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Finferli, Finferle e molti altri funghi. Aggiornamento funghi 12-01-2024
[vc_row][vc_column][vc_column_text] I Funghi in tempo reale di metà gennaio 2024 Aggiornamento funghi 12-01-2024 – la quiescenza Per l’aggiornamento funghi 12-01-2024 iniziamo subito col dire che, parte con la marcia ben ingranata la stagione fungina 2024 e, a quanto pare non soltanto con i tipici funghi lignicoli invenali ma anche con diverse specie terricole, specie fungine che, normalmente…

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#Aggiornamento funghi#Calendario dei funghi#Conifere#Finferle#Finferli#Funghi Gennaio#Funghi in tempo reale#Funghi Invernali#Gennaio 2024#Inverno#Latifoglie#Nascite#Nascite funghi#Sempreverdi
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Cespugli sempreverdi per zone all'ombra
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Sabato sera d'agosto in paese

“Amare od aver amato, basta: non chiedete nulla, dopo. Non è possibile trovare altre perle nelle oscure pieghe della vita: amare è essere completi” (Victor Hugo)
“Spesso ci sono più cose naufragate in fondo a un’anima che in fondo al mare” (Victor Hugo)
“Vivere è simile all’arte del disegnare, solo che si fa senza la gomma” (Victor Hugo)
“Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai.” (Gabriel Garcia Marquez)
“Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza come nel momento in cui amiamo.” (Sigmund Freud)

Era passata da poco la mezzanotte. Fra un po’ avrebbero finito la serata, nel pub della cittadina in cui anche Mario, rappresentante di commercio, era nato e dove tornavano ogni estate per le vacanze. Quello era decisamente il loro posto dell’anima. Lui suonava la chitarra, nel loro gruppo. Si ritenevano a buon diritto una “jazz band”, ma poi in pratica suonavano di tutto: oltre agli standard di jazz, eseguivano impeccabilmente brani rock dei gloriosi anni sessanta-settanta e canzoni italiane sempreverdi.

Che poi alla fine erano queste ultime, quelle che facevano battere il piedino a tutti. Erano bravissimi: anche gli altri componenti della band erano tutti professionisti fuori sede da decenni. Un professore, un ingegnere, un poliziotto e un dermatologo. Uomini maturi che si riunivano puntualmente in paese nell'agosto di ogni estate. Tutto l’anno ognuno nella propria città si impegnava e proponeva spunti agli altri via web.

Si scambiavano idee e brani, mantenendo così viva la loro grande passione per la musica. Accadde che quel sabato, verso la fine, durante una pausa, gli altri quattro membri della band erano già scesi dal palco: chi per andare a fare pipì, chi a bere una birra. Ma Mario invece era rimasto ancora un attimo seduto, con lo strumento in grembo. Perché gli sembrava di aver improvvisamente scorto, all’ultimo tavolo in fondo e nell’angolo buio del locale, il viso di Sonia.

All’epoca, primi anni settanta, avevano entrambi diciott’anni. Lui aveva avuto in regalo in estate dai genitori una bellissima e fiammante motocicletta Gilera 124 con cui la portava in giro e grazie alla quale potevano appartarsi lontani dalla città. Di lei era innamoratissimo e anche Sonia sembrava ricambiarlo. Amavano entrambi il rock inglese: Yes, Genesis, King Crimson, Gong, Gentle Giant…

Tra gli italiani, erano entrambi fan di Lucio Battisti; come tutti in quel periodo. E sulla moto ovviamente spesso cantavano a squarciagola “Il tempo di morire” (motociclettaa… dieci accappìììì…) e poi altre canzoni dell’epoca, quelle che oggi chiameremmo a buon diritto “evergreen.” Stettero insieme solo un altro inverno e la successiva estate, giusto il tempo di passare l’esame di stato. Lui era convinto che l’avrebbe sposata. Le aveva giurato amore eterno.

Faceva nella sua testa mille progetti. Lei invece a settembre a bruciapelo gli distrusse il cuore. Dal juke box del baretto in cui si videro l’ultima volta prima di lasciarsi si sentiva “L’Aquila” di Lucio Battisti. Questo le diede il coraggio e lo spunto per farlo: gli disse perciò che lei si sentiva come un’aquila. Che era nata libera e perciò troppo costretta in quel paesello; voleva andarsene e avere molto di più, dalla vita. Infatti dopo qualche giorno si trasferì a Roma per frequentare l’università.

Mario seppe in seguito che forse non era stato estraneo alla faccenda un altro giovane che l’aveva incantata a sua insaputa quando ancora stavano insieme. Stupido, ingenuotto, farlocco: non s'era accorto di nulla! Dopo aver rammendato - ma non curato - il suo cuore, anch’egli si iscrisse all’università. Nelle sue intenzioni da sempre avrebbe voluto anche lui scegliere Roma, ma per ragioni ovvie d’orgoglio preferì darci un bel taglio e scelse Pisa. Nessun dolore.
Tu mi sembri un po’ stupita - Perché rimango qui indifferente Come se tu non avessi parlato - Quasi come se tu non avessi detto niente
Ti sei innamorata - Cosa c'è, cosa c'è che non va? Io dovrei perciò soffrire da adesso - Per ragioni ovvie d'orgoglio e di sesso
E invece niente, no, non sento niente, no - Nessun dolore -Non c'è tensione, non c'è emozione - Nessun dolore
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E adesso nel pub quella lì in fondo era lei: ne era sicuro. Scherzava e rideva assieme ai suoi amici di tavolo. Forse uno di loro era suo marito. O forse no. Era la prima volta che la rivedeva dopo moltissimi anni e gli sembrava sempre bellissima. Gli venne spontaneo: rialzò il volume dell’amplificatore e piano, da solo iniziò a suonare “L’aquila”. Dopo un’era geologica fu la prima volta.

Perché era un brano che categoricamente si rifiutava di suonare, coi suoi amici. Loro sapevano, capivano e lo rispettavano. Chi l’ha detto che dopo un po’ di tempo qualsiasi rancore sparisce: per la freddezza e l’egoismo con cui era stato liquidato, ancora dopo decenni provava soltanto un’intensa rabbia. Una pena sorda nel cuore. Eppure cominciò a suonare in modo dolcissimo.

Erano, gli arpeggi iniziali, a loro modo inesorabili e penetranti: rimandavano a una canzone che era impossibile non riconoscere. Il timbro caldo che scaturiva dalle sue dita portava l’armonia in alto. Senza ancora la melodia vocale inconfondibile: un accompagnamento armonico nudo, scarno ma bellissimo. Lei si fece seria: di sicuro ora l’aveva riconosciuto. Le era tornato in mente il brano e quell’espressione della donna fu l’ultima che vide, perché subito dopo abbassò il viso e si concentrò sui tasti, sulla diteggiatura e sulla dinamica dell’esecuzione.

Sentì appena la voce di lei che da lontano del pezzo iniziava a cantare le parole. Dapprima esitante, poi via via più decisa. Incredibile a dirsi, si fece silenzio nel locale, durante quell’esecuzione drammatica: si percepiva chiara la forte tensione emotiva tra i due. Lontani tra loro dieci metri e trent'anni. Eppure eseguivano il pezzo benissimo, incastrando la melodia della voce con l'armonia degli accordi.

Lei man mano si avvicinò: dal tavolo raggiunse dapprima il centro del pub, più vicina al palchetto. Cantava con una tale intensità che qualcuno si commosse, persino. Aveva una voce stupenda e intonata; lui l’accompagnava e sottolineava le frasi con rara perizia nel fraseggio. Finito di suonare, insieme ma ancora lontanissimi, lei arrivò vicina alla pedana.

Muta, lo fissò per tutto il tempo. Mario non alzò neppure per un momento lo sguardo. Ripose lo strumento nel suo fodero imbottito, che con un rapido movimento mise in spalla. Poi staccò la spina, prese con l'altra mano l’amplificatorino da pub che usava in quelle occasioni, si girò e senza dire una parola se ne andò.
Disse appena ai suoi amici poco distanti e imbarazzati che si sentiva poco bene, che continuassero senza di lui: tanto all’una avrebbero comunque finito e mancava pochissimo. Tornato a casa fece una doccia, si infilò nel letto in silenzio insieme alla moglie che già dormiva serena da tempo.

La guardò a lungo, ritrovò nel comodino, tra i calzini e i libri in perenne standby, un sorriso ancora pulito; le accarezzò i capelli pianissimo per non svegliarla. Si infilò sotto le coperte e finalmente si concesse due lacrime, prima di cadere nel sonno. Lei si girò e nel dormiveglia gli si strinse. Il suo cuore ebbe un lieve sobbalzo. L’amore da qualche parte in lui esisteva ancora, evidentemente.

RDA
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La cucina di casa nuova ha una veranda da cui si vedono vari alberi gialli/arancioni che stanno prendendo le foglie ed è stupendo, e anche da camera mia si vedono in realtà, se ti affacci alla finestra o volgi lo sguardo sulla destra, a fianco del palazzo di fronte. Nelle tre case case degli scorsi due anni dalle finestre si scorgevano pochi alberi o nessuno, da camera mia sempre zero; mentre la casa dove sono cresciuta aveva una vista molto bella, ma gli alberi erano quasi tutti sempreverdi. Invece in questi giorni quando c'è il sole la cucina di qui è un incanto. La luce traspare dalle ancora numerose foglie gialle, in primo piano si vedono quelle che sfumano dall'arancione al marrone, mentre alcune cadono giù leggere. Nella stanza, le piastrelle color ocra del pavimento e quelle cangianti vicino al piano cottura fanno da cornice. Questo quadro nella portafinestra mi rasserena e mi fa sentire accolta, è bello averlo in casa
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Tre vignette sempreverdi (purtroppo) del vignettista iraniano Hamidreza Mosayebi
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Cara Marvel Cinematics Universe,
vengo a noi con questa mia a dirvi che da dopo Avengers Endgame non si capisce più un cazzo. Tranne piccole perle come gli Eternals, i sempreverdi Guardians of the Galaxy e un abbastanza degno recupero di Black Panther dopo la morte assurda di Chadwick Boseman, non ci stiamo capendo più un cazzo, ma veramente, tra puttanate assurde come la serie dedicata Capitan Marvel, una roba oscena che già pensavamo che gli Ant-Man facessero cagare, ma qua proprio lassamo perde (e poi, diciamoci la verità, ma Brie Larson dove l'avete presa, manco alla recita delle medie fa bella figura, e pure quell'altra, Ms. Marvel, una bimbaminkia sempre su TikTok), multiversi che ormai manco gli attori stessi ci capiscono più un cazzo e questa roba se la devono almeno studiare, annunciate che Victor Von Doom lo interpreterà Robert Downey Jr., ma cristoiddio è morto l'altro ieri, ma proprio letteralmente l'altro ieri, come Iron Man e mo' date allo stesso attore un'altra parte, machesfaccimm in tutta Hollywood non ci stava uno libero, e se Robert alla fine si è lamentato che è rimasto a spasso e non tiene più una lira ma allora chekivemuort l'avete fatto morire a fare?
Sì, è vero che l'avete fatto con Chris Evans, prima Johnny Storm dei Fantastici 4 e poi è diventato Captain America, però avete avuto la decenza di far passare dieci anni, chi cazz se lo ricordava più a Chris Evans.
Per favore richiamate quelli bravi, e fate un solo film alla volta in modo tale che uno possa andare a vedere quello dopo senza perdere il senno.
Cordiali saluti.
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"In questo periodo tutti fanno l'albero di Natale, Lloyd".
"Ma pochi possono esserlo, sir".
"Intendi dire decorati e luminosi?"
"Intendo dire con radici e sempreverdi, sir".
"A Natale molti alberi sono finti, Lloyd".
"E son quelli che si smontano facilmente, sir".
"Come certe persone. Giusto, Lloyd?"
"Più che giusto... naturale, sir".
- Simone Tempia - Vita con Lloyd
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colori autunnali alternati da alberi sempreverdi 🍂🌳
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"In questo periodo tutti fanno l'albero di Natale, Lloyd"
"Ma pochi possono esserlo, sir"
"Intendi dire decorati e luminosi?"
"Intendo dire con radici e sempreverdi, sir"
"A Natale molti alberi sono finti, Lloyd"
"E son quelli che si smontano facilmente, sir"
"Come certe persone. Giusto, Lloyd?"
"Più che giusto, naturale, sir"
🦖
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Discesa al calvario




Ci sono momenti in cui la mia anima s'eleva, respira, come ieri sera, passeggiando in un bosco notturno, alle pendici di un castello, tra il crepitare delle foglie e la luna incorniciata da rami sempreverdi o ancora acerbi. Conoscevo quel luogo profondamente, culla di fatiche e nostalgici ricordi, perciò nel buio tetro che lo avvolgeva vi trovai rifugio, liberando tra gli spiriti aghiformi tutti i miei timori. Non era così - come avrebbe potuto, d'altronde? - per i miei compagni di avventure: alcuni erano impegnati nell'organizzazione della via crucis che si sarebbe tenuta lì la sera successiva, mentre altri, pur non essendo coinvolti nell'iniziativa come me, erano travolti da una noia scalpitante, al punto da inscenare scherzi infantili e disturbare la quiete della fauna silvica. Non appartenevo più a quel luogo, eppure mi sentivo ancora la sua custode e l'atmosfera che si era creata mi provocò una stretta al cuore, come se l'indifferenza e la tracotanza umane avessero profanato il sacro giaciglio della natura e della bellezza. "Perché non vi prendete qualche minuto e non vi lasciate travolgere dalla meraviglia di questo luogo ameno, riservato a noi eccezionalmente all'ora tarda, in religioso silenzio e rispettosa gratitudine? Cercate Dio ma non vi accorgete dei suoi doni generosi, celati nella semplicità del quotidiano!" avrei voluto implorare. Tuttavia, ebbi il buon senso di non parlare, perché in cuor mio ero perfettamente conscia della loro innocenza e della mia frustrazione, non tanto diversa dalla loro protervia. Non ha senso possedere una sensibilità rara e usarla come vanto anziché come dono. "Avrai la tua occasione per educarli alla bellezza, con delicatezza e benevolenza", mi sussurrai, placando le mie ardenti fiamme cardiache. Così mi isolai e continuai a camminare, respirando a pieni polmoni l'aria fresca e pungente, raccontando agli alberi i miei mesi di assenza e percorrendo la discesa del calvario chiacchierando amabilmente con chi prima era salito, assieme a me.
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"In questo periodo tutti fanno l'albero di Natale, Lloyd"
"Ma pochi possono esserlo, sir"
"Intendi dire decorati e luminosi?"
"Intendo dire con radici e sempreverdi, sir"
"A Natale molti alberi sono finti, Lloyd"
"E son quelli che si smontano facilmente, sir"
"Come certe persone. Giusto, Lloyd?"
"Più che giusto, naturale, sir"
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MEMO PARIS - INVERNESS - Fleurs Bohèmes Collection - Eau de Parfum - Novità 2023 -
I sincerely love this fragrance. It's not just an olfactory transposition of the scottish Highlands, it's more like to grab the entire mood of this lands. The aromatic notes evoke the suggestive atmosphere of ancient reigns and castles, of myths and legends, an ode praising this wild unspoiled region.
....
Assecondando il mio essere in perpetuo moto, coprendo distanze immaginarie, salutando luoghi dove miti e leggende sono legame indissolubile con passato, tradizioni e identità.
Inverness, capitale delle Highlands scozzesi, situata alla foce del fiume Ness, ispira la nuova fragranza di MEMO Paris.
Essenza meravigliosa che evoca queste terre sempreverdi, incontaminate, attraverso un intenso riverbero di note vegetali, legnose, terrose e lascia che la narrazione scorra su robuste cortecce, penetri atmosfere brumose, sollevi volute da sottobosco, umide torbate, espressione sincera della magnificenza di una natura selvaggia e misteriosa che, nondimeno, sa accogliere e confortare.
Emerge sublime la sensazione di profonda sintonia con gli elementi, di intreccio radicale nell'ampiezza odorosa di legni nobili, guaiaco, amyris, cedro, sandalo, di soave luminosità nella velatura poudré dell'iris e di corroborante benvenuto nell'assoluta di mate. Un viaggio di armonia e lentezza.
Il flacone riproduce il famoso tartan scozzese, qui con un motivo creato in esclusiva per Memo Paris.
Eau de Parfum 75 ml. Online qui
©thebeautycove @igbeautycove

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Piante da siepe sempreverdi
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Piante da balcone fiorite
Le migliori piante fiorite da esterno per un giardino sempre colorato
Creare un giardino fiorito e accogliente è il sogno di molti appassionati di giardinaggio. Le piante fiorite da esterno donano colore, profumo e un’atmosfera rilassante a qualsiasi spazio verde, dal piccolo balcone alla grande area verde. Scegliere le giuste varietà permette di avere una fioritura costante durante tutto l’anno, garantendo un giardino rigoglioso e curato in ogni stagione. In questo articolo esploreremo le migliori piante perenni da esterno, i fiori primaverili da giardino e le piante da balcone fiorite per trasformare il tuo spazio all’aperto in un angolo di paradiso. Piante perenni da esterno
Fiori primaverili da giardino: l’esplosione di colori dopo l’inverno
La primavera è la stagione della rinascita, il momento ideale per piantare fiori e riempire il giardino di colori vivaci. Tra i fiori primaverili più apprezzati troviamo:
Tulipani: disponibili in una vasta gamma di colori, sono perfetti per aiuole e bordure. Fioriscono tra marzo e maggio e donano un tocco elegante a qualsiasi spazio.
Narcisi: tra i primi fiori a sbocciare, regalano splendide tonalità di giallo, bianco e arancio, diffondendo un delicato profumo.
Primule: ideali per giardini e vasi, resistono bene alle temperature fresche e regalano una fioritura abbondante già dai primi giorni di primavera.
Giacinti: oltre alla bellezza dei fiori, il loro profumo intenso rende il giardino un luogo ancora più piacevole.
Per ottenere un effetto scenografico, è consigliabile piantare i bulbi in autunno, in modo che siano pronti a sbocciare con l’arrivo della primavera.
Piante perenni da esterno: bellezza e resistenza tutto l’anno
Le piante perenni sono perfette per chi desidera un giardino sempre verde senza dover ripiantare ogni anno. Resistenti e longeve, queste piante offrono fioriture spettacolari e richiedono poca manutenzione. Alcune delle migliori varietà sono:
Lavanda: con il suo profumo inconfondibile e i fiori violacei, è ideale per siepi e bordure. Resiste bene alla siccità e attira api e farfalle.
Gerani: perfetti per balconi e giardini, i gerani fioriscono dalla primavera fino all’autunno, regalando colori vivaci e una crescita rigogliosa. Piante da balcone fiorite
Echinacea: oltre alla bellezza dei suoi fiori, è nota per le sue proprietà benefiche per la salute. Resiste bene al freddo e alla siccità.
Rudbeckia: chiamata anche "margherita gialla", è una pianta perenne resistente che fiorisce abbondantemente dalla primavera all’autunno.
Le piante perenni garantiscono un giardino sempre fiorito e sono perfette per chi desidera ridurre la manutenzione senza rinunciare alla bellezza dei fiori.
Piante da balcone fiorite: colore e natura anche in spazi ridotti
Anche chi non dispone di un giardino può godere della bellezza delle piante fiorite grazie alle varietà ideali per balconi e terrazzi. Scegliere le giuste piante permette di creare un angolo verde colorato e profumato, perfetto per rilassarsi all’aria aperta. Alcune delle migliori piante da balcone fiorite sono:
Surfinie e Petunie: perfette per vasi e fioriere sospese, hanno una fioritura abbondante e prolungata durante tutta l’estate.
Begonie: resistenti e disponibili in diverse tonalità, sono ideali per balconi ombreggiati.
Ortensie: sebbene richiedano più cure, le loro spettacolari infiorescenze trasformano ogni spazio in un piccolo giardino fiorito.
Fucsia: con i suoi fiori penduli e colorati, è ideale per decorare balconi e terrazze in modo originale e vivace.
Le piante da balcone fiorite possono essere abbinate a piante sempreverdi per garantire un tocco di verde anche nei mesi più freddi.
Consigli per la cura delle piante fiorite da esterno
Per mantenere le piante in salute e favorire una fioritura abbondante, è importante seguire alcuni semplici accorgimenti:
Scegliere il terreno adatto: ogni pianta ha esigenze specifiche. Un buon substrato aiuta a migliorare la crescita e la resistenza delle piante.
Irrigazione regolare: l’acqua è essenziale, ma è importante evitare ristagni che potrebbero danneggiare le radici.
Concimazione: l’uso di fertilizzanti naturali favorisce la crescita e prolunga la fioritura.
Potatura: rimuovere i fiori appassiti e le parti secche aiuta la pianta a concentrarsi sulla nuova crescita.
Seguendo questi semplici consigli, potrai godere di un giardino o di un balcone sempre rigoglioso e fiorito.
Conclusione
Le piante fiorite da esterno sono la scelta ideale per rendere ogni spazio verde più accogliente e affascinante. Dai fiori primaverili da giardino alle piante perenni da esterno, fino alle piante da balcone fiorite, esistono soluzioni adatte a ogni esigenza e stile. Scegliere le giuste varietà e prendersene cura con attenzione permette di avere fioriture spettacolari per tutto l’anno.
Scopri la nostra selezione di piante online e trasforma il tuo giardino o balcone in un angolo di natura ricco di colori e profumi!
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Bonsai Ficus: Il Piccolo Albero che Porta Armonia e Natura in Casa
Il bonsai Ficus è una delle scelte più amate dagli appassionati di bonsai, grazie alla sua resistenza, alla bellezza del suo tronco intrecciato e al fogliame sempreverde. Perfetto per decorare gli ambienti interni, questo piccolo albero unisce estetica e semplicità di cura, rendendolo ideale sia per principianti che per esperti del bonsaismo.
Se desideri scoprire come coltivare e prenderti cura di un bonsai Ficus, questa guida completa ti fornirà tutte le informazioni necessarie per mantenerlo sano e rigoglioso.
Perché Scegliere un Bonsai Ficus?
Il bonsai Ficus non è solo una pianta decorativa, ma offre numerosi benefici:
🌱 Facile da coltivare – Richiede meno cure rispetto ad altri bonsai, adattandosi bene agli ambienti interni. 🍃 Foglie sempreverdi – Mantiene il suo fascino tutto l’anno, senza perdere le foglie in inverno. 🧘♂️ Effetto rilassante – Prendersi cura di un bonsai è un’attività meditativa che aiuta a ridurre lo stress. 💨 Purifica l’aria – Aiuta a migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi. 🎁 Regalo simbolico – Rappresenta crescita, equilibrio e prosperità, rendendolo un dono perfetto.
Le Varietà di Bonsai Ficus più Popolari
Esistono diverse varietà di bonsai Ficus, ognuna con caratteristiche uniche:
🌳 Ficus Retusa – La varietà più comune, con tronco sinuoso e foglie piccole. 🌿 Ficus Ginseng – Caratterizzato da radici aeree spesse e un aspetto esotico. 🍃 Ficus Benjamina – Dal portamento elegante e con foglie sottili e pendenti.
Come Prendersi Cura del Bonsai Ficus
1. Luce e Posizionamento
Il bonsai Ficus ha bisogno di molta luce per crescere sano. Posizionalo vicino a una finestra luminosa, evitando l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde. Tollera bene anche la luce artificiale.
2. Irrigazione
Annaffia solo quando il terreno è leggermente asciutto al tatto.
Usa acqua a temperatura ambiente per evitare sbalzi termici.
Evita ristagni d’acqua nel sottovaso per prevenire il marciume radicale.
3. Potatura e Modellatura
La potatura regolare aiuta a mantenere la forma desiderata e stimola la crescita di nuove foglie.
Puoi modellare i rami con fili di alluminio per dare al bonsai la forma che preferisci.
4. Concimazione
Durante la stagione di crescita (primavera-estate), concima ogni 15 giorni con un fertilizzante specifico per bonsai. Riduci la frequenza in autunno e sospendi in inverno.
5. Rinvaso
Rinvasalo ogni 2-3 anni per favorire lo sviluppo delle radici.
Usa un substrato drenante e adatto ai bonsai.
Effettua il rinvaso preferibilmente in primavera.
Dove Acquistare un Bonsai Ficus di Qualità?
Se desideri acquistare un bonsai Ficus sano e curato, visita I Giardini di Giulia. Troverai una selezione di bonsai di alta qualità, con spedizione sicura e assistenza dedicata.
Conclusione
Il bonsai Ficus è la scelta perfetta per chi desidera un albero in miniatura facile da curare e ricco di fascino. Con poche attenzioni, può vivere per molti anni, diventando un vero capolavoro verde.
🌱 Scegli il tuo bonsai Ficus su I Giardini di Giulia e trasforma i tuoi spazi in un’oasi di armonia!
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I partecipanti del Bohemian Grove sono i membri del Bohemian Club: un'organizzazione di soli maschi che include artisti (soprattutto musicisti), uomini d'affari, funzionari di governo (inclusi alcuni presidenti degli Stati Uniti), proprietari di media e uomini di potere.[8][9] I bohemians possono invitare ospiti nella zona in qualsiasi momento, a patto che i minorenni e le persone di sesso femminile escano dal luogo durante le ore serali.[6]
L'area principale del Bohemian Grove si estende per 160 acri (0,65 chilometri quadrati), coperti da sequoie sempreverdi millenarie la cui altezza può superare i 90 metri d'altezza.[10] Oltre a disporre di ristoranti, alberghi e vari locali gestiti da dipendenti, il luogo presenta due palchi, un lago artificiale e altri luoghi di intrattenimento. Ci sono inoltre innumerevoli spazi di campeggio privati, spesso patrilineari, destinati al relax.[2]
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