#Sud d'Italia
Explore tagged Tumblr posts
Text
[del razzismo in Veneto]
Nel Veneto fondamentalista cattolico non esiste alcun tipo di razzismo legato al colore della pelle diverso o ad usi e costumi o religioni diversi (islam e cattolicesimo sono infatti identici nel loro odiare e perseguitare il prossimo), ma c'è un razzismo di tipo economico, da magnaskei: lo "straniero", sia che venga dall'estero o dal Sud Italia, è ben gradito, ad esempio, solo se accetta di lavorare in nero, a 3 euro l'ora, H24, per pulire il culo di genitori anziani illiberali da cui i figli vogliono stare il più alla larga possibile (tranne quando tali figli han bisogno di soldi o favori ); oppure quando si tratta di pulire per la stessa cifra, sempre in nero, le austere grandi ville dei frequentatori di messe (la manovalanza da sfruttare la procura direttamente il parroco stesso o la Caritas); quando la questione verte sul "metterlo nel culo a qualcuno", i veneti, caratterizzati da una incultura sociale basata sul rubare e mentire, non si fanno alcun problema di identità altrui, manco fra parenti.
#Veneto#fondamentalista cattolico#razzismo#colore della pelle#usi#costumi#usi e costumi#religioni#diverso#islam#cattolicesimo#razzismo economico#estero#Sud d'Italia#gradito#lavoro#lavorare#lavoro in nero#figli#genitori#pulire il culo#ville austere#frequentatori di messa#Caritas#parrocchia#metterlo in culo#mentire#rubare#problema#identità
1 note
·
View note
Text

Mentre la Meloni si compiace sul social, citando assurdi sondaggi di "Libero" (il solo nome del giornale fa ridere, lettori 5, la Meloni, la sorella, il cognato, Salvini e lo stesso direttore), sta passando quasi sotto silenzio un fatto di una gravità inaudita accaduto a Crotone, dove un vice ispettore fuori servizio, è stato costretto prima a sparare (e uccidere) per auto-difesa, per poi essere linciato in strada dagli altri suoi aggressori e persino dai parenti del morto, scesi in piazza all'istante, manco fossero stati Zulu in agguato, nascosti dietro l'erba alta sulle colline sudafricane contro l'Esercito di Sua Maestà La Regina.
La Calabria va MILITARIZZATA.
Così come larghe parti della Sicilia , Napoli e la sua provincia e altre zone del sud, specificamente delle province di Bari e Foggia.
Non c'è altra soluzione e non è mai esistita altra soluzione se non la militarizzazione, i blindati per le strade, i fucili d'assalto spianati, le calibro cinquanta pronte all'uso, sui mezzi.
Queste larghissime sacche di popolazione delinquenziale ed animalesca , che popolano il nostro meridione, e IO SONO UN MERIDIONALE, vanno ESTIRPATE come la gramigna.
Una volta e per sempre.
Esse non rappresentano sparute minoranze, ma veri e propri ESERCITI DI CRIMINALI E BESTIE FEROCI in percentuale più che significativa, rispetto alla popolazione totale.
Interi quartieri, alle volte interi paesi, vivono al di fuori della legalità, completamente al di fuori, costituendo zone franche criminali.
E gli eserciti si combattono attraverso altri eserciti, meglio armati ed equipaggiati.
Casa per casa.
Casa per casa, strada per strada, vicolo per vicolo, con tanto di COPRIFUOCO e legge MARZIALE.
Solo così, questa piaga potrà essere debellata dal nostro meridione d'Italia, solo così potrà esserci il nostro riscatto, il nostro ingresso nella PIENA CIVILTA' , che ci viene negata dai tempi del brigantaggio ottocentesco.
Invece di postare CAZZATE, la Meloni ci facesse sapere, stesso mezzo, come intende risolvere questa questione, sulla quale non si è nemmeno espressa, idem con patate Piantedosi.
O pensiamo solo all'Ucraina e al Medio Oriente, invece che a far pulizia in casa nostra ?
Giuseppe Sabatino.
#mafia#camorra#'ndrangheta#sacra corona unita#Sud Italia perduto#questione meridionale#mezzogiorno d'Italia
18 notes
·
View notes
Text
“ Disteso sul pagliericcio del carcere, mi sentivo a casa mia, dissi a Chiellino, nel sogno ora stavo bene, ma lui mi svegliò veramente dal bel torpore dell’ultimo sonno con le parole “La campagna si fa lunga”. Il carcere era per lui, come quella della Libia e del fronte italiano, un’altra campagna. Caddi dalla branda. Volli prendere lo straccio, non so se mi spettava, e se pure mi spettava, Chiellino in mia vece era già accoccolato e così, piegato sulle ginocchia, indietreggiava man mano che con lo straccio puliva il pavimento e la striscia bagnata arrivava ai suoi piedi. «No, no, deve venire uno specchio, tu lo lisci, devi calcare; calca forte» mi diceva Chiellino. Calcavo forte e nello sventagliare lo straccio due opposti pensieri, a destra e a sinistra, mi salivano in capo: perché dobbiamo pulirci noi il pavimento? Ecco l’origine della schiavitù. Giappone, perciò, non si abbassa mai, è lì che fischietta e sorveglia, da padrone: lui, ed anch’io, faremmo crescere la polvere dei mesi e degli anni, lui per protestare e chiedere il colloquio e dire al procuratore di provvedere con uno spazzino o con una guardia, io per richiudermi nello sdegno e nell’isolamento, per non darla vinta ai boia, ai comandanti, ai giudici: essi non ci hanno soltanto messi in galera per scacciarci dalle strade, ma così ottengono che ci avvezziamo all’umile ordine interno e che ricreiamo tra noi la gerarchia dei servizi, la necessità di una legge. Loro ci volano sopra, sorridenti e beati come il generale passa a cavallo a dire col mento, col mento suo e con quello del cavallo: “Bravi, voi siete il mio ordine e la mia volontà, il mio regolamento. Fra poco morirete da cani in battaglia; anche questo è previsto”. Noi siamo le pecore e i buoi dei macellai e dei proprietari di bestiame. Così essi mantengono la loro ragione sugli operai, sui contadini, sui pezzenti e il sempre nuovo annuncio del vangelo, ogni giorno e ogni domenica, ripete la legge degli uomini e ognuno dice a se stesso: “Io sono la via, la verità, la vita” e subito corre a comandare alla moglie, ai figli, al fratello più piccolo, al più debole di sé. Il pavimento si bagnava, potevo vedermi la faccia dentro e mi arrestai nel vederla. “
Rocco Scotellaro, L' uva puttanella-Contadini del Sud, Laterza (collana Universale, n° 4; prefazione di Carlo Levi), 1977⁴, pp. 79-80.
[Prime Edizioni originali, postume: Laterza (collana Libri del tempo), 1956-1954]
#Rocco Scotellaro#L' uva puttanella#antifascismo#Carlo Levi#narratori italiani del XX secolo#letture#libri#narrativa#Sud#Italia meridionale#Lucania#Basilicata#leggere#uguaglianza#letteratura italiana del '900#poeti#citazioni letterarie#carcere#romanzo autobiografico#anarchici#socialismo#Mezzogiorno#intellettuali italiani del XX secolo#reclusione#disoccupazione#intellettuali meridionali#Mezzogiorno d'Italia#meridionalismo#secondo dopoguerra#domenica
14 notes
·
View notes
Text
Il castello del Sud
youtube
#Ambientato in un castello infestato del Mezzogiorno d'Italia#il romanzo si tuffa in antiche leggende#ma anche nella storia medievale d'Europa.#Immaginate- operai inquieti che scoprono segreti durante un restauro... e un mistero secolare pronto a svelarsi.#E la copertina? Be'#è un vero e proprio invito all'avventura!#Un antico maniero sotto un cielo cupo#con un dettaglio rosso che nasconde un enigma.#Scritto da Gianmichele Cautillo#pubblicato da Musicaos Editore#questo libro vi porta la grande storia direttamente tra le mani.#Potete trovare “Strane Voci al Castello” in libreria oppure ordinarlo online!#Non perdete l'occasione di immergervi in questo racconto avvincente.#Un grazie di cuore a tutti i sostenitori!#La vostra curiosità è la più grande ricompensa.#Iscrivetevi al canale e attivate la campanella delle notifiche per rimanere aggiornati sui nuovi progetti.#A presto con altri video!#Fantasma in un castello del Sud: “Strane Voci al Castello”#un viaggio tra Storia e misteri#bootok#scrittura#letteratura italiana#storia#Autori italiani#Youtube
2 notes
·
View notes
Text

primis quella che garantisce il diritto all’autodeterminazione dei popoli. Nessuna nazione intervenne, nonostante le Cancellerie ne fossero informate, questo fa capire che vi fossero accordi e una rete di relazioni segrete. L’unificazione italiana fu la distruzione voluta,
programmata e sistematica, che ridusse il più florido Stato della penisola nella miseria e nel degrado. Le fabbriche furono chiuse, in alcuni casi distrutte, i giovani coscritti o deportati, furono inviati i soldati piemontesi a reprimere il dissenso e compiute stragi indescrivibili. È ora di smontare il “falso storico” che ha generato il luogo comune più deleterio che il Paese abbia conosciuto: il Nord industriale ed evoluto, il Sud agricolo e arretrato. In realtà questo è stato l’obiettivo di casa Savoia e del suo padrone Cavour.
Scorrettamente chiamata dalla storiografia “questione meridionale”, essa emerse dopo l’unità, non prima. Quando l’opera di distruzione del tessuto sociale e produttivo del Sud, diede i suoi amarissimi frutti. Il Regno delle Due Sicilie era lo Stato più industrializzato d'Italia e il terzo in Europa, dopo Inghilterra e Francia, così risultò dalla Esposizione Internazionale di Parigi del 1856. I settori principali erano: cantieristica navale, industria siderurgica, tessile, cartiera, estrattiva e chimica, conciaria, del corallo, vetraria, alimentare.
Nel periodo borbonico (1734-1860) la popolazione si era triplicata, determinando lo Stato preunitario più esteso e popolato. Per la sua politica di sviluppo Ferdinando II formò grandi aziende statali, e incentivò anche il sorgere di aziende con capitale suddiviso in azioni di piccolo taglio, per attrarre nella proprietà anche i ceti medi. Nel 1851 fu istituita la "Commissione di Statistica generale pe' reali domini continentali" con lo scopo di guidare la politica economica del Paese, cui si affiancavano le Giunte Statistiche costituite in ogni provincia e circondario. Molti imprenditori nazionali ed esteri accorsero nel Regno. L’economia ferdinandea privilegiava lo sviluppo occupazionale senza spostare masse dai luoghi di origine. Fu uno sviluppo guidato dallo Stato. La propaganda liberale si scagliò con tutte le sue forze contro tale modello e mise in moto una macchina da guerra che distrusse tutte le industrie del Sud e rubò tutto persino i beni personali dei Borbone: con un decreto del 23 ottobre vennero confiscati alla Casa reale 6 milioni di ducati, anche i depositi che Francesco II
aveva lasciato a Napoli, dopo averli ripresi dal Banco d’Inghilterra, a dimostrazione di quanto fosse legato al suo popolo, lui che napoletano lo era per davvero. Cominciò così, dopo il saccheggio del 31 maggio 1860 del Banco di Sicilia da parte di Garibaldi (80 milioni di euro, 150 miliardi di vecchie lire, quasi la metà delle spese per la guerra franco-piemontese contro l’Austria dell’anno precedente), la corsa alla spogliazione e all’arricchimento. Il Regno delle Due Sicilie, nel settore dell’industria, contava 2 milioni di occupati a fronte dei 400.000 della Lombardia, possedendo 443 milioni di moneta in oro, ovvero l’85% delle riserve auree di tutte le province. Oltre 80 milioni furono prelevati, in una anno, da Torino dalle casse dell’ex Regno delle Due Sicilie. Pochissimi investimenti al Sud ma tante ruberie. La boria e lo sprezzo verso le città del Sud, caratterizzava chiunque arrivasse da Torino. Il luogotenente Farini (in seguito Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia tra il 1862 e il 1863), il dittatore che entrò a Modena il 19 giugno come vincitore di un guerra che non aveva combattuto (gli Estensi fuggirono prima dell’arrivo delle truppe francesi e piemontesi), così si espresse riferendosi a Napoli: “Altro che Italia! Questa è Africa, i beduini a riscontro di questi caffoni, son fior di virtù civile”. Va da sé che il controllo delle ex Due Sicilie fu difficile, regnò la precarietà e l’insicurezza, così cominciò l’atroce guerra civile del brigantaggio. Uno Stato così imposto non poté che generare solo ingiustizie e latrocini. Fu messo in opera un preciso disegno della politica vessatoria di Torino: il Nord
si sviluppò ai danni del Sud. Il primo doveva avere il monopolio dell’industria italiana, al secondo invece fu destinato un ruolo agricolo e di fornitore di mano d’opera per l’industria del Settentrione. “Il dissidio tra la Lombardia e molta altra parte d’Italia ha origini in una serie di fatti: soprattutto il sacrificio continuo che si è fatto degli interessi meridionali”(dalla lettera di Nitti del 5 luglio 1898 a Giuseppe Colombo, direttore del Politecnico di Milano). Carlo Bombrini (banchiere, imprenditore, fondatore della banca di Genova) uomo di fiducia di Cavour e redattore del piano di “riequilibrio” economico post-Unità, disse: “Il Sud Italia non dovrà essere più in grado di intraprendere”. A questo punto riporto uno dei casi più eclatanti di distruzione industriale: l’Officina di Pietrarsa. A Pietrarsa, località posta nella zona orientale della città di Napoli, era attiva la più grande industria metalmeccanica d'Italia, estesa su una superficie di oltre tre ettari. Era l'unica fabbrica italiana in grado di costruire motrici a vapore per uso navale. A Pietrarsa fu istituita anche la
[continua su X]
-----
Lo ricordiamo a tutti, in modo che tutti possano di nuovo far finta di dimenticarselo.
-Castrese
38 notes
·
View notes
Note
Ma... esattamente quali sarebbero i vantaggi concreti dell'autonomia differenziata per le regioni del nord?
Sembra un peggioramento per tutti, pensano che il Trentino-Alto Adige abbia il pil pro capite più alto d'Italia solo perché è regione a statuto speciale, senza pensare a quanto altro ci sia dietro? Cosa crede di fare la Lombardia quando ha governanti inetti come F*ntana? Liberalizzare tutto come sta facendo per il settore ospedaliero? E la Liguria che ha un presidente ai domiciliari?
Ho l'impressione che questa riforma sarà un disatro per tutti, soprattutto per il sud, ma comunque per tutti, tranne per i soliti pochi che si arricchiranno. È ridicolo prendersela con chi è del sud e ha votato i partiti che hanno permesso questo scempio, TUTTI ci rimetteremo, a prescindere da nord e sud
I vantaggi concreti mhmm
Ah sì, i grandi imprenditori adesso potranno evadere più facilmente le tasse senza spostare la sede legale in Olanda
La Lombardia deve stare molto attenta, il passo è breve dalla liberalizzazione a diventare in tutto e per tutto gli yankees d'Europa che devono ipotecare le case per curarsi, e la lega pare ami molto il modello americano <3 (ps, amano molto anche le armi da fuoco, occhio)
Per il sud è una morte rapida, per il nord il processo sarà più lento ma ci saranno inevitabilmente conseguenze
21 notes
·
View notes
Text
Bo comunque penso che a casa mia siamo l'unica famiglia del sud o d'Italia che non fa il cenone già tanto se facciamo il pranzo di natale
8 notes
·
View notes
Text
la democrazia non si sente tanto bene
In Corea del Sud annunciano e ritirano la legge marziale come fosse un avviso di interruzione della corrente elettrica, più modestamente, qui a Cosenza hanno fatto un referendum consultivo per chiedere ai cittadini se volevano il super-comune Cosenza-Rende-Castrolibero, risultato: affluenza del 26% (ripeto: 26%) e vittoria del no con il 58%. Siccome erano d'accordo tutti, da Fratelli d'Italia al PD, tutti uniti per puntare al finanziamento del nuovo comune per coprire i buchi di quelli attuali, i politici dicono che è la gente che non ha capito e loro gli riproporranno il progetto, fino a farglielo ingoiare a forza per il loro bene, come l'olio di ricino. Ma, dico io, la democrazia non funzionava che la volontà popolare, chiamata a decidere su un quesito, è sacra? Se non vi va bene come vota il popolo sovrano, fatevela fra di voi la democrazia, vi fate la vostra bella oligarchia e perlomeno lasciateci in pace.
10 notes
·
View notes
Text
L’Italia l’Italia è un “paese fantastico e gli italiani straordinari” ma “dovete fare più figli“. Sono le parole pronunciate dal Patron di Tesla, Elon Musk, sul palco di Atreju a Roma. (...)
L’imprenditore nato in Sud Africa naturalizzato statunitense ha spiegato la sua visione sull’immigrazione. (...) Secondo il magnate occorre “dare il benvenuto a chi arriva, è onesto, vuole entrare a far parte della cultura e lavora duro ma (...) se “non c’è nessun filtro come fate a sapere chi sta arrivando?”. “Non sto dicendo che tutti gli immigrati illegali siano criminali (...) ma bisogna avere un processo, altrimenti non si può sapere”, ha aggiunto.
Il primo costruttore mondiale di auto elettriche ha dichiarato di essere ambientalista ma di non demonizzare petrolio e gas. “Ho l’impressione che stiamo esagerando (...) sui cambiamenti climatici“. Musk ha inoltre criticato gli ambientalisti per far perdere “la fiducia nel futuro”. “Dobbiamo continuare ad avere speranze” ha aggiunto.
Secondo il magnate, l’Unione europea si è dotata di una mole eccessiva di regolamentazioni. “Più una società è stabile, più tende ad accumulare regole col passare del tempo”. Il rischio, ha spiegato Musk (...) “è che col tempo tutto diventi illegale.
“Le regole sono come tanti piccoli fili, che alla fine immobilizzano un gigante. Credo sarebbe necessario un meccanismo che rimuova regole, regolamenti e leggi” anziché limitare a sommarne di nuove a quelle già in vigore.
Pensiero semplice, diretto, di buon senso e positivo sui massimi temi e con cui mi trovo molto in sintonia (e le guerrette regionali manco si menzionano: quelle non hanno mai influenzato davvero i veri driver socioeconomici, con buona pace di Poutaine e Zekkelensky).
Anni luce dai distrattoni a comando, dai mentecatti woke ma anche dalle prefiche che bisogna combattere l'Occidente ... perché sta eliminando i valori dell'Occidente (i famosi "bei pirla", quote V.Feltri).
30 notes
·
View notes
Text
Questa canzone di Caparezza mi porta un leggero senso di malinconia (pun not intended), perchè in qualche modo mi ci rivedo, anche se in una maniera diversa.
La canzone parla degli italiani che che emigrano al di fuori dell'Italia in generale, per me è più collegato ad esser "costretta" quasi a dovermi trasferire al nord d'Italia, a 7/8 ore dalla mia "madre regione", per poter studiare in un ambiente che effettivamente fino ad adesso mi ha dato molte più possibilità. Ho superato una selezione di circa 80 studenti per esporre una mia opera per una mostra molto importante per la mia accademia, ho incontrato un sacco di professionisti e ricevuto feedback sui miei lavori e in generale mi trovo in un ambiente in cui mi sento molto ma molto apprezzata.
Eppure, mi sento un completo pesce fuor d'acqua.
Ogni tanto mentre parlo con qualcuno finirò per dire una parola che esiste solo nel dialetto della mia regione (pur non avendo un accento dialettale) e finiranno per chiedermi di ripetere ciò che ho detto. Molto spesso ho gente che inizia a parlare del Sud Italia come se fosse una landa desolata sottosviluppata, con gente dalla mentalità antica etc... che in parte puó pure essere vero, ma non è che al Nord la situazione sia tanto differente.
Mi manca la mia casa in campagna, la mia famiglia e la familiarità e sicurezza del luogo in cui sono nata, ma so che se tornarci porta per me solo sgomento e stress. Perchè non mi sono mai sentita benvenuta lì.
È impossibile sentirmi benvenuta nel Sud Italia perchè oltre a familiari e alcuni amici (molti si sono spostati in altre parti dell'Italia o persino fuori), non ho altro lì. Non ho bei ricordi degli anni passati al liceo, non ho insegnanti che ammiravo che posso incontrare per parlare di come va l'Università. Stare lì per me equivale a continuare a guardare a un passato che non ha ricordi positivi, è una continua situazione di stallo, dove tutti sembrano essere bloccati nel tempo, come se non ci fosse più movimento.
Invidio chi ha avuto la possibilità di nascere e crescere al Nord, non sanno veramente quanto siano fortunati a non dover essere sradicati da casa per studio.
1 note
·
View note
Text
Guida ai Raduni: Fiat 500 il Weekend 4-5 Maggio

Un fine settimana all'insegna della passione automobilistica con raduni di Fiat 500 d'epoca. Scopri dove e quando!
I raduni di Fiat 500 d'epoca non sono solo eventi, ma veri e propri ritrovi di storie, passioni e ricordi su quattro ruote. Questi incontri, che si svolgono in varie località d'Italia, sono l'occasione per gli appassionati di mostrare orgogliosamente i loro gioielli automobilistici, spesso restaurati e mantenuti con amorevole cura. Ogni raduno è una festa, un tuffo nel passato che celebra la bellezza e la storia delle mitiche 500, auto che hanno segnato un'epoca e continuano a far battere i cuori. Oltre a essere una mostra di auto, i raduni sono momenti di condivisione, dove gli aficionados possono scambiarsi consigli, racconti e aneddoti, rafforzando la comunità di entusiasti. Ecco perché questi eventi sono tanto attesi: rinnovano il legame tra passato e presente e mantengono viva la passione per il collezionismo automobilistico. - Oliena in 500 - Data: 4-5 Maggio 2024 - Luogo: Oliena (NU) - Descrizione: Un raduno che celebra la cultura e il fascino delle 500 in uno degli angoli più suggestivi della Sardegna. - Meeting Ibleide ediz.2024 - Data: 4-5 Maggio 2024 - Luogo: Ragusa (RG) - Descrizione: Appassionati di tutto il sud si incontrano per una due giorni dedicata alle storiche Fiat 500. - 11° Meeting della 500 - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Catanzaro - Descrizione: Un'intera giornata per ammirare modelli unici e scambiare esperienze tra appassionati. - 15° Raduno Lago Trasimeno - Magione - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Magione (PG) - Descrizione: Il pittoresco Lago Trasimeno fa da sfondo a questo storico raduno, un must per gli amanti delle 500. - Le 500 in Fiera a Borghetto Lodigiano - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Borghetto Lodigiano (LO) - Descrizione: La fiera annuale che attira collezionisti da tutta Italia per celebrare la passione comune per la Fiat 500. - Le 500 nel Roero - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Cinzano di Santa Vittoria d'Alba (CN) - Descrizione: Un raduno che unisce il piacere della guida al fascino dei paesaggi del Roero. - 2° Raduno del Lago - 1° Memorial Tonino Garofalo - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Bocca di Piazza - Parenti (CS) - Descrizione: Un evento emozionale in memoria di un grande appassionato, immerso nella natura calabrese. - 3° Meeting di Primavera in Svizzera - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Caslano (Svizzera) - Descrizione: Gli appassionati svizzeri e italiani si incontrano per un giorno all'insegna della Fiat 500. Trovate l'elenco aggiornato in tempo reale a questo LINK L'atmosfera di ogni raduno delle Fiat 500 d'epoca è inimitabile: un tuffo nel passato, un ritorno all'epoca d'oro dell'automobilismo italiano dove la semplicità si univa all'eleganza. È un'esperienza che rafforza la comunità, creando nuove amicizie e rinnovando vecchie conoscenze, unendo persone di tutte le età sotto la bandiera della passione per le Fiat 500 d'epoca! Vi aspettiamo!!!
Gli ultimi articoli pubblicati su Fiat 500 nel mondo
Read the full article
3 notes
·
View notes
Text
" Il fabbricante di scale ha la sua bottega addossata a un'antica chiesetta romanica del Duecento ormai prossima a crollare completamente. Fabbrica scale da sempre, il mestiere lo ha imparato dal padre, il padre dal nonno e cosí via, come sempre capita per questi lavori artigiani. Costruisce scale fino a 34 gradini, per gli alberi più alti, specialmente per gli ulivi giganteschi nella zona di Ostuni, di Monopoli. La scala media più usata è quella a 20 gradini. La maggior quantità di scale viene venduta in occasione di fiere e mercati. La fiera più importante della zona avviene proprio qui a Modugno, in paese, nel mese di novembre. Un'altra fiera importante la fanno ad Acquaviva delle Fonti. Ma quella di Modugno è piú importante perché cade di novembre, il mese di piena per la raccolta delle ulive.
Il legno più usato è il castagno e l'abete. È un lavoro che è rimasto, salvo in qualche fase, essenzialmente manuale. Adesso i fori alle fiancate laterali della scala dove vengono fissati i pioli, vengono fatti a macchina. I pioli vengono prima fissati ad una fiancata della scala battendoli forte con l'ascia, ma prima bisogna avere l'accortezza di bagnare la punta del piolo nell'acqua, cosi l'accoppiata viene piú forte. Poi si mette l'altra fiancata della scala e, messi i pioli nei dovuti fori, si procede a fissarli definitivamente coi lavoro di inchiodatura. Alla fine la scala viene rifinita con la raspa e con un attrezzo, formato da una lama tenuta da due manici. Poi mi confida: "Caro amico, è un lavoro duro il mio, specialmente per me che debbo lavorare in questa bottega povera. L'interno è troppo piccolo e mi tocca lavorare estate ed inverno sotto questa tettoia. Lavorare nelle stagioni buone qui sotto è una delizia ma l'inverno fa molto freddo. Con questo lavoro guadagno abbastanza, però non sono riuscito a arricchirmi perché lavoro onestamente. Il cliente lo voglio trattare bene. Ma sono soddisfatto lo stesso. Tra poco debbo partire per una fiera a Gravina e sono contento perché vado a svagarmi un poco. Caricato il camioncino di scale, parto in compagnia di un buon panino e di un fiasco, di vino. Ricordo quando ero piccolo e viveva la buonanima di mio padre, si partiva a notte fonda, con il traino, per arrivare alla fiera ci si metteva piú tempo ma ci si divertiva di piú per la strada. "
Tommaso Di Ciaula, Prima l'amaro e poi il dolce. Amore e altri mestieri, Feltrinelli (collana Franchi Narratori, n° 33), 1981¹; pp. 53-54.
#Prima l'amaro e poi il dolce. Amore e altri mestieri#artigianato#Tommaso Di Ciaula#letteratura italiana del '900#artigiani#letteratura italiana degli anni '80#Mezzogiorno d'Italia#letture#citazioni letterarie#Puglia#Mezzogiorno#Italia meridionale#vita di paese#leggere#libri#ricordi#nostalgia#passato#sud#Monopoli#Franchi Narratori#letteratura operaia#ostuni#Gravina di Puglia#Acquaviva delle Fonti#Murge#Sud#povertà#tradizioni#agricoltura
7 notes
·
View notes
Text
Gasparri sottolinea come, “La questione meridionale esiste da sempre nel nostro Paese anche senza l’autonomia differenziata. Oggi quella legge non è stata ancora applicata, eppure c’è già, ad esempio, una sanità migliore al Nord e peggiore al Sud. È una domanda che preoccupa tutti. Ma ci sono regioni come la Sardegna e la Sicilia che hanno uno statuto speciale fortissimo, molto più avanzato di quello che potrebbe avere una regione con l’autonomia differenziata Il punto è se le nuove opportunità vengono utilizzate bene o male”.
2 notes
·
View notes
Note
Se proprio volevano far vincere una donna, magari potevano far vincere donne che a Sanremo hanno portato un'identità tipo Loredana Bertè, Fiorella Mannoia, Big Mama (che qui ha portato un'identità grassa queer e un po' campana), invece sono andati nella scelta più safe, che Angelina Mango si è del sud, ma quell'identità non l'ha portata con sè quindi non da fastidio, la si tollera e la si può dimenticare anche
Diciamo che non gliene fregava niente, bastava far vincere qualcuno che non fosse Geolier, probabilmente peggio di lui solo Ghali e Dargen. Con la Bertè all'inizio ci hanno "provato", però hanno visto che il pubblico era decisamente puntato verso Angelina e Annalisa, e quindi hanno osservato, visto chi l'avrebbe spuntata, e dopo il delirio della serata cover l'ago della bilancia si è spostato verso Angelina.
E sì hai ragione, non è il meridionale in sé il problema, è quando "fa il meridionale" che c'è un problema. Poi per carità, questo discorso vale anche per le altre zone d'Italia, manco quando si è cantato in veneto o in comasco si è riusciti a vincere la competizione, le lingue minoritarie/dialetti a prescindere non sono ben viste. Però ovviamente questa precisazione non cancella le merdate antimeridionaliste dette non da Gino Brambilla su twitter, ma dalla sala stampa che faceva da giuria.
43 notes
·
View notes