#RICETTA
Explore tagged Tumblr posts
denisefoodesigner · 5 months ago
Text
Tumblr media
🇮🇹 Una profumatissima crema di zucchine alla menta è perfetta per celebrare gli ultimi pranzi estivi in onore della bella stagione che sta per terminare. Buon appetito!
🇬🇧 A fragrant Mint zucchini crema is perfect to celebrate the last summer lunches in honor of this beautiful season that is coming to an end. Enjoy your meal 😉👇
https://www.denisefoodesigner.com/en/2024/09/04/mint-zucchini-cream/
13 notes · View notes
Tumblr media
E per la gioia di @persa-tra-i-miei-pensieri ,ma anche la mia,i biscotti sono fatti 🍪
Tumblr media
4 notes · View notes
popolodipekino · 7 months ago
Text
cubì
dice: lascia lievitare l'impasto fino a che sia raddoppiato di volume. dico: come faccio a misurare il raddoppio, è un problema insoluto, uno dei tre classici... (ho misurato il diametro e controllato che il rapporto facesse radicecubicadidue) da Giornale intimo di una fanciulla instabile, anonimo xx sec.
4 notes · View notes
sofiamonteforte2002 · 4 months ago
Text
I maltagliati verdi di mio nonno Beppe
La cucina è una passione che mio nonno ha sempre avuto fin da bambino, infatti lui proveniva da un paesino vicino Napoli di nome Avellino e insieme alla sua nonna cucinava tantissime ricette.
La più importante però per me è solo una, i “maltagliati verdi”;uno dei ricordi più belli che ho di mio nonno è questa ricetta, se chiudo gli occhi sento ancora l’odore della farina mescolata agli spinaci lessati.
Solitamente il venerdì pomeriggio preparavamo la pasta fresca agli spinaci , poi il sabato a pranzo la condivamo con il ragù di mia madre e mangiavamo tutti insieme a casa nostra questo piatto.
Mi ricordo ancora la sua pazienza nel ripulire tutta la farina sparsa in cucina, la sua cura nel tagliare le strisce di pasta con precisione e i suoi racconti che lo riportavano nella sua terra natale, ormai lontana da lui.
Ora che lui non è più con noi quel ricordo è ancora più prezioso. Ho tenuto il suo stendi pasta, quello che usavamo insieme e ogni volta che mi manca lo prendo tra le mani e mi sento più vicina a lui.
Ricetta
Ingredienti:
-farina
-uova
-spinaci da lessare
-sale
Procedimento:
1 Sbollentare gli spinaci nel acqua leggermente salata
2 porre gli spinaci in acqua fredda, una volta freddi togliere acqua e frullare
3 in una ciotola unire gli ingredienti nel seguente ordine, farina, uova, spinaci frullati
4 impastare tutto fino a che non diventa liscio
5 avvolgere l’impasto nella pellicola e far riposare in frigo 30 min
6 stendere la sfoglia prima con impostazione della macchina più ampia e poi sempre più fine, attenzione a non stenderla troppo fine perché si romperà in cottura.
7 una volta ottenute delle strisce lunghe strette tagliare dei rombi, mi raccomando ponete della farina sotto le strisce perché sennò l’impasto si attaccherà
8 adagiarle in un vassoio spolverato di farina
9 cuocerle i maltagliati per circa 2 min e servire con salsa a piacimento.
Tumblr media
2 notes · View notes
personal-reporter · 1 year ago
Text
Storia, curiosità e ricetta: Il Pandoro
Tumblr media
Il Pandoro è uno dei dolci natalizi più amati in Italia, una delizia soffice e profumata che fa parte della tradizione culinaria delle festività. Con il suo caratteristico impasto lievitato e la superficie ricoperta di zucchero a velo, il Pandoro ha conquistato i cuori di molti durante il periodo natalizio. In questo articolo, esploreremo la storia del Pandoro, alcune curiosità interessanti e, infine, condivideremo una ricetta tradizionale per prepararlo in casa.
Storia del Pandoro
Il Pandoro ha origini antiche e affonda le radici nella città di Verona, nel Nord Italia. La sua storia inizia nel lontano Medioevo, quando il dolce era noto con il nome di "pane de oro" o "pane di lusso", a causa degli ingredienti pregiati utilizzati nella sua preparazione. Tuttavia, il Pandoro come lo conosciamo oggi ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli. La versione moderna del Pandoro è stata creata nel XIX secolo dal pasticcere veronese Domenico Melegatti. L'inventore aggiunse burro, uova, zucchero e vaniglia all'impasto originale, trasformando così il dolce in una prelibatezza soffice e aromatica. Il Pandoro divenne rapidamente popolare durante il periodo natalizio e ottenne il riconoscimento internazionale.
Curiosità sul Pandoro
- La Stella di Natale: Il Pandoro è spesso servito su un piatto a forma di stella, che simboleggia la Stella di Natale. Questo tocco decorativo aggiunge un elemento festivo alla presentazione del dolce durante le celebrazioni natalizie. - Il Re delle Feste: In molte famiglie italiane, il Pandoro è considerato il "Re delle Feste". La sua forma alta e slanciata, ricoperta di zucchero a velo, contribuisce a creare un'atmosfera regale sulla tavola delle festività. - Tradizione Veronese: Il Pandoro è strettamente legato alla città di Verona, tanto che il Consorzio Verona Tutela Pandoro è stato creato per preservarne la tradizione e garantirne la qualità. Solo i prodotti che rispettano rigorosi standard possono ottenere il marchio di autenticità. - Il Pandoro nel Mondo: Oltre ai confini italiani, il Pandoro ha conquistato il palato di molte persone in tutto il mondo. È diventato un simbolo delle festività natalizie e un elemento caratteristico dei menu durante le celebrazioni di fine anno.
Ricetta Tradizionale del Pandoro
Ecco una ricetta tradizionale per preparare il Pandoro in casa. Gli ingredienti sono semplici, ma la pazienza è la chiave per ottenere un risultato perfetto. Ingredienti: - 500 g di farina - 150 g di burro - 150 g di zucchero - 3 uova - 200 ml di latte - 1 bustina di lievito di birra - Scorza grattugiata di un'arancia - Vaniglia (in polvere o estratto) Procedimento: - In una ciotola, sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido e lasciare riposare per circa 10 minuti. - In una ciotola più grande, setacciare la farina e aggiungere lo zucchero, il burro fuso, le uova, la scorza d'arancia e la vaniglia. - Aggiungere il lievito attivato al composto e mescolare bene fino a ottenere un impasto omogeneo. - Coprire l'impasto con un canovaccio umido e lasciar lievitare in un luogo caldo per almeno 2 ore, o fino a quando raddoppia di volume. - Imburrare e infarinare uno stampo per Pandoro e versarvi l'impasto. - Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti, o fino a quando il Pandoro è dorato e cotto all'interno. - Una volta raffreddato, spolverare il Pandoro con abbondante zucchero a velo prima di servirlo. Preparare il Pandoro in casa può essere una gratificante tradizione natalizia che unisce la famiglia nella gioia della cucina e del gusto. Con la sua storia affascinante, le curiosità divertenti e il suo irresistibile sapore, il Pandoro continua a essere un simbolo di festa e condivisione durante le festività. Read the full article
8 notes · View notes
Text
Tumblr media Tumblr media
Veggie burger di melanzane🍆
con maio vegan! per non fare i soliti hamburger! per non perdere il solito gusto porco…😜
🟢 SALVALA 🎶 CANTALA 🍳 CUCINALA!
#ricetta per 7 veggie burger
👇 INGREDIENTI 👇
6 melanzane lunghe
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di olive nere
1 cucchiaio di olive verdi
4/5 capperi
40 gr di mandorle
Timo
Origano
Pane grattugiato
Sale
Olio evo
50 ml di latte di soia
1 cucchiaio di aceto bianco
Olio di semi fino a 200 ml
👇 PROCEDIMENTO 👇 
1. Tagliamo a dadini le melanzane e le saliamo per far perdere l’amaro
2. Scaldiamo una padella con olio evo e aglio, cuociamo le melanzane con timo, origano e un goccio di acqua, fino a quando non diventano morbidissime
3. Raccogliamo la crema di melanzane e la uniamo alle olive tagliuzzate, le mandorle rese a farina e i capperi
4. Formiamo i burger con il coppapasta
5. Impaniamo i burger
6. Cuociamo in padella antiaderente
7. Prepariamo la maio: nel bicchiere del frullatore mettiamo latte, aceto, olio e frulliamo
8. Serviamo i nostri veggie burger con la maio!
Finalmente vegan buono da bestia!😋 
Ricetta in leggerezza. Da non confondere con superficialità.
È preziosa, maneggiare con cura 🤗
_________😉❤️👩‍🍳💋________
#veggie #veggieburger #burger #maio #maionese #vegan #vegano #melanzane #live #diretta #elisacuorecucinaechiacchiere #elisaccc #popolofelice #buonumore #racconti #risate #ricette #food #foodlover #cucina #passione
8 notes · View notes
Text
how to make very soft lasagna with baked artichokes and stracciatella
Tumblr media
2 notes · View notes
allhailnewkids · 9 months ago
Text
Tumblr media
Polpette di lenticchie e spinaci.
Per 22 polpette:
-4hg lenticchie già cotte
-2hg spinaci (peso da crudi, da cuocere e strizzare)
-10 pomodori secchi
-2 cucchiai salsa di soia
-2 cucchiai di olio EVO
-2 cucchiai timo
-sale e pepe qb
-pangrattato per impanare
Buttare tutti gli ingredienti in un frullatore e poi create le palline. Lasciate riposare in frigo qualche ora, poi cuocere in forno a 200°C per 20 minuti e girare a metà cottura.
Si può fare una salsina rossa a base di passata di pomodoro per accompagnare.
4 notes · View notes
echeiononhosenso · 2 years ago
Text
Tumblr media
Si parte...
7 notes · View notes
tanadelgigante · 1 year ago
Text
Tumblr media
Conserva di zucchine tromboncino condite
3 notes · View notes
denisefoodesigner · 5 months ago
Text
Tumblr media
🇮🇹 Questi muffin sono una squisita combinazione di frutta fresca e frutta secca: per l'esattezza sto parlando di uva e mandorle! In meno di mezz'ora creerete un saporito dolce da colazione, ideale anche come merenda da portare a scuola! 😋👇
🇬🇧 These muffins are a delicious combination of fresh fruit and dried fruit: I'm talking about grapes and almonds! In less than half an hour you will create a tasty breakfast dessert, it's perfect for a snack as well!😋👇
5 notes · View notes
Text
Tumblr media
☯️
5 notes · View notes
cristiandisabatino · 1 year ago
Video
youtube
Confettura di Fichi Freschi fatta in Casa 🏡Cucina Orto e Natura | #cooki...
2 notes · View notes
fiorellamacor · 2 years ago
Text
Azienda Agricola Zobec: Allevamento di Salmone a Trieste
Ieri ho visitato Fish Very Good e ho avuto modo di conoscere i fratelli Zobec! Lo sapevate che in Val Rosandra si alleva il Salmone? Io no…ed è stata una sorpresa sensoriale veramente golosa!Cos’è Fish Very Good: Pesce locale, azione globale: Fish Very Good è un progetto di largo respiro che vuole sostenere e promuovere la pesca locale e favorire la conoscenza al pubblico, italiano e straniero,…
Tumblr media
View On WordPress
2 notes · View notes
jacopocioni · 2 years ago
Text
Il peposo dell'Impruneta, gusto per duri!
Tumblr media Tumblr media
Peposo Gli operai che lavoravano ai forni (fornacini) nella produzione del cotto non erano certo persone abbienti, anzi, al lavoro duro non corrispondeva certo un salario alto. Approvvigionarsi di proteine era quindi difficile dato il costo della carne. Spesso il denaro non bastava neanche per le carni meno pregiate, come il muscolo o lo zampetto, quindi ci si accontentava si di questi tagli, ma di quelli avanzati che avevano molti giorni ed erano andati oltre la normale frollatura sfociando in un inizio di putrescenza. Mangiare questa carne non doveva essere gustoso, l'olezzo era sicuramente disappetente e quindi solo la spezia poteva rendere questa carne accettabile. Nacque quindi il peposo per questa ragione, eliminare il tanfo di vecchio; e cosa meglio del pepe, dell'aglio del rosmarino e della salvia il tutto in abbondanza. In pratica i fornacini tagliavano a grossi tocchi la carne, la mettevano in un coccio di terracotta aggiungevano abbondante pepe, aglio in camicia, rosmarino e salvia, poi ricoprivano il tutto con del vino rosso. Il coccio veniva poi, alla mattina presto, all'inizio del turno di lavoro, posizionato alla bocca dei forni dove si cuocevano i mattoni e alla mezza il pranzo era pronto. Oppure veniva posizionato nei forni alla sera, come mi suggerisce Filippo Caroti riportandomi voci di ricordi di vecchi imprunetani. Tutte le ore di cottura avevano asciugato il vino concentrandolo e reso la carne del muscolo tenera e succosa. Uno stracotto altamente speziato. Ecco nato il peposo dell'Impruneta, un piatto che oggi sarebbe immangiabile da chiunque se utilizzata la carne passata di allora.
Tumblr media
Preparazione del peposo. Oggi la carne che viene usata è sempre il muscolo, più fresco ovviamente, ma il procedimento non cambia, tanti spicchi d'aglio in camicia, rosmarino, salvia e pomodoro (spesso usato il concentrato o dei pelati). Devo far notare che il pomodoro è aggiunta moderna, all'epoca non si conosceva ed è entrato in cucina nell'800. Anche il pepe non viene più aggiunto in abbondanza come allora, anzi spesso il pepe macinato viene sostituito da pepe in grani che lascia il suo splendido aroma ma può essere allontanato per aggredire meno le papille gustative moderne. Anche qui un appunto, il pepe oggi macinato, all'epoca era quasi certamente usato in grani probabilmente perchè riutilizzato più volte. Ricordiamoci che era caro, addirittura usato come merce di scambio non deperibile. La leggenda vuole che questo piatto sia arrivato anche in piazza del Duomo a Firenze durante la costruzione del cupolone assieme ai mattoni necessari al Brunelleschi. Lo stesso Brunelleschi sembra abbia utilizzato questo piatto per nutrire i manovali. In pratica si racconta che all'ora del desinare fra far scendere gli operai e poi farli risalire dopo mangiato la perdita di tempo era notevole. Il Brunelleschi si inventò la prima mensa aziendale facendo salire insieme ai mattoni anche il peposo, il pane e il vino in modo da far mangiare gli operai direttamente sulle impalcature. Oggi possiamo gustarci il peposo in qualche ristorante oppure lo possiamo fare in casa con i pochi ingredienti ma con tanto tempo di cottura. Utilizzate un tegame di coccio, il forno a 120-150 °C, copritelo avendo l'accortezza di lasciare da un lato leggermente sollevato il coperchio in maniera che il vino possa lentamente evaporare. La cottura è lunga, almeno 3-4 ore, ricordate di mescolare periodicamente. Una variante interessante può essere aggiungere un paio di bacche di ginepro schiacciate e un paio di chiodi di garofano, gusto personale. Insomma la ricetta è già scritta su, non vi rimane che scegliere se essere aggressivi con il pepe macinato oppure più aggraziati con il pepe in grani. Servitelo su fette di pane toscano abbrustolito.
Tumblr media
Jacopo Cioni   Read the full article
5 notes · View notes
elisacuorecucinaechiacchiere · 11 months ago
Text
Tumblr media
Oggi scrivo io qualcosa a voi 3 donne della mia vita…da marito voglio dirti che ogni giorno farò in modo di scoprirti come fosse sempre il primo giorno! Da papà posso promettervi che ci sarò sempre per voi e sarò sempre l’uomo “certo” della vostra vita! Vi amo tantooo!!!❤️❤️❤️ marito papi pelatone
#festadelladonna #8marzo #donne #forza #amore
2 notes · View notes