Comunque il Kingdome lo fa la gente"
"Il dodicesimo uomo, no?" annuisco e, mentre faccio scorrere lo sguardo in giro per il locale, lo incrocio per caso con quello di Angie, poco lontana.
"Già, tolto quello e l'adrenalina, il campo di per sé fa cagare, sembrava di camminare su del cemento ricoperto di moquette verde"
"Io invece ci dormirei sull'erba di Wrigley..." guardo di nuovo nella stessa direzione di prima, ma non vedo più la mia ragazza "Ma anche sulle gradinate"
"Anche al Kingdome si può dormire bene, quando piove c'è la copertura che ti ripara. Al massimo te ne può cadere qualche pezzo in testa, ma che vuoi che sia" Jerry ridacchia sorseggiando il suo whisky, ma quasi si strozza, e io pure, quando una persona a caso compare dal nulla, praticamente urlando nelle nostre orecchie.
"CIAO RAGAZZI! VI STATE DIVERTENDO??"
"Oddio! Ciao Angie, uhm sì, direi di sì" Jerry la guarda perplesso mentre io istintivamente le circondo le spalle con un braccio.
"PERCHE'?"
"Come perché?"
"Cioè, ehm, voglio dire, come mai? Di che parlate?"
"Baseball" rispondo, probabilmente con gli occhi a forma di stella, come ogni volta che penso al mio sport preferito.
"E football" aggiunge Cantrell per poi finire in un sorso il suo drink.
"Sport eh? Una normale conversazione tra maschi, insomma..."
"Non necessariamente tra-" sto per obiettare sull'interesse prettamente maschile per lo sport quando il mio interlocutore mi interrompe.
"Vado a cercare Sean. Ho visto Layne con Demri quindi mi sa che hanno rifatto pace e mi tocca andare a casa col mio batterista. Ci vediamo!"
"Ci si vede!" lo saluto mentre si allontana con le mani in tasca e Angie fa lo stesso, ma a voce più alta.
"CIAO! Ok, che succede?" mi chiede rivolgendosi subito dopo a me con un'espressione serissima sul volto.
"Che succede? Niente, che deve succedere?"
"Di che stavate parlando davvero?"
"Che vuoi dire? Di sport, te l'ho già detto"
"Sì e io sono Doris Sams" ribatte incrociando le braccia e guardandomi male.
"Non è che sai giocare anche a baseball per caso?" la lascio andare a incrocio le braccia anch'io guardandola con sospetto per prenderla in giro.
"No"
"Non ci posso credere! Dobbiamo fare due lanci qualche volta"
"Non so giocare! Ma so come si gioca e so quattro cose di storia, ti ricordo che mio padre è un tifoso praticamente di tutti gli sport"
"Non lo so... sei molto brava a fingere di non saper fare le cose, non è vero?"
"E tu e il tuo amico siete molto bravi a fare finta di niente e cambiare argomento al momento giusto, non è vero?"
"Il mio amico?"
"Jerry... sì beh, amico per modo di dire"
"Guarda che stavamo parlando davvero del Kingdome"
"Sì, certo. E il dibattito era così animato che l'hai pure strattonato. Ovvio"
"Ahah gli ho dato una spintarella, per scherzo!"
"Oh sì, per scherzo"
"Angie, non so che cosa ti frulla per la testa e non so cos'hai visto, ma davvero, stavamo chiacchierando del più e del meno e stop"
"Stavate chiacchierando?"
"Sì"
"Tu e Jerry chiacchierate?"
"Sì. Come ben sai gli esseri umani sono animali sociali, interagiscono tra di loro e-"
"Piantala! Sai cosa voglio dire..."
"Non è che siamo migliori amici o cosa, ma ci conosciamo, perciò capita di fare quattro chiacchiere ogni tanto" alzo le spalle e da un lato mi viene da ridere al pensiero di Angie che accorre temendo un imminente duello tra me e il suo ex, dall'altro penso che tutto sommato un paio di pugni se li meriterebbe anche.
"E non avete parlato di nient'altro?"
"No, di che dovevamo parlare?"
"Non so, magari gli hai detto qualcosa per l'altra sera..."
"Perché avrei dovuto?" pensavo che Angie mi mandasse a fare in culo dopo quella prima scenata del cazzo, invece abbiamo fatto pace, la cosa è risolta. Perché dovrei andare a smuovere le acque?
"Boh, non lo so, forse perché a me hai fatto una testa così!" ribatte lei e d'un tratto mi sembra quasi esserci rimasta male.
"Che c'entra, io sto con te, mica con lui..."
"Ok, ma mi hai quasi mangiata viva al telefono. Invece lui niente? Se la cava così? Quattro chiacchiere al bar tra amiconi?"
"Angie, non ho capito, un secondo fa eri tutta allarmata perché pensavi gli avessi detto qualcosa e ora invece sei offesa perché non l'ho fatto. Sono io che non ci arrivo o non ha un cazzo di senso?"
Apre la bocca come per rispondere, poi la richiude e si guarda attorno come se fosse in cerca delle parole giuste fra la folla del locale, prima di ammettere, quasi mortificata: "Non ha un cazzo di senso, non lo so nemmeno io onestamente"
"Ehi, guarda che è tutto a posto, ok? Io e Jerry abbiamo un rapporto civile tra colleghi. E poi chi cazzo se ne frega di Jerry" le prendo il viso tra le mani e la costringo a guardarmi mentre la accarezzo e le sorrido per tranquillizzarla e farle capire che si sta agitando per niente.
"Ok. Ma come fate? Cioè, quando si parla di me, intendo"
"Semplice: noi non parliamo di te. Vuoi qualcosa?" rispondo secco, voltandomi verso il bancone e richiamando l'attenzione del barista per ordinare un altro giro per me, visto che Angie fa di no con la testa.
"Sì, va beh, ma se capita?"
"Non capita. Neanche una coca? O un succo?"
"No, grazie. Ma come fai a esserne sicuro? Se salto fuori come argomento in una discussione come vi comportate?"
"Non ci comportiamo in nessuna maniera perché non può succedere, Angie... Windbreaker?"
"Sbagliato. Comunque il fatto che non sia mai successo finora non esclude possa capitare in futuro" Angie sorride al mio tentativo buttato lì indovinare il suo secondo nome, ma non demorde sul tema.
"Lo escludo io, al 100%. Io e Jerry non parliamo di te e basta"
"Mai?"
"Mai, anche perché abbiamo fatto un patto" mi lascio sfuggire l'ultimo dettaglio e me ne pento un secondo dopo, non appena vedo l'espressione di Angie che registra questa informazione.
"Voi avete fatto... COSA??"
"Abbiamo stretto un accordo di non belligeranza che soddisfa entrambe le parti" ok, io non sono soddisfatto al 100%, e sicuramente nemmeno lui, ma almeno per ora sta funzionando.
"Hai fatto un patto con Cantrell? Su di me? E quando?" dopo ogni domanda lascia un paio di secondi di pausa, in cui io faccio sì con la testa. Ma la terza richiede una risposta più articolata.
"A San Diego" articolata per modo di dire.
"A SAN DIEGO? Hai detto a Jerry di noi quando me ne sono andata?"
"In realtà, prima..."
"COME PRIMA??"
"E comunque non gliel'ho detto io, è stato lui" Angie non mi sembra convinta o forse è solo che non ci sta capendo molto. Allora le racconto del nostro mini-battibecco allo Yates Club, di come Jerry aveva capito tutto e si era incazzato perché non gliel'avevo detto prima.
"Cioè, fammi capire: lui ha fatto quel cazzo che voleva con me e ha avuto il coraggio di prendersela con te perché non gli hai fatto sapere prima di essere interessato alla sua ex ragazza, che lui ha trattato come una pezza da piedi? Perché avresti dovuto riservargli questa cortesia? E poi, da cosa l'avrebbe capito che ci piacevamo, scusa?"
"Si vede che è un buon osservatore." o che io faccio schifo a nascondere cosa provo, ma evito di dirlo perché lei fa altrettanto schifo a capire i sentimenti degli altri e non voglio ferirla "Comunque un po' aveva ragione perché eravamo in tour assieme e ogni tanto lui mi chiedeva di te e si confidava con me e io avrei potuto confessare i miei sentimenti o almeno cambiare argomento e invece stavo lì a sentirlo. Quindi un po' merda lo sono stato"
"Si confidava con te?"
"Già"
"E che ti diceva di me?"
"Perché ti interessa? E' importante? E poi, non lo immagini?" se mi sono ingelosito così tanto l'altra sera è anche perché so che lui le sbava ancora dietro, mica per niente.
"No, ma sarei curiosa di sapere: 1) come fa ad essere ancora vivo e 2) come hai fatto a trattenerti durante tutto il tour"
"Non so, sarà che forse avevo fatto una certa promessa a una certa persona speciale di non spaccare la faccia a un certo ex e di mantenere un certo segreto e non combinare casini in generale"
"Caspita, sei proprio un tipo di parola, allora"
"Sono uno di cui ci si può fidare"
"Allora lo fai un patto anche con me?"
"Certo, tutto quello che vuoi"
"Il patto è... che non parliamo di Jerry"
"Ah"
"Tipo mai, ok?"
"Beh ecco..."
"Io non lo nomino a te e tu non lo nomini a me. Non è che lo possiamo cancellare dalle nostre vite, semplicemente non avremo mai più attivamente una conversazione su di lui, va bene?
"Non è così semplice..."
"Beh, se puoi fare un patto con lui non vedo perché non puoi fare lo stesso patto con me, che per giunta sono la tua ragazza" incrocia di nuovo le braccia e da come mi guarda so che non uscirò vivo da questa situazione se non accettando questo cazzo di accordo. L'unica cosa che posso fare è cercare di trarne il maggior vantaggio possibile.
"Infatti, posso farlo. Ci sto..." le tendo la mano e lei me la stringe "A una condizione"
"Quale sarebbe?" molla la mia mano sospettosa e secondo me davvero non sa dove sto per andare a parare.
"Che mi riveli finalmente il tuo secondo nome" alza gli occhi al cielo e nasconde a malapena un sorrisetto, forse si aspettava qualcosa di peggio.
"Ok, ci sto" mi stringe di nuovo la mano e io sono tutt'orecchi.
"Quindi?"
"Lo sai che ti sto offrendo un'arma potentissima, vero? Mi prenderai per il culo a vita per questa cosa"
"Scommetto che è un nome stupendo"
"Più che stupendo, stupefacente, come le sostanze che si facevano i miei quando hanno deciso di chiamarmi così"
"Così come?"
"Angelina...Qualcosa Wind Pacifico"
"Ma se è W puntato non può essere-"
"Anche l'altro pezzo inizia per W"
"Whirlwind!"mi viene di getto e per una spontanea associazione di idee nella mente mi scorre il testo di Like a hurricane di Neil Young e già me la vedo perfetta protagonista di quel capolavoro.
"No, è tutto insieme ma in teoria sarebbe una parola separata"
"Oh" sicura sicura? Perché quella ci stava davvero bene.
"E' un aggettivo" precisa mentre nel mio film mentale esco definitivamente dal bar fumoso di Neil e mi chiudo la porta alle spalle.
"Windy Wind?"
"Ahahah vaffanculo, Eddie!"
"Ok, serio. Warm Wind?" penso al calore dei suoi abbracci e della sua sola presenza in generale, ma lei fa no con la testa.
"Mia madre era...è una fan di Nina Simone. Quindi?"
"Uhm..."
"Forse se ti dico Station to station di David Bowie ti aiuto di più"
Scorro mentalmente la tracklist del disco finché non arrivo a forse una delle migliori performance vocali di Bowie di sempre, proprio alla fine.
Wild is the wind.
"Angelina Wildwind Pacifico"
"Colpita e affondata"
"Ma è fighissimo!"
"Ok ma... Vento folle? Io? mi ci vedi?" arrossisce e scuote la testa e si nasconde il viso con le mani.
"A dire il vero, ti si addice perfettamente"
"Come no? Si addice perfettamente alla persona più noiosa e banale del mondo"
"No, alla persona più forte e imprevedibile e bella da mozzare il fiato del mondo. Almeno, della parte di mondo che conosco io, che è poi l'unica che mi interessa perché ci sei tu" Angie si leva le mani dalla faccia e mi guarda seria seria senza aprire bocca e per un attimo mi illudo davvero di averla lasciata senza parole o per lo meno nella condizione di essere costretta a riconoscere e accettare un cazzo di complimento una volta tanto.
"Ahahah bel mondodi merda!" scoppia a ridere di botto e mi abbraccia, stretto.
"Quanto cazzo sei scema da uno a dieci?" io stringo di più.
"Non lo so, ma direi che a questo punto abbiamo un patto, giusto?" alza la testa per guardarmi e libera la sua manina destra dalla mia presa per siglare il nostro accordo definitivamente.
"Giusto. Affare fatto" la sciolgo dall'abbraccio e le stringo la mano, per poi tirarla di nuovo verso di me e sigillare il patto nella maniera che preferisco.
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Time to take a ride, time to take it in a midnight eye
And if you want to go, get on below
"Va beh, dove cavolo sono finiti quei due? Io e Dave dobbiamo aprire i regali!" siamo riusciti a raggrupparci più o meno tutti attorno a un paio di tavoli dell'Ok Hotel, do una pacca sulla spalla di Krusen che si risveglia di botto. Stava in fissa da quando è iniziato il pezzo dei Sonic Youth. O forse da quando è iniziata la serata.
"Prima li ho intravisti al bar" il batterista azzarda un'ipotesi e considerando che al bar ci ha trascorso tutto il tempo prima e dopo il concerto, Angie e Eddie potrebbe averli visti chissà quando. Potrebbero essere benissimo in Messico a quest'ora.
"Non ci sono più al bar, veniamo giusto da lì" McCready e Staley si uniscono a noi con due birre fresche fresche in mano, a proposito di gente che dovrebbe darsi una calmata.
"Ma sì, saranno in giro a limonare in qualche angolo del locale" è il commento di Stone, seduto di fronte a me, che tiene una mano sulla spalla di Grace, mentre agita l'altra nell'aria come per scacciare via un pensiero di poco conto.
"Ma chi? Eddie e Puffetta?" Gazzettino Cornell dall'altro capo del tavolo non poteva lasciarsi sfuggire il gossip dell'ultim'ora e sia Stone che Grace annuiscono.
"E' tutta la sera che non fanno altro, siamo al limite degli atti osceni in luogo pubblico" Mike condisce ulteriormente il pettegolezzo, seguito da Ben e Kim, che iniziano un vero e proprio siparietto, serissimo, che ci fa piegare tutti in due dalle risate.
"Io non ho mai visto una cosa del genere"
"A un certo punto li abbiamo cronometrati"
"Ci annoiavamo"
"Dodici minuti e mezzo di lingua"
"Ma lingua ininterrotta eh? Cioè, senza pause"
"Sembravano due cazzo di quattordicenni"
"Beh, Angie non è che sia tanto più grande, ci può stare"
"Ok, ma Eddie? Ma poi anche a livello pratico, cioè, io non ho capito come cazzo facevano a respirare"
"Avranno le branchie, cazzo ne so"
"Ahahahah ma che stronzi che siete!" la mia ragazza ci rimprovera tutti, ma prende a sberle sul coppino solo me.
"Si vede che stanno recuperando il tempo perso e voi siete solo invidiosi" Meg si unisce nel difendere i due piccioncini.
"Ho capito, ma DODICI MINUTI E TRENTA SECONDI" Kim ribadisce il concetto scandendo bene la tempistica da record.
"Invidiosi e guardoni!" ci si mette pure Grace.
"Erano in cima alle scale, era impossibile non vederli" il chitarrista fa spallucce e il suo bassista annuisce.
"Da qualsiasi punto e angolazione"
"Dodici minuti e mezzo sulle scale?" mi diverto a gettare benzina sul fuoco, i due musicisti mi guardano e allargano le braccia per ribadire la loro incredulità.
"Sì!"
"Allora il record è che Angie non sia caduta di sotto su qualcuno, visti i precedenti" commenta Cornell ridendo sotto i baffi.
"Dio, quanto ti piace quella storia!" Layne quasi si strozza con la sua birra e poi ride in faccia a Chris.
"Va beh, comunque siete delle merde, tutto questo casino per qualche effusione. Solo perché si sono lasciati un po' andare non significa che stiano sempre lì a sbaciucchiarsi ventiquattr'ore su ventiqu- Oh, aspè, sì, eccoli lì, si stanno baciando vicino alla porta" Meg interrompe bruscamente la sua arringa di difesa e il momento è comico perché tutti ci giriamo all'unisono e fra quelli che stanno dietro c'è chi si alza, chi si avvicina e chi allunga il collo per vedere meglio la nuova coppia non tanto nuova accanto all'ingresso del locale. Anche gli sconosciuti che ci passano davanti si girano dalla stessa parte per capire che cazzo stiamo fissando.
Non sappiamo se siano passati più di dodici minuti e mezzo dall'inizio di quest'ultima sessione, ma quei due si staccano e Eddie butta l'occhio proprio verso di noi, che come dei cazzoni ci giriamo e torniamo a parlare tra di noi, o meglio, a fare finta di chiacchierare del più e del meno, come se niente fosse, come se non ci avesse sgamati in pieno. Con la coda dell'occhio li vedo avvicinarsi e alzo la voce a caso.
"Va beh, anch'io adoro Goo, è un disco della madonna, non c'è neanche bisogno di dirlo. Dicevo solo che metterlo su per intero in un locale, lasciandolo andare, mi sa tanto di... sciatteria? Si dice così? Cioè, non dico tenere un dj o uno stronzo qualsiasi solo a mettere i dischi e fare una selezione, ma almeno prendersi il tempo in settimana di fare una cazzo di compilation e suonare quella, anche in repeat, non mi sembra uno sforzo così immane. Oh, ciao ragazzi, dov'eravate?" mi rivolgo prima a Stone e Dave, che mi guardano stralunati, poi a Angie e Eddie che arrivano al tavolo.
"In giro. Hai già aperto i regali? Manca il mio!" Angie alza le spalle e ravana nella sua borsa in cerca di qualcosa, per poi estrarre un pacchetto non troppo piccolo, anzi.
"Che figo, un set di pennelli nuovi, grazie!" esulto scartandolo.
"Me l'ha detto un uccellino che ti servivano..." Angie guarda per aria facendo la gnorri, esattamente come quell'uccellino che conosco bene e che le sta accanto. Questi due pirla stanno proprio bene assieme.
"Oh e questo è il mio" l'uccellino infila le mani nella borsa della sua bella e ne tira fuori un altro pacchetto tutt'altro che piccolo, che si rivela essere Subway art, un libro fotografico sulla graffiti art che volevo prendermi da una vita.
Posso dire di concludere questo compleanno in attivo, tra corde, cavi, kit di attrezzi, set di acrilici, un paio di buoni dell'Easy Street Records, ambìti e apprezzati tanto quanto il buono spesa del supermercato che mi ha preso Meg, e altri regali apparentemente più inutili, ma graditissimi, come l'appendichiavi da muro a forma di testata di Marshall con quattro portachiavi a jack: grazie Alice!
In tutto questo scambio di doni e auguri, Eddie e Angie sono seduti in un angolo e praticamente osservati speciali da parte di tutto il tavolo, che li guarda come si guarda un documentario sugli animali nella stagione degli amori. I due partecipano alle conversazioni e fanno finta di niente, anche se di tanto in tanto parlano zitti zitti tra di loro.
"Angie deve dirvi una cosa comunque" Eddie se ne viene fuori con questa cosa così dal nulla, in un momento in cui siamo tutti in silenzio a riprendere fiato dopo una battuta letteralmente del cazzo di Stone, che ha suggerito come titolo del brano di punta della nostra band fittizia nel film di Cameron Crowe Touch me I'm Dick, tanto per prendere un po' per il culo Mark Arm e soci. A proposito, chissà se Chris ha già buttato giù i brani del demo di Cliff? Devo ricordarmi di chiederglielo.
"Che cosa?" chiede Meg per prima, visto che nessuno parla, nemmeno Angie, che ha prima squadrato malissimo Eddie e poi ha iniziato a guardarci uno per uno e a sbiancare.
"C'entra il film?" chiede Layne.
"No, non c'entra il film"
"Molli l'università?" prova Dave.
"No! Perché dovrei?" nega quasi schifata Angie.
"E' una cosa personale?" se non lo conoscessi direi che Stone sta cercando di mettere Angie a suo agio aiutandola a sputare il rospo, ma visto che lo conosco posso dire senz'ombra di dubbio che si sta solo divertendo alle spalle della poveretta.
"Beh, sì, ma... mmm... non riguarda solo me, ecco"
"E chi?" la incalzo io.
"Eddie" "Io" rispondono i due piccioncini in coro.
"Oh cazzo, sei incinta?" McCready si distingue come sempre per il tatto e la delicatezza.
"ODDIO NO! Ma che cazzo dici?" Angie si alza in piedi allibita, mentre Eddie ride e basta.
"E allora? Qual è questa notizia?" Cornell è tutto orecchi e in questo momento me lo immagino armato di penna e blocchetto come un cronista di altri tempi.
"Quello che Angie sta cercando di dire è che-" Eddie si asciuga gli occhi con la manica della camicia e prova a rispondere, ma la ragazza lo interrompe.
"Stiamo insieme"
"..."
"Io e Eddie. Stiamo assieme"
"..."
"Da un po'"
"Quasi un mese" le suggerisce lui sottovoce.
"Quasi un mese" ripete lei e guarda le nostre facce in cerca di qualcosa che non riesce a trovare ed evidentemente ha deciso che la cosa migliore da fare è continuare ad aggiungere particolari o a ripetere lo stesso concetto con parole diverse finché non l'avrà trovato. O finché qualcuno di noi non aprirà la bocca.
"..."
"Tre settimane e qualcosa"
"..."
"Praticamente siamo una coppia"
"..."
"Cioè, lui è il mio ragazzo e io-"
"E lei è la mia ragazza"
"Wow, che coincidenza" Stone non si trattiene e io mi nascondo la faccia tra le mani per non far vedere che rido.
"In che senso?"
"Ok. State insieme e...?" Mike cerca di indagare ancora e se le chiede di nuovo se è incinta giuro che rotolo giù dalla sedia.
"E basta" Angie risponde e si risiede.
"E sarebbe questa la notizia?" Kim domanda mantenendo un'espressione serissima.
"Perché? Qual è il problema? E' perché pensate sia troppo piccola? Guardate che ne abbiamo parlato, lo so bene anch'io che-" Angie sta per lanciarsi in un discorso senza uscita, ma la sua coinquilina la blocca e fa scoppiare tutti a ridere.
"Angie-dramma del tutto immotivato in 3, 2, 1..."
Tutti tranne Angie, ovviamente.
"Perché ridete? C'è qualcosa che non so?"
"Quello che non sai è che tutti ora sanno che quello che tu sei convinta nessuno di noi sapesse, in realtà era ben noto a tutti quanti" Stone risponde alla sua maniera e la faccia di Mike mi lascia intendere che non ci ha capito molto.
"Eh?" il chitarrista conferma la mia ipotesi.
"Cioè ridiamo perché la notizia la sapevamo già" gli spiego riaccendendo la lampadina nel suo cervello.
"Ah!"
"Allora ci avete visti, insomma, stasera? No perché non dicevate niente..."
"Per chi ci hai presi? Noi siamo tipi discreti!" dichiara Cornell e sembra quasi crederci lui stesso.
"E comunque lo sapevamo già da prima di stasera" aggiunge Ben senza pensarci.
"Come lo sapevate già? MEG?? GLIEL'HAI DETTO, VERO??" Angie si rialza e ruggisce contro la sua amica.
"Come faceva a dirlo, scusa, se non lo sapeva?" Eddie domanda alla sua ragazza, ormai ufficiale, con perplessità.
"No! Infatti! Non lo sapeva! Ma... boh, magari lo aveva intuito. LO AVEVI INTUITO?"
"Lo avevo intuito" confessa Meg.
"ECCO!"
"Ma non ho detto un cazzo a nessuno, giuro" alza le mani come per difendersi, Angie decide di crederle e allora torna a squadrare noi uno per uno, prima di puntare dritto sul suo ragazzo.
"GLIEL'HAI DETTO TU!"
"No no, ti assicuro che io non ho aperto bocca, ho fatto come mi hai chiesto tu"
"E allora come facevate a saperlo?"
"A me l'ha detto Stone" dal nulla la voce dell'innocenza di McCready.
"Anche a me l'ha detto Stone, perché c'ero anch'io quella sera. E anche Dave" confesso e pure il batterista annuisce.
"Anche a noi l'ha detto Stone, ma un'altra sera, almeno credo" Chris guarda Kim e Ben che fanno sì con la testa.
"Per ovvi motivi, l'ha detto anche a me" Grace alza la mano e confessa timidamente.
"A me l'ha detto Jeff. Che gliel'ha detto Stone" anche Laura dice la sua.
"C'è qualcuno a cui Stone non l'ha detto, cazzo?" Angie sbotta incredula.
"Io! Io ho capito tutto da solo, sono un genio!" Layne alza la mano e la agita in aria tutto felice, come il vincitore di un gioco a premi in tv.
"E tu, invece? Tu come lo sapevi, genio?" Angie si rivolge a Gossard in cagnesco, ma Stone le risponde tranquillissimo.
"Io penso di averlo saputo ancora prima di te che sareste finiti insieme, Puffetta"
"Che vuoi dire?"
"Che fate entrambi schifo a fare gli innamorati inconsapevoli. Siete fatti l'uno per l'altra" traduco in Jeffese e tutti annuiscono, perfino Eddie.
"Eravamo così ovvi?"
"Noooooo"
"Non così tanto"
"Ma vaaaaa"
"E' che Stone è un acutissimo osservatore"
"E' che Stone non si fa i cazzi suoi, punto"
Sono solo alcune delle nostre risposte date in ordine sparso per non far sentire troppo una merda la piccola Angie.
"Dai, si è capito subito che avevano una certa intesa. Dalla prima sera che si sono incontrati, l'ho capito a mie spese visto che ci avevo scommesso su, ti ricordi Mikey?" mi piace che Stone, un po' come me, rievochi i ricordi in base alle scommesse fatte.
"Vero! Anch'io ci ho rimesso un deca perché pensavo non vi sareste cagati, invece avete attaccato bottone subito, sembrava vi conosceste già"
"Sorvolo sull'ennesima scommessa fatta sulla pelle di un'amica... ma, in un certo senso, noi ci conoscevamo già per davvero" Angie confessa e fa scattare mille campanelli d'allarme nella mia testa.
"COSA? COME? SUL SERIO?"
"Jeff?" Stone mi apostrofa dubbioso, mentre io continuo a dissimulare, alla mia maldestra maniera.
"IN CHE SENSO VICONOSCEVATE GIA'? QUESTA Sì CHE E' UNA NOTIZIA!"
"L'avevo incontrato da Roxy la sera prima, era venuto lì a mangiare"
"NOTIZIA NEL SENSO CHE E' UN FATTO NUOVO, MAI SENTITO"
"Jeff tu non ne sapevi niente, vero?" Stone non molla e ormai è chiaro che mi ha già sgamato alla grande, sono fregato.
Il mio sputtanamento per lo meno ha un merito: il battibecco che scatta subito dopo tra me, Stone e Mike circa i venti dollari che secondo loro gli dovrei restituire, sposta un po' l'attenzione da Angie che, finalmente libera dall'imbarazzo, si risiede e si gode la scena dei nostri amici che mi fanno il culo, mano nella mano con il suo nuovo ragazzo.
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kamisetanaranja · 4 years ago
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“SIAMO SERI”: LA SANITÀ MENTALE IN ITALIA OGGI
A quasi un anno dall’uscita dell’ultimo singolo bene dai, Giovanni Vipra, voce dei Sxrrxwland (Sorrowland), rompe il silenzio artistico. Siamo seri, prodotta da Frenetik&Orange (Asian Fake) è il primo singolo estratto dall’album Simpatico, solare, in cerca di amicizie in uscita il prossimo 28 maggio.
In una cornice musicale sempre inedita Vipra riprende in mano il discorso aperto con i Sxrrxwland. Il trio non si è sciolto, si è solo fermato. Privi di stimoli hanno preso la saggia decisione di non forzare nulla. Ciò che sappiamo (e che ci consola) è che sia l’art director Tremila che il produttore Osore hanno contribuito alla creazione del disco. I tentativi di definire il genere musicale di questo ragazzo da parte dei critici si sprecano: se con il progetto Sxrrxwland si parlava di Avant-Pop, ora con Siamo Seri siamo arrivati all’Hyper-Pop con tonalità Drum n’ Bass. Il pezzo esordisce con un’intro da videogioco horror e richiama scenari alla Stranger Things, ma quello che ci sta per raccontare Vipra, purtroppo, non è fantasia, ma realtà.
Le canzoni pubblicate con i Sxrrxwland sono intrise di riferimenti al vampirismo sociale, o come disse lo stesso Vipra in un’intervista rilasciata ad nss magazine, questo era il tema fondamentale del primo EP (Buone Maniere per Giovani Predatori). I vampiri sociali sono individui principalmente asociali che nel momento di rapportarsi con altre persone trasmettono solo ed esclusivamente energie negative. Sono inclini al vittimismo e il loro comportamento è mosso da frustrazione, ansia, angoscia. L’obiettivo è quello di sentirsi sollevati attraverso attività più disparate: manipolare qualcuno al punto da commettere furti, micro-aggressioni o piccoli reati, consumare stupefacenti. Non cercano conforto o supporto alcuno, ma solo una scusa o una vittima su cui scagliare la loro instabilità.
E quale periodo storico migliore per parlare di instabilità. Se pensavate di arrivare qui e non sentire parlare di covid, mi dispiace per voi, ma sarò breve. Se prima della pandemia il vampirismo sociale era uno stigma di pochi, ora sembra una naturale conseguenza. L’isolamento sociale, lo stare confinati entro i limiti della propria abitazione, ha gravi effetti sulla salute mentale. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità durante il lockdown si è registrato un aumento del 15% nei livelli di ansia, depressione e sintomi da stress nella popolazione, con particolare riferimento nel genere femminile. Il rapper classe ’92 che non ha mai nascosto i suoi problemi ansioso-depressivi, ha calcato fortemente la mano su questi disagi attraverso i suoi social, rivendicando un supporto inesistente da parte dello stato. Siamo Seri è l’estrema conseguenza di questa situazione. Modellato attraverso la dialettica della trap, dal testo emerge un’immagine contraddittoria che fa rima con i limiti del quotidiano. Sogni, ironia e realtà si mischiano in un’unica massa informe nella quale non ci riconosciamo più. Le prospettive vengono ridotte alla zona di comfort, dove tutto ci consiglia di pensare in piccolo. La soluzione più rapida sono le droghe di grossa distribuzione: cocaina e xanax, effetti euforici e disforici.
“Ma davvero”, mi chiedo, “credevi A una vita di lavoro in ufficio, i colleghi Una moglie, due bambini, il calcetto, i problemi Chiedere alle ragazzine le foto dei piedi?”  (Siamo Seri)
“per raccontare il momento in cui i sogni e le speranze fanno i conti con la realtà. Quando il futuro diventa buio l'unico modo di godersi il presente è l'autodistruzione.” (Vipra)
Solare, simpatico, in cerca di amicizie, il primo album da solista di Giovanni Vipra, è in uscita il 28 maggio 2021 su tutti gli store digitali.
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musicadifficileitaliana · 4 years ago
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ASA - Avoiding Sharks Attacks
Uei, torniamo a segnalare un disco di freeeeeee jazz, noise, suoni nervosi e bombe varie, che è da un poco che non ne ascoltavo uno. Mi riferisco agli aSa (Avoiding Sharks Attack), ovvero trio impro jazz composto da Luca Pissavini, Fabrizio Bozzi Fenu ed Emilio Bernè.
Il disco omonimo, composto da quattro pezzi, è fuori per Plus Timbre, e viaggia che è un piacere. A me i dischi con la batteria fuori di cabina mi piacciono sempre un sacco. Il pensiero mi vola al simpatico e magico Baladz Pandi.
Comunque il disco c’ha pure un bell’artwork, pur essendo un’uscita su net label. A parte questo dettaglio, i suoni sono belli impastati ed i musicisti dialogano alla grande anche se, apparentemente, liberi da ogni condizionamento. Questo è un disco, dunque, da ascoltare più e più volte, magari concentrandosi un poco e poi su un altro strumento, per scoprirne tutte le sfumature e intrecci.
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avoiding sharks attacks by ASA
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lanottediamsterdam · 5 years ago
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ringrazio @anitadolcevita e @ilprofumodelbasilico per avermi invitato in questo simpatico giochino spero vi faccia conoscere della musica nuova.
rules: you can usually know a lot about a person by the kind of music they listen to. put your music on shuffle and list the first 10 songs, then tag 10 people. no skipping!  
1. undercover of darkness-the strokes
2.we never change-coldplay
3.perfectly lonely-john mayer
4.my funny valentine-chet baker
5.sudowoodo-pinguini tattici nucleari
6.live in the moment-portugal,the man (paris)
7.il costume da torero-brunori sas
8. whatever it takes-imagine dragons
9.funky tonight-john butler trio
10.wild love-james bay
a mia volta taggo @utopicodettaglio @ettoutsetient @vicioouscircle @incercadibellezza @sullen-snowflakes @amelavande
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