#Steve Durante
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African American celebrities and their African Ancestral doppelganger
Lol I don't look like no African LoL.
#african#afrakan#kemetic dreams#africans#afrakans#brown skin#brownskin#african culture#world metta peace#asap rocky#marvin gaye#wesley snipes#alicia keys#kevin durant#eddie griffin#coach k#steve harvey
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Curry’s Clutch Performance Seals Olympic Gold for Team USA
The French team refused to yield, absorbing every blow the Americans delivered. With the lead cut to a mere three points, the Olympic gold medal game hung in the balance.
In the face of mounting pressure, Stephen Curry stepped up. Three after three, he drained shots with an almost supernatural accuracy. His final three-pointer, launched with a seemingly impossible arc, silenced the Parisian crowd and sealed the deal.
“At that point, your mind goes blank,” Curry reflected on his game-winning shot. “It’s just a shot.”
But it was much more than that. It was a shot that will likely be etched in Olympic history, propelling the U.S. to a 98-87 victory and their fifth consecutive gold medal.
Curry, at 36, delivered when it mattered most, scoring 12 of his 24 points in the final three minutes. He was supported by the ever-reliable Lebron James, who at 39, showcased his all-around brilliance with 14 points, 10 assists, 6 rebounds, a steal and a block.
“He’s the best shooter to ever live,” teammate Devin Booker said of Curry. “Got a hot player, you’ve got to keep finding him.”
This was Curry’s Olympic debut and it couldn’t have ended better. Despite early struggles, he proved indispensable in the semifinal against Serbia and the final game against France.
The French team, led by the young phenom Victor Wembanyama, put up a valiant fight. They were physical, confident, and relentless. But every time they narrowed the gap, another American star rose to the occasion. Kevin Durant with a three-pointer, Anthony Davis with a thunderous dunk, Lebron James with his signature magic, and Curry with his deadly accuracy from beyond the arc.
Coach Steve Kerr’s strategy of leveraging the team’s depth paid off. The Americans’ constant rotation of NBA All-Stars proved too much for the French to handle.
While the world is catching up in men’s basketball, the U.S. still reigns supreme. The French, with the promising Wembanyama at the helm, may one day challenge that dominance. But on this night, it was Curry and Team USA who stood tall, their gold medals gleaming under the Parisian lights.
#2024 olympics#paris 2024#usa olympics#olympic basketball#lebron lakers#stephen curry#kevin durant#nba basketball#steve kerr
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The never-proudced parody of The Untouchables starring Jimmy Durante, Jackie Gleason, Sammy Davis Jr., Danny Thomas, Phil Silvers, Pat Boone, Steve Allen, Perry Como and Christine Jorgensen.
#Christine Jorgensen#Jimmy Durante#Jackie Gleason#Sammy Davis Jr.#Danny Thomas#Phil Silvers#Pat Boone#Steve Allen#Perry Como#unrealized projects
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Who Are the Most Influential Comedians of All Time? | Tales From Hollywoodland
New Post has been published on http://esonetwork.com/who-are-the-most-influential-comedians-of-all-time-tales-from-hollywoodland/
Who Are the Most Influential Comedians of All Time? | Tales From Hollywoodland
In this podcast episode, Julian Schlossberg, Arthur Friedman, Steven J. Rubin, and producer Mike Faber engage in a rich discussion about the evolution of comedy and the influence of legendary comedians across different eras. They reminisce about the comedic genius of icons like Richard Pryor, Gene Wilder, Mel Brooks, Don Rickles, the cast of Saturday Night Live and Robin Williams to contemporary stars like Ben Stiller, Will Ferrell, Paul Rudd, Steve Carell, and many more.
We want to hear from you! Feedback is always welcome. Please write to us at [email protected] and why not subscribe and rate the show on Apple Podcast, Spotify, iHeartRadio, PlayerFM, Pandora, Amazon Music, Audible, and wherever fine podcasts are found.
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Símbolos do Partido Comunista da Índia (CPI-M) durante as eleições de 1996.
Calcutá, Índia, 1996. /// Steve McCurry
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Storia Di Musica #345 - Buzzcocks, Spiral Scratch, 1977
L'Extended Play ha avuto un momento di grande successo durante la stagione del punk. Nell'era d'oro del movimento (1976-1980) la facilità e i minori costi di produzione resero il formato piuttosto amato dalle giovani band punk, che così, in pieno stilema del movimento, potevamo mettere sul banco quel poco che erano capaci di suonare all'inizio: lo spirito ultimo del punk era, soprattutto all'inizio, la ribellione (fittizia a volte, ma è un altro discorso) ai canoni del musicista preparato, per virare in una sorta di spontanea espressione personale, a volte al limite del dilettantismo (principio che se allora poteva apparire rivoluzionario, ai giorni nostri ha tutt'altro significato). La storia musicale di oggi riguarda una band che non solo esordì con un Ep, ma, cosa davvero storica, fu la prima ad autoprodurselo, dando il via alla strada delle etichette indipendenti in Gran Bretagna.
Tutto nasce nel 1975 quando due ragazzi di Bolton, vicino Manchester, Peter McNeish e Howard Trafford, appassionati di musica, decidono che vogliono fondare una band. Si cambiano il nome in Pete Shelley e Howard Devoto, Shelley suona la chitarra e canta, Devoto canta soltanto, e chiedono in giro chi vorrebbe unirsi a loro. Hanno un accordo con un batterista, e leggendo sul New Musical Express che i Sex Pistols stanno iniziando un Tour in Inghilterra vanno a Londra per incontrare la band. Prendono accordi con il manager Malcom McLaren per aprire la data di Manchester, ma malauguratamente tutti i batteristi che contattano sono indisponibili. Ci riescono alla seconda data, nel luglio del 1976, quando vennero reclutati il bassista Steve Diggle e il batterista John Maher, e la loro esibizione d'apertura è possibile rivederla in un documentario su quel primo tour dei Sex Pistols, nel documentario Punk: Attitude diretto da Don Letts.
Quella sera si presentarono al pubblico con un nome decisamente punk: Buzzcocks, che è un misto tra il nome dialettale di quelle zone per chiamare i ragazzi (cocks) e una battuta di un celebre telefilm molto famoso in quei tempi, Rock Follies, che aveva una sorta di battuta tormentone in "that's the buzz, cocks" che vale più o meno "è la voce che gira, ragazzi". Tra l'altro Pete Shelley come lavoretto era commesso in un sexy shop a Bolton, particolare che dava una vena ironica alla scelta.
Decidono, con una mossa che farà scuola, di autoprodursi il primo lavoro, che è l'Ep di oggi. Fondano una propria casa discografica, la New Hormones, che è stata la prima etichetta indipendente di punk in Gran Bretagna. Producono, insieme al mitico produttore Martin Hannet (il capo produttore della Factory di Manchester, fido collaboratore dei Joy Division e di altre storiche band del periodo) questo Ep, che sin dal titolo, Spiral Scratch (a ricordo del suono della puntina sul vinile quando non funziona bene) è un inno al loro punk che sin da subito prende una strada diversa: abbandona i toni "politici" che in parte avevano i Sex Pistols e in seguito i Clash, per scegliere una vena ironica ma non meno devastante, parlando, per primi, dei problemi di droga dei giovani del tempo, della loro solitudine, del sesso. Chiesti 500 sterline a parenti ed amici, affittano con Hannett il 28 Dicembre del 1976 gli Indigo Sound Studios di Manchester, e in tre ore registrano 4 brani, che diventeranno loro icone e piccole perle del primo punk. Breakdown apre il lavoro, con il suo ritmo sostenuto e la chiara devastazione di essere non ancora formato in nulla di una generazione per la prima volta allo sbando (Whatever makes me tick it takes away my concentration\sets my hands a-trembling, gives me frustration\I'm gonna breakdown, I'm gonna breakdown yes). La nervosa Time's Up ha un piccolo refrain che è una dichiarazione d'intenti (Your time's up and me too\I'm out on account of you) prima che si apra la prima canzone icona del gruppo: Boredom prende alla lettera il titolo sviluppandosi in una canzone che in pratica utilizza solo due note, ed è il manifesto di una generazione apatica che ripete come un mantra "noia, noia noia" e, per la prima volta nella musica, ha paura nel futuro. Devoto, che lascerà la band dopo questo Ep dicendosi stanco del già sentirsi "definito e stereotipato" cambierà idea poco dopo fondando una nuova band, i Magazine. Friends Of Mine, con la voce diabolica di Devoto, è molto più estrema del resto, e rimarrà una sorta di unicum del gruppo, he nei lavori successivi amplierà il lato pop-punk, molto ironico, diventando la risposta europea ai Ramones.
Il disco, che fu stampato in sole 1000 copie, divenne una sorta di piccolo culto, e con il passaparola e con l'aiuto decisivo del manager del Virgin Records Store di Manchester, che lo consigliò ad altri negozi del gruppo, fu ristampato tantissime volte, fino a vendere nelle edizioni New Hormones oltre 16 mila copie. La casa discografica, che ebbe tra le mani i primi lavori di band poi eccezionali come The Fall, Cabaret Voltaire, Gang Of Four, in un primo momento non poté produrre nulla per mancanza di soldi. Solo dopo che la band, nel 1980, ebbe dissidi e non produsse niente l'etichetta iniziò a realizzare lavori, in tutto 21 dischi, ma a Manchester lo scettro era arrivato nelle mani della Factory, che produsse i dischi più innovativi e belli del periodo. Devoto una volta uscito, verrà sostituito spostando Steve Diggle alla chitarra, al basso Garth Smith, che venne ben presto rimpiazzato da Steve Garvey. Pur essendo stati i fondatori della prima piccola etichetta DIY (Do It by Yourself, termine coniato dal critico Simon Reynolds in un capitale saggio sul punk) la band siglerà un accordo con la United Artist per distribuire gli ultimi dischi della band. Con una formazione a 4 pubblicheranno nel 1978 Another Music In A Different Kitchen, uno dei migliori lavori del biennio punk '77-'78, decidendo di curare molto di più la produzione e a brani come Fast Cars, You Tear Me Up e I Don't Mind. Nello stesso anno pubblicano Love Bites, che doveva essere il nome del loro secondo Ep, che contiene la loro canzone più famosa, Ever Fallen In Love?, 2 minuti e 39 di chitarre e cori che sono un'apice del pop-punk, e vi consiglio di ascoltare anche la cover che anni dopo fanno del pezzo i Five Young Cannibals. Poi si sciolgono, e si riuniscono nel 1993, senza lasciare granchè. Una band punk ma non troppo questi Buzzcocks.
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Broadway Divas: Obscure Sondheim
To highlight how vast and varied Sondheim's roles and shows are, these five Divas have a singular Sondheim credit to their repertoire that are a little more obscure than most. So obscure that my dream of finding pictures to dazzle you all with was quickly shattered.
Bebe Neuwirth as Cinderella's Stepsister, Florinda, in a reading of Into the Woods for a 1994 movie that never came to fruition. This reading took place at director Penny Marshall's house and had a truly breathtaking cast: Robin Williams (The Baker), Goldie Hawn (The Baker's Wife), Steve Martin (The Wolf), Danny DeVito (The Giant), Carrie Fisher (Lucinda), and fucking CHER as The Witch. Bebe Neuwirth and Carrie Fisher as catty sisters tormenting Cinderella and getting their eyes pecked out. And then Cher trying to feed them to Danny DeVito. We were robbed of a masterpiece.
Judith Light as Joanne in a Reprise! presentation of Company at UCLA's Freud Playhouse. Though not known for her singing abilities, Judith was nevertheless part of an all-star cast for this two-week run in 2004. The only review I could find was...not favorable. It's been twenty years, and I, for one, think Judith Light deserves her chance at redemption.
Linda Emond as Mary in Merrily We Roll Along, 1988. The Seattle-based ACT company produced Sondheim's biggest flop musical through the month of May in 1988. Linda, then in her late twenties, played the female lead in a rare musical role for her. And I do have a picture thanks to ACT's fantastic archival system.
Pictured: Linda Emond (Mary) center, surrounded by Joseph Dellger (Franklin Shepherd) and Joseph McNally (Charley). And no, I cannot tell which man is which...
4. Susan Blackwell as The Giant in a 2019 one-night-only staged concert of Into the Woods. If you thought the recent Broadway revival was bare-bones, it had nothing on this staged concert at the Town Hall in NYC. There is one singular photo that includes Susan, and without knowing she was meant to be there, you'd never be able to identify her.
Pictured (L to R):
5. Paula Leggett Chase as Stella Deems in Follies, a one-night-only special event in Tangier, Morocco featuring a transcontinental cast of Divas. Since 2013 (excluding pandemic years), Rob Ashford has staged fundraising productions of shows such as A Little Night Music, The Crucible, and Jacques Brel is Alive and Well and Living in Paris. Confusingly, though Paula sang Stella Deems' song "Who's That Woman," she was credited in the program as Emily Whitman (presumably they just combined the roles for this production and gave them to the dancer in the cast?)
Pictured (L to R): The late Haydn Gwynn (Phyllis Rogers Stone, my beloved), Marisa Berenson (Solange LaFitte), Harolyn Blackwell (Heidi Schiller), Jenna Russel (Sally Durant Plummer), Paula Leggett Chase (Emily Whitman), Harriet Harris (Hattie Walker).
#broadwaydivastournament#sondheim#bebe neuwirth#linda emond#judith light#paula leggett chase#susan blackwell
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Cada día me miro en el espejo y me pregunto: "Si hoy fuese el último día de mi vida, ¿querría hacer lo que voy a hacer hoy?". Si la respuesta es "No" durante demasiados días seguidos, sé que necesito cambiar algo.
(Steve Jobs)
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Billy Hargrove x Kogal leitor headcannons parte 2
Part 1
Billy é muito popular e acredito que quando as outras garotas da escola vissem que ele gostava do jeito que você se vestia, elas iriam querer te copiar.
Billy os acharia ridículos
Por que ele iria querer uma cópia barata se ele já tem o original?
Mas você provavelmente ficaria feliz em ver a cultura Gyaru se tornando popular na escola
Agora vamos falar sobre amizades
Acho que Chrissy acharia você muito estilosa e gostaria de se vestir como você, mas ficaria envergonhada e com medo de julgamento, então se contentaria em pegar emprestados alguns de seus acessórios.
Quando mais novas, as crianças pensavam que você vinha de outro planeta e olhavam para você muito, mas isso era só no começo.
Eles pediam emprestada uma de suas perucas quando tentavam misturar El com os outros alunos.
"não pergunte por que, mas precisamos pegar emprestada uma de suas perucas por um tempo" "prometemos que a devolveremos inteira"
A peruca não voltou inteira e você quase teve um ataque cardíaco
El e Max adorariam brincar de se vestir com suas roupas e joias
Falando em Max, ela pensaria que você é apenas mais uma garota com quem o meio-irmão dela está saindo. Ela pensaria que você é estranho porque você tem um estilo muito diferente do dela, mas ela ficaria surpresa quando você explicasse o movimento Gyaru para ela, ela te apoiaria totalmente, já que ela também odeia os rótulos impostos às mulheres.
Você teria uma noite de garotas onde você a vestiria como uma Gyaru e ela tentaria te ensinar a andar de skate
Billy gosta de ter toda a sua atenção, então ele não gostaria que você o abandonasse para ficar com sua meia-irmã irritante (palavras dele, não minhas)
Eddie acharia você super legal, tipo, pessoas alternativas têm que ficar juntas
Ele te chamava para seus pequenos shows e te encorajava a chamar seus amigos Gyaru para ver sua banda tocar
Seus shows seriam marcados como um ponto de encontro de garotas
Os conservadores de Hawking ficariam longe de lá
Agora algumas das lutas de uma garota gyaru
Sair sozinho à noite é perigoso para qualquer pessoa na cidade por causa dos monstros do mundo invertido, mas para você os piores monstros são os humanos.
Vários motoristas de caminhão parariam ao seu lado e perguntariam quanto custaria seu serviço
Explicar a eles que você não é uma prostituta é sempre constrangedor
Para evitar isso, Billy leva você aonde você quiser, quando quiser.
Era muito difícil encontrar uma nail designer que deixasse suas unhas cheias de decorações. E era mais difícil ainda encontrar uma loja que vendesse perucas bonitas.
Billy iria ao shopping com você e passaria horas lá comprando acessórios e roupas
Durante os eventos da primeira temporada (antes de Billy chegar à cidade), Steve intimidava você pelas costas
Ele te daria apelidos, faria piadas sobre suas roupas e cabelos, mas depois da segunda temporada ele se desculparia
Billy sempre ficava preocupado com o fato de você usar apenas um cardigã fino no tempo frio. Ele lhe oferecia o casaco, mas você o negava porque "estragaria sua roupa".
That was it, I hope you liked it, like and reblog if you like it, it encourages me to post more.
#billy hargrove x reader#stranger things x reader#stranger things#stranger things fanfiction#eddie munson x female reader#billy hargrove headcanon#billy hargrove#billy hargrove imagine
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¿cuales adan han tenido hijos con eva(abel,cain,otros hijos e hijas)? También descubrí la existencia de una hija de adam e eva llamada anaq del islam,que nació con dos cabezas y uñas largas debido a que comió la fruta prohibida,quizás en algún au se traduzca a que lucifer se la ofreció o ella nació poco después de qje eva comió la manzana,¿como serian los adan con esta hija marginada? ¿Cuáles adan tienen más instinto paterno? Por cierto me inspiraste a hacer mis propios aus de hazbin hotel y te lo agradezco muchísimo:)
||🔱👑⚜️🪹💝🍃ALLS AU'S 🍃💝🪹⚜️👑🔱||
Los Adam's que tuvieron hijos durante su estadía en la Tierra fueron Chimera, Templar y Deadly. BE los tuvo en su primera linea de tiempo antes de volver en el tiempo a su época del Edén. Aunque ATW no tuvo hijos, ve a los hijos de Steve y Eva como suyos, ya que descendía a la Tierra para ayudarlos con tantos niños (Ariel no ya que su instinto paterno es igual a la de una tortuga marina)
El que más instinto paterno tiene es ATW y Deadly. Los demás también los tienen pero no tan fuerte como ellos dos.
¡Me alegro de haberte inspirado! ¡El único límite para crear es tu imaginación! ¡Así que espero que te lleguen muchas ideas para tus Au's! (ㆁωㆁ)
#hazbin hotel#hazbin hotel fandom#hazbin adam#hazbin hotel adam#adam hazbin hotel#hazbin hotel au#Deadly Sin!Adam👑#butterfly effect 🍃#Adam's Third Wife Au 💝#Chimera!Adam AU🪹#Templar Monster⚜️
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No hay escape
Título: No hay escape.
Fandom: Marvel, Capitán América.
Pareja: Dark!Steve Rogers X Lectora.
Palabras: 425 palabras.
Cuadro: D1 “Manipulación psicológica.”
Clasificación: C.
Sinopsis: No puedes escapar.
Advertencias: Manipulación psicológica.
N/A: Esta es mi entrada para Steve Rogers Bingo round 3. SB3090.
Links: Wattpad, Ao3, versión en inglés.
Si te gusto por favor vota, comenta y rebloguea.
No doy ningún permiso para que mis fics sean publicados en otra plataforma o idioma (yo traduzco mi propio trabajo) o el uso de mis gráficos (mis separadores de texto también están incluidos), los cuales hice exclusivamente para mis fics, por favor respeta mi trabajo y no lo robes. Aquí en la plataforma hay personas que hacen separadores de texto para que cualquiera los pueda usar, los míos no son públicos, por favor busca los de dichas personas. La única excepción serían los regalos que he hecho ya que ahora pertenecen a alguien más. Si encuentras alguno de mis trabajos en una plataforma diferente y no es alguna de mis cuentas, por favor avísame. Los reblogs y comentarios están bien.
DISCLAIMER: Los personajes de Marvel no me pertenecen (desafortunadamente), exceptuando por los personajes originales y la historia.
Anótate en mi taglist aquí.
Otros lugares donde publico: Ao3, Wattpad, ffnet, TikTok, Instagram, Twitter.
Tags: @sinceimetyou @black23 @unnuevosoltransformalarealidad @azulatodoryuga
Hubo una época en la que Steve era todo lo que siempre habías soñado en una relación, pero de pronto todo cambió.
Al principio, las cosas parecían perfectas. Él era cariñoso, atento y siempre parecía saber exactamente qué decir para hacerte sentir especial.
Sin embargo, con el tiempo, las cosas comenzaron a cambiar de manera sutil. Todos estos cambios te dejaban.
La primera vez que notaste algo extraño fue durante una fiesta en la Torre Stark. Habías notado que Steve se alejaba con frecuencia para hablar con Sharon, pero cada vez que le preguntabas al respecto, él te sonreía y te aseguraba que solo eran amigos.
"Estás exagerando", te decía, "Sharon y yo solo estamos hablando de misiones antiguas. No hay nada más, no es necesario que seas celosa".
A las pocas semanas te convenció de que vivieran juntos en su casa, pero luego de un tiempo notaste cómo tus cosas desaparecían y reaparecían en lugares extraños de la casa. Cuando mencionaste lo que estaba ocurriendo a Steve, él se rio suavemente.
"Te estás volviendo un poco olvidadiza, ¿no crees?" él te dijo.
Una noche, después de una cena con los Vengadores, tuviste una discusión con Steve. Estabas segura de que lo habías visto coqueteando con una mujer en el bar, pero cuando lo confrontaste, él negó rotundamente lo sucedido.
"¿De qué estás hablando?", te preguntó con una mirada confundida. "Ni siquiera he hablado con nadie más que contigo esta noche. Creo que estás imaginando cosas".
Cada vez este tipo de situaciones se comenzaron a volver más constantes,
"Steve, creo que algo no está bien", le dijiste una noche mientras cenaban. "Últimamente me siento muy confundida, como si no pudiera confiar en mi propia memoria".
Steve dejó su tenedor y te miró con preocupación fingida.
"Cariño, has estado muy estresada con el trabajo. Tal vez deberías tomarte un tiempo libre, descansar un poco."
Asentiste, a final de cuentas, Steve siempre tenía la razón.
Un día, mientras Steve estaba en una misión, decidiste revisar su escritorio. En el fondo de un cajón, encontraste un pequeño cuaderno lleno de anotaciones detalladas sobre tus conversaciones y tus movimientos diarios.
Cuando Steve regresó de su misión, te encontró con el cuaderno en la mano, las lágrimas corriendo por tu rostro.
"¿Qué es esto, Steve?", le preguntaste con la voz quebrada.
"Es para tu propio bien", dijo. "Necesitaba hacer esto para que te dieras cuenta de que no puedes manejar las cosas sola. Necesitas mi ayuda".
Fue entonces cuando te diste cuenta que estabas atrapada y no había escapatoria alguna.
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Así es como se debe dar uso al #3Dprinting 👇
Y ya que estamos, aprovechamos para contar alguna anécdota del viejuno BERZERK un clásico y pionero "shooter" con más de 40 años de historia que ha dejado una marca significativa en la historia de los videojuegos, su influencia se puede ver claramente en muchos títulos modernos.
El juego es conocido por ser uno de los primeros en presentar voces digitalizadas. Algunos de los sonidos del juego, como la frase "Intruder Alert! Intruder Alert!", fueron grabados y luego reproducidos en el juego, lo que era bastante innovador para la época.
En 1982, un jugador llamado Steve Harris estableció un récord mundial al jugar "Berzerk" durante más de 16 horas seguidas sin morir ni una sola vez. El récord fue certificado por Twin Galaxies, una organización que rastreaba récords en videojuegos en aquella época.
Uno de los elementos más recordados de "Berzerk" es el enemigo "Evil Otto". Un sonriente y rebotante robot que persigue al jugador si pasa demasiado tiempo en una pantalla. A diferencia de otros, Evil Otto no puede ser destruido, lo que seguro que te provocará fuertes sudores 😅
¿Quieres probarlo? Pues desde aquí podrás probar la experiencia: https://retrogames.cz/play_095-Atari2600.php
¡Gracias por leer hasta aquí!
Volveremos a vernos con otro dardo de nostalgia directo al corazón. ¡Buen finde!
👋
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¡Os traemos una pequeña novedad!
Como ya no queda mucho para completar la información relativa a la ambientación del foro, queremos avisar a todos los que nos siguen que la apertura de las reservas está muy próxima. Antes de ir a la fecha, queremos hacer un adelanto de lo que se subirá entre hoy y mañana:
Pactos, vínculos y técnicas malditas
Pliegues y sellos
Glosario
Posteriormente, como nos han pedido, también subiremos ejemplos de técnicas malditas que se han empleado en el manga de Jujutsu Kaisen y buscaremos también algún ejemplo de los demonios que aparecen en Chainsaw Man, por si os sirve de guía e inspiración.
FECHA DE RESERVAS
Las reservas podrán hacerse mañana día 16 de abril hasta el día de la apertura, aún por anunciar. Dejaremos hasta las últimas dos horas, en caso de que alguien necesite realizar algún cambio o por si hay algún rezagado. El horario de apertura será el siguiente:
20:00 en España (hora peninsular)
13:00 en México, Perú y Colombia
15:00 en Chile, Argentina y Venezuela
NORMATIVA DE RESERVAS
Antes de reservar, pedimos que por favor tengáis en cuenta la siguiente normativa, porque si algo se sale de ella la reserva no tendrá validez.
Pondremos un anuncio previo a la apertura de reservas. Hasta que ese anuncio no esté colgado, no podrán mandarse ningún tipo de reserva.
Se atenderán por orden de llegada. No sabemos si vamos a estar saturados o si el flujo de gente será más llevadero, pero intentaremos dar notificación del listado lo más pronto posible.
Únicamente puede reservarse PB, porque no hay cupos de ningún tipo para oficios, técnicas y derivados.
Pueden reservarse hasta 2 PBs para uso propio. No se permiten reservas para búsquedas.
El PB deberá de ser real y el personaje no podrá contar con más o menos de 5 años de los que el PB tenga en la realidad.
Las reservas se mantendrán durante 7 días desde la apertura del foro, tiempo que creemos suficiente para haber creado los personajes. En caso de que alguien necesite algo de tiempo extra, se puede poner en contacto con nosotros.
Tendréis que poner el nombre del PB, un nick de registro y una contraseña para que, el día de la apertura, nadie intente colarse. Quedaría de la siguiente forma:
PB — Nick — Contraseña
NPCS & RESERVAS
Aaron Taylor-Johnson — Crow
Alina Olesheva — Dragon
Álvaro Morte [NPC]
Alycia Debnam-Carey — Day
Ana de Armas — Xandro
Àstrid Bergès-Frisbey — Bonny
Aubrey Plaza — whats
Bethany Joy Lenz [NPC]
Brian Tee [NPC]
Casey Deidrick — bukowski
Charleen Weiss — G.
Choi Soo Bin— Panic
Choi Yeon Jun — Badblood
Deborah Ann Woll [NPC]
D.J. Cotrona [NPC]
Ed Skrein [NPC]
Eiza González — Poppy
Ella Purnel — Mercy
Eva Mendes [NPC]
Havana Rose Liu — Snoopy
Hero Fiennes Tiffin — Serra
Hiroyuki Sanada [NPC]
Jeffrey Wright [NPC]
Jensen Ackles — Hombre Lavadora
Jeon Won Woo — Melinoe
John David Washington — bulldog
Kang Seul Gi — akugetsu
Ken Watanabe [NPC]
Kim Min Gyu — yoshida
Lily James — JED
Lizeth Selene — Boo
Maggie Q [NPC]
Mahershala Ali [NPC]
Manny Jacinto — Snoopy
Matthew Noszka — muricano
Michael B. Jordan — Air
Minatozaki Sana — shintani
Ming na Wen [NPC]
Nana Komatsu — Fool
Natasha Liu Bordizzo — Grimmjow
Oscar Isaac — Atom
Rebecca Ferguson — whats
Rosemund Pike [NPC]
Ryan Porter — bukowski
Sarah Rafferty — Dory
Shen Quan Rui (Ricky) — Ian
Steve Milatos — Crow
Suki Waterhouse — Mercy
Theo James — Drama
Tony Thornburg — Grimmjow
Vachirawit Chiva-aree (Bright) — Astro
Will Higginson — Leucocito
Yulef Bopp — Ploff
Zoey Deutch — Xandro
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Casa Lucia
NOUVEAUTÉ 🎉 Steve et Martin t'accueillent dans leur sublime hôtel-boutique gay friendly de Grenade, à la Casa Lucia. 💮
🏳️🌈🛎 Book now : www.gayvoyageur.com/etablissement/casa-lucia-caniles
Situé dans la région espagnole de Sierra de Baza, l'hébergement de style boutique caché dans la campagne en pleine nature, te propose durant ton séjour, de magnifiques chambres, une piscine et un court de tennis, un droit idéal pour se détendre et se relaxer. 🧘♂️
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“El ingrediente más importante es levantarte y hacer algo. Muchas personas tienen ideas, pero solo algunas deciden hacer algo hoy. El verdadero emprendedor actúa en lugar de soñar”
Nolan Bushnell
Es un ingeniero, empresario e inventor estadounidense nacido en Cleveland en febrero de 1943.
Junto a Ralph Baer, fue el fundador de Atari, uno de los pioneros de la industria de los videojuegos.
Nació en Clearfield Utah y fue educado como mormón en la Iglesia de Jesucristo De los Santos de los Últimos Días.
De adolescente trabajó en el parque de atracciones Lagoon en donde tuvo por primera vez la impresión del interés de los visitantes por los juegos, situación que desencadenaría muchas de las decisiones comerciales de su vida.
Al terminar su bachillerato en 1961, se matriculó en la Universidad del estado de Utah para cursar ingeniería y empresariales, e incorporados en la Facultad de ingeniería Eléctrica en 1964.
Buschnell fue uno de los pocos estudiantes que jugaron al Spacewar con un ordenador PDP-1, el cual ocupaba una habitación entera.
Nolan compaginaba sus estudios universitarios con trabajos para la Litton Guidance & control Systems y para el departamento de ingeniería industrial de la misma universidad.
Durante las vacaciones de verano Buschnell creó una empresa dedicada a producir y vender carpetas y espacios publicitarios para cuatro universidades, además de vender ejemplares de la Enciclopedia Americana.
Una vez graduado en 1968 inició estudios de postgrado en la Universidad de Stanford. Intentó trabajar en Walt Disney sin éxito.
En 1970, Bushnell propuso a su compañero Ted Dabney y el programador Larry Bryan crear una compañía para desarrollar una versión modificada de Spacewar que denominaron Computer Space, sin embargo, el juego demostró estar demasiado adelantado a su tiempo por lo que se convirtió en un fracaso comercial.
Con la idea de crear un videojuego que pudiera ser jugado por cualquiera, en 1972 Dabney y Nolan formaron Atari, dando a luz un juego parecido al ping-pong creado por Ralph Bauer que denominaron sencillamente PONG, un juego similar perfeccionado por un ingeniero de Atari.
En 1974 Bushnell y Atari crearon una versión de PONG para el entorno doméstico y gracias a un acuerdo de marketing y comercialización con Sears, las ventas despegaron en 1975, sacando en 1977 el Atari 2600 Video Computer System, que revolucionó el mercado de los videojuegos domésticos creando una nueva ola en las consolas de videojuegos.
Ante las necesidades de expansión del videojuego PONG, Bushnell decidió en 1976 vender la compañía Atari a Warner Communications (ahora Time Warner) en 1974 por la suma de 28 millones de dólares pero manteniendo la dirección.
En ese mismo año, Steve Jobs le propuso a Nolan Bushnell invertir cincuenta mil dólares en su compañía a cambio de un tercio del capital social de su recién formada compañía Apple Computer, sin embargo Bushnell rechazó la oferta. Bushnell confiesa mas tarde que solo de recordarlo aún siente ganas de llorar.
Bushnell mas tarde abandona Atari por desacuerdos entre socios en 1979, regresando a Atari en 2010 como miembro del consejo de administración.
Bushnell ha fundado más de una veintena de empresas y fue incluido en el Video Game Hall of Fame por su influencia en este mercado.
En marzo de 2019 fue nombrado Director Ejecutivo y Presidente de Global Gaming Technologies Corp, un holding de la industria de juego que invierte en tecnologías relacionadas con la realidad aumentada, realidad virtual e inteligencia artificial, además de los populares juegos de e-sports.
Bushnell ha creado muchas innovaciones culturales empresariales que se han convertido en normas, que van desde las sesiones únicas de planificación empresarial hasta la vestimenta de trabajo informal.
Se conoce como Ley Bushnell al aforismo “Fáciles de aprender, pero difíciles de dominar” en referencia a los videojuegos.
Fuentes: Wikipedia, forohistorico.coit.es
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LÉGENDES DU JAZZ
STANLEY CLARKE, L’IMPERTURBABLE
‘’That's one thing that an artist can't do -if any creative person starts listening to other people, he goes down."
- Stanley Clarke
Né le 30 juin 1951 à Philadelphie, en Pennsylvanie, Stanley Clarke est le fils de Marvin Clarke et Blanche Bundy. La mère de Clarke était chanteuse d’opéra et l’avait encouragé à apprendre la musique. Clarke avait commencé à apprendre à jouer de l’accordéonavant de passer au violon, au violoncelle et à la contrebasse. Clarke avait finalement adopté la contrebasse, car il mesurait plus de six pieds et avait de très grandes mains. Un jour, Clarke avait aperçu une contrebasse abandonnée dans un coin, et il avait décidé d’essayer d’en jouer. Clarke expliquait: "The bass was tall and I was tall; it was similar to a violin and a cello, which was the direction I was taking anyway, so I started playing the bass."
Clarke avait étudié la musique classique durant cinq ans à la Settlement Music School de Philadelphie et avait pris quelques cours de contrebasse durant ses études. Clarke avait commencé à jouer de la basse électrique à l’adolescence afin de pouvoir séduire les filles. À cette époque, Clarke avait commencé à se produire dans des fêtes dans lesquelles il imitait les groupes que les filles adoraient.
Après ses études secondaires, Clarke avait fréquenté la Philadelphia Musical Academy (devenue plus tard le Philadelphia College of the Performing Arts, puis l’University of the Arts).
DÉBUTS DE CARRIÈRE
Clarke avait amorcé a carrière professionnelle à l’âge de seulement quinze ans, comme membre du groupe du saxophoniste Byard Lancaster au club Showboat.
Après s’être installé à New York en 1970, Clarke avait fait ses débuts sur disque avec le tromboniste Curtis Fuller. Après avoir travaillé avec Horace Silver, Joe Henderson et Pharoah Sanders, puis avec le groupe Tony Williams Lifetime Experience, Stan Getz, Dexter Gordon et Art Blakey, Clarke avait collaboré avec Gil Evans et Mel Lewis.
Clarke rêvait de devenir le premier musicien de couleur à faire partie du Philadelphia Orchestra lorsqu’il avait fait la rencontre du pianiste Chick Corea. À l’époque, Corea était en train de mettre ur pied un nouveau groupe avec Stan Getz tout en écrivant de la musique pour la formation. Ces pièces avaient été publiées pour la première fois sur deux albums enregistrés en février et en mars 1972: Captain Marvel (publié sous le nom de Getz en 1974) et Return to Forever (publié sous le nom de Corea en 1972). Le jeu et les improvisations de Clarke avaient particulièrement été mises en évidence sur les deux albums. Le groupe avait aussi participé à quelques performances avec Getz en Europe. À l’époque, Return to Forever était essentiellement un groupe de studio, mais les membres de la formation n’avaient pas tardé à réaliser qu’ils avaient le potentiel de devenir un véritable groupe à succès.
La première version de Return to Forever interprétait principalement de la musique latine et utilisait exclusivement des instruments acoustiques (à l’exception du piano électrique Rhodes de Corea). Le groupe était composé de la chanteuse Flora Purim, de son époux Airto Moreira à la batterie et aux percussions, du collaborateur de longue date de Corea, Joe Farrell, au saxophone et à la flûte, et de Clarke à la basse électrique. Le premier album du groupe, intitulé Return to Forever, avait été enregistré pour les disques ECM en 1972. Le groupe, qui était passé progressivemt à une version plus orientée vers le jazz-fusion (notamment avec l’ajout du guitariste Al Di Meola et du batteur Lenny White), avait enchaîné l’année suivante avec Light as a Feather. L’album avait été enregistré pour les disques Polydor et comprenait le grand succès "Spain". Après la parution de l’album, Farrell, Purim et Moreira avaient quitté la formation pour fonder leur propre groupe. Le guitariste Bill Connors, le batteur Steve Gadd et le percussionniste Mingo Lewis s’étaient alors joints au groupe. Lenny White (qui avait joué avec Corea dans le groupe de Miles Davis) avait par la suite remplacé Gadd et Lewis à la batterie et aux percussions. Le troisième album du groupe, intitulé Hymn of the Seventh Galaxy, a été publié en 1973.
Combinaison de rock et de jazz, le jazz-fusion s’était développé au début des années 1970. Mais bien avant de se joindre au groupe Return to Forever, Clarke s’était déjà établi comme un remarquable virtuose de la basse électrique. Comme le critique Mikal Gilmore l’écrivait dans le magazine Rolling Stone: "During his tenure as bassist for Return to Forever, Clarke established himself as one of the most prodigious instrumentalists in modern music: an exceptionally nimble, resourceful electric and acoustic bassist.’’ Pour sa part, Joachim Berendt avait commenté dans son ouvrage The Jazz Book: From New Orleans to Rock and Free Jazz : "Stanley Clarke combines [Miroslav] Vitous's fluidity with Oscar Pettiford's 'soul.'"
Un peu comme Jaco Pastorius, Jack Bruce et Larry Graham, Clarke avait contribué à donner à la basse électrique ses lettres de noblesse et en avait fait un véritable instrument soliste, démontrant ainsi qu’elle pouvait jouer un rôle mélodique à part entière en plus de son traditionnel soutien rythmique. Décrivant ses premières influences, Clarke avait commenté:
‘’You can see, if you study the music, the way certain influences culminate in one player. Prior to me, there were so many types of bass players – acoustic bass players and electric bass players. Larry {Graham} was really a strong force. To many of us in the bass community, we all love Larry and look up to Larry as someone who innovated something. There were a lot of them: James Jamerson, even Paul McCartney – he was one of the first melodic bass players. In the jazz world, Charlie Mingus, Scott LaFaro, Ron Carter. I think when I came along, having listened to all of these different players, it was natural for all of these things to have this interesting convergence in my world. It’s funny, you don’t really think of it so much when you’re a player. Really, to be quite honest, I never thought of myself at first as someone who was trying to liberate the bass. It was only years later, around the time of the School Days album, that I started championing the whole idea of bass liberation.’’
Décrivant l’influence que Pastorius avait eu sur son jeu, Clarke avait précisé: ‘’I remember, I was so happy when Jaco Pastorius came on the scene. Then I didn’t feel alone. When you’re trying to do something out there, it’s always nice to have a friend, someone with similar ideas. I know many people thought that Jaco and myself would be sort of natural adversaries, but it was actually the opposite – the complete opposite. He understood what was happening with the bass: The instrument had to move forward.’’
D’abord formé comme musicien classique, Clarke était passé à la basse électrique un peu par hasard. Il expliquait: ‘’You can go to school now to learn how to play the electric bass. When I was younger, there was no literature out there for studying the electric bass. All of those early records that you’re hearing, I was only playing electric bass on the side. I was really an acoustic bass player. I just sort of developed that stuff, like most of us at that time, by picking the instrument up and doing what I could.’’
Comme Clarke l’avait déclaré dans le livre Jazz-Rock Fusion de Les DeMerle publié en 1988: "Years ago there was a fixed idea that bass players played background, and bass players have this particular theme--kind of subdued, numb, almost looking numb, and just to make a long story short, I wasn't going for any of that." Très influencé par Scott LaFaro, un contrebassiste qui avait joué avec le légendaire pianiste Bill Evans, Clarke avait démontré beaucoup d’imagination dans son jeu en trio avec les pianistes et les batteurs. Comme Clarke l’avait expliqué au magazine Rolling Stone: "I've always been more drawn to melodic than rhythmic playing... I had all these melodies running around in my head, all this knowledge of classical music I was trying to apply to r&b and jazz, and I decided it would be a loss in personal integrity just to be a timekeeper in the background, going plunk plunk thwack thwack."
Même s‘il était devenu très populaire après la parution de l’album Light as a Feather en 1973, ce qui lui avait permis d’obtenir plusieurs offres pour aller travailler avec Bill Evans, Miles Davis et même Ray Manzarek du groupe The Doors, Clarke était demeuré avec Return to Forever jusqu’en 1976 alors qu’il avait formé son propre groupe.
Corea avait enregistré un premier album solo intitulé Children of Forever en 1973. Produit par Chick Corea, l’album mettait à contribution le guitariste Pat Martino, le batteur Lenny White, le flûtiste Art Webb et les vocalistes Andy Bey et Dee Dee Bridgewater. Clarke jouait à la fois des claviers, de la basse électrique et de la contrebasse sur l’album. Publié en 1974, le second album de Clarke comme leader, simplement intitulé Stanley Clarke, avait été enregistré avec un groupe composé de de Bill Connors aux guitares acoustique et électrique, et de Jan Hammer aux synthétiseurs et au piano électrique et acoustique, et de Tony Williams à la batterie. Durant la tournée qui avait suivi la publication de l’album, le guitariste britannique Jeff Beck avait interprété la pièce ‘’Power’’ tirée du même album. Par la suite, Beck avait de nouveau collaboré à plusieurs albums de Clarke, dont Journey to Love (1975), Modern Man (1978) et I Wanna Play For You (1979). Clarke était particulièrement devenu populaire après la parution de l’album School Days en 1976. En fait, la pièce-titre de l’album avait remporté un tel succès que les amateurs avaient commencé à la réclamer lors des concerts. Commentant sa collaboration avec Beck, Clarke avait précisé:
‘’This is one of the greatest things that happened to me. It was just fun. I had this house on Long Island, and I was living out there with my wife. There was this knock on the door, and I looked out the window and there was this long limousine. This guy got out with this rooster haircut – that’s what I used to call them – and it was Jeff Beck. He knocks on my door, and I didn’t know much about him. I had definitely heard his name, but I hadn’t really gotten into his history. He comes in, and he has this really heavy accent. He’s telling me he was playing in town, and somebody gave him my address. He came over and he wanted to meet me, because he was playing a song from one of my albums. He just took a song from the first album, called “Power,” and he was playing it live. He wanted to meet me. We talked for about an hour, then he got back in the car and he left. That led to him playing on my second album, on a song called “Hello Jeff.” I called him and said: ‘Hey do you want to play?’ It was like that.’’
Décrivant sa collaboration avec le groupe Return to Forever, Clarke avait précisé: ‘’There’s a connection there that is much like the relationship between twins. Certain things, you just know the other guy is going to say this, or do that. Chick is like a big brother to me. I have known him for a long time. We’ve done a lot of things together, and Lenny is the same way.’’ Très populaire, le groupe comptait même parmi ses admirateurs Billy Joel et Elton John. Ce dernier laissait même les membres du groupe conduire sa Rolls Royce.
Même s’il est aujourd’hui davantage identifié comme musicien de jazz, Clarke avait passé la plus grande partie de sa carrière dans la musique pop. En 1979, le guitariste Ronnie Wood des Rolling Stones avait formé le groupe New Barbarians avec Clarke et Keith Richards. Deux ans plus tard, Clarke avait fondé avec le claviériste George Duke le groupe Clarke/Duke Project qui combinait le pop, le jazz, le funk et le rhythm & blues. Le duo s’était rencontré en 1971 en Finlande alors que Duke faisait partie du groupe de Cannonball Adderley. Clarke et Duke avaient enregistré ensemble pour la première fois dans le cadre de l’album de Clarke, Journey to Love en 1975. L’album comprenait le simple "Sweet Baby", qui s’était classé dans les vingt premières positions du Hit Parade. Le duo s’était de nouveau réuni dans le cadre de tournées dans les années 1990 et 2000.
Après avoir fait une nouvelle tournée avec le groupe Return to Forever au début des années 1980, Clarke avait travaillé avec Bobby Lyle, Eliane Elias, David Benoit et Michel Petrucciani. Clarke avait également joué de la basse sur les albums de Paul McCartney Tug of War (1982) et Pipes of Peace (1983). Décrivant sa collaboration avec McCartney, Clarke avait commenté: ‘’He’s a beautiful player. Of all of the recordings I’ve played on, those two records are among the most memorable. We went down to this island, and I hung out with Paul for a couple of weeks. I really, really had a lot of fun. He’s a very melodic player. Melody just comes right out of him. That’s only natural for him to play the bass like that. He does it without thinking. He’s a writer who sings songs, so it was only natural when he plays the bass, his lines would be very melodic.’’
En 1985, Clarke avait fondé The Stanley Clarke Band. Le groupe, qui avait expérimenté différents styles allant du rock au jazz en passant par le R & B, le funk, la musique classique, la musique latine et africaine, était composé de Ruslan Sirota, Beka Gochiashvili et Cameron Graves au piano, de Shariq Tucker à la batterie, de Salar Nader au tabla et Evan Garr au violon. Le groupe avait publié l’album Find Out! la même année. Avec d’autres musiciens, Clarke avait également enregistré l’album The Stanley Clarke Band qui s’était mérité un prix Grammy pour le meilleur album de jazz contemporain en 2011. La pièce "No Mystery’’ avait aussi obtenu une nomination dans la catégorie de la meilleure performance instrumentale de pop. Le groupe était composé notamment de la sensation japonaise Hiromi Uehara au piano, de Ruslan Sirota aux claviers et de Ronald Bruner Jr. à la batterie. L’album était co-produit par Clarke et Lenny White . Le groupe avait récidivé en 2018 avec The Message.
ÉVOLUTION RÉCENTE
En 1988, Clarke avait formé le groupe Animal Logic avec l’ancien batteur des Police Stewart Copeland. Le groupe comprenait également l’autrice-compositrice-interprète Deborah Holland. Clarke connaissait Copeland de longue date et avait fait sa connaissance bien avant la fondation du groupe The Police. Copeland avait aussi fait une apparition sur l’album Up de Clarke en 2014.
En 1991, Clarke avait joué en tournée avec un groupe comprenant Herbie Hancock et Wayne Shorter. En 1998, Clarke avait fondé le groupe Superband avec Lenny White, Larry Carlton et Jeff Lorber.
En 2005, Clarke avait fait une tournée en trio avec Béla Fleck et le violoniste Jean-Luc Ponty. Clarke et Ponty avaient également joué en trio avec le guitariste Al Di Meola en 1995 et enregistré l’album live The Rite of Strings. Clarke et Ponty avaient de nouveau joué en trio en 2012 avec le guitariste gitan Biréli Lagrène. Deux ans plus tard, le trio avait enregistré l’album D-Stringz.
En 2007, Clarke a publié le DVD Night School: An Evening of Stanley Clarke and Friends, un enregistrement d’un concert présenté en 2002 au Musicians' Institute de Hollywood. Dans le cadre du concert, Clarke jouait à la fois de la contrebasse et de la guitare électrique et avait été rejoint sur scène par des artistes invités comme Stewart Copeland, Lenny White, Béla Fleck, Shelia E. et Patrice Rushen.
En 2008, Clarke avait formé le trio SMV avec les bassistes Marcus Miller et Victor Wooten. Le trio avait enregistré l’album Thunder la même année. En 2009, Clarke avait publié Jazz in the Garden, un album mettant en vedette son trio composé du pianiste Hiromi Uehara et du batteur Lenny White.
En 2010, Clarke avait publié un nouvel album avec le Stanley Clarke Band, qui comprenait Hiromi au piano, Ruslan Sirota aux claviers et Lenny White à la batterie. L’album s’était mérité un prix Grammy dans la catégorie du meilleur album de jazz contemporain.
La même année, Clarke avait fondé sa propre compagnie de disques appelée Roxboro Entertainment Group. Basée à Topanga, en Californie, la compagnie avait été baptisée ainsi en hommage au high school que Clarke avait fréquenté dans les années 1960. Le premier album publié par la compagnie était un enregistrement du guitariste Lloyd Gregory et du compositeur Kennard Ramsey. Parmi les autres artistes sous contrat avec la maison de disques, on remarquait le claviériste Sunnie Paxson et les pianistes Ruslan Sirota et Beka Gochiashvili.
En 2014, Clarke avait été invité à se produire sur scène avec le groupe Primus dans le cadre de la tournée Primus and the Chocolate Factory. La tournée comprenait également comme artistes invités Stewart Copeland et Danny Carey du groupe Tool. À cette occasion, Copeland et Carey avaient interprété avec Clarke et le bassiste Les Claypool le succès de Primus intitulé "Here Come the Bastards". La même année, Clarke avait enregistré Up, un album réalisé notamment avec son ancien partenaire de Return of Forever, Chick Corea au piano, le guitariste Jimmy Herring du groupe Widespread Panic et Steward Copeland à la batterie. En 2018, Clarke avait publié The Message, un album du Stanley Clarke Band mettant en vedette Cameron Graves aux synthétiseurs, Beka Gochiashvili au piano et Mike Mitchell à la batterie. Le rapper Doug E. Fresh et le trompettiste Mark Isham avaient également participé à l’album. Continuant de connaître de fréquents changement de personnel, le Stanley Clarke Band était composé en 2019 de Cameron Graves et de Beka Gochiashvili au piano, de Shariq Tucker à la batterie, de Salar Nader au tabla et d’Evan Garr au violon.
En 2020, Clarke avait été invité à enseigner au Bass Bootcamp animé par le bassiste Gerald Veasley. Le camp, qui avait lieu à Philadelphie, permettait aux bassistes de tous âges d’étudier avec plusieurs professeurs et professionels de l’instrument comme Richard Waller, Rob Smith, Freekbass et Michael Manring. Malheureusement, le camp avait dû être reporté à l’année suivante en raison de la pandémie de la COVID-19. Très impliqué dans le développement de la relève, Clarke avait également fondé la Stanley Clarke Foundation, une organisation caritative qui accorde des bourses à des jeunes musiciens talentueux à chaque année.
Également compositeur de bandes sonores pour la télévision et le cinéma, Clarke était notamment l’auteur de la musique de la série télévisée Pee-wee's Playhouse (1986-1990), qui avait été mise en nomination pour un prix Emmy. Clarke avait aussi écrit la musique des films Boyz n the Hood (1991), Passenger 57 (1992), What's Love Got to Do with It (1993), Poetic Justice (1993), Romeo Must Die (2000), The Transporter (2002), First Sunday (2008), Soul Men (2008), The Best Man Holiday (2013), Barbershop: The Next Cut (2016). Il était également l’auteur des trames sonores des émissions de télévision Waynehead (1996-1998), Static Shock (2000-2004), A Man Called Hawk et Soul Food (2000-2004) et Lincoln Heights (2006-2009). En plus d’avoir plus de 75 bandes sonores à son actif, Clarke a aussi écrit la musique du vidéo "Remember the Time" de Michael Jackson. En 2019, Clarke avait également composé la trame sonore du documentaire Halston de Frédéric Tcheng. Le film raconte l’histoire incroyable du désigner américain Roy Halston Frowick.
Comme contrebassiste, Clarke avait toujours utilisé une technique assez particulière. Lorsqu’il joue de la basse électrique, Clarke place sa main droite de façon à ce que ses doigts s’approchent des cordes un peu comme il l’aurait fait avec une contrebasse, mais avec un angle de 90 degrés. Afin de réaliser tout cela, Clarke devait placer son avant-bras au-dessus et parallèlement aux cordes. Pendant ce temps, son poignet était placé en crochet vers le bas afin de former un angle droit. Lorsqu’il jouait en solo, Clarke frappait les cordes vers le bas, ce qui permettait de produire un son beaucoup plus percussif. Commentant l’approche très ‘’métallique’’ de son jeu, Clare avait précisé: "I found from plucking the strings in various ways that just the slightest movement can change your whole sound.’’
Clarke démontrait également énormément de rapidité dans ses solos. Comme il l’avait expliqué au cours d’une entrevue accordée au magazine Guitar Player: "On electric bass, I use any finger, even my thumbs--anything!... I pluck mainly with three fingers. I have certain patterns that I can only play with four fingers. Sometimes when I get to those real fast runs that just fly, they'll be a fourth finger in there to help play it."
Clarke se sert de contrebasses Alembic depuis 1973. En plus de se innovations comme musicien, Clarke avait également développé ses propres instruments comme une basse électrique piccolo et une basse électrique ténor.
Mis en nomination à de nombreuses reprises au gala des prix Grammy (il en a remporté trois à ce jour), Clarke avait également été lauréat s’un prix Grammy pour le meilleur album instrumental en 2011 dans le cadre des 12th Annual Latin Grammy Awards. Le prix avait été décerné conjointement à Clarke, Chick Corea et Lenny White pour l’album Forever. Clarke s’était également vu accorder un Lifetime Achievement Award par le magazine Bass Player en 2006. Le Festival international de jazz de Montréal a également décerné à Clarke un Miles Davis Award en 2011. Clarke a aussi été élu Jazz Master par la National Endowment for the Arts en 2022.
Clarke est aussi titulaire de deux doctorats honorifiques décernés respectivement par l’Université of the Arts de Philadelphie en 2008 et le Music Institute de Philadelphie en 2009. Clarke a également été élu bassiste de l’année dans le cadre de plusieurs sondages des lecteurs des magazines Down Beat et Playboy. Il a aussi été nommé artiste de jazz de l’année en 1977 dans le cadre du sondage de lecteurs du magazine Rolling Stone. Clarke est également membre de la “Gallery of Greats’’ du magazine Guitar Player. Depuis 2016, une partie des instruments et des enregistrements de Clarke font partie de la collection du Smithsonian’s National Museum of African American History and Culture (NMAAHC) de Washington, D.C.
En plus de ses activités de musicien et de compositeur, Clarke avait également agi comme producteur pour des artistes comme le guitariste Roy Buchanan et les chanteuses Dee Dee Bridgewater et Flora Purim. Il avait même chanté à l’occasion sur les albums de Return to Forever et sur ses propres enregistrements. En plus d’avoir tenu une chronique sur la basse dans des magazines durant un certain temp, Clarke projette actuellement d’écrire un manuel didactique en plusieurs volumes sur la contrebasse. Il précisait: "I'm writing a book on acoustic bass, maybe three or four volumes. It's going to be the full thing--everything that anyone would want to know about the acoustic bass."
Décrivant sa philosophie de la musique, Clark avait déclaré: "I don't feel I should have to make music to satisfy anyone. But I do feel that one of an artist's fundamental duties is to create work other people can relate to. I'd be a fool to do something nobody else was going to understand."
Même si Clarke était considéré comme un excellent musicien, son passage du jazz vers le jazz-fusion n’avait pas toujours été bien accueilli par critiques. Les plus récents projets de Clarke avec les musiciens rock, comme sa collaboration avec le New Barbarians de Ronnie Wood et l’ajout de thèmes de la musique pop dans sa musique, avaient terni sa réputation auprès de certain puristes. Mikal Gilmore écrivait dans le magazine Rolling Stone: "Clarke has seemed to temper his talent, opting instead to play fairly prosaic, overbusy variations of rhythm & blues and even heavy-metal music." Gilmore s’était montré particulièrement amer envers la collaboration de Clarke avec George Duke. Commentant une collaboration de Clarke avec Duke et Sonny Rollins, Chris Albertson du magazine Stereo Review avait déploré: "Pianist George Duke and bassist Stanley Clarke, men of great jazz potential who were bitten by the chart bug before they could show us more than the tip of their talent, here prove that they have spent too much time in fusionland.’’ Dans son compte tendu de l’album Hollywood de Maynard Ferguson sur lequel Clarke avait agi comme producteur, Don Heckman écrivait dans le magazine High Fidelity: "The title certainly tells you what to expect. But if there are any doubts, note that the album was 'produced and directed' by Stanley Clarke... Jazz? Forget it."
Mais malgré toutes les critiques dont il avait été l’objet, Clarke avait toujours refusé de se laisser ébranler. Lorsqu’un critique du magazine Down Beat avait demandé à Clarke si un musicien avait déjà changé son fusil d’épaule en raison des critiques de la presse, il avait simplement rétorqué: "I've seen guys do that, and I've seen them go right down the drain, too. That's one thing that an artist can't do--if any creative person starts listening to other people, he goes down." Déterminé à continuer d’explorer différents styles, Clarke avait défendu le caractère éclectique de sa musique en ces termes: ‘’It would get boring for me if I just did one thing and played just one type of music for the rest of my life. I don't think I could take it." Dans une entrevue accordée au magazine Rolling Stone, Clarke avait tenu à préciser: "I know it upsets some people, but I could never be a conservative jazz musician."
Mais il y avait parfois des revirements étonnants. Reconnaissant qu’il avait peut-être été trop sévère avec Clarke, le critique Chris Albertson écrivait: "I used to think of Stanley Clarke as one of the defectors, a jazz man drawn away from his art by the waving of the green. Now I am inclined to think that I did Clarke an injustice." Caractérisé par un remarquable charisme et par une grande présence sur scène, Clarke avait inspiré le commentaire suivant à Bill Milkowski du magazine Down Beat: "Clarke remains the same crowdpleaser he always was, an engaging presence with a flashing smile, playing up the rock theatrics during his explosive solos."
Stanley Clarke a épousé Carolyn Helene Reese le 29 novembre 1974. Le couple a eu un fils, Christopher Ivanhoe. Tout comme Chick Corea, Clarke était membre de l’Église de Scientologie.
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SOURCES:
‘’Stanley Clarke.’’ Wikipedia, 2023.
‘’Stanley Clarke.’’ National Endowment for the Arts, 2023.
‘’Stanley Clarke Biography.’’ Net Industries, 2023.
‘’Stanley Clarke, bass-playing jazz legend: Something Else! Interview’’. Something Else, 2023.
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