#Spianata delle Moschee
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ISRAELE DELLA DESTRA EBRAICA, POST-DEMOCRAZIA ALLO SBANDO
Israele-Palestina 15 Agosto 2024 di Piero Orteca Il governo ‘politico’ attizza la guerra e i militari frenano, cercando di evitare un’incontrollabile escalation. In questo mondo, che si è rivoltato sottosopra, nel quale i generali fanno i pacifisti e il premier Netanyahu sembra colto da foie bonapartiste, spicca l’azione irresponsabile della destra messianica e nazionalista.Dopo dieci mesi di…
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Stanno cercando il pretesto per ucciderli tutti.
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Ministro israeliano visita la Spianata delle Moschee. Palestina: "Provocazione senza precedenti"
Ben Gvir, esponente dell'estrema destra, ha passeggiato con la scorta nel luogo sacro, respingendo le minacce di Hamas
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L'Iran all'Onu invoca il diritto all'autodifesa, "non abbiamo avuto altra scelta". E Khamenei minaccia Israele
AGI – “Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrera’ la liberazione della Palestina”. Lo ha scritto su X l’ayatollah Khamenei allegando al post le immagini della contraerea israeliana che abbatte droni iraniani sullo sfondo della Spianata delle Moschee. L’Iran e i suoi alleati hanno lasciato contro Israele circa 350 missili e droni iraniani che contenevano un totale di…
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Scontri sulla Spianata e razzi da Gaza
DIRETTA TV Notte di tensione a Gerusalemme con scontri sulla Spianata delle Moschee in Città Vecchia e il lancio di 9 razzi da Gaza verso Israele. Una scintilla – vista anche la situazione in costante fermento in Cisgiordania – che si teme possa appiccare un incendio più vasto durante la Pasqua ebraica e in pieno Ramadan. Anche perché gli incidenti sulla Spianata (il Monte del Tempio per gli…
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Trovo insopportabile il totale sbilanciamento nel giudizio dei Media e di una parte consistente della politica occidentale e europea, quando si tratta di Palestina. Tutti e tutte vorremmo pace in quella parte del Mondo, che questo sia chiaro agli imbecilli che ci accusano di “sostegno ai terroristi”, non appena si prova a ragionare dei diritti negati a un popolo intero, che avrebbe titolo come tutti gli altri alla sicurezza, alla serenità, al benessere e alla dignità. Ma dovrebbe essere ormai chiaro che il maggiore pregiudizio a una soluzione pacifica è la totale assenza di giustizia. L’atteggiamento violento, aggressivo e guerrafondaio di Israele. La sua classe dirigente, sostenuta da orde di fanatici ultra ortodossi incapaci di accettare alcuna ipotesi di convivenza con chi è diverso da loro. Erano settimane che andavano avanti i furti di terra e le occupazioni di abitazioni palestinesi nel quartiere di Sheikh Jarrah. È di ieri mattina la violentissima irruzione dell’esercito israeliano nella Spianata delle Moschee. E si può essere estimatori o meno di Hamas, (e certo non è un suo sostenitore chi scrive), ma l’attacco di ieri sera è precisamente una reazione all’escalation di abusi e brutalità di Israele. È la guerra che funziona così, purtroppo. E in Palestina alla pace hanno tolto ogni possibilità gli israeliani e la connivenza di tanti governi di questa parte del Mondo. Ma i razzi sparati su Gerusalemme non possono essere trasformati nella foglia di fico che maschera le pesanti responsabilità di Israele. Quelle storiche e quelle attuali. E quando si fa il bollettino dei caduti e dei feriti guardate sempre bene fotografie come questa, sagome invisibili di innocenti, che riempiono gli ospedali, le strade bombardate, gli obitori improvvisati, i cimiteri. Non si tratta di soldati né miliziani, di terroristi o generali. Sono bambini. E ieri, nella carneficina scatenata dalla stella di Davide, ne sono morti tanti. Michele Piras
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Perché, agli occhi di molti sovranisti nostrani, la sostituzione etnica in Europa è più importante della sostituzione etnica in Palestina?
E perché, agli occhi degli antirazzisti nostrani, palestinian lives don't matter?
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Viaggio nella Grande Bellezza, arriva la puntata-evento su Gerusalemme
Viaggio nella Grande Bellezza, arriva la puntata-evento su Gerusalemme. Appuntamento speciale con "Viaggio nella Grande Bellezza" e Cesare Bocci, in vista del prossimo Santo Natale, con la puntata-evento La Terra di Gerusalemme, in onda domenica 18 dicembre in prima serata su Canale 5. Città di una bellezza speciale e senza eguali, Gerusalemme, da sempre, è al centro della storia dell’uomo e di forti diatribe politiche e religiose. Simbolo millenario, più volte distrutto e altrettante ricostruito, è un luogo conteso perché considerato il più sacro al mondo da tre differenti religioni. Questo nuovo viaggio nella grande bellezza inizia sull’altopiano di Masada, da cui Bocci parte alla scoperta di Israele, territorio in cui si fondono storia, religione, tradizioni millenarie e modernità. Una terra che, dagli albori dell’umanità, ha una relazione fortissima con la religione: santa per gli ebrei, perché è la terra dei loro antenati; santa per i musulmani, perché è la terra dell’ascesa al cielo di Maometto; santa per i cristiani, perché è la terra di Gesù. Un percorso di accecante bellezza, che si dipana tra le meraviglie della Fortezza di Masada, Qumran e il Mar Morto; la Spianata delle Moschee, il Monte del Tempio e la Cupola della Roccia; il Santo Sepolcro, anche nella quiete della notte; la Grotta di Betlemme e la Galilea; il Muro Occidentale e il suo tunnel; la Città Vecchia e vicoli del Suk, per conoscere le tradizioni degli ebrei ortodossi e i segreti della piccola comunità armena. Molte, le voci e le testimonianze presenti nel corso de La Terra di Gerusalemme. Tra queste: Sua Beatitudine Monsignor Pier Battista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini; Samuel Rabinovitch, Rabbino responsabile del Muro Occidentale; Padre Amedeo Ricco, dell’Ordine dei Frati Minori, archeologo; Padre Alberto Pari, dell’Ordine dei Frati Minori; Adolfo Roitman, curatore del Santuario del Libro; Adeeb Al-Hussein, custode del Santo Sepolcro; Dan Bahat, archeologo; Antonella Bellantuono, storica del Giudaismo; Simcha Rotem, combattente del Ghetto di Varsavia. "Viaggio nella Grande Bellezza" ripropone e si distingue per tecniche di ripresa di ultima generazione, efficaci per offrire punti di osservazione privilegiati e svelare scorci rari o inediti. La regia garantisce assenza di artifici, ritmo e uno stile che evita gli schemi della documentaristica tradizionale. Il programma è stato realizzato on field, in otto di giorni consecutivi, con molte riprese in notturna. Il montato finale ha una durata di 140’ circa, a fronte di oltre 100 ore di girato. VNGB è una produzione RTI, scritta da Raffaella Soleri, con la collaborazione di Silvia Ladisa e la consulenza editoriale di Marcello Fidanzio. Produttore RealLife Television, Maurizio Rasio e produttore esecutivo RealLife Television, Matteo Baroni. Capo struttura Mediaset, Elsie Arfaras e produttore esecutivo Mediaset, Monica Paroletti. Direttore della fotografia, Daniele Poli e regia di Roberto Burchielli. "Viaggio nella Grande Bellezza" è un progetto a cura di Giuseppe Feyles. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Eyes on the world #42
Ultimo mese di primavera leggermente meno turbolento. Leggermente.
Se il conflitto tra Israele e Palestina sembra - al momento - in fase di stallo, altri fronti attirano l’attenzione mondiale.
Ma torniamo un attimo in Medioriente. Partiamo! 👇
🇵🇸🇮🇱 Lo scorso giovedì #Israele e #Hamas si sono accordate per un cessate il fuoco più che mai necessario dopo 11 giorni di guerra. In questo lasso di tempo, sono stati uccisi 232 palestinesi e 11 israeliani. Sembra sia stato l’Egitto a mediare tra le due parti. Sarà rispettato? Dal raggiungimento dell’accordo, non ci sono stati più né bombardamenti né lanci di razzi da una parte all’altra. La situazione è comunque appesa a un filo. Sia Israele che Hamas pensano di aver “vinto la guerra”, dopo aver ottenuto l’accordo. Da un lato, Israele ha ridotto l’arsenale in possesso dei palestinesi, distruggendo punti strategici sparsi nel territorio e numerosi tunnel vitali per il trasferimento di beni e armi da e verso la Striscia di #Gaza. Anche il premier Netanyahu ne è uscito rafforzato, riunendo sotto la sua ala numerosi detrattori politici per difendere Israele e appoggiare la sua azione militare pubblicamente. La tregua però non ha fatto piacere alla destra più radicale, che ha accusato il primo ministro di aver interrotto i bombardamenti troppo presto. Hamas, dal canto suo, si è affermata come forza trainante del popolo palestinese, oscurando totalmente la fazione moderata nota come Fatah che controlla la Cisgiordania. Hamas si è introdotto nelle proteste a #Gerusalemme contro gli sfratti e ha lanciato i primi razzi verso la città stessa pur sapendo di entrare in un conflitto che mai avrebbe potuto vincere. Abbiamo più volte evidenziato la disparità di assetti militari e armi tra gli schieramenti. Ma l’obiettivo di Hamas è sempre stato imporsi come prima forza nel movimento palestinese, riuscendoci. Resta da dire che le questioni scatenanti dell’ennesimo capitolo del conflitto tra Israele e Hamas sono ancora aperte, poiché gli israeliani non hanno mai detto apertamente di voler bloccare le azioni della polizia nella Spianata delle Moschee o interrompere lo sfratto delle famiglie dal quartiere Sheikh Jarrah.
🇲🇦 La città di #Ceuta ha attirato le attenzioni di molti ultimamente. Migliaia di migranti sono approdati sulle coste di questa exclave spagnola in #Marocco, una vera e propria cittadina europea ma in territorio africano. Non è stato uno sbarco alla pari di altri. Tra lunedì e martedì la città è stata raggiunta da oltre 8 mila migranti, e la metà di loro è stata già espulsa con l’aiuto dell’esercito. Cosa ha permesso a questi migranti di lasciare il Marocco e approdare, formalmente, in #Spagna? Le autorità marocchine avrebbero smesso di sorvegliare le frontiere, consentendo ai migranti di partire senza difficoltà. Tra questi, almeno 1.500 sarebbero minorenni. Ceuta è abitata da poco più di 80 mila abitanti e l’arrivo dal nulla di oltre 5.000 persone ha creato non pochi disagi, acuendo delle tensioni tra Marocco e Spagna che durano da anni. Alla base sembra esserci il consenso dello stato iberico ad accogliere in un ospedale spagnolo Brahim Ghali, segretario generale del movimento Fronte Polisario, perché malato di Covid. Per chi non lo sapesse, l’uomo è a capo di un gruppo di persone che, da oltre 40 anni, lotta per controllare la zona del Sahara occidentale. Accogliere Ghali, secondo il Marocco, è stato un affronto molto grave, tanto da minacciare la Spagna di possibili ripercussioni. Inoltre, al supporto che Donald Trump diede al Marocco nel riconoscerne l’autorità su quei territori, la stessa Spagna seguì l’#ONU nell’identificare il Fronte Polisario come rappresentante legittimo del popolo saharawi (che vive in alcune zone del Sahara occidentale). Come se non bastasse, sia Ceuta che Melilla (altra exclave spagnola in Marocco) sono da sempre rivendicati da quest’ultimo come territori propri. Le espulsioni dei migranti sono avvenute in modo discutibile, senza dare possibilità ai migranti di fare regolare richiesta di asilo e senza che la Convenzione europea dei diritti umani venisse rispettata. Il “rilassamento” dei controlli al confine marocchino va interpretato come gesto per mettere pressione alle autorità spagnole per ottenere più fondi per gestire le migrazioni o per aumentare il proprio potere rispetto a questioni delicate come queste.
🇮🇹 Passiamo al nostro paese per un momento. Come procede l’emergenza Covid? Non sembra più così acuta, i contagi calano vistosamente e, da domani, tutta #Italia sarà in #zonagialla. L’ultima regione rimasta arancione era la Valle d’Aosta. Il tanto odiato coprifuoco è stato spostato dalle 22 alle 23; dal 7 giugno (qualora i dati lo consentiranno) slitterà alle 24, per poi venire abolito tra un mese circa. Da domani riapriranno anche le palestre e dal 1° giugno sarà consentito anche il servizio al chiuso a pranzo e cena per i ristoranti. Inoltre, la certificazione verde (ovvero quella di avvenuta vaccinazione) avrà una validità di 9 mesi dalla data di completamento del ciclo vaccinale. Dal 1° giugno sarà anche ammesso il pubblico agli eventi sportivi all’aperto, mentre un mese dopo anche al chiuso (il tutto entro i limiti di non più di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso). Ancora niente da fare per discoteche e sale da ballo. Alcune fonti interne al governo parlano di zona bianca prevista dal 1° giugno per Friuli, Molise e Sardegna, seguite una settimana dopo da Abruzzo, Veneto e Liguria, ma ancora mancano i dati a supporto. Discussioni sulla campagna vaccinale hanno riguardato la possibilità di completare il ciclo in vacanza, dal momento che molti potrebbero non essere nella propria regione al momento della seconda somministrazione. Alcune regioni hanno pensato di proporsi per aiutare i vacanzieri nei luoghi di villeggiatura, ma restano evidenti problematiche tecniche: ogni regione ha gestito le vaccinazioni in modo diverso, ognuna con il proprio database e i propri registri. Risulterebbe quindi quantomeno caotico pensare di mischiare dati di regioni diverse o di pensare a nuovi piani, dal momento che un po’ dappertutto si sta vaccinando senza un criterio ben preciso (alcune stanno vaccinando i 40enni senza aver prima messo in sicurezza i soggetti fragili). Inoltre si creerebbero evidenti discrepanze tra le distribuzioni delle dosi, che danneggerebbero i residenti a discapito dei turisti. È stato approvato intanto il decreto #Sostegni bis, con nuovi finanziamenti per oltre €40 mld a sostegno di aziende e lavoratori colpiti maggiormente dalla pandemia.
📱 #Apple e #Cina, un rapporto tanto redditizio quanto controverso. La mela più famosa al mondo è una delle aziende più ricche e potenti al mondo grazie al paese governato da Xi Jinping, dove avviene la maggior parte della produzione a prezzi abbastanza irrisori. Questo rapporto molto stretto ha consentito alla Cina di spingere verso compromessi favorevoli alla sua volontà di controllare gli utenti da sempre più vicino. È il New York Times ad aver fatto luce su questa situazione, evidenziando come Apple abbia accolto richieste di censura e di “rilassamento” nella tutela alla privacy dei consumatori cinesi. Tim Cook, successore di Steve Jobs alla guida dell’azienda, ha beneficiato della capacità produttiva cinese, assemblando e vendendo a velocità molto elevate i propri prodotti senza necessariamente avere un magazzino imponente. Nemmeno l’espansione in paesi limitrofi ha tolto il primato dei siti produttivi alla Cina, costringendo Apple ad avere un rapporto sempre più vincolante. Già nel 2016, venne approvata una legge che obbligava la conservazione dei dati personali raccolti su territorio cinese nella stessa Cina, e Apple fu la prima interessata, essendo obbligata a cedere tutte le informazioni a società gestite dal governo stesso. Secondo Apple, sarebbero state solo 9 le richieste di accesso a dati riservati, ma osservatori pensano che il numero possa essere molto più alto, non essendo necessaria l’autorizzazione dell’azienda per ottenere le informazioni. Persino le app autorizzate a entrare nell’App Store cinese, come prevedibile, ricevono un’attenta analisi da parte delle autorità e bocciate in caso contengano contenuti che facciano riferimenti a rivolte e movimenti anti-governativi. Nel 2017 sembrano essere sparite almeno 55.000 applicazioni dallo store cinese, tra cui app per incontri, messaggistica e news di testate estere. Com’è facile credere, il rapporto controverso ha come fulcro la violazione dei diritti dei lavoratori che si trovano all’interno di queste filiere tech. #Google fu una delle poche aziende a non censurare i contenuti sulla versione cinese del proprio motore di ricerca, mettendo – de facto – fine alla sua presenza nel paese stesso.
🧪 Un nome nuovo potrebbe entrare nella lotta al coronavirus: #CureVac. Parliamo di un’azienda tedesca, che ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca contro i tumori e malattie basate su RNA messaggero. Proprio su quest’ultimo si sono sempre concentrati i suoi sforzi, al fine di utilizzarlo in modo utile per la nostra salute, esattamente come BioNTech. Ingmar Hoerr è un biologo tedesco molto stimato, cofondatore di CureVac, che ha iniziato a studiare i benefici dell’mRNA iniettato in alcune cavie da laboratorio. In questo modo sono iniziati i primi studi per scatenare risposte immunitarie indotte dalla presenza di proteine estranee iniettate in un altro corpo. Il know-how di CureVac è sembrato da sempre molto più avanzato dei competitor BioNTech e Moderna, riuscendo a rendere stabile l’mRNA anche a temperature meno basse. Esplosa la pandemia, l’azienda non riuscì a ottenere subito le ingenti risorse di cui necessitava, facendo slittare di molto le sperimentazioni di un ipotetico vaccino anti-Covid. Al momento ci troviamo nella fase 3 ed entro pochi giorni dovremmo ricevere i risultati definitivi (quelli preliminari sembrano essere incoraggianti). L’Agenzia europea per i medicinali (#EMA) sta già analizzando i test clinici per velocizzare le procedure di autorizzazione, che però ancora non ha una data precisa. Vista la mole di dosi da produrre (sulla carta), CureVac ha già preso accordi con aziende farmaceutiche di rilievo come GSK, Bayer e Novartis. La possibilità di essere conservato anche a temperature più basse ha attirato l’interesse di paesi con meno risorse dei più avanzati.
💲 Torniamo un attimo in Cina, ma parliamo di #Bitcoin stavolta. La Banca Centrale Cinese ha annunciato pochi giorni fa che i pagamenti con i token digitali non sono più autorizzati. Essendo uno degli stati più influenti ed economicamente attivi al mondo, questo annuncio ha avuto un contraccolpo molto forte sulla “stabilità” dei Bitcoin, il cui valore (giorno 19 maggio) è crollato notevolmente. La situazione non era già rosea in seguito all’annuncio di #ElonMusk di qualche giorno prima: il miliardario infatti ha cambiato idea sull’acquisto delle macchine di #Tesla utilizzando la criptovaluta, evidenziando (a ragione) come il sistema inquini ancora eccessivamente perché valga la pena sostenerlo. Non un passo indietro troppo deciso, ma di certo importante. Dopo l’annuncio del governo cinese, il valore della cripto ha raggiunto un minimo di 30.101 $, perdendo il 30% circa. Poco dopo ha recuperato leggermente (+8%) circa, ma tanto è bastato per far sì che numerosi investitori si liberassero della moneta per evitare perdite più ampie. Nell’aprile scorso, i Bitcoin hanno raggiunto la cifra record molto vicina a 65 mila $, mentre al momento ci si è assestati su circa 33.000 $. Avete delle cripto da parte? Occhi aperti!
Pronti per le menzioni d’onore? Eccole! 👇
- Il governatore Repubblicano del Texas Greg Abbott ha firmato una legge molto restrittiva che consentirà di ricorrere all’aborto nello stato solo entro le prime 6 settimane di gestazione. Dopo così poco tempo, molte donne non sanno nemmeno di essere incinte.
- A causa del sempre minore utilizzo, Microsoft ha deciso di chiudere il 15 giugno 2022 #InternetExplorer, uno dei browser più famosi nella storia di internet.
- Ricordate Carola Rackete? La comandante della Sea Watch 3, che quasi 2 anni fa sbarcò a Lampedusa violando il blocco imposto dall’allora ministro dell’Interno Salvini, non sarà processata perché – per il ruolo che ricopriva – aveva il dovere di portare in un porto sicuro i 42 migranti soccorsi settimane prima.
- I #Maneskin, dopo la vittoria a Sanremo, trionfano anche all’Eurovision Song Contest 2021 tenutosi a Rotterdam.
- La #TrumpOrganization, l’azienda dell’ex presidente USA Donald Trump, già indagata per reati finanziari, dovrà affrontare anche un’indagine penale. Questa si basa su crimini secondo cui si sarebbe manipolato il valore delle proprietà per ottenere prestiti favorevoli e sgravi fiscali.
- La costa occidentale dell’#India è stata colpita da un ciclone, #Tauktae, che ha creato moltissimi disagi alla popolazione e oltre 40 vittime. È il più potente nella zona da almeno 20 anni e si aggiunge alla situazione pandemica critica.
- Arrestati dei sospettati per la morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio in Repubblica Democratica del Congo.
- Il presidente americano #JoeBiden ha annunciato che a giugno inizierà a donare per la prima volta ad altri paesi 20 milioni di dosi dei 3 vaccini autorizzati in #USA (Pfizer, Moderna e J&J). Aveva già donato 60 milioni di dosi AstraZeneca, la cui somministrazione lì non è stata autorizzata. L’UE intanto ha firmato un altro contratto con Pfizer valido fino al 2023, ma l’Ungheria non ne farà parte.
- Si è spento all’età di 76 anni Franco Battiato, uno dei cantautori italiani più amati.
- La Camera degli USA ha approvato la legge per l’istituzione di una commissione indipendente per giudicare i fatti del 6 gennaio scorso. Il provvedimento ora passerà al Senato, dove necessita di 60 voti totali su 100. 10 senatori repubblicani dovranno votare a favore.
- In via di definizione la situazione in Catalogna, dove i due maggiori partiti indipendentisti (Esquerra Republicana e JuntsxCat) si sono accordati per la formazione di un nuovo governo.
- La destra italiana ha presentato un decreto parallelo al #ddlZan, il Ronzulli-Salvini, annesso al primo senza votazione. Si tratta di un provvedimento dai testi profondamente diversi, secondo molti addirittura abrogativo del ddl Zan.
- Iniziano i playoff #NBA 2021, non senza sorprese. Nella prima giornata, i Mavericks sorprendono i Clippers favoriti, i Nets superano i Celtics, i Bucks hanno la meglio all’ultimo sugli Heat e i Trailblazers passano sui Nuggets.
- L’iceberg più grande del mondo (4.320 km2) si è staccato dall’#Antartide. È più grande dell’isola di Maiorca. L’Agenzia spaziale europea lo ha individuato grazie a delle immagini satellitari.
- Due attacchi informatici hanno colpito il sistema sanitario irlandese negli ultimi 10 giorni. Moltissimi dati sono stati tenuti in ostaggio e liberati in seguito con la collaborazione degli hacker stessi. Un attacco simile, diretto – come detto settimana scorsa – a uno dei più grandi oleodotti americani (Colonial Pipeline), si è concluso con il pagamento di $4,4 mln.
- La crisi pandemica in India sta influenzando le dosi di vaccino destinate a COVAX, il programma dell’OMS per distribuirle nei paesi più poveri del mondo. I rallentamenti del Serum Institute indiano, il principale produttore di vaccini nel mondo, hanno provocato la mancanza di circa 140 milioni di dosi.
- In seguito all’incidente capitato alla portacontainer Ever Given, sono iniziati i lavori per ampliare il Canale di Suez, creando una seconda corsia nel primo tratto (dove di solito riesce a passare una nave alla volta).
- UE e USA hanno stabilito una tregua sui dazi commerciali che il precedente governo Trump aveva imposto. Il tentativo è di recuperare i buoni rapporti dopo le dispute iniziate nel 2018.
- L’azienda telefonica americana AT&T ha annunciato che fonderà la #WarnerMedia con il gruppo Discovery. Nelle sue intenzioni c’è la creazione della seconda compagnia di intrattenimento più grande al mondo che possa competere con le altre big del settore (Disney, Netflix, ecc). Il valore della nuova società si aggira sui $132 mld.
- Le elezioni in Cile si sono concluse con un’inaspettata sconfitta della destra e una sorprendente ascesa dei candidati indipendenti, che adesso – insieme ad alcuni esponenti di sinistra – dovranno mettere mano alla Costituzione per riscriverla.
- Zhang Yiming, CEO di ByteDance (la società cinese che possiede TikTok), ha annunciato le sue dimissioni per la fine del 2021.
- Martedì scorso l’azienda di moda Valentino ha deciso che dal 2022 non venderà più pellicce, aggiungendosi ai vari Versace, Gucci, Prada e Armani.
- È iniziato a Parigi il processo all’ex presidente Nicolas Sarkozy nell’ambito dell’affaire Bygmalion, secondo il quale avrebbe ricevuto finanziamenti illeciti per la campagna elettorale del 2012 (poi persa contro François Hollande).
Alla prossima 👋
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Mediterraneo, mare di pace?
13 maggio 2021
Mare senza pace, il Mediterraneo. Una volta culla di civiltà, oggi teatro di vicende tristi, drammatiche, assurde.
Ieri, pensando al Mediterraneo si andava alle civiltà che su di esso erano fiorite: Fenicia, egizia, ellenica, cartaginese, romana, oggi non si può non pensare alle immani tragedie che esso richiama alla mente.
Prima tra tutte quella del popolo palestinese, aggredito quotidianamente dalla protervia sionista che, erodendo continuamente e occupando un territorio non suo, costringe nel dramma dell’incertezza della Patria un intero popolo.
Israele, con metodi subdoli, incurante del più elementare diritto internazionale, l’inviolabilità dei confini di una Nazione, si appropria, quotidianamente, di porzioni di territorio, relegando i palestinesi in spazi sempre più angusti, circoscritti, controllati.
Ricordiamo come la genesi di tutto risalga all’improvvida decisione, presa dalle Nazioni vincitrici del secondo conflitto mondiale, di realizzare in territorio palestinese una Nazione: Israele.
Già quest’atto fu una soverchieria, un atto violento perpetrato ai danni di un popolo che vide imporsi la presenza di una comunità, organizzata in Nazione, che strideva con il proprio diritto a vivere la loro storia.
La creazione artificiale di Israele, ricordiamolo, fu un’esigenza per gli Stati vincitori del conflitto mondiale.
Servì soprattutto agli Stati Uniti per stabilire una testa di ponte in un’area a forte propensione nazionalista, che, assieme all’Italia, avrebbe rappresentato gli interessi americani nel quadrato euro-mediorientale.
Da allora Israele, godendo la protezione della più forte potenza mondiale, l’ha fatta da padrone. Ha continuamente, e in barba ad ogni richiamo internazionale, allargato il proprio territorio; condotto una politica di snaturamento della realtà palestinese; introdotto l’apartheid.
Il controllo delle alture del Golan, l’allargamento territoriale nella striscia di Gaza, il controllo della spianata delle moschee, la proclamazione di Gerusalemme a Capitale dello stato ebraico, sono solo alcune delle azioni oppressive messe in atto da Israele.
A questo si aggiunga il controllo dell’energia elettrica, dell’acqua potabile, del mare antistante Gaza, di ogni attività economica di rilievo e si ha il quadro della drammatica situazione che vive quotidianamente la Nazione Palestinese.
Una costante pressione che sfocia in legittimi atti di rivolta cui seguono, inesorabilmente, attacchi indiscriminati da parte israeliana, che provocano morti e distruzioni. Ciclicamente, costantemente.
Altra drammatica situazione è quella che si vive nell’Africa Settentrionale. La Libia, dalla scomparsa di Gheddafi non riesce a trovare un attimo di pace. Troppi sono gli interessi internazionali che le ruotano attorno per sperare in un avvenire di serenità.
Oltre ai conflitti interni, la Libia è anche il valico verso l’Europa per la transumanza umana voluta dai negrieri del XXI secolo, dal padronato cosmopolitico. Spostamenti di masse di clandestini alla ricerca di una condizione di vita migliore che ha ripercussioni negative sull’Europa, per ciò che comporta da punto di vista socio economico, ma che ha risvolti ancora più drammatici per la Sicilia (Lampedusa) che è il primo approdo per questi disperati.
Altro problema è quello che interessa le attività di pesca che nel Mediterraneo si svolgono. La nostra marineria è costantemente oggetto di attacchi da parte delle forze armate libiche e tunisine che, arbitrariamente, ritengono di limitare l’esercizio della pesca in acque internazionali praticato dalla nostra flottiglia.
A questo si aggiungono, è notizia di questi giorni, le aggressioni dei marinai turchi ad alcuni nostri pescherecci di Mazara, in un crescendo d’intimidazioni internazionali che non possono essere tollerate e che richiedono una presa di posizione chiara e decisa, in difesa dei nostri legittimi diritti, da parte del Governo italiano.
La summa di tutto questo ci consegna un Mar Mediterraneo continuo scenario di fatti drammatici, le cui soluzioni sembrano lontane dal concretarsi, anche per l’ignavia di un’Europa assente nella difesa del Diritto internazionale e di un’Italia incapace di tutelare i propri legittimi interessi.
Mario Settineri
Responsabile Politiche Mediterranee MSFT
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Cisgiordania, dimostrazione di forza dell'estrema destra
Migliaia di coloni israeliani in marcia, anche membri dell'esecutivo. Altre vittime, tensioni e militari sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme
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Fedeli in preghiera sulla Spianata delle Moschee
Primo venerdì del Ramadansource
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27 novembre 2020, Venerdi
Il regno hascemita, alla luce delle conversazioni tra Israele e Arabia Saudita, vuole tutelare il suo status di guardiano della spianata delle moschee.
Vincere solo nelle grandi città è un problema per il Partito Democratico americano.
In Africa sempre più presidenti modificano la costituzione per restare al potere.
100 libri raccomandati dal New York Times.
Libro: Togliatti, la fabbrica della Fiat. In Russia.
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“Siamo un gruppo di giovani ebree ed ebrei italiani. In questo momento drammatico e di escalation della violenza sentiamo il bisogno di prendere la parola e dire #NotInOurNames (...) Diciamo Not In OurNames: -gli sfratti a Sheikh Jarrah e la conseguente repressione della polizia -gli ultimi episodi repressivi sulla Spianata delle Moschee -il governo israeliano che pretende di parlare a nome di tutti gli ebrei, in Israele e nella diaspora -i giochi di potere (di Netanyahu, Hamas, Abu Mazen) che non tengono conto delle vite umane -i linciaggi e gli atti violenti che si stanno verificando in molte città israeliane -il bombardamento su Gaza -il lancio di razzi indiscriminato da parte di Hamas -la riduzione del dibattito a tifo da stadio -l’utilizzo strumentale della Shoah sia per criticare che per sostenere Israele -le posizioni unilaterali e acritiche degli organi comunitari ebraici italiani -gli eventi di piazza organizzati dalle comunità ebraiche con il sostegno della classe politica italiana, compresi personaggi di estrema destra e razzisti -la narrazione mediatica degli eventi in Medio Oriente che non tiene conto di una dinamica tra oppressi e oppressori -qualunque iniziativa e discorso che veicoli rappresentazioni islamofobe e antisemite La situazione attuale rappresenta l'apice di un sistema di disuguaglianze e ingiustizie che va avanti da troppi anni: l’occupazione israeliana dei Territori Palestinesi e l’embargo contro Gaza incarnano l'intollerabile violenza strutturale che il popolo palestinese subisce quotidianamente. Condanniamo le politiche razziste e di discriminazione nei confronti dei palestinesi. (...) Pur coscienti che antisionismo non sia sinonimo di antisemitismo, osserviamo come un antisemitismo non elaborato, che si riversa più o meno consciamente in alcune delle giuste e legittime critiche alle politiche di Israele, rende alcuni spazi di solidarietà difficili da attraversare. Si tratta di una impasse dalla quale vogliamo uscire, per combattere efficacemente ogni tipo di oppressione.” La campagna anti Israele dei giovani ebrei italiani.
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Coronavirus in Spagna numero più basso di contagi da marzo. Riaperta ai fedeli la Spianata delle moschee a Gerusalemme - #Coronavirus #Spagna #numero #basso http://dlvr.it/RXjkby
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Diocesi di Frosinone pellegrinaggio diocesano Gerusalemme, spianata delle moschee (presso Jerusalem, Israel) https://www.instagram.com/p/B0Yayz8Ilu5/?igshid=ipnf19fgd9y6
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