#Pro Loco e sicurezza
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Assemblea Nazionale UNPLI: Le Pro Loco, Motore Economico e Sociale dell'Italia. Roma
A Roma, l’assemblea per il rinnovo degli organi statutari e il riconoscimento del ruolo cruciale delle Pro Loco nella valorizzazione del territorio
A Roma, l’assemblea per il rinnovo degli organi statutari e il riconoscimento del ruolo cruciale delle Pro Loco nella valorizzazione del territorio. ROMA, 25 novembre 2024 – Presso l’hotel Ergife di Roma, si sta svolgendo l’Assemblea Nazionale dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), che rappresenta oltre 6.400 Pro Loco in tutta Italia. Un evento cruciale che vede la partecipazione di…
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olitaly · 1 year ago
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sustainable-art-magazine · 1 year ago
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Domenica 17 settembre 2023 alle h.18.00 presso Villa Liz di Varese si terrà un importante evento in occasione dei 60 anni dall'uscita del Kolossal CLEOPATRA  con Elizabeth Taylor, organizzato da Marina Castelnuovo, sosia ufficiale della diva inglese, nonchè attrice, “performer”, grande divulgatrice e sostenitrice del mito.
Marina Castelnuovo è anche imprenditrice nel campo del Turismo e della Moda in qualità di proprietaria di Villa Liz che accoglie la mostra permanente hollywoodiana e come autrice di una straordinaria linea di abiti e gioielli ispirata a quelli indossati da Elizabeth Taylor durante la sua carriera di grande successo.
All'evento parteciperanno lo scrittore e giornalista Claudio Manari, critico cinematografico e autore di un'importante biografia su Elizabeth Taylor, e Marco Eugenio Di Giandomenico, docente universitario, nonchè noto critico d'arte milanese ed organizzatore di numerosi eventi dedicati alla grande diva.
Saranno inoltre presenti importanti autorità quali: il vice Sindaco di Varese Ivana Perusin Assessore alle attività commerciali, il Dirigente Capo delle Attività Culturali e del Patrimonio Culturale Emiliano Bezzon.
E’ prevista la proiezione di alcuni spezzoni del Kolossal Cleopatra e del back stage del film con immagini inedite originali dell’epoca…
Con l'occasione la splendida Marina, raffinata padrona di casa di grande gusto ed eleganza, introdurrà l'uscita del suo secondo libro fotografico intitolato: “Dalla casa di ringhiera alla Casa Bianca", il prosieguo di “Liz&Io”  da cui è stato tratto un docu/film prodotto dalla TV  di Stato della Svizzera Italiana RSI LA 1, dedicato alla sua vita costellata da importanti incontri con personaggi famosi del jet set internazionale e del Gotha mondiale. Il suddetto libro, sarà  presentato in anteprima il 28 ottobre 2023 al Gran Ballo delle Debuttanti alla Reggia di Venaria Reale (TO)
-Seguirà dibattito col pubblico
All'evento CLEOPATRA sono stati concessi i patrocini di:
Accademia Tiberina di Roma, Annuario del Cinema & Audiovisivi, Comune di Varese, Gran Ballo della Venaria Reale, Ballare Viaggiando e Turismo Informazioni
Per la realizzazione dell'evento hanno contribuito
- Azienda Vinicola Mauro Rei - Sala Monferrato (Alessandria)
- Love in the kitchen di Marco Dossi – Varese
- Ditta 3 S s.r.l. di Giacomino Savioni - Distribuzione Automazione e Sicurezza – Castronno (Varese)
- Allestimenti Pro Loco -  Castiglione Olona (Varese)
-L'accompagnamento musicale è di Fabio Baroni
- Fotografie di Claudio Manari
Per informazioni www.villaliz.it – www.marinacastelnuovo.com – infovillaliz.it - [email protected]
- tel. 337/389756 – 366.7453705 – 0332.241341
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personal-reporter · 1 year ago
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Traversata del Lago Maggiore 2023
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E’ prevista per domenica 27 agosto la 30° edizione della Traversata a nuoto Angera-Arona, con partenza da Angera e arrivo presso il porticciolo storico di Piazza del Popolo ad Arona (1,2 Km), ed è in programma anche la doppia traversata agonistica andata e ritorno Arona – Angera – Arona di 2,4 km con classifica. La manifestazione sarà aperta a tutti gli appassionati dello sport d’acqua, con partenza e arrivo presso il porticciolo storico di piazza del Popolo ad Arona, teatro della parte a terra dell’evento. L’evento, nato nel 1992, è organizzato dalla Pro Loco di Arona e per partecipare è necessario iscriversi, solo online sul sito prolocoarona.it, entro il 25 agosto. È prevista una tassa di iscrizione di 25 euro, che include il pacco gara contenente,  boa di salvataggio numerata, cordino per fissaggio, cuffia, gadget, trasporto con motonave ad Angera, ritiro e custodia del sacco con indumenti e consegna ad Arona, maglietta ricordo, attestato di partecipazione e sacchetto ristoro. In caso ci fosse un disponibilità di posti alla data della manifestazione, sarà possibile l’iscrizione al costo di 30 euro. Il termine per le iscrizioni scade il 25 agosto o al raggiungimento del numero massimo di 250 partecipanti e non è ammessa iscrizione nella mattinata della gara. Per consentire a tutti gli appassionati di svolgere una sana nuotata in sicurezza sono fissati i limiti di 600 nuotatori per la classica da 1,2 Km, e a 200 nuotatori per la 2.4 Km. Alle 8 del 27 agosto presso le –Biglietteria NLM Arona  ci sarà l’area accrediti, con il ritrovo e la consegna dei pacchi gara Seguirà dalle 9 alle ��10,15 l’imbarco per Angera con motonave degli  atleti iscritti alla  traversata 1200m Alle 10.30 ci sarà la partenza della traversata agonistica del Campionato Italiano Veterani dello Sport e alle 11.30 quella della non agonistica dalla spiaggia Lido La Noce di Angera. Read the full article
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anonpeggioredelmondo · 3 years ago
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La morosa ed io ci dedichiamo a una cosa che chiamiamo turismo frattale: generalmente in bicicletta, girelliamo senza una meta precisa, dirigendoci di volta in volta verso ciò che cattura il nostro sguardo, privilegiando strade, borghi e contrade non ancora esplorati.
È una attività che può essere svolta praticamente in ogni posto ma, come per le prospezioni minerarie, esistono vene ricche ed altre un po' più avare, e noi abbiamo la fortuna di avere a disposizione un giacimento particolarmente produttivo: paeselli spersi (alcuni semiabbandonati, altri sapientemente conservati), antiche pievi e chiesette solitarie, punti panoramici molto apprezzabili, palazzi nobiliari, borghi fortificati and so on.
Fermandosi a leggere i cartelli informativi gentilmente messi a disposizione dalle varie pro loco si ha anche la possibilità di venire a conoscenza di piccole o grandi storie. Un paio di anni fa, ad esempio, ho scoperto che un mio probabile antenato (quantomeno un tizio che aveva lo stesso cognome dei miei antenati) era un brigante, a cavallo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo.
Venerdì scorso, vagolando per una nuova frazione di un comune sparso che avevamo già parzialmente visitato, ci siamo imbattuti nella vicenda di Jacopo Bonfadio, nato in quel luogo intorno al 1508 e morto male a Genova nel 1550, decapitato e poi bruciato per sodomia, anche se c'è chi sospetta che questa accusa nascondesse quella per eresia, o una vendetta delle famiglie dominanti della repubblica genovese, contrariate dal ritratto che il Bonfadio aveva fatto di loro nei suoi Annalium Genuensium.
È difficile conoscere veramente una persona vissuta secoli fa, anche solo ricostruirne la vicenda può essere estremamente complicato, già chi ci provò nel '700 scoprì che gli atti del processo che lo aveva portato alla condanna e alla barbara esecuzione (oddio, come se esistessero esecuzioni non barbare...) erano andati persi, ma dai pochi brani dei suoi scritti che ho avuto modo di leggere traspare una forte impressione di dolcezza, unita ad una certa sicurezza di se, una forza tranquilla che non sente bisogno di prevaricare per esistere.
Altri, invece, hanno sentito la necessità di distruggere per non sentirsi minacciati, e pare proprio che la loro triste progenie sia ancora attiva al presente, dappertutto.
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tarditardi · 4 years ago
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Il 5 settembre '20 Dinner Show benefico a favore di Croce Verde Verbania al Naïades Summer Club - Villa Giulia Verbania
Sabato 5 settembre Naïades Summer Club, il giardino delle Ninfe, presenta Dinner Show, cena spettacolo benefica, un evento d'eccezione che prende vita nel parco di Villa Giulia, a Verbania. Parte del ricavato andrà infatti in beneficenza, alla Croce Verde di Verbania, una istituzione davvero importante per tutta la zona e non solo.
Dinner Show @ Naïades Summer Club  mette insieme musica, performance e ottimi piatti di carne o di pesce, un mix di emozioni da vivere con gli amici, in tutta sicurezza, in un grande spazio verde.  Alla musica pensano i celebri Relight Orchestra, ovvero il violino di Mark Lanzetta e i dischi di Robert-Eno, che insieme reinterpretano i classici della musica da ballo. E non è tutto: c'è un'arpa laser, uno strumento esclusivo dall'impatto futuristico e ci sono la voce e la presenza scenica di Khady, vocalist attiva in tutta Italia, capace di regalare emozioni al pubblico. Infine, prende vita una scenografica performance di danza area a cura di Fire Fly 2.0. E' un appuntamento da non perdere per divertirsi facendo del bene.
I posti per Dinner Show by Naïades Summer Club @ Villa Giulia Verbania in programma il 5 settembre sono limitati e per partecipare alla cena evento la prenotazione è obbligatoria. Il costo è di 50 euro, scegliendo tra menu di carne e pesce. Sono compresi vino, acqua, caffè, dolce. L'ingresso after dinner con drink costa invece 10 euro.
Naïades Summer Club @ Villa Giulia Via Vittorio Veneto 289295 Verbania
333 4858949, 338 1460637
https://www.instagram.com/naiades_summerclub/ https://www.facebook.com//NAIADESSUMMERCLUB
Powered by: Jack Social House, Endless Events, Pro Loco Verbania
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corallorosso · 6 years ago
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Salvini indossa la divisa della polizia, ma a Palermo gli agenti non hanno soldi per comprarne una nuova Di Giulio Cavalli A proposito di Polizia, tornando seri sui temi che contano: a Palermo i poliziotti non hanno più pantaloni per le divise e sono costretti a comprarseli di tasca propria con il sindacato. Sembra una barzelletta e invece è quello che accade a Palermo, dove la segreteria provinciale del sindacato LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato) ha speso poco meno di 500 euro per 12 paia di pantaloni che devono sostituire quelli ormai logori o addirittura invernali in dotazione. Al Corriere della Sera Elvio Vulcano, coordinatore nazionale per la stampa e per le comunicazioni del sindacato, non ha usato mezzi termini: “Il problema è diffuso, succede anche nelle scuole che formano gli allievi, dove mancano le magliette e le divise. Ci sono diverse questure con una grave carenza di vestiario, dove non si riescono a trovare le taglie giuste. Però si sono spesi circa sei milioni di euro per fare i nuovi gradi che non erano necessari. Su vestiario, mezzi e strutture ci sono carenze croniche”. ...Le parole più dure sono arrivate direttamente da una nota della segreteria nazionale del sindacato: “Ci appelliamo al ministro Salvini: siamo orgogliosi che lei indossi la nostra divisa ma lo saremmo ancor più se permettesse di indossarla anche a noi”. Ecco la differenza tra la propaganda e il buon governo: non servono attestati di stima o di solidarietà verso le forze dell’ordine da parte del ministro dell’Interno ma occorre una seria responsabilità nel prendere in mano una situazione che oltre che essere imbarazzante rischia anche di minare l’operatività di chi dovrebbe garantire la sicurezza nazionale. Non servono a nulla le esibizioni di piazza con il logo della Polizia sulla maglietta se proprio i poliziotti non hanno a disposizione nemmeno le condizioni minime per operare. La propaganda funziona (finché funziona) per racimolare voti ma la prova dei fatti è sempre molto più seria e difficile di qualsiasi proclama. E chissà che il ministro dell’interno non la smetta di fare la pro loco della Polizia e cominci a fare il ministro, sul serio.
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valoriontinuit · 6 years ago
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CASTELLO RISOLO SPECCHIA, PIAZZA DEL POPOLO. Mostra di Luigi De Giovanni
OSSIMORI PITTORICI PERSONALE DI PITTURA DI LUIGI DE GIOVANNI
Palazzo Risolo, Specchia 20/30 luglio 2019 Vernissage 20 luglio ore 20:30 Con le incursioni live di Luca Nicolì all’armonica e di Lorenzo Valentino alla chitarra
Indagare la società di oggi con tutte le sue contraddizioni, la bellezza malinconica del breve tempo dei fiori e la poesia del paesaggio che sa suscitare poetiche emozioni.  Questo il concept della mostra che vede esporre l’artista specchiese Luigi De Giovanni nelle sale di Palazzo Risolo dal 20 al 30 luglio. La mostra è organizzata da Il Raggio Verde, Arteluoghi e l’associazione e20cult con il patrocinio del Comune di Specchia in collaborazione con la Pro Loco di Specchia con allestimento dell’arch. Stefania Branca. Dopo i saluti istituzionali di Alessandra Martinucci Sindaco di Specchia; Chiara Nicole Lia Assessore alla cultura
Luigi De Giovanni con la sua pittura istintiva, traboccante di tracce dei percorsi del pensiero, si apre all’esterno seguendo sensazioni che muovono dal suo Io. I suoi soggetti sono i paesaggi, in quest’occasione, soprattutto del Salento dipinti nei mutamenti stagionali, i fiori recisi che dalla rigogliosità piena di speranza dei boccioli di vita lasciano cadere i petali nel tramonto dei loro giorni, le carte dove le garze suturano ferite troppo profonde e troppo spesso nascoste nei cuori delle persone che soffrono, i jeans nel loro racconto di lavoro e rivoluzione delle idee, purtroppo deluse: jeans diventati apparenza, strappati e lisi prima d’essere usati in una finzione vuota. La mostra è tutto questo: un’indagine profonda della società dove l’essere conta meno dell’apparire, dove la finzione è più vera del reale.
Testo critico Gli ossimori pittorici di Luigi De Giovanni di Raffaele Polo «Da dove cominciamo, con luigi de Giovanni? Verrebbe da suggerire che è importante, più che sufficiente, scorrere i suoi dipinti, le sue creazioni, per avere una esperienza esaustiva e completa di questo artista multiforme che ci impressiona con il suo linguaggio diverso ma sempre coerente  in una sorta di ossimoro pittorico, De Giovanni convince e si fa comprendere sia che percorra le vie tradizionali del figurativo (i fiori, i paesaggi) sia che solleciti con l'intrigante astrattismo sia che ci inviti all'informale dei suoi 'jeans', messaggi espliciti di una società contemporanea anch'essa permeata di contraddizioni e nonsense. Forse, la ricerca dell'intellettuale potrebbe essere articolata nella per nulla peregrina intenzione di scoprire a quali di questi 'generi' il bravo De Giovanni si senta più portato. se, cioè, nel suo intimo artistico alligni con più radicata fermezza il testimone del secolo scorso oppure se l'uomo nuovo del XXI secolo sia quello che i suoi colori, le sue composizioni vogliono annunciare. Fatto sta che la piacevolezza riservata al fruitore dei lavori di questo artista è comunque univoca e di uguale spessore: ci si addentra negli scorci delle terre genuine del Salento e non solo, in una sorta di 'natura universale' ben codificata da colori e soggetti. oppure si sposta lo sguardo sulle spontanee composizioni floreali, percependo quasi il delicato, naturale odore dei fiori e delle erbe appena colte... o, ancora, le appena abbozzate figure femminili ci fanno partecipi di una introspezione a metà tra il drammatico e l'erotico, sintetizzando esitazioni e pudori ricchi di sfumature.   il discorso diventa più intrigante con le composizioni che utilizzano il tramite dei 'jeans', oggetto-simbolo di una planetaria rivoluzione del costume e della moda, indubbiamente capaci di comunicare messaggi sublimali e silenziosi soprattutto con le recenti scelte relative a strappi e tagli. come non ricordare la rivoluzione di Fontana, le sue ferite sulla tela tese a far vedere cosa c'è 'dietro' la tela, ancor più importante di cioè che è davanti... ma ricordiamo, così, su due piedi, le invenzioni di Enrico Bay, dedicate alla satira delle grandi uniformi militari o ecclesiastiche, campite sulla superficie con dovizia di ammennicoli, intrusioni e interventi, in un chiaro discorso dissacratorio. o, ancora, le realizzazioni con pezzi di manifesto di Rotella e, scendendo nel particolare, il materismo sempre più presente nei messaggi di tanti artisti che simboleggiano, via via nei loro lavori, le più evi- denti rappresentazioni totalitarie di scritte e oggetti, sino a raggiungere i più scalmanati writer della street art, mai sazi della propria espressività mutuata da muri e vagoni di treni... con de Giovanni, le frasi, i simboli, gli oggetti-simbolo sono mutuati in un completo contesto di interventi cromatici che scuote e denuncia, ponendo l'attenzione via via sulle tematiche prescelte per lanciare provocazioni e messaggi. un mondo pittorico colmo di pathos e movimento, che richiama, per certi versi, quello che fu il Futurismo nel secolo scorso. ma poi, senza parere, l'artista torna ai suoi soggetti ricchi di introspezione e, pur nella loro spesso evidente immobilità, al mondo di sogni, colori e atmosfere che lo chiamano a ripetere, ogni volta in maniera unica e particolare, quel groviglio di vegetazione o le canne palustri di un angolo di creato... per non parlare del mare, che affiora quasi a sorpresa, ad irradiare tutto il suo fascino e la sua maestosità, a riempire con toni immutabili di disponibile umanità, le tele paesaggistiche di grandi dimensioni che paiono voler abbattere qualsiasi confine pittorico, riversando sulle fiancate della struttura dipinta le proprie colorazioni, affermando con forza che non esistono, non devono esistere limiti, pastoie e argini tecnici per chi vuole rappresentare, pur se in uno spazio limitato, tutta la bellezza dell'universo. ancora un ossimoro: l'infinito racchiuso in uno spazio finito. ma quanta abile professionalità, frammista alla poesia di un animo sensibile, in queste fresche composizioni che coinvolgono appieno con la loro presenza e testimoniano la grande capacità affabulativa di de Giovanni. non è facile, in realtà, decifrare completamente i meccanismi che l'artista di specchia ci sottopone, quasi senza parere e ci lascia lì, guardandoci di sottecchi, attento ma con aria indifferente, quasi a scusarsi per ciò che ci sta mostrando. ma quei soggetti, quei colori entrano profondamente nel nostro animo, riescono a coprire ed annullare le ombre e le mostruosità che spesso vogliono annientare il senso positivo dell'arte, e intendono donarci pace, cultura, sicurezza nel sentimento e nella poesia. ecco allora, come per miracolo, che il caleidoscopico mondo pittorico di Luigi De Giovanni diventa una medicina miracolosa, un vero e proprio rimedio all'indifferente trascorrere di grigie quotidianità, ravviva- te spesso solo dall'indossare uno scolorito jeans... no, i jeans di luigi sono coloratissimi e ricchi di umore e sapore. i suoi messaggi sono pieni di fascino e intenzione positiva. il suo sguardo sereno e pacato è proprio lì, nei suoi quadri, nelle composizioni che, in maniera diversa ma sempre efficace, si susseguono in una infinita galleria di Bellezza e sapienza.»
Scheda Titolo: Ossimori pittorici Artista: Luigi De Giovanni Inaugurazione: 20 luglio ore 20,30 Dal 20 al 30 luglio 2019 Orario Ingresso: dalle ore 19,00 alle ore 22.00 Presenta la mostra Raffaele Polo Allestimento dell’Arch. Stefania Branca Incursioni live all’armonica Luca Nicoli, alla chitarra Lorenzo Valentino Luogo: Castello Risolo Piazza del Popolo, Specchia LECCE
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degiovanniluigi · 6 years ago
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CASTELLO RISOLO SPECCHIA, PIAZZA DEL POPOLO. Mostra di Luigi De Giovanni
OSSIMORI PITTORICI PERSONALE DI PITTURA DI LUIGI DE GIOVANNI
Palazzo Risolo, Specchia 20/30 luglio 2019 Vernissage 20 luglio ore 20:30 Con le incursioni live di Luca Nicolì all’armonica e di Lorenzo Valentino alla chitarra
Indagare la società di oggi con tutte le sue contraddizioni, la bellezza malinconica del breve tempo dei fiori e la poesia del paesaggio che sa suscitare poetiche emozioni.  Questo il concept della mostra che vede esporre l’artista specchiese Luigi De Giovanni nelle sale di Palazzo Risolo dal 20 al 30 luglio. La mostra è organizzata da Il Raggio Verde, Arteluoghi e l’associazione e20cult con il patrocinio del Comune di Specchia in collaborazione con la Pro Loco di Specchia con allestimento dell’arch. Stefania Branca. Dopo i saluti istituzionali di Alessandra Martinucci Sindaco di Specchia; Chiara Nicole Lia Assessore alla cultura
Luigi De Giovanni con la sua pittura istintiva, traboccante di tracce dei percorsi del pensiero, si apre all’esterno seguendo sensazioni che muovono dal suo Io. I suoi soggetti sono i paesaggi, in quest’occasione, soprattutto del Salento dipinti nei mutamenti stagionali, i fiori recisi che dalla rigogliosità piena di speranza dei boccioli di vita lasciano cadere i petali nel tramonto dei loro giorni, le carte dove le garze suturano ferite troppo profonde e troppo spesso nascoste nei cuori delle persone che soffrono, i jeans nel loro racconto di lavoro e rivoluzione delle idee, purtroppo deluse: jeans diventati apparenza, strappati e lisi prima d’essere usati in una finzione vuota. La mostra è tutto questo: un’indagine profonda della società dove l’essere conta meno dell’apparire, dove la finzione è più vera del reale.
Testo critico Gli ossimori pittorici di Luigi De Giovanni di Raffaele Polo «Da dove cominciamo, con luigi de Giovanni? Verrebbe da suggerire che è importante, più che sufficiente, scorrere i suoi dipinti, le sue creazioni, per avere una esperienza esaustiva e completa di questo artista multiforme che ci impressiona con il suo linguaggio diverso ma sempre coerente  in una sorta di ossimoro pittorico, De Giovanni convince e si fa comprendere sia che percorra le vie tradizionali del figurativo (i fiori, i paesaggi) sia che solleciti con l'intrigante astrattismo sia che ci inviti all'informale dei suoi 'jeans', messaggi espliciti di una società contemporanea anch'essa permeata di contraddizioni e nonsense. Forse, la ricerca dell'intellettuale potrebbe essere articolata nella per nulla peregrina intenzione di scoprire a quali di questi 'generi' il bravo De Giovanni si senta più portato. se, cioè, nel suo intimo artistico alligni con più radicata fermezza il testimone del secolo scorso oppure se l'uomo nuovo del XXI secolo sia quello che i suoi colori, le sue composizioni vogliono annunciare. Fatto sta che la piacevolezza riservata al fruitore dei lavori di questo artista è comunque univoca e di uguale spessore: ci si addentra negli scorci delle terre genuine del Salento e non solo, in una sorta di 'natura universale' ben codificata da colori e soggetti. oppure si sposta lo sguardo sulle spontanee composizioni floreali, percependo quasi il delicato, naturale odore dei fiori e delle erbe appena colte... o, ancora, le appena abbozzate figure femminili ci fanno partecipi di una introspezione a metà tra il drammatico e l'erotico, sintetizzando esitazioni e pudori ricchi di sfumature.   il discorso diventa più intrigante con le composizioni che utilizzano il tramite dei 'jeans', oggetto-simbolo di una planetaria rivoluzione del costume e della moda, indubbiamente capaci di comunicare messaggi sublimali e silenziosi soprattutto con le recenti scelte relative a strappi e tagli. come non ricordare la rivoluzione di Fontana, le sue ferite sulla tela tese a far vedere cosa c'è 'dietro' la tela, ancor più importante di cioè che è davanti... ma ricordiamo, così, su due piedi, le invenzioni di Enrico Bay, dedicate alla satira delle grandi uniformi militari o ecclesiastiche, campite sulla superficie con dovizia di ammennicoli, intrusioni e interventi, in un chiaro discorso dissacratorio. o, ancora, le realizzazioni con pezzi di manifesto di Rotella e, scendendo nel particolare, il materismo sempre più presente nei messaggi di tanti artisti che simboleggiano, via via nei loro lavori, le più evi- denti rappresentazioni totalitarie di scritte e oggetti, sino a raggiungere i più scalmanati writer della street art, mai sazi della propria espressività mutuata da muri e vagoni di treni... con de Giovanni, le frasi, i simboli, gli oggetti-simbolo sono mutuati in un completo contesto di interventi cromatici che scuote e denuncia, ponendo l'attenzione via via sulle tematiche prescelte per lanciare provocazioni e messaggi. un mondo pittorico colmo di pathos e movimento, che richiama, per certi versi, quello che fu il Futurismo nel secolo scorso. ma poi, senza parere, l'artista torna ai suoi soggetti ricchi di introspezione e, pur nella loro spesso evidente immobilità, al mondo di sogni, colori e atmosfere che lo chiamano a ripetere, ogni volta in maniera unica e particolare, quel groviglio di vegetazione o le canne palustri di un angolo di creato... per non parlare del mare, che affiora quasi a sorpresa, ad irradiare tutto il suo fascino e la sua maestosità, a riempire con toni immutabili di disponibile umanità, le tele paesaggistiche di grandi dimensioni che paiono voler abbattere qualsiasi confine pittorico, riversando sulle fiancate della struttura dipinta le proprie colorazioni, affermando con forza che non esistono, non devono esistere limiti, pastoie e argini tecnici per chi vuole rappresentare, pur se in uno spazio limitato, tutta la bellezza dell'universo. ancora un ossimoro: l'infinito racchiuso in uno spazio finito. ma quanta abile professionalità, frammista alla poesia di un animo sensibile, in queste fresche composizioni che coinvolgono appieno con la loro presenza e testimoniano la grande capacità affabulativa di de Giovanni. non è facile, in realtà, decifrare completamente i meccanismi che l'artista di specchia ci sottopone, quasi senza parere e ci lascia lì, guardandoci di sottecchi, attento ma con aria indifferente, quasi a scusarsi per ciò che ci sta mostrando. ma quei soggetti, quei colori entrano profondamente nel nostro animo, riescono a coprire ed annullare le ombre e le mostruosità che spesso vogliono annientare il senso positivo dell'arte, e intendono donarci pace, cultura, sicurezza nel sentimento e nella poesia. ecco allora, come per miracolo, che il caleidoscopico mondo pittorico di Luigi De Giovanni diventa una medicina miracolosa, un vero e proprio rimedio all'indifferente trascorrere di grigie quotidianità, ravviva- te spesso solo dall'indossare uno scolorito jeans... no, i jeans di luigi sono coloratissimi e ricchi di umore e sapore. i suoi messaggi sono pieni di fascino e intenzione positiva. il suo sguardo sereno e pacato è proprio lì, nei suoi quadri, nelle composizioni che, in maniera diversa ma sempre efficace, si susseguono in una infinita galleria di Bellezza e sapienza.»
Scheda Titolo: Ossimori pittorici Artista: Luigi De Giovanni Inaugurazione: 20 luglio ore 20,30 Dal 20 al 30 luglio 2019 Orario Ingresso: dalle ore 19,00 alle ore 22.00 Presenta la mostra Raffaele Polo Allestimento dell’Arch. Stefania Branca Incursioni live all’armonica Luca Nicoli, alla chitarra Lorenzo Valentino Luogo: Castello Risolo Piazza del Popolo, Specchia LECCE
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latinabiz · 4 years ago
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Gli eventi culturali del “Parco e la Commedia” a Sabaudia
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Spettacolo Spettacolo Spettacolo Spettacolo Spettacolo Premiazione Premiazione Premiazione Persone presenti Locandina Il "Parco e la Commedia" Queste le parole a caldo dopo la serata inaugurale della X edizione de Il Parco e la Commedia, rassegna promossa dalla Pro Loco di Sabaudia, curata dal direttore artistico Umberto Cappadocia e dal presidente dell’Associazione Gennaro Di Leva, con i patrocini di Regione Lazio, Provincia di Latina, Città di Sabaudia, Parco Nazionale del Circeo, UILT- Unione italiana libero teatro e Consorzio Pro Loco Circe: “In questi dieci anni ancora non riusciamo a smettere di emozionarci, sorridere, commuoverci e, soprattutto, continuare a stupirci. Eravamo certi che anche quest’anno, dopo un anno di fermo forzato, il nostro pubblico ci avrebbe atteso, ma come spesso accade tutto è andato ben oltre le nostre aspettative. Come ogni nuovo inizio non possiamo nascondere la nostra emozione ma anche preoccupazione, soprattutto nelle complesse condizioni che stiamo vivendo in questo interminabile periodo. Portare avanti, senza alcuna interruzione, 16 serate per 17 spettacoli non è certo cosa ordinaria, ma l’esperienza del Parco e la Commedia diventa per noi di anno in anno sempre più straordinaria”. Tutto esaurito nell’anello di sicurezza intorno alla cavea del Centro visitatori del Parco nazionale del Circeo, allestito per assicurare il rispetto delle normi basilari anti contagio, ma alle 220 persone consentite all’interno se sono aggiunte altrettante all’esterno che, portando anche delle sedute da casa, hanno assistito allo spettacolo dall’area circostante. All’emozione di un quanto mai atteso ritrovarsi si è aggiunta anche l’assegnazione del primo premio speciale, novità nella storia di una rassegna che come unico premio ha sempre posto la grande partecipazione di pubblico. Assecondando quel desiderio di vicinanza che forse rappresenta il leitmotiv di questa edizione, il primo premio non poteva che avere il nome di Liliana e Damiano Carbonelli, da sempre a fianco della rassegna fin dal primo anno. Il premio è stato consegnato dalla nipote Maria Chiara e dal figlio Antonio ad Angelo Grieco, in rappresentanza della compagnia “Insieme per Caso”, gruppo teatrale che si è distinto per aver illuminato il palco del Parco e la Commedia dal 2012. Il teatro a cielo della cavea del Centro visitatori, in queste prime serate che si protrarranno fino all’8 agosto, continua a mostrare uno dei suoi volti più belli e lunedì 26, sempre alle 21, torna in scena un’attrice che negli ultimi due anni ha rappresentato tra i momenti più alti della rassegna. Torna protagonista della serata, dopo gli applausi più forti e prolungati che hanno posto il sigillo ad un Assolo (l’Atto unico per una donna) tutto di un fiato nell’VIII edizione e a delle Lettere d’amore (nella IX) scritte e vissute sulla scena, la meravigliosa Elisabetta Femiano. La “Compagnia il gruppo dell’arte” presenta “La notte di Medea”, elaborazione drammaturgica della Medea di Euripide di e con Elisabetta Femiano, per la regia di Danilo Proia. «Siamo partiti dai titoli di giornale – come nelle note di regia – per riscoprire che i figli nella nostra contemporaneità subiscono ancora l’orrore della morte inflitta dalle madri. È stato questo orrore, questa improvvisa finestra spalancata su l’abisso della profondità umana che ci ha costretti a indagare, a cercare di trovare una via, un percorso per tentare di capire il senso di queste terribili morti, accettare la possibilità di un senso, e con esso affrontare l’inevitabile panico di uno sguardo interiore. Questa è la Storia delle storie, è l’emblema del tragico dolore, è la vita di una donna-mito che non esita a sacrificare i propri figli sull’altare di un Amore tradito». L’allieva di Ronconi compirà nello spazio scenico lo straziante rito della catarsi. Vitale diventa realizzarlo, compierlo per poter fare di quella tenebra quale silenzio di luce, un nuovo canto di Vita. Assecondando le scelte della direzione artistica di offrire occasioni di riflessione alternandoli però a momenti di pura leggerezza, martedì 27 l’Associazione di promozione sociale Sarah Bernhardt presenta la commedia romantica diretta da Ilaria Izzo “Amore…? Chi…?”. Lo spettacolo, in accordo con una rassegna da sempre attenta a garantire l’inclusione di tutti i suoi ospiti, è fruibile anche da persone con disabilità uditiva poiché interamente tradotto in LIS-Lingua italiana dei segni grazie all’interprete Michela Ortolani. Cambio di scena e mercoledì torna sul palcoscenico a cielo aperto del Parco la compagnia “Divieto di Affissione”, diretta da Franco Tuba, che presenta “Scambio di persona all’italiana – Articolo 494”, una commedia di Giuseppe Della Misericordia. È punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino a un anno. Così viene punito lo scambio di persona secondo l’articolo 494 del nostro Codice penale, ma in questa commedia colma di satira dissacrante, di articoli del Penale ne vengono violati parecchi. Basata sull’equivoco provocato dallo scambio di persona, ma diversamente da quanto impone questo genere, i personaggi si trovano ad agire, consapevoli di quanto sta accadendo, l’uno di fronte all’altro, in un confronto senza esclusione di colpi pur di riprendersi la propria identità. Ciascuno a modo suo è alla ricerca della propria identità, in una società dove le persone hanno sempre meno il controllo della propria vita e di ciò che li circonda. Ogni appuntamento è come sempre a ingresso gratuito (fino a esaurimento dei posti contingentati nel rispetto della normativa anti-contagio) grazie all’imprescindibile sostegno economico di attività produttive che rinnovano il loro contributo e all’apporto degli Enti che con il loro appoggio consentono di portare in scena serate di teatro, dialogo e collaborazione, in uno dei luoghi più rappresentativamente “nostro” di questo territorio. Read the full article
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giovannisetaro · 4 years ago
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Questa mattina si è svolta presso la nostra sala Consiliare l’assemblea Regionale dell’UNPLI. E’ un grande orgoglio avere ospiti nella nostra Muro Lucano i massimi rappresentanti delle Pro Loco che avranno un ruolo di grande Importanza nella fase di ripartenza post-covid. E’ necessario cogliere da questa pandemia le opportunità che la nostra terra ci offre a partire dal turismo rurale: tranquillità, sicurezza, sostenibilità e esperienze innovative. Un grazie al Presidente Rocco Franciosa, a tutti i Consiglieri e al Presidente Pino Setaro per l’impegno costante. (presso Muro Lucano) https://www.instagram.com/p/CPNi0g_rcmv/?utm_medium=tumblr
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tarditardi · 5 years ago
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14/8 Gianluca Motta fa ballare Naïades Summer Club - Verbania
Il 14 agosto al Naïades Summer Club di Verbania, nel fresco del parco di Villa Giulia, arriva il sound scatenato di Gianluca Motta.  Nato sotto il segno del toro e ne incarna tutte le caratteristiche: istintivo, eclettico, determinato, estroso e con quel pizzico di imprevedibilità che lo rende unico. In console propone "Musica da ballo moderna" (la definizione è sua). Suona spesso Tito's e all'Abraxas a Palma di Maiorca oppure al Paradise di Mykonos. Nell'agosto 2008  è stato testimonial Heineken per un tour in Canada insieme a dei colleghi illustri come Benny Benassi, Steve Angello & Sebastian Ingrosso. Le sue produzioni sono supportate dai top dj's di tutto il mondo. Tra i suoi brani più noti ci sono "Shining star", "Sweet child of mine", "Up & Down", "Ambulance" e tante altre tracce. E' di casa in moltissimi dei top club italiani.
Naiade, nella mitologia classica, è una ninfa delle acque. Per questo Naïades sembra il nome perfetto per locale che nasce nel verde, sul lago, a Verbania, la città dei fiori. La location di Naïades Summer Club è infatti il celebre parco di Villa Giulia, un importante edificio ottocentesco poi divenuto Kursaal, una sala da ballo immersa nel verde. Tanti anni dopo qui si continua a muoversi a tempo, in totale sicurezza e seguendo le normative anti Covid-19 vigenti, con servizi e beverage all'altezza delle aspettative dei più esigenti. Il tocco finale al club lo danno poi i partner del nuovo club, imprese del territorio che hanno deciso di credere in un progetto che mette insieme nightlife ed eccellenza. A poco più di un'ora da Milano, a un'ora e mezzo da Torino (...) Naïades Summer Club è perfetto per un weekend al fresco, sul lago, al ritmo della musica di grandi dj.
Naïades Summer Club @ Villa Giulia Via Vittorio Veneto 289295 Verbania
info 331 1251993 https://www.instagram.com/naiades_summerclub/ https://www.facebook.com//NAIADESSUMMERCLUB
Powered by: Jack Social House, Endless Events, Pro Loco Verbania
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castellanzanelcuore · 4 years ago
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SECONDA EDIZIONE DEL “PICNIC SOLIDALE SOTTO LE STELLE”
Anche quest’anno, grazie alla disponibilità di numerose associazioni, l’Amministrazione Comunale propone l’iniziativa del picnic solidale, che nella sua prima edizione era stata molto partecipata e apprezzata.
L’iniziativa si svolgerà VENERDI’ 25 SETTEMBRE dalle ORE 20,00 in Piazza Paolo VI – Chiesa di san Giulio.
E’ un’ottima occasione per incontrarsi, fare nuove conoscenze e anche un gesto concreto di solidarietà: le offerte raccolte saranno utilizzate per l’acquisto di generi alimentari che saranno distribuiti alle famiglie assistite dalla Mensa del Padre Nostro.
La formula è la stessa dello scorso anno: sarà possibile portarsi la cena da casa oppure acquistarla presso gli esercizi commerciali nelle vicinanze e che sono riportati sul volantino che pubblicizza l’iniziativa.
Quest’anno, vista la necessità di garantire oltre alle solite norme di sicurezza, l’attivazione dei protocolli anti Covid, la prenotazione sarà obbligatoria e sarà concessa la partecipazione ad un numero massimo di 200 persone. 
L’indirizzo mail a cui iscriversi è il seguente: 
In caso di pioggia o maltempo l’evento sarà rimandato a data da destinarsi.
Un sentito ringraziamento va alle associazioni e ai volontari che si sono rese disponibili ad organizzare con l’Amministrazione Comunale l’evento: Area Giovani, DonneXCastellanza, Pro Loco, La Mensa del Padre Nostro, Caritas, Cav, Rione Insù, Rione Ingiò, Sos Umanità, Casa IBE, Un due tre Alessio, ANPI, Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Nazionale Guardiafuochi.
Riscopriamo la voglia di stare insieme, in sicurezza, nei quartieri della nostra città e coltiviamo i legami di vicinato che favoriscono una convivenza attenta ai bisogni di tutti, anche di quelli che si sentono più soli e in difficoltà.
Per questo vi aspettiamo desiderosi di passare una piacevole serata. 
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calabriawebtvcom · 5 years ago
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DESTINAZIONE SILA: LOPEZ E STRAFACE ACCETTANO IL PIANO TURISTICO POST COVID-19.
Lopez e Straface: “ Si alla proposta di Destinazione Sila per un piano turistico post Coronavirus” Gli assessori comunali alle attività produttive ed al turismo, Milena Lopez e Leonardo Straface, plaudono a tutte le iniziative  provenienti dal territorio e volte a far rete per affrontare la grave crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19.
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In particolare i due amministratori florensi esprimono sostegno e condivisione alla proposta avanzata da Destinazione Sila, che già rappresenta una rete di imprese per la costruzione e la promozione di un’offerta turistica integrata e innovativa dell’altopiano della silano, di dar vita ad un piano condiviso per il turismo post emergenza. Di ciò si è ampiamente discusso nel corso di una web conference a cui hanno partecipato, oltre agli operatori turistici di destinazione Sila, anche gli amministratori dei Comuni di Acri, Aprigliano, Bocchigliero, Casali del Manco, Celico, Longobucco, Parenti , San Giovanni in Fiore e Spezzano della Sila. In video conferenza per San Giovanni in Fiore sono stati presenti il sindaco, Pino Belcastro e l’assessore Milena Lopez che hanno manifestato grande preoccupazione per la crisi che  sta già mettendo a dura prova le imprese locali. “Si tratta di un momento drammatico per l’imprenditoria ed il commercio – hanno affermato Belcastro e Lopez – che sembra destinata a prolungarsi nel tempo. In questo contesto abbiamo colto con grande favore la reattività di Destinazione Sila, promotrice dell’incontro, in quanto manifesta una straordinaria forza di volontà nel voler combattere e vincere questo momento così drammatico e duro. Ribadiamo, pertanto, massimo sostegno, per quanto è nelle competenze dell’Ente comunale, per i percorsi che si vorranno intraprendere, convinti più che mai che il territorio dell’altopiano silano, più di altri, rappresenta un luogo di eccellenza in cui trascorrere un periodo di vacanza in sicurezza e per godere delle straordinarie bellezze paesaggistiche e storico/architettoniche di cui è ricco”. “La collaborazione del Comune di San Giovanni in Fiore al Piano per il turismo condiviso avanzato da Destinazione Sila – concludono gli amministratori Florensi – sarà ufficializzata nei prossimi giorni con la firma di un apposito protocollo d’intesa, con l'auspicio  che si possa tradurre in  una esperienza  avveniristica e di successo. Già in altre occasioni, peraltro, la nostra amministrazione, che ha aderito a Destinazione Sila con convinzione da diverso tempo e con cui ha svolto diverse collaborazioni, ha potuto constatare la professionalità e le straordinarie capacità imprenditoriali della rete di imprese che essa rappresenta. Professionalità e capacità indispensabili per alimentare , e noi ce lo auguriamo, nuovi successi anche in questo drammatico periodo di crisi”. La web conference, aperta dal presidente di destinazione Sila, Daniele Donnici, ha visto la partecipazione anche del Presidente della Pro Loco di Camigliatello, Eugenio Celestino e di  William Lo Celso, imprenditore di Destinazione Sila oltre che vicepresidente della Pro loco di Camigliatello. Proprio Lo Celso ha concluso l’incontro citando, per salutare tutti gli intervenuti, una frase di Gioacchino da Fiore  a simboleggiare il grande patrimonio culturale che,  insieme a tanti altri nomi illustri, caratterizza il nostro territorio : “Purifica gli occhi della mente dalla polvere terrena. Abbandona le folle tumultanti e lo strepitio delle parole. Segui con lo spirito l’angelo nel deserto. Ascendi con lui il monte grande e alto, e allora potrai conoscere i profondi disegni che vi sono nascosti fin dai tempi più antichi per generazione di secoli”. Read the full article
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valoriontinuit · 6 years ago
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CASTELLO RISOLO SPECCHIA, PIAZZA DEL POPOLO. Mostra di Luigi De Giovanni
OSSIMORI PITTORICI PERSONALE DI PITTURA DI LUIGI DE GIOVANNI
Palazzo Risolo, Specchia 20/30 luglio 2019 Vernissage 20 luglio ore 20:30 Con le incursioni live di Luca Nicolì all’armonica e di Lorenzo Valentino alla chitarra
Indagare la società di oggi con tutte le sue contraddizioni, la bellezza malinconica del breve tempo dei fiori e la poesia del paesaggio che sa suscitare poetiche emozioni.  Questo il concept della mostra che vede esporre l’artista specchiese Luigi De Giovanni nelle sale di Palazzo Risolo dal 20 al 30 luglio. La mostra è organizzata da Il Raggio Verde, Arteluoghi e l’associazione e20cult con il patrocinio del Comune di Specchia in collaborazione con la Pro Loco di Specchia con allestimento dell’arch. Stefania Branca. Dopo i saluti istituzionali di Alessandra Martinucci Sindaco di Specchia; Chiara Nicole Lia Assessore alla cultura
Luigi De Giovanni con la sua pittura istintiva, traboccante di tracce dei percorsi del pensiero, si apre all’esterno seguendo sensazioni che muovono dal suo Io. I suoi soggetti sono i paesaggi, in quest’occasione, soprattutto del Salento dipinti nei mutamenti stagionali, i fiori recisi che dalla rigogliosità piena di speranza dei boccioli di vita lasciano cadere i petali nel tramonto dei loro giorni, le carte dove le garze suturano ferite troppo profonde e troppo spesso nascoste nei cuori delle persone che soffrono, i jeans nel loro racconto di lavoro e rivoluzione delle idee, purtroppo deluse: jeans diventati apparenza, strappati e lisi prima d’essere usati in una finzione vuota. La mostra è tutto questo: un’indagine profonda della società dove l’essere conta meno dell’apparire, dove la finzione è più vera del reale.
Testo critico Gli ossimori pittorici di Luigi De Giovanni di Raffaele Polo «Da dove cominciamo, con luigi de Giovanni? Verrebbe da suggerire che è importante, più che sufficiente, scorrere i suoi dipinti, le sue creazioni, per avere una esperienza esaustiva e completa di questo artista multiforme che ci impressiona con il suo linguaggio diverso ma sempre coerente  in una sorta di ossimoro pittorico, De Giovanni convince e si fa comprendere sia che percorra le vie tradizionali del figurativo (i fiori, i paesaggi) sia che solleciti con l'intrigante astrattismo sia che ci inviti all'informale dei suoi 'jeans', messaggi espliciti di una società contemporanea anch'essa permeata di contraddizioni e nonsense. Forse, la ricerca dell'intellettuale potrebbe essere articolata nella per nulla peregrina intenzione di scoprire a quali di questi 'generi' il bravo De Giovanni si senta più portato. se, cioè, nel suo intimo artistico alligni con più radicata fermezza il testimone del secolo scorso oppure se l'uomo nuovo del XXI secolo sia quello che i suoi colori, le sue composizioni vogliono annunciare. Fatto sta che la piacevolezza riservata al fruitore dei lavori di questo artista è comunque univoca e di uguale spessore: ci si addentra negli scorci delle terre genuine del Salento e non solo, in una sorta di 'natura universale' ben codificata da colori e soggetti. oppure si sposta lo sguardo sulle spontanee composizioni floreali, percependo quasi il delicato, naturale odore dei fiori e delle erbe appena colte... o, ancora, le appena abbozzate figure femminili ci fanno partecipi di una introspezione a metà tra il drammatico e l'erotico, sintetizzando esitazioni e pudori ricchi di sfumature.   il discorso diventa più intrigante con le composizioni che utilizzano il tramite dei 'jeans', oggetto-simbolo di una planetaria rivoluzione del costume e della moda, indubbiamente capaci di comunicare messaggi sublimali e silenziosi soprattutto con le recenti scelte relative a strappi e tagli. come non ricordare la rivoluzione di Fontana, le sue ferite sulla tela tese a far vedere cosa c'è 'dietro' la tela, ancor più importante di cioè che è davanti... ma ricordiamo, così, su due piedi, le invenzioni di Enrico Bay, dedicate alla satira delle grandi uniformi militari o ecclesiastiche, campite sulla superficie con dovizia di ammennicoli, intrusioni e interventi, in un chiaro discorso dissacratorio. o, ancora, le realizzazioni con pezzi di manifesto di Rotella e, scendendo nel particolare, il materismo sempre più presente nei messaggi di tanti artisti che simboleggiano, via via nei loro lavori, le più evi- denti rappresentazioni totalitarie di scritte e oggetti, sino a raggiungere i più scalmanati writer della street art, mai sazi della propria espressività mutuata da muri e vagoni di treni... con de Giovanni, le frasi, i simboli, gli oggetti-simbolo sono mutuati in un completo contesto di interventi cromatici che scuote e denuncia, ponendo l'attenzione via via sulle tematiche prescelte per lanciare provocazioni e messaggi. un mondo pittorico colmo di pathos e movimento, che richiama, per certi versi, quello che fu il Futurismo nel secolo scorso. ma poi, senza parere, l'artista torna ai suoi soggetti ricchi di introspezione e, pur nella loro spesso evidente immobilità, al mondo di sogni, colori e atmosfere che lo chiamano a ripetere, ogni volta in maniera unica e particolare, quel groviglio di vegetazione o le canne palustri di un angolo di creato... per non parlare del mare, che affiora quasi a sorpresa, ad irradiare tutto il suo fascino e la sua maestosità, a riempire con toni immutabili di disponibile umanità, le tele paesaggistiche di grandi dimensioni che paiono voler abbattere qualsiasi confine pittorico, riversando sulle fiancate della struttura dipinta le proprie colorazioni, affermando con forza che non esistono, non devono esistere limiti, pastoie e argini tecnici per chi vuole rappresentare, pur se in uno spazio limitato, tutta la bellezza dell'universo. ancora un ossimoro: l'infinito racchiuso in uno spazio finito. ma quanta abile professionalità, frammista alla poesia di un animo sensibile, in queste fresche composizioni che coinvolgono appieno con la loro presenza e testimoniano la grande capacità affabulativa di de Giovanni. non è facile, in realtà, decifrare completamente i meccanismi che l'artista di specchia ci sottopone, quasi senza parere e ci lascia lì, guardandoci di sottecchi, attento ma con aria indifferente, quasi a scusarsi per ciò che ci sta mostrando. ma quei soggetti, quei colori entrano profondamente nel nostro animo, riescono a coprire ed annullare le ombre e le mostruosità che spesso vogliono annientare il senso positivo dell'arte, e intendono donarci pace, cultura, sicurezza nel sentimento e nella poesia. ecco allora, come per miracolo, che il caleidoscopico mondo pittorico di Luigi De Giovanni diventa una medicina miracolosa, un vero e proprio rimedio all'indifferente trascorrere di grigie quotidianità, ravviva- te spesso solo dall'indossare uno scolorito jeans... no, i jeans di luigi sono coloratissimi e ricchi di umore e sapore. i suoi messaggi sono pieni di fascino e intenzione positiva. il suo sguardo sereno e pacato è proprio lì, nei suoi quadri, nelle composizioni che, in maniera diversa ma sempre efficace, si susseguono in una infinita galleria di Bellezza e sapienza.»
Scheda Titolo: Ossimori pittorici Artista: Luigi De Giovanni Inaugurazione: 20 luglio ore 20,30 Dal 20 al 30 luglio 2019 Orario Ingresso: dalle ore 19,00 alle ore 22.00 Presenta la mostra Raffaele Polo Allestimento dell’Arch. Stefania Branca Incursioni live all’armonica Luca Nicoli, alla chitarra Lorenzo Valentino Luogo: Castello Risolo Piazza del Popolo, Specchia LECCE
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degiovanniluigi · 6 years ago
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CASTELLO RISOLO SPECCHIA, PIAZZA DEL POPOLO. Mostra di Luigi De Giovanni
OSSIMORI PITTORICI PERSONALE DI PITTURA DI LUIGI DE GIOVANNI
Palazzo Risolo, Specchia 20/30 luglio 2019 Vernissage 20 luglio ore 20:30 Con le incursioni live di Luca Nicolì all’armonica e di Lorenzo Valentino alla chitarra
Indagare la società di oggi con tutte le sue contraddizioni, la bellezza malinconica del breve tempo dei fiori e la poesia del paesaggio che sa suscitare poetiche emozioni.  Questo il concept della mostra che vede esporre l’artista specchiese Luigi De Giovanni nelle sale di Palazzo Risolo dal 20 al 30 luglio. La mostra è organizzata da Il Raggio Verde, Arteluoghi e l’associazione e20cult con il patrocinio del Comune di Specchia in collaborazione con la Pro Loco di Specchia con allestimento dell’arch. Stefania Branca. Dopo i saluti istituzionali di Alessandra Martinucci Sindaco di Specchia; Chiara Nicole Lia Assessore alla cultura
Luigi De Giovanni con la sua pittura istintiva, traboccante di tracce dei percorsi del pensiero, si apre all’esterno seguendo sensazioni che muovono dal suo Io. I suoi soggetti sono i paesaggi, in quest’occasione, soprattutto del Salento dipinti nei mutamenti stagionali, i fiori recisi che dalla rigogliosità piena di speranza dei boccioli di vita lasciano cadere i petali nel tramonto dei loro giorni, le carte dove le garze suturano ferite troppo profonde e troppo spesso nascoste nei cuori delle persone che soffrono, i jeans nel loro racconto di lavoro e rivoluzione delle idee, purtroppo deluse: jeans diventati apparenza, strappati e lisi prima d’essere usati in una finzione vuota. La mostra è tutto questo: un’indagine profonda della società dove l’essere conta meno dell’apparire, dove la finzione è più vera del reale.
Testo critico Gli ossimori pittorici di Luigi De Giovanni di Raffaele Polo «Da dove cominciamo, con luigi de Giovanni? Verrebbe da suggerire che è importante, più che sufficiente, scorrere i suoi dipinti, le sue creazioni, per avere una esperienza esaustiva e completa di questo artista multiforme che ci impressiona con il suo linguaggio diverso ma sempre coerente  in una sorta di ossimoro pittorico, De Giovanni convince e si fa comprendere sia che percorra le vie tradizionali del figurativo (i fiori, i paesaggi) sia che solleciti con l'intrigante astrattismo sia che ci inviti all'informale dei suoi 'jeans', messaggi espliciti di una società contemporanea anch'essa permeata di contraddizioni e nonsense. Forse, la ricerca dell'intellettuale potrebbe essere articolata nella per nulla peregrina intenzione di scoprire a quali di questi 'generi' il bravo De Giovanni si senta più portato. se, cioè, nel suo intimo artistico alligni con più radicata fermezza il testimone del secolo scorso oppure se l'uomo nuovo del XXI secolo sia quello che i suoi colori, le sue composizioni vogliono annunciare. Fatto sta che la piacevolezza riservata al fruitore dei lavori di questo artista è comunque univoca e di uguale spessore: ci si addentra negli scorci delle terre genuine del Salento e non solo, in una sorta di 'natura universale' ben codificata da colori e soggetti. oppure si sposta lo sguardo sulle spontanee composizioni floreali, percependo quasi il delicato, naturale odore dei fiori e delle erbe appena colte... o, ancora, le appena abbozzate figure femminili ci fanno partecipi di una introspezione a metà tra il drammatico e l'erotico, sintetizzando esitazioni e pudori ricchi di sfumature.   il discorso diventa più intrigante con le composizioni che utilizzano il tramite dei 'jeans', oggetto-simbolo di una planetaria rivoluzione del costume e della moda, indubbiamente capaci di comunicare messaggi sublimali e silenziosi soprattutto con le recenti scelte relative a strappi e tagli. come non ricordare la rivoluzione di Fontana, le sue ferite sulla tela tese a far vedere cosa c'è 'dietro' la tela, ancor più importante di cioè che è davanti... ma ricordiamo, così, su due piedi, le invenzioni di Enrico Bay, dedicate alla satira delle grandi uniformi militari o ecclesiastiche, campite sulla superficie con dovizia di ammennicoli, intrusioni e interventi, in un chiaro discorso dissacratorio. o, ancora, le realizzazioni con pezzi di manifesto di Rotella e, scendendo nel particolare, il materismo sempre più presente nei messaggi di tanti artisti che simboleggiano, via via nei loro lavori, le più evi- denti rappresentazioni totalitarie di scritte e oggetti, sino a raggiungere i più scalmanati writer della street art, mai sazi della propria espressività mutuata da muri e vagoni di treni... con de Giovanni, le frasi, i simboli, gli oggetti-simbolo sono mutuati in un completo contesto di interventi cromatici che scuote e denuncia, ponendo l'attenzione via via sulle tematiche prescelte per lanciare provocazioni e messaggi. un mondo pittorico colmo di pathos e movimento, che richiama, per certi versi, quello che fu il Futurismo nel secolo scorso. ma poi, senza parere, l'artista torna ai suoi soggetti ricchi di introspezione e, pur nella loro spesso evidente immobilità, al mondo di sogni, colori e atmosfere che lo chiamano a ripetere, ogni volta in maniera unica e particolare, quel groviglio di vegetazione o le canne palustri di un angolo di creato... per non parlare del mare, che affiora quasi a sorpresa, ad irradiare tutto il suo fascino e la sua maestosità, a riempire con toni immutabili di disponibile umanità, le tele paesaggistiche di grandi dimensioni che paiono voler abbattere qualsiasi confine pittorico, riversando sulle fiancate della struttura dipinta le proprie colorazioni, affermando con forza che non esistono, non devono esistere limiti, pastoie e argini tecnici per chi vuole rappresentare, pur se in uno spazio limitato, tutta la bellezza dell'universo. ancora un ossimoro: l'infinito racchiuso in uno spazio finito. ma quanta abile professionalità, frammista alla poesia di un animo sensibile, in queste fresche composizioni che coinvolgono appieno con la loro presenza e testimoniano la grande capacità affabulativa di de Giovanni. non è facile, in realtà, decifrare completamente i meccanismi che l'artista di specchia ci sottopone, quasi senza parere e ci lascia lì, guardandoci di sottecchi, attento ma con aria indifferente, quasi a scusarsi per ciò che ci sta mostrando. ma quei soggetti, quei colori entrano profondamente nel nostro animo, riescono a coprire ed annullare le ombre e le mostruosità che spesso vogliono annientare il senso positivo dell'arte, e intendono donarci pace, cultura, sicurezza nel sentimento e nella poesia. ecco allora, come per miracolo, che il caleidoscopico mondo pittorico di Luigi De Giovanni diventa una medicina miracolosa, un vero e proprio rimedio all'indifferente trascorrere di grigie quotidianità, ravviva- te spesso solo dall'indossare uno scolorito jeans... no, i jeans di luigi sono coloratissimi e ricchi di umore e sapore. i suoi messaggi sono pieni di fascino e intenzione positiva. il suo sguardo sereno e pacato è proprio lì, nei suoi quadri, nelle composizioni che, in maniera diversa ma sempre efficace, si susseguono in una infinita galleria di Bellezza e sapienza.»
Scheda Titolo: Ossimori pittorici Artista: Luigi De Giovanni Inaugurazione: 20 luglio ore 20,30 Dal 20 al 30 luglio 2019 Orario Ingresso: dalle ore 19,00 alle ore 22.00 Presenta la mostra Raffaele Polo Allestimento dell’Arch. Stefania Branca Incursioni live all’armonica Luca Nicoli, alla chitarra Lorenzo Valentino Luogo: Castello Risolo Piazza del Popolo, Specchia LECCE
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