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(via MY NAME IS LOH KIWAN)
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donaruz · 1 year
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Giornata Mondiale dei Profughi
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neottolemo · 1 year
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Umanità dimenticata
foto IPP/picture alliance harem – siria 06-02-2023 Terremoto di magnitudo 7,4 colpisce il sud est della turchia e la siria L’Europa corre in aiuto di un pezzo di mondo che ha troppo a lungo ignorato. La mobilitazione dopo il terremoto è quella richiesta da un dramma immane. L’epicentro, tra Turchia e Siria, localizza una tragedia nella tragedia: il sisma ha violentato una terra di accampamenti…
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loredana1968 · 1 year
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Lo stato di abbandono del centro profughi di Gambolò soldi pubblici Italia allo sfascio
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jmmultimediadev · 2 years
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Antonio Gibotta – Il giovane reporter
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Antonio Gibotta – Il giovane reporter
Napoletano del 1988, Antonio Gibotta è un giovane fotoreporter ormai consolidato e apprezzato che alterna con maestria la fotografia documentaristica, di solito a colori, a quella più intima e introspettiva che scava nel sentire umano e nelle vicende sociali per la quale ricorre al bianco e nero. Figlio d’arte, suo padre era un fotografo professionista, ha ereditato una passione che lo conduce in giro per il mondo a documentare situazioni e uomini con la sua macchina fotografica collezionando prestigiosi riconoscimenti italiani e internazionali e numerose mostre. La Galleria sotto l’Arco di Altidona ha ospitato la sua personale “Il giovane reporter” composta da due sezioni dicotomiche come il lavoro che porta avanti Gibotta: nella prima c’è la sua anima documentaristica, a colori, mentre nella seconda l’uso del bianco e nero serve a raccontare un dramma collettivo umanitario a cui il fotografo partecipa emotivamente. Le prime fotografie raccontano la “battaglia degli infarinati” una tradizione che ha ormai più di duecento anni e si consuma ad Ibi, vicino ad Alicante, in Spagna. Sembrano davvero scene di guerra, di polvere, di buio frantumato da squarci di luce, di lotta fratricida, di forza fisica e furberie di attacco, ma questa insolita battaglia è solo una rievocazione che coinvolge l’intero paese spagnolo per interpretare un originale colpo di stato con farina e uova ispirato alla biblica strage degli innocenti voluta da Erode. La lotta tra i golpisti chiamati infarinati, e gli altri che devono proteggere il paese. Si termina nel pomeriggio e il ricavato delle “tasse” imposte ai cittadini dagli infarinati viene devoluto in beneficienza. La seconda sezione racconta di una “guerra” vera e silenziosa che sembra lontana nel tempo, ma è crudelmente attuale. Una lotta per la libertà consumata a Belgrado, in Serbia, dove un nugolo di profughi afghani, siriani e iracheni cercano di raggiungere l’Europa durante l’inverno. Trovano riparo dal freddo e, soprattutto dai controlli delle autorità, nei capannoni abbandonati della ferrovia dove neve e gelo non danno tregua. Momenti drammatici che Gibotta immortala con partecipazione emotiva, con il contrasto del bianco e nero, con i particolari della sofferenza, con mani e volti che chiedono tregua senza mai indugiare nell’indigenza, ma, al contrario, innalzando la dignità, il sostegno reciproco e l’estrema forza di queste persone. La mostra è stata promossa da Altidona Belvedere e Fototeca Provinciale di Fermo, con Maria Lanotte e Eos Media Group. Info su Antonio Gibotta: https://ag.antoniogibotta.com Read the full article
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staipa · 7 days
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-mondiale-dei-profughi/?feed_id=1560&_unique_id=6673d5c1942f8 %TITLE% Il 20 giugno è la Giornata mondiale dei profughi. Le sento già le eco dei soliti. "Siete Radical chic", "ci vogliono sostituire", "basta con queste giornate mondiali, non se ne può più!" La Giornata mondiale dei profughi commemora l'approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Non una cosa dell'altro giorno decisa dalla sinistra antisociale che promuove la sostituzione dei lavoratori ma qualcosa che esiste da più di settanta anni. E la giornata esiste dal 2001 nel cinquantesimo anniversario della Convenzione. La chiesa cattolica festeggia una giornata simile dal 1914, ora celebrata ogni anno nell'ultima domenica di settembre. Perché una giornata simile è così importante? Perché anche gli Italiani sono stati profughi, perché ci vuol niente perché torniamo ad esserlo, perché solo collaborando possiamo salvare questo mondo che abbiamo tutti contribuito a distruggere, tutti ma principalmente noi. E chi ne soffre, chi scappa da guerre, chi scappa da un clima non più sopportabile, chi scappa dalla povertà, molto spesso scappa a causa nostra. Scappa a causa del colonialismo che abbiamo fatto, dello sfruttamento delle risorse economiche che stiamo ancora facendo, dell'inquinamento e l'uso sconsiderato dell'energia che stiamo facendo. Profughi lo sono stati i nostri nonni e se sono stati trattati male, se hanno faticato, se sono morti in tanti oggi possiamo impedire che questo accada di nuovo.
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sanzameta · 19 days
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Carta d'identità
Ricordate!Sono un araboE la mia carta d’identità è la numero cinquantamilaHo otto bambiniE il nono arriverà dopo l’estate. Ricordate!Sono un arabo,impiegato con gli operai nella cavaHo otto bambiniDalle rocceRicavo il pane,I vestiti e I libri.Non chiedo la carità alle vostre porteNé mi umilio ai gradini della vostra cameraPerciò, sarete irritati? Ricordate!Sono un arabo,Ho un nome senza titoliE…
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liamtwatter · 3 months
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an Ukrainian Nazi (Liam's fans) in Milan, beating up foreign people and saying Nazis are back and showing a swastika
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pierlubac · 4 months
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fabriziosbardella · 6 months
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All’Oratorio di Madonna in Campagna, a Gallarate, una trentina di volontari hanno servito il tradizionale pranzo di Natale alle persone in difficoltà. #pranzodinatale #oratorio #madonnaincampagna #gallarate  #fabriziosbardella #profughi #nuotatoricontrocorrente #inevidenza #primopiano #eventi
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aitan · 6 months
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La XVII puntata della serie "Cercando pace in Egitto (Quasi un calendario dell'Avvento)" è una delle opere più recenti della serie: un affresco del 1983 di Renato Guttuso.
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Il pittore, dichiaratamente ateo e comunista, ha realizzato in quest'opera di ben 30 metri quadrati (6 metri per 5) una "Fuga in Egitto" molto realistica, incarnata nella quotidianità, con abiti e volti mediorientali e un paesaggio plausibilmente palestinese o egiziano; sebbene i colori forti e la luce vivida e solare facciano pensare anche alla Sicilia delle sue origini.
L’asino trascina a fatica tutta la famiglia, con tanto di stracci, un'anfora, masserizie e un cesto con gli attrezzi di lavoro di Giuseppe. Una colomba (non visibile in questo dettaglio) fa da guida a questa povera famiglia, simbolo di tanti diseredati costretti ad abbandonare la propria terra, la propria casa ed anche il lavoro di tutta una vita.
Non è mai stato tra i miei artisti preferiti, Guttuso, ma questo "mural" ha un suo perché e un suo per come e mi piacerebbe vederlo da vicino (a Varese, città dove l'artista siciliano ha vissuto negli ultimi anni della sua vita, mentre io non ci sono stato mai).
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archivio-disattivato · 8 months
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Byoblu.com.
Purtroppo il governo italiano ha scelto ancora una volta la parte destra della storia. È un errore gravissimo, che trasforma l’Italia in una delle parti coinvolte nell’aggressione contro il nostro popolo”
Hamas critica il nostro Paese e lo fa tramite Basem Naim, capo del Consiglio per le relazioni internazionali.
Il video.
Esponente di Hamas critica l’Italia.
Intervenuto al programma di Rai3, Agorà, l’esponente del movimento palestinese ha detto:
“Israele oggi non agisce da solo. Israele oggi agisce per conto di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e purtroppo anche per conto dell’Italia. Il vostro Paese ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo. Possiamo dire che la Comunità internazionale ha le stesse responsabilità degli israeliani per tutte le stragi commesse ogni giorno contro il nostro popolo”
Prima di capire a cosa si riferisca Basem Naim, proviamo a capire chi è. L’esponente di Hamas è un medico che si è laureato nel cuore dell’Europa, in Germania, e si è specializzato in chirurgia.
Prima di diventare responsabile delle relazioni internazionali di Hamas aveva quindi ricoperto altre cariche politiche, quali ministro della Sanità e dello Sport per conto del movimento che vinse le elezioni legislative palestinesi del 2006.
Il ruolo dell’Italia in Medio Oriente.
Come mai un esponente di rilievo di Hamas attacca l’Italia? Il nostro Paese impiega 1.100 militari al confine tra Israele e il Libano, dove opera l’organizzazione Hezbollah, anch’essa impegnata contro Tel Aviv.
I soldati italiani, appartenenti ai Granatieri di Sardegna, sono presenti dal 2006 nella missione di cosiddetto peacekeeping (mantenimento della pace) a seguito di una risoluzione ONU che prevedeva la cessazione delle ostilità tra Israele e gli sciiti di Hezbollah.
Si tratta di un’altra zona calda del Medio Oriente e soltanto due settimane fa un missile sarebbe caduto in prossimità di una palazzina che ospita il contingente italiano.
A partire dagli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre, l’Italia ha poi svolto il ruolo di tramite per la consegna di armi americane a Israele. Le armi sono partite da Sigonella tra il 14 e il 15 ottobre per arrivare nella base aerea di Nevatim.
Guerre e armi italiane.
Oltre al conflitto in Ucraina, l’Italia sta partecipando a un’altra guerra e non stupisce che Hamas la consideri parte in causa. Non che sia una novità: il nostro Paese è di fatto occupato militarmente dagli Stati Uniti d’America e già negli anni passati era stato protagonista attivo degli attacchi della NATO alla Serbia.
Per non parlare poi dell’esportazione di armi in particolare verso Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Nazioni spesso descritte dai nostri esponenti politici come un pericolo per le democrazie occidentali ma che, quando si tratta di affari, diventano ottimi partner.
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gilbertobignamini · 1 year
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Youth Bulge. L'eccedenza di giovani maschi.
Youth Bulge. Quando l’eccedenza di giovani maschi scatena la violenza. L’inascoltata regola di non immischiarsi nei problemi oltreconfine che hanno già una naturale soluzione. a prolificità degli stranieri e degli immigrati è un inquietante tabù. Affrontare la questione senza falsi pudori è di vitale importanza per gli Europei Bianchi poiché si stanno verificando le condizioni previste dalla…
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bloggoloblog · 1 year
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Siamo tutti figli di Troia!
È bene ricordare che Roma fu fondata da profughi, soprattutto a chi si proclama di destra! Che il fascio di destra (perché c’è anche quello di sinistra) abbia una fissa per il mito di Roma lo sappiamo tutti, altra storia è il fatto che non conosca per nulla la storia di Roma. Restiamo sul dato di fatto e limitiamoci a constatare che il fascio (di destra) abbia la fissa per il mito di Roma…
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umbriasud · 1 year
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Perugia, l'Isuc e il ricordo dell'eccidio delle foibe e l'esodo Giuliano-Dalmata
In occasione del “Giorno del Ricordo” l’Isuc organizza la conferenza L’eccidio delle Foibe e l’esodo Giuliano Dalmata, venerdì 10 febbraio alle ore 16:30 – presso la Sala Gotica – Biblioteca degli Arconi – via della Rupe a Perugia. L’iniziativa si inserisce nel programma di attività dell’Istituto riguardante le ricorrenze del calendario civile.Il Giorno del Ricordo è stato istituito con Legge del…
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assowebtv · 2 years
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Ucraina: Scoccimarro, orgogliosi per solidarietà a profughi guerra
Ucraina: Scoccimarro, orgogliosi per solidarietà a profughi guerra
L’assessore al punto di accoglienza di Tarvisio   “La Regione, fin da subito in prima lineanell’accoglienza ai profughi ucraini, ringrazia l’Altocommissariato e l’Enel per questa struttura (a cui contribuiscecon un presidio della Protezione civile Fvg) che assolve a unimportante funzione di solidarietà”. Lo ha detto oggi a Tarvisio l’assessore regionale alla Difesadell’ambiente ed energia Fabio…
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