#destagionalizzazione turismo
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Assemblea Nazionale UNPLI: Le Pro Loco, Motore Economico e Sociale dell'Italia. Roma
A Roma, l’assemblea per il rinnovo degli organi statutari e il riconoscimento del ruolo cruciale delle Pro Loco nella valorizzazione del territorio
A Roma, l’assemblea per il rinnovo degli organi statutari e il riconoscimento del ruolo cruciale delle Pro Loco nella valorizzazione del territorio. ROMA, 25 novembre 2024 – Presso l’hotel Ergife di Roma, si sta svolgendo l’Assemblea Nazionale dell’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), che rappresenta oltre 6.400 Pro Loco in tutta Italia. Un evento cruciale che vede la partecipazione di…
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mezzopieno-news · 6 months ago
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ITALIA PRIMA IN UE E SECONDA AL MONDO PER CONGRESSI
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L’Italia negli ultimi cinque anni è passata dal sesto al primo posto in Europa per numero di congressi ospitati.
Nella classifica pubblicata dall’International Congress and Convention Association l’Italia si classifica inoltre seconda nel mondo, dietro solamente agli Stati Uniti. Il nostro Paese precede la Spagna, davanti a Francia, Germania e Regno Unito. L’Italia registra il maggior numero di città (7) nella top 100 mondiale: Roma al 7° posto, 29° posto per Milano, 47° Bologna, 60° Firenze, 66° Napoli, 78° Torino, 84° Venezia. Queste città sono conosciute in tutto il mondo non solo per le loro bellezze artistiche e storiche ma anche per il forte tessuto universitario e scientifico che permette loro di essere scelte come destinazioni di interesse da tutte le parti del mondo.
“È un risultato storico per il settore e per il Paese. Con un progetto che abbina i poli accademici, scientifici e professionali alla presenza diffusa di convention bureau e infrastrutture idonee come il Italian Knowledge Leaders … Dieci anni fa si è scelto di valorizzare uno degli asset più significativi del nostro Paese” spiega Carlotta Ferrari, presidente di Convention Bureau Italia. Divenuta leader nell’industria congressuale globale, l’Italia è riuscita a sviluppare la capacità di adattarsi e innovare, mantenendo al contempo un legame saldo con il patrimonio culturale e storico. “Quello congressuale è un turismo di alta qualità che porta grandi benefici all’Italia, sia materiali che immateriali, dall’occupazione alla promozione del territorio, dalla destagionalizzazione all’incremento del prestigio�� racconta Tobia Salvadori, direttore di Convention Bureau Italia.
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Fonte: International Congress and Convention Association; Ministero del turismo; foto di Caleb Oquendo
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lamilanomagazine · 7 months ago
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In Liguria, la Coppa del Mondo UCI di Mountain Bike Enduro ed E-Enduro
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In Liguria, la Coppa del Mondo UCI di Mountain Bike Enduro ed E-Enduro Dal 10 al 12 maggio ciclismo ancora protagonista in Liguria con i due appuntamenti di Coppa del Mondo UCI di Mountain Bike in programma nella Finale Outdoor Region, in provincia di Savona. La UCI Mountain Bike World Series ha scelto la Liguria come unica tappa italiana della Coppa del Mondo di Enduro e E-Enduro: si apre infatti qui il calendario 2024 in una delle location storiche per il circuito mondiale, il finalese, costantemente presente ai vertici degli eventi internazionali di Enduro da ben diciassette anni. "La Liguria è stata nominata Regione Europea dello Sport 2025, ma la Coppa del Mondo permetterà di valorizzare la nostra terra e le sue meraviglie davanti a migliaia di persone già quest'anno – dichiara l'assessore allo Sport di Regione Liguria. – Il ponente ligure è un'area profondamente legata per storia, tradizione e morfologia agli sport su due ruote e più generalmente alle attività outdoor: non a caso in questi anni ha già ospitato grandi manifestazioni e la zona è una meta ricercatissima per il turismo sportivo. Un territorio davvero ideale per praticare gli sport all'aria aperta a stretto contatto con la natura e immersi in paesaggi mozzafiato". L'Enduro vedrà i concorrenti impegnati su 5 prove speciali per un totale di 56km di gara e 2.570m di dislivello negativo con la spettacolare ultima prova speciale a picco sul mare su Varigotti, la DH Uomini. La gara E-Enduro, invece, sarà composta da 9 prove speciali di cui ben tre Power Stage complete con diverse sezioni anche in salita, per un totale di 84km e 3.570m di dislivello in discesa. "È un onore per Finale Ligure ospitare nuovamente questo prestigioso evento internazionale che oltre ad una grande visibilità, porta ogni anno centinaia di migliaia di ospiti nelle nostre località – commenta il vicesindaco di Finale Ligure. – La sinergia con tutti gli operatori e associazioni del territorio è fondamentale per dare continuità a questo percorso di promozione turistica, che oltre alla parte outdoor e sportiva coinvolge tutte le nostre altre ricchezze dal mare fino all'entroterra". "Siamo davvero molto orgogliosi di essere riusciti a far assumere a Pietra Ligure un ruolo di rilievo nel panorama delle bike destination a livello mondiale – spiega il vicesindaco di Pietra Ligure. – Ad inorgoglirci ancora di più è il fatto di essere riusciti a fare rete a livello comprensoriale con una realtà come Finale Ligure ed essere riusciti insieme a loro a dare ancora maggiore visibilità a tutto il nostro territorio che grazie a questo prestigioso evento nella Finale Outdoor Region avrà una risonanza davvero internazionale su un palcoscenico così importante". "Finale Ligure ed il territorio della Finale Outdoor Region sono stati per molti anni teatro della gara di chiusura della stagione di Enduro World Series a settembre, spesso decidendo il titolo – conclude Enrico Guala, Direttore Evento della tappa di Coppa del Mondo UCI di Enduro a Finale Ligure. – Nel 2024 la Liguria apre il campionato, un appuntamento che mantiene il forte messaggio di destagionalizzazione della nostra Regione per la MTB e che allo stesso tempo, definisce il "mood" sportivo della stagione Enduro. Finale è universalmente riconosciuta come la casa natale della disciplina e il percorso 2024, differenziato tra bici tradizionali (EDR) e bici a pedalata assistita (E-EDR), è uno dei più completi e rappresentativi di tutto il circuito".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Santanchè, turismo lento è un segmento in forte ascesa
“Il turismo lento rappresenta un segmento in forte ascesa che favorisce anche la sostenibilità soprattutto in termini di destagionalizzazione, decongestione dei flussi e creazione di nuove opportunità di lavoro”: a dirlo è stata la ministra del turismo, Daniela Santanchè, intervenendo alla Bit di Milano in occasione della presentazione allo stand dell’Umbria dei due nuovi cammini di “Scopri…
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mypickleoperapeanut · 11 months ago
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"Garbate sollecitazioni e un po' ironiche provocazioni" di Riccardo Rescio
L’auspicio nel proporre qualcosa è quello di sollecitare in chi ha voglia di sentire e capacità di capire la consapevolezza che sono le trasformazioni a darci la misura del tempo. Cambiamenti che avvengono in tutti i campi, che necessariamente devono stimolare considerazioni o riconsiderazioni che, per quanto riguarda il turismo, ci inducono ad affermare che il tempo del Gran Tour è definitivamente passato e che quel tipo di turismo di élite non esiste più.
La possibilità di viaggiare per vedere, scoprire, conoscere meglio luoghi e culture è un diritto che non si può precludere ad alcuno.
La migliore e maggiore organizzazione finalizzata alla destagionalizzazione dei flussi turistici e la diversificazioni dei poli attrattivi, è una questione che riguarda le istituzioni che da tempo parlano di “Sistema Italia”, ma che poi al di là delle affermazioni di principio non vanno.
Basterebbe prendere piena coscienza, che il nostro Paese è il più grande giacimento di bellezza e il maggiore concentrato di Arte, Cultura, Tradizioni, Folclore, Enogastronomia, in un Territorio fra i più amati e ambiti al mondo, per poter attuare quei significativi per il necessario cambiamento.
Prendere consapevolezza di tutto Il bello e il buono che abbiamo, permetterà di realizzare una adeguata struttura organizzativa che permetta di censire, tutelare, valorizzare e adeguatamente comunicare tutte, ma proprio tutte, le peculiarità che caratterizzano e identificano le Terre Uniche delle nostre 20 straordinarie Regioni.
Sollecitiamo le istituzioni alla realizzazione del ‘Sistema Italia’ e tutti noi contribuiamo ad apprezzare e valorizzare ancora più e meglio il nostro Paese, affinché diventi la prima metà al mondo, ma anche la terra della vera, concreta, tangibile, riscontrabile, ospitalità.
Riccardo Rescio
Associazione di Promozione Sociale
"Assaggia l'Italia ApS" ( no profit) - Firenze 5 gennaio 2024
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scienza-magia · 1 year ago
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In Italia turismo da miliardi di euro in evasione fiscale
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I sette peccati capitali del turismo: vale 100 miliardi ma spazza via tutte le regole. Dopo il Covid l’Italia è di nuovo invasa dai visitatori, con meno italiani e più stranieri. Ma le città d’arte soffocano, le norme sono inapplicabili e le restrizioni agli affitti brevi non arrivano. Tra inquinamento, evasione e lavoro nero il viaggio è da incubo. Inquina. È in prima linea nell’evasione fiscale. Applica condizioni di lavoro da settore tessile nell’Inghilterra di fine Settecento. Ha regole a iosa ma i controlli sono quasi impossibili. Chiede sussidi e occupa sempre più gli spazi pubblici. Vive di concessioni, come quelle dei lidi o dei taxi, che si tramandano per ius sanguinis. Sta snaturando le città d’arte con il fenomeno degli affitti brevi e con una pressione di visitatori insostenibile. I sette peccati capitali del turismo sono uguali nel mondo. In Italia, sono un po’ più gravi perché bisogna aggiungere la fragilità del sistema trasporti-infrastrutture, le condizioni climatiche e persino il dissesto idrogeologico. Sotto questo titolo possono rientrare l’alluvione in Emilia-Romagna di questa primavera, a ridosso dell’apertura delle spiagge in riviera, l’incendio di un condizionatore o di una fotocopiatrice che ha bloccato l’aeroporto di Catania e l’ondata di calore sahariana.
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Eppure, dopo gli anni orribili della pandemia che hanno fatto saltare tutti i parametri di settore, il turismo ha mostrato la sua capacità di ripresa e resilienza. E se il cliente o il residente non sono sempre soddisfatti, affari loro. I serbatoi delle Americhe, dell’India e della Cina sono ben lontani dall’essere sfruttati secondo le potenzialità. In un’Italia che perde peso nell’industria e dell’innovazione tecnologica da ben prima del Covid-19, il turismo si conferma un pilastro del prodotto interno lordo con 100 miliardi di euro circa nel 2022 pari a poco più del 5 per cento rispetto ai 1.909 miliardi del pil totale 2022. Per dare un’idea, è lo stesso peso del comparto costruzioni ed è un quarto dei 400 miliardi che porta a casa l’intero settore industriale. Il rilancio dopo le chiusure del 2020 è stato disordinato, da corsa all’oro della California, e la stagione estiva si sta chiudendo con un bilancio altalenante. In sintesi, i visitatori stranieri hanno compensato il disamoramento degli italiani costretti sulla difensiva dalla crisi e dai prezzi impazziti. Ma già parlare di stagione è anacronistico. Il nuovo mantra è appunto la destagionalizzazione con le giunte comunali e regionali che sempre più si orientano verso i grandi eventi per dodici mesi all’anno. Il nuovo tsunami ha creato, soprattutto ai sindaci, un caso clamoroso di falsa coscienza. Da un lato, benedette siano le orde che puntellano l’economia cittadina pagando la divisione in due dei toast sul lago di Como, il servizio torta a Palermo e tre pizze a 63 euro a Genova. Dall’altro, ci sono i datori di lavoro dei sindaci ossia gli elettori, sempre più imbestialiti da mangifici e movide. Fermare il maremoto che stravolge i centri urbani sembra impossibile. Un esempio è Milano che solo vent’anni fa nessuno avrebbe mai definito una città turistica e che nel 2022 ha totalizzato 6,7 milioni di presenze con un +33 per cento (871 mila unità) nel luglio 2023 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Fra settimane della moda, del design, del beauty, del wine, si dovesse mai usare l’italiano, il capoluogo lombardo è diventato un riferimento persino per la capitale che ha 911 siti culturali contro i 524 della città governata da Beppe Sala. Roma oggi ha un assessorato ai grandi eventi, sport e turismo guidato da Alessandro Onorato, 41 anni, imprenditore della ristorazione che nei mesi scorsi si è detto prudente sul giro di vite alle licenze varato dal primo cittadino di Firenze Dario Nardella. Per la capitale ancora in caccia dell’Expo 2030, quindici anni dopo l’esposizione milanese, è stato un anno ottimo. Il record del 2019 è stato superato con +14,3 per cento di arrivi e + 9 per cento di presenze, secondo l’ente del turismo regionale (Ebtl). Il valore aggiunto punta a quota 10 miliardi di euro, quasi un decimo del pil turistico nazionale. Ad agosto l’aeroporto di Fiumicino ha mosso 4,2 milioni di passeggeri (+30 per cento sul 2022). L’esordio del Pantheon a pagamento ha fruttato 280 mila visitatori mentre la Ryder cup di golf da poco conclusa ha portato prenotazioni per 70 mila stanze.
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Ma il saldo è in chiaroscuro. Sul fronte del passivo ci sono i deficienti che imitano Anita Ekberg e il suo bagno dentro la fontana di Trevi. C’è l’accaparramento dei biglietti del Colosseo attraverso i bot che imitano gli acquirenti reali per consentire a chi li manovra di rivendere gli 11 mila biglietti quotidiani sul mercato del second ticketing a prezzi maggiorati. Ci sono le file di due ore ai taxi della stazione Termini denunciate dal presidente di Federalberghi Bernabò Bocca e le risse con gli Ncc a Fiumicino. Ci sono le metropolitane a singhiozzo, l’Atac e l’Ama in crisi, il traffico impazzito. Soprattutto sono stati censiti 12 mila b&b abusivi oltre alle 35 mila strutture dedicate agli affitti brevi. L’evasione della tassa di soggiorno è stimata fra i 20 e i 40 milioni di euro. Dal grande al piccolo Venezia, che ha una concentrazione di siti superiore a Roma (258) considerando l’estensione, per la prima volta ha offerto più posti letto ai visitatori che ai residenti: 49700 contro 49300. La città lagunare sarà la prima a pagamento del mondo. A metà settembre la giunta del sindaco Luigi Brugnaro ha approvato in via sperimentale la tassa d’ingresso a partire dalla prossima primavera. Anche grazie a questo provvedimento, due giorni dopo l’Unesco ha votato contro l’inserimento di Venezia nella lista nera dei siti patrimonio dell’umanità a rischio. Resta peraltro da vedere se la tassa inciderà sulla limitazione degli accessi o se sarà soltanto una fonte di reddito in più per Ca’ Farsetti. Il boom più inatteso si è verificato a Napoli tanto che il giornale francese Le Monde, con romanticismo discutibile, ha rimpianto i bei giorni in cui i Quartieri spagnoli erano il regno di contrabbandieri e prostitute anziché dei pellegrini in visita a Largo Maradona bardati di maglia azzurra con scudetto tricolore. «Napoli teme di diventare una seconda Barcellona», ha titolato il giornale francese citando il caso della capitale catalana che per prima in Europa ha affrontato il tema del contingentamento delle licenze per gli affitti brevi e per gli esercizi commerciali, otto anni fa con Ada Colau sindaca. L’esempio della socialista spagnola è stato seguito dalla collega socialista parigina Anne Hidalgo che nel 2019 ha fatto causa ad Airbnb chiedendo 12 milioni di euro. En passant, è una cifra non proprio angosciante per il colosso fondato da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk. Airbnb ha chiuso il 2022 con 6,6 milioni di annunci attivi e utili netti a quota 1,9 miliardi di dollari. Ma nemmeno a Chesky piace perdere quote di mercato perché, dopo Barcellona e Parigi, anche Amsterdam, Berlino e Londra hanno introdotto limitazioni al numero di notti l’anno per non essere considerati struttura alberghiera, con le tasse e i controlli che ciò comporta. Ultima è arrivata New York, dove il 5 settembre è entrata in vigore la Local law 18 che stabilisce limitazioni severe sugli affitti brevi sia per le piattaforme sia nei confronti degli utilizzatori. Nell’intervallo tra la proposta di legge, annunciata a gennaio del 2022, e la sua applicazione venti mesi dopo la Grande Mela ha visto scendere i suoi annunci attivi a 7 mila, meno che a Napoli. È difficile dire se l’opposizione dei sindaci, alla lunga, creerà un effetto diga. Ma una diga serve. Secondo il rapporto Ue “Consumo e ambiente”, il turismo è la quarta causa di produzione di Co2. Secondo il Wttc (World travel and tourism), un forum di imprenditori che coopera con i governi, il settore è responsabile di una quota fra l’8 e il 10 per cento della produzione globale di anidride carbonica. In Giappone hanno coniato il termine Kanko Kogai (inquinamento turistico). Nella lingua dei viaggiatori, è semplicemente Overtourism.
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A livello di governo centrale italiano la riforma promessa non c’è ancora. A giugno una prima bozza di disegno di legge della ministra del Turismo Daniela Santanchè, impiombata dalle inchieste giudiziarie sulle sue società, è stata ritirata fra le critiche. La seconda bozza è stata proposta in senso più restrittivo verso gli affitti brevi e con il no alla cedolare secca del 21 per cento. «Noi non siamo contro la proprietà privata ma prima c’era un far west che gli amministratori non hanno contrastato», ha replicato la ministra a Sala che l’accusava di non avere fatto nulla. Le critiche del sindaco, e di tanti altri politici locali schiacciati dalle invasioni barbariche, non sono rimaste isolate perché la regolamentazione del turismo è il modo ideale per farsi nemici, dovunque si mettano le mani. Confedilizia, il sindacato dei padroni di casa, insieme ad altre dieci organizzazioni di categoria, ha accusato il ddl sul turismo di ledere in modo incostituzionale il diritto di proprietà e di «contrastare la locazione di abitazioni private attraverso l’introduzione di un numero ingiustificato di divieti, limitazioni, requisiti e obblighi, alcuni dei quali di impossibile applicazione». Per motivi opposti il testo Santanchè è stato accolto con favore da parte di Federalberghi, che vede negli affitti brevi il nemico numero uno. Ma mentre gli squadroni di Airbnb, Booking, Expedia procedono compatti, in Italia si vive di spaccature corporative tra associazioni aderenti alla Confindustria (Federturismo), alla Confcommercio (Fipe) e decine di altre sigle indipendenti. Fra gli strumenti disponibili a sostegno del settore ci sarebbe l’ente del turismo Enit, carrozzone per antonomasia che nel lontano 2014 Matteo Renzi aveva messo nella lista delle rottamazioni. A novembre 2022 Santanchè ha affidato l’Enit all’amica Ivana Jelinic, ex numero uno di Fiavet, la federazione delle agenzie di viaggio messe in crisi dal fai da te online disponibile sulle piattaforme. Per adesso Enit si è sentita nominare per la campagna da 9 milioni di euro Open to Meraviglia, contestata urbi et orbi, e per l’accordo con WeChat, una sorta di WhatsApp cinese, finalizzato ad aumentare le presenze dalla Repubblica popolare, abitata da 1,4 miliardi di persone che solo in piccola parte hanno scoperto le gioie del turismo. Per gli operatori sarà una gioia accoglierle. Per tutti gli altri è l’incubo assoluto. Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Ospitalità extra-alberghiera: Italia sempre più amata dagli stranieri
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Una stagione estiva 2023 che ha mancato il record di presenze atteso a inizio anno ma che ha comunque visto un incremento dei turisti stranieri (+3% negli agriturismi), della durata dei soggiorni per le case vacanza (+6% da gennaio a settembre) e della spesa pro capite (in media +9%), confermando l’Italia quale destinazione fortemente attrattiva dal punto di vista turistico. È in linea con i dati sul turismo estivo 2023 l’indagine condotta da Feries, leader italiano nella ricettività extra-alberghiera online, attraverso i suoi due portali  Agriturismo.it e CaseVacanza.it con l’obiettivo di fare un bilancio della stagione appena trascorsa e indagare trend e richieste del comparto per la prossima stagione invernale. Nel complesso la fotografia che ne esce, è positiva. Nonostante il rallentamento della domanda, riconducibile alla clientela italiana, continua per il turismo rurale la tendenza positiva registrata negli ultimi anni e accelerata dalla pandemia. Con un’offerta ampia e diversificata di esperienze e scoperte legate al territorio e servizi sempre più evoluti, l’ospitalità extra-urbana tra campagna, mare e montagna si è consolidata, riuscendo a soddisfare nuove esigenze e necessità dei consumatori. I turisti stranieri Su Agriturismo.it, il portale leader per l’agriturismo in Italia, gli stranieri sono stati responsabili del 40% delle ricerche dei primi 8 mesi del 2023 per una crescita delle prenotazioni di 3 punti percentuali rispetto allo scorso anno. In cima al podio dei mercati esteri c’è la Germania, seguita da Paesi Bassi e Francia. Interessanti le differenze sui periodi più richiesti per le vacanze in base alla nazionalità dei turisti. I turisti provenienti dai Paesi Bassi e dalla Francia sono i più interessanti al periodo estivo con un forte sbilanciamento su agosto. Le presenze dei tedeschi, pur con un picco ad agosto, risultano molto più distribuite, evidenziando anche un grande interesse per maggio, giugno e l'inizio dell'autunno. Soggiorni e spesa media in crescita Sia per Agriturismo.it che per CaseVacanza.it, gli utenti si sono indirizzati verso soggiorni più lunghi, rispettivamente di 4,9 notti e 8,3 notti. In particolare gli agriturismi hanno registrato permanenze più lunghe tra maggio e giungo e a settembre (+7,6% rispetto al 2022), evidenziando un interesse degli ospiti per i mesi primaverili e autunnali. Più alta nei primi nove mesi dell’anno la permanenza media dei turisti nelle case vacanza, che cresce del +6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Percentuali in aumento anche per la spesa media complessiva, che sale a 570 euro (+11% rispetto al 2022) in agriturismo e a 860 euro (+7% rispetto al 2022) nelle case vacanza. Le regioni più richieste Quanto alle regioni italiane più gettonate per il turismo extra-urbano gli utenti di Feries confermano le preferenze del 2022.  Nella classifica di chi ha affittato una casa vacanza svetta la Puglia seguita da Sardegna e Toscana. Per chi ha scelto l’agriturismo la regione preferita è la Toscana, seguita da Veneto e Lombardia. Menzione speciale per i soggiorni in agriturismo l’Umbria e le Marche, regioni particolarmente apprezzate dai nostri connazionali. La stagione invernale I dati previsionali per la stagione invernale evidenziano un crescente interesse per i mesi più freddi, confermando una destagionalizzazione sempre più marcata dell’ospitalità extra-alberghiera in contesti rurali. Secondo i dati raccolti da Feries si registra un aumento delle richieste di prenotazione per i prossimi mesi pari a +7% rispetto al 2022. Fabrizio Begossi, Managing Director di Feries ha commentato: «Per quanto riguarda il turismo rurale, sui nostri portali rileviamo un ampliamento della stagione utile, con un incremento in particolare dei soggiorni primaverili e autunnali. Per agriturismi e case vacanza, nonostante le incertezze, continua il trend positivo in corso ormai da tempo e accelerato dopo la pandemia. In misura crescente si sceglie di soggiornare fuori dalle città per l’associazione di questo ambiente a valori ed esperienze positive e come occasione di sfuggire alla pressione dell’ambiente urbano, pur continuando a fruire delle opportunità e sollecitazioni che offre». Read the full article
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insopp · 2 years ago
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BITAS: alla ricerca di un nuovo turismo o forse di turisti nuovi.
Da oggi nello splendido scenario di Alghero ci sarà BITAS (Borsa Internazionale del Turismo Attivo in Sardegna) che prova nelle intenzioni della Regione Sardegna a “contribuire al miglioramento ed al rafforzamento della competitività della ‘Destinazione Sardegna‘. BITAS non nasce dalla moda della destagionalizzazione dei segmenti turistici meno noti e più di tendenza sull’onda dell’attenzione…
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italiaefriends · 2 years ago
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"Garbate sollecitazioni e un po' ironiche provocazioni" di Riccardo Rescio
“Garbate sollecitazioni e un po’ ironiche provocazioni” di Riccardo Rescio
L’ironia è il condimento della vita ….. (La sollecitazione) L’auspicio, nel proporre un testo ironico, è quello di sollecitare in tutti la consapevolezza che sono le trasformazioni a darci la misura del tempo. Cambiamenti che avvengono in tutti i campi, che necessariamente devono stimolare considerazioni o riconsiderazioni, che per quanto riguarda il turismo, ci inducono ad affermare che il…
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madonienotizie-blog · 5 years ago
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Assoimpresa incontra l'assessore regionale al Turismo. Attinasi: «Destagionalizzare e Zone Franche Montane per rilanciare e sviluppare le aree interne» Destagionalizzazione, miglioramento delle infrastrutture e istituzione delle Zone Franche Montane per il rilancio delle aree interne e di tutto il territorio siciliano. Questi i punti su cui ha battuto Mario Attinasi, presidente di Assoimpresa, durante l'incontro che si è svolto  fra l'associazione delle piccole e medie imprese e l'assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, nell'ambito di un ciclo di incontri con gli esponenti del governo Musumeci https://is.gd/uXuCdd
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guidoasuni-blog · 6 years ago
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TURISMO EMOZIONALE: IL VALORE DELLA GOLF EXPERIENCE.
Si è tenuto ieri, 23 maggio dalle ore 19:00 in via Mazzini 84, ad Alghero, il dibattito organizzato dal candidato del Partito Democratico Guido Asuni con tema: “Turismo emozionale: il valore della golf experience”. 
Il confronto, che ha visto la partecipazione di Mario Conti, delegato territoriale della Federazione Italiana Golf; Alessandro Balzani, Assessore all’urbanistica del Comune di Alghero e di Markus Dickey, consulente e maestro di golf, ex direttore del Pevero Golf Club Costa Smeralda, ha evidenziato il valore sociale, economico, ambientale e culturale del golf, mettendo in luce come questo sport possa essere un valido strumento per limitare la stagionalità mediante la creazione di un sistema integrato di offerta turistica.
Durante il dibattito, gli interventi dei professionisti del settore hanno permesso di sfatare il falso mito del golf, definito spesso sport di élite e poco attento all’ambiente. Al contrario sono stati esposti i tanti vantaggi che potrebbe portare al nostro territorio la creazione di un sistema articolato di campi da golf. Presente all’incontro anche il candidato a sindaco del Partito Democratico Mario Bruno, che a pubblicamente annunciato il sostegno del partito ed il suo impegno personale per lo sviluppo del turismo sportivo come motore economico di destagionalizzazione. 
Ampio e partecipato il dibattito collettivo a conclusione dell’incontro che ha raccolto un favorevole riscontro di pubblico, su un argomento sempre più partecipato quale appunto lo sport come motore economico per il territorio.
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retegenova · 5 years ago
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  L’INDUSTRIA DEI PARCHI DIVERTIMENTO: UN PATRIMONIO DI VALORE PER IL TERRITORIO
Analisi, previsioni ed effetti degli sviluppi futuri del settore dei Parchi Tematici in Italia in collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali.
  Roma, 19 Giugno 2019 – Con un indotto stimato di 800 milioni di Euro, che, oltre agli ingressi, comprende hotel, ristorazione, merchandising e altri servizi complementari, il settore dei Parchi Tematici sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel sistema dell’offerta turistica italiana.
  A dimostrarlo è il primo incontro ufficiale tra il Ministro delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio e i Rappresentanti dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, in occasione della presentazione del libro “L’industria dei Parchi Divertimento: un patrimonio di valore per il territorio” che si è svolta questa mattina nella sala Cavour del MIPAAFT.
  Nel corso della conferenza stampa, moderata dalla giornalista, autrice e conduttrice RAI Margherita Basso, Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, ha delineato il profilo e il peso specifico di un comparto in costante sviluppo, che conta ad oggi più di 230 strutture tra parchi tematici, acquatici e faunistici.
Per Costa Edutainment è intervenuto Giorgio Bertolina, AD del gruppo leader in Italia nel settore edutainment che conta oggi 11 strutture sul territorio nazionale, con particolare riferimento a Liguria, Romagna e Toscana, 3 milioni di visitatori all’anno, un fatturato di 60 milioni di Euro e 450 dipendenti.
  Nel 2017 il comparto ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di Euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di 18.4 milioni di ingressi venduti, con un tasso di incremento che sfiora il 10%. Rilevanti anche i dati relativi all’occupazione: il settore genera 20.000 posti di lavoro stabili, che arrivano a 60.000 tra le assunzioni stagionali e l’indotto.
Sul fronte dell’hôtellerie si calcola un totale di circa 1 milione di posti letto venduti nel corso dell’anno, considerando sia le strutture convenzionate sia gli eventuali resort interni ai parchi. In linea con l’andamento del settore nei principali Paesi Europei, anche in Italia si afferma la tendenza dei visitatori ad allungare il tempo medio di permanenza, abbinando la visita al soggiorno in hotel.
  Tutti questi dati dimostrano il ruolo strategico dei parchi a tema nello sviluppo territoriale e nazionale, rendendo quanto mai necessaria una più stretta collaborazione con le Istituzioni competenti.
Da oltre mezzo secolo i parchi si contraddistinguono sul mercato nazionale per l’impiego di ingenti capitali volti all’innovazione e all’aggiornamento di servizi e prodotti, elementi vitali nel campo del divertimento e dell’intrattenimento.
  “L’industria dei parchi di divertimento rappresenta un valore indiscusso per il turismo nazionale e internazionale. Dobbiamo puntare sempre più sulla diversificazione e sulla destagionalizzazione dell’offerta se vogliamo essere un Paese capace di attrarre diverse tipologie di visitatori, anche alla luce del report oggi presentato e che conferma come il visitatore dei parchi non sia un turista mordi e fuggi ma alto spendente, con importanti ricadute su tutto il territorio in termini di mercato e occupazione” –, è quanto ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio. ��Stiamo lavorando sull’enoturismo, sul turismo sostenibile, rurale, bisogna lavorare anche sul turismo dei ‘parchi di divertimento’ che da sempre si contraddistingue per l’impiego di importanti capitali, servizi e prodotti innovativi”.
  “Il nostro obiettivo a breve termine – ha aggiunto Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani – è di incrementare ulteriormente il tasso di crescita del settore, portandolo ai livelli di altri Paesi UE, come Francia e Germania, che hanno già da tempo identificato nei parchi una risorsa fondamentale per il turismo, in sinergia con l’offerta culturale, artistica e naturalistica del territorio. Nello specifico, punteremo sulla destagionalizzazione, creando nuove finestre di fruizione del prodotto in periodi come Halloween e le festività natalizie”.
  Volano di investimenti e occupazione, i Parchi Tematici rappresentano un mercato che ha ancora un grande potenziale di espressione: l’inizio di una concreta collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali ha una portata storica per il comparto e sarà propedeutica per una nuova fase di espansione. Qualificandosi come vere e proprie destinazioni tematiche, i parchi contribuiscono alla crescita dei flussi sul territorio, migliorando ulteriormente la qualità e l’appeal dell’offerta turistica del nostro Paese sia sul mercato interno sia sul mercato internazionale.
  L’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI) rappresenta oltre 60 parchi divertimento di carattere tematico, acquatico e faunistico, diffusi in tutta la Penisola, e opera nell’ambito di ANESV, Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti, aderente a Federturismo Confindustria. L’Associazione supporta i suoi membri monitorando e analizzando l’evoluzione della disciplina amministrativa e fiscale, con particolare riferimento al diritto del lavoro, alle norme in merito alla conservazione delle specie animali e alla sicurezza degli impianti. L’attività è orientata alla valorizzazione del ruolo economico e sociale dei parchi, incentivando la collaborazione con le istituzioni locali, regionali e nazionali, onde consentire un più agevole e rapido sviluppo del settore. www.parchipermanenti.it.  
    Ufficio stampa
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L’industria dei parchi divertimento: un patrimonio di valore per il territorio   L’INDUSTRIA DEI PARCHI DIVERTIMENTO: UN PATRIMONIO DI VALORE PER IL TERRITORIO Analisi, previsioni ed effetti degli sviluppi futuri del settore dei Parchi Tematici in Italia in collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali.
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edicolaelbana · 6 years ago
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Di Miguel e dell'ennesima occasione persa
Non è difficile capire quanto la drammatica scomparsa di Miguel Moutoy, per tutti "il Generale Bertrand", abbia sconvolto la nostra isola. Le centinaia di testimonianze sui social parlano da sole. Amato da tutti per la sua cordialità, educazione, gentilezza, disponibilità, Miguel univa la sua passione per l'Imperatore all'amore per l'Elba e gli Elbani.
Immancabile a qualsiasi celebrazione o rievocazione storica, instancabile nel suo perorare la causa di un Monumento da dedicare all'uomo che, piaccia o meno a qualcuno, è indiscutibilmente il più formidabile "promoter" del nostro scoglio nel mondo intero, se ne è andato senza riuscire a vedere il suo sogno realizzato. Non solo: da qualche anno si era reso disponibile a mettere a disposizione gratuitamente la sua formidabile collezione di reperti e cimeli per la realizzazione di un Museo, chiedendo solo le più banali garanzie assicurative e di "decoro" dell'esposizione.
Muri di gomma, aveva trovato solo muri di gomma.
Evidentemente, ai gestori della "cosa pubblica", quando non ballano cospicui finanziamenti, quando la posta in gioco non consente di gestire centinaia di migliaia di euro per costruire aberranti gattaie, fantomatici canili o dissennati dissalatori, passa qualsiasi fantasia.
E tutto mentre si blatera di "destagionalizzazione" senza minimamente pensare a come e quanto i tempi siano cambiati.
Il turismo scolastico è finito: i ragazzini sono numericamente sempre di meno, si scelgono da soli le "gite" - e le discoteche di Parigi o Barcellona sono certamente più attraenti delle orchidee del Perone - e gli stessi insegnanti hanno sempre meno voglia di assumersi gratis tutti i rischi che comporta accompagnare torme di scalmanati ispirati da Guru come Sfera Ebbasta.
I turismo delle gite parrocchiali o dei Cral, pure: gli "anziani" sono sempre più attivi e vitali, e se ne vanno in giro con Ryanair per conto loro.
Il famoso turismo sportivo, o più genericamente, outdoor, è già ben strutturato (quasi troppa grazia, per merito di Associazioni private e Cittadini, se si pensa alla pessima gestione pubblica dei boschi e dei sentieri, delle strade e degli stradelli) ma non possono bastare i w/e per arrivare a fine mese. E, normalmente, la gente lavora, durante la settimana. Per implementarlo davvero servirebbe abbinare al fascino della natura una serie di offerte culturali ed eventi che possano invogliare almeno le persone più colte o curiose a prendere qualche giorno di ferie anche in autunno o primavera. Ed ecco che il Museo di Miguel avrebbe potuto essere un importante tassello verso la creazione di quella base "strutturale" su cui poggiare le fondamenta da cui partire. Perché se poi capitano tre giorni di pioggia, o freddo, o vento, i panorami mozzafiato non bastano più.
Magari anche solo per dare una botta di vita alle Residenze Napoleoniche, sulla cui gestione non esprimo giudizi perché parlano i fatti: la Villa di San Martino su Tripadvisor si piazza "al 24°posto su 33 cose da fare a Portoferraio", seguita solo da attrazioni del calibro della "tabaccheria da Peppe" o "lavanderia a gettone Piùbianco!".
Ma così non è stato, e Miguel non c'è più. Sono certo che i suoi straordinari amici - della Petite Armée, ma non solo - sapranno proseguire nel suo nome la lotta per la Cultura e la Storia. Ci saranno altri 5 di maggio, e, almeno all'Elba, saremo in molti a pensare, più che a Napoleone, al vuoto che ci ha lasciato il Generale Bertrand.
Ps: nella foto, Miguel è con mio padre, all'inaugurazione della "prima statua di Napoleone all'Elba", di cui papà andava - e va tuttora - molto fiero. Pur essendo un omaggio privato, in una struttura privata, Miguel era stato entusiasta di concederci il piacere e l'onore della sua presenza. Senza chiedere in cambio nemmeno un caffé.
Non solo un Amico, ma un vero Signore.
Yuri Tiberto
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Liguria protagonista all'ottava edizione del Discovery Italy
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Liguria protagonista all'ottava edizione del Discovery Italy. Si è aperta l'ottava edizione di Discover Italy, la grande "piazza" internazionale che ha visto riuniti a Sestri Levante buyer e seller del turismo provenienti da tutto il mondo, in particolare da Europa, Medio Oriente, Penisola Arabica e Americhe. Nello specifico, quest'anno si evidenzia un crescente interesse da parte del mercato Usa. Secondo i dati dell'Osservatorio turistico della Liguria, infatti, il mercato statunitense ha rappresentato quasi il 10% dei turisti stranieri nel 2023, confermandosi il quarto mercato di riferimento della regione (dopo Francia, Germania e Svizzera) con un incremento significativo sia in termini di arrivi (+28 % sul 2022 e +24% sul 2019) che di pernottamenti (+25% sul 2022 e +20 % sul 2019). Discover Italy è uno fra gli eventi di maggior rilevanza del settore: un workshop dedicato all'incoming in Italia, focalizzato sull'incontro mirato tra domanda e offerta. Una vetrina unica per la Regione Liguria, che quest'anno punta in particolare su un'offerta legata a turismo culturale, enogastronomico e attivo, seguendo le tendenze più attuali dei mercati di riferimento. "Discover Italy è diventata una fiera sempre più estesa con ben novanta buyer presenti e quindi sono molto orgoglioso che abbia luogo in una località della Liguria oltretutto incantevole come la Baia del Silenzio di Sestri Levante – dichiara l'assessore regionale al Turismo - Mi fa inoltre enormemente piacere che anno dopo anno siano sempre di più i Comuni liguri coinvolti in questa iniziativa e che le nostre località si promuovano anche all'estero visto ormai il carattere internazionale di Discover Italy. Dobbiamo cavalcare l'onda del grande successo in termini di presenze turistiche ottenuto lo scorso anno ma senza dormire sugli allori. Il turismo ligure funziona ma per migliorarlo è necessario proseguire a lavorare in maniera puntuale sostenendo le aziende del settore e favorendo la qualità, l'innovazione e la rigenerazione. Per innovare le imprese del comparto è necessario un turismo sempre più inclusivo e accessibile tanto è vero che per mia decisione abbiamo interamente destinato i fondi Funt, riservati ai Comuni per interventi infrastrutturali, solamente ad opere tese a migliorare l'accessibilità di infrastrutture turistiche. Inoltre, è necessario valorizzare il ricco patrimonio regionale dei borghi storici, favorire la destagionalizzazione col turismo slow e outdoor ed innalzare la qualità dell'offerta dei servizi investendo ulteriormente nella formazione degli operatori. Infine, essendo la Liguria ricca di luoghi simbolici dell'emigrazione italiana nel mondo ed essendo tanti i cittadini di nazioni a noi lontane di origine ligure, ho creduto sin da subito di supportare l'iniziativa promossa dal Ministero degli Esteri ed appoggiata dal Ministero del Turismo di fare del 2024 l'anno del Turismo delle Radici" . Di particolare rilievo è stato anche il Fam Trip, organizzato con la collaborazione dell'assessorato al Turismo della Regione Liguria e il Comune di Genova, che nei giorni precedenti all'apertura del workshop ha visto coinvolti una trentina di buyer internazionali provenienti in particolar modo dagli Stati Uniti. Un tour alla scoperta delle bellezze del territorio, dai panorami della Riviera alle attrattività culturali di Genova, tra i segreti del centro storico e i palazzi dei Rolli, patrimonio dell'Unesco.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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virginialunare · 3 years ago
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Il settore turistico: protagonista a 5 stelle
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Se la pandemia ha colpito un settore economico più di altri è proprio quello turistico, in un contesto di mercato caratterizzato da una struttura proprietaria diffusa e prettamente di matrice famigliare.
Non a caso, sia gli investitori core che quelli speculativi vedono nelle infrastrutture del settore turistico nazionale un’indubbia potenzialità, in un contesto naturale caratterizzato da diffuse varietà orografiche e zone che consentono un turismo distribuito su dodici mesi corredato da un panorama di città d’arte e borghi unici.
Gli investitori hanno individuato in molte strutture alberghiere un potenziale da riqualificare e da sviluppare, per dare una nuova chiave di lettura del settore che rappresenta uno dei driver della crescita del PIL nazionale.
L’interesse degli investitori è testimoniato da molte recenti notizie di stampa che riportano in maniera più o meno veritiera deals che vedono come sottostante alcune infrastrutture turistiche che vanno dalla laguna di Venezia alle Alpi piemontesi riportando in auge alcuni siti nazionali che hanno rappresentato mèta prediletta del turismo internazionale negli anni del boom economico del secolo scorso. Solo per citare alcuni: la notizia, poi smentita, dell’acquisto da parte del magnate dell’informatica Bill Gates per lo storico ed iconico hotel Danieli a Venezia e la recente acquisizione da parte del fondo britannico ICON, ad esempio, delle infrastrutture sciistiche del comprensorio della “Via Lattea” con la strategia di riportare all’attenzione dei turisti un territorio con oltre 400 chilometri di piste.
Resta comunque indubbio che il turismo, in Italia necessita di un profondo processo di rinnovamento, non solo degli immobili e della loro struttura proprietaria, ma anche e soprattutto delle infrastrutture che devono essere in grado di rispondere ad una domanda sempre più variegata ed esigente.
A ciò deve aggiungersi anche il contributo che la digitalizzazione e l’industria dei servizi immobiliari possono fornire in termini di utilities incrementali sia per la manutenzione dell’infrastruttura tout court che la gestione dell’offerta turistica a tutto tondo, senza dimenticare che il paradigma della sostenibilità che sta permeando sempre di più l’attività degli investitori del real estate e che inevitabilmente andrà ad impattare sull’attività di riqualificazione delle infrastrutture turistiche soprattutto per la componente ambientale
Ciò non di meno, il comparto turistico non può e non deve prescindere da una graduale destagionalizzazione della domanda e dalla necessità di avere un dialogo costante e costruttivo con i territori dove insistono le infrastrutture per offrire agli utenti un’offerta interessante e stimolante.
In questo scenario, inoltre, anche le località turistiche “secondarie” e fuori dai circuiti noti possono giocare un ruolo centrale per una domanda diversificata e sempre più attenta al prodotto di nicchia.
La vacanza intesa come mero trascorrere del tempo in un luogo diverso dalla propria residenza o dal proprio domicilio sic et simpliciter è ormai retaggio di un vecchio modo di intendere il turismo: proprio in questa direzione si muovono molte amministrazioni locali valorizzando le proprie ricchezze naturali, artistiche o enogastronimiche per garantire al turista un’esperienza a tutto tondo in cui le infrastrutture ricettive fanno squadra con gli altri elementi del contesto.
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mypickleoperapeanut · 1 year ago
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"La nostra Italia è così"
di Riccardo Rescio
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Ebbene si là nostra Italia è così, noi la vogliamo vedere così, la vogliamo vedere da una diversa prospettiva, per questo la raffiguriamo in modo trasversale, senza sud e senza Nord, la nostra Italia, quella che immaginiamo e che vogliamo realizzare, è un grande stupendo Paese orizzontale.
Una Italia che va dal punto A1 della Regione Valle d’Aosta, al punto A2 della Regione Sicilia, contornata dalle nostre piccole e grandi meravigliose Isole, perchè l’Italia che vogliamo mostrare al mondo, è quella costituita dalle sue 20 straordinarie Regioni, che solo unite e non antagoniste, potranno sempre più marcare quella particolare caratteristica che rende la “Penisola delle Meraviglie”, unica ed inimitabile.
Per poter poi promuovere in modo efficace il nostro Paese, dobbiamo necessariamente compiere una rivoluzione, che ci liberi definitivamente da quell’arcaico modo di pensare e di comunicare, pieno di luoghi comuni e di immagini retoriche, che hanno fino ad oggi hanno caratterizzato la promozione dell’Italia nel mondo. Tutte le straordinarietà, le valenze e le particolarità, delle nostre “Terre Uniche”, devono essere necessariamente censite, tutelate, valorizzate e comunicate, affinché costituiscano un’unica, ampia e variegata, offerta.
Dobbiamo realizzare una grande proposta che comprenda tutte le specifiche peculiarità che caratterizzano e identificano ogni nostro singolo territorio.
Sono infatti le tante diversificate valenze, l’immensa ricchezza da dover partecipare in ogni dove, con una comunicazione univoca e paritetica di tutte le nostre Regioni, che hanno la straordinaria particolarità di essere una molto diversa dall’altra, ma tutte incredibilmente ricche di Storia, Arte, Cultura, Territori, Folclore, Enogastronomia.
La concorrenza fra le Regioni, fino ad oggi perseguita, è assurda, inutile, dispendiosa e non raggiunge l’obiettivo unitario necessario alla implementazione dell’incoming Turistico e alla maggiore presenza dei nostri prodotti nei mercati esteri, senza contribuire in alcun modo alla necessaria e indispensabile destagionalizzazione, e a una equa distribuzione dei flussi Turistici, sull’intero Territorio nazionale.
Cambiamo prospettiva, eliminiamo le stagioni, cancelliamo le divisioni territoriali verticali, il nord, il centro e il sud, nella terminologia corrente non devono più esistere, offriamo, al turismo nostrano e internazionale, 365 giorni all’anno di pure emozioni esperienziali, sull’intero Territorio nazionale, offriamo tutto il Bello e il Buono che abbiamo nelle nostre 20 Regioni, facendolo in modo orizzontale. Cambiare prospettiva è possibile, è fattibile, se uniremo i diversi punti di vista, avremo certamente una Italia ancora più bella e un mondo migliore.
"La nostra Italia è così" (2019)
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